domenica 20 agosto 2023

QUEL CHE RIMANE

 

 QUEL CHE RIMANE 





"Spogliare la Grecia è stato uno scherzo. Aeroporti, qualche isola, industrie zero, terre poche, risparmi privati ridicoli, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un PIL inferiore alla sola provincia di Treviso.
E' bastato  un sol boccone.

PER L'ITALIA E' DIVERSO:

un capitale assolutamente enorme. Secondo al mondo in quanto a risparmio privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste meravigliose.
Quinta potenza industriale al mondo prima dell'euro, ottava oggi.
Il Made in Italy è ancora oggi il marchio numero uno al mondo, davanti a Coca Cola.
Biodiversità superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei.
Come capitale artistico monumentale, non ne parliamo neanche: è superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia e Germania, più qualche fondo americano, cinese o arabo hanno fatto la spesa da noi a "paghi uno e prendi quattro".
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai Francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni a Total.
Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana.
Anche il sistema bancario è passato ai Francesi insieme all'alimentare.
I Tedeschi si sono presi la meccanica e il cemento.
Gli Indiani tutto l'acciaio.
I Cinesi si son presi quote di TERNA e tutto PIRELLI agricoltura.
Se ne sono andate TIM, TELECOM, GIUGIARO, PININ FARINA, PERNIGOTTI, BUITONI, ALGIDA, GUCCI, VALENTINO, LORO PIANA, AGNESI, DUCATI, LOCATELLI, MAGNETI MARELLI, ITALCEMENTI, PARMALAT, GALBANI, INVERNIZZI, FERRETTI YACHT, KRIZIA, BULGARI, POMELLATO, BRIONI, VALENTINO, FERRE', LA RINASCENTE, POLTRONA FRAU, EDISON, SARAS WIND, ANSALDO, FIAT FERROVIARIA, TIBB, ALITALIA, MERLONI, CARTIERE DI FABRIANO,...

ma,... non hanno finito.

Ci sono rimaste ancora le case e le cose degli Italiani.
E I LORO RISPARMI. CIRCA 3 MILIARDI DI EURO.
ORA VOGLIONO QUELLI.
Ecco chi ha chiamato Mattarella e gli ha intimato "di procedere" a sbarrare la strada a chi poteva mettere a rischio la prosecuzione della spoliazione.
I fondi di investimento, i mercati che, come ricordavo, raccolgono i soldi delle mafie, tutte, grandi e piccole, dei traffici di droga, di umani, di truffe internazionali, di salvataggi bancari, del "nero" delle grandi multinazionali, siano esse del commercio, dei telefonini, della cocaina o delle armi, questi fondi di investimenti dicevo, non hanno finito.
Ora tocca alle poche industrie rimaste, ai fondi pensione, ai conti privati, agli immobili. 
ORA TOCCA A NOI.
Ecco perché non serve a nulla mediare, arretrare un po'. 
Non si placheranno, l'abbiamo già visto. BISOGNA FERMARLI ORA.

Ogni generazione ha il suo Piave. Questo è il nostro".  


Gian Micalessin, giornalista indipendente



mercoledì 16 agosto 2023

AFRICA - UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO A CIELO APERTO


AFRICA



UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO
A CIELO APERTO


Dinaweh




Il letto dove mi corico non è che un posatoio,
attendo la morte
se muoio non è un torto,
la morte è una vittoria...
Ho mal di cuore
amo il mio cuore
il mio cuore fonte d'amore muore.
No, è la morte che mi nausea.

La morte è una vittoria gloriosa
Ma il gruppo che mi circonda
parla di darmi un cuore
Per tutti arriva il momento di morire,
non accetto un cuore
neanche quello di Cristo,
morto per salvare l'umanità
perché sono pagano
Il cuore di Cristo spetta ai Cristiani.

     Yandoko Leopold Mainda 
La morte o la vittoria




Ogni volta che penso all'Africa, alla sua bellezza, alla sua grandezza, alla sua potente forza, mi vengono le lacrime agli occhi. 
Ogni volta che vedo un ragazzo africano aggirarsi per le strade della mia città, che sia munito di ombrelli se piove o di orpelli se c'è il sole, non posso che cogliere la profonda tristezza celata dentro i suoi occhi e, proprio come fa il cielo quando una nube passa davanti all'astro celeste, anche i miei si incupiscono e diventano grigi; grigi di rabbia e di dolore per un senso di impotenza e di colpa che pervade tutto il mio spettro visivo ed emotivo, al pensiero di quanta funesta violenza e ingiustizia abbiamo permesso colpisse ancora da tempo immemorabile il continente nero, il polmone del mondo, il cuore pulsante della Madre!
Non sono bastati secoli di soprusi e di colonialismo selvaggio, la schiavitù, la deportazione di milioni di uomini e donne per servire il capriccio dell'uomo bianco... 
Anche oggi, dopo la fine della seconda guerra mondiale, il depauperamento dell'Africa continua indisturbato tra l'indifferenza e l'ignoranza delle società occidentali.
Ci dà le ragioni di questa spoliazione e di questa nuova schiavitù l'amico Mohamed Konaré, africano ma da anni residente in Italia, che si sta prodigando per far conoscere anche agli Italiani quali siano le vere ragioni del dramma del suo popolo e del fenomeno ad esso collegato dell'immigrazione forzata verso l'Europa e l'America; immigrazione che lui preferisce chiamare col suo vero nome, cioè deportazione internazionale di massa.

Il neocolonialismo e il franco africano francese

Non si può comprendere il fenomeno dell'immigrazione se ci si limita a disquisire e ad accapigliarsi sul problema tanto discusso dai media italiani ed europei dell'accoglienza e dell'integrazione degli immigrati dall'Africa in Europa, evitando di comprendere le vere cause di quel fenomeno, per lo stesso motivo per cui non si può comprendere nulla di tutto ciò se ci si limita a concentrare l'attenzione solo su ciò che accade sulle coste della Libia verso l'Italia. 
Occorre piuttosto chiedersi quali siano i motivi reali che spingono milioni di persone a rischiare la loro vita per fuggire dalla loro terra; chiedersi perché arrivano, come ci arrivano. Solo così sarà possibile cercare la soluzione e la soluzione è semplice - ci ricorda Konaré -, è sufficiente smettere di depredare l'Africa! Finché l'Africa sarà sotto scacco dal sistema monetario del franco FCA, il franco francese per l'Africa, non potrà mai esserci libertà e giustizia per il continente africano.

L'origine nazista del franco africano francese (FCA)

Sia noto a tutti che il sistema monetario che la Francia applica a tutta l'Africa ex coloniale lo ha copiato dal III Reich della Germania nazista. Infatti, quando la Germania prese il controllo militare e politico della Francia, ne prese anche il controllo economico, svalutando il franco francese e trasformandolo in marco tedesco. 
Che cosa ha fatto la Francia di De Gaulle alla fine della guerra, dopo che l'Africa con i suoi uomini versò il sangue per combattere al suo fianco? Ha adottato in Africa lo stesso sistema di cui lei stessa fu vittima durante l'occupazione nazista! Il 25 dicembre (giorno migliore non poteva essere scelto!) 1945 il generale De Gaulle emanò un decreto che avrebbe coinvolto 15 Paesi dell'Africa occidentale, dell'Africa centrale e delle isole Comores, che permise alla Francia di arricchirsi gratuitamente alle spalle del popolo africano.

La campagna di distrazione di massa
al servizio della cupola del potere transnazionale finanziario

Che cosa fanno i mass media oggi? Fanno di tutto per spostare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema dell'accoglienza e dell'integrazione, ma si guardano bene dal far comprendere le cause e non gli effetti del problema. Sono ben consci che se la gente cominciasse veramente a capire le cause che provocano l'esodo massiccio dei giovani africani, chiederebbe lo stop immediato di quella politica economica di rapina ai danni dell'Africa e la fine di quell'esodo senza fine verso l'Europa! Ecco perché nessuno ne parla; ecco perché per 75 anni è stato nascosto all'opinione pubblica europea e occidentale questo sopruso che di fatto, seppur sotto mentite spoglie, perpetua nel tempo il colonialismo e la schiavitù dei popoli africani.
Questo è il motivo della totale omologazione da parte di tutti gli schieramenti politici, sia che siano al governo che all'opposizione, sulla questione della deportazione di massa e un'omertà totale sulle vere cause invece che sugli effetti dell'immigrazione africana. 
Questo la dice lunga su come tutti gli schieramenti politici in campo facciano parte dello stesso gioco e di come tutti siano sotto la cupola di questo potere economico finanziario globalista transnazionale. 

Il voltafaccia del Movimento 5 stelle

Da quando la Francia ha richiamato il suo ambasciatore da Roma (gennaio 2019) anche il Movimento 5 stelle, che aveva espresso contrarietà sul mantenimento del franco francese africano, non ne ha più parlato, anzi: ora alleato con gli esponenti del PD non ha battuto ciglio quando il deputato Marattin (PD) ha definito una bufala la questione del franco francese in Africa!
Si parla solo di accoglienza o di non accoglienza, come se quella fosse la soluzione... Finché l'Africa sarà costretta a soggiacere a questa forma di schiavitù, i giovani africani continueranno a partire e sarebbe oculato considerare che il 70% della popolazione africana è sotto i 30 anni, una vera e propria bomba demografica, pronta ad esplodere in Europa e in America più precisamente in Messico, ai confini degli Stati Uniti, dove una gran parte di quelli stessi giovani stanno premendo, senza che i mass media lascino trapelare nulla.

Gli effetti della campagna di sensibilizzazione:
far finta di cambiare e lasciare tutto come prima

Da quando si è iniziato a sensibilizzare le folle di giovani africani e l'opinione pubblica europea su questo argomento attraverso conferenze e interviste sul web, è stata comunicata l'uscita dal franco fca, con l'intento di introdurre una nuova moneta, l'ECO. La cosa di fatto non cambierebbe nulla, al di là del nome. L'ECO infatti sarebbe una menzogna colossale, poiché continuerebbe ad essere una moneta battuta in Francia e le istituzioni e i principi su cui si fonderebbe continuerebbero ad essere gli stessi di prima!
L'unica richiesta ricevibile potrò essere un nuovo sistema monetario completamente africano, da cui la Francia dovrà rimanere esclusa totalmente.
Dopo che si sono resi conto che una discussione ristretta ad una élite africana corrotta si è estesa al popolo, hanno tirato fuori dal cilindro questa finta soluzione, irricevibile per gli Africani che hanno capito il danno e si sono mobilitati in massa. 
Ecco perché hanno finto di cambiare per non cambiare nulla... I popoli dell'Africa si sono levati tutti in piedi per ribadire che nel 2020 l'ECO non dovrà partire! Sarà interessante vedere cosa succede.
In realtà non esistono dei veri Governi africani. L'Africa continua ad essere una colonia, ove tutti possono arrivare per depredarla e lasciarla nelle mani di pseudo-governi corrotti e funzionali ai potentati stranieri (vedi Europa, America Russia e Cina).

La balcanizzazione dell'Africa

Occorre dire forte e chiaro che il tentativo costante e la politica reale messa in atto sul continente africano è quella della balcanizzazione, cioè del creare divisioni e conflitti ad hoc, creando un terrorismo africano che non esiste, appoggiato dai servizi segreti e dall'esercito francese.

L'assassinio di Gheddafi e la presenza italiana nel Nord Africa

Non possiamo comprendere quello che sta avvenendo nel Nord Africa e in particolare in Libia, che di fatto ormai più non esiste, se non comprendiamo le ragioni dell'assassinio del colonnello Gheddafi. L'ordine di assassinare Gheddafi incontrava delle ragioni ben precise, senza le quali non si potrà comprendere ciò che accade oggi in quella parte dell'Africa.
Gheddafi voleva far uscire l'Africa dal FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE. (Stessa cosa che sta accadendo oggi in Equador). Voleva creare una moneta africana basata sull'oro, mettendo a disposizione il doppio della cifra messa a disposizione dal Fondo monetario internazionale, per creare un fondo monetario africano. Tutto ciò avrebbe quindi causato una destabilizzazione di tutti gli equilibri tra l'Occidente e l'Africa e questo fu il motivo della sua esecuzione.
E' chiaro che, nel nuovo scenario internazionale dopo la morte di Gheddafi, anche l'Italia voglia acquisire il suo pezzettino di torta africana e che oggi si senta chiamata in causa 'in prima persona' nella gestione di questo traffico di vite umane da calmierare per evitare un affollamento eccessivo dei porti italiani  dopo il governo Di Maio-Salvini.

Il bottino africano

Di fatto, l'Africa continua ad essere il bottino di tutti: un territorio immenso, serbatoio delle materie prime e delle materie strategiche di tutto il mondo, dove ognuno va a prendere la sua parte. Questa appare la realtà dei fatti. Come è possibile che i governi africani siano sempre in piedi da trenta/quarant'anni? Sono dei governi fantoccio, supportati dalla Francia o dalla Gran Bretagna, nel migliore dei casi. Tutti in Africa fanno il loro gioco. Anche la Cina che in Africa non va per colonizzare, ma per fare affari; gli Americani, anche loro fanno il loro gioco in Africa. Lo hanno perseguito attraverso le chiese evangeliche e molte delle loro ONG, che in realtà sono servite da copertura della CIA.
Con l'AFRICOM gli Americani stanno cercando di installare una base nel Senegal. Anche la Cina, per la prima volta nella storia, ha aperto una base militare fuori dai propri confini nazionali. E dove? In Africa!
Tutti cercano di occupare il territorio africano per via delle sue materie prime. Se gli Africani decidessero di bloccare la partenza delle materie prime dall'Africa, l'economia del mondo si fermerebbe, si fermerebbero tutte le industrie, perché tutto viene dall'Africa. Eppure, il paradosso è che gli Africani scappino dalla loro terra, per via di un falso terrorismo, per via delle guerre, anche quelle pilotate, poiché tutte le guerre che vengono create in Africa in nome della difesa dei diritti umani sono solo manipolazioni. Come se si potesse portare la democrazia con le bombe! I dittatori africani vengono sospinti a cambiare le Costituzioni per rimanere al potere e fare il gioco dei loro veri padroni, in cambio di una vita agiata e nel lusso per loro e le loro famiglie! 
Il Camerun sta andando verso la secessione. Quando il Ghana ha rifiutato l'aiuto del Fondo Monetario Internazionale, subito c'è stata una secessione. Qualche settimana fa c'è stato un tentativo di colpo di stato, eppure nessun telegiornale ne parla.
Allo stesso modo, del franco francese africano c'è omertà totale, soprattutto dopo l'ultima visita di Macron in Italia. Come abbiamo già ricordato, Di Maio, che si era espresso contro la politica colonialista francese, dopo l'incontro con Macron in Italia, non ne parla più! Parla piuttosto di cooperazione e di accordi con il governo del Senegal, presso cui si è recato di persona, dove il dittatore di quel Paese, investito da scandali, tangenti sul petrolio e ruberie di vario genere, fa arrestare chiunque parli contro di lui e il suo governo, ordinandone persino l'assassinio. Le galere africane pullulano di prigionieri la cui unica colpa spesso è il loro diritto di opinione negato e calpestato.

L'ipocrisia occidentale: la falsa integrazione e la falsa accoglienza

Parlare di blocco navale, alla Salvini, piuttosto che di integrazione e accoglienza, alla radical-chic giallo-fucsia è ipocrita dunque ed è una falsa questione! Dobbiamo mettercelo bene in testa, una volta per tutte!
La verità è che vogliono deportare la gioventù africana. Vogliono l'Africa, ma senza gli Africani.
Chiediamoci e osserviamo in quali condizioni vengono lasciati i cosiddetti "immigrati" una volta giunti nel nostro Paese, o quelli ghettizzati nelle città francesi, nei loro arrondisments e banlieux fatiscenti e degradate!
In Italia la maggior parte di loro è lasciata buttata per terra a dormire nelle stazioni in condizioni inumane, vive per le strade chiedendo l'elemosina e andando a mangiare nelle mense della Caritas... Li andiamo a raccogliere in mare e poi li lasciamo alla deriva per le strade delle nostre città o li costringiamo a lavorare come schiavi nei campi del sud Italia, dove sono trattati peggio delle bestie.

La bufala della necessità di manodopera degli immigrati in Italia e in Europa

Un'altra menzogna è quella della necessità della manodopera degli immigrati in Italia, per promuovere l'economia e lo sviluppo del Paese. Come farebbero - si sente dire dai benpensanti giallo-fucsia - i nostri anziani se non ci fossero gli immigrati! Chi li guarderebbe? E chi raccoglierebbe i pomodori al sud se non ci fossero gli Africani?!
Forse a tal proposito sarebbe meglio chiedersi come mai l'Europa si sta svuotando dei giovani Europei, o come mai in Italia gli Italiani non fanno più figli..., e come mai ogni anno quasi 300.000 giovani lasciano il loro Paese? Nessuno, se non ne ha motivo, lascia la propria terra per emigrare altrove. Se ci fossero opportunità di lavoro, perché i giovani italiani se ne vanno? Partirebbero, se il lavoro appagasse le loro aspettative e fosse pagato dignitosamente? Per un analogo motivo, i Giovani africani scappano dalle guerre e dalla fame e sono costretti ad accettare condizioni di lavoro disumane, che un ragazzo italiano non accetterebbe mai!

La balcanizzazione della Grecia, dell'Italia..., dell'Europa

In realtà siamo di fronte ad una strategia che vuole lo scontro tra poveri: poveri italiani che se la prendono con poveri africani. Il discorso è più complesso e andrebbe approfondito, nel cercare di mettere in discussione le cause di un sistema predatorio, fondato su un mercato fittizio, ove soltanto il 5% è reale, mentre tutto il resto è speculazione. L'economia reale oggi non esiste quasi più. Esiste il mercato finanziario delle grandi speculazioni internazionali. Se non si investe sulle risorse umane, nelle piccole aziende e non si dà ai popoli la possibilità di lavorare dignitosamente l'Europa stessa - Italia compresa - scivolerà alla stessa stregua dell'Africa nel baratro. Basti pensare alla Grecia: è diventata come un Paese africano, eppure oggi più nessuno ne parla. Chi ha messo in ginocchio la Grecia? Il prestito del FMI attraverso Tsipras, nel quale il popolo greco aveva riposto tutte le sue speranze per sentirsi poi tradito quando, una volta andato al potere, ha ricevuto gli ordini di Bruxelles, applicando la strategia dell'oligarchia finanziaria, criminale e speculativa che in questo momento sta aggredendo  anche l'Italia (clicca qui).

L'unica soluzione possibile

Ogni popolo ha diritto di vivere e di prosperare sulla propria terra. Quello che occorre comprendere è che a questo punto della civiltà umana la guerra tra l'élite (1%) che governa il mondo e il resto della popolazione è diventata feroce. Da una parte vogliono salvare il pianeta, dall'altra massacrano tutti gli esseri che lo abitano, dal sottosuolo alle piante, dagli animali fino all'essere umano.
Il loro gioco è di dividerci e finché saremo divisi in Bianchi contro Neri, in Neri contro Bianchi, in Musulmani contro Cristiani ed Ebrei contro Arabi, i 'Signori del Gioco' continueranno a dominarci.
Occorre un'economia che sia a servizio dell'essere umano, non viceversa. Invece spaventano i popoli con lo spread, che è una bugia colossale, li spaventano col debito pubblico, una loro invenzione per tenerci tutti nella paura!
Nessuno si fa più delle domande; nessuno si chiede il perché della fuga degli Africani dall'Africa. Nessuno sa che cosa sta succedendo oggi in Africa. L'Africa è un campo di concentramento di 31 milioni di chilometri quadrati, è un campo di concentramento a cielo aperto! La balcanizzazione dell'Africa e la creazione di guerre tribali è funzionale al sistema perché tutto continui ad essere sotto il loro controllo.
Se tutti i popoli della Terra non si sveglieranno, davvero potrebbero riuscire nella costruzione del Nuovo Ordine Mondiale e gli esseri umani diventerebbero dei robot con i codici a barre o i microchips sottopelle.
Questa è un'oligarchia criminale che si nasconde dietro l'economia di un mercato apolide e transnazionale e alla finanza speculativa. Basti vedere la sparizione di tutte le botteghe, degli artigiani dalle vie delle nostre città, in funzione di catene multinazionali che si sono sostituite ai piccoli negozi, ai mercati rionali, per rendersi conto della brutalizzazione e dell'impoverimento culturale oltreché economico del nostro Paese.
Bisogna andare verso la redistribuzione delle ricchezze. L'intelligenza artificiale potrebbe migliorare la vita dell'uomo, essere in funzione dell'uomo, non contro l'uomo. E invece la società è fatta di zombie, funzionali al sistema.
L'élite possiede delle armi di distruzione di massa capaci di diminuire il numero della popolazione mondiale in funzione dei suoi scopi. 
L'unica soluzione per fermare l'immigrazione è liberare l'Africa. Se non li volessero far passare, non passerebbe nessuno. Non servirebbe bloccare i porti, non sarebbe necessario. Il fatto è che vogliono creare destabilizzazione e disidentificazione tra i popoli, per avere una massa di servi e di schiavi obbedienti e senza più alcuna identità.

Ecco cosa scrive a questo proposito l'amico Simone Lombardini nel suo post riportato qui sotto nella sua interezza, per chi volesse approfondire le sue preziose argomentazioni:
"[...] Infine vi è una terza ragione del perché la classe dominante sostenga i processi di deportazione. Peter Sutherland, commissario europeo per la Concorrenza e primo direttore generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, direttore non esecutivo di Goldman Sachs International, membro del comitato direttivo del Bilderberg, presidente per la Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni e Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per le migrazioni internazionali alla BBC il 21 giugno 2012 ha spiegato la strategia della classe dirigente occidentale: "L'Unione Europea deve minare l'omogeneità nazionale dei paesi europei...gli stati europei devono diventare sempre più aperti in termini di chi li abita, bisogna passare da un mondo in cui gli stati sceglievano gli immigrati ad un mondo in cui gli immigrati scelgono gli stati...la prosperità dei paesi europei dipende dal diventare multiculturali."
Ciò che occorre fare dunque, è unirsi come popoli e delegittimare tutti i governi corrotti e complici di un sistema aberrante e contro l'uomo.








Riferimenti e link:

- intervista a Mohamed Konaré, Roma, martedì 15 ottobre 2019; 
  
-.ph/AfricaeEuropa-LeCondizioniEconomicheDellaPace-diSimoneLombarini-11-19#sdfootnote3sym



martedì 15 agosto 2023

PER UN PONTE CHE BRILLA, UNO NUOVO SCINTILLA...

PER UN PONTE CHE BRILLA

UNO NUOVO SCINTILLA...


Per non dimenticare:


PONTE MORANDI: UNA STRAGE VOLUTA



in memoria delle vittime...


PONTE MORANDI


UNA STRAGE VOLUTA

Dinaweh


La Procura di Genova indaga sulla strage del 14 agosto occultando le prove e manipolando maldestramente il video che riesce a far dissolvere un TIR e a farne apparire uno dal nulla. 

1) Che cosa vogliono nascondere? 
2) Come può un pilastro di cemento armato sbriciolarsi come un grissino e la sede stradale precipitare al suolo, tagliata come da una lama invece di strapparsi, senza lasciare penzolare parti di armatura in ferro o pezzi informi di cemento?
3) Quanto ancora ci dovranno far fessi? 
4) A chi conviene che Genova sia in ginocchio
5) Forse ai Francesi, per dirottare tutto il traffico commerciale-marittimo su Marsiglia? 
6) Forse a Società Autostrade o agli amici degli amici per por mano finalmente senza più impedimenti al terzo valico? 
7) O a chi ha deciso di mettere in ginocchio il Bel paese per ridurlo ad una colonia di servi senza più voce, né risorse?

Ascoltate qui sotto le testimonianze che avvalorano la tesi della demolizione controllata da parte di testimoni oculari e di un addetto ai lavori, l'ingegner Enzo Siviero, naturalmente bollato dal mainstream come un pazzo furioso dalle affermazioni deliranti. 

Dinaweh