sabato 1 febbraio 2020

LA LUCE ADAMANTINA - INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA (27) [prima parte - Capitolo XV]

LA LUCE ADAMANTINA

foto di Kate Charlotte Serena Margot 

INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA

(27)

Capitolo XV

[prima parte]

LE LEGGI UNIVERSALI

Gran parte dei seguenti insegnamenti sono stati estratti dal libro "Il Kybalion"

L'esistenza, come la vita e la creazione, non potrebbe esistere senza un ordine. L'ordine è necessario ed è perciò imprescindibile un'intenzionalità. Nonostante la nostra evoluzione scientifica ed i suoi risultati nel campo dell'investigazione della materia e dell'energia, è indubbio che ancora l'umanità è nella sua infanzia rispetto alla comprensione della vera Causa dell'esistenza. Molto si sa sull'aspetto Forma delle cose, sul rivestimento materiale della vita, ma ancora molto poco sull'aspetto Vita o Coscienza di essa.
In un Universo come il nostro, nel quale coesistono molti piani, visibili e invisibili della materia, la domanda di quanti e quali sono le sue leggi regolatrici che ci riguardano in una forma o l'altra, direttamente o indirettamente, interiormente o esternamente, non la una risposta sicura in questi momenti dell'evoluzione umana. Purtuttavia, e nonostante la nostra ignoranza, esse sono lì, condizionano le nostre vite: si impongono nella marea dell'esistenza, nell'oceano della vita; ci impediscono di dirigere autonomamente e con sicurezza la nostra rotta. Anche se è duro da accettare, l'ignoranza ha un prezzo, molte volte doloroso.

Tuttavia, c'è sempre una via d'uscita ed i Maestri e gli Istruttori divini ce l'hanno mostrata e continuano ancora a insegnarla: sono lì le tracce delle Leggi, i loro insegnamenti e i loro effetti.
Nasciamo senza un manuale di istruzioni, impariamo quasi sempre le lezioni attraverso il dolore e la sofferenza e ciononostante, in molti casi, ci costa apprenderle. Se domandiamo ad un Maestro di saggezza come essere felici probabilmente ci risponderebbe di decentrarci da noi stessi e di aiutare il mondo.
Forse qualcuno direbbe che è una risposta insensata o poco credibile. Tuttavia, la risposta è semplicemente la messa in pratica di una Legge divina che i Maestri e gli Iniziati di tutti i tempi hanno praticato con il massimo successo.
Le Leggi agiscono sempre al 100% altrimenti non sarebbero leggi. E come un autista di autoveicoli deve imparare le leggi e i segnali stradali al fine di viaggiare sicuro e di arrivare sano e salvo alla sua meta, così l'Aspirante deve imparare le Leggi della Vita per accelerare la sua evoluzione e realizzare il Piano Divino che è la sua meta, il suo destino cosmico.
Esporremo qui alcune di queste Leggi, le più importanti per l'aspirante ed anche per il discepolo. Queste Leggi sono di vitale importanza, essendo necessario il loro studio per percorrere il Sentiero con sicurezza e successo.
Queste Leggi sono riconosciute dalla maggioranza delle scuole esoteriche del mondo e formano un Lascito, una parte del Patrimonio dei nostri "Fratelli Maggiori", e Essi saggiamente hanno protetto e occultato nei secoli, rivelandole solo a coloro che potessero fare buon uso di esse con sicurezza.
Oggigiorno le Leggi sono alla portata di tutti, ma solo coloro che sentono l'impulso della loro Anima ansiosa di saggezza saranno capaci di trarre da esse il loro vero profitto.

- Le Leggi appartengono al "Tutto"
- Tutte le cose appartengono al "Tutto"
- ed il "Tutto" è in tutte ed in ognuna delle cose.
- il "Tutto" è chiamato Dio e niente esula dalle sue leggi divine, perché niente può esistere fuori di Lui.

Prima di proseguire coi nostri studi, vogliamo enunciare tre aforismi, benché in realtà siano solo uno, che sgombrano da qualunque dubbio su L'Opera occulta:

"DOVE SI SEGUONO LE ORME DEL MAESTRO, LI' L'UDITO DI QUELLI CHE SONO ANSIOSI DI RICEVERE I SUOI INSEGNAMENTI SE APRE SENZA OSTACOLI"

"QUANDO L'ORECCHIO DIVENTA CAPACE DI SENTIRE, ALLORA COMPAIONO LE LABBRA CHE LO COLMERANNO DI SAGGEZZA"

"LE LABBRA DELLA SAGGEZZA RIMANGONO CHIUSE ECCETTO CHE PER L'UDITO CAPACE DI COMPRENDERE"


I SETTE PRINCIPI ERMETICI

Nessuna conoscenza nascosta è stata tanto gelosamente occultata come i frammenti degli insegnamenti ermetici, che sono arrivati fino a noi attraverso i secoli dal Grande fondatore HERMES TRISMEGISTO "il prescelto degli dei" che visse nell'antico Egitto, quando la razza attuale era nella sua infanzia. Contemporaneo di Abramo e, se la tradizione non mente, istruttore di quel venerabile saggio, Hermes fu ed è il Gran Sole Centrale dell'Occultismo i cui raggi hanno illuminato tutte le conoscenze che sono state impartite da allora.
Tutti i principi fondamentali degli insegnamenti esoterici che sono stati impartiti alla razza in ogni tempo si originano, nella loro essenza, da quelli formulati da Hermes. Anche le più antiche dottrine dell'India hanno la loro fonte negli insegnamenti ermetici.

"I Principi della Verità sono sette; Colui che comprenda ciò perfettamente possiede 'La Chiave Magica' con la quale tutte le Porte del Tempio si apriranno senza ostacoli" (Il Kybalion).

I sette principi sui quali si basa la Filosofia ermetica sono i seguenti:

1. Il principio del Mentalismo
2. Il principio di Corrispondenza
3. Il principio di Vibrazione
4. Il principio di Polarità
5. Il principio del Ritmo
6. Il principio di Causa ed Effetto
7. Il principio di Generazione


1.    IL PRINCIPIO DEL MENTALISMO

       "Tutto è Mente; l'universo è mentale"

Questo principio racchiude la verità che "Tutto è Mente".
Il Tutto è la realtà sostanziale che si nasconde dietro tutte le manifestazioni ed apparenze che conosciamo sotto i nomi di "universo materiale", "fenomeni della vita", "materia", "energia", ecc.; in una parola, tutto quanto è sensibile ai nostri sensi materiali è spirito, che è inconoscibile ed indefinibile di per se stesso, ma che può essere considerato come una mente infinita, universale e vivente.
Tutto il mondo fenomenico, o universo, è una creazione mentale del Tutto nella cui mente viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere.
Questo principio, sancendo la natura mentale dell'universo, spiega facilmente i vari fenomeni mentali e psichici che tanto occupano l'attenzione del pubblico e che, senza tale spiegazione, non sono comprensibili e sfidano ogni ipotesi scientifica. 
La comprensione di questo principio ermetico del mentalismo abilita l'individuo a comprendere e conoscere la legge che regola l'universo mentale e a poterla applicare al suo benessere e sviluppo. Lo studente di filosofia ermetica può usare coscientemente le grandi leggi mentali invece di usarle aleatoriamente o esserne vittima. Con la chiave maestra in suo potere, il discepolo può aprire le porte del Tempio della conoscenza mentale e psichica ed entrarvi liberamente ed intelligentemente. Questo principio spiega la vera natura dell'energia, della forza e della materia e come e perché queste sono subordinate al dominio della mente. Uno degli antichi Maestri scrisse, molto tempo fa:

"Chi comprenda la verità che l'universo è mentale è già molto avanzato sul sentiero dell'Adeptato".


2.   IL PRINCIPIO DI ORRISPONDENZA

     "Com'è sopra, così è sotto; come è sotto, così è sopra."
Questo principio racchiude la verità che c'è sempre una certa corrispondenza tra le leggi e i fenomeni dei vari stati dell'essere e della vita; l'antichissimo assioma ermetico si riferisce precisamente a questo affermando: "Com'è sopra, così è sotto; come è sotto, così è sopra".
La comprensione di questo principio dà la chiave per risolvere molti dei più oscuri problemi e paradossi dei misteriosi segreti della natura. Ci sono molti piani che non conosciamo ma quando applichiamo questa legge di corrispondenza molto di quello che altrimenti ci sarebbe incomprensibile diventa chiaro alla nostra coscienza. Questo principio si applica ai diversi piani, mentale, materiale e spirituale del Cosmo: è una legge universale.
Gli antichi ermetici consideravano questo principio come uno dei più importanti ausili della mente per mezzo del quale può dissolversi il velo che occulta quello che non vediamo. La sua applicazione può lacerare un po' il "Velo di Iside" così che ci sia permesso di vedere alcuni dei tratti della Dea.
Come la conoscenza dei principi della geometria permette all'uomo di misurare il diametro, l'orbita e il movimento delle più lontane stelle rimanendo seduto nel suo osservatorio, così la conoscenza del principio di corrispondenza permette all'uomo di rtagionare intelligentemente su ciò che conosce e ciò che ignora, dai Microcosmi ai Macrocosmi.


3.  IL PRINCIPIO DI VIBRAZIONE

     "Niente è immobile; tutto si muove; tutto vibra".

Questo principio racchiude la verità che tutto è in movimento, che nulla rimane immobile. Tale aspetto è stato verificato e confermato dalla scienza moderna, anche nelle nuove scoperte.
Questo principio ermetico, già enunciato centinaia di anni da dai Maestri dell'antico Egitto, spiega le differenze tra le diverse manifestazioni della materia, della forza, della mente ed anche dello stesso spirito, che non sono altro che il risultato dei vari stati vibratori. Dal Tutto che è puro Spirito, fino alla più grezza forma di materia, tutto è in vibrazione: quanto più questa è rapida, tanto più elevata è la posizione dell'elemento considerato nella scala evolutiva. La vibrazione dello spirito è di un'intensità infinita; tanto che praticamente è visualizzata con gli occhi dello spirito come se l'elemento stesse in riposo così come una ruota che gira rapidissimamente sembra che stia ferma.
All'estremo opposto della scala ci sono forme di materia densissima la cui vibrazione è così bassa che anch'esse sembrano stare in riposo. Fra i due estremi ci sono milioni e milioni di gradi di intensità vibratoria.
Dal corpuscolo all'elettrone, dall'atomo alla molecola fino all'astro e agli universi, tutto è vibrazione. E questo è altrettanto certo sia per quel che riguarda gli stati o piani dell'energia o forza (che non è altro che un determinato stato vibratorio) che per i piani mentali e spirituali. Una perfetta comprensione di questo principio abilita lo studente a controllare le proprie vibrazioni mentali, così come ad agire beneficamente su quelle degli altri.
Anche i Maestri usano questo principio per dominare i fenomeni naturali:

"Chi comprenda il Principio della Vibrazione ha raggiunto lo scettro del Potere".


4.   IL PRINCIPIO DI POLARITÀ

      "Tutto è doppio; tutto ha due poli; tutto ha il suo paio di opposti; i simili e i contrari sono la stessa cosa; gli opposti sono identici in natura, ma differenti in grado; gli estremi si toccano; tutte le verità sono semiverità; tutti i paradossi possono riconciliarsi".

Questo principio racchiude la verità che tutto è duale: tutto ha due poli; tutto ha il suo opposto. Ribadisce e chiarisce gli antichi paradossi, incomprensibili a tanti investigatori, che affermavano: "La tesi e l'antitesi sono 'identiche' in natura, differendo solo in grado"; "gli opposti sono identici in realtà, differenziandosi solo nella loro gradazione".
"Le paia di opposti possono conciliarsi, gli estremi si toccano"; "tutto è e non è 'contemporaneamente' "; "ogni verità non è altro che una mezza verità"; "ogni verità è per metà falsa", ecc. Questo principio dichiara che per ogni elemento ci sono due Poli, due aspetti e che gli "opposti" non sono, in realtà, che i due estremi dello stesso elemento, consistendo la differenza semplicemente nella diversa gradazione.
Il caldo ed il freddo, benché opposti, sono in realtà la stessa cosa, consistendo la differenza, semplicemente, nella diversa gradazione del calore. Guardate un termometro e tentate di precisare dove incomincia il caldo e dove finisce il freddo. Non c'è niente che sia in realtà caldo assoluto, indicando semplicemente entrambi i termini, freddo e caldo, diversi gradi della stessa qualità, la quale si manifesta nei poli opposti di ciò che si chiama calore; essi sono in realtà la manifestazione del principio di polarità cui ci si riferisce.
Lo stesso principio si manifesta nella "luce" e nell' "oscurità" che, in sintesi, non sono altro che la stessa cosa, consistendo la differenza nella diversità di grado tra i due poli del fenomeno.
Dove finisce l'oscurità e dove incomincia la luce? Qual è la differenza tra grande e piccolo? Quale tra duro e morbido? Quale tra bianco e nero? Quale tra alto e basso? Quale tra positivo e negativo? Il principio di polarità si riferisce a questo paradosso.
Lo stesso principio opera nell'identica maniera nel piano mentale. Prendiamo ad esempio l'amore e l'odio, due stati mentali in apparenza completamente distinti e noteremo che ci sono tra i due molte gradazioni; tanto che i termini che usiamo riferendoci ad essi, "gradevole" e "sgradevole", sfumano l'uno nell'altro fino al punto che molte volte siamo incapaci di affermare se una cosa ci causa piacere o dispiacere. Tutte le cose non sono altro che gradazioni di una stessa cosa, come comprenderete chiaramente per poco che ci meditiate.
Ma ancor di più: è possibile cambiare o tramutare le vibrazioni di odio in vibrazioni di amore, nella propria mente e nella mente degli altri, fatto che è considerato la cosa più importante dagli occultisti. Molti di voi che leggete queste pagine avrete avuto esperienze in voi stessi e negli altri della rapida ed involontaria transizione dall'amore all'odio e viceversa. Ed ora comprenderete la possibilità di effettuare questa trasmutazione con il potere della volontà e in accordo con le regole ermetiche. 
Il bene e il male non sono altro che i poli di uno solo ed unico elemento; il discepolo comprende e conosce perfettamente l'arte di tramutare il male nel bene, applicando intelligentemente il principio di polarità.
In una parola, l'Arte di polarizzare si trasforma in una fase dell'alchimia mentale, conosciuta e praticata dagli antichi e dai moderni Maestri occultisti.

"La perfetta comprensione di questo principio abilita a cambiare la propria polarità e quella degli altri se si dedica il tempo necessario a padroneggiare quest'arte".

5.  IL PRINCIPIO DEL RITMO

  "Tutto fluisce e rifluisce; tutto ha i suoi periodi di avanzamento e retrocessione; tutto ascende e discende; tutto si muove come un pendolo; la misura del movimento verso destra è la stessa che quella del movimento verso sinistra; il ritmo è la comprensione".

Questo principio racchiude la verità che tutto si manifesta in un determinato movimento di andata e ritorno; un flusso e riflusso, un'oscillazione di pendolo tra i due poli in accordo col principio di polarità.
Ci sono sempre un'azione ed una reazione, un avanzamento ed una retrocessione, un'ascensione ed una discesa. E questa legge regola ogni cosa: soli, mondi, animali, mente, energia, materia. Essa si manifesta nella creazione come nella distruzione dei mondi, nel progresso come nella decadenza delle nazioni, nella vita, nelle cose tutte e, infine, negli stati mentali dell'uomo, ed è in riferimento a quest'ultimo che gli ermetici credono che questo principio, che è di applicazione universale, e hanno scoperto, allo stesso tempo, alcuni metodi utili a evitare i suoi effetti mediante l'impiego di formule e mezzi appropriati. Per ottenere questo effetto essi usano la legge mentale della neutralizzazione. Non possono annullare il principio, o impedire che operi, ma hanno imparato a evitare i suoi effetti fino a un certo grado, grado che dipende dal dominio che si ha di detto principio. Essi sanno come usarlo, invece di essere usati da esso.
In questo ed in altri metodi simili consiste la scienza dell'esoterismo.
Il Maestro si polarizza nel punto in cui desidera rimanere e in tal modo neutralizza l'oscillazione ritmica pendolare che tenderebbe a trascinarlo verso l'altro polo.
Tutti coloro che hanno acquisito un certo grado di dominio su se stessi eseguono questo lavoro fino ad un certo punto, consciamente o inconsciamente, ma il Maestro lo effettua coscientemente. E con il solo potere della sua volontà raggiunge un grado di stabilità e fermezza mentale quasi impossibile da concepire per l'immensa moltitudine degli individui che oscillano in un continuo movimento ondulatorio, sospinti dal principio del ritmo.
Questo principio e quello della polarità sono stati studiati accuratamente dagli occultisti, insieme ai metodi per controbilanciarli, neutralizzarli ed utilizzarli; questo studio forma una delle parti più importanti dell' "Alchimia Mentale" ermetica.

6.  IL PRINCIPIO DI CAUSA ED EFFETTO

     "Ogni causa ha il suo effetto; ogni effetto ha la sua causa; tutto accade in            accordo con la legge; la fortuna non è che il nome attribuito ad una Legge          non conosciuta; ci sono molti piani di causalità, ma niente esula dalla                Legge."   

Questo principio racchiude la verità che ogni effetto ha la sua causa ed ogni causa il suo effetto. Afferma che niente accade casualmente e che tutto accade conformemente alla Legge.
"Fortuna" è una parola vana e sebbene esistano molti piani di cause ed effetti, in cui i superiori dominano sugli inferiori, nessuno sfugge totalmente alla Legge.
Gli occultisti conoscono i mezzi ed i metodi con i quali ci si può elevare oltre il piano ordinario di cause ed effetti, fino ad un certo grado, raggiungendo mentalmente il piano superiore; invece di subire gli effetti, si determinano le cause.
Gli individui si lasciano andare, trascinati dall'ambiente naturale che li circonda o sospinti dai desideri e dalla volontà degli altri, se questa volontà è più forte della propria. L'eredità, le suggestioni ed altre molteplici cause esterne li sospingono come automi nel grande scenario della vita. Ma i Maestri, avendo raggiunto il piano superiore, dominano tale modalità, caratteri, qualità e poteri e anche l'habitat che li circonda; in tal modo, invece di essere diretti, si trasformano in dirigenti. Aiutano le masse e gli individui ad agire nel gioco della vita, ad essere giocatori invece che automi animati dall'altrui volontà.
I Maestri utilizzano il principio invece di essere i suoi strumenti; obbediscono alla CAUSAZIONE dei piani superiori nei quali si trovano e offrono anche la loro collaborazione per regolare e dirigere in ogni piano. 
In ciò è condensata una preziosa conoscenza spirituale pratica: colui che sia capace di leggere tra le righe lo scopra. Già in un capitolo precedente sul Karma abbiamo approfondito abbastanza questo principio o Legge.




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