lunedì 29 marzo 2021

NON NOBIS DOMINE

 






"M'INTERESSA POCO 
ESSERE GIUDICATO
DA QUELLI CHE CHIAMANO 
BENE IL MALE  E MALE IL BENE,
CHE FANNO 
TENEBRE DELLA LUCE
E LUCE DELLE TENEBRE"


(Bernardo di Chiaravalle)








sabato 27 marzo 2021

Meditate Gente, meditate!... "Umani, troppo umani"




Meditate Gente, Meditate!...


"Umani, troppo umani"



Dinaweh

Cari amici,

il titolo del post non è scelto a caso, anche se cita un tormentone pubblicitario di Renzo Arbore (musicista e uomo di spettacolo), in voga un po' di anni fa...
Scorrendo le righe, continuando la lettura del testo e soprattutto ascoltando il documentario, ne capirete il senso...
Nel post precedente ho accennato al fenomeno del Transumanesimo, cioè a quella carta che potremo definire "l'asso nella manica" nell'Agenda degli Illuminati; tale programma è già attivo sul pianeta, sebbene l'umanità nel suo complesso ne sia ancora del tutto ignara e completamente all'oscuro.
Come avevo avuto modo di ricordare precedentemente, è assolutamente necessario che tutti noi riusciamo a mettere i pezzi del puzzle tutti insieme, per creare ogni giorno più consapevolezza e non sentirci più vittime di ciò che, nostro malgrado, sembra siamo costretti a subire. 
Infatti, nel momento in cui ci riappropriamo del nostro potere personale e non deleghiamo più nulla a nessuno (medici, esperti, psicologi, preti, analisti finanziari, scuola, lavoro, tempo libero...) scopriamo di essere del tutto autosufficienti nelle nostre scelte, senza farci condizionare dall'opinione comune, senza dar più credito alle sirene del mainstream (pubblicità, giornali, televisione), abituandoci a scandagliare ogni assunto dato per scontato dall'opinione comune, per evitare di cadere in una nuova trappola, messa lì apposta per deprivarci, depotenziarci e renderci degli automi insenzienti.
Come?
Eccoci  arrivati al punto essenziale di cui accennavo all'inizio: rimanendo centrati, obbligandoci caparbiamente a creare degli spazi e dei tempi "vuoti" attraverso la meditazione, la cura e l'amore per noi stessi, la cura e il rispetto del nostro corpo, stando il più possibile a contatto con la Natura.
Anche se vi sembreranno aspetti di poco conto, provate a farlo lo stesso: vedrete come tutto ciò che gravita attorno a voi piano piano cambierà in meglio! Cambieranno le amicizie, le frequentazioni, non vi interesseranno più le cose che facevate prima; prima di aver aperto la porta del vostro Sé interiore. Lasciatevi guidare dal silenzio e dalla compassione e sarete immuni dalle più ostili e fastidiose frequenze elettromagnetiche messe in atto da costoro (gli Illuminati) per far smarrire le coscienze, cosicché voi diventiate un corpo debole, un "soggetto fisico" (dal latino subjectus, che vuol dire: sottomesso, assoggettato) manipolabile e infine senza anima!
Non prendete alla leggera queste parole: assumetevi dunque il rischio di vivere; non accontentatevi di sopravvivere a voi stessi, lasciando che siano altri a dirvi cosa fare della vostra meravigliosa vita.

Da questo momento in poi sarà assolutamente necessario per voi cambiare rotta, se non l'avete già fatto, per evitare il rischio di perdervi definitivamente. Dai post di questo blog potrete trovare numerosi spunti su come fare, su come cominciare a dare un senso alla vita e a trovare il proprio "Centro". 


Il contatto con la natura

Il contatto con la natura: esistono sempre più persone, tra cui il sottoscritto, che insieme ad altre, lavorano per riqualificare il territorio in cui vivono, ripartendo dalla terra e godendo dei suoi frutti, abituandosi a non comprare più nulla nei supermercati, o perlomeno riducendo al massimo il consumo di beni e cibi inutili o dannosi alla salute. Amare se stessi significa sconfiggere la paura e l'inebetimento di cui si parla nel video che troverete appena sotto queste righe. 

Tutto ciò significa "AMORE" e l'Amore rimane l'arma più potente per sconfiggere ogni tentativo di sopruso e ogni crimine perpetrato ai danni dell'umanità. Più saremo dentro noi stessi, più irradieremo questo Amore al mondo intero. Non sottovalutate la potenza del lavoro "su voi stessi". 
Ripeto: questa sarà l'unica arma di difesa contro ogni tentativo di "Transumare l'uomo" verso la perdita definitiva della propria Anima e dello Spirito divino che alberga in lui. Le prove saranno dure, ma possiamo essere pronti per superarle.
Namasté.

Dinaweh   

(video qui sotto)




CENSURATO!







P.S. post da me pubblicato nel 2016; sempre più attuale! 



lunedì 22 marzo 2021

IL MIO COMPLEANNO, LA RACCOLTA FONDI E GLI "ULTIMI CHE SARANNO I PRIMI"


Sono felice di farmi portavoce di questo bellissimo e meritevole progetto che Isabella Cambiganu sta portando avanti con amore e dedizione in Terra Madre, come lei stessa ama definire l'Africa, sua terra di elezione; proprio il grembo generoso di "mamma Africa" ha permesso a Isabella di penetrarne i suoi segreti, con rispetto, ammirazione per il suo variegato popolo dai multicolori e dagli infiniti idiomi. Ma, al di là degli stereotipi che descrivono il Continente africano in tutte le sue multiformi sfaccettature, Isabella ha sentito forte il richiamo a partire dagli ultimi di quel Continente così forte e allo stesso tempo così fragile ed esposto alle fameliche mire dei Padroni del mondo, predatori senza scrupoli di tutti i suoi tesori. 

Lì, proprio lì dove la piaga rimane sanguinolenta e aperta alla vista e all'olfatto, buco nero della civiltà umana, luogo simbolo delle forze cosmiche dove attrazione e repulsione si danno appuntamento ostinatamente e senza sosta, la pistola fumante dell'uomo bianco puntata alla testa del fratello nero nella sconfinata terra Madre, si aggira ancora come bestia famelica per tutto rapinare e dissolvere in un lampo ogni senso di colpa, nell'oblio della memoria occidentale, con promesse di regalie e corruzione al kapò nero ammaestrato di turno.
Allora, grazie ad una piccola Ong africana, la "Asase Africa Foundation" e l'associazione italiana "Terra di Luce" con i suoi iscritti donatori volontari, Isabella sta costruendo un sogno nella discarica infernale di Agbogbloshie, dove l'Occidente opulento vomita i suoi scarti informatici. 
Lì, proprio lì, Isabella insieme a loro vuole costruire "una nuova scuola, un centro vocazionale dove questa gioventù dimenticata possa ritrovare il suo valore, esprimere il suo talento, nutrirsi di valori autentici di Vita e contribuire al cambiamento verso una nuova umanità".   
Per questo oggi sento di voler contribuire a questo suo appello, dando a tutti voi lettori di "Incanto di Luce" l'opportunità e l'onore di poter 'associarvi col cuore' a questo progetto luminoso, dando ognuno quello che riuscirà a dare, non importa se poco, ma che sia col cuore!
Mobilitarsi per un progetto così Alto, nobilita noi stessi che lo appoggiamo, ci rende fratelli e cittadini di quel mondo nuovo che vogliamo costruire, dove giustizia, fratellanza e pace andranno finalmente a braccetto. 
Possiamo essere noi a posare le prime pietre, a piantare i primi semi, a fondamento di questa costruzione benedetta. Che importa se altri raccoglieranno i frutti? Non siamo forse tutti una cosa sola e un'anima sola? Non siamo tutti figli dell'Eterno?
In fondo al post godetevi il bel video che Isabella ha confezionato per noi; sarà anche questa una bella occasione per imparare dagli ultimi, che saranno i primi! 


Dinaweh



 IL MIO COMPLEANNO,


LA RACCOLTA FONDI

E "GLI ULTIMI CHE SARANNO I PRIMI"

Isabella Cambiganu


Mi si ricorda ogni giorno qui la possibilità di raccogliere fondi per il mio prossimo compleanno [n.d.r. Isabella compie gli anni il 25 marzo], ma nell'elenco delle organizzazioni non si può trovare né inserire la piccola ong africana Asase Africa Foundation con cui collaboro da anni e Terra di Luce con me. Asase (in lingua locale Akan "amore materno" o "protezione della Madre Terra") è ogni giorno sul campo con piccoli umili passi senza mezzi e clamori, con un lavoro sociale e di cuore unico all'interno della comunità dello slum infernale di Agbogbloshie. Contesto da cui tutti fuggono o si tengono ai margini, simbolo scomodo e rimosso dal fallimento di un sistema. E' stata ed è una scelta precisa e imprescindibile per me camminare conoscere rispettare amare con loro negli anni, sentendoci semplicemente parte di un'unica Famiglia Umana 💖. Non c'è realizzazione più grande per chi vive nutrendosi del Canto dell'anima del Mondo che ricevere la Grazia di sentire Amore all'inferno. Così, in un mondo che pare aver smarrito completamente il Senso della Vita e il Senno, in realtà io ho già ricevuto proprio grazie a loro "agli ultimi che saranno i primi" il regalo più importante, magnifico incommensurabile e incorruttibile che si possa desiderare. E vedo anime antiche e coraggiose in piccoli corpi pieni di Vita e Bellezza da onorare, dove appare solo miseria e degrado estremi troppo spesso usati con retoriche logore nelle grandi campagne.
Così con questo Spirito vi chiedo di supportarci e costruire con Noi la realtà di un sogno, una nuova scuola, un centro vocazionale dove questa gioventù dimenticata possa ritrovare il suo valore, esprimere il suo talento, nutrirsi di valori autentici di Vita e contribuire al cambiamento verso una nuova umanità.
DONATE ORA per il compleanno di ognuno di questi piccoli grandi esseri che vorrei celebrare il giorno del mio. Unitevi a me e a Terra di Luce per una nuova Comunità della Coscienza.

Infine condivido col sorriso nell'anima quello che considero il cuore della nostra prossima campagna per questo Progetto "Un cuore di luce ad Agbogbloshie": un video realizzato durante il mio ultimo viaggio, tra mille vicissitudini. Qui credo per la prima volta in quel contesto così tanto già raccontato nel mondo ma non proprio a loro beneficio, questi bambini e ragazzi emergono come i veri protagonisti con la loro forza di vita, bellezza e dignità. Vi invito a vederlo con gli occhi del cuore, perché ogni fotogramma e ogni dettaglio per quanto "imperfetto" possa apparire è stato messo insieme e selezionato come possibile per permettere loro di raccontare la loro storia e verità al mondo, Humans of Agbogbloshie:




  IL NOSTRO IBAN:

TERRA DI LUCE
IT67I 0503449270000000050820



domenica 21 marzo 2021

NESSUNA CORRELAZIONE








Georgia Guidestones









14 gennaio 2021, FROSINONE:
Elisabeth Durazzo, infermiera dell'ospedale "Spaziani" muore nel sonno a soli 39 anni. "Vaccinata" due giorni prima (Pfizer);


14 gennaio 2021, MANTOVA:
Enrico Patuzzo, medico ospedaliero, muore poco dopo "vaccinazione" per complicazioni cardiache (Pfizer);


22 gennaio 2021, CESENA:
Miriam Gabriela Godoy, ospedale Bufalini di Cesena, 49 anni, farmacista della Farmacia comunale di Porto Corsini, muore a 49 anni: era stata "vaccinata" pochi giorni prima (Pfizer);


23 gennaio 2021, NOCERA:
Mauro D'Auria, medico, gastroenterologo dell'ospedale locale muore a 45 anni stroncato da infarto: aveva annunciato il giorno prima di essersi "vaccinato" (Pfizer);


24 gennaio 2021, ROMA:
Luigi Buttazzo, muore a 42 anni. Un arresto cardiaco lo ha stroncato sul colpo. 
Infermiere strumentista di sala operatoria presso il Policlinico Tor Vergata.
Era stato "vaccinato" 2 giorni prima (Pfizer);


[...] 💔


26 gennaio 2021, OLBIA:
Jessica Flore, giovane infermiera neolaureata, "vaccinata" prima di prendere il suo primo servizio in ospedale, muore per una grave crisi cardiaca; non ha mai sofferto di problemi di salute.
Si era "vaccinata" (Pfizer);


12 febbraio 2021, VERONA:
Ospedale Negrar, infermiera di 55 anni , in ottima salute, muore 2 giorni dopo essersi "vaccinata" (Pfizer);


21 febbraio 2021, TRAPANI:
Giuseppe Maniscalco, vice comandante della sezione di polizia giudiziaria della Procura locale, 54 anni, muore la mattina del giorno successivo alla "vaccinazione" (Astrazeneca);


26 febbraio 2021, CASERTA:
Pietro Scardigli, operatore sanitario, muore poche ore dopo la seconda dose del "vaccino" (Astrazeneca);


2 marzo 2021, CUNEO:
Silvia Dellavalle, infermiera di 40 anni di Bra, provincia di Cuneo, muore improvvisamente dopo aver ricevuto il "vaccino" (Pfizer);


[...] 💔



4 marzo 2021, NAPOLI:
Annamaria Mantile, professoressa di 44 anni, in ottima salute, si sente male 2 ore dopo essersi "vaccinata" e muore 4 giorni più tardi per 'infarto intestinale' (Astrazeneca);


5 marzo 2021, PERUGIA:
Michela Foderini, si "vaccina" (non si sa a che titolo, dato che di professione è fotografa) presso l'ospedale Silvestrini e lo annuncia su FB, con foto. Le è fatale la dose di "richiamo".



10 marzo 2021, ACERRA:
Vincenzo Russo, collaboratore scolastico (bidello) dell'Istituto comprensivo Viviani di Casalnuovo, muore ad Acerra dopo la prima dose del "vaccino" (Astrazeneca);


10 marzo 2021, CATANIA:
Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, si sente male dopo poche ore dalla vaccinazione. Ricoverato, morirà 12 giorni dopo (Astrazeneca), proveniente dal lotto sequestrato dai NAS;


10 marzo 2021, MISTERBIANCO (CT):
Stefano Paternò, 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco (CT), muore per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il militare il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose del "vaccino" (Astrazeneca), proveniente dal lotto sequestrato dai NAS.



 P.S. Elenco stilato da Michela Landucci. 








giovedì 18 marzo 2021

GOOD MORNING GRETA! TRE MILIONI DI MASCHERINE AL MINUTO!

 

GOOD MORNING GRETA!


TRE MILIONI DI MASCHERINE 
AL MINUTO!


Qualcuno si è più ri-chiesto dove sia finita Greta Thunberg?  E i gretini di tutto il mondo?
Ma non erano per l'abolizione della plastica? Beh, veramente per l'abolizione totale della plastica nessuno di loro, compresi i loro burattinai, si era mai espresso.... Ma per un mondo più "green" sì però, lo ricordo bene!
 
Oh..., dove sono finiti, dove sono finiti tutti questi giovani Soloni del green ad ogni costo...?! 
Che nostalgia le "Sardine"! Ve le ricordate? 
Qualcuno se li ricorda? Come erano patetici e finti

I prestigiatori del Globalismo hanno sempre qualcosa da far uscire dal loro cappellaccio!
E queste ultime marionette ora le hanno riposte in soffitta; nella soffitta della memoria, quella già tanto compromessa del fast-food del "...non ricordo!", che si consuma imperterrita attraverso la disinformazione di massa del mainstream, quella del "chiodo schiaccia chiodo", del "via una, via l'altra", quella per cui la memoria dell'altro ieri messa già a dura prova dallo spraying aereo chimico con le sue estese velature di cieli carichi di alluminio, bario, torio radioattivo e stronzio, toglie il fiato in gola e la memoria dal cervello, o da quello che rimane dei poveri inebetiti e confusi cervelli gassati!

Di quanto sia manipolatoria tutta la narrazione "green" ne abbiamo ampiamente parlato dalle pagine di questo blog e vi invito ad andare a rileggere o a documentarvi di persona. Quanto sia preoccupante da tutti i punti di vista la situation-comedy (se non fosse tragica) verso la quale stanno trascinando il mondo ce la dice lunga anche per ciò che riguarda il business che cela i miliardari interessi sulla produzione delle cosiddette "mascherine", vero pericolo per la salute non solo di chi le indossa, ma anche dell'ambiente, per l'invasione di nanoplastiche nel già fragile ecosistema e per le componenti tossiche di cui sono composte.
A questo proposito riporto per intero l'articolo dal sito "DATABASEITALIA" sulla nuova emergenza ambientale e sanitaria che questa scelleratezza CRIMINALE rappresenta per l'ambiente e per tutti noi. 
Un consiglio? 
Non permettete che quel simbolo di sottomissione devasti la vostra salute fisica, psichica e mentale, anche perché in ogni caso non cautelerebbe né voi né gli altri da un qualsiasi rischio virale in corso: sarebbe come pretendere di fermare una zanzara con un cancello; tuttavia, se proprio non riuscite a farne a meno, usate qualsiasi altro dispositivo di cotone o in fibra naturale, lavabile e usabile per molteplici e sicuramente più intelligenti altri usi.

Dinaweh




3 MILIONI DI MASCHERINE AL MINUTO - IL PROSSIMO PROBLEMA? LA PLASTICA

L'elevata domanda di mascherine per il viso dall'inizio della pandemia di coronavirus ha portato alla produzione di miliardi di maschere usa e getta, senza indicare al contempo alcun modo per smaltirle correttamente.
Le mascherine invadono le città, intasano i canali si scolo e si riversano negli specchi d'acqua, spingendo i ricercatori ad avvertire della possibilità che le maschere diventino il prossimo "problema di plastica".
Studi recenti stimano che in tutto il mondo gli esseri umani utilizzino 129 miliardi di maschere per il viso ogni mese, circa 3 milioni al minuto. La maggior parte di loro sono maschere facciali usa e getta realizzate con microfibre di plastica non biodegradabili che si scompongono in particelle di plastica più piccole - micro e nanoplastiche - che si diffondono negli ecosistemi.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che per la risposta COVID sono necessarie circa 89 milioni di mascherine mediche ogni mese, una tendenza che probabilmente persisterà per un po' di tempo.
All'inizio dell'epidemia, i funzionari statunitensi hanno stimato che il paese avrebbe avuto bisogno di 300 milioni di maschere per far fronte alla pandemia nel 2020. Il produttore statunitense 3M ha realizzato 550 milioni di  maschere nel 2019 e prevede di produrne 2 miliardi quest'anno finché durerà la pandemia.
"L'enorme produzione di maschere usa e getta è su scala simile a quella delle bottiglie di plastica, che si stima sia di 43 miliardi al mese", a dirlo il tossicologo ambientale Elvis Genbo Xu dell'Università della Danimarca meridionale e il professor Zhiyong Jason Ren, un esperto in materia civile e ingegneria ambientale alla Princeton University. "Ma a differenza delle bottiglie di plastica, non c'è modo di riciclare le maschere per il viso, aumentando la probabilità che vengano smaltite in modi inappropriati".

Le maschere chirurgiche comuni hanno tre strati: uno strato esterno con materiale fibroso non assorbente (come il poliestere) che protegge dagli schizzi di liquidi, uno strato intermedio con tessuti non tessuti (come polipropilene e polistirolo) creato utilizzando un processo meltblown che previene goccioline e aerosol tramite un effetto elettrostatico e uno strato interno in materiale assorbente come il cotone per assorbire il vapore.
Le maschere contengono molti polimeri, incluso il tessuto in polipropilene. Il polipropilene è una della materie plastiche più comunemente prodotte e non si decompone facilmente. Gli agenti atmosferici causati dalla radiazione solare e dal calore fanno sì che il polipropilene generi un gran numero di particelle di polipropilene di dimensioni micro e nanoplastiche.

Le maschere facciali usa e getta sono realizzate direttamente con fibre di plastica microsize, che rilasciano particelle di plastica più facilmente e più velocemente delle plastiche sfuse come i sacchetti di plastica. Una nuova generazione di maschere, chiamate nanomaschere, rilascia particelle ancora più piccole creando una nuova fonte di inquinamento nanoplastico, secondo l'Università della Danimarca meridionale.

Come altri detriti di plastica, "le maschere usa e getta possono accumularsi e rilasciare sostanze chimiche e biologiche nocive, come il bisfenolo A, metalli pesanti e microorganismi patogeni", secondo Xu e Ren. Alcune delle sostanze chimiche tossiche rilasciate durante la degradazione dei polimeri plastici includono ftalati, stagno organico, nonifenolo, etere bifenilico polibromurato e triclosano.
Gli impatti della plastica come rifiuto solido e la contaminazione da microplastiche nell'ambiente sono stati studiati, convalidati e dimostrati da diversi ricercatori in varie pubblicazioni, secondo uno studio del Marine Pollution Bulletin.
Le maschere per il viso penetrano nell'ambiente quando vengono smaltite in discariche o disseminate in spazi pubblici. Quindi si fanno strada nei laghi, nei fiumi e negli oceani, scomponendosi in particelle di plastica entro poche settimane.

Negli anni precedenti la pandemia, gli ambientalisti avevano messo in guardia contro l'inquinamento da plastica alle stelle e la sua minaccia per gli oceani e la vita marina. Secondo una stima del 2018 di UN Environment, fino a 13 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri oceani ogni anno.

Secondo un rapporto di OceanAsia, nel 2020 sono state prodotte circa 52 miliardi di maschere facciali per soddisfare la domanda della pandemia di coronavirus e si stima che 1,56 miliardi siano entrati nell'oceano, risultando in 4.680-6.240 tonnellate metriche di maschere facciali. Queste maschere impiegano fino a 450 anni per rompersi completamente, trasformandosi lentamente in microplastiche che influenzano negativamente la fauna marina e gli ecosistemi.
La comunità di ricerca ambientale deve muoversi più velocemente per comprendere e mitigare questi rischi, hanno affermato i ricercatori Xu e Ren. Hanno proposto quanto segue per affrontare il problema:

  • preparare i bidoni della spazzatura solo con mascherine per la raccolta e lo smaltimento. Non mettere maschere nella raccolta differenziata.
  • Considerare la standardizzazione, le linee guida e la rigorosa implementazione della gestione dei rifiuti per i rifiuti maschera.
  • Sviluppare mascherine per lo smaltimento biodegradabili con materiali sicuri.
  • Eliminare del tutto l'uso della mascherina (lo aggiungiamo noi!).


lunedì 15 marzo 2021

ALLE SORGENTI DELLA VITA

 
ALLE SORGENTI DELLA VITA





 "...e lo spirito di Dio si movea sopra le acque"
(Genesi, cap. I )


Una nuova meravigliosa luce albeggia all'orizzonte del mondo fenomenico. Nel tepido grembo delle acque il pianeta si prepara ad accogliere il primo germe, principio di un nuovo modo di esistere. Il momento è solenne. L'universo assiste alla genesi della meraviglia suprema, maturata nel suo seno attraverso incommensurabili periodi di lenta preparazione, quasi conscio da quale sforzo titanico della Sostanza scaturisca, nel punto culminante, la sintesi massima: la vita. Nasce il fiore più complesso e più bello, in cui più limpido traspare il concetto della Legge e il pensiero di Dio. Dio, sempre presente nel profondo delle cose, appare, man mano che si ascende, sempre più evidente; nella sua progressiva manifestazione Dio si avvicina alla sua creatura.
Allo scoccar della prima scintilla ai confini estremi del mondo dinamico saturo di passato ed al massimo maturo, tremò l'universo memore e presago. La materia aveva esistito, l'energia si era mossa, ma solo la vita avrebbe saputo piangere o gioire, odiare o amare, scegliere e comprendere, comprendere l'universo e la Legge e pronunciare il nome del Padre suo: Dio. Nasce la vita, non la forma per sé, come veicolo e mezzo di sua ascensione. In quel principio che animerà la prima massa protoplasmatica, vi è il germe di tutte le successive, sconfinate realizzazioni della nuova forma della Sostanza; su, su, fino alle emozioni e alle passioni, vi è il germe del bene e del male, di tutto il vostro mondo etico e intellettuale. La fuga elettronica di un raggio di sole diverrà bellezza e gioia, sensazione e coscienza.
Il nostro cammino tocca, raggiungendo la vita, regioni sempre più alte; questa esposizione erompe in un inno di lode al Creatore, la mia voce si fonde nel canto immenso di tutto il creato. Di fronte al mistero che si compie, nel momento supremo della genesi, la scienza diventa mistica espansione, l'arida esposizione si accende pervasa dall'alito del sublime, per la cruda fenomenologia scientifica spira il senso del divino. Di fronte alle cose supreme, ai fenomeni decisivi che appaiono solo alle grandi svolte dell'evoluzione, i principi razionali della scienza e i principi etici delle religioni si fondono nello stesso lampo di luce, in una verità sola. E perché la verità da voi razionalmente ritrovata dovrebbe essere diversa dalla verità che vi fu rivelata? Di fronte all'ultima sintesi cadono gli antagonismi inutili del momento e del vostro animo unilaterale e cieco. 
Nel tutto deve rientrare ogni parziale vostra verità e concezione, la scienza come la fede, ciò che nasce dal cuore e ciò che nasce dalla mente, la più profonda matematica e la più alta aspirazione mistica, la materia e l'anima e nessuna realtà, pre quanto relativa, può essere esclusa. Se la scienza è sostanziale realtà, come può esser posta fuori della sintesi?
E se l'aspetto etico della vita è pure sostanziale realtà, come può essere trascurato? 
Queste nuove concezioni possono urtare il vostro misoneismo, un tale salto in avanti può farvi quasi paura, un tale concetto della divinità può riempirvi, più che di amore, di sgomento. Ma dovete anche ammettere che, con ciò, quel che risulta rimpicciolito è solo il concetto dell'uomo, con quello di Dio, che ingigantisce oltre ogni misura. Ciò potrà dispiacere agli egoisti e ai superbi, mai alle anime pure. 
Nel momento solenne aleggia negli spazi un alito divino.
Il pensiero, percorso dal grande mistero, guarda e si raccoglie in preghiera.
Così pregate:

Ti adoro, recondito Io dell'universo, anima del  tutto, Padre mio e Padre di tutte le cose, respiro mio e respiro di tutte le cose. Ti adoro, indistruttibile essenza, sempre presente, nello spazio, nel tempo e oltre, nell'infinito.

Padre, Ti amo, anche quando il Tuo respiro è dolore perché il Tuo dolore è amore; anche quando la Tua Legge è fatica, perché la fatica che la Tua Legge impone è la via delle ascensioni umane.

Padre, mi immergo nella Tua potenza, in essa mi riposo e mi abbandono, alla sorgente io chiedo l'alimento che mi sostenga. Io ti cerco nel profondo ove Tu sei, donde mi attrai, Ti sento nell'infinito ove non giungo e donde mi chiami. Non ti vedo, eppure mi accechi con la Tua luce; non Ti odo, eppure sento il suono della Tua voce; non so ove Tu sia, eppure Ti incontro ad ogni passo; Ti dimentico e Ti ignoro, eppure Ti ascolto in ogni mio palpito. Non so individuarti eppure verso di Te gràvito, come gravitano tutte le cose, verso di Te, centro dell'universo.

Potenza invisibile che reggi i mondi e le vite, Tu sei nella Tua essenza, al di sopra di ogni mia concezione. Che sarai Tu mai, che io non so descrivere e definire, se il solo riflesso delle Tue opere mi acceca? Che sarai Tu mai se già mi stupisce l'incommensurabile complessità di questa Tua emanazione, piccola scintilla spirituale che tutto mi anima? L'uomo Ti insegue nella scienza, Ti invoca nel dolore, Ti benedice nella gioia. Ma nella grandezza della Tua potenza come nella bontà del Tuo amore Tu sei sempre oltre, oltre tutto il pensiero umano, al di sopra delle forme e del divenire, un lampo nell'infinito.

Nel muggito della tempesta è Dio, nella carezza dell'umile è Dio; nell'evoluzione del turbine atomico, nel lancio delle forme dinamiche, nel trionfo della vita e dello spirito è Dio. Nella gioia e nel dolore, nella vita e nella morte, nel bene e nel male è Dio; un Dio senza confini, che tutto comprende e stringe e domina, anche le apparenze dei contrari, i quali guida ai suoi fini supremi.

E l'essere sale, di forma in forma, anelante di conoscerTi, ansioso di una sempre più completa realizzazione del Tuo pensiero, traduzione in atto della Tua essenza.

Io Ti adoro, supremo principio del tutto, nella Tua veste di materia, nella Tua manifestazione di energia; nell'inesauribile rinnovellarsi delle forme sempre nuove e sempre belle, io adoro Te, Concetto, sempre nuovo e buono e bello, inesauribile Legge animatrice dell'universo. Ti adoro, gran tutto, sconfinante oltre tutti i limiti del mio essere.

In questa adorazione mi anniento e mi alimento, mi umilio e mi arrendo, nella grande Unità mi fondo e nella grande Legge mi coordino, perché la mia azione sia sempre armonia, ascensione, preghiera , amore.



Così pregate, nel silenzio delle cose, guardando soprattutto verso il profondo che è dentro di voi. Pregate con animo puro, con slancio intenso, con fede potente e la radiazione animica, armonicamente sintonizzata con la grande vibrazione, conquisterà gli spazi. E una voce udrete di conforto, raggiungervi dall'infinito. 



Pietro Ubaldi, La Grande Sintesi, ed. Mediterranee, Roma, 1996, pp. 219-222.


venerdì 12 marzo 2021

NEL SILENZIO DELLE COSE...

 

NEL SILENZIO DELLE COSE...




Dinaweh


Il volto di questo san Francesco mi riporta all'ascolto e al silenzio interiore. Non ho mai pensato che fosse una prerogativa degli uomini di Chiesa! 
E perché mai dovremmo pensare che ciò possa essere esclusivo appannaggio di chi, come il poverello di Assisi, scelse di dedicare la sua intera vita a Dio, spogliandosi di tutti i beni?
Anche noi nel nostro vivere quotidiano, magari con una famiglia, dei genitori anziani e dei figli da accudire, possiamo gustare il silenzio, possiamo ascoltarlo vibrare in tutte le cose attorno a noi; possiamo farci interrogare dai battiti del nostro cuore, lui solo capace di scandirlo così bene.
Quel volto così umano e allo stesso tempo trasfigurato dal suo stesso silenzio, che volge lo sguardo verso l'alto ci riporta all'Inizio; un Inizio che abbiamo dimenticato, frutto di una preparazione durata eoni di tempo inenarrabile, perché la vita potesse manifestarsi in tutto il suo splendore. 
Il post che seguirà a questo, tratto da una lettura che sta accompagnando da qualche tempo le mie giornate, ci introdurrà al mistero della manifestazione della vita, intesa non tanto come l'inizio del processo creativo, ma piuttosto come la sua sintesi. Sembrerà paradossale, dopo tutto quanto esposto fin qui ma, se per un attimo abbandonassimo il nostro concetto lineare di tempo e spazio, per tornare alla circolarità spiralica che accompagna da sempre il movimento della creazione e della vita ad essa conseguente, ci renderemmo conto che nessuna cesura, nessuna separazione esiste tra l'inizio e il compimento di altri inizi e di nuovi compimenti. 
L'autore che ci accompagnerà in questo viaggio, che  si concluderà con una splendida preghiera, è Pietro Ubaldi. Scrittore instancabile, ispirato da Entità Spirituali elevatissime, scrisse un'opera mastodontica, con l'unico intento di rivelare all'umanità del Terzo millennio le verità della Scienza dello Spirito che finalmente sarebbe stata in grado di comprendere non più attraverso parabole e dogmatiche catechesi, appannaggio esclusivo delle religioni, ma attraverso uno sguardo razionale, scientifico e, allo stesso tempo, spirituale; accompagnato da quella Presenza che lui chiamava la Nourì, Pietro Ubaldi non escluse dalla sua penna ispirata la rivelazione di verità scientifiche enunciate con decenni di anticipo sulla scienza, che poi vi trovarono conferma.

Allora, dopo esserci soltanto avvicinati per un attimo a quelle pagine sublimi, saremmo davvero in grado di apprezzare e riconoscere il valore immenso della vita, inizio e allo stesso tempo compimento di un lunghissimo processo creativo, frutto dell'onnipresenza pervasiva del Sé Cosmico, l'Intelligenza Onnicreante che in sé riassume tutte le cose, ancor prima che scaturiscano e che da Lei si manifestino. 
In questo periodo così ostile alla vita, intriso dalla paura della morte, contaminato dal sospetto e dalla separazione dall'altro vissuto come minaccia, potremmo scorgere invece tutta la sacralità che la avvolge, la ispira e la nutre sin dalla sua prima manifestazione nella materia, figlia dell'energia invisibile che l'aveva causata dall'inizio del tempo.

Ecco che il nostro sguardo torna al volto estatico di quel san Francesco. Quegli occhi persi nel Cielo avevano trovato pace non prima di aver guerreggiato con le ombre e gareggiato con le luci, di aver integrato il bene e il male dentro le sue stesse viscere, proprio come aveva fatto col mondo da cui aveva preso le distanze, per riavvicinarvisi trasfigurato nell'abbraccio incondizionato alla vita che vedeva pulsare in ogni creatura e nel suo Creatore, ciclicamente e senza fine.
Anche noi viviamo la stessa proiezione verso l'Alto, anche noi lottiamo, anche noi ci arrabattiamo, anche noi da noi stessi ci separiamo per poi ritrovarci, anche noi alla fine amiamo. E anche se crediamo di essere separati dall'Amore, anche noi siamo parte di quel ciclico movimento che sempre più ci porterà ad ascendere verso l'Alto, fino a ricongiungerci col Cielo da cui eravamo discesi. 


Dinaweh




lunedì 8 marzo 2021

LA NUOVA GENESI - Carmen Nigri

LA NUOVA GENESI


Carmen Nigri

La Genesi è l'inizio, il concepimento di una specie di gravidanza che coinvolge il sistema solare. Oggi è in atto la nascita del bambino solare e quindi l'avvento della "Nuova Genesi".
Chi sente l'arrivo della primavera sente anche che il mondo non può continuare così e che è urgente un cambio radicale. Il cuore è il nucleo di ogni atomo, di ogni cellula del nostro corpo: lì batte l'unica forza che ci risveglia dall'inganno della visione, la forza dell'amore, "l'Amor che a nullo amato amar perdona" come recita Dante Alighieri nella sua Divina Commedia!
Oggi una parte dell'umanità è matura per evolvere, desidera un mondo di giustizia e di pace, è disposta ad agire per il bene comune, l'unico vero bene che rispetta la natura e con essa l'intera Madre Terra.
Il mainstream e la Matrix, o la macchina, lo sanno bene. La "macchina" per funzionare ha bisogno dei suoi seguaci e delle loro coscienze addormentate, mentre la Nuova era non dipenderà più dal consumo sfrenato delle risorse e dalla paura creata ad arte per confondere un'umanità imbelle e sonnolenta.
Coloro che ascoltano la voce della coscienza sanno che la vita non si riduce al "mangia-consuma-crepa", ma che è eterna e va al di là dell'esperienza fisica.
Mentre il malessere cresce tra gli individui e nelle società, aumenta anche una forza, quella dell'amore, che unisce il mondo visibile ad infiniti mondi invisibili.
Il calore di tale forza oggi sta crescendo in modo esponenziale, donando a ciascuno di noi l'opportunità di evolvere, anche grazie alle potenzialità dell'intelletto.
Siamo in un Universo incredibilmente vasto: cento miliardi di galassie, ciascuna con cento miliardi di stelle e pianeti. Si svela l'universo organico intelligente e la sua intima relazione con ogni essere della natura, compreso il genere umano. Si svela la vita, la vera luce, il fiume che discende dalla Fonte e dà vita a tutti gli elementi che compongono i corpi di ogni essere vivente. Il motore di ogni corpo è nel cuore che pulsa con i suoi battiti, che si muove perché il fuoco è il combustibile che lo muove, la vita e l'amore che dona emozioni.
Amando la verità e la vera luce, la sua quantità nel "cuore" dell'atomo cresce. Se il cuore oscilla tra stati caotici e incoerenti, la psiche è labile, incerta e piena di paure.
Il gioco che avviene nel "cuore" dipende da noi, dalla scelta di rispettare o meno le nostre emozioni, i nostri sentimenti, oppure adeguarsi all'ipocrisia del sistema. Chi sceglie la verità e apre il cuore scopre anche la via per uscire dal ciclo delle reincarnazioni e dalla grande illusorietà della materia.
Quindi il cuore diventa il crogiolo alchemico ove può svanire il vecchio e apparire il nuovo stato: armonia e diretto contatto con l'intero universo. La via è la verità, la giustizia e la libertà, la via verso la grande Fonte, l'origine di ogni cosa.

La Terra e tutto il sistema solare stanno cambiando a ritmi sempre più accelerati; si svela la vera luce, non quella ordinaria, visibile, ma quella forza che dà il battito al cuore, la forza dell'amore.
E' la fine dell'inverno durato 13.000 anni e l'inizio della primavera cosmica, il fiorire di una nuova vita, di un mondo nuovo e di una Nuova Genesi!
Siamo agli albori di qualcosa di veramente nuovo: è la consapevolezza che sta emergendo di giorno in giorno, nei giovani e nei meno giovani, per la costruzione di un mondo ove sia possibile la prosperità, la giustizia e l'abbondanza.
La crisi del vecchio mondo è evidente: una crisi umana, finanziaria, politica e culturale. Ovunque crescono spese per gli armamenti, il debito, le guerre, la disoccupazione e le spese sociali come la sanità hanno costi enormi che ricadono sulle persone meno abbienti. La terra è avvelenata, le acque inquinate, la corruzione e l'avidità dilagano, mentre Gaia sente il disagio dell'uomo che la abita attraverso i terremoti, i vulcani che si accendono, le alluvioni e i disastri naturali che ormai sono all'ordine del giorno.
Ciò non significa la fine del mondo, ma il tramonto di un'era, frutto di una conoscenza distorta e manipolata.

Il Nuovo mondo è un modo diverso di sentire, di percepire; è la capacità di ricevere e comprendere i messaggi della natura, di percepire l'amore che tutto muove all'interno di essi, di quell'amore che, con le parole di Giordano Bruno, "...unisce infiniti mondi e li rende vivi".
La verità è quindi la consapevolezza di fare ritorno all'unità, la vita che unisce infiniti mondi, attraverso la molteplicità e la straordinarietà degli stessi, figli dell'Uno.

In questo processo di risveglio, l'inganno piano piano si svela agli occhi dei dormienti. L'umanità, stanca di arricchire le borse dei potenti, comincia a credere di poter investire su se stessa, sviluppando il proprio potenziale, creando attività che servano al benessere e alla prosperità di tutti, lasciando in disparte quelle che finora avevano creato dipendenza, ingiustizia e sofferenza.
Se vogliamo un mondo ricco e prospero, ora possiamo farlo! Occorre mettere in atto la nostra potenzialità creativa, la sola che ci renderà immortali quali in realtà siamo.

Stiamo vivendo una fase di transizione, ove non tutto ancora ci appare nella sua compiutezza, mentre il vecchio lentamente lascia il posto al nuovo, andiamo verso la realizzazione di scoperte strabilianti e soprattutto ci addentriamo nello strato cristallino del nostro essere. Scopriamo che la vita è un dono e vivere è per-dono per la vita, mentre le nostre azioni diventano sempre più conformi a questo nuovo stato dell'essere.
L'arrivo di questa primavera cosmica è stato previsto da molte civiltà antiche, le stesse che hanno lasciato tracce luminose della loro bellezza, attraverso l'arte, la scultura, l'architettura, i miti e le leggende. E' il ritorno all'unità, la capacità di sentire la forza intelligente che unisce tutti i mondi, attraverso il dono della molteplicità; non più separazione dalla Fonte, non più sofferenza dell'uomo separato da Dio.
Stiamo vivendo il travaglio di un parto, questo evento più volte annunciato: il collasso del velo illusorio di Maya e del campo elettromagnetico. Tutto ciò fa parte del processo naturale dell'evoluzione cosmica e si compie tanto nel grande, quanto nel piccolo ("Così in alto, così in basso", Ermete Trismegisto). Siamo in pieno trambusto e ce ne accorgiamo anche dalla velocizzazione del tempo. Ricordiamoci soltanto di accompagnare al meglio questo parto, senza resistergli, vivendo il travaglio con l'amore per noi stessi, rispettando il sentire del cuore, essendo compassionevoli e operando per il bene di tutti.


sabato 6 marzo 2021

ESOPOLITICA - WE ARE ONE, WE ARE SACRED

ESOPOLITICA

W E   A R E   O N E 


W E   A R E   S A C R E D


Edgar Mitchell definiva se stesso un "esploratore", figlio e discendente di pionieri americani, quando ancora l'ovest degli Stati Uniti era considerato il "Far West"; continuatore di quella missione familiare, prese lui il testimone dai nonni e dai genitori, fino ad arrivare ad esplorare una nuova e diversa frontiera: la Luna! Fu infatti il sesto uomo a calpestare il suolo lunare come astronauta degli Stai Uniti, durante la missione Apollo 14, nel 1971. 
Edgar ci ha lasciato nel febbraio del 2016, aveva 86 anni. Era nato a Roswell, nel Nuovo Messico. Non fu sicuramente un caso la sua nascita lì, dal momento che dopo la sua carriera di astronauta, dedicò il resto della sua esistenza allo studio e alla ricerca della vita extraterrestre.
Da scienziato qual era, era profondamente convinto dell'esistenza di civiltà extraterrestri più evolute della nostra, così come era consapevole di un contatto e di un rapporto esistente tra il suo Governo e alcune razze extraterrestri, con la formazione di un Ente governativo specifico che si occupasse esclusivamente di "esopolitica". 
Edgar Mitchell era consapevole dell'intervento diretto di navi extraterrestri per il disinnesco delle testate dei missili nucleari terrestri, durante il periodo della guerra fredda, con il loro intento di evitare una possibile catastrofe nucleare; così come era consapevole della superiorità scientifica e spirituale di tali visitatori extraterrestri  i quali, ne era convinto, non avevano mai avuto alcuna intenzione di nuocere all'umanità terrestre, se non quella di evitarle il peggio.
Fu proprio durante la sua missione sulla luna che Edgar visse una sorta di vera e propria estasi, che lui definì di "Samadhi", di fronte allo spettacolo unico di Terra, sole e luna che, da quello spazio siderale, gli apparivano come un'entità unica e lui fuso insieme a loro, ove non era più possibile sentire separazione alcuna: parte lui stesso di quello stesso organismo vivente, fino a raggiungere la consapevolezza che la vita nell'universo trovava origine dalle stelle, proprio come la stessa umanità!

Tale esperienza segnò così tanto Mitchell, da portarlo negli anni a seguire alla fondazione dell'Istituto di Scienze Noetiche (IONS), scienza che si prefigge di trovare il nesso e la prova dell'unità tra Mente e Coscienza, considerando l'esistenza di una Mente e di una Coscienza Universale che informa e partecipa alla creazione di ogni essere cosciente nell'Universo: dalle galassie ai sistemi solari, ai pianeti, alle stelle, fino agli Esseri coscienti che abitano l'intero Universo.
Tali affermazioni oggi troverebbero riscontro nelle formulazioni della meccanica quantistica, come per esempio nel principio della "non-località", o nel "principio di indeterminazione" di Heisenberg.

Mi piace moltissimo riportare qui la testimonianza di Mitchell, perché grazie alla sua esperienza di astronauta e scienziato, l'umanità terrestre va acquisendo la consapevolezza dell'esistenza di altri mondi e dimensioni intelligenti così come di quella non meno importante della non separazione tra Spirito e Materia


Edgar Mitchell epigono di Giordano Bruno?

...Quanto ci vengono in mente a questo proposito le parole di un altro grande visionario e profeta, Giordano Bruno, che 4 secoli fa azzardava quelle stesse ipotesi, considerandole per se stesso come certe e inequivocabili, mentre gli uomini del suo tempo le giudicavano erronee e persino blasfeme!? 
Precursore dell'unitarietà tra scienza e fede, Bruno aveva "stuzzicato a morte" le due facce di quella stessa medaglia che vivevano di vita propria, quasi sempre in antitesi e in contrapposizione fra loro. Qual filosofia era quella di Bruno, se non quella che considerava di affratellare scienza e fedespirito e materia? Chi poteva raggiungere tali arditezze, allora come ora?  Pochi, o nessuno!

Edgar Mitchell, uomo del XX secolo, pioniere ed esploratore delle stelle col suo corpo fisico, è riuscito a dissolvere la credenza e il pregiudizio che non possa coesistere un nesso coerente ed unitario tra spirito e materia, tra scienza e fede, tra scienza e co-scienza. Un epigono di Giordano Bruno? Forse...
Vi lascio dunque alle sue parole sottotitolate in italiano nel primo video e al breve documentario seguente senza sottotitoli, in modo da stuzzicare la vostra curiosità e, qualora foste interessati, a contattare direttamente lo IONS (cliccando il link) per approfondire l'argomento, magari con una vostra visita in persona.


Dinaweh