giovedì 24 dicembre 2020

LA SANTA NOTTE E L'INNO ALLA GIOIA - di Kate Charlotte

 

LA  SANTA  NOTTE

E L'INNO ALLA GIOIA

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di 
Kate Charlotte 

 

Cercando un video per augurare una buona Vigilia alle anime a me care mi sono imbattuta in un gioioso flashmob della filarmonica di Norimberga, risalente al 2014.
Norimberga..., Beethoven (250 anniversario dalla sua nascita), "Inno alla Gioia"... la musica in vivo dialogo con i cuori di esseri umani che esercitano il naturale diritto di occupare il proprio spazio, sulla strada, insieme...
Nulla accade per caso, penso... perciò lo condivido anche qui, sul blog di Luca, offrendolo non come augurio, ma come una certezza del cuore:





quelle note furono scelte come Inno di un'Europa costruita su finanza e predazione, forse con l'intento che a parlare fosse solo il linguaggio universale della musica fu adottata solo la melodia, privata delle celebri parole del Coro che Beethoven prese a prestito dall'"Ode alla Gioia" di Schiller...; fu un vero peccato, perché le parole del Coro a tutti noto e, ancor più, il testo originale del poeta romantico, sono un potente richiamo alla natura divina dell'uomo, essenza originaria ed insopprimibile.
Gli abitanti del vecchio Continente sperimentano ora un insolito e maggior disagio,  non hanno, tuttavia, sufficiente consapevolezza di quanto siano privilegiati (nella materia), perché nati nella parte ricca e bulimica del globo. Vedo però tante anime in cammino: tornano a scoprirsi sensibili, ad accorgersi di sé...e delle assurde forme innaturali assunte dalla società, impegnata in un grottesco allestimento che sembra guidato da paradigmi del tutto contrari alla Vita.
Sono ancora poche? Forse...ma sono ovunque e non possono tornare indietro, non è più possibile ricondurle al Sonno.
Sono questi cuori in azione che creeranno l'autentica Europa dei popoli, capace di riappropriarsi della  potenza delle parole di Schiller; imparando ad abbracciare senza ipocrisie, ma con la propria quotidiana testimonianza di vita, ogni fratello, ogni sorella e tutte le meravigliose creature viventi con cui condividiamo questo splendido pianeta!


"Gioia, bella scintilla divina,
figlia dell'Eliseo,
noi entriamo ebbri e frementi,
o Celeste, nel tuo tempio.
Il tuo incanto rende unito
ciò che la moda rigidamente separò,
i mendichi diventano fratelli dei principi
dove la tua ala soave freme.
(Coro):
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero!
fratelli, sopra il cielo stellato
deve abitare
un Padre affettuoso".

"Ode alla gioia" - F. Schiller


I popoli, anche un sol popolo, sono entità astratte... e quando si muovono come una sorta di ventre collettivo non producono buoni frutti. 
Per poter vedere l'alba di quella nuova umanità, l'attenzione di ciascuno va rivolta al "Conosci te stesso"... il lavoro è su di sé.

"Gioia figlia della luce"...

Occorre non stancarsi mai di immergersi nella profondità del proprio mare interno, per quanto tempestoso, buio, silente o apparentemente immoto sia... è là che ci attendono piccole fiammelle, grazie alle quali riscopriremo la nostra autentica luce, allora non potrà che risplendere, unendosi a quella di ogni altra anima che abbia compiuto, parimenti, il proprio viaggio.

"Gioia, figlia della Luce"...

Questa notte, ricordiamo che non solo oggi, ma in ogni nostro respiro, soprattutto nelle brevi o lunghe notti dell'anima, possiamo vivere la rinascita di Colui che è la Luce del mondo, in noi, nella Natura attorno a noi, in ogni sguardo che incontriamo. 

Occorre avere gli occhi dei bambini. 

Sono loro gli esseri più coraggiosi, disposti ad attraversare boschi tetri, popolati da mostri, terre ignote e strane... pur di giungere e scorgere i luoghi incantati che popolano i loro sogni. Come i bimbi di questa immagine qui sopra, accendiamo la nostra piccola fiammella e guardiamo con i loro occhi... stanno lì, alla finestra, lieti e pazienti, sanno che vedranno qualcosa di magico, perché non deve giungere da lontani spazi siderali, è già vivo e presente nel regno di verità del loro cuore!

"Gesù vide dei bimbi che succhiavano il latte
e disse ai discepoli:
- Questi bimbi che succhiano il latte
sono come coloro che entrano nel Regno -

(Il Vangelo di Tommaso, 
ovvero i Detti segreti di Gesù)


Buona Vigilia a tutti! ✨





MOSTRI IN VATICANO - L'ANTI-CRISTO E L'ANTI-NATIVITA'

 

                 MOSTRI IN VATICANO 


L'ANTI-CRISTO E L'ANTI-NATIVITA' 



E allora!? Contenti o no di questo magnifico Natale?


Dopo la statua del grande Moloch cornuto e troneggiante davanti al Colosseo, non poteva mancare l'ultimo scempio da esibire sotto il cielo della città eterna; questa volta in piazza San Pietro, dentro la Città del Vaticano! Una scena inquietante che vorrebbe prendere lo spunto dal tradizionale presepe di francescana memoria.
Tuttavia, vien da pensare che se San Francesco non fosse già "assiso" vicino al Cristo nel più alto dei cieli, si rivolterebbe nella tomba e tornerebbe a far tremare la terra della sua Assisi, questa volta per radere definitivamente al suolo la grande basilica!
Ma, in fondo, viene anche da pensare che questo "anti" papa che così impunemente ha voluto appellarsi con lo stesso nome del Grande Assisiate, non poteva che avvallare in tutta la sua orripilante bruttezza l' "anti" natività del suo "anti" Cristo, con l'effetto di spaventare tutti i bambini che disgraziatamente si avvicineranno a quell'oscena manifestazione decisamente "anti" estetica, ma soprattutto "anti" umana. Del resto, in combutta con i suoi amici globalisti, fautori con lui del Nuovo Ordine Mondiale che si illudono di governare ancora a lungo questo mondo ridotto ormai ad una fornace ardente, una specie di inferno a cielo aperto, abitato per la maggioranza da automi senza anima e coscienza, vinti solo dalla paura della morte e - per questo - disposti a tutto, persino a vendere l'anima al diavolo, pur di continuare a respirare dietro museruole intrise del loro stesso scarto, quale più coerente e fedele rappresentazione di questo "anti" presepe in Vaticano?
Perché dunque stupirsi se "la Madre" campeggia in quella scena a mo' di totem cilindrico, più somigliante a un orpello messo lì per celebrare riti sanguinari e pagani, ancestrale nelle sue fattezze, simbolo esso stesso di un'umanità regredita ai suoi albori, confusa nell'anima, ignorante, vittima e complice dei suoi stessi carcerieri!?
Perché stupirci se nessun afflato di umanità, alcun abbraccio si protende da quella triste scena che della natività del Messia rappresentare dovrebbe soprattutto la relazione tra le anime, la ritrovata fraterna compassione, l'interconnessione tra uomini, dai più semplici pastori agli augusti Magi, fino alle pecore e agli animali tutti, che tanto avevano ispirato amore e infinita tenerezza nel Poverello di Assisi quando a Greccio, per la prima volta, aveva avuto in animo di rappresentare il momento più salvifico e importante della storia dell'uomo: la nascita di Gesù che avrebbe indicato agli uomini la via per entrare nel Regno dei cieli, che è dentro di loro!?
E che dire di caschi e scafandri che imprigionano e isolano nei loro cilindri amorfi e solipsistici tutti i personaggi di quella lugubre e grottesca sceneggiata, indistintamente, impedendo loro di muovere e alzare persino le braccia!? E quali parole aggiungere su quel triste "assembramento" attorno a quella nascita in onore di un bambino già cresciuto, non più in fasce, non più riscaldato dal fiato dei due umili animali, l'asino e il bue, che invece se ne stanno in disparte, a distanza di sicurezza, non sia mai che il loro fiato possa diventare veicolo di malattie su uno sfondo non più simile ad una grotta con grezza pavimentazione naturale, magari ricoperta di paglia ma piuttosto, il pavimento asettico e lucido di un ospedale appena inaugurato!? 
E poi, che fastidio e che inquietudine vedere quella specie di demonio dietro la figura del re Magio, di uno dei re Magi o di chissà chi..., anche quello tutto scafandrato e con il teschio sull'elmo o sul casco (che sia un agente di pubblica sicurezza, messo lì per controllare che siano mantenute le distanze?), dotato di scudo e forse anche di manganello da tirar fuori all'occasione di sotto al mantello... Del resto, la divisa è blu e il richiamo alle forze dell'ordine è d'uopo!
Un ultimo macabro pensiero mi coglie, a proposito di questo strano Natale: se il fulmine che colpì la cupola di San Pietro, dopo le dimissioni del vero papa, segnasse solo l'inizio delle sciagure cui assisteremo ancora attoniti, prima della fine di quest'era travagliata? E se davvero vivessimo i tempi dell'Apocalisse descritti dall'apostolo Giovanni nelle sue profetiche visioni? 
Credo proprio che il tempo del Raccolto sia giunto: da una parte il grano, dall'altra la gramigna; "tertium non datur"!
A noi scegliere come posizionarci sullo scacchiere della vita in quest'ultimo quarto di tempo dell'era cristiana prima del Suo Ritorno che questa volta avverrà in Potenza e Gloria. 


Dinaweh


  

mercoledì 23 dicembre 2020

L'OBIETTIVO DI DONALD TRUMP E' IL RITORNO ALLA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEL 1776

 


L'OBIETTIVO DI DONALD TRUMP
E' IL RITORNO ALLA
DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA 
DEL 1776


Leonardo Santi a colloquio con Valeria Gentili
December 20, 2020


Lo stato del Columbia District e la città di 26 chilometri quadrati di estensione chiamata Washington DC, capitale imposta agli altri Stati dell’Unione con una modifica costituzionale, attuata al ripristino della Costituzione, nel 1801 con un atto apposito, il “District of Columbia Organic Act” subito dopo la sua sospensione durante la guerra civile. La capitale Philadelphia venne spostata a Washington DC, con tutte le sedi istituzionali governative. Tale atto fu un’imposizione ILLEGITTIMA, poiché venne imposto al Popolo Americano con una legislazione a sorpresa. Era importante creare quella zona franca, immune, relativamente al resto della nazione. Immune, in quanto la giurisdizione di Washington DC non è la medesima di tutto il resto del territorio degli Stati Uniti. Ci sono altre due enclaves: una è il South District di New York e l’altra è il Delaware, guarda caso proprio lo stato da cui proviene il senatore Joe Robin Biden. Acclarato ciò, appare evidente come in tutto il resto degli Stati Uniti viga una giurisdizione, retaggio del Common Law, il Diritto della Terra, in contrapposizione a Washington DC e al District of Columbia, dove vige la giurisdizione in Admiralty Law, il Diritto del Mare o dell’Ammiragliato. È importante capire bene questa sostanziale differenza, perché da lì parte tutta la storia fasulla che ci hanno sempre raccontato. Washington amministra in Diritto del Mare in terraferma, esattamente come una nave pirata, senza alcun tipo di differenza. Tutto quello che “incontra” durante la navigazione, è di sua proprietà. Si impone sul resto degli Stati Uniti compiendone un’illegittimità di fondo, che è l’applicazione della legge del diritto del mare internazionale in terraferma. Pertanto, il District of Columbia e il Washington DC devono essere dichiarati "territorio non comprensivo degli Stati Uniti", non facendone parte perché, come abbiamo appena visto, nella costituzione originale non erano inclusi. Sono stati una creazione dal nulla, ex nihilo, una mera creazione artatamente fraudolenta, sia dal punto di vista giuridico che costituzionale. Il resto degli Stati dell’Unione, invece, amministra la Giustizia con il diritto della terra, mediante una serie di antichissime leggi che derivano direttamente dalla Common law Britannica, portata in America e modificata nel tempo con inserimenti di Civil Law. Era la legge dei pionieri, i coscritti inglesi, sbarcati direttamente dal Mayflower e con tutte le altre navi che venivano inviate dal Regno Unito alla nuova terra, New Amsterdam, che oggi ha preso il nome di New York. Questo è il vulnus abissale che ha trascinato il mondo nella rovina. La situazione deve tornare alla sua reale e naturale collocazione, giuridicamente, costituzionalmente e naturalmente: l’unica giusta. L’avete capito che hanno creato uno stato dal niente? Lo chiamiamo stato, ma non è nemmeno tale, perché non può esserlo, è un distretto, una zona franca. Io credo che la maggior parte di voi non abbia ancora capito che siamo una colonia degli Stati Uniti fraudolenti. Non lo avete capito perché non avete incamerato le lezioni precedenti. Prima ci si libera del regno che la domina, ossia la corona britannica (e mi pare proprio che Donald J. Trump l’abbia fatto), poi libera sé stessa, ed infine si ritorna all’antico status giuridico, che di conseguenza, a cascata, è il motivo per il quale ci hanno chiusi dentro le nostre case. Non vogliono mollare quello che hanno rubato, ossia le nazioni e gli Stati-Nazione; l’Europa è questo che sta facendo, non è nient’altro che un ladro che sta scappando, cercando di portarsi via il malloppo per paura di doverlo restituire. L’Europa, in sintesi, non è nient’altro che una creazione di Washington DC; quello che sta facendo Trump è smontare pezzo per pezzo la storia fraudolenta che risale al 1776. Lui è lì che vuol tornare. E c’è un altro motivo per il quale l’obiettivo è puntato sulla Pennsylvania. Trump mira alla gestione diretta di questo stato in fase transitoria, in attesa di nuove elezioni da parte dell’amministrazione centrale, cioè della Casa Bianca, perché a quel punto potrà nominare la restaurazione dell’antica capitale. E da lì sarà tutta discesa, perché quando Washington DC non amministrerà più nulla, vorrà dire che non sarà più la legge del mare quella che governerà sulla terra; e da lì tutti i nostri problemi saranno risolti, i loro, e a cascata arriveranno i nostri perché, ve lo ricordo per la milionesima volta, il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei Ministri nominati, il primo viaggio che fanno all’estero in missione, lo fanno negli Stati Uniti, dove vanno a ricevere le credenziali, il consenso ad amministrare la COLONIA ITALIA, dal Segretario di Stato, proprio a Washington DC. 

Ad essi viene conferita la nomina di trustees, Amministratori Unici per l’Italia, ma in Legge del Mare, che ora va sotto la definizione di Diritto Commerciale in diritto internazionale privato, non in legge della terra. Tutto è COMMERCIO, anche tutti gli Esseri Umani sono BENI transabili. Quindi il Presidente della Repubblica Italiana viene nominato CEO, cioè presidente del Consiglio di Amministrazione italiano del trust, una CORPORATION commerciale, mentre il Presidente del Consiglio dei Ministri, viene nominato Direttore Generale della Corporate Republic of Italy, con sede a Palazzo Chigi. Se non tenete conto di questi due fattori, la storia, per come sta andando e per come si sta sviluppando, non la capirete mai. Donald J. Trump sta tornando indietro di più di due secoli e mezzo. La Costituzione americana, e ancora prima la Dichiarazione di Indipendenza, è precedente alla rivoluzione francese. È un punto di svolta importantissimo, sotto il profilo storico. La Rivoluzione francese è stata creata dalla massoneria, i firmatari e padri fondatori degli Stati Uniti erano anch’essi massoni, ma si ribellavano alla Corona: già quella era una guerra intestina tra logge segrete. Infatti, Inghilterra e Francia attraversarono l’oceano Atlantico per andare a ristabilire l’ordine con la forza e le armi tra questi ribelli pionieri, che avevano osato alzare la testa e dichiararsi liberi e affrancati dalle imposizioni assolutistiche del Regno d’Inghilterra. Le Guerre di Indipendenza: fu versato tantissimo sangue. Quella che i libri di storia riportano come la Guerra di Indipendenza, inizio in realtà come un’azione punitiva ad opera degli inglesi, ai quali si unirono anche i Francesi, che attraversavano l’oceano per andare a depredare e imporre nuovamente il loro potere, dopo aver deportato i galeotti, i paria, i poveri con il Mayflower, perché colonizzassero quelle terre lontane, combattendo con i nativi. Quella terra era ricca e quella terra doveva essere sfruttata come volevano i colonialisti. Per questo, l’azione di ribellione che ne scaturì, la presa di coscienza che neanche quella terra lontana era loro, approdò poi ad una decisione solenne, di tutto il popolo degli Stati dell’Unione di allora, la Dichiarazione di Indipendenza del 1776. Noi non ci inchineremo più di fronte ad alcun Principe o Sovrano. Il vero motivo per il quale scoppiò la Guerra di Indipendenza, fu l’ira dei governi europei del tempo, che non potevano neanche lontanamente concepire che una popolazione potesse adottare una Costituzione e, ancor prima, si costituisse Libera e Sovrana sulle “loro” terre, con una Dichiarazione di Indipendenza che prevedeva, tra le altre cose, il diritto alla felicità e che affermava che non si sarebbero mai piegati al sottostare di leggi straniere, che potessero portarli nuovamente a dover sottostare ai dettami della Corona. Quella è la chiave di volta di tutto: la Costituzione. È quello l’atto di ribellione che aveva mosso gli eserciti ad attraversare i marosi. Non potevano permettere che i loro schiavi reclamassero l’indipendenza dal loro giogo. Quella terra era sotto il diritto delle monarchie europee, (un diritto allo sfruttamento delle genti) in seguito all’arrivo di Cristoforo Colombo, lo scopritore e primo predatore del Nuovo Continente, colui che si inginocchiò davanti a Isabella di Castiglia, perché le concedesse danaro e tre caravelle, per affrontare l’oceano. Dopo tre secoli, quella terra veniva rivendicata da persone, che si erano autoproclamate libere, rispetto al controllo delle monarchie del Vecchio Continente. Avete capito cosa è accaduto? 

La Dichiarazione di Indipendenza, The Bill of Rights, la Costituzione del 1787, firmata sempre a Philadelphia, non furono sufficienti a tutelare, nel tempo a venire, i diritti del Popolo Americano. La storia doveva prendere un’altra direzione, doveva tornare a rendere schiavi Uomini e Anime, senza i quali valori nessun potere è davvero totale. E fu Guerra Civile, anch’essa provocata da interessi e poteri occulti, per poter apportare le modifiche che erano nei loro progetti schiavisti. Per tornare a dominare sulle Genti. La sospensione della Costituzione, per motivi di emergenza nazionale, la legge marziale che ne sospendeva l’applicazione, furono l’antefatto necessario per apportarvi le modifiche che servivano a creare una frode giurisdizionale a Washington DC, nel 1801. Dopo la fine della Guerra Civile Americana, si festeggiò l’abolizione della Schiavitù. In realtà, il sistema di resa in schiavitù degli Esseri Umani fu esteso a tutto il Pianeta, con la trasformazione delle Nazioni in società di natura commerciale, che hanno, come primo obiettivo, sempre e solo il PROFITTO. 

È giunto il momento di eliminare questa stortura, che ha causato un inganno diabolico a nostro danno, che ha insegnato al Mondo come gestire le Vite Umane come BENI MOBILI CON BRACCIA E GAMBE; è arrivato il momento di liberarsene e di tornare alla primigenia dichiarazione di indipendenza del 1766. È da lì che si deve ritornare e ripartire, cancellando di fatto, 244 anni di inganni e finzioni giuridiche. Per fornire solo un esempio su quanto un conflitto interno serva a sovvertire anche la più sacra delle Dichiarazioni di Indipendenza, parliamo del sistema fiscale americano, l’IRS, Internal Revenue Service, l’equivalente della nostra Agenzia delle Riscossioni. Gli Stati Uniti d’America, durante la Guerra Civile, nella persona del loro presidente, Abraham Lincoln, firmarono un accordo con la Corona britannica, in base al quale una cospicua quota delle tasse versate negli Stati Uniti, finiva nelle casse reali britanniche. Ovviamente, la Corona stava finanziando la fazione nordista e voleva un impegno annoso per la restituzione del debito. Per tale motivo, venne istituito l’IRS, con il Revenue Act, firmato il 5 agosto del 1861. La Guerra la pagarono gli americani, di tasca propria e continuano a pagarne anche altre, tutte le altre, perché l’IRS non ha mai cessato di esistere, è ancora l’agente di riscossione fiscale americano, ma non è un’agenzia federale, riscuote per versare la parte spettante alla Corona Inglese. 

https://constitutioncenter.org/blog/say-happy-birthday-to-the-first-income-tax 

Erano passati diversi decenni dalla Dichiarazione di Indipendenza, ma il suo significato, i suoi dettati, poi migrati nel Bill Of Rights, come vedete venivano puntualmente e ripetutamente disattesi. La Guerra Civile è quindi servita a sospendere la Costituzione, a poter istituire un’enclave che si chiama District of Columbia, una nuova capitale illegittima che si chiama Washington DC ed indebitare nuovamente gli Stati confederati nei confronti del Sovrano britannico, nonostante si fosse giurato solennemente di non onorarlo mai più, in quanto spietato tiranno ed oppressore di Popoli. Quel modo di far finta di essere uno “stato”, agendo come una società di capitali, in giurisdizione totalmente immune, divenne poi il solo modo di detenere il potere, dopo la creazione della Federal Reserve, che impose a tutti gli stati occidentali di dichiarare bancarotta e ricostituirsi a Washington, nei registri commerciali internazionali e presso la Borsa americana, come società commerciali in diritto internazionale privato. L’Italia lo fece nel 1933. C’era ancora il Regno d’Italia. Ora Donald J. Trump, e chi lo ha scelto come frontman, perché non è lui l'ideatore di tutto questo ma colui che porta avanti il disegno, sta cercando di tornare proprio lì, al 1776, e ci riuscirà. Ha cancellato la posizione commerciale degli United States Corporation a marzo di quest’anno. Ha ripristinato la Repubblica Costituzionale ed agisce solo in virtù della Carta del Popolo disponente della Nazione, su suo volere e nel suo precipuo interesse. La casa-madre è stata liquidata. L’Italia ed altri stati-corporations ne sono gli assets e verranno liquidati anch’essi. Anche il Regno Unito dalla scorsa settimana ha completato la procedura di foreclosing della sua natura commerciale fraudolenta: non è più una Corporate e torna ad essere una Nazione, forse mai più Regno, vedremo. Con lo UK Corp. termina anche l’immenso potere del Crown Foundation, la cassaforte della Corona, che sopravvive a qualsiasi sovrano, il forziere del Regno, con le ricchezze predate in forma di tasse, balzelli e provvigionali che la Gran Bretagna ha imposto a un terzo del Mondo, nel sistema detto Commonwealth. Vedremo la fine di tutto questo sistema fraudolento, la stiamo già vedendo. 

Se non capiamo questo, non capiremo mai da quando siamo stati resi schiavi. Siamo stati resi schiavi da quando l'America ha detto che era finita la schiavitù. Hanno semplicemente finito di schiavizzare quelli che erano utilizzati come raccoglitori di cotone e hanno schiavizzato l'intero pianeta senza che nessuno se ne accorgesse. E allora mi chiederete, ma quand’è che cambierà qualcosa qui in Europa? L’Europa è la fucina della schiavitù, gliel'hanno insegnato gli americani deviati come schiavizzare i popoli europei. Quindi calma e gesso, pazienza e studio, altre armi non ne avete per diventare consapevoli. “Quando nel corso di eventi umani sorga la necessità che un popolo sciolga legami politici che lo hanno stretto ad un altro popolo, ed assuma, tra le potenze della terra, lo stato di potenza separata e uguale, a cui le leggi della natura e del Dio della natura hanno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.” Alla luce di ciò che vi ho appena spiegato andatevi a leggere il testo della Dichiarazione di Indipendenza 

https://telegra.ph/Dichiarazione-dindipendenza-degli-Stati-Uniti-dAmerica-12-19 

Era il 1776. 

Questa è la dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti. Questo è il più alto e solenne atto di democrazia vera in funzione di un popolo sovrano che sia mai stato scritto nella storia. Quando si parla del tiranno, sembra di leggere le cronache di oggi. Quando si parla delle sue tecniche di sopprimere le libertà civili e i diritti inalienabili, sembra di leggere le cronache di oggi, invece questo atto è del 1776. I Popoli di fronte al tiranno si alzano, e la loro indipendenza e svincolo dall’oppressore è sacra. Allora come oggi, e come sempre. Questo è il valore di ciò che sta facendo Trump e chi è dietro di lui e bisognerebbe parlarne molto più spesso. 



A colloquio con: Valeria Gentili 
Correttori di bozze: Antonio Landini 
Hanno Collaborato: Giorgio Crucian




lunedì 21 dicembre 2020

TORNATE TUTTE NEL RECINTO!

 

    TORNATE   TUTTE   NEL   RECINTO!




Ecco cosa aveva previsto il professor Giulio Tarro, il più eminente virologo italiano, l'unico che non ha sbagliato alcuna previsione medica, tanto da essere sempre censurato dal mainstream nazionale. 
Il professor Giulio Tarro, medico, virologo, candidato al Nobel per la medicina, allievo prediletto di Albert Sabin, Primario emerito dell'ospedale Cotugno di Napoli, il 13 novembre scorso scriveva queste  parole, di seguito riportate.
Nulla di più attuale; come avesse previsto non solo la situazione epidemiologica, il paravento dietro cui si nascondono le manovre globaliste e antiumane all'opera, ma la sua vera natura e l'obiettivo finale dei burattinai operanti ormai alla luce del sole, che porterà questa umanità, se non si sveglia e alza la testa, ad un misero resto di superstiti, ridotti a transumani robotizzati e privi persino dell'anima. Del resto, in tempi non sospetti,  lo aveva paventato già i primi decenni del XX secolo Rudolf Steiner.
Per concludere, tornando alla triste attualità, potremmo dire che nemmeno il professor Tarro avrebbe immaginato che si sarebbero dati così da fare per sdoganare il vaccino killer già entro la fine del 2020! Nessun test, nessuna prova di compatibilità con l'organismo umano, nessuna base scientifica che comprovi l'innocuità di un farmaco "RNA messaggero", in grado di scombinare e alterare irreversibilmente il DNA del ricevente, con conseguenze del tutto imprevedibili. E questa la chiamate scienza!? 
E' notizia di pochi giorni fa dell'infermiera americana dell'Alabama che, dopo essersi sottoposta volontariamente al vaccino in questione, ha perso i sensi sotto le telecamere mentre veniva intervistata appena dopo la somministrazione ed è stata portata di corsa in rianimazione, senza che ci sia certezza a tutt'oggi, se sia ancora viva o già morta. Naturalmente il mainstream ufficiale tace, ed è difficile avere notizie certe al proposito.
Vi lascio dunque alle parole del professor Giulio Tarro. 


Dinaweh



"L'Italia si colorerà tutta di rosso. E durerà fino a maggio. La notizia del vaccino serve a farci accettare il lockdown, nella convinzione che a breve saremo liberi. Invece non arriverà nessun vaccino. Non prima dell'estate. Giusto il tempo di concludere l'operazione, appena il sistema economico collasserà, la grande speculazione finanziaria passerà all'incasso e si prenderà tutto a prezzi stracciati. Come da copione. Pochi di noi rimarranno in piedi. 

Il "Salviamo il Natale" durerà 15 giorni. 

Serve a far entrare il bestiame nel recinto (o meglio, nel mattatoio). Dal quale non uscirà più. Il sistema sanitario è di nuovo in ginocchio. Non per il virus, ma per la totale disorganizzazione (organizzata). I complici di questo scempio epocale hanno fatto di tutto affinché la situazione si ripetesse. Hanno fatto sparire la clorochina, non hanno potenziato la rete di medicina territoriale per curare i pazienti a casa e abbattere il modello ospedale-centrico, fallimentare contro questo virus. Non hanno ufficializzato un valido protocollo nazionale di terapia domiciliare, nonostante i farmaci che smorzano sul nascere le tempeste citochiniche (evitando che il paziente giunga in ospedale in condizioni critiche) siano disponibili da 7 mesi. 

Il problema non è il virus. Il problema è la disorganizzazione (meticolosamente) organizzata. Il resto l'ha fatto, come al solito, la nostra 'informazione' che ha criminosamente contribuito a mettere in difficlotà il sistema sanitario, generando una massa incontrollabile di persone terrorizzate che al primo starnuto corrono in ospedale. 

La paura è stata indotta, ingigantita e strumentalizzata. Hanno scaricato la colpa sulla movida o su qualunque cosa gli capitasse a tiro. Invece di prendersela con chi (pur avendo il tempo e strumenti) non è stato in grado di (non ha voluto) permettere che la gente vivesse la propria vita in libertà, sena bisogno di restrizioni. I nostri medici, vittime principali, oggi invocano il lockdown, perché vedono arrivare di tutto, senza il filtro determinante (volutamente castrato) della medicina territoriale.

Se a marzo ciò si poteva comprendere, oggi va condannato e perseguito penalmente (a partire dai vertici del Ministero della Sanità). La paura indotta e strumentalizzata ha fatto perdere la ragione a tanti. Molti sono stati portati addirittura ad invocare restrizioni. Molti denunciano se vedono per strada persone che compiono  gesti quotidiani, naturali, umani. Mentre le nostre forze dell'ordine non si oppongono.

Come i nazisti che a Norimberga dissero 'abbiamo solo eseguito gli ordini', era il loro lavoro, avevano rispettato le 'regole', anche se assurde. Tutto questo però non ci assolve dalle nostre responsabilità. Ci stanno prendendo tutto. Il tempo, la libertà, il lavoro, la dignità e le gioie della vita. Se non reagiamo, con clamorosa partecipazione, la colpa più grande sarà nostra. Coraggio!".

 







  

Prof. Giulio Tarro 

 

 

 

lunedì 7 dicembre 2020

 

INTERLUDIO 2020





Dove la mente non conosce paura
e ognuno tiene alta la testa;

dove la conoscenza è libera;

dove il mondo non conosce divisioni
entro i confini di anguste mura domestiche;

dove le parole sgorgano 
dai profondi recessi della verità;

dove un impegno instancabile
tende le braccia verso la perfezione;

dove il limpido ruscello della ragione
non si disperde nell'arido deserto
sabbioso delle morte abitudini;

dove la mente è da Te sospinta
verso sempre più vasti orizzonti
di pensiero e d'azione;

sotto quel cielo di libertà, 
Padre mio, fa' che il mio Paese

SI RISVEGLI!




Rabindranath Tagore