Dinaweh
Mai più, mai più avremmo immaginato che l'insipienza di insegnanti e genitori arrivasse a tanto!
Che dire del famigerato CTS e dei vari pagliacci venduti "alla Burioni". Da loro, da quell'armata delle tenebre ingaggiata dal governo Conte potevamo aspettarcelo!
Ma che dire del corpo insegnanti della scuola italica che, per un piatto sempre più striminzito di lenticchie (uno stipendio a fine mese e un contratto a tempo indeterminato nello Stato), si prostituiscono insieme a tutto il loro presunto "sapere" supini e proni a quello stesso potere, solo perché concede loro di pagarsi ferie, mutuo, bollette e affitti, trasformandosi senza batter ciglio in odiosi guardiani senz'anima, cani mastini, pronti a ringhiare contro quelle stesse anime giovani che sono state affidate alle loro cure, mentre arrivano persino a far morire di sete un bimbo che chiede loro di aprirgli la borraccia, sentendosi rispondere che NO, non è possibile, perché le norme anti-covid non glielo permettono!?
E che dire quando, nelle aule gremite di bimbi, grazie alla neo-lingua dei loro padroni e a norme educative rivedute e corrette ad hoc, riescono a far passare come "educazione civica" una serie infinita di divieti e norme sanitarie obbligatorie e coercitive da inculcare nella testa e nel cuore spaventati di quegli stessi bambini attraverso disegni, frasi, scritte e imposizioni varie, senza pensare minimamente al danno enorme che condizionerà per sempre le menti e le coscienze di quegli esseri in evoluzione, impedendo loro di vivere serenamente e con libera coscienza ogni tipo di relazione futura con i propri simili per il resto della loro vita?!
E poi, sentire quei genitori che, nonostante i rischi e i pericoli inflitti alle loro creature, continuano a mandarli a scuola, sperando che le cose prima o poi "rientrino" e vadano verso la normalità....
Ma di quale normalità stanno parlando, vien da dire?! Lo hanno già detto che non sarà più possibile tornare al mondo di prima, che una "nuova normalità" dovrà essere accettata, in nome di che?! Di un'emergenza inventata, strumentale agli interessi delle Multinazionali farmaceutiche, strumento di quella pianificazione alla riduzione progressiva della popolazione mondiale, così come stabilito dalla cupola criminale dei Padroni del mondo che hanno deciso di stare comodi sul pianeta e che, al di là di una masnada di schiavi transumani ammansiti con vaccini, microchip, neuralink impiantati nei loro cervelli e onde elettromagnetiche, possono fare a meno di un gregge inutile, ingombrante e dannoso al loro benestare...
Ma questo "LA MAGGIORANZA" che, come diceva il buon De Andrè "STA", non lo ha ancora capito, al punto che continua a votare i suoi aguzzini, spostando il suo voto a destra o a sinistra a seconda di ciò che crede di capire, senza rendersi minimamente conto di essere manipolata da questi e dagli altri per lo stesso gioco a perdere... E, quando le viene chiesto di scegliere se poter contare su una rappresentanza parlamentare congruente e simil-democratica, ancora una volta ingannata e irrisa dal gatto e la volpe di turno, sceglie di farne a meno e vota SI' al Referendum indetto dagli stessi Padroni del Gioco, i quali da tempo puntavano, come il gatto col topo, a far uscire dalla tana quella Costituzione così odiosa per loro, non vedendo l'ora di poterla stralciare più di quanto non fossero riusciti a farlo sinora con i vari DPCM indetti dal fantomatico avvocato di provincia, amico e sodale della massoneria Vaticana e dei poteri forti europei...
La mia storia
Per questo, io stesso "insegnante" non mi associo a questo scempio, ho scelto di non essere complice di questa mattanza di bambini e ragazzi, ho deciso di non dare potere a questa macchina di fandonie e a questa farsa che ci vuole tutti condizionati da un'epidemia che a tutt'oggi non esiste, che non è mai esistita fino in fondo e questo non per avvalorare l'epiteto di "negazionista" (un altro inganno della neo-lingua e della programmazione neurolinguistica dei farabutti della dis-informazione al soldo dei loro servi-padroni!), ma per riportare onestà e buonsenso sul trono della ragione, senza aver da coprire conflitti di interesse con paroloni vuoti, vomitati dalle poltrone dei talk-show tele-orrifici dai presunti e venduti virologi ed epidemiologi che il teatrino dei vari Vespa e Mentana mettono costantemente in scena.
Per questo mi associo alla lettera di quella coraggiosa maestra che informa i suoi alunni del perché non tornerà in classe quest'anno, spiegando loro i motivi che l'hanno indotta a chiedere un anno di aspettativa, in attesa di osservare gli sviluppi di una situazione che può percorrere da qui in avanti solo due strade: o peggiorare definitivamente o tornare ad essere una "scuola vera", capace di educare alla vita, al rispetto dell'altro, alla libertà personale, al primato della coscienza su tutte le leggi ingiuste e su ogni tipo di obbligo che induca a forzare le scelte personali di ciascuno al volere di qualcun'altro; una scuola che sappia accompagnare i ragazzi verso la loro autorealizzazione, indipendentemente da tutti i condizionamenti sociali, religiosi, familiari ed economici; una scuola che sia capace di formare uomini e donne liberi e liberati, che non tifi per la competizione, ma che induca alla cooperazione, alla collaborazione tra gli esseri, alla compassione per i propri simili e per tutti gli esseri viventi che abitano questa Terra; una scuola che prepari alla vita, che sia per la vita e non per la morte e la paura del diverso da sé; che aiuti a superare tutte le limitazioni mentali che tendono a separare, che unisca le menti e i cuori.
Del resto, personalmente già a vent'anni, quando ancora vigeva l'obbligo al servizio militare, sceglievo l'obiezione di coscienza e il servizio civile, preferendo servire il mio Paese e la mia gente lontano da casa, in una comunità di accoglienza per persone in difficoltà... e ne ho conosciute e amate tante di quelle anime trascurate e oppresse: tossicomani, alcolisti, ragazze madri, prostitute strappate ai loro magnaccia e alla strada, apolidi extracomunitari fuggiti dalle guerre che insanguinavano, allora come oggi, l'Africa, padri separati, finiti in disgrazia...
La testimonianza indelebile di don Lorenzo Milani
Le letture di don Lorenzo Milani avevano preparato il terreno della mia anima ad accogliere le parole di un insegnante vero, preziose come perle rare, quando diceva a coloro che lo processavano, sacerdoti, vescovi e cappellani militari: "l'obbedienza non è più una virtù. Bisogna dire ai giovani che son tutti sovrani", ricordando a tutti - su tutto - il Primato della Coscienza!
Non bastava più né a me, né a tutti coloro che avevano letto quelle parole limitarsi ad essere un bravo soldato, magari come qualche camerata nazista che durante l'ultima guerra, pur nelle sue funzioni di soldato, poteva aver dato di nascosto da mangiare ai suoi prigionieri o averli salvati da morte certa...
Un giro di giostra era terminato e, con l'inizio di una nuova Era, anche quelle opere di misericordia dall'interno di quell'inferno di guerra e di sopruso, non potevano essere più sufficienti a tacitare una coscienza matura e pronta a gridare la propria ferma obiezione, a chiamarsi fuori dal gioco infernale dei compromessi e delle mezze misure, tanto care alla maggioranza degli umani.
Ci sono momenti nella vita di ciascuno di noi in cui siamo chiamati a fare delle scelte importanti, anche a costo di rinunciare al nostro comodo, ai soldi, a uno stipendio sicuro, a una collocazione sociale riconosciuta e stimata da tutti. Nella corsa incessante della vita possiamo scegliere sempre da che parte stare, assumendoci la nostra respons-abilità e accettandone le dirette conseguenze che ci saranno sempre, sia in un senso che nell'altro. Non possiamo fermare il mondo e scendere dalla giostra e nemmeno far finta che vada sempre tutto bene. Decisamente sarà la vita a porci davanti a delle scelte, anche quando ne faremmo volentieri a meno.
Anche non scegliere è una scelta alla fine e, come tale, produrrà delle conseguenze non meno importanti e non meno dolorose.
Dinaweh
La lettera di addio della maestra Rossella Ortolani ai suoi alunni
11 settembre 2020
Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare nel caso in cui un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno nella stanza Covid (che basterebbe chiamare infermeria, ma sennò non fa abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa perché se non trovano nessuno dei familiari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse, chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus, altrimenti chiudono tutta la scuola, nel caso ce ne siano diversi.
Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi, da tre entrate anche lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all'altra a portarli e a riprenderli...
Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un'ora dopo. Come alle superiori.
Anche i genitori saranno mascherati all'uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.
A mensa si faranno 3 turni: il primo di 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda del mattino e l'ultimo alle 14... comodissimo!
Cosa faranno in classe?
Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l'altro, alzarsi per giocare con i loro amichetti...
fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il banco... tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi
al banco buoni buoni, perché appena si alzano e si avvicinano a qualcuno... scatta l'urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena la responsabilità di un contagio.
In giardino niente contatto e cuna classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: "Ma se la palla casca per terra mentre giocano a palla avvelenata e la prende un altro bambino che si fa: si deve disinfettare?"
Certo! Si ferma il gioco e ogni volta che la tocca qualcuno, la maestra, anziché fare l'arbitro, prende il disinfettante, il cencetto e la disinfetta... sono stati geniali!
Sono riusciti a spegnere tutti i neuroni degli Italiani, a staccare tutte le sinapsi, a creare il buio nei circuiti elettrici dei nostri cervelli.
Hanno vinto!
Sono almeno 30 anni che stanno lavorando per questo
e ce l'hanno fatta: elettroencefalogramma piatto!
Elettroencefalogramma piatto di medici, insegnanti,
dirigenti, genitori, tutte le componenti della scuola
stanno sobbollendo nel calderone delle paure,
dei divieti, del pensiero unico,
a fuoco sempre più alto... e non se ne sono neppure accorti!
Va bene così: dà un senso di sicurezza essere così inquadrati,
regolamentati... oh questo governo è davvero serio!
Peccato che l'argomento principale sia: i bambini...
allora non c'è che sperare che almeno loro gridino,
urlino, cantino, saltino sui banchi, si abbraccino,
giochino ad acchiappino, al lego, ai puzzle, si scambino la merenda e giochino a calcio... senza accorgersene... vivano....
Speriamo che almeno loro non si facciano irretire e scappino al controllo delle menti perverse che stanno tenendo sotto scacco il mondo.
Speriamo che almeno loro, in modo naturale... disobbediscano... tutti insieme, come quando il venerdì pomeriggio, stanchi di una settimana di schede da compilare, cominciano ad alzare la voce
e davvero non li puoi fermare... sovrastano tutto e tutti...
esprimono il loro disagio e nessuno può farli tacere.
Genitori! Se avete cuore di mandarli a scuola in queste condizioni almeno insegnate loro quello che avreste dovuto fare coi: insegnategli
a disubbidire... per tornare ad essere liberamente vivi.
Io nel frattempo lascio andare tutto come deve andare,
e me ne vado: prendo aspettativa, ma non perché ho paura del Virus
dei virus, non perché ho paura di conseguenze di un errore di distanziamento,
non perché ho paura dei bambini, no.
Io non voglio essere complice di questo delirio,
io insegno per tutti e cinque gli anni di scuola dei miei alunni
a NON AVER PAURA.
Perché la paura inibisce l'esperienza.
La paura restringe il campo visivo.
La paura chiude il cuore.
La paura separa.
La paura isola.
La paura fa ammalare corpo e anima.
La paura è buia!
E i bambini sono figli della luce!
Forse per questo li stanno incatenando ai banchi...
E allora cari bimbi miei,
quando questa grande ombra oscura se ne sarà andata
e la giustizia avrà portato alla luce le sue nefandezze,
io tornerò ad insegnare come ho sempre fatto.
Ora miei cari piccoli non riesco a farlo
perché è stato impedito il mio diritto d'insegnare
e non posso oppormi se non andandomene.
Perdonatemi.
Con amore, la vostra maestra
Rossella."
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