SEMPLICITÀ VOLONTARIA
E VERA RICCHEZZA
Dinaweh
Nella stessa direzione cui sono rivolto, ho conosciuto e continuo a conoscere amici, compagni di viaggio, a volte comparsate di pochi attimi, a volte di giorni, qualche settimana, oppure pochi mesi, ma tutti mi raccontano dello stesso viaggio, pur se intrapreso da strade e percorsi differenti tra loro...
Il viaggio è quello verso la felicità, quello che inebria l'anima quando la tocchi, anche solo se sei diretto in quella direzione, senza ancora averne assaporato tutte le sfumature.
Francesco l'ho conosciuto "per caso", anche se il caso non esiste, come ben tutti ormai (quelli che vanno nella mia stessa direzione) sanno!
Dopo aver ascoltato il suo video che riporto qui sotto il post, voglio condividere l'articolo di presentazione del suo blog [cliccando lo potrete aprire], per uno scambio volontario di bellezza e di conoscenza.
Scelgo di vivere in semplicità e amore...
Scegliere la semplicità volontaria significa soprattutto dare valore alla vita per quella che è e per come a noi si presenta, godendo appieno di ogni istante che ci può regalare da che siamo al mondo. Esprimere amore, donare un sorriso, infondere sicurezza, dare protezione e cura alle persone che amiamo e fare in modo che tutti quelli che conosciamo possano far parte della nostra stessa famiglia, una famiglia di intenti e di progetti, tutti volti verso la libertà e la gioia del vivere.
Spesso le persone più felici sono proprio quelle che non godono di un corposo conto in banca o che non sono costrette a vivere la maggior parte del loro tempo chiuse dentro un ufficio, o saltando di qua e di là per il globo, salendo e scendendo dalla scaletta di un aereo, o dentro una fabbrica, in una scuola ormai sempre più simile ad una prigione in cui studenti e insegnanti sono costretti a passare la maggior parte delle loro giornate senza divertirsi e senza imparare nulla di veramente utile per la loro vita e il loro accrescimento spirituale.
...Vivere semplice significa appunto anche e soprattutto questo: dare tempo a se stessi, stare con le proprie paure, i propri limiti, cercando di coccolarli e di amarli, senza rifuggire da tutto ciò che ci atterrisce e che è dentro di noi, senza scappare, smettendo di compensare i nostri "vuoti" con l'acquisto di beni inutili, rifiutando di essere intrappolati da un sistema che ci vuole in gabbia, non liberi e non felici.
Ricerca spirituale, lavoro interiore, meditazione e lavoro manuale
Dedicare tempo alla ricerca spirituale, alla meditazione, sentire la circolarità dell'amore, quando e non appena viene condiviso, coltivare un orto, condividerne i frutti con compagni e compagne di viaggio, costruirsi una casa con le proprie mani riscoprendo materiali nobili quali la paglia, la terra, il coccio pesto, il legno, farsi il sapone...
Sentire di poter aiutare il pianeta risparmiando energia, auto-producendosela, scegliere di vivere in natura, vicino al bosco che ti regala la legna per scaldarti e cuocerti il pane fatto con le tue mani...
Tutto questo è felicità, tutto questo è "semplicità volontaria".
Investo bene il mio tempo e i miei risparmi
Scegliere più tempo per amare non significa che necessariamente ci si debba privare veramente di tutto. In questo video Francesco ci insegna a investire bene non solo il nostro tempo, ma anche i nostri soldi, senza che più siamo soffocati dall'ansia e dalla smania di produrne, poiché un buon investimento lavorerà per noi, senza che ce ne accorgiamo.
Vi lascio dunque all'ascolto del video, ricordandovi di cliccare sul link qui sotto, che vi darà modo di leggere direttamente dal blog di Francesco che cosa lui intenda per "smettere di lavorare" e che cosa significhi per lui "il Potere della felicità".
Dinaweh
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