LA LUCE ADAMANTINA
INSEGNAMENTI ESOTERICI
PER LA NUOVA ERA
(9)
CAPITOLO VI
LA REINCARNAZIONE E LA LEGGE DEL KARMA
Abbiamo creduto opportuno, e quasi necessario, riunire in questo capitolo questi due aspetti essenziali degli studi spirituali, perché la Reincarnazione e la legge del Karma, Legge di causa ed effetto, devono essere considerate con uno stesso prisma, non parzialmente o individualmente, bensì insieme. Esse, infatti, operano insieme ed armoniosamente, come due Leggi Capitali, essendo due pilastri basilari degli studi esoterici e chiavi del successo per qualunque comprensione dell'evoluzione e della spiritualità.
Innanzitutto, parleremo della legge della Reincarnazione; poi studieremo la legge di causa ed effetto (karma) e l'assoceremo alla reincarnazione, fornendo così un quadro completo ed una possibilità di comprensione precisa di due questioni che hanno dato, ultimamente, tanto da parlare.
Questi due aspetti sono come le mani destra e sinistra del Grande Architetto, artefice del mondo. L'enigma dell'universo non è risolto che a metà, se osservato alla luce di una sola verità. Si considerino entrambe le leggi come inseparabili, reciprocamente complementari, ed allora l'uomo avrà una visione che si amplierà con la sua crescita.
Intendiamo per "evoluzione": l'ascesa delle forme a maggiori e più sensibili complessità di struttura.
Intendiamo per "reincarnazione": l'ascesa della vita dell'uomo attraverso i successivi corpi che continua ad assumere, vita dopo vita, ottenendo in questo modo corpi con sempre più complete e nobili capacità di pensare, sentire ed agire, fino a raggiungere una completa esteriorizzazione dell'Essere:
"Benché generalmente si pensi che la reincarnazione sia applicabile solo alle anime degli uomini, in realtà è un processo che interessa ogni vita e ogni organismo pur se di forma differente".
La reincarnazione è la verità che ha fatto vibrare le menti di milioni di persone di tutto il mondo e ne ha modellato i pensieri durante innumerevoli secoli. Scomparve dal pensiero europeo in epoche di oscurantismo ed inquisizioni, cessando così di avere influenza sul nostro sviluppo mentale e morale, con gran detrimento di questo, sia detto di passaggio. Durante gli ultimi secoli questa verità, di quando in quando, ha brillato come un lampo nelle menti di alcuni dei più grandi uomini della nostra civiltà, come una spiegazione possibile di alcuni dei problemi più importanti della vita umana; e durante questi ultimi anni fu enunciata infine come parte essenziale dell'insegnamento esoterico.
Attualmente la reincarnazione forma parte essenziale e dogma di alcune delle religioni più importanti di Oriente. In India come in Egitto, la reincarnazione era la base dell'etica. Gli antichi Ebrei, soprattutto i farisei, credevano in essa e si deduce da varie frasi del Nuovo Testamento che era credenza popolare, ad esempio Giovanni Battista era considerato da Gesù la reincarnazione di Elia. E' interessante osservare che l'idea della reincarnazione in Occidente non è vista più come qualcosa di assurdo o almeno è così per le persone colte. Gradualmente sta prendendo il carattere di un'ipotesi possibile, per essere considerata un mezzo per spiegare fenomeni altrimenti enigmatici e in apparenza incoerenti.
Il significato della "reincarnazione"
Cominceremo col dare una spiegazione chiara e semplice di quello che significa reincarnazione. Per quello che riguarda l'etimologia della parola, la reincarnazione indica il tornare a prendere carne, a RE-IN-CARNARE, prendere un nuovo corpo o corpi successivi.
Si riferisce anche e nello stesso senso all'avvolgersi ripetutamente in involucri fisici o carnali. Questo implica, naturalmente, l'esistenza di qualcosa di relativamente "permanente" che entra ed abita quegli involucri che sono, come tutti sappiamo, transitori. Ma il termine nulla ci dice circa la natura di questo "permanente" che, vita dopo vita, rimane immortale, non essendo soggetto ai cambiamenti del corpo fisico, né alla sua finale decomposizione quando si produce la morte fisica.
Un'altra parola usata spesso, come sinonimo di reincarnazione, suggerisce l'altro aspetto del problema: la parola metempsicosi; ma questa non dà l'idea dell'"abitare" il corpo fisico, bensì del transito dell'elemento psichico, del relativamente permanente.
Se uniamo i due termini per una definizione completa dell'idea, avremo l'idea dell'entrata dell'elemento psichico, o anima, in corpi successivi di carne e benché la parola "anima" si presti a serie obiezioni per la vaghezza del suo significato e per le diverse definizioni teologiche, può, per il momento, essere accettata poiché rappresenta, per la maggioranza delle persone, una forma di esistenza che sopravvive al corpo fisico al quale era unita durante la sua vita sulla Terra.
Tutto quanto detto suggerisce l'idea fondamentale dell'esistenza di un Ego o anima che non è coinvolto dalla morte del corpo nel quale abita. L'uomo reale è l'anima, e non il corpo che è la dimora nella quale si manifesta nel piano fisico. Ma come l'autista di un'automobile non deve identificarsi col suo veicolo, egualmente l'uomo interiore, che è il nostro vero Io, non deve lasciarsi trasportare dall'illusoria credenza che egli è il suo corpo in carne ed ossa.
Prima di nascere, l'uomo esisteva già, quando "muore" continuerà ad esistere e quando tornerà a nascere continuerà ad essere se stesso, anche se non ricorda chi fu.
La reincarnazione è dunque una sequenza ripetitiva dell'intemporale esistenza dello spirito, che occupa in ogni reincarnazione un corpo adeguato alle sue necessità di evoluzione.
Ogni notte si produce una meravigliosa analogia di quello di cui stiamo parlando: quando ci ritiriamo per dormire moriamo simbolicamente, per nascere di nuovo, in un altro piano di manifestazione. Ugualmente quando ci risvegliamo il giorno dopo, dobbiamo morire nuovamente nei piani superiori per potere nascere di nuovo nella vita fisica nel nostro corpo e nei nostri sensi che in esso possediamo.
Di conseguenza, costantemente in tutta la natura, moriamo e nasciamo ogni giorno. Tuttavia, ogni giorno il nostro Io continua ad essere lo stesso; dopo il risveglio alla coscienza fisica, continuiamo ad esistere non solamente come la stessa persona, in quanto al carattere, ma anche con lo stesso corpo e la stessa apparenza, benché si sia un po' più vecchi.
La dottrina della reincarnazione ci suggerisce la possibilità meravigliosa di poter prendere tanti corpi durante le età necessarie da vivere per potere continuare a a perfezionarci, vita dopo vita, fino a raggiungere la Maestria e la conseguente Liberazione, dopo avere imparato tutte le lezioni di questa meravigliosa scuola terrestre, l'uomo ormai non deve più tornare a reincarnarsi e se lo farà sarà volontariamente, benché in condizioni molto differenti da quelle di qualunque "pellegrino".
Tanto nel Brahmanesimo, come nel Buddismo popolare, non esoterico, si dice che il principio vivente che si reincarna passa dalle forme umane a quelle animali e viceversa e che sicuramente l'anima può passare dagli esseri umani ai vegetali o ai minerali in forme diverse senza seguire alcun ordine evolutivo. Tale credenza è ed è stata generalmente molto diffusa, non solo in Oriente, ma anche tra i seguaci di Pitagora e Platone e tra i neoplatonici. Questo punto di vista è una deviazione dal vero insegnamento buddista ed esoterico che in nessun punto ammette, come più avanti comproveremo, che l'Ego dell'uomo possa retrocedere all'interno della scala dell'evoluzione. Non solamente questo è ridicolo, bensì rappresenta un vero oltraggio alla Saggia Madre dell'evoluzione. E' come se improvvisamente un universitario passasse il giorno dopo alle elementari. Questo non ha nessun senso né coerenza dentro un Universo intelligente.
Come afferma l'insegnamento esoterico, l'evoluzione della vita segue un corso ascendente, dal minerale all'individualizzazione, l'Uomo.
Nel nostro attuale sistema solare possiamo provare, osservando le leggi di natura, che la creazione segue una traiettoria ascendente riguardo al perfezionamento, ogni volta più sofisticato, della forme e delle vite che vivono in essa. L'Uomo, come parte integrante di questa stessa natura, non è da meno e segue anch'egli una traiettoria di perfezionamento ed evoluzione.
Già nei capitoli precedenti abbiamo parlato dei diversi involucri che ricoprono l'uomo nella sua manifestazione nei tre piani della sua esistenza. Questi "involucri" abilitano l'uomo interno, il vero "Io" immortale, a vivere, sperimentare ed evolvere in tutti i campi, sviluppando tutte le possibilità e gli insegnamenti di questa Scuola planetaria. Ricordiamo che questi corpi sono: il fisico, l'eterico, l'astrale o emozionale ed il mentale inferiore o concreto.
Dunque l'uomo nella vita terrena si manifesta come un Quaternario, essendo in qualche modo limitato in questo quadrato che formano i suoi corpi inferiori. Ed è precisamente questo quaternario ciò che non si reincarna. Ciò che si reincarna è il Quinto Elemento, precisamente quell'elemento che non corrisponde ai quattro inferiori; questo quinto elemento è l'Uomo Interiore, l'Anima, il Pensatore, l'aspetto divino che esiste dall'inizio e fino al fine dei tempi, essendo l'Essere del vero uomo. Considerando questi concetti alla luce della ragione, troviamo logico e naturale che i principi inferiori che l'uomo ha utilizzato per la sua manifestazione non possano reincarnarsi , poiché la loro natura è finita e materiale; essi appartengono a madre natura, "polvere è e in polvere si convertirà". Tutto quello che è inferiore e materiale è di conseguenza transitorio, passa col tempo e non ha in se stesso una permanenza immortale o essenziale, come quella dell'Anima, la coscienza spirituale dell'uomo.
- Il corpo fisico-eterico si disintegrerà dopo la morte e non potrà reincarnarsi. E tornando nuovamente l'uomo sulla Terra, egli si ricoprirà di un nuovo corpo eterico che vivificherà anche il suo nuovo corpo fisico.
- Il corpo astrale, emozionale o dei desideri smetterà anch'esso di esistere come tale, poiché di per se stesso non ha vita propria, ma è un corpo vivificato dall'anima che lo mantiene integrato per la forza della vita superiore. Il corpo astrale è un veicolo molto forte e potente, perché normalmente è vivificato dalla nostra natura inferiore. Tutti i desideri, le illusioni materiali, tutti gli attaccamenti ed appetiti carnali, così come ogni emozione o sentimento che l'uomo creò nella sua vita sulla Terra, non potranno reincarnarsi. Il corpo astrale non è un essere ed il suo destino sarà lo stesso del corpo fisico.
- Il corpo mentale inferiore appartiene anche, in qualche modo, alla vita della natura inferiore, quindi non è divino e di conseguenza non è eterno. Questo aspetto dell'uomo è un miscuglio di due principi: il KAMA (desiderio) e il MANAS (mente). E' il corpo KAMA-MANASICO che l'uomo inferiore utilizza nella vita terrena. Neanche questo aspetto si reincarna. Si reincarna invece il corpo causale che si trova nel piano mentale Superiore, che è la dimora dell'anima, il suo indiscutibile Principio e la cera Coscienza permanente.
Perché non ricordiamo le nostre vite passate?
La verità è che il nostro vero "Io" ricorda tutte le vite passate, dall'inizio dell'evoluzione. Ma abbiamo trovato il nostro vero "Io Interiore"? La risposta è generalmente NO. Ecco la semplice risposta a tanto difficile domanda.
Tuttavia in generale c'identifichiamo col nostro aspetto-animale o potremmo dire anche con la nostra natura materiale. Questo fa sì che potremo utilizzare solo una piccola porzione della nostra memoria che è dentro il 5 per cento del cosciente, mentre siamo incapaci di utilizzare il restante potenziale. L'uomo, che è polarizzato nel suo aspetto inferiore, può ricordare le cose solo in relazione al suo limitato sviluppo. Ricordiamo forse quello che abbiamo mangiato mercoledì scorso? Ricordiamo forse quello che abbiamo sognato ieri sera all'alba, alle 4:32? La nostra memoria ci è infedele, non ci appartiene e pertanto non sappiamo tirare fuori da essa i ricordi che vogliamo e, ancor meno, le memorie di millenni fa...
L'inconscio è ancora un posto proibito all'uomo comune: è un posto Oscuro, non perché sia offuscato di per sé, ma perché l'uomo inferiore non ha saputo ancora illuminarlo. Lì si trovano tutti i passaggi di tutte le nostre vite passate, ma bisogna penetrare con una torcia per evidenziarli. Quella torcia accesa è il risultato di un lavoro del tutto spirituale. Esistono, pertanto, due tipi di memoria: la cerebrale, che è limitata ad ogni incarnazione, che niente sa delle avventure dell'Anima in vite anteriori, e la memoria Superiore, che è di per sé una parte sottile della mente Superiore, della nostra vera natura divina ed immortale. In essa niente si perde, niente si cancella o si dimentica, ma tutto è nella perfetta disponibilità di chi è il suo padrone. Il suo padrone è la nostra anima e quando impariamo a vivere come tale, quella memoria sarà nostra e potremo conoscere allora, come sanno tutti i Maestri ed Iniziati, il nostro remoto passato e di conseguenza, tutte le nostre vite precedenti.
Il metodo della reincarnazione
In primo luogo dobbiamo sapere chiaramente che cos'è ciò che si reincarna e, dopo questo, che cosa è l'anima (in un capitolo precedente spiegavamo in linee generali che cos'è l'anima e che cos'è lo Spirito). Ma ricordiamo i concetti che riguardano l'anima:
"l'anima dell'uomo è un'Entità e una coscienza permanente che vive in una forma o corpo di materia sottile chiamato "corpo causale" nel piano mentale superiore. E' una forma senza caratteri sessuali, né di uomo né di donna, ma piuttosto di angelo della tradizione; è circondata da un ovoide di materia risplendente, luminosa, ma delicata come i colori sfumati di un tramonto.
Questa forma, chiamata "AUGOIDE", costituisce l'abitacolo permanente dell'anima. Per esso non ci sono nascita, infanzia, vecchiaia, né morte: è immortale e continua a crescere, nel trascorrere dei secoli, in potere, amare, pensare ed operare. Vive esclusivamente per esercitarsi in qualche aspetto della vita per acquisire le esperienze necessarie ad arrivare alla sua felicità suprema, che consiste nel cooperare alla Realizzazione del progetto di Dio sulla Terra.
Come vedremo in seguito, il fatto di reincarnarsi non implica solamente il rivestirsi di un nuovo corpo fisico, ma include anche per l'anima il creare e il rivestirsi di un corpo astrale e mentale.
Descriviamo le differenti fasi di questo rivestimento:
Il metodo di accertamento
Secondo il grande teosofo C. W. Leadbeater il mezzo per studiare le leggi della Reincarnazione non è quello degli ipnotisti che collocano la loro "cavia" in stato "regressivo", né quello che considera il punto di vista di migliaia di persone che in qualche momento hanno avuto un fugace ricordo di vite precedenti.
La Reincarnazione va studiata sotto la supervisione di quei discepoli avanzati, Iniziati o Maestri di saggezza che hanno saputo sviluppare la capacità di introdursi coscientemente negli Annali, o archivi della memoria dei Logos. Questa capacità spirituale è relativamente alla portata di tutti, o almeno di tutti quelli che siano disposti a lavorare per questo. Tutti gli accadimenti nei tre piani, quello che gli uomini fanno, quello che sentono o quello che pensano, rimane riflesso e registrato nella memoria dei Logos. Quando diciamo "tutto" ci riferiamo assolutamente a tutto; e l'investigatore che si metta in contatto con questi archivi nascosti può osservare la reincarnazione di qualunque anima attraverso i tempi. Si sono fatti e si continuano a fare investigazioni in tal modo e coi dati raccolti abbiamo già abbastanza materiale per dedurre delle Leggi.
Il primo fatto importante della Reincarnazione è che le sue leggi differiscono per i distinti tipi di anime, a seconda del loro livello evolutivo. L'oggetto della reincarnazione è abilitare l'anima a progredire in conoscenze e bontà attraverso le esperienze vissute in ogni rinascita; accade che, mentre alcune possiedono capacità di assimilare rapidamente varie esperienze, altre devono ripetere più di una volta una stessa esperienza.
Coloro che si trovano sul sentiero e sono discepoli degli adepti o Maestri di saggezza, generalmente si reincarnano a pochi anni dalla loro morte senza staccarsi dai loro corpi mentale ed astrale, al contrario di quello che normalmente succede. In molti casi il discepolo sul Sentiero rinuncia ai secoli di felicità che potrebbe godere nel mondo celeste per l'ansia di continuare il Lavoro nel piano fisico lavorando per il progetto divino; rinuncia alla gioia, che è il suo premio, per servire l'Umanità. Il Maestro sceglie per lui il luogo e il tempo della sua nascita ed egli rinasce coi corpi astrale e mentale della vita appena finita, prendendo solamente un nuovo corpo fisico.
Le Leggi generali che regolano la reincarnazione in quanto alla nascita in uno o un altro sesso non sono molto rigide, dipendendo molto dalle situazioni ed esperienze che l'anima ha bisogno di imparare e superare.
Il fine di incarnarsi come uomo o come donna è acquisire le qualità che si sviluppano più presto in un sesso che in altro; ma, come variano le anime, poiché ogni anima appartiene ad uno dei 7 tipi di raggio, anche le capacità di assimilare esperienze sono differenti. Inoltre, poiché le necessità cambiano man mano che si vanno susseguendo le vite, non c'è una regola rigida riguardo al numero di incarnazioni in ogni sesso. Generalmente le anime non trascorrono più di sette vite, né meno di tre consecutive, con uno stesso sesso; ma ci sono sempre eccezioni.
Neanche esiste un principio generale che ci indichi la durata della vita nel corpo fisico. L'epoca approssimativa della nascita è determinata in relazione alla fine della vita nel mondo celeste. Generalmente la morte è fissata in anticipo dai Signori del Karma, quegli Angeli custodi della Legge divina e del Progetto di Dio il cui compito è adeguare il bene ed il male del passato e del presente degli uomini in modo tale che ne derivi il MASSIMO del BENE dalla loro duplice attuazione. Possono dare alla vita una fine prematura per malattia o incidente se vedono che questa è la cosa migliore per l'evoluzione futura dell'anima o, al contrario, prolungarla, se si richiede una vita lunga affinché quell'anima possa acquisire alcune facoltà. A questo proposito si adatta la durata.
Benché questi delegati del Creatore fissino i principali avvenimenti ed il termine di un'incarnazione secondo il Karma (legge di causa-effetto), questo può, tuttavia, modificarsi per l'esercizio della propria iniziativa e determinazione o di quella di altri le cui azioni influiscono direttamente. Nelle morti per incidenti, per esempio, non è raro che il termine sia stato fissato dai Signori del Karma per quella incarnazione; ma a volte non succede così, l'incidente è frutto di un intervento di nuove forze che irrompono nella vita; questo può succedere, benché ad un determinato gruppo di anime meno evolute. In questo caso il progetto perturbato si ristabilirà all'inizio della vita seguente, in modo che alla fine niente sarà perso per l'anima il cui destino è stato modificato per il momento da altri.
In nessun caso il Suicidio può far parte del Progetto della vita di un uomo e di tale atto è lui direttamente responsabile, anche se a questa responsabilità possono partecipare anche altri.
In questa scuola non può fallire definitivamente nessun alunno. Tutti devono partecipare fino ad imparare l'ultima lezione. In quanto a questo non rimane un'altra via di uscita, ma è lasciata all'arbitrio personale la durata del tempo necessario per prepararsi all'esame successivo.
La prima Legge Capitale è l'Evoluzione. Ogni uomo deve arrivare ad essere perfetto e manifestare in sommo grado le divine possibilità latenti nel suo interno, perché questo è il movimento e l'obiettivo di tutto il progetto dell'evoluzione umana.
La Legge dell'Evoluzione lo sospinge senza sosta verso più elevate imprese e, se è prudente, l'uomo supererà i suoi limiti, anticipando il necessario corso di lezioni, perché così non solo evita ogni contrasto con la Legge, ma ottiene il massimo sostegno alla sua azione.
Come afferma l'insegnamento esoterico, l'evoluzione della vita segue un corso ascendente, dal minerale all'individualizzazione, l'Uomo.
Nel nostro attuale sistema solare possiamo provare, osservando le leggi di natura, che la creazione segue una traiettoria ascendente riguardo al perfezionamento, ogni volta più sofisticato, della forme e delle vite che vivono in essa. L'Uomo, come parte integrante di questa stessa natura, non è da meno e segue anch'egli una traiettoria di perfezionamento ed evoluzione.
"La vera legge della reincarnazione afferma che l'uomo, come gli altri regni della natura, non può retrocedere e tornare a vivere in qualsiuasi regno inferiore a quello raggiunto o trasceso e che, ne peggiore dei casi, può solamente 'ristagnare'."Che cosa non si reincarna?
Già nei capitoli precedenti abbiamo parlato dei diversi involucri che ricoprono l'uomo nella sua manifestazione nei tre piani della sua esistenza. Questi "involucri" abilitano l'uomo interno, il vero "Io" immortale, a vivere, sperimentare ed evolvere in tutti i campi, sviluppando tutte le possibilità e gli insegnamenti di questa Scuola planetaria. Ricordiamo che questi corpi sono: il fisico, l'eterico, l'astrale o emozionale ed il mentale inferiore o concreto.
Dunque l'uomo nella vita terrena si manifesta come un Quaternario, essendo in qualche modo limitato in questo quadrato che formano i suoi corpi inferiori. Ed è precisamente questo quaternario ciò che non si reincarna. Ciò che si reincarna è il Quinto Elemento, precisamente quell'elemento che non corrisponde ai quattro inferiori; questo quinto elemento è l'Uomo Interiore, l'Anima, il Pensatore, l'aspetto divino che esiste dall'inizio e fino al fine dei tempi, essendo l'Essere del vero uomo. Considerando questi concetti alla luce della ragione, troviamo logico e naturale che i principi inferiori che l'uomo ha utilizzato per la sua manifestazione non possano reincarnarsi , poiché la loro natura è finita e materiale; essi appartengono a madre natura, "polvere è e in polvere si convertirà". Tutto quello che è inferiore e materiale è di conseguenza transitorio, passa col tempo e non ha in se stesso una permanenza immortale o essenziale, come quella dell'Anima, la coscienza spirituale dell'uomo.
- Il corpo fisico-eterico si disintegrerà dopo la morte e non potrà reincarnarsi. E tornando nuovamente l'uomo sulla Terra, egli si ricoprirà di un nuovo corpo eterico che vivificherà anche il suo nuovo corpo fisico.
- Il corpo astrale, emozionale o dei desideri smetterà anch'esso di esistere come tale, poiché di per se stesso non ha vita propria, ma è un corpo vivificato dall'anima che lo mantiene integrato per la forza della vita superiore. Il corpo astrale è un veicolo molto forte e potente, perché normalmente è vivificato dalla nostra natura inferiore. Tutti i desideri, le illusioni materiali, tutti gli attaccamenti ed appetiti carnali, così come ogni emozione o sentimento che l'uomo creò nella sua vita sulla Terra, non potranno reincarnarsi. Il corpo astrale non è un essere ed il suo destino sarà lo stesso del corpo fisico.
- Il corpo mentale inferiore appartiene anche, in qualche modo, alla vita della natura inferiore, quindi non è divino e di conseguenza non è eterno. Questo aspetto dell'uomo è un miscuglio di due principi: il KAMA (desiderio) e il MANAS (mente). E' il corpo KAMA-MANASICO che l'uomo inferiore utilizza nella vita terrena. Neanche questo aspetto si reincarna. Si reincarna invece il corpo causale che si trova nel piano mentale Superiore, che è la dimora dell'anima, il suo indiscutibile Principio e la cera Coscienza permanente.
Perché non ricordiamo le nostre vite passate?
La verità è che il nostro vero "Io" ricorda tutte le vite passate, dall'inizio dell'evoluzione. Ma abbiamo trovato il nostro vero "Io Interiore"? La risposta è generalmente NO. Ecco la semplice risposta a tanto difficile domanda.
Tuttavia in generale c'identifichiamo col nostro aspetto-animale o potremmo dire anche con la nostra natura materiale. Questo fa sì che potremo utilizzare solo una piccola porzione della nostra memoria che è dentro il 5 per cento del cosciente, mentre siamo incapaci di utilizzare il restante potenziale. L'uomo, che è polarizzato nel suo aspetto inferiore, può ricordare le cose solo in relazione al suo limitato sviluppo. Ricordiamo forse quello che abbiamo mangiato mercoledì scorso? Ricordiamo forse quello che abbiamo sognato ieri sera all'alba, alle 4:32? La nostra memoria ci è infedele, non ci appartiene e pertanto non sappiamo tirare fuori da essa i ricordi che vogliamo e, ancor meno, le memorie di millenni fa...
L'inconscio è ancora un posto proibito all'uomo comune: è un posto Oscuro, non perché sia offuscato di per sé, ma perché l'uomo inferiore non ha saputo ancora illuminarlo. Lì si trovano tutti i passaggi di tutte le nostre vite passate, ma bisogna penetrare con una torcia per evidenziarli. Quella torcia accesa è il risultato di un lavoro del tutto spirituale. Esistono, pertanto, due tipi di memoria: la cerebrale, che è limitata ad ogni incarnazione, che niente sa delle avventure dell'Anima in vite anteriori, e la memoria Superiore, che è di per sé una parte sottile della mente Superiore, della nostra vera natura divina ed immortale. In essa niente si perde, niente si cancella o si dimentica, ma tutto è nella perfetta disponibilità di chi è il suo padrone. Il suo padrone è la nostra anima e quando impariamo a vivere come tale, quella memoria sarà nostra e potremo conoscere allora, come sanno tutti i Maestri ed Iniziati, il nostro remoto passato e di conseguenza, tutte le nostre vite precedenti.
Il metodo della reincarnazione
In primo luogo dobbiamo sapere chiaramente che cos'è ciò che si reincarna e, dopo questo, che cosa è l'anima (in un capitolo precedente spiegavamo in linee generali che cos'è l'anima e che cos'è lo Spirito). Ma ricordiamo i concetti che riguardano l'anima:
"l'anima dell'uomo è un'Entità e una coscienza permanente che vive in una forma o corpo di materia sottile chiamato "corpo causale" nel piano mentale superiore. E' una forma senza caratteri sessuali, né di uomo né di donna, ma piuttosto di angelo della tradizione; è circondata da un ovoide di materia risplendente, luminosa, ma delicata come i colori sfumati di un tramonto.
Questa forma, chiamata "AUGOIDE", costituisce l'abitacolo permanente dell'anima. Per esso non ci sono nascita, infanzia, vecchiaia, né morte: è immortale e continua a crescere, nel trascorrere dei secoli, in potere, amare, pensare ed operare. Vive esclusivamente per esercitarsi in qualche aspetto della vita per acquisire le esperienze necessarie ad arrivare alla sua felicità suprema, che consiste nel cooperare alla Realizzazione del progetto di Dio sulla Terra.
Come vedremo in seguito, il fatto di reincarnarsi non implica solamente il rivestirsi di un nuovo corpo fisico, ma include anche per l'anima il creare e il rivestirsi di un corpo astrale e mentale.
Descriviamo le differenti fasi di questo rivestimento:
1. L'uomo interiore, l'Anima, dopo aver riposato ed assimilato tutte le esperienze della sua incarnazione precedente, decide volontariamente di tornare ad incarnarsi, al fine di proseguire il suo lavoro di perfezionamento.
2. Una volta preparato per la sua nuova incarnazione, emette la sua propria e vera nota dentro la sostanza dei tre mondi. Questi rispondono alla chiamata della potente vibrazione della sua voce.
3. Allora l'Anima rivitalizza gli Atomi Permanenti che formano un triangolo di forza nel corpo causale. Questi Atomi Permanenti saranno addetti a creare ed attrarre le materie necessarie per la costruzione dei diversi corpi nei tre mondi. Questo è possibile grazie alla memoria che essi possiedono, che li abilita a riprodurre, in relazione all'evoluzione raggiunta dai diversi corpi e alla vita passata, i tre corpi che l'Anima deve abitare, il fisico-eterico, l'astrale e il mentale inferiore. Esiste un esempio in natura che mostra come da un germe si può costruire tutto un corpo. Gli atomi permanenti sono come semi che, una volta gettati nella terra, crescono e fruttificano secondo l'informazione contenuta nel loro interno. Così un seme di rovere darà un rovere, quello di una rosa una rosa e quello di un biancospino un biancospino. Ugualmente ciascun atomo permanente creerà in relazione alla qualità della informazione in esso contenuta; questa informazione più o meno elevata dipende dalla maturità e dalle esperienze raggiunte nelle vite precedenti, in maniera tale che ognuno ottiene quello che si merita.
4. La creazione dei differenti corpi per l'anima si realizza dall'alto verso il basso, o dall'elemento sottile alla massima densità. Partiamo in primo luogo dal piano mentale. L'Anima in questa fase attrae materia del piano mentale inferiore per mezzo del suo Atomo Mentale Permanente, chiamato Unità mentale e forma con essa il Corpo Mentale con il quale deve pensare; deve cioè tradurre il mondo esterno dei fenomeni in termini di pensieri e leggi concrete.
5. Quindi, attraverso il suo Atomo Astrale Permanente, attrae materia astrale e forma con essa un corpo astrale col quale sentire, cioè tradurre il mondo fenomenico in termini di desideri ed emozioni personali.
6. In questa fase, l'anima, attraverso il suo atomo fisico permanente, organizza, nel piano eterico, la sostanza del suo corpo vitale, in modo tale che i 7 centri eterici o "chakra" possano trasformarsi in contenitori di forze interiori.
7. Infine, l'anima si provvede di un corpo fisico appropriato con cui operare; con cui cioè tradurre il mondo in termini di proprietà fisiche. L'Anima sceglie deliberatamente chi le fornirà l'involucro fisico denso necessario e poi aspetta il momento dell'incarnazione. Gli studenti di esoterismo farebbero bene a ricordare che i genitori apportano solo il corpo fisico denso, che pure è molto importante."Questo processo del rivestimento dell'anima con questi tre corpi costituisce la Reincarnazione. Per l'anima quello che noi chiamiamo vita e morte non è altro che l'invio un'altra volta, da parte della sua coscienza, ai mondi inferiori ed il suo ritorno al proprio".
Il metodo di accertamento
Secondo il grande teosofo C. W. Leadbeater il mezzo per studiare le leggi della Reincarnazione non è quello degli ipnotisti che collocano la loro "cavia" in stato "regressivo", né quello che considera il punto di vista di migliaia di persone che in qualche momento hanno avuto un fugace ricordo di vite precedenti.
La Reincarnazione va studiata sotto la supervisione di quei discepoli avanzati, Iniziati o Maestri di saggezza che hanno saputo sviluppare la capacità di introdursi coscientemente negli Annali, o archivi della memoria dei Logos. Questa capacità spirituale è relativamente alla portata di tutti, o almeno di tutti quelli che siano disposti a lavorare per questo. Tutti gli accadimenti nei tre piani, quello che gli uomini fanno, quello che sentono o quello che pensano, rimane riflesso e registrato nella memoria dei Logos. Quando diciamo "tutto" ci riferiamo assolutamente a tutto; e l'investigatore che si metta in contatto con questi archivi nascosti può osservare la reincarnazione di qualunque anima attraverso i tempi. Si sono fatti e si continuano a fare investigazioni in tal modo e coi dati raccolti abbiamo già abbastanza materiale per dedurre delle Leggi.
Il primo fatto importante della Reincarnazione è che le sue leggi differiscono per i distinti tipi di anime, a seconda del loro livello evolutivo. L'oggetto della reincarnazione è abilitare l'anima a progredire in conoscenze e bontà attraverso le esperienze vissute in ogni rinascita; accade che, mentre alcune possiedono capacità di assimilare rapidamente varie esperienze, altre devono ripetere più di una volta una stessa esperienza.
Coloro che si trovano sul sentiero e sono discepoli degli adepti o Maestri di saggezza, generalmente si reincarnano a pochi anni dalla loro morte senza staccarsi dai loro corpi mentale ed astrale, al contrario di quello che normalmente succede. In molti casi il discepolo sul Sentiero rinuncia ai secoli di felicità che potrebbe godere nel mondo celeste per l'ansia di continuare il Lavoro nel piano fisico lavorando per il progetto divino; rinuncia alla gioia, che è il suo premio, per servire l'Umanità. Il Maestro sceglie per lui il luogo e il tempo della sua nascita ed egli rinasce coi corpi astrale e mentale della vita appena finita, prendendo solamente un nuovo corpo fisico.
Le Leggi generali che regolano la reincarnazione in quanto alla nascita in uno o un altro sesso non sono molto rigide, dipendendo molto dalle situazioni ed esperienze che l'anima ha bisogno di imparare e superare.
Il fine di incarnarsi come uomo o come donna è acquisire le qualità che si sviluppano più presto in un sesso che in altro; ma, come variano le anime, poiché ogni anima appartiene ad uno dei 7 tipi di raggio, anche le capacità di assimilare esperienze sono differenti. Inoltre, poiché le necessità cambiano man mano che si vanno susseguendo le vite, non c'è una regola rigida riguardo al numero di incarnazioni in ogni sesso. Generalmente le anime non trascorrono più di sette vite, né meno di tre consecutive, con uno stesso sesso; ma ci sono sempre eccezioni.
Neanche esiste un principio generale che ci indichi la durata della vita nel corpo fisico. L'epoca approssimativa della nascita è determinata in relazione alla fine della vita nel mondo celeste. Generalmente la morte è fissata in anticipo dai Signori del Karma, quegli Angeli custodi della Legge divina e del Progetto di Dio il cui compito è adeguare il bene ed il male del passato e del presente degli uomini in modo tale che ne derivi il MASSIMO del BENE dalla loro duplice attuazione. Possono dare alla vita una fine prematura per malattia o incidente se vedono che questa è la cosa migliore per l'evoluzione futura dell'anima o, al contrario, prolungarla, se si richiede una vita lunga affinché quell'anima possa acquisire alcune facoltà. A questo proposito si adatta la durata.
Benché questi delegati del Creatore fissino i principali avvenimenti ed il termine di un'incarnazione secondo il Karma (legge di causa-effetto), questo può, tuttavia, modificarsi per l'esercizio della propria iniziativa e determinazione o di quella di altri le cui azioni influiscono direttamente. Nelle morti per incidenti, per esempio, non è raro che il termine sia stato fissato dai Signori del Karma per quella incarnazione; ma a volte non succede così, l'incidente è frutto di un intervento di nuove forze che irrompono nella vita; questo può succedere, benché ad un determinato gruppo di anime meno evolute. In questo caso il progetto perturbato si ristabilirà all'inizio della vita seguente, in modo che alla fine niente sarà perso per l'anima il cui destino è stato modificato per il momento da altri.
In nessun caso il Suicidio può far parte del Progetto della vita di un uomo e di tale atto è lui direttamente responsabile, anche se a questa responsabilità possono partecipare anche altri.
In questa scuola non può fallire definitivamente nessun alunno. Tutti devono partecipare fino ad imparare l'ultima lezione. In quanto a questo non rimane un'altra via di uscita, ma è lasciata all'arbitrio personale la durata del tempo necessario per prepararsi all'esame successivo.
La prima Legge Capitale è l'Evoluzione. Ogni uomo deve arrivare ad essere perfetto e manifestare in sommo grado le divine possibilità latenti nel suo interno, perché questo è il movimento e l'obiettivo di tutto il progetto dell'evoluzione umana.
La Legge dell'Evoluzione lo sospinge senza sosta verso più elevate imprese e, se è prudente, l'uomo supererà i suoi limiti, anticipando il necessario corso di lezioni, perché così non solo evita ogni contrasto con la Legge, ma ottiene il massimo sostegno alla sua azione.
fine prima parte
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