عيد الفصح
La Trasformazione è insita e parte integrante della Mente Onnicreativa dell'Essere Cosmico, il Padre-Madre di tutte le Creazioni.
Eppure noi siamo così refrattari al cambiamento, alla trasformazione. Esseri sostanziali lo siamo piuttosto nell'impermanenza, al di là di tutti gli abbellimenti, le acciaccature, i trilli, i gruppetti, al di là di tutti gli "ad libitum".
Lo siamo a prescindere dalla forma che per sua natura fissa lo sguardo sul particolare, facendo perdere il senso complessivo del disegno e saremmo ancora in altomare, se pensassimo che sia soltanto nel disegno complessivo il senso stesso della Creazione e di noi, Esseri impermanenti in trasformazione ed evoluzione continua, fino a dissolverci in quell'unità originaria da cui forma e sostanza scaturirono.
La Pasqua non viene forse descritta e vissuta dall'Uomo Nuovo come "Passaggio"?
Egli, il Perfetto, compì per noi quel passaggio,
aprendo le porte degli Inferi davanti a sé,
con tremore e timore Egli attraversò tutti gli spaventi,
si fece spalle larghe per portare tutte le croci,
divenne sudario di tutte le lacrime,
ogni spina del casco che gli si pose in capo
la sopportò
come si sopporta il dolore di un figlio mai nato
o di un bambino abusato.
E noi, chi pensiamo di essere, se non i Sopravvissuti grazie a quella Trasformazione Somma, la più Alta, la più Oltraggiosa e la più indicibile a memoria d'uomo!?
Occorre quindi arrivare a quel punto, a quel Passaggio, pronti, preparati e fiduciosi nel riuscire ad attraversare la sponda del noto, verso la nostra sponda ignota.
Ecco, per me, il senso di questa Gloriosa giornata: la Pasqua.
Dinaweh
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