martedì 27 luglio 2021

QUESTA E' L'ULTIMA ESTATE DELLE CICALE - Giorgio Rossi

 

L'ULTIMA ESTATE
DELLE CICALE

di Giorgio Rossi




Ecco ancora una profonda riflessione sul momento karmico che l'umanità sta vivendo e sulle sfide che è venuta a portare a compimento in questo "giro di giostra" collettivo, individuale e planetario allo stesso tempo.

Giorgio Rossi ci conduce qui alla rilettura o meglio alla più appropriata lettura di alcuni passi delle Sacre Scritture, del Vangelo, dei testi buddisti e di quelle parole che, pur essendo state attribuite alla figura di Gesù, sono state erroneamente e spesso volutamente male interpretate! 
Per non scatenare sul mondo la Giustizia divina, laddove una colpa era stata commessa, e quante e reiterate colpe sono state commesse nel corso della tragica storia dell'umanità, si è spesso invocato il perdono dei carnefici, dei criminali, dei persecutori, da parte delle stesse vittime, o ancor più spesso e con più foga, da parte dei preti, della Chiesa, i mediatori autorizzati tra le cose della Terra e quelle del Cielo, senza considerare che la Giustizia, così sospesa, prima o poi avrebbe fatto il suo corso anche se non invocata da alcuno e, allora, non avrebbe fatto sconti, andando a colpire ancor prima dei carnefici, le stesse vittime, colpite così due volte.
Allo stesso modo, ci vuole ricordare Giorgio, proprio tra poco, capiterà qualcosa di tremendo e di simile a questa umanità e ognuno, singolarmente, sarà costretto ad una scelta irrevocabile.
Così ci viene suggerito come interpretare la frase biblica "Nessuno tocchi Caino" e di chi fossero veramente Caino e Abele, rovesciando completamente la colpa dell'uno e addebitandola all'altro, nonostante ci sia sempre stato predicato il contrario! E, ancora, potremo ascoltare un'altra e inedita interpretazione della frase di Gesù, quando dalla croce disse: "Perdonali Padre, perché non sanno quello che fanno".

A che pro, direte voi, la conoscenza di fatti e avvenimenti sepolti nella polvere del passato? Eppure, ogni parola pronunciata o scritta nelle Scritture sacre travalica il tempo, per essere sempre viva ed efficace in ogni tempo. 
E dunque? Anche in questo tempo, più di ogni altro tempo, l'umanità viene forzatamente messa di fronte a se stessa, in base alla scelta di un Perdono il cui significato è stato volutamente stravolto da chi ha sempre detenuto il potere, un perdono fittizio, spesso di comodo  che non esonera vittima e carnefice dalla ruota del karma e dalla legge dell'evoluzione, o la scelta della Giustizia, nonostante il significato distorto che si è voluto attribuire alle parole del Cristo "non giudicate, per non essere giudicati".
 
Parole come "giudizio", "pregiudizio", "pregiudicato", "sentenza", "pena", vengono qui rivisitate dal nostro relatore, al fine di farci comprendere quali e quante storture interpretative sono state frapposte tra noi e il tempo, sempre con lo scopo di tenere "i cani chiusi nel recinto", fino all'ultima scelta, quella di fronte alla quale l'umanità tutta insieme - per la prima volta nella sua storia - sincronicamente è posta: scegliere il "perdono" fittizio e surrogato dei carnefici e dei criminali ai quali la maggior parte ha dato potere e concesso delega persino sui propri corpi e sulle proprie anime ed entrare quindi definitivamente e irreversibilmente nel recinto del Principe di questo mondo, con il collare al collo e la catena, o scegliere la Giustizia ed essere posti nell'economia dell'Universo come semi di crescita per il mondo nuovo che verrà!

La Terra dunque farà il suo salto, sembra ricordarci Giorgio, indipendentemente da noi che le abbiamo causato così tanti danni, sofferenza, dolore. 
Sta a noi scegliere per la salvezza dei nostri corpi sottili, della nostra anima e soprattutto per la salvaguardia del nostro Spirito da che parte stare, se dentro o fuori del recinto e questa volta per non più tornare indietro, pena il peccato più grave di tutti: quello contro lo Spirito Santo, l'unico che non potrà essere perdonato.
Vi lascio dunque all'ascolto di questo video, registrato il 21 luglio scorso, augurando a tutti voi un buon ascolto.

Dinaweh

  
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domenica 25 luglio 2021

LE VARIANTI DEL MENGA






Dr. David MARTIN: 
"Le varianti non esistono. 
Il virus non proviene dalla natura, 
ma da sequenze create al computer"


Il dr. David MARTIN in collegamento con l'avvocato Reiner FUELLMICH affronta il tema della pandemia e le criticità della narrativa ufficiale, con importanti rivelazioni.
"Alcune persone stanno guadagnando enormi quantità di denaro da questa impresa criminale... è un'illusione credere che il virus sia sfuggito da un laboratorio cinese e si sia diffuso in tutto il mondo". 
"Ciò che rende questo ancora peggiore è che il dottor Fauci in ogni riunione del consiglio di amministrazione del NIAID tra il 2016 e il 2019 si è lamentato del fatto che non c'era un modo per far sì che TUTTI prendessero un vaccino antinfluenzale universale".
Il dr. David MARTIN è a capo di una società che monitora tutte le domande di brevetto per determinare le opportunità di investimento. 
Non c'è nulla di nuovo nel virus Corona, spiega il dottor Martin, ci sono 73 brevetti che coprono ogni aspetto del virus che risalgono a 21 anni fa. Alcuni sono stati depositati già nel 2000. Il CDC ha persino pagato denaro extra (dai contribuenti statunitensi) per garantire che alcuni brevetti non fossero visibili al controllo pubblico. 

LA SCENEGGIATURA DI QUESTA PANDEMIA è STATA SCRITTA NEL 2004 IN UNA CONFERENZA CHIAMATA  "Sars e bioterrorismo", tenutasi il 6 gennaio da Merck, dove la frase "The New Normal" è stata coniata e adottata per la prima volta dall'OMS per la campagna di propaganda, insieme all'idea di un vaccino universale.  

Moderna sapeva che avrebbero avuto un ruolo significativo da svolgere nello sviluppo del vaccino nel marzo 2019 poiché hanno improvvisamente modificato una serie di richieste di brevetto fallite; un comportamento molto bizzarro per menzionare specificamente un "rilascio deliberato" del virus Corona.
Hanno modificato quattro brevetti per iniziare lo sviluppo del vaccino. Moderna non possedeva tutta la tecnologia che era un problema, quindi ha negoziato con le due società che possedevano questa tecnologia -  Arbutus e Accuitis Pharmaceuticals che possedevano il processo dell'involucro di nanoparticelle lipidiche che fornisce il frammento di mRNA.

Nel novembre 2019, Moderna ha stipulato un accordo di ricerca con l'Università della Carolina del Nord, a Chapel Hill, per sviluppare proteine spike da inserire all'interno della nanoparticella lipidica per il vaccino.

Questo era prima che il virus presumibilmente "emergesse" e quindi significava che esisteva già un vaccino candidato per esso. Il vaccino ha preceduto la truffa.
Ciò che lo rende ancora peggiore è che il dottor Fauci in ogni riunione del consiglio di amministrazione del NIAID tra il 2016 e il 2019 si è lamentato del fatto che non c'era un modo per costringere TUTTI a prendere un vaccino antinfluenzale universale. 
Ma c'è stata un' "illuminazione" con questi brevetti modificati nel marzo 2019 in quanto: se ci fosse "un rilascio accidentale o intenzionale di un agente patogeno respiratorio?"
Ciò che è problematico qui è che la stessa frase è usata in un libro intitolato "A World At Risk" scritto dall'Organizzazione mondiale della sanità nel settembre 2019, mesi prima che emergesse il virus.
Dice che abbiamo bisogno di un' "esperienza globale coordinata di rilascio di agenti patogeni respiratori" che entro settembre 2020 deve avere una capacità universale per la gestione delle pubbliche relazioni, il controllo della folla e l'accettazione di un vaccino universale".

P.S. 
Il video che potrete trovare aprendo il link è dettagliato e preciso nelle spiegazioni. Espone completamente l' "affaire pandemia" come una truffa criminale e coloro che hanno competenze legali potrebbero trovare preziose queste informazioni. 
Il video completo dura 1 ora e 51 minuti e include un po' di tedesco perché il dottor Fuellmich traduce in tedesco parte di ciò che il dottor Martin sta dicendo, presumibilmente per utilizzarlo come perizia nella sua sfida legale al governo tedesco.
La versione breve del video ha la traduzione scritta in lingua italiana. 

fonte:


all'interno del link potrete trovare anche il video, nella versione breve e in quella completa:




 

 

mercoledì 21 luglio 2021

UNA VIA PER LIBERARCI ESISTE! - Fausto Carotenuto

 

UNA VIA PER LIBERARCI ESISTE!




di Fausto Carotenuto




Una via per liberarci esiste!
Stiamo vivendo tempi bui: la politica è in mano a burattini dei poteri finanziari che a loro volta sono strumenti di poteri spirituali anti-umani.  Una grande campagna si sviluppa contro la natura umana e contro il risveglio delle coscienze: Per tentare di bloccarlo, e per condurci in un mondo meccanizzato ed elettromagnetizzato, nelle mani di istituzioni mondialiste.

Istituzioni OSCURE che ci vogliono automi obbedienti, da una parte impauriti e dall’altra LOBOTOMIZZATI con la travolgente offerta di una pletora di facili, inutili piaceri sensoriali. Mentre le maggioranze ancora dormienti non si rendono conto che questi specchietti e perline colorate forniti dal potere in cambio di vite stressanti e sempre più meccaniche, non sono altro che melmose trappole patogene per le anime e per i corpi umani.

Le maggioranze sono ipnotizzate da un gioco fatto di emergenze costruite ad arte. Un gioco fatto dell’offerta continua di disastri da una parte e di effimero dal’altra. Quando serve si fanno le l’emergenze delle guerre, del terrorismo, delle crisi economiche, ed ora la pestilenza indotta. E per compensare le emergenze, come premio dello stress… ci danno l’alcool, le droghe, il sesso facile solo sensoriale, le discoteche, le vacanze, i giochi d’azzardo, i “passatempi”, il culto spropositato del cibo ricercato.., i consumi inutili indotti…  E le maggioranze vengono manovrate tenendole chiuse in una tenaglia fatta  da una parte di paure e di rabbie indotte e dall’altra di velenose, futili, apparenti concessioni solo sensoriali.

E allora, come pecore, queste masse umane ipnotizzate eseguono a bacchetta le parole d’ordine del potere. Accettano di tutto senza pensare, senza approfondire. E ancora credono nell’autorità di finte religioni, di un finto papato scientifico, di governi felloni…. Ancora credono in un sistema di partiti che fa finta di litigare su cose minori, ma che è in effetti totalmente genuflesso ai draghi del potere e ai loro padroni sui grandi temi della libertà e della salute umana, fisica e psichica.

Ma come possiamo uscirne?

Solo una visione fondatamente e liberamente spirituale ci mostra la strada. In effetti la situazione non è così disperata come sembra. Tutt’atro.  

Se il Cielo ci ha messo in questa condizione, se ha lasciato certi poteri liberi di fare in questi tempi bui, è perché noi avevamo le forze per uscirne più forti di prima. Dopo esserci rafforzati come coscienze proprio affrontando i draghi della paura e della seduzione. La Coscienza universale, non si è distratta. Non si è dimenticata di aver fatto un progetto di evoluzione degli esseri che ha creato.

E tante persone in più rispetto al passato, sia pure ancora in minoranza, si rendono sempre più conto del gioco perverso che viene fatto sulla pelle delle coscienze e dei corpi umani. E cercano una strada, una via di liberazione d questa grande trappola.   Tante persone in più , anche e proprio a causa di questa ultima oscura manovra della pestilenza…

E con le forze del cuore si può scoprire che una via c’è ed è una via a nostra disposizione.

Una via nascosta ai sensi, una via che i media e la cultura materialista del potere tengono avvolta da una vera e propria congiura del silenzio. Ed è la via dello Spirito. La via dell’uso della forza dell’Amore nelle azioni pratiche della vita. Quelle che possiamo fare intorno a noi. Là dove siamo.

Una via esiste.

Nel voler fare il Bene, un bene in più, un qualcosa di meglio intorno a noi, siamo sempre liberi. Siamo già liberi. Possiamo farlo. C’è sempre un qualcosa, anche piccolo, che possiamo fare per migliorare le situazioni intorno a noi.  E questo, proprio questo rafforza il nostro Spirito, e di conseguenza rafforza il nostro sistema immunitario, la nostra psiche, il nostro corpo.

Diamoci da fare per fare il Bene, con le forze che abbiamo. Ma queste forze usiamole in azioni pratiche, vere, reali, che ci libereranno dalle catene della rabbia, della depressione, dei bassi piaceri indotti come consolazione dagli sgherri del potere distribuiti ovunque nella finanza, nella politica, nella cultura, nella scienza, nei media… Possiamo vincere, possiamo liberare la nostra anima con la forza del nostro amore umano perché acquisti la forza di un rivoluzionario amore divino, capace di muovere le montagne.

Così facevano con coraggio antichi cavalieri medievali. E lo facevano con coraggio anche se erano pochi rispetto ai numeri più grandi dell’attuale umanità in risveglio. Ed erano i cavalieri della Spada, gli arturiani Cavalieri della tavola Rotonda, ed erano i Cavalieri del Cigno o del Verbo, i Cavalieri del Graal, e i grandi Cavalieri Templari.

Al centro delle loro storie c’era sempre un cavaliere coraggioso (lo Spirito), che per amore del Bene partiva affrontando mille difficoltà, difficoltà che finivano per rafforzarlo ulteriormente, finché poteva arrivare ad avere le forze per liberare la fanciulla (la propria anima e quella delle persone che amava), dalle catene dei draghi. E questo cavaliere ci riusciva, ci riusciva certamente. Ma solamente ad una condizione: che il suo amore, la sua voglia di bene per tutti, fosse puro, disinteressato e luminoso.

E quando tanti cavalieri si univano con lo stesso intento, come i Templari, erano capaci di grandissime imprese, perfino economiche, culturali e sociali. Imprese che hanno liberato le anime dalla schiavitù del feudalesimo e le hanno introdotte nell’epoca del rinascimento umano.

Ecco, non è vero che non abbiamo strade da percorrere. Questa dei cavalieri coraggiosi è ancora e sempre la via, la via maestra che abbiamo davanti, anzi che abbiamo dentro di noi: a partire da una luce, da una fiamma che comunque è presente nel nostro cuore. Perché il nostro cuore, proprio in mezzo alle tempeste, aspira sempre di più ad una vita ed a una società migliore. Il nostro cuore aspira sempre di più al vero Bene.
E’ la via dell’uso dell’amore, un amore capace di rafforzare ancora di più il nostro Spirito proprio in mezzo alle mille difficoltà della nostra epoca. E noi siamo qui sulla terra proprio per rafforzare il nostro Spirito immortale di vita in vita con l’uso dell’amore. 
Quest’epoca così buia è una occasione quanto mai favorevole per la nostra impresa. E se lo faremo in gruppi uniti dalla ricerca genuina del Bene di tutti, da questo verrà fuori un modo parallelo, diverso, infinitamente migliore. Sta già cominciando, le persone cominciano a muoversi con coraggio, proprio come reazione alle nefandezze del potere. Usciamo ancora di più dall’ipnosi, guardiamoci intorno senza paura… e rimbocchiamoci le maniche  per agire nel modo giusto. E saremo capaci di sconfiggere il famigerato Great Reset con un nuovo, ancor più luminoso rinascimento che sarà insieme interiore e sociale.







sitografia da coscienzeinrete.net:





giovedì 15 luglio 2021

SEMI DEL NUOVO TEMPO - GIAMPIERO MONACA E L'ASSOCIAZIONE "BIMBISVEGLI"

 


SEMI DEL NUOVO TEMPO

GIAMPIERO MONACA 

e l'Associazione













di Kate Charlotte


Sono felice di condividere con voi l'intervista di "Casa del SoleTV" al maestro Giampiero Monaca che da 15 anni, ad Asti prima e a Serravalle d'Asti oggi, è impegnato nel "fare scuola" nel senso più vero della locuzione, a mio avviso. 
Un "fare" frutto di osservazione, empatia, passione, ispirazione e capacità di mettersi in gioco, un fare che è prima "essere" e che tra le mura scolastiche si è perduto, ahimè, nella prassi, nella rigidità e nelle reazioni compulsive oppure depressive alle tante sofferenze di un Sistema d'istruzione che si palesa sempre più per ciò che è ed è sempre stato.
Giampiero è un maestro autentico che guida l'apprendimento dei suoi alunni secondo una sperimentazione pedagogica autonoma, che nel tempo si è fatta metodo e il cui nome è già motivo di gioia: "bimbisvegli". Bimbi che risultano essere piccoli cittadini in crescita, attivi, partecipi della vita sociale della loro comunità e soprattutto accolti e felici, come lo sono, di conseguenza, i loro genitori.
Si riconoscono nelle parole di questo coraggioso maestro i principi dell'educazione libertaria, della scuola attiva, dell'educazione in natura, della scuola diffusa, che sono da lui raccolti e rielaborati in forme personali, come sempre dovrebbe essere.
Purtroppo, dentro e fuori l'istituzione scolastica si assiste troppo spesso all'applicazione pedissequa e rigida di metodi pedagogici che si fanno sovente gabbia, sorda alle reali esigenze di quei bambini, in quel tempo e in quel luogo, interiore ed esteriore, snaturando i principi stessi che quei metodi virtuosi avevano ispirato nell'animo di autentici maestri del passato.
Ascoltando l'intervista scoprirete contro quali scogli si stia infrangendo l'onda vitale ed entusiasta di questo determinato maestro, così determinato da aver intrapreso da giorni uno sciopero della fame: un appello alla macchina, sempre più disumanizzata, dell'istituzione perché gli sia riconosciuto in definitiva il diritto di esistenza, così com'è, portatore di quella didattica che lo rappresenta e di cui può testimoniare la validità, all'interno della scuola pubblica.

Comprendo la sua pacifica e dignitosa battaglia, perché è sempre stata la mia... La scuola, per sua definizione e finalità, non può che essere PUBBLICA, GRATUITA, INCLUSIVA, DI E PER TUTTI. 
Ho sempre sostenuto questa necessità, tanto che in passato guardavo con poca simpatia le esperienze private, di qualsiasi natura e per quanto positive potessero essere, perché portatrici inevitabilmente di separazione, rivolgendosi comunque solo ad una parte  di bambini, spesso i più fortunati.

Una scuola pubblica che non disattenda il proprio fine dovrebbe però essere scuola di qualità autentica, necessariamente luogo di libera sperimentazione, fucina di interazioni sincere e fattive con il contesto umano e territoriale in cui è inserita; dovrebbe essere luogo elettivo di tutela e pieno esercizio di ogni diritto della persona umana, in una totale coerenza tra 'parlato' e 'agito', al di là delle vuote ritualità, scandite dal calendario e dalle giornate internazionali, che diventano pura ipocrisia, seppur inconsapevole, per i più. 
Non sono queste le qualità che ho visto promuovere dal Ministero dell'Istruzione, negli scorsi 23 anni d'insegnamento..., anzi, tutto quanto poteva essere fatto sia di esplicito e spudorato, quanto di sottile e manipolatorio, per tenere in piedi un carrozzone che risponde esattamente agli scopi dei poteri forti, è stato compiuto.
Con un retrogusto amaro di sconfitta, personalmente, ho maturato la certezza che "questa" scuola pubblica non possa che terminare, assieme a tutte le altre macerie di un vecchio mondo e ne sono uscita, animata dalla spinta profonda a dare il mio contributo per porre i semi di quella scuola che un giorno sarà di nuovo di e per tutti, ma fondata sui paradigmi della Nuova Umanità.

Sono tanti i semi diffusi, creativi, liberi e sparsi per il mondo, fuori dall'istituzione e, talvolta più rari, germogliano anche al suo interno, espressi da persone motivate a remare in "direzione ostinata e contraria" finché sentiranno di poterlo sostenere, considerati i compromessi e la forzosa accettazione di atti sempre più incompatibili con le coscienze di chi è mosso da valori profondi.
Abbraccio perciò l'appello del maestro Giampiero, perché sento di partecipare alla stessa pacifica battaglia di rinnovamento, pur avendo scelto di percorrere sentieri alternativi alla via istituzionale.

Auguro a lui e al suo team di essere ascoltati e di poter continuare a strappare ogni margine di libertà, all'interno del sistema, finché lo riterranno possibile e compatibile con i propri valori.
Ritengo comunque che anche fossero costretti, loro malgrado, a scegliere di continuare l'esperienza di "bimbisvegli", lanciando questo virtuoso seme in campo aperto, mutando in una forma diversa al di fuori dell'istituzione, sarebbe comunque una vittoria: nulla di realmente nuovo può essere collocato laddove si tiene in vita un vecchio simulacro, che necessita però di essere riconosciuto come tale. In tale ottica l'esperienza di questo appassionato maestro che si espone e in modo del tutto civile e pacifico mostra i limiti del sistema, condivide e coinvolge, getta una chiara luce sulla vera natura della nostra scuola.
In questo tempo di rivelazione, cadono tutte le maschere, anche quelle a cui siamo più affezionati. 
Buona visione e buon ascolto!

Kate Charlotte



P.S.:

Aprendo il link qui sotto, potrete fare la vostra donazione, se vorrete, per sostenere il maestro Giampiero e permettere all'Associazione "bimbisvegli" di poter allestire il campo estivo per attività ludiche ed educative, con o senza l'utilizzo dei locali della scuola. 



Inoltre, qui sotto potete vedere il docufilm di 15 minuti, estratto dal link qui sopra e rendervi conto del suo preziosissimo lavoro.





 



         

lunedì 12 luglio 2021

DALLE PAROLE AI FATTI - Dinaweh


⦅ DALLE PAROLE AI FATTI ⦆

Laboratorio permanente
per la nuova Umanità





(leggi e ascolta)





Dinaweh


Mentre rinnovo a tutti i lettori del blog i migliori Auguri per un'estate ricca di nuovi doni, di belle sorprese, di buoni pensieri e di azioni amorevoli, voglio condividere con voi il progetto di vita con la mia dolce metà, nella ricerca di un terreno e di una casa colonica nella nostra amata e soleggiata regione, per vivere insieme una nuova realtà nell'abbraccio di Madre terra che ci permetta, dopo un periodo di consolidamento e di reciproca sperimentazione, di dar inizio ad un progetto di vita semplice, passando - come si dice - "dalle parole ai fatti". 
Sarà infatti proprio quello il nostro motto! 

Siamo ancora alla ricerca di un luogo che ci voglia accogliere e di una terra che ci dia il permesso di poterla curare amorevolmente. Quello che cerchiamo, se possibile, è un oliveto, una casa accogliente e abitabile, un luogo adatto per la coltivazione della lavanda e delle aromatiche e, soprattutto, uno spazio orticolo adeguato alla sussistenza e alla possibile vendita e condivisione dei frutti che la terra vorrà donarci. Ma andrà anche bene un luogo più interno della nostra Liguria, fatto di boschi, di castagne, funghi e praterie, dove gli inverni sono più freddi e le estati più fresche. Insomma, quello che l'Universo vorrà affidarci in custodia!   
Siamo convinti che sia importante dare il via a un nuovo ciclo, a nuove sperimentazioni, creando una realtà più congeniale al nostro sentire e più rispettosa dei tempi della natura e di noi con lei... Essere nell'amore e nella pace con noi stessi ci permetterà di conoscere e avvicinare altre anime, quelle pronte a fare il salto, attratte anch'esse dalla stessa vibrazione d'amore; il nostro lavoro con i bimbi e con i ragazzi non cesserà; potrà semplicemente riprendere, dalle mura asettiche di scuole in aule cittadine, all'aria aperta di una campagna affacciata sul mare, o tra i boschi...

Il lavoro sulla terra accompagnerà le nostre giornate nel rispetto dei suoi delicati equilibri: non faremo uso di macchine, di prodotti chimici, non la gireremo mai evitando di lasciarla scoperta e ci daremo lo spazio e il tempo per riscoprire tutti quegli antichi saperi che facevano parte della vita contadina: dall'impasto e dalla cottura del pane nel forno a legna alla tessitura sul telaio dei nostri abiti, che foggeremo in tessuti naturali all'insegna della bellezza e della semplicità.
Allieteranno le nostre giornate la musica, la danza, la poesia, la lettura e il gioco. Non potranno mancare quei sacri momenti dedicati alle tecniche di Lavoro interiore, alla meditazione, al canto dei mantra e al ringraziamento che sarà bello poter condividere con i nostri compagni di percorso. 
Ecco descritto in poche parole il nostro programma: dalle parole ai fatti! Non avendo grande disponibilità economica, se qualcuno di voi volesse aiutarci con una donazione, può far riferimento alla pagina del blog DONAZIONE AMOREVOLE o scrivermi privatamente sulla mail riportata nella stessa pagina, per ricevere le coordinate del conto corrente bancario. 

Dinaweh



link correlati in "incantodiluce":






























   


venerdì 9 luglio 2021

LA SCUOLA "E' FINITA"!

 

LA SCUOLA "E' FINITA" !


L'EPIDEMIA SILENZIOSA




E' trascorso un annus horribilis tra banchi di scuola e DAD e nessuno sembra si sia accorto dell'epidemia silenziosa che si è consumata nel frattempo tra bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado compresa l'Università e quel che rimaneva della didattica, dello stare e del crescere insieme, requisiti tutti fondamentali affinché si potesse ancora parlare di scuola, come di un ambiente educativo ed esistenziale conforme alle esigenze e alle caratteristiche di piccole donne e piccoli uomini in crescita obbligatoria, si è spento del tutto. 
Di colpo è come se tutti i riflettori accesi sulle giovani generazioni di figli e nipoti, si fossero spenti, come se la scuola ormai fosse un pezzo da museo. 
Lasciando indietro e soffocando ogni desiderio di comunanza, fucina di giovani donne e uomini che si preparano all'età adulta, contenitore e cassa di risonanza di urla festose, di canti, di balli, di suoni, di recite e di confronti serrati con maestre e professori che sembravano pronti ad accogliere ogni loro domanda, ogni loro dubbio, pronti ad ascoltare le loro lucide e qualche volta supponenti asserzioni, ad accompagnare le loro riflessioni sulla vita, sugli affetti, le loro titubanze sugli amori, sull'amicizia, la loro richiesta di valori, la voglia di comprendere gli insegnamenti della storia e il vanitoso disquisire di temi filosofici ed esistenziali... tutto è svanito, ogni lume si è spento, il sipario completamente calato davanti ai loro occhi, un buio fitto si è impadronito delle loro anime e la scuola nei loro cuori ha cessato di esistere.

Lasciati soli, si sono accorti di quanto flebile passione nei loro confronti movesse quei prof nei quali avevano riposto ogni loro aspettativa e fiducia; nel migliore dei casi, hanno potuto constatare con mano che quelle stesse figure di riferimento cosiddette "adulte", erano precipitate nello stesso gorgo profondo, risucchiate in altro pertugio, in altro tubo di scarico, a volte persino più impaurite di loro.
Insegnanti diventati ad un tratto guardiani complici e anaffettivi, servi essi stessi di un regime ad un tratto autoritario e pervasivo, contro ogni logica pregressa, contro ogni valore insegnato appena prima della finta emergenza sanitaria: i valori incardinati nella Costituzione, quelli della solidarietà, della libertà di espressione e di scelta, dell'indipendenza di pensiero e del primato della coscienza... tutto finito nel cestino, nel dimenticatoio della coscienza e della memoria! Un virus molto più potente di quello sbandierato dal mainstream bugiardo e manipolatore si insinuava nelle loro coscienze.

Che ne è di loro? Chi si è occupato delle loro ansie, delle loro paure, della loro voglia di vivere, nonostante tutto? In pochi credo, intra-moenia scolastiche e anche al di fuori di quelle. 
L'aver accettato supinamente ogni abuso e ogni contraffazione della Legge fondamentale da parte dei lavoratori dell'intero comparto scuola e dei sindacati che la rappresentano in tutte le sue funzioni e competenze con l'accettazione delle museruole a bambini e ragazzi indiscriminatamente, senza l'avvallo di alcun dato scientifico che ne comprovasse l'utilità e la funzione di difesa biologica da agenti patogeni di alcun tipo, il distanziamento sociale, il divieto di abbracciarsi, di toccarsi, di stringersi le mani, di correre, di urlare, di cantare, le disinfezioni assurde, controproducenti e fondamentalmente anti-igieniche, l'adozione di trespoli con le ruote costati l'ira di Dio che eufemisticamente hanno avuto la faccia tosta di chiamare "banchi", mentre quelli veri venivano gettati in discarica, o peggio ancora contrabbandati nei lucrosi e occulti affari delle varie consorterie mafiose con la complicità dei fanta-politici di turno, hanno irrimediabilmente trasformato quegli insegnanti in qualcos'altro che i ragazzi non hanno potuto più accettare fino in fondo e da cui si sono sentiti quasi del tutto abbandonati, salvo rarissime eccezioni.
Ma, come frequentemente accade in questa delicata fase della vita di preadolescenti e adolescenti, tutto ciò di fronte al quale non si è in grado di controbattere poiché non si ha forza né voce in capitolo per farlo, viene costantemente e silenziosamente rimosso nei più reconditi meandri dell'inconscio, fino a far implodere la personalità in atti e gesti autolesionistici o forieri di stati depressivi permanenti da cui poi è difficile uscirne.
Studi e ricerche in tal senso hanno evidenziato che:
 
"nel 65% e nel 71% dei bambini con età rispettivamente minore o maggiore di 6 anni sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione; nei bambini al di sotto dei 6 anni i disturbi più frequenti sono stati l'aumento dell'irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d'ansia (inquietudine, ansia da separazione)."

 

Non è un mistero che gli accessi in Pronto Soccorso per disturbi mentali tra ragazzi, bambini e giovani da ottobre scorso siano aumentati, in particolare a causa di tentativi di suicidio, atti di autolesionismo e disturbi alimentari.

La perdita del lavoro di parecchi genitori, il senso di insicurezza diffuso nella società a causa del terrorismo mediatico e delle chiusure indiscriminate, hanno cambiato gli assetti interni alle famiglie, incidendo profondamente sul senso di sicurezza di bambini e adolescenti. Situazioni di famiglie già problematiche che hanno subito tali limitazioni, la perdita del lavoro anche di uno dei due genitori, non hanno potuto che incidere negativamente sulla crescita dei figli che improvvisamente si sono visti togliere la scuola e tutti quegli spazi di incontro sociale che rappresentavano una via d'uscita: luoghi dove scaricare le tensioni e poter vivere esperienze significative, dove poter costruire relazioni positive in contesti che avevano una valenza educativa altrettanto importante come la scuola.

L'isolamento sociale ha fatto da detonatore a problematiche spesso già latenti o manifeste; l'uso ipnotico di internet, del cellulare, dei social, la didattica  a distanza  adottata in via emergenziale nella scuola, ha fatto sì che il mondo virtuale per i bambini e gli adolescenti prendesse il posto del mondo reale, con un isolamento ancor più feroce e inibitorio della creatività e della loro naturale esuberanza.

Disturbi del sonno, irritabilità, aggressività nei confronti delle persone adulte, dei genitori in primis, spesso portano a fenomeni di autolesionismo come una via di fuga, dove i ragazzi raccontano che il dolore fisico è più sopportabile di quello mentale-emotivo. Tagliandosi, ad esempio, dicono di trasferire il dolore mentale sul corpo fisico, provando persino una sensazione di sollievo emozionale. A questo va aggiunto il fenomeno dell'emulazione, così spesso perseguito soprattutto tra gli adolescenti!

Daniela Lucangeli, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo all'Università di Padova, ci dice che:

"ogni volta che un bambino apprende, accanto a ciò che apprende traccia nella memoria le emozioni con cui apprende. Se apprende con paura, ritornerà dalla memoria anche la paura, se apprende con la percezione di inadeguatezza, si sentirà sempre inadeguato. E la sua memoria ripeterà questo circolo stabilizzando che non è capace. Bisogna interromperlo. Oppure non stiamo insegnando e soprattutto non stiamo dando il meglio delle possibilità di aiuto ai nostri ragazzi."

 

Davvero questo circolo vizioso, questa strada senza ritorno, ha necessità di essere chiusa e interrotta una volta per tutte. Forse dovremmo paradossalmente ringraziare questa tragica occasione che ci è stata offerta come rito sacrificale, per rivedere dalle fondamenta i vetusti e autoritari principi che sovrintendono alla scuola, quale quella che abbiamo conosciuto fin qui e, peggio ancora, come quella che un regime sempre più autoritario e illiberale vorrebbe imporre a bambini, ragazzi e famiglie, trasformando le nuove generazioni in servi e automi sempre più ignoranti e obbedienti. Dovremo dare lo sprone per reinventarci un nuovo modo di stare al mondo, assurgendo la creatività, l'utopia e la fantasia al primo posto in classifica, ascoltando soprattutto i bisogni e assecondando le aspettative dei nostri ragazzi, lasciando spazio alla loro creatività, fidandosi della loro innata saggezza, guidandoli amorevolmente verso la scoperta di se stessi e nella fiducia dell'altro, visto non più come una minaccia, ma come un universo valoriale da scoprire ed apprezzare. 
Quando potranno avere vicino degli adulti in grado di accompagnarli verso una crescita non solo intellettiva, ma anche e soprattutto emotiva e spirituale, allora potremo sperare di ridare al mondo serenità, armonia e pace a noi stessi e alle generazioni future. 
Si parla tanto di "sostenibilità", dimenticando spesso che fino a quando non saremo in grado di raggiungere noi stessi genitori, insegnanti, educatori quella pace e quella armonia interiore, attraverso una seria riforma interiore, non saremo in grado di offrirla in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti.
Solo trasmettendo loro valori quali quello della libertà, della responsabilità personale, del primato della coscienza non a chiacchere, ma vivendoli in prima persona, potremmo guarire le loro ferite e dar loro la chiave per dar valore alla loro giovane esistenza. 
Altrimenti  continueremo ad essere i loro carcerieri e i più spietati torturatori, pur ammantandoci di vane e vuote parole. A nulla quindi servirà prendersela con questo o quel cameriere di turno della fantapolitica. 
Il mio augurio - da insegnante "obiettore di coscienza" - è quello che a settembre non riprenda questa roulette russa a danno delle giovani generazioni a cui abbiamo già rubato il futuro, ora attentando anche alla loro salute fisica e mentale! 
Dio non voglia si perpetui ancora questo criminale e tacito consenso nel mondo della scuola e delle famiglie, uno stillicidio pericoloso e foriero soltanto di lutti e disastri per i giorni a venire, genocidio di un'intera generazione.

Dinaweh


sitografia da "incantodiluce"

sulla scuola:






sulla libera scelta:


nuovi orizzonti:




sul Lavoro Interiore:










  
P.S. Per la stesura del post mi sono avvalso della relazione di Alice Valeri, educatrice e consulente educativo-pedagogica che opera all'interno delle progettualità dell'associazione FUNIMA International, in ambito educativo, così nelle citazioni tratte dagli studi della professoressa Daniela Lucangeli, tratte dal post di Alice Valeri "I nostri figli ai tempi della pandemia" (6 luglio 2021), dal sito di Funima International.


 


PROFEZIA DI RASPUTIN

 

PROFEZIA DI RASPUTIN






Quando Sodoma e Gomorra 
saranno riportate sulla Terra
e gli uomini vestiranno da donna e le donne da uomini
vedrete passare la Morte cavalcando la peste bianca.
E le antiche pestilenze saranno come una goccia d'acqua nel mare,
rispetto alla peste bianca.

Montagne di cadaveri verranno ammassate nelle piazze
e milioni di uomini porteranno la morte senza volto...
Città con milioni di abitanti
non troveranno le braccia sufficienti
per seppellire i morti
e molti paesi di campagna
saranno cancellati con un'unica croce...

Nessuna medicina riuscirà a frenare la peste bianca
perché questa è l'anticamera della purificazione.
E quando nove uomini su dieci avranno il sangue marcio
verrà gettata sulla Terra la falce
perché sarà giunto il tempo di ritornare a casa.




(P. D'Arpini, Le profezie di Rasputin)




venerdì 2 luglio 2021

LA PERDITA DELL' ANIMA - GIORGIO ROSSI

 

LA PERDITA DELL'ANIMA





Un utile e saggio richiamo quello che Giorgio Rossi, ricercatore e libero pensatore, nonché assiduo relatore presso la Libreria Esoterica di Perugia, ci offre.
Particolarmente appropriato il suo discorso sulle Forze occulte che stanno dietro la psicopandemia di questi tempi [dal minuto 10:30 in avanti], interessate non tanto e non solo a predare i corpi, ma soprattutto a carpire le anime, fino alla perdita totale e irreversibile della loro Luce. 
Una lettura profonda e spirituale quella di Giorgio Rossi, che ci aiuta a comprendere la posta in gioco con cui ognuno di noi è costretto, che lo voglia o no, a fare i conti. 
Facciamo dunque attenzione a non lasciarci intrappolare dalle ragioni del "depopolamento" come fosse quello l'obiettivo finale dell'élite, quanto piuttosto rendiamoci conto dello scatenamento di una vera e propria Guerra spirituale ai danni dell'umanità, quale mai si era vista sul pianeta, ad opera di Forze oscure invisibili ben più potenti dei burattini che sul piano fisico eseguono gli ordini, con la scusa di un'emergenza sanitaria provocata ad arte. Una giustificazione plausibile ai più, con il solo lo scopo però di distogliere l'attenzione dalla vera battaglia finale: quella tra la Luce e le Tenebre, attraverso il rischio concreto della perdita dell'anima, prima ancora che dei corpi: "Tanti ne uccise la paura prima ancora del morbo", così ricordava Tucidide, menzionando la peste del 430 a.C. in Atene, durante la guerra del Peloponneso...

Siamo dunque qui giunti alla resa dei conti, ci ricorda il relatore, mentre il "Ragioniere Celeste" apre il suo quaderno e tirando delle righe su nomi e cognomi (sono contati persino i capelli del vostro capo, diceva il Cristo nel Vangelo) si prepara a dividere finalmente il grano dalla pula, mentre l'Angelo della Morte - che sa fare bene il suo mestiere - è pronto a gettare nella Gehenna le anime che hanno barattato la loro luce di fronte alle insidie e alle tentazioni dell'Avversario.

Suggerimento finale? Rimanere centrati ognuno nella propria luce, cercando di tenersi fuori da tutte le narrazioni del mainstream senza prenderne parte, senza lasciarsi coinvolgere, senza alimentare pensieri scuri, paura, pessimismo, ecc.
Custodire la propria aura energetica attraverso la meditazione, le pratiche di lavoro interiore, l'ascolto di buona musica, le passeggiate in natura, sane e ristoratrici nuotate al mare, offrendo aiuto a chi ha bisogno, nutrendo la  certezza di essere protetti e che nulla ci potrà mai toccare se solo ci troveremo tra i Giardinieri del pianeta, tra gli eredi del Regno, che è già dentro ognuno di noi.
Un invito all'ascolto.


Dinaweh




GIORGIO ROSSI