SOLIDARIDAD CON CHILE
Y TODOS LOS PUEBLOS
DE AMÉRICA LATINA
Kate Charlotte
Solidarietà e commozione... di fronte alle riprese qui sotto riportate, il mio cuore non può che vibrare all'unisono con le note e le voci del popolo cileno..
In questi giorni chi si affida alle pseudo-notizie del mainstream sentirà parlare di "proteste per il rincaro dei biglietti della metropolitana"...già solo un minimo di residua facoltà di lettura logica dei fatti farebbe balzare agli occhi l'incongruenza tra una simile motivazione e le proporzioni di questo inarrestabile e determinato movimento: un intero popolo che si sta riversando compatto per le strade, affrontando indicibili atti di repressione, minimizzati, se non taciuti, dagli organi ufficiali d'informazione.
C'è molto di più in discussione di un rincaro nei trasporti come goccia che fa traboccare il vaso di una tassazione troppo pesante...
Il popolo cileno si è alzato, unito e pacifico, per rispondere alle continue sopraffazioni del governo, chiedono dignità, non solo economica, uguaglianza e libertà.
Se fossero richieste immotivate, la risposta di una civile democrazia non sarebbe stata quella testimoniata da tanti filmati indipendenti che rimbalzano sui social, al punto da essere presi in considerazione persino dall'Osservatorio dei Diritti Umani (ODU): città militarizzate, coprifuoco, spari sui manifestanti con morti e centinaia di feriti, fino a parlare di torture, stupri e persone scomparse...
Sono dolorose ferite troppo recenti nel vissuto ancora sensibile del popolo cileno, la cui reattività non può che essere elevatissima, spingendolo ad esprimere un corale potentissimo "NO! NON SI RIPETERÀ".
Su questa sponda dell'Oceano, per chi non è troppo giovane, sono parole che rievocano terribili cronache di dittatura... E' vivido nella mia memoria l'orrore provato per la scoperta dei metodi brutali di un governo che non consentiva alcuna libertà, così come l'empatia, inesprimibile a parole, per il dramma di chi non aveva più potuto riaccogliere a casa un figlio, una compagna...tutti scomparsi ad aumentare le fila di una generazione di Desaparecidos..
C'è però un altro mio ricordo legato a quel periodo della storia cilena, altrettanto vivido seppur meno consapevole perché vissuto da bambina, eppure preciso, inequivocabile, che mi arrivò al cuore attraverso il linguaggio delle emozioni, vibrando la sua potenza in ogni cellula del corpo: una sera estiva nel parco della mia città, la brezza marina sul viso e le note irresistibili che mi attraevano sotto il palco... variopinti e fieri, gli Inti-Illimani cantavano "El pueblo unido jamás será vencido!"
E' per questo, forse, che oggi le immagini che fanno vibrare in me commozione, rispetto e un profondo senso di Unità sono quelle di un popolo che oppone al potere e allo spettro risorto della violenza programmata, la forza ineguagliabile della Musica! Un'orchestra crea una sublime eco al mio ricordo infantile, in un'altra piazza ragazzi danzano sulle note di "Bella ciao!" e, accompagnati da migliaia di chitarre, i Cileni cantano "El derecho de vivir en paz", in onore del cantautore e attivista Victor Jara, barbaramente ucciso dai militari cinque giorni dopo il colpo di Stato, il 16 settembre 1973.
Da questi canti sento oggi sgorgare un'intensa aura di Vittoria, non solo per il Cile, ma per ogni popolo in risveglio in America Latina e nel mondo; quali che siano i giorni che ci attendono e attraverso qualsiasi prova ci sarà chiesto di sostenere, sappiamo già che la Luce ha vinto!
Gracias Cilenos!
El Pueblo Unido
Omaggio a Victor Jara
25 ottobre 2019
El Derecho de vivir en Paz
(versione attualizzata da vari interpreti della canzone cilena)
Nessun commento:
Posta un commento