Il Fuoco
elemento
di trasmutazione
L'esperienza della trasmutazione è legata al fuoco.
In natura tutti gli elementi sono portatori di un messaggio e ognuno di essi esprime una energia particolare. Le immagini che la natura nella sua bellezza ci dona sono legate ai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco.
Le forze interiori che risiedono nei quattro elementi ci ricordano due stati prevalenti: uno di quiete, l'altro di tumulto.
Eppure soltanto il fuoco riesce a trasmutare lo stato esistente; una volta imprigionata e convulsa dalle fiamme, la materia, precedentemente allo stato solido, gassoso o liquido non risulta essere più la stessa. Al passaggio del fuoco nulla rimane come prima.
La terra per sua natura si presenta stabile e composta nella sua bellezza, tanto che si rimane incantati ogni volta che si posi lo sguardo su un tramonto, su una valle verdeggiante, attraversata dal placido scorrere di un fiume. Così pure quando la vista dell'osservatore si soffermi su un mare azzurro, dall'alto di una collina o in riva alle onde. In natura tutto può mutare nel giro di un secondo; la terra può tremare, provocando sconvolgimenti e scatenando irrevocabilmente gli equilibri e le forme preesistenti; l'acqua, insieme alla forza del vento può sconvolgere allo stesso modo tutto quanto sommerge al suo passare; tuttavia quegli elementi, cessato il tumulto dell'energia che li anima, lasciano ancora immutata la propria essenza, seppure sconvolta e mutata nella forma.
Non accade così al passaggio del fuoco!
La sua energia non passa senza mutare la forma degli elementi e persino la loro sostanza. Quello che si può osservare nella domestica quiete di un camino in attività è già un trasmutare della forma del legno che, bruciando, lascia di sé un mucchio di cenere inerte. Il fumo che sale ci dice di quella trasmutazione e l'elemento gassoso, al posto di quello solido precedente, si disperde nell'aria, mentre l'altra, la cenere, rimane come prova del passaggio di quell'energia potente e "trasmutativa".
Trovandomi poco tempo fa in un luogo incantato, sono rimasto sopraffatto da questi pensieri e, mentre cercavo dentro uno spazio di meditazione sulle rive di un torrente a volte impetuoso, a volte placido, sono stato rapito dal desiderio di essere trasmutato dalla potente energia del fuoco, che diventa metafora e 'ponte' verso l'anelito dell'anima quando, ad un certo punto del suo viaggio, si sospinge sempre più verso l'Assoluto. E' come sentire ardentemente il desiderio di trasmutare da uno stato dell'essere ad un altro, librandosi al di là di ciò che appare alla vista e al tatto per diventare impalpabile e allo stesso tempo onnipresente e pervasivo; forse è l'anelito che sopraggiunge quando, al di là della forma e del combattimento dell'illusoria realtà in cui siamo immersi, ritorna il ricordo di chi siamo veramente, al di là del giudizio, della mente, della forma, persino del corpo; allora questo lo si percepisce come luce e pura vibrazione d'amore, più che come veicolo di transito nella densa e illusoria materia... Non a caso gli spiriti eccelsi, che hanno fatto della loro vita una piena donazione di sé, a servizio della verità e della bellezza, senza riserve, spesso sono finiti sul rogo o hanno ricevuto segni indelebili sulla loro carne, marchiati a fuoco dall'Amore che li ha scelti e riconosciuti come 'ponte' tra la terra e il cielo.
Così fa il fuoco: mette in comunicazione ardente e sottile la terra con il cielo, fino a diventare onnipresente e pervasivo; tutto con il tutto, impalpabile, eterno, soffio dell'Amore che da sempre ha visitato la creazione facendola diventare l'immagine riflessa di sé.
E' con questa meditazione condivisa che mi accingo personalmente ad affrontare una nuova tappa della mia vita, sempre ricca di sorprese e di nuove sfide da superare. Un augurio a tutti voi, cari lettori, perché la vostra vita possa sempre sopravanzare a se stessa, nella corsa verso il centro di sé, poiché questo è il viaggio più entusiasmante che un uomo e una donna possano compiere sulla faccia della Terra.
Namasté.
Dinaweh
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