lunedì 21 dicembre 2020

TORNATE TUTTE NEL RECINTO!

 

    TORNATE   TUTTE   NEL   RECINTO!




Ecco cosa aveva previsto il professor Giulio Tarro, il più eminente virologo italiano, l'unico che non ha sbagliato alcuna previsione medica, tanto da essere sempre censurato dal mainstream nazionale. 
Il professor Giulio Tarro, medico, virologo, candidato al Nobel per la medicina, allievo prediletto di Albert Sabin, Primario emerito dell'ospedale Cotugno di Napoli, il 13 novembre scorso scriveva queste  parole, di seguito riportate.
Nulla di più attuale; come avesse previsto non solo la situazione epidemiologica, il paravento dietro cui si nascondono le manovre globaliste e antiumane all'opera, ma la sua vera natura e l'obiettivo finale dei burattinai operanti ormai alla luce del sole, che porterà questa umanità, se non si sveglia e alza la testa, ad un misero resto di superstiti, ridotti a transumani robotizzati e privi persino dell'anima. Del resto, in tempi non sospetti,  lo aveva paventato già i primi decenni del XX secolo Rudolf Steiner.
Per concludere, tornando alla triste attualità, potremmo dire che nemmeno il professor Tarro avrebbe immaginato che si sarebbero dati così da fare per sdoganare il vaccino killer già entro la fine del 2020! Nessun test, nessuna prova di compatibilità con l'organismo umano, nessuna base scientifica che comprovi l'innocuità di un farmaco "RNA messaggero", in grado di scombinare e alterare irreversibilmente il DNA del ricevente, con conseguenze del tutto imprevedibili. E questa la chiamate scienza!? 
E' notizia di pochi giorni fa dell'infermiera americana dell'Alabama che, dopo essersi sottoposta volontariamente al vaccino in questione, ha perso i sensi sotto le telecamere mentre veniva intervistata appena dopo la somministrazione ed è stata portata di corsa in rianimazione, senza che ci sia certezza a tutt'oggi, se sia ancora viva o già morta. Naturalmente il mainstream ufficiale tace, ed è difficile avere notizie certe al proposito.
Vi lascio dunque alle parole del professor Giulio Tarro. 


Dinaweh



"L'Italia si colorerà tutta di rosso. E durerà fino a maggio. La notizia del vaccino serve a farci accettare il lockdown, nella convinzione che a breve saremo liberi. Invece non arriverà nessun vaccino. Non prima dell'estate. Giusto il tempo di concludere l'operazione, appena il sistema economico collasserà, la grande speculazione finanziaria passerà all'incasso e si prenderà tutto a prezzi stracciati. Come da copione. Pochi di noi rimarranno in piedi. 

Il "Salviamo il Natale" durerà 15 giorni. 

Serve a far entrare il bestiame nel recinto (o meglio, nel mattatoio). Dal quale non uscirà più. Il sistema sanitario è di nuovo in ginocchio. Non per il virus, ma per la totale disorganizzazione (organizzata). I complici di questo scempio epocale hanno fatto di tutto affinché la situazione si ripetesse. Hanno fatto sparire la clorochina, non hanno potenziato la rete di medicina territoriale per curare i pazienti a casa e abbattere il modello ospedale-centrico, fallimentare contro questo virus. Non hanno ufficializzato un valido protocollo nazionale di terapia domiciliare, nonostante i farmaci che smorzano sul nascere le tempeste citochiniche (evitando che il paziente giunga in ospedale in condizioni critiche) siano disponibili da 7 mesi. 

Il problema non è il virus. Il problema è la disorganizzazione (meticolosamente) organizzata. Il resto l'ha fatto, come al solito, la nostra 'informazione' che ha criminosamente contribuito a mettere in difficlotà il sistema sanitario, generando una massa incontrollabile di persone terrorizzate che al primo starnuto corrono in ospedale. 

La paura è stata indotta, ingigantita e strumentalizzata. Hanno scaricato la colpa sulla movida o su qualunque cosa gli capitasse a tiro. Invece di prendersela con chi (pur avendo il tempo e strumenti) non è stato in grado di (non ha voluto) permettere che la gente vivesse la propria vita in libertà, sena bisogno di restrizioni. I nostri medici, vittime principali, oggi invocano il lockdown, perché vedono arrivare di tutto, senza il filtro determinante (volutamente castrato) della medicina territoriale.

Se a marzo ciò si poteva comprendere, oggi va condannato e perseguito penalmente (a partire dai vertici del Ministero della Sanità). La paura indotta e strumentalizzata ha fatto perdere la ragione a tanti. Molti sono stati portati addirittura ad invocare restrizioni. Molti denunciano se vedono per strada persone che compiono  gesti quotidiani, naturali, umani. Mentre le nostre forze dell'ordine non si oppongono.

Come i nazisti che a Norimberga dissero 'abbiamo solo eseguito gli ordini', era il loro lavoro, avevano rispettato le 'regole', anche se assurde. Tutto questo però non ci assolve dalle nostre responsabilità. Ci stanno prendendo tutto. Il tempo, la libertà, il lavoro, la dignità e le gioie della vita. Se non reagiamo, con clamorosa partecipazione, la colpa più grande sarà nostra. Coraggio!".

 







  

Prof. Giulio Tarro 

 

 

 

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