Cari amici,
siamo finalmente giunti alla conclusione di questo testo impegnativo, che spero possa aver suscitato in voi interesse e curiosità, attraverso la suddivisione, quando necessario, in due parti per ogni capitolo fino a questo che ne conclude l'opera.
Uno strumento importante che spero sia servito a molti di voi con la scoperta di nuove informazioni e conoscenze o come strumento di approfondimento di conoscenze già acquisite nel tempo.
In ogni caso, credo che questo testo appartenga a quelli che, leggendoli e rileggendoli nel corso degli anni, sono capaci di trasmettere sempre nuove comprensioni, di pari passo con le nostre più profonde [comprensioni] che solo l'esperienza della vita ci dà l'opportunità di cogliere per farne tesoro; un tesoro inestinguibile, come le fiamme del roveto ardente sul monte Sinai che ardevano di fronte al grande Patriarca Mosè.
Essere capaci di guardare oltre ciò che appare alla nostra vista, cogliere il significato più nascosto della nostra esistenza terrena diventa il passaporto essenziale per divenire altro da noi stessi, quando le nostre spoglie mortali torneranno alla Terra e noi rimarremo desti in dimensioni invisibili di qua dal velo, ma non per questo meno reali, poiché vivificate da quello stesso Spirito che animava di qua i nostri corpi fisici. Cogliere tutti gli insegnamenti che in questo libro sono stati svelati ha lo stesso significato che per i navigatori del XV secolo aveva la bussola, quando si trovavano in mare aperto, senza null'altro riferimento che quello, insieme alle stelle del firmamento.
Per questo motivo ho pensato fosse utile, alla fine di quest'ultimo capitolo, linkare tutte le parti precedenti che hanno costituito diversi e numerosi post di questo blog.
Con l'augurio di un buon proseguimento, vi saluto e vi stringo tutti affettuosamente.
Dinaweh
(31)
Capitolo XVII
[ultima parte]
PRATICHE ED ESERCIZI SPIRITUALI
Esponiamo ora alcune ottime pratiche occulte che aiutano lo sviluppo sulla Via Spirituale. "Ricordiamo prima di tutto che più importante di qualunque pratica, formula, esercizio e di qualunque disciplina, è la naturale predisposizione interna in ogni momento verso la vita, attuata mediante l'invocazione continua del potere dell'anima nell'eterno qui e ora. Non c'è metodo più elevato né efficace di questo".
La nostra prima e principale meta sul sentiero spirituale deve essere "il contatto con la nostra anima", poiché è essa il nostro vero e primo maestro interno. questo si raggiunge dopo un lungo periodo di allenamento nel corso del quale si siano ottenuti la purezza, la trasmutazione ed il corretto allineamento dei tre corpi della personalità con l'anima.
"La voce dell'anima deve essere ascoltata, tacendo le migliaia di voci interne. L'Anima è il vero Mago."
"Vigila i tuoi pensieri, oh pellegrino sul sacro Cammino! Devi ricordare che prima di poter contattare la tua anima, hai dovuto raggiungere un certo controllo ed aver soggiogato la tua natura emozionale.
Quando tu sia riuscito a far questo, oh discepolo, solo allora la tua anima divina potrà utilizzare la tua mente come strumento adeguato di contatto, tanto nel mondo interno come in quello esterno. Allora il successo spirituale è assicurato... Controlla e coordina il tuo meccanismo mentale:"
"Vivi attento e sin dall'alba rimani seduto nel trono di comando, quel trono che è il sedile dell'Anima nel centro Ajna, tra le sopracciglia. E polarizzato sempre lì, respira la luce del quinto regno! Vivi intensamente la vita da questo centro superiore e redimi l'uomo."
Tre sono le pratiche essenziali che dovranno far parte del lavoro spirituale: LA MEDITAZIONE, LO STUDIO E IL SERVIZIO.
PRATICA: "ATTENZIONE SERENA"
Questa è la prima e più importante pratica che dobbiamo realizzare; non si tratta di un esercizio che richiede tempo, ma è un atteggiamento da applicare con cura.
E' necessario comprendere che la cosa più importante nella vita del discepolo è l'atteggiamento costante con il quale egli affronta qualsiasi circostanza della vita, sia interna che esterna, rimanendo nella testa, nel centro Ajna. Questa è la chiave.
La pratica, se può chiamarsi così, consiste nel rimanere costantemente attenti. L'attenzione alla quale ci riferiamo può essere praticata solo nella misura in cui si raggiunge un certo allineamento con l'anima. Non si tratta di un esercizio nel quale dobbiamo esercitare una pressione o forza per ottenere un buon risultato ma è vero proprio il contrario, non deve esserci sforzo alcuno, poiché lo sforzo in se stesso ostacola l'attenzione serena e di attesa con cui l'anima si rivolge a tutte e a ciascuna cosa, dentro e fuori dell'uomo.
Rimaniamo vigili, in attesa e attenti a tutto, in ogni momento. Non c'è pratica più elevata di questa. Come insegnava Krishna: viviamo qui e adesso "intensamente", solo il qui e adesso può manifestare l'Essere. L'Essere non appartiene al tempo, appartiene all'adesso!
Se ogni giorno, nella nostra vita quotidiana, riusciamo a rimanere sempre più tempo nello stesso atteggiamento interno di attenzione che raggiungiamo durante la meditazione, la nostra vita spirituale e materiale sarà un successo. Potremmo dire perfino che non c'è servizio più elevato che rimanere in questo stato divino, poiché rimaniamo fermi in una situazione dalla quale stiamo trasmettendo ed irradiando ovunque una grande energia spirituale. Coscienti della grande eredità spirituale del passato, notiamo che già Buddha aveva esposto con parole molto semplici, che andavano diritte al cuore degli uomini, l'etica naturale dell'attenzione perfetta:
"La Verità si trova ovunque, nell'aria, nel mare, nel silenzioso ritiro nei boschi o nel tumultuoso fragore delle grandi popolazioni. Per scoprirla dovrete contemplare tutto con serena attenzione e semplicità, situandovi oltre il piacere dei sensi e delle figurazioni mentali che vi porteranno solo confusione e sofferenza."
ESERCIZIO INDISPENSABILE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MEDITAZIONE:
ALLINEAMENTO
L'esercizio di Allineamento è fondamentale; va eseguito prima di ciò che potrebbe chiamarsi Meditazione o, anche, prima di qualsiasi pratica, esercizio o rituale spirituale.
E' anche un requisito basilare da conseguire riguardo all'atteggiamento che quotidianamente deve caratterizzare il discepolo.
Istante per istante la triplice personalità deve essere allineata al proposito dell'Io Superiore.
L'Allineamento influisce sui tre corpi inferiori dell'uomo, o su quel che potremmo chiamare l Personalità. L'Allineamento implica il corpo fisico.eterico; il corpo emozionale e il mentale inferiore o concreto.
Quando questi sono correttamente allineati e vibranti nella nota più alta che sono capaci di intonare, l'uomo interno o Anima può usarli ed esteriorizzare attraverso di essi la sua magnifica presenza.
Quando si raggiunge il corretto allineamento, il corpo fisico si rilassa profondamente e contemporaneamente si vivifica. In questo atteggiamento rilassato, il corpo fisico si carica positivamente della vitalità che emana il corpo eterico; la respirazione diventa dolce, uniforme, lenta, ritmica e profonda.
Il corpo astrale o emozionale si mantiene come uno stagno quieto e cristallino, diventando un perfetto riflettore dell'Amore divino. In questa meravigliosa situazione si può percepire un intenso profumo spirituale, nel quale le emozioni mondane lasciano il passo alla vera fragranza Cristica.
Nel corpo mentale l'allineamento produce una profonda pace, una intensa lucidità. La calma si produce senza sforzo ed i pensieri sono dominati ed orientati positivamente nei canali utili ai propositi della nostra anima. In questo elevato atteggiamento la Triplice personalità è allineata e comincia allora a formarsi in modo naturale il contatto tanto anelato dal discepolo con l'Essere interno, il Maestro Interiore.
Esercizio di Allineamento abbreviato
Per realizzare questo esercizio, ci fissiamo sempre come Coscienza nel centro Ajna, fra le sopracciglia e da questo punto elevato di percezione e controllo realizziamo coscientemente l'Allineamento. Abbiamo chiamato questo esercizio Allineamento rapido poiché è una "messa a punto" della durata di non più di 15 minuti. Dovremo praticare questo allineamento costantemente, prima di qualsiasi pratica spirituale od occulta.
1. RILASSAMENTO
A Rilassiamo coscientemente tutto il corpo fisico, specialmente le spalle e l'addome. Per far ciò percorriamo mentalmente tutte le sue parti, rilassandole sempre di più, distendendo tutti i muscoli e allentando le tensioni che li contraggono. Incominceremo dalla punta dei piedi e saliremo fino alla cima della testa.
B Per rendere più efficace e profondo il nostro rilassamento respireremo consapevolmente e, ad ogni esalazione, rilasseremo più profondamente il corpo. La respirazione deve diventare dolce, lenta, ritmica e profonda. Mentre effettuiamo questa pratica, cerchiamo di percepire il formicolio che produce il corpo eterico in tutto il corpo.
2. ALLINEAMENTO EMOZIONALE
Una volta rilassato il corpo fisico, ci concentriamo nel corpo emozionale; dirigiamo perciò la nostra attenzione alla zona del plesso solare e al cuore. Quindi osserviamo tranquillamente il nostro attuale stato emozionale e lo calmiamo. Per raggiungere un elevato tono vibratorio di questo corpo, ricorriamo alla qualità dell'Amore impersonale. A questo fine realizzeremo rapidamente alcune visualizzazioni di espansione amorevole. Ciò si effettua nella seguente maniera:
3. SERENITÀ MENTALE
4. IDENTIFICAZIONE CON L'ANIMA
In questo consiste l'Allineamento. E quanto più si pratica più facile diventa arrivare a stati superiori. Si osservi che quando allineiamo il corpo emozionale, il corpo fisico si rilassa in modo ancor più naturale e spontaneo. La stessa cosa succede quando calmiamo il corpo mentale: le emozioni e ancor più il corpo fisico risultano più allineati.
"Un corpo superiore influisce direttamente, in senso positivo o negativo, su tutti i corpi che stanno sotto di lui".
PRATICA "La meditazione del discepolo"
Gli effetti di questa meditazione sono numerosi, potremmo evidenziare qui la profonda trasformazione che produce il contatto intimo con l'anima o angelo solare mediante la costruzione dell'Anthakarana e la speciale influenza dinamica e magnetica che esercita nel ristabilimento di un Nuovo ordine interno.
durata: 35 minuti circa.
MEDITAZIONE
"IL LAVORO MAGICO DELL'ANIMA"
Situarsi come osservatore nel centro Ajna.
Lavorare "come se" (con convinzione)
attenzione alla respirazione nel corso del rilassamento.
Allineamento della triplice personalità
Corpo fisico-eterico - rilassamento, distensione
corpo emozionale - calma, amore inclusivo
corpo mentale - serenità, luce e pace.
Intonare l'OM 4 volte vocalmente:
1° OM - come anima
2° OM - come mente focalizzata
3° OM - come stabilità astrale
4° OM - come vibrazione elevata fisico-eterica.
Visualizzazione e creazione dell'Antahkarana, canale di Luce che unisce il cervello con l'anima, situata a circa 15 centimetri al di sopra della testa.
Continuando a tenerci focalizzati nel canale di luce recitiamo mentalmente come anime l'affermazione del discepolo.
L'affermazione del Discepolo
Sono un Punto di Luce
dentro una Luce Maggiore
Sono un filo di energia amorevole
dentro una scintilla del fuoco del sacrificio
focalizzata dentro l'ardente volontà di Dio.
E così rimango.
Rimanendo così, divento
e vado per il cammino
il cammino degli uomini
e conosco i cammini di Dio
e così rimango.
Intoniamo vocalmente tre volte l'OM, rinforzando il vincolo.
Centriamoci ora nel cuore, visualizzandolo come un fiore di loto di 12 petali chiusi di colore dorato. Intoniamo mentalmente tre volte l'OM ed ad ogni intonazione apriamo 4 petali. Una volta aperto il chakra, visualizziamo un diamante con tutti i colori scintillanti dell'arcobaleno, che rappresenta il maestro nel cuore, con tutte le qualità spirituali. Centrati nel maestro interiore intoniamo 3 volte il Mantram OM MANI PADME HUM vocalmente e dolcemente.
Ci eleviamo al punto tra le sopracciglia (centro Ajna) e lì meditiamo, riflettendo sul pensiero seme del mese per 7 minuti concentrandoci sia sul livello individuale che su prospettive mondiali (vedere alla fine i pensieri aggiunti).
Ora, come anime, intoniamo vocalmente la Grande Invocazione.
Nel corpo mentale l'allineamento produce una profonda pace, una intensa lucidità. La calma si produce senza sforzo ed i pensieri sono dominati ed orientati positivamente nei canali utili ai propositi della nostra anima. In questo elevato atteggiamento la Triplice personalità è allineata e comincia allora a formarsi in modo naturale il contatto tanto anelato dal discepolo con l'Essere interno, il Maestro Interiore.
Esercizio di Allineamento abbreviato
Per realizzare questo esercizio, ci fissiamo sempre come Coscienza nel centro Ajna, fra le sopracciglia e da questo punto elevato di percezione e controllo realizziamo coscientemente l'Allineamento. Abbiamo chiamato questo esercizio Allineamento rapido poiché è una "messa a punto" della durata di non più di 15 minuti. Dovremo praticare questo allineamento costantemente, prima di qualsiasi pratica spirituale od occulta.
1. RILASSAMENTO
A Rilassiamo coscientemente tutto il corpo fisico, specialmente le spalle e l'addome. Per far ciò percorriamo mentalmente tutte le sue parti, rilassandole sempre di più, distendendo tutti i muscoli e allentando le tensioni che li contraggono. Incominceremo dalla punta dei piedi e saliremo fino alla cima della testa.
B Per rendere più efficace e profondo il nostro rilassamento respireremo consapevolmente e, ad ogni esalazione, rilasseremo più profondamente il corpo. La respirazione deve diventare dolce, lenta, ritmica e profonda. Mentre effettuiamo questa pratica, cerchiamo di percepire il formicolio che produce il corpo eterico in tutto il corpo.
2. ALLINEAMENTO EMOZIONALE
Una volta rilassato il corpo fisico, ci concentriamo nel corpo emozionale; dirigiamo perciò la nostra attenzione alla zona del plesso solare e al cuore. Quindi osserviamo tranquillamente il nostro attuale stato emozionale e lo calmiamo. Per raggiungere un elevato tono vibratorio di questo corpo, ricorriamo alla qualità dell'Amore impersonale. A questo fine realizzeremo rapidamente alcune visualizzazioni di espansione amorevole. Ciò si effettua nella seguente maniera:
a) Visualizziamo mentalmente di fronte a noi un essere amato e lasciamo che dal centro del nostro cuore emani Amore verso di lui; poi ne aggiungiamo, di lato a lui, un altro, poi un altro ancora e ancora un altro. In tal modo l'intensità di amore aumenta e diventa più estesa e radiosa.
b) Visualizziamo il mondo intero e lasciamo che questo amore divino raggiunga e circondi tutto il pianeta e tutti gli esseri che abitano in esso, senza distinzione né esclusione alcuna. Visualizziamo che ci stiamo trasformando in un formidabile canale di Amore divino. Possiamo visualizzare quest'energia divina di un colore rosato intenso che satura tutto e tutto avvolge, redimendo tutto quel che tocca.
c) Quindi immaginiamo e riflettiamo su cosa succederebbe se il Cristo stesso stesse emanando il suo immenso Amore attraverso il nostro cuore. E lasciamo che questo sentimento tanto profondo fluisca, ancorando il vero Amore tra gli uomini.
3. SERENITÀ MENTALE
a) Una volta raggiunto un rilassamento fisico adeguato ed una sicura calma emozionale, ci rimane solo rasserenare la mente. A questo fine prestiamo attenzione ai nostri pensieri, semplicemente osservandoli, senza forzare niente. Ci aiutiamo con la respirazione tranquilla, per calmare la nostra mente.
b) Visualizziamo la pace e la luce dell'anima. Utilizziamo la visualizzazione creativa e costruiamo mentalmente uno spazio in montagna silenzioso e deserto, nella natura incontaminata e situiamoci lì. Quando sentiamo questa pace, dimentichiamoci questo paesaggio meraviglioso e rimaniamo solo con la sensazione profonda di Luce, pace e serenità.
c) Possiamo anche domandarci che cosa succederebbe se il Buddha stesse emanando attraverso la nostra mente la sua immensa luce e la sua profonda serenità verso tutti i regni della Terra e dello spazio infinito.
4. IDENTIFICAZIONE CON L'ANIMA
Una volta allineati i corpi della personalità, ci eleviamo ad un punto oltre la mente ordinaria e contattiamo la luce dell'anima. Ci identifichiamo con la Sua presenza, completamente impersonale e respiriamo da questo spazio. Lì rimaniamo assolutamente coscienti di tutto, ma contemporaneamente al di sopra di tutto, condividendo l'Unicità Universale.
In questo consiste l'Allineamento. E quanto più si pratica più facile diventa arrivare a stati superiori. Si osservi che quando allineiamo il corpo emozionale, il corpo fisico si rilassa in modo ancor più naturale e spontaneo. La stessa cosa succede quando calmiamo il corpo mentale: le emozioni e ancor più il corpo fisico risultano più allineati.
"Un corpo superiore influisce direttamente, in senso positivo o negativo, su tutti i corpi che stanno sotto di lui".
PRATICA "La meditazione del discepolo"
Gli effetti di questa meditazione sono numerosi, potremmo evidenziare qui la profonda trasformazione che produce il contatto intimo con l'anima o angelo solare mediante la costruzione dell'Anthakarana e la speciale influenza dinamica e magnetica che esercita nel ristabilimento di un Nuovo ordine interno.
durata: 35 minuti circa.
MEDITAZIONE
"IL LAVORO MAGICO DELL'ANIMA"
Situarsi come osservatore nel centro Ajna.
Lavorare "come se" (con convinzione)
attenzione alla respirazione nel corso del rilassamento.
Allineamento della triplice personalità
Corpo fisico-eterico - rilassamento, distensione
corpo emozionale - calma, amore inclusivo
corpo mentale - serenità, luce e pace.
Intonare l'OM 4 volte vocalmente:
1° OM - come anima
2° OM - come mente focalizzata
3° OM - come stabilità astrale
4° OM - come vibrazione elevata fisico-eterica.
Visualizzazione e creazione dell'Antahkarana, canale di Luce che unisce il cervello con l'anima, situata a circa 15 centimetri al di sopra della testa.
Continuando a tenerci focalizzati nel canale di luce recitiamo mentalmente come anime l'affermazione del discepolo.
L'affermazione del Discepolo
Sono un Punto di Luce
dentro una Luce Maggiore
Sono un filo di energia amorevole
dentro una scintilla del fuoco del sacrificio
focalizzata dentro l'ardente volontà di Dio.
E così rimango.
Rimanendo così, divento
e vado per il cammino
il cammino degli uomini
e conosco i cammini di Dio
e così rimango.
Intoniamo vocalmente tre volte l'OM, rinforzando il vincolo.
Centriamoci ora nel cuore, visualizzandolo come un fiore di loto di 12 petali chiusi di colore dorato. Intoniamo mentalmente tre volte l'OM ed ad ogni intonazione apriamo 4 petali. Una volta aperto il chakra, visualizziamo un diamante con tutti i colori scintillanti dell'arcobaleno, che rappresenta il maestro nel cuore, con tutte le qualità spirituali. Centrati nel maestro interiore intoniamo 3 volte il Mantram OM MANI PADME HUM vocalmente e dolcemente.
Ci eleviamo al punto tra le sopracciglia (centro Ajna) e lì meditiamo, riflettendo sul pensiero seme del mese per 7 minuti concentrandoci sia sul livello individuale che su prospettive mondiali (vedere alla fine i pensieri aggiunti).
Ora, come anime, intoniamo vocalmente la Grande Invocazione.
La Grande Invocazione
Dal punto di Luce entro la mente di Dio
affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il cuore di Dio
affluisca Amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il volere di Dio è conosciuto
il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Intoniamo vocalmente l'OM 3 volte, diffondendo ancora più l'energia spirituale in tutto il mondo.
Situati nel punto più alto e verso l'interno, rimaniamo per circa 15 minuti in profondo silenzio, attenti e serenamente in attesa nei confronti di tutto quello che succede dentro e fuori di noi, senza identificarci con niente, solamente con l'anima, respirando la presenza dell'angelo solare.
La respirazione superiore si fa respirando attraverso il centro Ajna, posto tra le sopracciglia, come se fosse un polmone spirituale. Ogni tanto possiamo, se vogliamo, intonare mentalmente il mantram OM, per riaffermare la nostra innata divinità.
Terminiamo intonando il mantram:
Om Lokah Samastah Sukhino Bhavantu - 3 volte
Om Shanti Shanti Shanti - 1 volta
Infine, rimaniamo per tutto il giorno vigili in questo stato speciale raggiunto.
I pensieri Seme del mese
Ci si concentrerà su dodici pensieri seme, uno per ogni mese e tutti mediteranno sullo stesso seme per tutto il mese.
La meditazione del pensiero seme durerà da 7 a 10 minuti. Bisogna ricordare che si deve meditare sul significato sia della frase completa che delle singole parole della frase, sia sui possibili effetti a livello personale che sulla proiezione a livello mondiale.
1° mese
che l'anima controlli la forma esterna, la vita e tutti gli avvenimenti.
che l'amore permanga, che tutti gli uomini amino.
2° mese
stabilità, serenità, forza e servizio.
3° mese
che le azioni dell'anima siano i moventi della mia vita giornaliera.
Io sono quest'anima e ad essa mi dedico.
Quest'anima è una ed è di tutti i miei simili e io sono uno con loro.
La nota chiave dell'azione dell'anima è il sacrificio.
4° mese
dedicarsi al servizio dell'anima è, in ultima analisi, servire l'umanità e la Gerarchia. Questa è la sequenza.
5° mese
dimenticando me stesso, ottengo il necessario per aiutare i miei simili.
6° mese
la volontà dell'anima si trasforma nella mia volontà. Non ne conosco altre, Questa volontà è amore, pace, potere e forza di vita. Essa mi sostiene e mi conduce alla croce e alla resurrezione.
Solo così posso elevarmi e favorire l'avanzamento dei miei simili insieme a me.
7° mese
mi mantengo nella Luce e man mano che la Luce brilla attraverso la mia forma, la irradio.
8° mese
il senso di responsabilità arde in fiamme scintillanti in ogni anima che ha cercato e trovato l'allineamento.
9° mese
chiedo alla mia anima che io, lo Spirito nella forma possa agire come canale di compassione e strumento d'amore, fino a che mi riconosca come l'amore stesso.
Io sono quest'amore.
"Ed io, se fossi innalzato dalla Terra, tutti attrarrò a me".
10° mese
mi sforzo per comprendere. "Sia fatta la tua volontà, non la mia".
11° mese
mi sforzo per comprendere. Che la saggezza prenda il posto della conoscenza nella mia vita.
12° mese
mi sforzo di collaborare.
Che il Maestro della mia vita, l'anima, e colui che cerco di servire, portino Luce ad altri per mezzo di me.
SUGGERIMENTI PRATICI PER LA MEDITAZIONE
E' conveniente che si torni a studiare il capitolo sulla meditazione. C'è una gran varietà di disposizioni propedeutiche che possono portare ad un avvicinamento rapido alla meditazione.
E' necessario adempiere di buon animo a queste disposizioni e, fin dove è possibile, bisogna utilizzare sempre come guida il buonsenso; ma se non si può realizzare nessuna di queste disposizioni non bisogna preoccuparsi, la vera meditazione non dipende da questi.
Ciò che un discepolo deve sapere è che non deve aspettare condizioni esterne propizie o convenienti per meditare o per realizzare qualsiasi altro lavoro spirituale.
Non esistono problemi o situazioni avverse in cui l'anima non possa trionfare. Il vero discepolo agisce indipendentemente dal favore delle circostanze.
1. LA POSIZIONE
E' necessario meditare sempre con la colonna vertebrale eretta, con la testa ed il collo che formano una linea retta. Questo si dovrà fare senza sforzo; non bisogna meditare in posizione tesa o forzata. Ci si rilassa e si procura che la testa ed il mento non siano rigidi, né tirati all'indietro.
Nella meditazione individuale è bene evitare fughe di energia; per poter conservarla si incrociano i piedi o ci si siede con le gambe incrociate e le mani sistemate sul grembo, la destra sulla sinistra o sulle ginocchia, col dito indice e pollice che si toccano; chiudendosi si evitano perdite di energia.
2. IL LUOGO
La scelta del posto dove si fa la meditazione è molto importante. Deve essere un luogo di ispirazione, serenità, radiazione e benedizioni. E' un santuario dove si entra dopo essersi allontanati da problemi, preoccupazioni, ansietà e paure giornaliere.
Il meditare sempre nello stesso posto fa sì che l'atmosfera di quel luogo arrivi ad impregnarsi della qualità di energia generata nella meditazione ed il meditante costruisce automaticamente un piccolo Tempio di energia sottile dove si potrà entrare con più rapidità nei livelli superiori, a causa della qualità energetica del posto. Naturalmente, meditare all'aperto su di una montagna, in un campo, vicino al mare, in un giardino, ecc., è anche molto giovevole.
3. L'ORA
La meditazione potrà essere effettuata in qualunque ora del giorno. Ma il miglior tempo per la meditazione è costituito dalle prime ore del mattino, preferibilmente tra l'alba e il sorgere del sole.
Di mattina presto si usufruisce di molti benefici per la meditazione: la mente è meno carica e relativamente libera dal peso dei problemi giornalieri; si comincia il giorno dopo essersi caricati di energie spirituali; così si affronta la vita quotidiana con maggiore luce, amore e potere e ci si dedica ad una vita di servizio.
Il prana, o energia solare, è più puro e forte di mattina presto ed i nostri corpi eterici a quell'ora possono assimilarlo più facilmente.
4. LA DURATA
Questa dipende in larga misura dallo stato di integrazione spirituale dell'aspirante e anche dal tipo di meditazione che si pratica; come norma generale, per le meditazioni occulte, all'inizio, non è conveniente che si superino i 35 minuti.
Non è comunque la durata, la cosa più importante, bensì la sintonia con l'anima; a volte una meditazione di 15 minuti è migliore di quella di un'ora. La meditazione dovrà svolgersi così tutti i giorni, perché gli effetti della meditazione sono cumulativi e nei giorni in cui non la si effettua si perdono molte energie.
5. LA DIREZIONE DELLA POSIZIONE
Molte energie spirituali vengono al pianeta dall'est e dal nord. Pertanto si consiglia di meditare rivolti in queste due direzioni. Quando si medita di mattina presto, è preferibile essere rivolti ad est; al pomeriggio, al nord, naturalmente sempre che sia possibile.
6. LE RELAZIONI SESSUALI
Non si intraprenda mai la meditazione prima che siano passate da sei ad otto ore dopo un orgasmo sessuale. Questo è molto importante. Altrimenti potrebbe avvenire che: si danneggino le cellule cerebrali, si danneggi il corpo eterico, si verifichi debolezza agli occhi, si danneggi l'udito, si verifichino confusioni e disordini nervosi, ecc.
Ciò è causato, principalmente, dal fatto che gli organi sessuali sono connessi col centro della gola nel corpo eterico, con lo schema degli organi generativi nei corpi emozionale e mentale, coi petali della conoscenza del Loto egoico e con l'atomo mentale permanente. Durante l'atto sessuale si estraggono energie da questi centri e se nel momento della meditazione non si sono recuperate sufficienti energie, si impone una forte pressione a questi centri e ai loro organi corrispondenti. Qui sta la chiave della sublimazione del sesso e del perché c'è molta enfasi sull'astensione occasionale.
7. L'ETA'
La prudenza consiglia di iniziare la meditazione non prima dei 18 anni, salvo che si tratti di anime molto evolute.
I bambini e ragazzini non devono essere forzati a fare alcuna meditazione con schema. Se mostrano interesse per l'argomento e aspirazione a cominciare la meditazione, si possono insegnare loro l'allineamento e la riflessione su pensieri seme come le seguenti virtù: pazienza, gratitudine, impegno, magnanimità, persistenza, silenzio, cortesia, bontà, serenità, gentilezza, veracità, cooperazione, austerità, coraggio, gioia, semplicità, lealtà ed altro.
Qualunque meditazione imposta può avere effetti disastrosi sui cervelli e le vite dei bambini, conducendoli ad un basso psichismo oa disordini mentali e fisici.
Questo può avvenire perché lo schema dei chakra ed il cervello dei bambini non sono ancora completamente strutturati.
8. QUANDO INTERROMPERE LA MEDITAZIONE
Alcuni segnali indicano che si dovrà interrompere la meditazione per un periodo.
Questi sono i principali:
- se ci si sente stanchi e non si può riposare o dormire normalmente
- se si nota qualche iperstimolazione, specialmente nel centro sacro
- se si diventa nervosi
- se si comincia a dimenticare cose
- se si è "interiormente" forzati a fare cose e pronunciare parole che non si
vorrebbero fare né pronunciare
- se si comincia ad essere trascurati e irresponsabili
- se si ha mal di testa, dovuto alla meditazione
- se si comincia a pensare seguendo linee di pensiero negative, si diventa critici
e si attaccano aggressivamente altre persone.
Se si nota qualche anormalità nella propria condotta, si sia cauti. La meditazione è un processo di fioritura interna, nella sua naturale bellezza e fragranza. Non c'è pericolo nella meditazione corretta. Non dimentichiamo mai che il buonsenso è il maggiore maestro, utilizziamolo.
9. COME TERMINARE LA MEDITAZIONE
Prima di aprire gli occhi: sentire il proprio corpo; respirare con maggiore profondità; muoversi un po'; sentire il posto dove si sta seduti; prendersi il proprio tempo; ritornare lentamente e fare alcune respirazioni profonde; portare lentamente la coscienza alla superficie e poi aprire lentamente gli occhi; non alzarsi immediatamente; rimanere seduti per un momento in silenzio.
Immediatamente dopo avere terminato la meditazione, rimanere molto attenti; non lasciare che pensieri e sentimenti mondani vaghino automaticamente, come normalmente succede, ma stare "serenamente attenti ed in attesa" e portare con sé, per tutto il giorno, quello stato superiore raggiunto nella meditazione.
Chiunque opererà così si trasformerà in un Maestro.
PRATICA "LA RICAPITOLAZIONE"
L'auto-conoscenza, l'auto-scoperta, l'auto-esplorazione, sono assolutamente necessarie per la nostra Realizzazione. Ed è perciò che tutte le scuole esoteriche del passato e del presente insistono specialmente sull'autoconoscenza.
Questo requisito, oggigiorno, continua ad essere uno dei pilastri basilari per l'autorealizzazione intima dell'essere.
Si indica che il discepolo provveda ogni notte, prima di ritirarsi a riposare, a ricapitolare tutti gli incidenti, gli eventi, i pensieri, le emozioni, le parole e gli atti del giorno; questa analisi si dovrà fare in ordine di tempo invertito, cominciando con gli avenimenti immediati e retrocedendo fino al momento in cui ci si è alzati.
Esistono quattro ragioni principali perché la Ricapitolazione vespertina diventi parte integrante del nostro lavoro:
ESERCIZIO
Si raccomanda diligente vigilanza per evitare di cadere in una morbosa auto-analisi e in una introspezione egoistica. Questo è malsano. Una volta fatta la ricapitolazione non ci si deve più pensare.
Se si sono commessi errori, si rettifichino e ci si proponga di non ripetere la stessa azione. Ma su questo non bisogna soffermarsi molto. Il tempo è prezioso e va utilizzato per creare il futuro e non per recriminare sul passato. Se risultasse impossibile fare questa ricapitolazione di sera, si può effettuare a qualunque ora, sempre nelle ultime 24 ore.
La pratica deve essere sistematica.
ESERCIZIO DI RICAPITOLAZIONE
Questo esercizio complementare è simile a quello precedente; in realtà i primi passi sono gli stessi, ma cambia il tempo e la durata dell'esercizio.
Consiste nel ricapitolare eventi passati, dal momento della nostra infanzia, fio ad oggi. Durante la vita abbiamo continuato ad accumulare molti "nodi psichici" che costituiscono le cause di molti problemi attuali, paure, fobie, complessi, ecc. Esiste molta energia nel nostro interno che è intorpidita e che bisogna liberare.
Allinearsi ed entrare per alcuni istanti nel silenzio mentale; poi cercare di ricordare qualunque evento passato che ci sembri "perturbatore" o che provochi irritazione o dolore in qualche aspetto della nostra personalità.
Osservare la Causa ed illuminare l'evento, che poi rettificheremo cambiando il "copione". Non importa l'ordine dei ricordi come accadeva nell'esercizio precedente.
La durata può variare, ma all'inizio conviene non protrarre la pratica oltre i 20 minuti.
Questo esercizio si può fare quando si vuole, magari due volte al mese.
Ci si sorprenderà immediatamente dei risultati.
EFFETTI E COMMENTI
Pensiamo di conoscerci in profondità, ma questa sensazione non è veritiera, è un'illusione, ci sono sempre aspetti, tratti e nodi psichici che ancora non abbiamo curato.
Magari ci sarà qualcuno che avrà ricapitolato per molti anni e penserà che ormai non c'è più molto da ricordare della sua vita, ma la verità è che la ricapitolazione delle nostre vite non finisce mai (per lo meno non in questa vita...) anche se la eseguiamo alla perfezione.
La ragione per la quale gli individui ordinari non hanno controllo e direzione nelle proprie vite e nel mondo dei sogni è perché non hanno mai ricapitolato e le loro vite sono piene fin all'orlo di emozioni dense e pesanti, di frustrazioni e paure non comprese.
Grazie alla ricapitolazione (che per i cristiani è "purificazione della coscienza") gli Occultisti sono relativamente liberi da pesanti legami emozionali e, se qualcosa li ferma, in quel momento si può supporre che c'è in loro ancora qualcosa di non completamente chiaro. Si tratta di un esercizio imprescindibile poiché man mano che ricapitoliamo la "pesantezza" delle nostre vite si riduce costantemente e diventiamo sempre più eterei.
Questo esercizio potenzia grandemente la Memoria ed è un pilastro basilare, insostituibile, per il risveglio della coscienza superiore, in tutti i piani.
La ricapitolazione può essere considerata il fattore essenziale per la ridefinizione e la redistribuzione dell'energia necessaria per l'evoluzione. La ricapitolazione libera l'energia imprigionata dentro di noi, senza la quale non è possibile evolvere.
La ricapitolazione comincia quando la mente illuminata dall'anima "sistema" le impressioni. Sistemare vuole dire Ricostruire l'avvenimento.
Per i Maestri la ricapitolazione è un tema molto pi+ profondo e complesso di una psicoanalisi intellettuale. Nella pratica della ricapitolazione trattiamo direttamente una quantità di energia "imbottigliata" che a poco a poco riusciamo a liberare. E' uno dei lavori spirituali più importanti ed efficaci per accrescere la nostra energia spirituale e disfare tutti i "nodi psichici" che ci impediscono di avanzare.
Quando un occultista ricapitola coscientemente prima di coricarsi "guadagna" due ore di sonno e riposa con maggiore profondità. Così pure nel momento della morte fisica l'anima ricapitola la vita nello stesso ordine; se cominciamo ad effettuare ciò già da ora, giochiamo in vantaggio, evolvendo più rapidamente; questo è il potere di questa pratica.
PRATICA "LETTURA SPIRITUALE"
La lettura spirituale, lo studio, l'avvicinamento intellettuale all'insegnamento esoterico e spirituale sono requisiti basilari nel sentiero spirituale.
Il Discepolo parte sempre in primo in primo luogo dalla conoscenza acquisita affinché, una volta compresa e assimilata correttamente, essa possa essere tramutata in esperienza.
Come un medico, uno scienziato o un architetto, il discepolo deve prepararsi e continuare a studiare per continuare ad avanzare utilizzando intelligentemente tanto il tempo che i propri sforzi.
Quanto più si conosce, meglio si potranno utilizzare le energie. Naturalmente, la conoscenza deve essere sempre accompagnata dalla sperimentazione, altrimenti non staremmo procedendo in modo adeguato.
Pertanto si suggerisce allo studente di leggere per almeno 20 minuti al giorno o l'equivalente del totale delle ore giornaliere alla settimana.
C'è ovunque molta letteratura esoterica o pseudo-esoterica. Ma un corretto orientamento ci permetterà di scegliere i libri e gli autori più giusti.
Quando leggiamo argomenti elevati, spirituali, la nostra mente si eleva e si proietta verso quei mondi di luce e bellezza.
E' un modo di alimentarsi e di polarizzarsi in livelli superiori. Non dobbiamo sottovalutare gli studi e la lettura intelligente.
Che i nostri pensieri si riempano di saggezza e condividiamo l' "opera redentrice" di tanti Maestri ed Iniziati di tutti i tempi.
PRATICA Affermazione della Nuova era
(Affermazione interiore)
IO SONO IL CREATORE DELL'UNIVERSO
IO SONO IL PADRE E LA MADRE DELL'UNIVERSO
TUTTO VENNE DA ME
TUTTO RITORNERÀ A ME
MENTE, SPIRITO E CORPO
SONO I MIEI TEMPLI,
AFFINCHÉ L'ESSERE REALIZZAI IN ESSI
IL SUO SUPREMO ESSERE E DIVENIRE.
L'affermazione della Nuova era, data da Maitreya, l'istruttore del Mondo, è un grande mantram con un potente effetto invocativo.
Sarà uno strumento molto utile per riconoscere che l'uomo e Dio sono uno, che non c'è separazione. L'"Io" è il principio divino dietro ogni creazione. L'Essere deriva dal principio divino ed è identico a lui.
La forma più efficace di utilizzare questo mantram è recitare o dire mentalmente il testo con volontà focalizzata, mentre si mantiene l'attenzione nel Centro Ajna tra le sopracciglia. Quando la mente comprende si esercita la volontà, questi concetti saranno attivati ed il mantram funzionerà. Se si recita con sincerità ogni giorno, crescerà in noi la comprensione del nostro vero essere.
PRATICA "IL RICORDO DEL MEZZOGIORNO"
La prima funzione del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo consiste nel materializzare le idee che fino a quel momento erano state solo teorie.
I loro compiti sono: estrarre la teoria dalla sfera del sentimentalismo, dell'idealismo e dell'aspirazione mistica e presentarla al pubblico come un fatto concreto dimostrato; evidenziare l'espressione della buona volontà ed il compimento della legge dell'amore evitando di riferirsi a qualche organizzazione, con la sua denominazione, insegnamenti e dottrine.
Gli uomini di buona volontà di tutto il mondo si uniscono tutti i giorni alle cinque del pomeriggio a questo grande gruppo di servitori, recitando silenziosamente il mantram:
Che il Potere della Vita Una affluisca
attraverso tutti gruppi dei veri servitori.
Che l'Amore dell'Anima una caratterizzi la vita
di tutti coloro che intendono aiutare i Grandi Esseri.
Che possa compiere la mia parte nel Lavoro Uno, mediante l'oblio di me stesso, l'innocuità e la giusta parola.
PRATICA "I TRIANGOLI"
Potremmo dire che questa pratica è essenzialmente un lavoro di servizio che richiede poco investimento di tempo ed è di grande efficacia.
E' il lavoro dei "tessitori di Luce" che attualmente stanno realizzandolo migliaia di persone in tutto il mondo. Per la sua attivazione è necessario che tre persone vogliano volontariamente prestare il loro servizio.
ESERCIZIO: si ricerchino tre persone che vogliano cooperare. Non è necessario che esse siano fisicamente presenti in un determinato posto, poiché in realtà la loro unione è realizzata nei piani interiori, né è necessario che la pratica sia svolta alla stessa ora poiché nel piano mentale non esiste il tempo.
La cosa importante è che si faccia giornalmente l'esercizio all'ora più conveniente per ognuno.
OSSERVAZIONI
E' necessario essere costanti e sistematici nella pratica dei triangoli. Il triangolo svanisce nei piani interiori quando qualcuno dei tre membri smette di realizzare l'esercizio per tre giorni consecutivi.
Se per qualsiasi ragione uno dei membri decide di lasciare il triangolo deve informare rapidamente della sua decisione agli altri due. A loro volta questi possono cercare, anche rapidamente, un nuovo membro. In questo modo il triangolo può proseguire nel suo normale funzionamento.
COMMENTO
E' incredibile osservare, da un livello di chiaroveggenza superiore, come il lavoro dei triangoli continua a diffondersi ogni giorno con maggiore potere e portata.
Potremmo dire esotericamente che i Lavoratori della Rete continuano a tessere linee di luce spirituale sul nostro pianeta. Sono, potremmo dire, i creatori di un nuovo Corpo eterico planetario, più luminoso, più amorevole ed includente, che raggiunge e avvolge tutti. L'umanità non ha mai avuto tanta necessità di portatori di luce come oggi.
La nuova era, nella quale stiamo entrando, offre un'eccezionale opportunità a tutta l'umanità, ma allo stesso tempo i problemi dell'attuale periodo di transizione sono critici. Il servizio che prestano i Triangoli, aiutando a costruire un mondo migliore dove gli uomini e le nazioni possano vivere insieme in corrette relazioni, ha l'immensa responsabilità di favorire, accrescere ed utilizzare l'energia-luce del pianeta.
La pratica dei triangoli è un lavoro Gerarchico e pertanto si occupa di avvicinare il quinto regno alla vita del nostro piano fisico.
PRATICA "IL SONNO SOLARE"
La preparazione al sonno è tanto importante come la preparazione all'inizio di un nuovo giorno mediante la meditazione. Quando ci corichiamo per riposare (preferisco utilizzare l'espressione "riposare" e non "dormire) stiamo, realmente, preparandoci a realizzare un misterioso viaggio, un viaggio nei mondi sottili dell'universo. E naturalmente è molto importante farlo nel miglior modo possibile poiché da quest'attività dipenderà se il riposo sarà benefico e se l'assimilazione del nostro lavoro spirituale sarà proficua.
Alcuni punti vanno tenuti presenti perché possono aiutarci a migliorare tanto il nostro riposo come il nostro soggiorno in quei mondi interiori.
Il sonno non è che il confuso ricordo di ciò che è stato vissuto e non compreso. Che cosa facciamo durante le 8 ore in cui il nostro corpo rimane disteso? Dov'è la nostra coscienza, dov'è la nostra anima? Che cosa stiamo facendo e con chi stiamo?
Passiamo un terzo della nostra vita in altri mondi, in altre regioni, senza sapere cosa facciamo né a cosa serve. E' la nostra opportunità e il nostro dovere di anime evolventi prepararci e risvegliare la Coscienza in tutti ed ognuno di quei luoghi e stati. Il Maestro non dorme "mai".
Quando ci addormentiamo perdiamo la continuità della coscienza ed in gran parte questo problema è dovuto alla mancanza di integrazione tra i diversi meccanismi interiori dell'uomo, realizzazione alla quale dovremmo mirare mediante il lavoro cosciente nel campo spirituale. Dalla qualità vibratoria con cui ci addormentiamo dipenderà direttamente il piano e il sotto piano in cui andremo, con gli effetti conseguenti. Da qui anche l'importanza della ricapitolazione notturna.
Nei piani interiori possiamo imparare molto, continuare il nostro lavoro spirituale, aiutare altri esseri e realizzare altre imprese elevate.
ALCUNI SUGGERIMENTI
ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE COSCIENTE
(estratti dai testi di Antonio Blay)
In cosa consiste la respirazione cosciente
La respirazione cosciente consiste nel fare esattamente ciò che la natura già ci consente costantemente, ma in un modo un po' più intenso e, soprattutto, in piena consapevolezza. Non consiste nell'imporre esteriormente mediante la nostra volontà un ritmo nuovo al nostro modo naturale di respirare ampliandolo dolcemente e prendendo progressivamente coscienza dell'atto. E' uno scoprire, seguire e ampliare la nostra respirazione naturale.
La respirazione cosciente si attua mediante il dominio diretto della mente sui muscoli respiratori. Non consiste nell'aspirare aria ma nell'attivare debitamente detta muscolatura: diaframma, intercostali, ecc. Questo vuol dire che la mente deve rimanere in attesa del movimento muscolare e che non bisogna immettere aria e pressione attraverso il naso, contrariamente a quello che si è insegnato sempre in Occidente. La respirazione acquisisce così una delicatezza e una semplicità caratteristiche che basterebbero a far considerare questa tecnica respiratoria prima tra tutte.
A causa del totale parallelismo esistente tra le nostre funzioni fisiologiche e le nostre funzioni psichiche, è evidente che, parallelamente a questi effetti di ordine materiale, la respirazione cosciente produrrà anche pulizia, vitalizzazione e crescita generale di tutto il nostro psichismo.
Con ciò impariamo, in primo luogo, a far andare la nostra mente all'unisono con una delle nostre funzioni ritmiche più importanti; secondo, a regolare coscientemente l'energia vitale circolante nella nostra unità psicosomatica e, terzo, a scoprire ed esprimere in maniera spontanea nuovi e più profondi livelli della nostra personalità.
RESPIRAZIONE COMPLETA O INTEGRALE
La respirazione completa è la combinazione dei tre tipi di respirazione: addominale, media e clavicolare.
L'aspetto caratteristico della respirazione completa è che essa è composta da due fasi molto chiaramente distinte in quanto alla modalità di esecuzione.
La prima fase è costituita dall'inspirazione addominale. La seconda fase che segue la prima senza soluzione di continuità consiste nell'espansione ed elevazione delle costole, movimento che è più cosciente e che può dirigersi con la volontà.
ESECUZIONE
Si può effettuare in piedi, seduti o sdraiati benché le posizioni più favorevoli siano le prime due. Poiché la respirazione completa comincia con la respirazione addominale, la posizione della colonna vertebrale deve essere la stessa che abbiamo indicato per detta respirazione. Se l'esercizio si fa in piedi, è conveniente che, aspettando l'impulso inspiratorio, si cerchi di evitare la curvatura lombare, per cui è utile inclinarsi in avanti molto leggermente. Nel momento in cui il diaframma discende, cioè mano mano che si inala attraverso l'addome, bisogna recuperare la posizione ben eretta, nella quale si prosegue il movimento inspiratorio fino alla fine.
Processo: dopo un'inspirazione completa, smettere volontariamente di respirare per pochi secondi fino a che "si sente venire" l'impulso ad inspirare. Allora, lasciandosi portare da questo impulso e seguendolo, permettere al diaframma di dirigere il movimento addominale con il quale, dilatando l'addome e la parte inferiore dei polmoni, si permette che l'aria entri in essi senza alcuno sforzo.
Si segua mentalmente questo movimento e lo si amplifichi per renderlo più profondo. Di seguito. e senza interrompere l'entrata di aria, si drizzino completamente e si sollevino le costole inferiori e la prte mediana dei polmoni. Si sollevi quindi la parte alta del petto affinché l'aria entri perfino negli apici polmonari. Quest'azione risulta più semplice se si fa un piccolo gesto di rotazione con le spalle, tirandole verso l'alto ed all'indietro; in tal modo si facilita l'accesso di aria nella parte più alta dei polmoni.
Quando si fa questo gesto, si contragga leggermente l'addome, così l'aria sarà spinta verso l'alto.
Tutti questi movimenti devono essere effettuati in modo continuo, uno dopo l'altro, come in una sola unità, senza forzare in nessun momento: il movimento deve risultare uniforme, delicato e naturale. Trattenere l'aria da uno a cinque secondi e procedere con l'espirazione. Cominciare allentando la tensione della parte alta dell'apparato respiratorio poi della parte mediana e finire con un rilassamento addominale completo. L'aria deve fluire sempre per il naso, in un modo regolare, delicato ed uniforme.
Si comprenderà che si sarà eseguito correttamente l'esercizio quando si sperimenterà una notevole sensazione di pienezza e soddisfazione che è possibile aver sperimentato già qualche volta spontaneamente quando si è respirato in profondità non volontariamente e senza sapere in che maniera lo si è fatto. Si ha allora l'impressione che l'aria riempia non solo il petto, ma anche la schiena.
ATTEGGIAMENTO MENTALE
Finché non si domini perfettamente la tecnica di esecuzione, è conveniente che si seguano con cura tutti i movimenti dell'apparato respiratorio per continuare a regolarli.
Quando le differenti fasi dell'esecuzione non creano più alcuna difficoltà, allora la mente da una parte segue tutto il processo respiratorio, dall'altra si centra nella parte posteriore della testa.
Al movimento respiratorio si accompagnino le seguenti immagini mentali:
inspirando, si visualizzi che l'energia pranica contenuta nell'aria entri dentro l'organismo in forma di punti brillanti per vivificarlo fisicamente, psichicamente e mentalmente. Finché dura la ritenzione dell'aria, si formi l'immagine che l'energia pranica si fissi e sia assimilata in profondità, rimuovendo tutti i residui che esistono all'interno.
espirando, si visualizzi che tutti i residui fisici, psichici e mentali siano espulsi insieme all'aria viziata, lasciando l'individuo completamente limpido, sano e forte sotto ogni aspetto.
DURATA
La respirazione completa si può fare da tre a dieci volte in una sola sessione, incominciando con sole tre respirazioni il primo giorno ed aumentando ogni giorno una respirazione per sessione.
si possono fare fino a tre sessioni giornaliere, ognuna un po' prima dei tre pasti principali del giorno.
EFFETTI
OSSERVAZIONI
Raccomandiamo allo studente la stretta osservanza delle istruzioni che abbiamo dato riguardo alla tecnica di esecuzione di questo esercizio; in particolare raccomandiamo di non forzare mai nessun movimento.
Avvertiamo anche lo studente di non prolungare la durata dell'esercizio ma di continuare ad aumentare con prudenza il tempo della respirazione profonda.
Se si è sofferto di qualche problema cardiaco o polmonare, bisogna astenersi dal praticare la respirazione profonda per conto proprio; si consulti preventivamente il medico. Lo stesso avvertimento vale se si soffre al momento di qualche malattia.
Se dopo avere eseguito l'esercizio si nota di essere eccitati, nervosi e di trovare difficoltà a dormire e riposare, vuole dire che si è esagerato nella durata di questo o altri esercizi stimolanti. Si pratichino allora alcuni esercizi di respirazione addominale e si faccia contemporaneamente il rilassamento, fino a che ci si è calmati e si è perfettamente tranquilli. Nel corso del giorno sarà anche utile eseguire una o due respirazioni complete ogni volta che si senta la necessità di aumentare la propria tranquillità, il proprio autocontrollo o la fiducia in se stessi. Col tempo si farà questo in modo automatico in qualunque momento in cui se ne avverta la necessità.
CONCLUSIONI
Molto si è detto, molta Luce si è proiettata sui Misteri della vita e la morte, dell'origine e del destino atteso, della causa e dei propositi universali. Abbiamo studiato il processo che dura dall'origine dell'Universo fino alla fioritura dell'innata divinità latente e presente dentro ogni essere umano. Ma anche se assimilassimo tutto il sapere del mondo a niente servirebbe se questo non diventasse presente nell'esperienza nelle nostre vite. Si possono conoscere tutte le proprietà nutritive di una mela, ma se non la mangiamo e la digeriamo questa conoscenza non servirà a nulla. allo stesso modo l'uomo si affanna per conquistare la saggezza, ma non segue i canali corretti. La Verità non può essere posseduta, essa è come aria nelle nostre mani; essendo più ampia di noi, sarà Essa (a tempo debito e con al dovuta maturità) a possedere l'Uomo.
La via spirituale è il sentiero che ci conduce alla nostra vera casa Cosmica, rendendoci partecipi dell'opera del Padre Celeste, il quale è in essenza una parte del nostro vero essere. E' il cammino che è stato percorso da molti esseri, molti altri stanno percorrendolo attualmente e sarà il cammino che presto o tardi percorrerà tutta l'umanità.
E' impossibile sfuggire a questa Gran attrazione Cosmica che ci assorbe verso l'alto e verso il seno dell'Amore divino.
Terminiamo intonando il mantram:
Om Lokah Samastah Sukhino Bhavantu - 3 volte
Om Shanti Shanti Shanti - 1 volta
Infine, rimaniamo per tutto il giorno vigili in questo stato speciale raggiunto.
I pensieri Seme del mese
Ci si concentrerà su dodici pensieri seme, uno per ogni mese e tutti mediteranno sullo stesso seme per tutto il mese.
La meditazione del pensiero seme durerà da 7 a 10 minuti. Bisogna ricordare che si deve meditare sul significato sia della frase completa che delle singole parole della frase, sia sui possibili effetti a livello personale che sulla proiezione a livello mondiale.
1° mese
che l'anima controlli la forma esterna, la vita e tutti gli avvenimenti.
che l'amore permanga, che tutti gli uomini amino.
2° mese
stabilità, serenità, forza e servizio.
3° mese
che le azioni dell'anima siano i moventi della mia vita giornaliera.
Io sono quest'anima e ad essa mi dedico.
Quest'anima è una ed è di tutti i miei simili e io sono uno con loro.
La nota chiave dell'azione dell'anima è il sacrificio.
4° mese
dedicarsi al servizio dell'anima è, in ultima analisi, servire l'umanità e la Gerarchia. Questa è la sequenza.
5° mese
dimenticando me stesso, ottengo il necessario per aiutare i miei simili.
6° mese
la volontà dell'anima si trasforma nella mia volontà. Non ne conosco altre, Questa volontà è amore, pace, potere e forza di vita. Essa mi sostiene e mi conduce alla croce e alla resurrezione.
Solo così posso elevarmi e favorire l'avanzamento dei miei simili insieme a me.
7° mese
mi mantengo nella Luce e man mano che la Luce brilla attraverso la mia forma, la irradio.
8° mese
il senso di responsabilità arde in fiamme scintillanti in ogni anima che ha cercato e trovato l'allineamento.
9° mese
chiedo alla mia anima che io, lo Spirito nella forma possa agire come canale di compassione e strumento d'amore, fino a che mi riconosca come l'amore stesso.
Io sono quest'amore.
"Ed io, se fossi innalzato dalla Terra, tutti attrarrò a me".
10° mese
mi sforzo per comprendere. "Sia fatta la tua volontà, non la mia".
11° mese
mi sforzo per comprendere. Che la saggezza prenda il posto della conoscenza nella mia vita.
12° mese
mi sforzo di collaborare.
Che il Maestro della mia vita, l'anima, e colui che cerco di servire, portino Luce ad altri per mezzo di me.
SUGGERIMENTI PRATICI PER LA MEDITAZIONE
E' conveniente che si torni a studiare il capitolo sulla meditazione. C'è una gran varietà di disposizioni propedeutiche che possono portare ad un avvicinamento rapido alla meditazione.
E' necessario adempiere di buon animo a queste disposizioni e, fin dove è possibile, bisogna utilizzare sempre come guida il buonsenso; ma se non si può realizzare nessuna di queste disposizioni non bisogna preoccuparsi, la vera meditazione non dipende da questi.
Ciò che un discepolo deve sapere è che non deve aspettare condizioni esterne propizie o convenienti per meditare o per realizzare qualsiasi altro lavoro spirituale.
Non esistono problemi o situazioni avverse in cui l'anima non possa trionfare. Il vero discepolo agisce indipendentemente dal favore delle circostanze.
1. LA POSIZIONE
E' necessario meditare sempre con la colonna vertebrale eretta, con la testa ed il collo che formano una linea retta. Questo si dovrà fare senza sforzo; non bisogna meditare in posizione tesa o forzata. Ci si rilassa e si procura che la testa ed il mento non siano rigidi, né tirati all'indietro.
Nella meditazione individuale è bene evitare fughe di energia; per poter conservarla si incrociano i piedi o ci si siede con le gambe incrociate e le mani sistemate sul grembo, la destra sulla sinistra o sulle ginocchia, col dito indice e pollice che si toccano; chiudendosi si evitano perdite di energia.
2. IL LUOGO
La scelta del posto dove si fa la meditazione è molto importante. Deve essere un luogo di ispirazione, serenità, radiazione e benedizioni. E' un santuario dove si entra dopo essersi allontanati da problemi, preoccupazioni, ansietà e paure giornaliere.
Il meditare sempre nello stesso posto fa sì che l'atmosfera di quel luogo arrivi ad impregnarsi della qualità di energia generata nella meditazione ed il meditante costruisce automaticamente un piccolo Tempio di energia sottile dove si potrà entrare con più rapidità nei livelli superiori, a causa della qualità energetica del posto. Naturalmente, meditare all'aperto su di una montagna, in un campo, vicino al mare, in un giardino, ecc., è anche molto giovevole.
3. L'ORA
La meditazione potrà essere effettuata in qualunque ora del giorno. Ma il miglior tempo per la meditazione è costituito dalle prime ore del mattino, preferibilmente tra l'alba e il sorgere del sole.
Di mattina presto si usufruisce di molti benefici per la meditazione: la mente è meno carica e relativamente libera dal peso dei problemi giornalieri; si comincia il giorno dopo essersi caricati di energie spirituali; così si affronta la vita quotidiana con maggiore luce, amore e potere e ci si dedica ad una vita di servizio.
Il prana, o energia solare, è più puro e forte di mattina presto ed i nostri corpi eterici a quell'ora possono assimilarlo più facilmente.
4. LA DURATA
Questa dipende in larga misura dallo stato di integrazione spirituale dell'aspirante e anche dal tipo di meditazione che si pratica; come norma generale, per le meditazioni occulte, all'inizio, non è conveniente che si superino i 35 minuti.
Non è comunque la durata, la cosa più importante, bensì la sintonia con l'anima; a volte una meditazione di 15 minuti è migliore di quella di un'ora. La meditazione dovrà svolgersi così tutti i giorni, perché gli effetti della meditazione sono cumulativi e nei giorni in cui non la si effettua si perdono molte energie.
5. LA DIREZIONE DELLA POSIZIONE
Molte energie spirituali vengono al pianeta dall'est e dal nord. Pertanto si consiglia di meditare rivolti in queste due direzioni. Quando si medita di mattina presto, è preferibile essere rivolti ad est; al pomeriggio, al nord, naturalmente sempre che sia possibile.
6. LE RELAZIONI SESSUALI
Non si intraprenda mai la meditazione prima che siano passate da sei ad otto ore dopo un orgasmo sessuale. Questo è molto importante. Altrimenti potrebbe avvenire che: si danneggino le cellule cerebrali, si danneggi il corpo eterico, si verifichi debolezza agli occhi, si danneggi l'udito, si verifichino confusioni e disordini nervosi, ecc.
Ciò è causato, principalmente, dal fatto che gli organi sessuali sono connessi col centro della gola nel corpo eterico, con lo schema degli organi generativi nei corpi emozionale e mentale, coi petali della conoscenza del Loto egoico e con l'atomo mentale permanente. Durante l'atto sessuale si estraggono energie da questi centri e se nel momento della meditazione non si sono recuperate sufficienti energie, si impone una forte pressione a questi centri e ai loro organi corrispondenti. Qui sta la chiave della sublimazione del sesso e del perché c'è molta enfasi sull'astensione occasionale.
7. L'ETA'
La prudenza consiglia di iniziare la meditazione non prima dei 18 anni, salvo che si tratti di anime molto evolute.
I bambini e ragazzini non devono essere forzati a fare alcuna meditazione con schema. Se mostrano interesse per l'argomento e aspirazione a cominciare la meditazione, si possono insegnare loro l'allineamento e la riflessione su pensieri seme come le seguenti virtù: pazienza, gratitudine, impegno, magnanimità, persistenza, silenzio, cortesia, bontà, serenità, gentilezza, veracità, cooperazione, austerità, coraggio, gioia, semplicità, lealtà ed altro.
Qualunque meditazione imposta può avere effetti disastrosi sui cervelli e le vite dei bambini, conducendoli ad un basso psichismo oa disordini mentali e fisici.
Questo può avvenire perché lo schema dei chakra ed il cervello dei bambini non sono ancora completamente strutturati.
8. QUANDO INTERROMPERE LA MEDITAZIONE
Alcuni segnali indicano che si dovrà interrompere la meditazione per un periodo.
Questi sono i principali:
- se ci si sente stanchi e non si può riposare o dormire normalmente
- se si nota qualche iperstimolazione, specialmente nel centro sacro
- se si diventa nervosi
- se si comincia a dimenticare cose
- se si è "interiormente" forzati a fare cose e pronunciare parole che non si
vorrebbero fare né pronunciare
- se si comincia ad essere trascurati e irresponsabili
- se si ha mal di testa, dovuto alla meditazione
- se si comincia a pensare seguendo linee di pensiero negative, si diventa critici
e si attaccano aggressivamente altre persone.
Se si nota qualche anormalità nella propria condotta, si sia cauti. La meditazione è un processo di fioritura interna, nella sua naturale bellezza e fragranza. Non c'è pericolo nella meditazione corretta. Non dimentichiamo mai che il buonsenso è il maggiore maestro, utilizziamolo.
9. COME TERMINARE LA MEDITAZIONE
Prima di aprire gli occhi: sentire il proprio corpo; respirare con maggiore profondità; muoversi un po'; sentire il posto dove si sta seduti; prendersi il proprio tempo; ritornare lentamente e fare alcune respirazioni profonde; portare lentamente la coscienza alla superficie e poi aprire lentamente gli occhi; non alzarsi immediatamente; rimanere seduti per un momento in silenzio.
Immediatamente dopo avere terminato la meditazione, rimanere molto attenti; non lasciare che pensieri e sentimenti mondani vaghino automaticamente, come normalmente succede, ma stare "serenamente attenti ed in attesa" e portare con sé, per tutto il giorno, quello stato superiore raggiunto nella meditazione.
Chiunque opererà così si trasformerà in un Maestro.
PRATICA "LA RICAPITOLAZIONE"
L'auto-conoscenza, l'auto-scoperta, l'auto-esplorazione, sono assolutamente necessarie per la nostra Realizzazione. Ed è perciò che tutte le scuole esoteriche del passato e del presente insistono specialmente sull'autoconoscenza.
Questo requisito, oggigiorno, continua ad essere uno dei pilastri basilari per l'autorealizzazione intima dell'essere.
Si indica che il discepolo provveda ogni notte, prima di ritirarsi a riposare, a ricapitolare tutti gli incidenti, gli eventi, i pensieri, le emozioni, le parole e gli atti del giorno; questa analisi si dovrà fare in ordine di tempo invertito, cominciando con gli avenimenti immediati e retrocedendo fino al momento in cui ci si è alzati.
Esistono quattro ragioni principali perché la Ricapitolazione vespertina diventi parte integrante del nostro lavoro:
a. L'autoesame è illuminante per lo studente. Una delle prime raccomandazioni che si fanno agli studenti di occultismo è "CONOSCI TE STESSO". Una seria analisi dei fatti del giorno aiuta ad arrivare a questa conoscenza.
b. Occultista è già colui che lavora coscientemente con la legge di causa ed effetto, sia riguardo alla propria vita, che riguardo ai piani dell'evoluzione. UN MAESTRO APPLICA LA LEGGE NEI TRE MONDI.
ESERCIZIO
1. Adottare una posizione comoda e rilassata, meglio evitare una posizione nella quale si sia stesi o sdraiati sul letto, poiché in questa posizione tendiamo rapidamente a divagare e a dormire.
2. Allineare la personalità e contattare l'anima. Situarsi come coscienza nella sommità della testa e da quel punto elevato e limpido realizzare il processo di ricapitolazione. Ricordare che si è il Giudice dei propri atti e che bisogna procedere con giustizia e obiettività.
3. Incominciare la ricapitolazione dagli eventi più prossimi, cioè da un minuto prima e retrocedere poco a poco, fino al momento in cui ci si è alzati al mattino. E' necessario essere precisi nei propri ricordi e soffermarsi su quegli episodi quotidiani in cui si percepisce che è successo qualcosa di "perturbante" a livelli fisici, verbali, emozionali o mentali. Ci si soffermi su quell'evento brevemente, non ci si trattenga molto sugli incidenti, ma piuttosto si osservino la causa, l'effetto e il proprio atteggiamento mentale.
4. Una volta trovata la "causa perturbatrice", mentalmente la si illumini con amore. Si rettifichi quindi l'evento, visualizzando come si sarebbe svolto se in quella circostanza si fosse stati allineati, se il proprio Maestro interno fosse stato in quel momento presente. Tutto ciò si deve fare rapidamente, non soffermandosi molto, e poi si continui a ricapitolare.La durata della ricapitolazione deve essere approssimativamente dic irca 15 minuti.
Si raccomanda diligente vigilanza per evitare di cadere in una morbosa auto-analisi e in una introspezione egoistica. Questo è malsano. Una volta fatta la ricapitolazione non ci si deve più pensare.
Se si sono commessi errori, si rettifichino e ci si proponga di non ripetere la stessa azione. Ma su questo non bisogna soffermarsi molto. Il tempo è prezioso e va utilizzato per creare il futuro e non per recriminare sul passato. Se risultasse impossibile fare questa ricapitolazione di sera, si può effettuare a qualunque ora, sempre nelle ultime 24 ore.
La pratica deve essere sistematica.
ESERCIZIO DI RICAPITOLAZIONE
Questo esercizio complementare è simile a quello precedente; in realtà i primi passi sono gli stessi, ma cambia il tempo e la durata dell'esercizio.
Consiste nel ricapitolare eventi passati, dal momento della nostra infanzia, fio ad oggi. Durante la vita abbiamo continuato ad accumulare molti "nodi psichici" che costituiscono le cause di molti problemi attuali, paure, fobie, complessi, ecc. Esiste molta energia nel nostro interno che è intorpidita e che bisogna liberare.
Allinearsi ed entrare per alcuni istanti nel silenzio mentale; poi cercare di ricordare qualunque evento passato che ci sembri "perturbatore" o che provochi irritazione o dolore in qualche aspetto della nostra personalità.
Osservare la Causa ed illuminare l'evento, che poi rettificheremo cambiando il "copione". Non importa l'ordine dei ricordi come accadeva nell'esercizio precedente.
La durata può variare, ma all'inizio conviene non protrarre la pratica oltre i 20 minuti.
Questo esercizio si può fare quando si vuole, magari due volte al mese.
Ci si sorprenderà immediatamente dei risultati.
EFFETTI E COMMENTI
Pensiamo di conoscerci in profondità, ma questa sensazione non è veritiera, è un'illusione, ci sono sempre aspetti, tratti e nodi psichici che ancora non abbiamo curato.
Magari ci sarà qualcuno che avrà ricapitolato per molti anni e penserà che ormai non c'è più molto da ricordare della sua vita, ma la verità è che la ricapitolazione delle nostre vite non finisce mai (per lo meno non in questa vita...) anche se la eseguiamo alla perfezione.
La ragione per la quale gli individui ordinari non hanno controllo e direzione nelle proprie vite e nel mondo dei sogni è perché non hanno mai ricapitolato e le loro vite sono piene fin all'orlo di emozioni dense e pesanti, di frustrazioni e paure non comprese.
Grazie alla ricapitolazione (che per i cristiani è "purificazione della coscienza") gli Occultisti sono relativamente liberi da pesanti legami emozionali e, se qualcosa li ferma, in quel momento si può supporre che c'è in loro ancora qualcosa di non completamente chiaro. Si tratta di un esercizio imprescindibile poiché man mano che ricapitoliamo la "pesantezza" delle nostre vite si riduce costantemente e diventiamo sempre più eterei.
Questo esercizio potenzia grandemente la Memoria ed è un pilastro basilare, insostituibile, per il risveglio della coscienza superiore, in tutti i piani.
La ricapitolazione può essere considerata il fattore essenziale per la ridefinizione e la redistribuzione dell'energia necessaria per l'evoluzione. La ricapitolazione libera l'energia imprigionata dentro di noi, senza la quale non è possibile evolvere.
La ricapitolazione comincia quando la mente illuminata dall'anima "sistema" le impressioni. Sistemare vuole dire Ricostruire l'avvenimento.
Per i Maestri la ricapitolazione è un tema molto pi+ profondo e complesso di una psicoanalisi intellettuale. Nella pratica della ricapitolazione trattiamo direttamente una quantità di energia "imbottigliata" che a poco a poco riusciamo a liberare. E' uno dei lavori spirituali più importanti ed efficaci per accrescere la nostra energia spirituale e disfare tutti i "nodi psichici" che ci impediscono di avanzare.
Quando un occultista ricapitola coscientemente prima di coricarsi "guadagna" due ore di sonno e riposa con maggiore profondità. Così pure nel momento della morte fisica l'anima ricapitola la vita nello stesso ordine; se cominciamo ad effettuare ciò già da ora, giochiamo in vantaggio, evolvendo più rapidamente; questo è il potere di questa pratica.
PRATICA "LETTURA SPIRITUALE"
La lettura spirituale, lo studio, l'avvicinamento intellettuale all'insegnamento esoterico e spirituale sono requisiti basilari nel sentiero spirituale.
Il Discepolo parte sempre in primo in primo luogo dalla conoscenza acquisita affinché, una volta compresa e assimilata correttamente, essa possa essere tramutata in esperienza.
Come un medico, uno scienziato o un architetto, il discepolo deve prepararsi e continuare a studiare per continuare ad avanzare utilizzando intelligentemente tanto il tempo che i propri sforzi.
Quanto più si conosce, meglio si potranno utilizzare le energie. Naturalmente, la conoscenza deve essere sempre accompagnata dalla sperimentazione, altrimenti non staremmo procedendo in modo adeguato.
Pertanto si suggerisce allo studente di leggere per almeno 20 minuti al giorno o l'equivalente del totale delle ore giornaliere alla settimana.
C'è ovunque molta letteratura esoterica o pseudo-esoterica. Ma un corretto orientamento ci permetterà di scegliere i libri e gli autori più giusti.
Quando leggiamo argomenti elevati, spirituali, la nostra mente si eleva e si proietta verso quei mondi di luce e bellezza.
E' un modo di alimentarsi e di polarizzarsi in livelli superiori. Non dobbiamo sottovalutare gli studi e la lettura intelligente.
Che i nostri pensieri si riempano di saggezza e condividiamo l' "opera redentrice" di tanti Maestri ed Iniziati di tutti i tempi.
PRATICA Affermazione della Nuova era
(Affermazione interiore)
IO SONO IL CREATORE DELL'UNIVERSO
IO SONO IL PADRE E LA MADRE DELL'UNIVERSO
TUTTO VENNE DA ME
TUTTO RITORNERÀ A ME
MENTE, SPIRITO E CORPO
SONO I MIEI TEMPLI,
AFFINCHÉ L'ESSERE REALIZZAI IN ESSI
IL SUO SUPREMO ESSERE E DIVENIRE.
L'affermazione della Nuova era, data da Maitreya, l'istruttore del Mondo, è un grande mantram con un potente effetto invocativo.
Sarà uno strumento molto utile per riconoscere che l'uomo e Dio sono uno, che non c'è separazione. L'"Io" è il principio divino dietro ogni creazione. L'Essere deriva dal principio divino ed è identico a lui.
La forma più efficace di utilizzare questo mantram è recitare o dire mentalmente il testo con volontà focalizzata, mentre si mantiene l'attenzione nel Centro Ajna tra le sopracciglia. Quando la mente comprende si esercita la volontà, questi concetti saranno attivati ed il mantram funzionerà. Se si recita con sincerità ogni giorno, crescerà in noi la comprensione del nostro vero essere.
PRATICA "IL RICORDO DEL MEZZOGIORNO"
La prima funzione del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo consiste nel materializzare le idee che fino a quel momento erano state solo teorie.
I loro compiti sono: estrarre la teoria dalla sfera del sentimentalismo, dell'idealismo e dell'aspirazione mistica e presentarla al pubblico come un fatto concreto dimostrato; evidenziare l'espressione della buona volontà ed il compimento della legge dell'amore evitando di riferirsi a qualche organizzazione, con la sua denominazione, insegnamenti e dottrine.
Gli uomini di buona volontà di tutto il mondo si uniscono tutti i giorni alle cinque del pomeriggio a questo grande gruppo di servitori, recitando silenziosamente il mantram:
Che il Potere della Vita Una affluisca
attraverso tutti gruppi dei veri servitori.
Che l'Amore dell'Anima una caratterizzi la vita
di tutti coloro che intendono aiutare i Grandi Esseri.
Che possa compiere la mia parte nel Lavoro Uno, mediante l'oblio di me stesso, l'innocuità e la giusta parola.
PRATICA "I TRIANGOLI"
Potremmo dire che questa pratica è essenzialmente un lavoro di servizio che richiede poco investimento di tempo ed è di grande efficacia.
E' il lavoro dei "tessitori di Luce" che attualmente stanno realizzandolo migliaia di persone in tutto il mondo. Per la sua attivazione è necessario che tre persone vogliano volontariamente prestare il loro servizio.
ESERCIZIO: si ricerchino tre persone che vogliano cooperare. Non è necessario che esse siano fisicamente presenti in un determinato posto, poiché in realtà la loro unione è realizzata nei piani interiori, né è necessario che la pratica sia svolta alla stessa ora poiché nel piano mentale non esiste il tempo.
La cosa importante è che si faccia giornalmente l'esercizio all'ora più conveniente per ognuno.
1. Ci sediamo comodamente nella posizione di meditazione più adeguata e ci rendiamo consapevoli che c'è una necessità mondiale cui sopperire.
2. Una volta allineati ci situiamo come coscienza nell'alto della testa e da quel livello elevato dirigiamo l'esercizio.
3. Immaginiamo di essere un punto di luce situato sulla sommità della testa.
4. Visualizziamo i nostri due compagni formando con essi un triangolo e pronunciamo tre volte il nome di ognuno. Li vediamo come anime nelle le loro teste e mentalmente tracciamo una corrente diluce che unisce i tre in un triangolo luminoso.
5. Possiamo tracciare anche altre tre linee di luce verso l'alto; le tre linee si uniscono in un punto in alto formando una piramide geometrica di tre lati con base ed altezza. Ci fondiamo anche mentalmente con tutti gli altri triangoli del mondo che lo circondano ed illuminano.
6. Poi immaginiamo di sollevarci dal corpo coi nostri compagni e da un punto lontano nello spazio contempliamo il pianeta Terra. Vediamo dappertutto sul pianeta molti triangoli sparsi come il nostro, che lavorano per lo stesso fine. Osserviamo una grandiosa rete di energia d'amore, pace e buona volontà che copre tutto, penetrando in tutti i cuori e in tutte le menti della famiglia umana.
7. Ritorniamo lentamente e dal centro del triangolo creiamo un canale di energia, un ponte di luce pura che va dal triangolo fino a SHAMBALLAH passando per la Gerarchia ed il Cristo, costruendo così una connessione sicura e potente.
8. Ora recitiamo la Grande Invocazione, ponendo consapevolmente l'attenzione ad ogni strofa e immaginando che l'energia, attraverso il canale da noi costruito, precipiti da Shamballah, discenda al nostro triangolo e da lì si diffonda dappertutto, potenziando quella rete di triangoli di Luce planetaria.
9. Intoniamo tre volte il mantram OM diffondendo l'energia spirituale per il mondo e, terminando, rendiamo grazie alla Gerarchia spirituale ed ai nostri compagni di triangolo.
OSSERVAZIONI
E' necessario essere costanti e sistematici nella pratica dei triangoli. Il triangolo svanisce nei piani interiori quando qualcuno dei tre membri smette di realizzare l'esercizio per tre giorni consecutivi.
Se per qualsiasi ragione uno dei membri decide di lasciare il triangolo deve informare rapidamente della sua decisione agli altri due. A loro volta questi possono cercare, anche rapidamente, un nuovo membro. In questo modo il triangolo può proseguire nel suo normale funzionamento.
COMMENTO
E' incredibile osservare, da un livello di chiaroveggenza superiore, come il lavoro dei triangoli continua a diffondersi ogni giorno con maggiore potere e portata.
Potremmo dire esotericamente che i Lavoratori della Rete continuano a tessere linee di luce spirituale sul nostro pianeta. Sono, potremmo dire, i creatori di un nuovo Corpo eterico planetario, più luminoso, più amorevole ed includente, che raggiunge e avvolge tutti. L'umanità non ha mai avuto tanta necessità di portatori di luce come oggi.
La nuova era, nella quale stiamo entrando, offre un'eccezionale opportunità a tutta l'umanità, ma allo stesso tempo i problemi dell'attuale periodo di transizione sono critici. Il servizio che prestano i Triangoli, aiutando a costruire un mondo migliore dove gli uomini e le nazioni possano vivere insieme in corrette relazioni, ha l'immensa responsabilità di favorire, accrescere ed utilizzare l'energia-luce del pianeta.
La pratica dei triangoli è un lavoro Gerarchico e pertanto si occupa di avvicinare il quinto regno alla vita del nostro piano fisico.
PRATICA "IL SONNO SOLARE"
La preparazione al sonno è tanto importante come la preparazione all'inizio di un nuovo giorno mediante la meditazione. Quando ci corichiamo per riposare (preferisco utilizzare l'espressione "riposare" e non "dormire) stiamo, realmente, preparandoci a realizzare un misterioso viaggio, un viaggio nei mondi sottili dell'universo. E naturalmente è molto importante farlo nel miglior modo possibile poiché da quest'attività dipenderà se il riposo sarà benefico e se l'assimilazione del nostro lavoro spirituale sarà proficua.
Alcuni punti vanno tenuti presenti perché possono aiutarci a migliorare tanto il nostro riposo come il nostro soggiorno in quei mondi interiori.
Il sonno non è che il confuso ricordo di ciò che è stato vissuto e non compreso. Che cosa facciamo durante le 8 ore in cui il nostro corpo rimane disteso? Dov'è la nostra coscienza, dov'è la nostra anima? Che cosa stiamo facendo e con chi stiamo?
Passiamo un terzo della nostra vita in altri mondi, in altre regioni, senza sapere cosa facciamo né a cosa serve. E' la nostra opportunità e il nostro dovere di anime evolventi prepararci e risvegliare la Coscienza in tutti ed ognuno di quei luoghi e stati. Il Maestro non dorme "mai".
Quando ci addormentiamo perdiamo la continuità della coscienza ed in gran parte questo problema è dovuto alla mancanza di integrazione tra i diversi meccanismi interiori dell'uomo, realizzazione alla quale dovremmo mirare mediante il lavoro cosciente nel campo spirituale. Dalla qualità vibratoria con cui ci addormentiamo dipenderà direttamente il piano e il sotto piano in cui andremo, con gli effetti conseguenti. Da qui anche l'importanza della ricapitolazione notturna.
Nei piani interiori possiamo imparare molto, continuare il nostro lavoro spirituale, aiutare altri esseri e realizzare altre imprese elevate.
ALCUNI SUGGERIMENTI
- Fare la ricapitolazione prima di coricarsi; ciò aiuterà a decongestionare la psiche ed a recuperare per il riposo all'incirca le prime due ore di sonno. Queste due prime ore sono utilizzate dall'inconscio per riorganizzare e ricapitolare eventi e circostanze del giorno che sono sfuggiti alla coscienza.
- Prima di coricarsi fare sempre un buon allineamento (nel caso si sia realizzata la ricapitolazione non sarà necessario); ancorare la coscienza nella parte più elevata della testa e da lì lasciarsi introdurre dolcemente nei mondi interiori.
- Gli ultimi pensieri sono di vitale importanza per cui bisogna immergersi nel sonno con pensieri elevati. E' utile andare a "riposare" con l'idea di essere un Maestro: l'inconscio, poco a poco, andrà modellando quell'immagine che un giorno si realizzerà. Ricordare che l'energia segue il pensiero.
- Prima di dormire chiedere umilmente al proprio angelo solare e ai Maestri aiuto per risvegliare la coscienza. Si può, se si vuole, chiedere: PROTEZIONE, GUIDA e SERVIZIO.Quando ci si riferisce al Servizio, si intende che si può chiedere l'opportunità di collaborare, di aiutare in ciò che è necessario. In questo modo ci si renderà utili anche nei mondi interiori.
ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE COSCIENTE
(estratti dai testi di Antonio Blay)
In cosa consiste la respirazione cosciente
La respirazione cosciente consiste nel fare esattamente ciò che la natura già ci consente costantemente, ma in un modo un po' più intenso e, soprattutto, in piena consapevolezza. Non consiste nell'imporre esteriormente mediante la nostra volontà un ritmo nuovo al nostro modo naturale di respirare ampliandolo dolcemente e prendendo progressivamente coscienza dell'atto. E' uno scoprire, seguire e ampliare la nostra respirazione naturale.
La respirazione cosciente si attua mediante il dominio diretto della mente sui muscoli respiratori. Non consiste nell'aspirare aria ma nell'attivare debitamente detta muscolatura: diaframma, intercostali, ecc. Questo vuol dire che la mente deve rimanere in attesa del movimento muscolare e che non bisogna immettere aria e pressione attraverso il naso, contrariamente a quello che si è insegnato sempre in Occidente. La respirazione acquisisce così una delicatezza e una semplicità caratteristiche che basterebbero a far considerare questa tecnica respiratoria prima tra tutte.
A causa del totale parallelismo esistente tra le nostre funzioni fisiologiche e le nostre funzioni psichiche, è evidente che, parallelamente a questi effetti di ordine materiale, la respirazione cosciente produrrà anche pulizia, vitalizzazione e crescita generale di tutto il nostro psichismo.
Con ciò impariamo, in primo luogo, a far andare la nostra mente all'unisono con una delle nostre funzioni ritmiche più importanti; secondo, a regolare coscientemente l'energia vitale circolante nella nostra unità psicosomatica e, terzo, a scoprire ed esprimere in maniera spontanea nuovi e più profondi livelli della nostra personalità.
RESPIRAZIONE COMPLETA O INTEGRALE
La respirazione completa è la combinazione dei tre tipi di respirazione: addominale, media e clavicolare.
L'aspetto caratteristico della respirazione completa è che essa è composta da due fasi molto chiaramente distinte in quanto alla modalità di esecuzione.
La prima fase è costituita dall'inspirazione addominale. La seconda fase che segue la prima senza soluzione di continuità consiste nell'espansione ed elevazione delle costole, movimento che è più cosciente e che può dirigersi con la volontà.
ESECUZIONE
Si può effettuare in piedi, seduti o sdraiati benché le posizioni più favorevoli siano le prime due. Poiché la respirazione completa comincia con la respirazione addominale, la posizione della colonna vertebrale deve essere la stessa che abbiamo indicato per detta respirazione. Se l'esercizio si fa in piedi, è conveniente che, aspettando l'impulso inspiratorio, si cerchi di evitare la curvatura lombare, per cui è utile inclinarsi in avanti molto leggermente. Nel momento in cui il diaframma discende, cioè mano mano che si inala attraverso l'addome, bisogna recuperare la posizione ben eretta, nella quale si prosegue il movimento inspiratorio fino alla fine.
Processo: dopo un'inspirazione completa, smettere volontariamente di respirare per pochi secondi fino a che "si sente venire" l'impulso ad inspirare. Allora, lasciandosi portare da questo impulso e seguendolo, permettere al diaframma di dirigere il movimento addominale con il quale, dilatando l'addome e la parte inferiore dei polmoni, si permette che l'aria entri in essi senza alcuno sforzo.
Si segua mentalmente questo movimento e lo si amplifichi per renderlo più profondo. Di seguito. e senza interrompere l'entrata di aria, si drizzino completamente e si sollevino le costole inferiori e la prte mediana dei polmoni. Si sollevi quindi la parte alta del petto affinché l'aria entri perfino negli apici polmonari. Quest'azione risulta più semplice se si fa un piccolo gesto di rotazione con le spalle, tirandole verso l'alto ed all'indietro; in tal modo si facilita l'accesso di aria nella parte più alta dei polmoni.
Quando si fa questo gesto, si contragga leggermente l'addome, così l'aria sarà spinta verso l'alto.
Tutti questi movimenti devono essere effettuati in modo continuo, uno dopo l'altro, come in una sola unità, senza forzare in nessun momento: il movimento deve risultare uniforme, delicato e naturale. Trattenere l'aria da uno a cinque secondi e procedere con l'espirazione. Cominciare allentando la tensione della parte alta dell'apparato respiratorio poi della parte mediana e finire con un rilassamento addominale completo. L'aria deve fluire sempre per il naso, in un modo regolare, delicato ed uniforme.
Si comprenderà che si sarà eseguito correttamente l'esercizio quando si sperimenterà una notevole sensazione di pienezza e soddisfazione che è possibile aver sperimentato già qualche volta spontaneamente quando si è respirato in profondità non volontariamente e senza sapere in che maniera lo si è fatto. Si ha allora l'impressione che l'aria riempia non solo il petto, ma anche la schiena.
ATTEGGIAMENTO MENTALE
Finché non si domini perfettamente la tecnica di esecuzione, è conveniente che si seguano con cura tutti i movimenti dell'apparato respiratorio per continuare a regolarli.
Quando le differenti fasi dell'esecuzione non creano più alcuna difficoltà, allora la mente da una parte segue tutto il processo respiratorio, dall'altra si centra nella parte posteriore della testa.
Al movimento respiratorio si accompagnino le seguenti immagini mentali:
inspirando, si visualizzi che l'energia pranica contenuta nell'aria entri dentro l'organismo in forma di punti brillanti per vivificarlo fisicamente, psichicamente e mentalmente. Finché dura la ritenzione dell'aria, si formi l'immagine che l'energia pranica si fissi e sia assimilata in profondità, rimuovendo tutti i residui che esistono all'interno.
espirando, si visualizzi che tutti i residui fisici, psichici e mentali siano espulsi insieme all'aria viziata, lasciando l'individuo completamente limpido, sano e forte sotto ogni aspetto.
DURATA
La respirazione completa si può fare da tre a dieci volte in una sola sessione, incominciando con sole tre respirazioni il primo giorno ed aumentando ogni giorno una respirazione per sessione.
si possono fare fino a tre sessioni giornaliere, ognuna un po' prima dei tre pasti principali del giorno.
EFFETTI
1. Si sviluppano tutti gli elementi dell'apparato respiratorio ed aumentano la sua forza ed elasticità.
2. Si stimola delicatamente il lavoro cardiaco.
3. Grazie al massaggio prodotto dal movimento alterno di sollevamento e discesa del diaframma e all'alternazione di contrazione e rilassamento, i muscoli addominali ricevono uno stimolo definito e migliorano il loro funzionamento; ciò riguarda stomaco, pancreas, fegato, intestini, milza e reni.
4. Si intensificano anche l'eliminazione di anidride carbonica e l'assorbimento di ossigeno e si arricchisce così la qualità del sangue.
5. Grazie alla migliore qualità del sangue, aumenta la vitalità di tutti i tessuti ed organi del corpo.
6. Si stimolano tutte le combustioni organiche.
7. Migliorano la qualità e la resistenza del sistema nervoso in tutte le sue parti.
8. Aumenta lo scambio nutritivo tra cellule, tessuti ed organi di tutto il corpo.
9. Aumentano le difese del corpo e si innalza il tono generale dell'organismo.
OSSERVAZIONI
Raccomandiamo allo studente la stretta osservanza delle istruzioni che abbiamo dato riguardo alla tecnica di esecuzione di questo esercizio; in particolare raccomandiamo di non forzare mai nessun movimento.
Avvertiamo anche lo studente di non prolungare la durata dell'esercizio ma di continuare ad aumentare con prudenza il tempo della respirazione profonda.
Se si è sofferto di qualche problema cardiaco o polmonare, bisogna astenersi dal praticare la respirazione profonda per conto proprio; si consulti preventivamente il medico. Lo stesso avvertimento vale se si soffre al momento di qualche malattia.
Se dopo avere eseguito l'esercizio si nota di essere eccitati, nervosi e di trovare difficoltà a dormire e riposare, vuole dire che si è esagerato nella durata di questo o altri esercizi stimolanti. Si pratichino allora alcuni esercizi di respirazione addominale e si faccia contemporaneamente il rilassamento, fino a che ci si è calmati e si è perfettamente tranquilli. Nel corso del giorno sarà anche utile eseguire una o due respirazioni complete ogni volta che si senta la necessità di aumentare la propria tranquillità, il proprio autocontrollo o la fiducia in se stessi. Col tempo si farà questo in modo automatico in qualunque momento in cui se ne avverta la necessità.
CONCLUSIONI
Molto si è detto, molta Luce si è proiettata sui Misteri della vita e la morte, dell'origine e del destino atteso, della causa e dei propositi universali. Abbiamo studiato il processo che dura dall'origine dell'Universo fino alla fioritura dell'innata divinità latente e presente dentro ogni essere umano. Ma anche se assimilassimo tutto il sapere del mondo a niente servirebbe se questo non diventasse presente nell'esperienza nelle nostre vite. Si possono conoscere tutte le proprietà nutritive di una mela, ma se non la mangiamo e la digeriamo questa conoscenza non servirà a nulla. allo stesso modo l'uomo si affanna per conquistare la saggezza, ma non segue i canali corretti. La Verità non può essere posseduta, essa è come aria nelle nostre mani; essendo più ampia di noi, sarà Essa (a tempo debito e con al dovuta maturità) a possedere l'Uomo.
La via spirituale è il sentiero che ci conduce alla nostra vera casa Cosmica, rendendoci partecipi dell'opera del Padre Celeste, il quale è in essenza una parte del nostro vero essere. E' il cammino che è stato percorso da molti esseri, molti altri stanno percorrendolo attualmente e sarà il cammino che presto o tardi percorrerà tutta l'umanità.
E' impossibile sfuggire a questa Gran attrazione Cosmica che ci assorbe verso l'alto e verso il seno dell'Amore divino.
Può darsi che tutte le informazioni fornite in questo libro siano solo falsità, ma può darsi che siano profonde verità; in realtà questo non importa a livello intellettuale, interessa solo a chi ami la verità e sia disposto a pagare il prezzo del distacco dalle cose terrene, dell'impersonalità e del servizio.
Avrai tu il coraggio di strappare il Velo di Iside, del Mistero? Questa è la vera sfida!
OM NAMASKARAMS
Se qualcuno volesse mettersi in contatto con l'autore del libro,
può scrivere a mithila@ono.com
Link dei capitoli precedenti
https://incantodiluce.blogspot.com/2020/04/la-luce-adamantina-insegnamenti_14.html
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LA LUCE ADAMANTINA
INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA
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