martedì 31 dicembre 2019

PICCOLE E GRANDI AZIONI CRESCONO...



PICCOLE E GRANDI AZIONI 
CRESCONO...





SIAMO felici di poter pubblicare questa lettera di Giovanni Bongiovanni, presidente di FUNIMA INTERNATIONAL, associazione di volontariato, di cui già abbiamo condiviso un video di presentazione qui; lettera che ci è giunta a casa, per aver aderito alla campagna di sensibilizzazione in favore delle popolazioni dell'America latina presso cui l'opera di FUNIMA è attiva da anni, con l'acquisto di panettoni e spumanti natalizi.
Ci tocca personalmente sempre di più la condizione di disagio in cui versa la maggior parte delle popolazioni del pianeta, condizioni di cui tutti noi del mondo ricco ci dovremmo sentire responsabili in prima persona.
Piccole azioni possono già fare la differenza, essere la testimonianza di una presenza e sostenere così azioni più grandi, più complesse, come quelle messe in atto dai ragazzi e dalle ragazze di FUNIMA INTERNATIONAL, uomini e donne giovani e meno giovani che con la loro testimonianza attiva nei luoghi della sofferenza, della prevaricazione e dell'ingiustizia portano la fiammella della speranza, sono la testimonianza che si può cambiare rotta, tutti insieme, ognuno secondo le proprie possibilità, se solo vogliamo vivere tutti in un mondo più giusto e più consapevole.
All'alba di questo nuovo anno che viene quindi, il nostro augurio migliore è che tutti ci possiamo sentire davvero più responsabili di fronte alle afflizioni di questo mondo e alla sciagurata manomissione delle risorse disponibili sul meraviglioso pianeta Terra, ormai giunto allo stremo delle forze.
Vi invitiamo quindi alla lettura della lettera di Giovanni, una lettera toccante, ricca di coinvolgimento emotivo e di compassione per i poveri del mondo e forse ancor più per noi, uomini e donne, figli e figlie dell'opulenza materiale, ma poveri di quella compassione per l'altro che un tempo Qualcuno ci aveva ricordato di amare come sé stessi.

Da parte nostra l'augurio quindi di un Felice Anno Nuovo, pieno di luce nel cuore, ricolmo di compassione per il pianeta e per tutti gli esseri che lo abitano.

Kate Charlotte 
e Dinaweh





Cari amici,

sono passati quasi 15 anni da quel 25 maggio del 2005, anno in cui abbiamo dato forma a quell'impeto interiore che ci chiedeva, e quasi ci obbligava a dover fare qualcosa di importante, di essere protagonisti e parte del cambiamento che volevamo per il nostro pianeta e per le vite di milioni di persone.
Uomini, donne e bambini che ancora oggi vivono in grande stato di sofferenza, povertà e ignoranza. Nasce FUNIMA International, un'organizzazione con lo scopo di aiutare, supportare e combattere, al fianco di famiglie e comunità, per unirci al loro grido ed impugnare quella famosa Carta, che dichiara che: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e che essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
Il nostro impegno si fa strada con uomini 'giusti' che lottano per il cambiamento globale, con altre organizzazioni che nascono in difesa dei diritti fondamentali dell'uomo, per l'abbattimento dei muri fisici e mentali tra gli uomini, per un mondo di pace che si instaura con il dialogo; per la distribuzione equa delle risorse, per il rispetto dell'ambiente e la madre terra, la pacha mama, per l'eguaglianza, la fratellanza e l'amore. Per il progresso della scienza dello Spirito e della nostra civiltà, intesa come una unica grande civiltà, quella terrestre.

Vi auguro di vivere felicità e amore con le vostre famiglie in questo periodo di feste, ricordando chi, secondo me, è il più grande dei maestri e dei rivoluzionari di tutti i tempi, Gesù Cristo. E infine vi invito a viaggiare con me con la lettura degli inediti diari di viaggio Trip in Argentina, scritti sull'esperienza nelle comunità indigene della foresta del Chaco salteño. Seguiranno altre pagine di diario sul nostro sito web, quindi sui social.

Vi lascio ad un commento che ho fatto ad un'amica al mio ritorno da quest'ultimo viaggio in Argentina, dove sto portando avanti lo studio sulle condizioni sociali che vivono le comunità originarie: 
"...Non sai quanto si percepisce la speculazione che c'è dietro, non solamente del paese intero da parte dei grandi interessi dei poteri mondiali, ma del paese stesso ai danni delle fasce più deboli. Con i fondi pubblici la politica specula, le grandi imprese multinazionali guadagnano e i poveri aumentano. Anche qui le famiglie che detengono il potere sono sempre le stesse, sono loro che gestiscono il palco e muovono i burattini. Quanti investimenti vengono fatti per cercare di migliorare le cose senza migliorare nulla, perché gli organi che dovrebbero coordinare la gestione delle risorse sono manovrati. I poveri in realtà sono una risorsa, che è bene mantenere in questo stato perché utile a far crescere la parte ricca. Mantenere ignoranza e creare rapporti di dipendenza. Anche con il sussidio dello Stato che queste popolazioni, minoranze etniche, ricevono. Ciò serve a mantenere le cose in uno stato di stallo."
Quello che viviamo, amici miei, nelle continue esperienze con FUNIMA International, è la diretta ci ciò che sto per raccontarvi e che negli anni sempre più ho maturato. La povertà non è un caso, è un fatto voluto. E' la sopraffazione dei poteri forti a scapito dei più deboli, è la dimostrazione di forza e violenza delle civiltà tecnologicamente più evolute ai danni di quelle materialmente più povere. E' la speculazione dei governi, dell'Alta finanza, delle grandi Multinazionali, di quelle alimentari, delle materie prime, delle risorse energetiche, delle case farmaceutiche, che lucrano sulla sofferenza e l'ignoranza di milioni di persone. Spesso non causano direttamente la morte, ma creano le condizioni per un lungo stato di agonia, che serve a mantenere gli equilibri e i guadagni, che da questi ne derivano. Penso a tutte le materie prime, come metalli e combustibili fossili, alle risorse alimentari, che quando va bene, paghiamo a basso prezzo, o derubiamo, dai Paesi dell'Africa e dell'America latina; alle guerre che vengono appoggiate da questa o quell'altra lobby di potere, al sistema di signoraggio bancario, al debito pubblico che per anni ed anni ha impoverito sempre più questi paesi. 
Il delirio e la sfrenata corsa al perfezionamento delle scienze belliche e del controllo delle masse ha portato pochissimi stati ad essere i padroni del mondo, a controllarne le risorse manovrando le decisioni di tutti gli altri "piccoli", seguendo questa logica, stati. Milioni, poi miliardi di persone. Lentamente, inesorabilmente, poche famiglie oggi detengono la maggior parte delle ricchezze del mondo e gli stati, i governi, sono solamente gli uffici e i presidenti dei segretari di questi potentati. La globalizzazione del mondo occidentale è arrivata ovunque, contaminando anche le zone più isolate e le culture più radicate.
I dati della povertà dichiarati da Oxfam dichiarano che: 
"l'1% della popolazione possiede oltre il 48% della ricchezza mondiale e che il 19% possiede ricchezza per il 46,5% del totale, mentre l'80% della popolazione mondiale si divide il restante 5,5% delle risorse. Tra questi ultimi circa 1 miliardo di persone vivono con 1,25$ al giorno, mentre altri 800.000 persone vivono nella totale indigenza (ovvero soffrono la fame). Tra questi ci sono le oltre 24.000 persone che muoiono ogni giorno per carenza di cibo. Fra quell'1% della popolazione che vive nell'agiatezza, vi sono 85 individui che possiedono risorse quanto i 3,5 miliardi di persone più povere (2016).
Oggi questa situazione ha reso quasi impossibile il lavoro delle organizzazioni che operano per il cambiamento. Un mondo così confuso è molto, molto difficile da cambiare, è difficoltoso il cammino anche per chi vorrebbe riportare l'equilibrio, lasciando spesso senza speranza anche i migliori intenzionati. E così sembra che nessuno ci creda più al cambiamento, neanche gli "uomini buoni" e "giusti", ormai pieni di contraddizioni, perché scesi a patti con il potere per poter sopravvivere. Abbiamo bisogno di uomini più decisi e disposti a tutto forse, anche a sacrificare la propria vitra in nome di valori che oggi sembrano non essere mai esistiti. Anche se...neanche i martiri sembrano servire più a nulla... dovremmo tramutarci in male forse, camuffarci, e poi uccidere, una volta dentro, il serpente dalla testa... 

Giovanni Bongiovanni 
Presidente FUNIMA International


TRIP TO ARGENTINA
23-26 ottobre 2019
Full immersion nella foresta del Chaco con le comunità originarie

(estratto dalla seconda parte)

[...] Per comprendere meglio la situazione, l'origine di molte problematiche, principalmente in riferimento allo stile di vita delle comunità originarie e all'adattamento che queste stanno avendo con il nuovo sistema di vita occidentale, è stato fondamentale ripercorrere la storia. Ci ha aiutato moltissimo la spiegazione di Juan Pearson dell' "Oficina Ministerio Agroindustria", seguito da Susanna, Belen e Sandra Reyes del "M.P.I.".
Le comunità originarie sono per loro natura nomadi, si spostano in base a ciò che offre la natura, non sono accumulatrici di cose e hanno sempre vissuto, oltre che di caccia e di agricoltura, di raccolta, di ciò che offre la foresta. Questo rende difficile comunicare loro la necessità che, invece, abbiamo oggi di accumulare risorse per poter progredire, per il semplice fatto che non è più possibile vivere secondo il sistema di vita originario, seguendo la natura, seppur affascinante, perché oggi l'ecosistema non è più lo stesso. La stessa plastica che conserva gli alimenti è qualcosa di nuovo per queste popolazioni, che è giunto con l'arrivo della globalizzazione e che si è inserito con prepotenza nella quotidianità troppo rapidamente. E' fuori dalla loro cultura pensare che questo materiale possa inquinare. E' arrivato come una novità e ora fa parte dell'ambiente in cui vivono. Questo spiega la grande quantità di rifiuti nel territorio. Per loro una bottiglia di plasctica è un involucro come la buccia di una banana e, allo stesso modo, viene buttata per terra dopo averla utilizzata. Il problema è che la terra, di questo materiale, non si nutre, quindi non viene smaltito e si accumula, causando sporcizia e degrado. Le principali problematiche  si sono presentate con l'arrivo delle comunità creole in cerca di nuovi territori per sviluppare le attività agricole. Gli originari sono stati costretti a spostarsi forzatamente e, così, a cambiare le proprie abitudini. Oggi il problema si manifesta con il disboscamento di ettari ed ettari di terre per incrementare la coltivazione della soia, ad esempio. Con il progressivo arrivo delle istituzioni, organi a loro sconosciuti, come i comuni, le provincie, i ministeri, per coordinare la distribuzione dei servizi di base è stato imposto un sistema di vita fatto di permessi e leggi che, prima, si decidevano secondo altre logiche. Il sistema commerciale, che stabilisce il valore delle cose secondo il potere della moneta. Tutto ciò è assolutamente nuovo qui e Santa Victoria Este è un comune che si è costituito solo da pochi anni. Prima della costruzione delle strade, qui si arrivava solamente a piedi, attraversando la foresta o a cavallo. I primi arrivi di una nuova civiltà e del nuovo sistema di vita imposto sono legati all'arrivo degli Anglicani; i sacerdoti hanno cambiato le credenze religiose e lo stile di vita. Arrivano le chiese, le scuole, gli ospedali e le istituzioni e, con l'obiettivo di migliorare le cose, alcune volte si è ottenuto l'effetto contrario, creando più confusione alle comunità che vivevano secondo altri parametri. Non conoscono la ricchezza materiale, l'accumulo delle risorse, la produzione di beni atti alla commercializzazione, l'individualismo, la cura delle malattie, se non attraverso lo spirito... Parametri in netto contrasto con il nuoco sistema di vita. Da questa situazione nascono negli anni le lotte per i diritti, le guerre, il riconoscimento delle terre, per la loro lingua e cultura. Oggi il rifiuto verso il nostro sistema di vita sta rendendo molto difficile provare a migliorare le cose.
Personalmente penso che, a danno fatto, oggigiorno possiamo solo cercare di agire di comune accordo proponendo un aiuto solo se questo viene prima accettato attraverso il dialogo. Allo stesso modo non possiamo nemmeno abbandonare la situazione e lasciare lì il peggio della nostra civiltà materialista e tecnologica, cellulari, alcool, ecc. [...].






   

lunedì 30 dicembre 2019

LA LUCE ADAMANTINA - INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA (25) [prima parte - Capitolo XIV]


LA LUCE ADAMANTINA


INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA

(25)

Capitolo XIV

[prima parte]


IL MISTERO DELLE INIZIAZIONI

Le espansioni di coscienza nel Sentiero del discepolato

Il tema delle Iniziazioni ha risvegliato sempre uno speciale interesse tra gli studenti di esoterismo di tutti i tempi. Non a caso è un tema profondamente misterioso e difficile da trattare per la sua immensa portata in tutti ed ognuno dei suoi aspetti micro e macroscopici. Molti immaginano che l'iniziazione sia un passo avanti che ciascuno deve compiere da solo. Credono che l'Iniziato sia un uomo che è asceso a grande altezza per il suo proprio sforzo ed è arrivato ad essere un'eccelsa individualità rispetto all'uomo mondano. Così è in effetti; ma si capirà meglio la questione se la si considera da un punto di vista più alto. L'importanza dell'iniziazione non consiste nell'elevazione di un individuo bensì nel fatto che costui si identifica, simbolicamente parlando, con "l'Eccelso Ordine della Comunione dei santi", come splendidamente lo definisce la Chiesa cristiana, benché pochi riflettano sul vero significato di queste parole.
Comprenderemo meglio la profonda realtà soggiacente all'iniziazione dopo avere considerato l'organizzazione della Gerarchia occulta e l'opera dei Maestri, come abbiamo fatto precedentemente. Il candidato arriva ad essere qualcosa di superiore ad un uomo comune perché egli si trasforma in una unità di incredibile energia.
Molte sono le definizioni e le spiegazioni che si possono trovare riguardo all'importanza dell'iniziazione, ai passi preparatori, all'opera che si deve compiere tra un'iniziazione e l'altra, ai risultati ed agli effetti. Innanzitutto è evidente anche allo studente più superficiale che la grandezza del tema è tale che al fine di trattarlo adeguatamente sarebbe necessario descriverlo dal punto di vista di un iniziato. Altrimenti, tutto quanto si dicesse potrebbe essere ragionevole, logico, interessante, suggestivo, ma non definitivo.
Il termine "Iniziazione" deriva da due parole latine; in  e ire, andare; indica pertanto, il principio o l'entrata in qualcosa. Rappresenta, nel suo senso più ampio, l'entrata nella vita spirituale o in una nuova tappa della stessa vita. E' il primo passo, o i passi successivi, sul sentiero della santità. Letteralmente, pertanto, colui che riceve la prima iniziazione fa il primo passo nel regno spirituale, uscendo definitivamente dal regno umano per entrare nel superumano.
Come l'individuo passò dal regno animale all'umano nell'individualizzazione, così entra nella vita dello spirito, e per la prima volta ha diritto ad essere chiamato "uomo spirituale" nel significato tecnico del termine. Entra nella quinta tappa, cioè, nella parte finale della nostra quintuplice evoluzione. Avendo sperimentato la strada attraverso l'Aula dell'ignoranza per molte età ed essendo passato per l'apprendistato dell'Aula dell'istruzione, ora entra nell'Aula della saggezza, nell'università.
Quando avrà frequentato questa scuola riceverà il grado di Maestro di Compassione, o Maestro di Saggezza.
"Un'iniziazione è un'espansione di coscienza, un passaggio che apre la mentre ed il cuore al riconoscimento di quello che esiste già nella realtà. Come processo vivente, l'iniziazione è sperimentata da tutte le forme di vita, grandi e piccole, dall'universale fino al particolare. Il processo di iniziazione nel nostro sistema solare è basato su un modello che si replica e si riflette dentro l'insieme e nelle sue molte parti. Le diverse e distinte forme di vita comprese in un organismo completo portano a termine una funzione vitale che, in relazione con tutte le altre parti, contribuisce all'omnicircondante piano dell'evoluzione".
Vediamo dunque che è nella scuola della vita che tutto può essere trasformato e tramutato da elemento inferiore ad elemento superiore, da elemento semplice ad elemento più complesso ed è nella vita dell'essere umano che ha luogo la Grande trasformazione.
Infine l'anima, dopo molte età, carica di saggezza, intraprende il volo verso lo Spirito, verso la Fonte, verso il Padre, il quale fu, è e sarà sempre il suo vero essere.
La saggezza è la scienza dello Spirito, così come la conoscenza è la scienza della materia. La conoscenza è separativa ed obiettiva, mentre la saggezza è sintetica e soggettiva. La conoscenza separa e la saggezza unisce. La conoscenza differenzia e la saggezza interpenetra.
Se si medita su queste parole si capirà che la vera unione risiede nella comprensione del fatto che la vita maggiore include sempre la minore e che ogni espansione di coscienza avvicina sempre più l'uomo a questa unità.

SIMBOLOGIA CRISTIANA DELLE INIZIAZIONI 

La vita del Cristo non è solamente una narrazione storica, ma anche la storia dello svolgimento dello spirito umano attraverso le porte delle Iniziazioni.
Chi supera le iniziazioni entra nel quinto regno e nasce alla nuova vita dello spirito; l'espansione di coscienza che raggiunge consiste nel fatto che si apre per lui il grande mondo spirituale dove ogni verità è conosciuta per intuizione e non per ragionamento e dove la conoscenza è intuitiva invece che razionale.
Poiché è nato nel nuovo mondo dello spirito, l'iniziato è chiamato "il due-volte-nato"; nato certamente sulla terra molte volte, ma sempre nella vita della materia; nasce ora nella vita dello spirito che sarà ormai per sempre la sua; e perciò la prima Grande Iniziazione è denominata "la seconda nascita".
Per quel motivo la prima Iniziazione è simboleggiata dai Cristiani dalla nascita del Cristo, quando la stessa di Oriente si posa sull'infante; la seconda Iniziazione dal battesimo, quando lo Spirito discende su di Lui e risiede in lui per sempre; la terza dalla Trasfigurazione sulla montagna, quando la divinità interna risplende; la quarta Iniziazione dalla sofferenza nell'Orto del Getsemani e dalla Crocifissione; la quinta dalla Resurrezione, che è l'Iniziazione del Maestro, dell'Uomo perfezionato che ha raggiunto la statura della pienezza del Cristo, il Salvatore degli uomini.
Con proprietà si simboleggia la prima Iniziazione con il Dramma-mistero della nascita del Cristo perché in quella tappa si manifestano nell'uomo un grande cambiamento ed un nuovo potere, ben espressi dall'idea di "nascita".
Nella seconda c'è una meravigliosa infusione di forza dall'Iniziatore al candidato, simboleggiata dal battesimo nel Giordano, o meglio dal battesimo del quale Egli parlò, quello dello Spirito Santo e del fuoco; esso è così denominato perché il potere della terza Persona della Sacra Trinità si riversa in quel momento discendendo in quello che, inadeguatamente, potrebbe descriversi come un torrente di fuoco, una fiammeggiante ondata di luce vivente.
La terza Iniziazione è simboleggiata nella tradizione cristiana dalla Trasfigurazione del Cristo. Egli si recò in una lontana ed alta montagna e lì si trasfigurò davanti ai suoi discepoli: "Brillò la Sua Faccia come il Sole ed i Suoi paramenti erano bianchi come la neve, tanto che nessun'altra purezza potrebbe superarli sulla terra". Questa descrizione suggerisce l'immagine dell'Augoide, l'uomo glorificato, ed è un'immagine simbolica di quello che succede in questa Iniziazione, perché, come la Seconda Grande Iniziazione provoca principalmente l'accelerazione evolutiva del corpo mentale inferiore, così in questa tappa si sviluppa soprattutto il corpo causale. L'ego rimane in più intimo contatto con la Monade e così si trasfigura. Anche la personalità è colpita da questo meraviglioso influsso.
Questo è l'antico sentiero denominato il "Regno dei Cieli" o anche "il cammino verso la Croce", ove la croce si trasforma in simbolo della vita trionfante sulla morte, dello Spirito trionfante sulla materia.
Non c'è differenza riguardo al Sentiero fra Oriente ed Occidente perché esiste solamente Un insegnamento occulto ed Una sola Grande Loggia Bianca. Solamente i Guardiani dei tesori spirituali della nostra razza riconoscono le qualità raggiunte ed aprono la Grande Porta, secondo l'antica abitudine, per permettere l'ingresso all'uomo che cammina per l'antico e stretto Sentiero.
Quelli che cercano, trovano; e a quelli che chiamano è aperta la porta.

Così, dunque, vi sono cinque Grandi Iniziazioni per le quali deve passare il discepolo prima di raggiungere la meta umana più elevata, la Maestria.

Queste 5 Iniziazioni sono conosciute dai Cristiani come:

1. La Nascita a Betlemme, della quale Cristo disse a Nicodemo: "Chi non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio".
2. Il Battesimo nel Giordano. Questo è il battesimo a cui si riferiva Giovanni il Battista, aggiungendo che il Battesimo dello Spirito Santo e del fuoco deve essere amministrato da Cristo.
3. La Trasfigurazione. Qui per la prima volta si manifesta la perfezione ed è comunicata ai discepoli la divina possibilità di tale perfezione. Viene emanata l'esortazione: "Siate voi perfetti, come è perfetto vostro Padre che è nei cieli".
4. La Crocifissione. In Oriente è interpretata come la Grande Rinuncia, con la sua lezione di sacrificio ed il suo appello alla morte della natura inferiore. "Ogni giorno muoio", diceva l'apostolo, perché solo nella pratica di sopportare la morte di ogni giorno si può affrontare e vincere la Morte finale.
5. La Resurrezione e l'Ascensione costituiscono il trionfo finale che abilita l'Iniziato quando esclama, ben conoscendo il significato delle sue parole: "Dov'è o morte, il tuo pungiglione? Dove, o sepolcro, la tua vittoria?".

Tali sono i cinque grandi e drammatici avvenimenti dei misteri. Tali sono le iniziazioni per le quali tutti gli uomini dovranno un giorno passare.

L'umanità si trova oggi sul sentiero di probazione; il cammino della purificazione è percorso dalle masse; siamo impegnati nel processo di purificazione dal male e dal materialismo. Quando si sarà completato questo processo, molti saranno preparati a ricevere la prima delle Grandi Iniziazioni e a passare per la Nuova Nascita.
I discepoli del mondo si stanno preparando per la seconda iniziazione, il Battesimo, e per questo devono purificare la natura emozionale dei desideri e dedicarla alla vita dell'anima.
Gli iniziati del mondo affrontano l'iniziazione della Trasfigurazione o la terza. Il controllo della mente e il corretto orientamento della personalità integrata, sono le tappe che li aspettano.
Si dicono oggi molte sciocchezze rispetto all'iniziazione e nel mondo ci sono molte persone che pretendono di essere iniziate. Dimenticano che nessun iniziato fa tale proclamazione o parla di se stesso; coloro che proclamano di essere iniziati lo negano proclamandolo. Ai discepoli ed agli iniziati si insegna ad essere inclusivi nei pensieri e non separativi negli atteggiamenti. Essi non si allontanano mai dal resto dell'umanità affermando la loro condizione e mettendosi implicitamente su un piedistallo.
Inoltre, i requisiti, descritti in molti libri esoterici non sono così semplici come sono presentati. Dalla lettura si potrebbe credere che appena l'aspirante raggiunge una certa tolleranza, bontà, devozione, simpatia, idealismo, pazienza, perseveranza, ha raggiunto i requisiti principali. Queste qualità in realtà sono i requisiti essenziali ma ad esse si devono aggiungere una comprensione intelligente ed uno sviluppo mentale che porti ad una sensata ed intelligente collaborazione coi piani destinati all'umanità.
Ciò che si richiede è l'equilibrio tra la testa ed il cuore. Prima di approfondire, ricapitoliamo rapidamente quali sono i passi o le Tappe propriamente dette che portano l'aspirante fino alla Porta dell'Iniziazione.
Queste tappe sono cinque e sono state già esposte più ampiamente in un capitolo precedente intitolato "Il Sentiero del Discepolato. Passi preliminari".

Esse si possono così sintetizzare:

L'uomo di ideali, che mostra nella sua vita il proposito fermo e positivo di seguire certi principi etici e nobili. Questo è un chiaro indizio di evoluzione umana.
Il discepolo in probazione, che volontariamente e affannosamente lavora per sviluppare la sua natura Superiore e soggiogare l'inferiore. E' la tappa in cui il Maestro del suo Gruppo interno lo mette alla prova nella sua vita ed osserva le sue reazioni ed il suo progresso.
Il discepolo accettato, che, dopo aver superato in modo soddisfacente tutte le prove imposte, viene riconosciuto e accettato dal Maestro. Quando un Maestro accetta un aspirante come discepolo in prova, lo fa col proposito di presentarlo per la sua Iniziazione nella stessa vita.
Il "Figlio" del Maestro, che ha stabilito un legame più stretto con il Maestro. Le speranze e i sogni del discepolo cominciano a riflettere la meravigliosa vita che il Maestro gode tra i suoi simili; lentamente il discepolo continua a trasformarsi in cellula del suo organismo vivente.
5° L'Iniziato. La presentazione del discepolo da parte del suo Maestro alla Grande Fraternità Bianca per la sua Iniziazione coincide generalmente con la tappa del "Figlio del Maestro". In questo stadio accadono alcuni avvenimenti straordinari, per cui il discepolo acquisisce maggiore potere ed una più ampia visione del Piano di Dio, riuscendo così a lavorare per il Servizio con maggiore efficacia.
Il progresso umano è lento ma costante; quindi, il numero di uomini perfetti è in aumento e la possibilità di raggiungere il loro livello si trova alla portata di tutti coloro che siano desiderosi di compiere il meraviglioso sforzo richiesto. In tempi normali gli aspiranti avrebbero avuto bisogno di molte nascite prima di raggiungere l'adeptato, ma ora è possibile accelerare il progresso in questo sentiero e condensare in poche vite l'evoluzione che altrimenti richiederebbe un grande controllo di sé, e risultati esterni che mostrino il progresso raggiunto, dato che il processo implica molto allenamento dei corpi superiori, più di quello del corpo fisico, e dato che il miglioramento nei piani superiori non si manifesta sempre con evidenza nel piano fisico.

Che cosa accade quando un uomo prende sul serio il cammino dell'accelerazione evolutiva?
Se realmente prende seriamente il suo lavoro, il discepolo viene messo alla prova in risposta ad una richiesta da lui fatta ai Guardiani dell'umanità affinché gli sia concessa l'opportunità di un progresso più rapido rispetto a quello dell'umanità ordinaria.
Contemporaneamente il suo karma individuale deve essere risolto, liberandolo da quei tipi di difficoltà che possano limitare la sua futura utilità e dandogli maggiori opportunità per una conoscenza più ampia ed un servizio più efficace.
Se è costante nel suo proposito e, nonostante le molte difficoltà, prosegue affannosamente nel suo impegno, capterà rapidamente l'attenzione del Maestro e costui lo metterà alla prova, malgrado l'aspirante non ne sia cosciente. Quando un Maestro prende un aspirante come discepolo in prova, lo fa con la speranza di presentarlo per l'Iniziazione in quella stessa vita.
Ma dal fatto che il Maestro abbia risposto semplicemente alla sua aspirazione non consegue implicitamente che il discepolo avrà successo; gli è stata data l'opportunità, per averla guadagnata come diritto karmico; ma quello che egli farà di tale opportunità dipende esclusivamente da lui stesso. Ciononostante, la cosa più probabile è che trionferà se prenderà il suo incarico in modo serio e lavorerà intensamente nel servizio al mondo.

D. Come si Inizia, dunque, un discepolo e come arriva ad essere membro della Grande Fraternità Bianca?

R. Quando, dopo un attento confronto tra la coscienza del discepolo e la sua propria, il Maestro è soddisfatto di lui - momento che coincide solitamente col principio o col termine della tappa di "figlio" - Egli lo presenta alla Fratellanza per la solenne cerimonia della Prima Iniziazione.
La candidatura è proposta e assecondata da due dei più alti membri della Fratellanza, del rango degli adepti; uno di essi è proprio il Maestro del candidato. La presentazione è fatta in prima istanza al Mahachohan che designa uno dei Maestri affinché agisca come Ierofante-iniziatore. Allora nel Salone delle Iniziazioni, o in altro posto designato, il candidato è iniziato formalmente, in un'augusta cerimonia, dallo Ierofante-iniziatore, che, nel nome dell'Unico Iniziatore, riceve dal candidato il voto di obbedienza e mette nella sua mano la nuova chiave della conoscenza che dovrà usare nel livello raggiunto.

Racconto di un'Iniziazione
di C.W. Leadbeater

Si riporta qui la narrazione di una Prima Iniziazione conferita ad un candidato nella notte del 27 maggio del 1915:
"..Kuthumi a svolgere il rituale, esso generalmente si compie nell'antico Tempio-grotta la cui entrata sta sul ponte che si trova sul ruscello tra le loro case. Ci fu un grande assembramento di adepti, essendo presenti tutti coloro i cui nomi ci sono familiari. Il glorioso giardino si presentava in tutto il suo splendore. Gli arbusti del rododendro erano fiammanti nella loro fioritura rossa e la fragranza dell'aria era satura del profumo delle precoci rose. Maitreya si sedette nel Suo abituale seggio di marmo sotto il grande albero di fronte alla Sua casa ed i Maestri si raggrupparono in un semicerchio, dalla Sua destra alla Sua sinistra, in sedili che erano stati posizionati per loro nella spianata del prato sulla quale si erge il sedile preceduto da un paio di scalini. Vaivasvata Manù ed il Mahachohan presero posto anche loro sul banco di marmo, ai lati dei braccioli del trono intagliato, eretto "per l'occasione, che guarda esattamente a sud e che è detto il Trono di Dakshinamurti"...
Quello che accade al discepolo è veramente una "Iniziazione", un cominciare. E' il principio di una nuova forma di esistenza nella quale la personalità continua ad essere sempre di più fermamente un mero riflesso dell'ego e l'ego stesso comincia ad attrarre i poteri della Monade. L'anima dell'uomo è realmente quella parte superiore di sé che è la Monade; ma dal momento in cui questa creò per sé un corpo causale, dall'anima gruppo animale al momento dell'individualizzazione "la scintilla pende dalla Fiamma con il più tenue filo di Fohat".
L'ego, sebbene così legato alla Monade, non aveva avuto, fino al momento dell'Iniziazione, nessun mezzo di comunicazione con quell'aspetto più elevato di se stesso. Ma nell'Iniziazione, alla chiamata dello Ierofante, la Monade discende fino al corpo causale e il discepolo fa voto di impegnarsi a dedicare da allora in poi tutta la propria vita e tutta la propria forza a promuovere l'opera dell'evoluzione; a dimenticare sé nell'assoluto, per il bene del mondo; a rendere la propria vita tutto amore così come Dio è Tutto Amore ed a mantenere il segreto su quelle cose che gli sia ordinato di mantenere segrete.
Da quel momento, il più sottile filo di "Fohat" diviene un gruppo di fili e l'ego, invece di pendere meramente come una "scintilla", arriva ad essere come il fondo di un imbuto che procede dalla Monade e che apporta vita, luce e forza al candidato. 
Dopo la sua Iniziazione, il candidato è trasferito al piano Buddico dal suo Maestro, o da un discepolo maggiore, affinché impari a funzionare lì nel suo veicolo buddico. E quando il discepolo si allontana dal suo corpo per lavorare nell'astrale o nel mentale, lascia nel letto il suo corpo fisico, o questo e l'astrale secondo il caso, per occuparli di nuovo quando ritornerà a loro. Ora, lasciando il piano mentale superiore e passando al buddico, lascia ovviamente il suo corpo causale; ma questo corpo causale, invece di rimanere coi corpi fisico, astrale e mentale, svanisce, Quando il discepolo, dal suo veicolo buddico guarda verso il piano mentale superiore, non vede lì il suo corpo causale. 
Il Cristo disse: "Colui che perde la sua vita per causa mia, la troverà." Poiché il Cristo rappresenta il principio buddico, queste parole significano: "Colui che per causa mia, per favorire lo sviluppo cristico dentro di sé abbandoni il suo corpo causale nel quale ha vissuto, ritroverà se stesso" e "troverà la vita più vera, più grande, più elevata".
Si ha bisogno di una certa evoluzione per agire così. La prima volta che un uomo si trova completamente nel veicolo buddico e vede che è svanito il suo corpo causale dal quale era dipeso per migliaia di anni, si riempie di spavento; e, tuttavia, così è il procedimento. Egli deve perdere la sua vita per causa del Cristo se vuole trovarla per tutta l'eternità.
E' certo che quando l'iniziato-discepolo ritorna al suo corpo buddico si ritrova un'altra volta in un corpo causale; ma esso non è il corpo causale che ha usato per milioni di anni dal giorno della sua individualizzazione; è un altro corpo causale copia di quella sua antichissima "casa". Con la sua prima esperienza buddica l'Iniziato comprende che egli non è l'ego, ma è qualcosa di più trascendente.
Per raggiungere il livello necessario alla prima Grande Iniziazione l'individuo dovrà aver dominato il suo corpo per mezzo della sua anima; dovrà essersi preparato in modo che tutti i suoi sentimenti siano in armonia col sentimento superiore. Al momento del secondo dei Grandi Passi, si ripete lo stesso processo in una tappa successiva e la mente dell'uomo, non solamente i suoi sentimenti, deve mettersi in sintonia con la mente del suo Maestro. Ovviamente è ancora ad un livello infinitamente inferiore a questa, perché egli è soltanto un uomo, molto fragile ed umano, mentre il Maestro si eleva sull'umanità come un Superuomo; ciononostante, i pensieri del discepolo dovranno essere in linea coi pensieri del suo Maestro.
Come l'uomo che inizia il Sentiero, si domanda: "Come avrebbe agito il Maestro in queste circostanze? Io agirò allo stesso modo" così l'uomo che ha superato la sefconda tappa deve vigilare sul proprio pensiero ad ogni istante e domandarsi: "Che cosa avrebbe pensato il Maestro in un caso come questo? Come Gli si sarebbe presentata questa cosa?".

LE INIZIAZIONI

Qui di seguito svilupperemo il tema delle Iniziazioni. Dobbiamo dire comunque che solo gli Iniziati sanno e comprendono il loro vero significato e la loro portata. Dunque qui daremo un abbozzo essenziale e generale che ci porterà preziose informazioni su questi meravigliosi avvenimenti. Studieremo ognuna delle Cinque Iniziazioni Maggiori che compongono il quadro completo di Realizzazione planetaria, con il quale l'essere umano è relazionato, trattando gli aspetti più significativi di ognuna.

Le Cinque Iniziazioni Maggiori sono:

Prima Iniziazione ⇨         LA NASCITA
Seconda Iniziazione ⇨     IL BATTESIMO
Terza Iniziazione ⇨          LA TRASFIGURAZIONE
Quarta Iniziazione ⇨        LA CROCIFISSIONE
Quinta Iniziazione ⇨        LA RESURREZIONE


La Prima Iniziazione Maggiore

LA NASCITA

Nella Prima Iniziazione il dominio dell'Ego sul corpo fisico ha dovuto raggiungere un alto grado di realizzazione. Devono essere cinti "i peccati della carne", come dice la terminologia cristiana. La gola, l'ubriachezza ed il libertinaggio non devono più dominare. L'elementare fisico non trova più esaudite le sue esigenze; il dominio deve essere completo, scomparsa l'attrazione. Si è dovuto raggiungere un atteggiamento generale di obbedienza all'Ego e deve essere forte la buona volontà di ubbidire. Il canale tra superiore e inferiore si amplia e la sottomissione della carne è praticamente automatica. 
Il fatto che non tutti gli iniziati abbiano raggiunto questo traguardo può provenire da varie cause; ma la nota che essi esprimono deve essere sintonizzata sulla rettitudine; l'evidente riconoscimento delle proprie limitazioni sarà sincero e pubblico e notoria la loro lotta per adattarsi al modello superiore quando non siano arrivati al perfetto controllo. 
Nella prima Iniziazione il Cristo nasce nel cuore del discepolo. Allora questi percepisce per la prima volta in se stesso l'afflusso dell'Amore divino e sperimenta il meraviglioso cambiamento che lo fa sentirsi uno con tutto quello che vive. Questa è la "Seconda nascita" della quale si rallegrano tutti gli esseri celesti, perché il discepolo nasce nel "Regno dei Cieli" come uno dei "piccoli", come un "bambino", termini che si applicano ai nuovi Iniziati. Tale è il significato delle parole di Gesù, che suggeriscono che un uomo deve trasformarsi in un bambino per entrare nel "Regno dei Cieli".
Si può aggiungere che nella prima Iniziazione, nella quale nasce il Cristo. Il Centro del cuore è l'unico solitamente vivificato al fine di ottenere un dominio più effettivo del veicolo astrale e di poter prestare maggiori servizi all'umanità.
Dopo questa Iniziazione si insegna all'iniziato soprattutto ciò che riguarda il piano astrale. Egli deve stabilizzare il suo veicolo emotivo ed imparare ad operare nel piano astrale con la stessa scioltezza e familiarità con cui opera nel piano fisico.
Entra in contatto con deva astrali; impara a dominare gli elementali dell'astrale e ad agire facilmente nei sotto-piani inferiori; si accresce il valore e la qualità del suo lavoro nel piano fisico.
Con questa Iniziazione il discepolo passa dall'Aula dell'Istruzione a quella della Saggezza. In questo momento si dà speciale importanza allo sviluppo astrale, benché anche la sua facoltà mentale progredisca costantemente.
Con questa Iniziazione, la Rivelazione della Presenza colloca l'Iniziato davanti al terzo aspetto, o aspetto inferiore dell'anima, l'intelligenza attiva. Egli si confronta con l'Angelo solare che gli fu affidato come custode dal momento della sua individualizzazione nella Lemuria; riconosce senza alcun dubbio che quell'entità è manifestazione dell'intelligenza è il suo compagno eterno attraverso le epoche, alla cui immagine l'anima si modella incarnazione dopo incarnazione.
Un'infinità di uomini faranno il primo passo verso lo sviluppo della coscienza cristica e passeranno così per la prima Iniziazione. Spesso (si potrebbe dire in generale) questo passaggio ha luogo senza la comprensione cosciente del cervello fisico; questo vuol dire che è possibile che molti di noi siano già iniziati di primo Grado anche senza saperlo.
Questa prima Iniziazione è, ed è stata sempre, un'Iniziazione di massa, benché sia registrata ed annotata per le singole individualità.
Molte vite possono trascorrere tra la prima e la seconda Iniziazione, generalmente da 7 a 10. Un lungo periodo di incarnazioni trascorre prima che, completato il dominio del corpo astrale, l'iniziato sia disposto al passo successivo. E' interessante notare che l'analogia è esposta nel Nuovo Testamento, nella vita dell'iniziato Gesù. Passarono molti anni tra la nascita ed il battesimo; ma in tre anni Egli fece i tre passi restanti. Dopo la seconda Iniziazione, il progresso è rapido e la terza e la quarta seguiranno probabilmente nella stessa vita o nella successiva.

Narrazione esoterica

Questo momento, poco prima di ricevere la prima Iniziazione, è straordinario nella vita spirituale del candidato, come affermò non molto tempo fa il Maestro KUTHUMI accettando un discepolo:

"Ora che hai raggiunto l'immediata meta delle tue aspirazioni, ti esorto a pensare con attenzione ai requisiti molto più elevati richiesti per la prossima tappa, per la quale devi prepararti, che è "l'entrata nella corrente", o quella che i cristiani chiamano "salvezza". Questo ideale sarà il punto di riferimento nella lunga linea delle tue esistenze terrene, il culmine di settecento vite.
Secoli fa ti individualizzasti nel regno umano. In un futuro che, spero, non sarà remoto, uscirai dal regno umano per la porta dell'adeptato ed entrerai nel sovrumano. Tra questi due estremi non c'è nulla di maggiore importanza dell'iniziazione, alla quale devi dirigere d'ora in poi i tuoi pensieri. Non solo così sarai salvo per sempre ma entrerai nell'eterna fraternità ausiliatrice del mondo.
Pensa con quale grande attenzione devi prepararti per un così prodigioso avvenimento. Vorrei che visualizzassi di continuo la sua gloria e bellezza affinché tu possa vivere nella luce del suo ideale. Giovane è il tuo corpo per un così formidabile sforzo ma ti si offre una splendida opportunità di cui desidero e spero tu possa avvalerti completamente".

Un ego iniziato a fare parte della più compatta corporazione del mondo e si unisce all'ampio oceano di coscienza della Grande Fraternità Bianca. Per lungo tempo il nuovo iniziato non potrà comprendere ciò che implica questa unione e dovrà penetrare molto più all'interno del santuario prima che si renda conto del suo stretto vincolo e della grandezza della coscienza del Re, che i fratelli comunicano fino ad un erto punto. Tutto questo è incomprensibile ed inspiegabile nel mondo profano perché la spiritualità e l'elevatezza dell'alto contesto trascendono l'efficacia del linguaggio; purtuttavia, esso è una gloriosa realtà, tale che a chi la cominci a scorgere, tutto il resto sembra illusorio.
Una volta effettuati gli opportuni sforzi, esercitate le discipline richieste ed integrati alcuni meccanismi interni, il candidato è preparato a ricevere la prima Iniziazione. E dopo una Grande e magnifica cerimonia nei piani sottili, l'Iniziatore presenta il candidato che, per essere entrato nella corrente, è per sempre in salvo, benché ancora rischi di ritardare considerevolmente il suo progresso se cede a una qualsiasi delle tentazioni che lo assediano nel sentiero.
Bisogna prendere l'espressione "essere in salvo" nel senso che è certo che il candidato procederà nell'attuale periodo di evoluzione e non rimarrà indietro nel "giorno del Giudizio", nel mezzo della quinta ronda, quando Cristo, che allora sarà disceso nella materia, distinguerà chi può da chi non può raggiungere la meta evolutiva indicata alla presente catena planetaria, poiché questa decisione dipende dal progresso individuale.
Non v'è dannazione eterna. Ci sarà semplicemente, come dice Cristo, dannazione eoniana. Alcuni non potranno avanzare nell'attuale periodo di evoluzione, ma potranno procedere nel periodo successivo, nello stesso modo in cui un alunno respinto in un corso di studi potrà proseguire ed anche essere il primo della classe ripetendo il corso l'anno successivo. 



giovedì 19 dicembre 2019

LA LUCE ADAMANTINA - INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA (24) [seconda parte - Capitolo XIII]


LA LUCE ADAMANTINA


INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA

(24)

Capitolo XIII

[seconda parte]

IL MAESTRO KUTHUMI, "K. H."

Il Maestro K. H. (Kuthumi) è stato molto spesso sacerdote o istruttore in vite precedenti; fu il sacerdote egiziano Sarthon, il Supremo sacerdote di un Tempio in Agadé, Asia Minore, circa 1530 anni a.C.; fu anche il grande filosofo Pitagora, 600 a.C.
Il Maestro Kuthumi usa il corpo di un Brahamana Kashmir ed è di pelle molto chiara, come quella dell'Inglese comune. Anche Egli usa portare i capelli sciolti ed i suoi occhi sono azzurri, pieni di gioia e di amore. I Maestri Morya e Kuthumi occupano case ai lati opposti di uno stretto avvallamento, vicino a Shigatse nel Tibet, i cui versanti sono ricoperti di pini; sul fondo scorre un piccolo rigagnolo. Molto vicino c'è una stretta apertura che conduce ad una serie di vasti saloni sotterranei che costituiscono la sede di un museo nascosto i cui contenuti sembrano formare una specie di illustrazione di tutto il processo dell'evoluzione; di esso il Maestro Kuthumi è il guardiano, in rappresentanza della Grande Fraternità Bianca. 
L'unione di un discepolo col suo Maestro è più intima di qualunque legame immaginabile sulla terra; più intima, anche se ad un livello superiore esistono legami più profondi. L'unione tra il Maestro Kuthumi ed il suo Maestro Maitreya è molto forte, ricordiamo che il Maestro K.H. fu anche in Palestina il discepolo Giovanni, definito "amato" dal Cristo. Egli è l'aiutante ed il designato successore dell'Istruttore del mondo, cioè, occuperà il posto di "Cristo" nell'era futura, quando sarà passata quella dell'Aquario, tra circa 2100 anni circa; assumerà allora lo scettro di Istruttore del mondo, divenendo Bodhisattva della sesta Razza Radice.
Anche il Maestro Kuthumi è molto conosciuto in Occidente e ha molti discepoli in molti luoghi. E' un Iniziato di sesto grado e appartiene al secondo raggio, della Saggezza. Attualmente, il Maestro M., il Maestro K.H. ed il Maestro Gesù sono interessati all'opera occidentale, in modo che le grandi religioni orientali e quelle cristiane, in tutte le loro ramificazioni, possano avvantaggiarsene mutuamente.

IL MAESTRO GESÙ

Il Maestro Gesù, che è il punto focale dell'energia che fluisce attraverso le varie Chiese cristiane, visse per qualche tempo in Terra Santa, ma attualmente risiede alla periferia di Roma. Ha un corpo siriano e viaggia molto. Agisce più con le masse che con gli individui isolati, benché abbia riunito intorno a sè un numeroso gruppo di discepoli. Lavora all'interno del sesto raggio, della devozione o dell'idealismo astratto ed i suoi discepoli si distinguono frequentemente per lo stesso entusiasmo e devozione che manifestarono i primi martiri cristiani.
La sua figura è un po' marziale, evoca l'idea della disciplina ed Egli manifesta di essere un uomo dalla volontà ferrea e dal grande dominio. E' alto e magro, con viso lungo e fine, capelli neri, carnagione pallida ed occhi penetranti. Il suo lavoro è in questo momento di grande responsabilità perché deve risolvere il problema di orientare il pensiero occidentale per condurlo dal presente stato di inquietudine alle pacifiche acque della certezza e della conoscenza, preparando la strada in Europa ed America all'eventuale venuta dell'Istruttore del mondo.
E' ben conosciuto nella narrazione biblica dove prima appare Joshua, figlio di Nun; poi, ai tempi di Esdras, come Jeshua che supera la terza iniziazione; come Joshua, come si racconta nel libro di Zaccaria; nel Vangelo è conosciuto per due grandi sacrifici; quello in cui consegnò il suo corpo affinché Cristo l'utilizzasse e quello che si riferisce alla grande rinuncia, caratteristica della quarta quinta Iniziazione ed arrivò ad essere Maestro di Saggezza. Da allora rimase ed agì nella Chiesa cristiana, alimentando il seme della vera vita spirituale tra i membri di tutte le sette, al di là delle separazioni e neutralizzando per quanto possibile gli errori e gli equivoci di chierici e teologi.   
E' soprattutto la Grande Guida, il Generale ed il Saggio potere dirigente che coopera strettamente col Cristo, agendo come Suo intermediario quando è possibile. Nessuno conosce tanto profondamente come Lui i problemi dell'Occidente; nessuno è tanto strettamente in contatto con coloro che sostengono i migliori insegnamenti e nessuno conosce tanto bene le necessità del momento presente. Alcuni eminenti prelati delle Chiese Anglicana e Cattolica sono ispirati da Lui.

IL MAESTRO DJWALKHUL, "D.K.", IL TIBETANO

In incarnazioni precedenti fu il filosofo Kleinea, discepolo di Pitagora in Grecia e anche l'istruttore buddista Aryasanga, nell'anno 600 d.C. e Confucio.
Il Maestro Djwal Khul, o Maestro D.K., come è chiamato frequentemente, è un Alto adepto del secondo raggio, dell'Amore-saggezza. Ricevette la quinta Iniziazione dell'adeptato nel 1875 ed occupa lo stesso corpo in cui la ricevette, mentre la maggioranza degli altri Maestri la ricevettero mentre occupavano veicoli precedenti. Il suo corpo non è giovane ed Egli è tibetano. E' discepolo del Maestro K.H. ed abita in una casetta non molto lontano da quella di questo Maestro. Per sua volontà di servire e fare quanto convenga, è chiamato "il Messaggero dei Maestri ".
E' profondamente colto e sa, sui raggi e le Gerarchie planetarie del sistema solare, più di qualsiasi altro Maestro. Agisce con quelli che si dedicano alla cura e coopera, sconosciuto ed invisibile, con coloro che ricercano la verità nei grandi laboratori del mondo, con tutti coloro che si propongono di curare definitivamente e di alleviare le sofferenze del mondo e coi grandi movimenti filantropici come la Croce Rossa. Si informa sui diversi discepoli di vari Maestri che possono giovarsi della sua istruzione e collabora sia con il Maestro Morya che con il Maestro K.H.
A Lui si devono i contenuti, relativi a questi temi, delle più grandi opere esoteriche contemporanee, dalla Dottrina Segreta di H.P. Blavasky al "Trattato sul Fuoco Cosmico" di Alice A. Bailey. Lavora con Deva eterei risanatori e agisce anche come precettore di praticamente tutti i discepoli che si trovano nella tappa dell'apprendistato.

IL MAESTRO RAKOCZI, "R."

E' il Maestro che si occupa specialmente del futuro sviluppo delle razze dell'Europa e dell'ampliamento delle capacità mentali in America ed Australia. Occupa un corpo ungherese e ha la sua dimora nei Carpazi, essendo stato in altri tempi una figura molto conosciuta nella Corte ungherese. Riferimenti a Lui possono trovarsi in antichi libri storici; ci si occupò pubblicamente molto di lui quando fu il Conte di SAINT GERMAIN.
Le sue incarnazioni precedenti furono quelle del leggendario Hiram, primo esponente di punta della Massoneria ai tempi di Salomone; di sant'Albano di Verulam, vissuto in Inghilterra, nel quarto secolo; del neoplatonico Proclo, che era a Costantinopoli nell'anno 422; di Roger Bacon, monaco francescano nel 1211; di Cristian Rosenkreutz, cavaliere crociato fondatore dell'ordine Rosacroce nel 1375; di Francis Bacon, figlio illegittimo della regina Isabella d'Inghilterra, autore delle opere di Shakespeare, nel 1561; del Conte di Saint-Germain; del principe Ivan Rakoczy, che era in Transilvania nel 1700. E' uomo di piccola statura, magro, con la barba nera appuntita e fini capelli neri. Non prende a suo carico tanti discepoli come i Maestri prima menzionati. Attualmente dirige la maggioranza dei discepoli del terzo raggio in Occidente insieme al Maestro Ilarion. Lavora all'interno del settimo raggio, quello del cerimoniale o ordine magico, ed agisce per lo più attraverso rituali e cerimoniali esoterici, interessandosi degli effetti, finora non riconosciuti, del cerimoniale massonico, di quelli delle diverse fraternità e di quelli di tutte le chiese.

Domanda: se i Maestri hanno tanta saggezza e tanti grandi poteri spirituali, perché permettono le conquiste, l'umiliazione, il crimine e la miseria nel mondo?

Risposta: essi cercano di favorire il progresso degli uomini di tutte le razze, più quello spirituale che quello materiale. D'altra parte, essi stessi obbediscono alla legge del karma e non possono intromettersi nel karma delle Nazioni o degli individui. Aiutano chi è disposto a ricevere aiuto mediante suggestioni, avvertimenti o stimoli, ma non possono prendere nelle loro mani il destino degli individui o nazioni. Indubbiamente potrebbero porre fine ad ogni tipo di calamità, ma è l'uomo quello che deve salvare l'uomo.
Se il padre svolge i compiti del figlio che cosa succederà al figlio nel futuro? E' una verità evidente. Essi lavorano instancabilmente dietro lo scenario della vita, in tutti i piani, aiutando l'umanità sofferente per tutto quello che possono e anche di più. Pertanto la loro presenza nel nostro mondo è la promessa regale di un futuro migliore e del trionfo su qualunque avversità.

I TRE DIPARTIMENTI DELLA GERARCHIA

I tre dipartimenti del Governo della Gerarchia spirituale del pianeta si incaricano di dirigere, insegnare e guidare il mondo in tutti ed ognuno degli aspetti della vita manifestata; ogni dipartimento si occupa di un'area definita di lavoro, sempre all'interno del contesto evolutivo e del proposito del piano divino.

Il primo Dipartimento:
LA REGGENZA, L'OPERA DEL MANU'

Il MANU' è il nome con cui si indica l'eccelso Essere che presiede ed organizza ua Razza Radice. La parola Manù deriva dal sanscrito "man" che significa pensare. Il Manù presiede il primo Dipartimento. E' chiamato Manù Vaivasvata e si occupa della quinta razza radice. E' l'uomo ideale, il pensatore e fissa il tipo della nostra razza ariana i cui destini presiede dalle sue origini, quasi centomila anni fa. Alti Manù apparvero e sparirono ed a Vaivasvata succederà un altro Manù in un futuro relativamente vicino. Allora Egli passerà ad un'altra opera più elevata.
Il Manù, prototipo della quarta razza radice, agisce in stretta cooperazione con Lui e ha il suo centro di influenza in Cina. Alcuni periodi di governo dei diversi Manù si sovrappongono gli uni agli altri benché attualmente non sussista nel pianeta nessun rappresentante della terza razza radice. Il Manù Vaivasvata abita sull'Himalaya e ha riunito intorno a sé, in Shigatse, alcuni di quegli esseri che sono in relazione con le tematiche della razza ariana in India, Europa ed America e coloro che, più tardi, avranno a che vedere con la venuta della sesta razza radice.
L'opera del Manù si riferisce in gran parte al governo e alla politica del pianeta; gli sono comunicati la volontà e il proposito dei Logos Planetari. Sa qual è il fine immediato di questo ciclo di evoluzione che deve presiedere e la Sua opera ha come fine il compimento di detta volontà.
Agisce in stretta cooperazione coi Deva costruttori in misura maggiore di suo fratello Cristo, dato che la sua missione consiste nello stabilizzare la razza tipo.
L'energia che fluisce dal Manù sgorga dal centro principale dei Logos Planetari e gli è trasferita attraverso il cervello di Sanat Kumara che focalizza in sé tutta l'energia planetaria. Il Manù opera per mediazione dinamica, diretta dall'interno del centro della testa; produce risultati, a causa della sua perfetta conoscenza di quello che deve essere portato a compimento, per mezzo del potere di visualizzare quello che si deve fare per raggiungere il fine proposto e per mezzo della sua capacità di trasmettere energia creatrice e distruttrice ai suoi sostituti. E tutto questo si realizza attraverso il potere dell'emissione del suono.

Secondo Dipartimento: L'INSEGNAMENTO
L'OPERA DELL'ISTRUTTORE DEL MONDO, IL CRISTO

Il Cristo è anche denominato Bodhisattva. Come si dice in questa opera, il Bodhisattva è attualmente il nome del ruolo occupato dal Signore Maitreya, chiamato Cristo in occidente. Questo incarico equivale a quello di Istruttore del Mondo. Il Bodhisattva è il capo di tutte le religioni del mondo ed il Maestro dei Maestri e dei Deva.
L'Istruttore del mondo vigila sullo sviluppo emozionale ed intellettuale della sua Razza e sovraintende per ogni popolo quelle religioni, arti e scienze che lo abiliteranno a svolgere il proprio ruolo nel sentiero di realizzazione. 
Egli considera come suo lavoro precipuo l'attenzione allo sviluppo religioso del mondo e alla sua educazione secondo alcune linee evolutive. Come le razze si costituiscono avendo come fine la perfezione finale dell'umanità, così pure le religioni si costituiscono per strutturare una ad una le alte qualità che sono richieste nell'evoluzione spirituale, fino a che le due perfezioni, esterna ed interna, coronino il lavoro del potente piano progettato dal divino Architetto per la nostra umanità.

Terzo Dipartimento: LE GUIDE
L'OPERA DEL SIGNORE DELLA CIVILTÀ. IL MAHACHOHAN

Il terzo Dipartimento è governato dal Mahachohan.
Il suo dominio sui gruppi dura per un periodo più lungo di quello dei suoi due fratelli ed Egli può svolgere il suo incarico durante varie razze-radici.
E' l'aspetto intelligenza al massimo grado.
Il presente Mahachohan non è quello che originariamente ebbe l'incarico, essendosi formata la Gerarchia nei giorni di Lemuria. Allora svolgeva quel ruolo uno dei Kumara o Signori della Fiamma.
L'attuale Mahachohan assunse l'incarico durante la seconda sottorazza della razza-radice atlantidea. L'associazione karmica con Lui fu una delle cause predisponenti di questo evento.
La sua opera è rivolta allo stimolo e al rafforzamento della relazione tra lo spirito e la materia, la vita e la forma, l'Io e il non -Io che si manifesta in quella che chiamiamo civiltà. 
Maneggia le forze della natura ed è in gran parte la fonte emanatrice dell'energia elettrica così come la conosciamo. Poiché è il riflesso del terzo aspetto creatore, riceve l'energia dei Logos Planetari dal centro della gola e per molti versi rende possibile l'opera dei suoi Fratelli i cui piani e desideri gli sono sottomessi; attraverso la Sua mediazione Essi passano le istruzioni ad un gran numero di agenti devici.

In sintesi: il Manù forma tutti i nuovi tipi umani, elabora i dettagli della loro evoluzione per tutto il periodo di una Razza-radice; il Bodhisattva, come Istruttore del mondo, ministro dell'Educazione e della Religione, aiuta i suoi membri a sviluppare ogni spiritualità possibile, compatibilmente con il livello evolutivo di ciascuno; il Mahachoan dirige le menti degli uomini affinché possano svilupparsi le differenti forme di cultura e civiltà in sintonia col piano ciclico.
Essi sono Testa e Cuore e, come la mano con le sue cinque dita, tutte in attività nel mondo, modellano la razza come un essere organico, un Uomo Celeste.

IL NUOVO GRUPPO DEI SERVITORI DEL MONDO (N.G.S.M.)

Il cosiddetto Nuovo Gruppo dei Servitori del mondo è un Gruppo soggettivo, ma assolutamente presente all'interno di tutte le sfere umane di attività.
I membri non hanno ancora struttura evidente, né organizzazione definita e non si conoscono tra loro, ma fanno parte, anche in molti casi in modo inconsapevole, dell'aura periferica della Gerarchia Spirituale del pianeta; essa è composta da uomini e donne di tutte le parti del mondo, appartenenti indistintamente a ogni razza, colore, religione, status sociale, ideologia, ecc.
I Servitori del mondo hanno tutti un punto in comune, un obiettivo chiaro: servire il mondo. Essere utili ai propri Fratelli e redimere il mondo
Le genti hanno idee differenti su come ritornerà il Cristo. Alcuni lo vedono ritornare in uno splendore di gloria negli ultimi giorni prima della fine del mondo. Perché Egli dovrebbe venire? Una trasformazione si verifica alla fine di ogni era: è un evento ciclico. La venuta di un Istruttore ha avuto luogo ogni volta che l'umanità ha raggiunto un certo livello nella sua evoluzione, ogni volta che ha avuto necessità di una nuova direzione spirituale, di una nuova energia, dell'abbozzo di una nuova strada che la conducesse ad una nuova e più alta esperienza di se stessa e del proprio significato e proposito.
Ogni volta che c'è stato un cambiamento ciclico da un'era ad un'altra, ogni volta che una civiltà si è cristallizzata e disintegrata, lasciando il passo ad una nuova manifestazione, un Istruttore è apparso, sempre dallo stesso punto di origine, la Gerarchia. Li conosciamo storicamente come Ercole, Hermes, Mithra, Rama, Vyasa, Sankaracharya, Krishna, Buddha, Cristo. Alcuni sono stati Grandi Maestri, altri minori. Ma in ogni periodo della storia, quando la necessità era maggiore, quando l'umanità aveva bisogno di stimolo, un Istruttore di uno o di un altro livello è sorto per mostrare la strada all'umanità.
In accordo con questa Legge ciclica, in questa fase di transizione tra le ere di Pesci e di Aquario, un Istruttore è venuto. Egli è l'Istruttore del mondo, il dirigente della Gerarchia, il Maestro di tutti i Maestri, "il Maestro allo stesso tempo di angeli e di uomini", come diceva san Paolo. 
E' il suo ritorno al mondo, alla testa dei suoi discepoli, i Maestri di Saggezza, ciò che ora sta accadendo. Proprio questo sta accadendo nel nostro pianeta; ed è, se possiamo crederlo, un privilegio essere in incarnazione in questo tempo spirituale della storia umana, un tempo che non ha precedenti. Molti Istruttori sono venuti prima al mondo e questi sono stati eventi trascendenti. Ma mai prima, dall'epoca atlantidea, è stato presente l'Istruttore del mondo, diciamo in una forma piena e "personale".
Quelli che cercano, trovano e a quelli che chiamano è aperta la porta; a quelli che battono col martello delle quattro qualità la porta si apre senza ostacoli affinché essi possano trovare il Sentiero.  



domenica 8 dicembre 2019

LA LUCE ADAMANTINA - INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA (23) [prima parte - Capitolo XIII]


LA LUCE ADAMANTINA


INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA

(23)

Capitolo XIII

[prima parte]

LA GRANDE FRATERNITÀ BIANCA


La Gerarchia Spirituale dei Maestri di saggezza

Mano a mano che avanziamo nei nostri studi, diventiamo sempre più coscienti dell'enorme importanza della costante azione delle Forze che, coerentemente ed intelligentemente disposte. Creano, muovono ed organizzano armoniosamente ognuna e tutte le forme che vivono, si sviluppano e hanno il loro Essere nel nostro pianeta. Ogni atomo, ogni cellula, ogni minuscola foglia, ogni fiore, è costruito sulla base di uno schema vivo, di un campo di vita e di finalità nel quale hanno la loro esistenza e meta. Il pianeta ed il sistema solare hanno anch'essi uno schema, che è il loro campo elettromagnetico e serve come struttura energetica, come piano e finalità del pianeta o sistema solare. Osserviamo il nostro sistema solare, armonicamente disposto, ed in particolare il nostro pianeta Terra: quanto magnifiche e complesse sono le strutture molecolari che continuano a creare forme, come grandi architetti; quanto magnifici sono ognuno e tutti i Regni che compongono la vita nel nostro pianeta e contemporaneamente ognuna e tutte le innumerevoli Forme e Vite che in ogni Regno, di conseguenza, si manifestano ed evolvono.
E' quasi assurdo pensare, dopo aver osservato i mondi atomici e molecolari, che tutto questo dispiegamento enorme di Ingegneria universale, con le sue forze energie e leggi regolatrici intelligentemente disposte, non abbia un proposito definito, un'origine, un presente ed un futuro che obbediscano ad un Archetipo definito di Creazione. Chiamiamo quel proposito piano; ogni Piano dovrà necessariamente, di conseguenza, un Eccelso Inventore ed alcuni collaboratori che eseguano il progetto per raggiungere un proposito definito.
Per un Iniziato di un certo grado è relativamente semplice osservare come innumerevoli Gerarchie, Entità o Vite maggiori e minori, invisibili all'uomo comune, continuino a realizzare l'"Ideale", il "Piano", attraverso un lavoro ordinato e definito, al quale, anche senza saperlo l'umanità stessa sta partecipando.
Pensare che questa potente forza soggettiva di evoluzione si sia forgiata nel crogiolo del caos e della casualità è veramente un attentato diretto all'intelligenza divina. Niente, neanche il più piccolo movimento di una foglia, sfugge sin dall'inizio allo sguardo osservatore di colui che si trova, dai tempi dei tempi dietro a tutti gli avvenimenti planetari.
Queste forze soggettive che sospingono continuamente l'evoluzione sono delineate accuratamente da H.P. Blavaski nella sua monumentale opera "La dottrina segreta":
"Tutto l'ordine della natura rivela una marcia progressiva verso una vita superiore. C'è un proposito nell'azione delle forze apparentemente più cieche. Tutto il processo dell'evoluzione, coi suoi adattamenti interminabili, è una prova di questo. Le leggi immutabili che sopprimono le specie più deboli per dare possibilità a quelle più forti e che assicurano la 'sopravvivenza dei più adatti', benché tanto crudeli nella loro azione immediata, lavorano tutte dirette al gran fine. Il fatto stesso che effettivamente avvengano adattamenti, che i più adatti sopravvivano nella lotta per l'esistenza, dimostra che quella che è detta "natura incosciente" è in realtà un aggregato di forze, manipolato da Esseri semi-intelligenti, guidati da Alti Spiriti planetari, la cui aggregazione collettiva forma il Verbum manifesto del Logos immanifesto che costituisce la mente dell'Universo e allo stesso tempo la sua Legge immutabile."
L'umanità stessa, come altri Regni, ha una parte in questo grande modello e svolge un grande ruolo nel compimento della finalità evolutiva del sistema solare. L'umanità serve come stazione trasmettitrice che collega i tre regni inferiori con i regni superiori. Questo grande modello non è statico, ma segue sempre un'evoluzione costante perché la Grande Via del sistema solare sta evolvendo. E a causa di questo progresso ed impegno tutto il modello è soggetto a cambiamenti. I corpi energetici di tutte le forme viventi sono soggetti ad un cambiamento graduale; il regno vegetale con tutte le sue specie ed il regno animale con le sue razze sono soggetti al cambiamento, al miglioramento e avanzano a passo deciso verso la Perfezione.
L'umanità quindi non fa eccezione. Essa è uno degli anelli importanti della catena vivente e, a causa del suo corpo energetico, il Modello del suo corpo, è anch'essa soggetta a cambiamento.
Orbene, questo cambiamento può prodursi con lentezza, inconsciamente, mediante un progresso naturale. Ma se un pianeta non risponde adeguatamente al livello di progresso del sistema solare allora la vita planetaria impone dei Passi Urgenti per favorire il progresso del pianeta e ristabilire, nel complesso, il suo sviluppo ritmico ed armonioso all'interno dello schema del sistema solare. Il corpo della Vita Solare è il Sole visibile, attraverso il quale Egli irradia vita ad ogni atomo del sistema solare; i pianeti sono i suoi centri. Egli ha una grande finalità per tutti i pianeti del suo sistema; quella finalità è la sua volontà, il "Futuro" che, come una grande calamita, crea il Modello solare verso il quale sono attratti tutti i regni in tutti i livelli.
Osserviamo che cosa accade con qualsiasi seme. Usiamo come esempio un seme di Albero. Quel seme è molto piccolo, perfino più piccolo dell'osso di un'oliva. Tuttavia, nel suo nucleo atomico, nei suoi livelli molecolari, si trova iscritto magnificamente, con assoluta precisione, il Modello, il disegno proprio e caratteristico di tutto quello che esso arriverà ad essere, di tutto quello che è stato e sarà. Anche il nostro pianeta è un seme cosmico, o meglio, diremmo solare, poiché da questo esso ebbe origine; tale seme non lo sostiene solo nel piano fisico, ma anche in quello spirituale, come a poco a poco continueremo a scoprire. In questo Grande Seme in cui viviamo anche noi siamo piccoli semi che portiamo iscritto il nostro passato ed il nostro futuro, il nostro modello solare, come gli uomini solari che un giorno arriveremo ad essere.
Negli insegnamenti esoterici possiamo scoprire il  "proposito" ed il Piano divino per tutta la creazione.
E come nella nostra società civilizzata esistono Leggi e norme - e anche governi che le creano ed agenti che le applicano - così nei mondi invisibili, nei piani interiori della vita, nella controparte soggettiva, esiste un'ampia gamma di leggi divine e di gerarchie che le promulgano, numerose legioni di entità maggiori e minori che le applicano nella materia, in tutti i piani e livelli dell'esistenza. Sono gli Architetti e gli Aiutanti del Logos, del Creatore divino.
Benché il tema della Gerarchia occulta del pianeta sia di profonda importanza ed interesse per l'uomo comune, il suo "significato reale" non sarà compreso fino a che gli uomini non riconosceranno tre verità relazionate con questo argomento:
1. La Gerarchia degli Esseri spirituali rappresenta una sintesi di forze che coscientemente manipolano le energie per il progresso dell'evoluzione planetaria. Ciò si chiarirà man mano che avanzeremo.
2. Queste forze, rappresentate nel nostro schema planetario da quelle eccelse personalità che compongono la Gerarchia, collegano questa con la superiore Gerarchia chiamata Solare. La nostra Gerarchia è una miniatura della superiore sintesi di quelle entità coscienti di loro stesse che manipolano energie, dominano e si manifestano per mezzo del Sole e dei sette pianeti sacri e anche per mezzo degli altri pianeti maggiori e minori che compongono il nostro sistema solare.
3. Questa Gerarchia di forze segue quattro principali linee di azione: a) sviluppare l'autocoscienza in tutti gli esseri; b) sviluppare la consapevolezza nei tre regni inferiori; c) trasmettere la volontà dei Logos Planetari; d) dare un esempio all'umanità.
CHE COS'E' LA GERARCHIA SPIRITUALE?
(definizione sintetica)

Ogni globo o pianeta all'interno del sistema solare ha uno Stato maggiore composto da Ministri e da altri potenti ufficiali dei Logos solari che portano a compimento il loro Piano e costituiscono la Gerarchia occulta, o governo interno, di quel pianeta. 
Allo stesso modo il nostro mondo si trova sotto la guida di un Governo Spirituale definito che agisce dai Piani Superiori, invisibili agli occhi fisici ed esistenti al di là e dietro ogni avvenimento fisico; una potente Gerarchia, con vari livelli e gradi, nelle cui mani sta il Governo interno del mondo. Sono i membri della Gerarchia occulta, che guidano tutta l'evoluzione, amministrano le Leggi della Natura e sovraintendono alle situazioni del mondo. Sono disposti in diversi gradi; reggono, insegnano e guidano il mondo; ogni rango ha i propri molteplici doveri e li compie in perfetta armonia. Sono i Guardiani della nostra umanità, i veri reggenti di uomini e di mondi.
Essi muovono sulla tavola della vita il gioco dell'evoluzione, essendo la loro finalità redimere l'umanità, conducendola dall'ignoranza alla saggezza, dalle tenebre alla luce, dalla morte all'immortalità.
A volte sono chiamati "I Guardiani del Mondo" perché il mondo è diviso in aree, ognuna delle quali si trova sotto l'attenzione di uno o di vari membri della Gerarchia, appartenenti tutti al quinto regno della natura, al regno spirituale.
Questi grandi Esseri costituiscono il centro di quella Grande fraternità che chiamiamo "La Grande Fraternità Bianca del Pianeta"; la sua missione è chiara e definita: accelerare il processo di Evoluzione del pianeta Terra. Conosciamo ora alcuni dei suoi componenti:

IL SIGNORE DEL MONDO, "SANAT KUMARA"

Il Logos Planetario della nostra terra prese un corpo fisico-eterico e, nella forma di SANAT KUMARA, "l'Anziano dei Giorni" o il Signore del Mondo, è rimasto sempre con noi. Per l'estrema purezza della sua indole e poiché dal punto di vista umano è relativamente senza pezza e pertanto incapace di rispondere a richiami del piano fisico denso, non poté adottare un corpo fisico come il nostro ed agisce nel suo corpo eterico.
E' la maggiore delle trasformazioni, dato che Egli è un riflesso diretto della Eccelsa entità che vive, vitalizza ed agisce attraverso tutte le evoluzioni di questo pianeta, mantenendolo tutto dentro la sua aura o sfera magnetica. In Lui viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere e nessuno può superare il raggio della sua aura.
Dentro la sua coscienza si registra ogni cosa che accade nei sette piani del nostro Globo. Dato che la Sua potente Aura interpenetra e circonda tutta la terra, Egli si rende conto di tutto quello che accade su di essa e non c'è alcuna azione nascosta che a Lui passi inosservata. Senza l'approvazione del "Re" (l'Unico iniziatore), nessuno può essere iniziato all'interno della Grande Fraternità Bianca e la sua stella è quella che brilla in segno di approvazione sulla testa di ogni adepto iniziatore.

Egli conserva nella sua mente tutto il Piano dell'evoluzione in un elevato livello del quale niente conosciamo; Egli è la Forza che aziona tutta la macchina mondiale; la personificazione della volontà divina in questo pianeta; e quando qui, nelle vite degli uomini, si manifestano la forza, il valore, la decisione, la perseveranza e tutte le altre caratteristiche simili, esse sono riflessi di Lui. Nelle sue mani sta il Potere delle distruzioni cicliche, perché Egli può maneggiare direttamente le forze cosmiche che si trovano al di fuori della nostra catena di mondi. Il suo lavoro è connesso presumibilmente con la massa dell'umanità piuttosto che con i singoli individui; ma quando Egli influenza qualche individuo singolo la sua influenza avviene mediante l'ATMA e non attraverso l'Ego. Quando parliamo di Dio, nostro Padre celeste, ci stiamo riferendo a Lui.
Arrivato ad un verto punto di progresso, un aspirante nel Sentiero è presentato formalmente al Signore del Mondo; quelli che lo hanno visto faccia a faccia parlano di Lui come di un Giovane di bella presenza, degno, benevolo al di là di ogni descrizione e, tuttavia, con un aspetto di Maestà onnisciente ed imperscrutabile che produce un senso di invincibile potere, tanto che molti si sentono impossibilitati a sostenere il Suo traguardo e devono coprirsi la faccia in rispettosa venerazione.
La tradizione indù lo chiama SANAT KUMARA, "Il Giovane eternamente vergine"; perché il suo corpo, sebbene fisico, non nacque da donna ma fu creato col potere di KRIYASHAKTI, cioè dal potere della volontà. Egli non invecchia mai e la sua apparenza non è quella di un uomo, bensì quella di un "Giovane" di sedici primavere.
Al suo fianco si trovano i quattro grandi DEVARAJA, o Reggenti degli elementi, che applicano il karma agli uomini; i loro ministri sono i Grandi DEVA e gli Angeli pronti ad eseguire i suoi mandati. A volte, parlando di queste Grandi Entità, emergono molte osservazioni, logiche senza dubbio; ad esempio, quella che riguarda il rapporto tra il Grande Essere che chiamiamo Il Logos Planetario, o Dio della nostra Terra, e l'altro eccelso Essere Venusiano, strettamente collegato a Lui che chiamiamo SANAT KUMARA, il quale verrebbe ad essere, secondo le leggi di analogia, come l'Angelo Solare dei nostri Logos Planetari.

IL QUARTIERE GENERALE (SHAMBALLAH)

Quando questi Grandi Esseri discesero sulla Terra e formarono originariamente la Gerarchia Occulta del Pianeta, la loro "dimora" fu ubicata, ed ancora lo è, in un certo luogo del deserto dei GOBI, il quale in quei tempi, nella Razza Lemure, 18,5 milioni di anni fa, non era come oggi un deserto, ma un meraviglioso giardino, molto verde e fiorito.
Questo centro potentemente magnetico e dinamico è conosciuto con diversi nomi, tra essi il più familiare è quello di SHAMBALLAH, "Dimora degli Dei".
Nelle Purunas indù si parla dei suoi più elevati ospiti, i KUMARA, "I Quattro: L'Uno ed i Tre", come di esseri che vivono in un'Oasi nel deserto dei Gobi, nella mistica città dei Ciclopi, SHAMBALLAH, la quale è menzionata spesso come l'isola Bianca o Sacra, in ricordo del tempo in cui fu parte dell'Asia centrale; è molto accuratamente protetta da ogni intrusione ed è ancora esistente. 
Dentro Shamballah abitano i Kumara, Esseri di alta evoluzione. Possono risiedervi anche alcuni Maestri di alto livello di questo pianeta e Esseri di origine extraplanetaria. Shamballah è impenetrabile, nessuno può accedervi, né fisicamente né in corpo astrale, né in qualunque altra forma possibile. E' come una forza di Luce vivente e rappresenta la ghiandola pineale planetaria o chakra della testa, il più elevato.
Lì sono contenuti i semi del futuro, il vero proposito o piano divino, e lì è condensata l'energia più elevata, l'energia di Sintesi.

I MAESTRI DI SAGGEZZA

I grandi Maestri che formano la Gerarchia reale del pianeta sono più di sessantasei. Sono dislocati in tutto il mondo e focalizzati in vari piani ma sono in stretta comunione tra loro nel livello buddhico. Insegnano all'umanità il Piano di Dio.
I Maestri emergono uno dopo l'altro da quel centro che chiamiamo La Gerarchia Spirituale del pianeta e un'età dopo l'altra irrompono come salvatori dell'umanità. Essi cercano di insegnare il Sentiero che conduce al compimento della finalità divina di questo pianeta.
Essenzialmente tutti insegnano lo stesso argomento in diverse forme: religione, arte, educazione e scienza. Così tentano di rivelarci quella parte del Piano che è il nostro prossimo passo nel sentiero dell'evoluzione.

Chi è un Maestro di saggezza?

Ci sono uomini perfetti, chiamati adepti, che hanno già sviluppato in loro la divinità, esseri umani che hanno completato la loro evoluzione umana e non hanno più niente da imparare riguardo all'esperienza umana nella nostra catena di mondi; che hanno raggiunto quella che i cristiani chiamano "salvezza" e quella che gli Indù e i buddisti chiamano "Liberazione"; che hanno "compiuto" il sentiero ordinario degli uomini, avendo scalato le altezze dello scosceso sentiero che porta fino allo stato super-umano.
Essi hanno già terminato il sentiero che noi ancora dobbiamo percorrere e hanno raggiunto la vetta essendo passati di iniziazione in iniziazione ampliando la loro coscienza fino a conoscere non solamente questo mondo, ma tutti e cinque mondi, compreso il Nirvana.
La nostra idea dell'Adeptato implica un concetto dell'evoluzione intesa come un'espansione graduale della coscienza immessa in ognuna delle forme costantemente migliorate; all'apice di tanto lunga evoluzione si trova l'Adepto, che personifica i più alti gradi possibili all'uomo dello sviluppo intellettuale, morale e spirituale.
La Luce-Una-Eterna esiste in tutti noi; ma l'Adepto ha chiarificato già la sua vista ed ha imparato a manifestare quella luce. Ha imparato tutte le lezioni dell'umanità ed acquisito tutte le esperienze che il mondo può somministrargli. Oltre questa realizzazione, l'evoluzione è super-umana.
Alcuni di questi grandi Adepti, sebbene liberi dalla ruota della rinascita, prendono volontariamente il rivestimento della carne e vivono in corpi fisici sulla Terra per aiutare gli uomini; accettano discepoli sinceri che desiderano evolvere più rapidamente della massa al fine di servire l'umanità in una maniera non egoista. Denominiamo questi Adepti "Maestri di Saggezza".
Un Maestro è un uomo divinizzato, un fratello maggiore che condivide la nostra stessa umanità ma che è superiore a noi per la grandezza della sua evoluzione. Un Maestro può usare un corpo fisico e, come indica il suo nome, avere discepoli o, per meglio dire, apprendisti, uomini meno avanzati che desiderano percorrere il sentiero che li condurrà per una strada più breve verso la cima dell'evoluzione umana. Molti altri adepti che hanno raggiunto questo livello non usano corpi umani, ma solamente corpi spirituali e hanno abbandonato il contatto con questa terra mentre alcuni, anche dello stesso livello, si occupano di altre linee di servizio al mondo.
Un Maestro, è necessario che lo sappiamo, è fatto come tutti gli altri uomini, ha gli stessi organi che gli danno sentire le stesse necessità e, se lo ferissimo, il suo sangue, di colore rosso, sgorgherebbe come quello di tutti anche se è chiaro che potrebbe evitare ciò con un solo gesto della sua volontà. Ma la vera differenza sta nel fatto che la coscienza di un Maestro è molto più vasta ed includente. Ha un ideale, alcuni punti di vista superiori e, soprattutto, è arrivato al perfetto dominio di se stesso. Evidentemente, per arrivare a questo, è necessario molto tempo ed un lavoro gigantesco per cui nessuno può arrivare ad essere Maestro in una sola incarnazione ma ne servono alcune migliaia.
Riconosceremo un vero Maestro per il suo altruismo. Ogni Maestro viene sulla terra per manifestare una qualità in una forma predominante e, dunque, ci sono Maestri di saggezza, Maestri di Amore, di Forza, di Purezza...
Ma tutti i veri grandi Maestri hanno necessariamente alcune qualità in comune: l'Impersonalità e il Servizio. Esistono tanti impostori e ciarlatani disposti ad approfittarsi dell'ingenuità degli umani! Non hanno letto che alcuni libri di scienze occulte ed ecco che si presentano dappertutto come grandi Maestri. Non dobbiamo negare che alcune di queste persone possano avere alcune capacità psichiche - chiunque si eserciti può ottenerle - ma la questione è sapere come essi le usano e con che fine.

Dati personali su alcuni Grandi Maestri

Toccheremo solamente alcuni aspetti molto concreti riguardanti un numero molto ristretto di Maestri, i più conosciuti nell'esoterismo.
Essi  sono disseminati per tutta l'umanità e realizzano un lavoro insostituibile. Alcuni di essi sono molto conosciuti da alcuni gruppi esoterici e molti altri realizzano il loro lavoro nel più assoluto anonimato; tale differenza dipende dal Piano ed a tutti loro va la nostra più umile gratitudine.

IL SIGNOR MAITREYA, IL CRISTO

E' conosciuto in Occidente come il Cristo storico, dagli Orientali come il BODHISATTVA e MAITREYA, dai Maomettani come l'IMAN MADJI; Egli è anche il MESSIA atteso dagli Ebrei, essendo l'elemento di vera trasformazione di questa Era di Aquario.
Il Signor MAITREYA, o il Cristo, personifica ed incarna in se stesso, più di ogni altro essere in questo pianeta, il secondo grande aspetto della divinità, l'amore di Dio, nella sua più ampia dimensione. E' il Grande Signore dell'amore e della compassione, il Principe della Pace, come il suo predecessore, il Buddha, fu il Signore della saggezza.
E' il nostro fratello maggiore più elevato, essendo passato per tutte le prove e le difficoltà terrene. E' l'istruttore del mondo, il Maestro dei Maestri e l'istruttore degli Angeli; essendogli affidata la guida dei destini spirituali degli uomini, risveglia in loro il vero senso interiore del loro Essere: quello di essere figli di Dio ed essi stessi divinità.
Il Signore MAITREYA è apparso in diverse occasioni nella storia, ad esempio come SRI KRISHNA, circa tremila anni a. C. e più tardi come il Bambino KRISHNA dei Gopi, che apparve a. C.
Poi, circa 500 anni più tardi, tornò ad apparire attraverso il suo amato discepolo di Gesù di Nazareth, il quale, come i due personaggi prima citati, preparò il suo corpo affinché in un tempo determinato potesse essere volontariamente ceduto al Cristo per la Sua opera di tre anni, dai 30 ai 33 anni.
Approfondendo questo importante evento e soprattutto correggendo il malinteso che esiste sul rapporto tra il Maestro Gesù ed il Cristo o Signore Maitreya, chiariamo il tema: il discepolo Gesù, che ora è il Maestro Gesù, visse in Palestina come Iniziato di terzo grado. Le cinque iniziazioni maggiori che conducono alla liberazione hanno la loro rappresentazione simbolica nella vita di Gesù. Questo è in realtà ciò di cui tratta il racconto del Vangelo. E' una storia molto antica che è stata presentata più volte all'umanità in differenti forme da molto prima dell'epoca di Gesù. Egli fu, e continua ad essere, un discepolo del Cristo e fece il gran sacrificio di cedere il suo corpo affinché fosse usato dal Cristo. Mediante l'occulto processo dell' "Adombramento", il Cristo Maitreya prese possesso del corpo di Gesù e lavorò attraverso di lui da quel momento, dal Battesimo in poi. Nella sua successiva incarnazione come Apollonio di Trana, Gesù divenne Maestro.
Nell'incarnazione come il Bodhisattva Krishna, la sua fondamentale caratteristica fu sempre l'Amore; allo stesso modo, nella sua apparizione in Palestina, l'Amore fu di nuovo l'asse centrale del suo insegnamento: infatti Egli disse: "Vi dò questo nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato".
Il suo discepolo più vicino, San Giovanni, insistette su questo stesso concetto; egli disse: "Colui che non ama, non conosce Dio, perché Dio è Amore".
Nella tradizione esoterica il Cristo non è il nome di un individuo, bensì quello di una funzione nella Gerarchia. Colui che nel presente svolge questa funzione, il Signor Maitreya, l'ha svolta per 2.600 anni e si manifestò in Palestina attraverso il suo discepolo Gesù. Cristo è il Centro ed il Cuore della Gerarchia ed è il rappresentante diretto di SANAT KUMARA, il Signore del Mondo. Egli non ha abbandonato mai il mondo, ma per 2000 anni ha aspettato e ha pianificato il futuro che si avvicina, allenando i suoi discepoli e preparandosi Egli stesso per il tremendo compito che l'aspetta.
Egli ha fatto sapere che, questa volta, verrà probabilmente senza intermediari. 
La sua riapparizione fisica nel mondo odierno, insieme ad un notevole numero di Maestri, è imminente. Questa colta non verrà o si manifesterà attraverso qualche discepolo, come ha scelto di fare fino ad ora, ma si farà conoscere tale e quale Egli è.
Pertanto la Nuova Era potrà essere inaugurata da un Glorioso successo.

IL SIGNORE GAUTAMA IL BUDDHA

L'attuale Buddha è Gautama, che ebbe la sua ultima nascita in India circa 2500 anni fa, terminando con quell'incarnazione la sua serie di vite come Bodhisattva e succedendo al predecessore Buddha Kasyapa come Capo del Secondo Raggio nella Gerarchia occulta.
Nella storia dell'umanità appaiono sette Buddha in successione, uno per ogni razza-radice; ognuno a turno si fa carico del lavoro particolare del secondo raggio per tutto il mondo, dedicandosi a quella parte di lavoro che si riferisce ai mondi superiori; ognuno affida al suo assistente e rappresentante, il Bodhisattva, l'incarico di Istruttore del Mondo per i piani inferiori.
Il nostro Buddha attuale fu il primo della nostra umanità che raggiunse tanto elevata altezza, perché i precedenti Buddha erano stati prodotti da altre evoluzioni. Si ebbe bisogno di uno sforzo molto particolare da parte sua per prepararsi per questo elevato incarico, uno sforzo tanto eccelso che i Buddisti parlano costantemente della sua opera come del Mahabhinishkràmana, il Grande Sacrificio. Molte migliaia di anni fa sorse la necessità che uno degli adepti arrivasse ad essere l'Istruttore del Mondo della Quarta Razza-radice, perché era arrivato il tempo in cui l'umanità avrebbe dovuto produrre da se stessa tale Istruttore o avanzare senza aiuto; ma ci dicono che nessuno aveva raggiunto completamente il livello richiesto per assumere tale tremenda responsabilità. 
Gli individui più eminenti della nostra umanità in quel periodo erano due fratelli che avevano raggiunto uguale sviluppo occulto; uno è Colui che chiamiamo oggi Gautama Buddha e l'altro è il nostro attuale Istruttore del Mondo, Maitreya, per il suo grande amore verso l'umanità. Gautama si offrì immediatamente per qualificarsi per questo incarico, impegnandosi in qualunque sforzo ulteriore potesse essere richiesto al fine di raggiungere lo sviluppo richiesto; e vita dopo vita praticò le virtù particolari, dimostrando in ogni vita il raggiungimento di qualche grande qualità.
Dopo la sua designazione come Bodhisattva, Egli tornò molte vole come Grande Istruttore Spirituale e si incarnò sotto differenti nomi durante un periodo che si estende per centinaia di migliaia di anni. SI conosce molto poco del suo lavoro nella Quarta Razza-radice, ma si sa che venne varie volte nelle Sotto-razze, a partire dalla Quinta, usando ogni volta un Simbolo differente, ma che implicava sempre la stessa verità fondamentale.
Dopo avere insegnato per circa quaranta cinque anni della Vita, proclamando "le Quattro Nobili Verità, il Nobile Ottuplice Sentiero e la Triplice-gemma" e riunendo attorno a Sé a tutti quelli che erano stati i suoi discepoli in vite anteriori, Gautama Buddha abbandonò questa Terra nell'anno 543 a.C.
In quell'occasione trasferì il suo incarico di Istruttore del Mondo al Suo amato gemello, Maitreya (che era avanzato al suo fianco per molte età), il Grande Essere che è l'attuale Istruttore del Mondo venerato in tutta l'India sotto il nome di Krishna e chiamato dalla Cristianità il Cristo.

IL MAESTRO MORYA, "M".

Ha un gran numero di discepoli europei ed americani. Il suo corpo fisico attuale possiede la personalità del principe Rajput, molto influente nell'alta politica dell'India negli ultimi anni della dominazione inglese. In un futuro prossimo occuperà il posto di Manù della Sesta Razza-radice. E' il Chohàn o amministratore delle energie del Primo Raggio e, pertanto, porta a termine i piani del Manù attuale; agisce ispirando gli statisti e maneggiando le forze che producono le condizioni necessarie per l'evoluzione razziale.
Ha influenza anche sugli alti dirigenti in ogni Nazione e lavora con tre grandi gruppi di Angeli che si occupano, tra le altre cose, di mantenere le forme mentali create originalmente dagli Spiriti-Guide (Arcangeli) delle Razze.
Il Maestro Morya, che è già il luogotenente e successore designato di Vaivasvata Manù ed il futuro Manù della Sesta Razza-radice col Maestro Kuthumi, fondò la Società Teosofica mediante H.P. Blavatsky e H.S. Olcott, ambedue discepoli del Maestro Morya.
Nelle sue vite precedenti Egli è stato quasi sempre un Governatore; attualmente usa un corpo indù e vive nel Tibet vicino a Shigatse, a poca distanza dalla casa di suo fratello, il Maestro Kuthumi. Per nascita Egli è un Re Rajput, porta una barba nera divisa in due parti, capelli scuri quasi neri cadenti sulle spalle ed ha occhi scuri e penetranti, che emanano potere. La sua statura è di un metro ottantacinque; si comporta come un militare, usando frasi brevi e chiare come se fosse abituato ad essere istantaneamente ubbidito.
In presenza del Maestro Morya, che è un rappresentante del Primo Raggio, al livello dell'iniziazione Chohan, si sperimenta un sentimento di potere e di forza incontrovertibile, perché da Lui emana una dignità energica ed imperiosa che costringe alla più profonda riverenza.