giovedì 12 marzo 2020

FROM WHOM?!...


FROM WHOM?!...





Quando il comandante  supremo in Europa della NATO dichiara di essere sostenitore di un possibile attacco preventivo nucleare, mentre la NATO mostra i muscoli al confine con la Russia, il rischio di una guerra nucleare involontaria è reale.




Il generale Tod D. Wolters dell'aeronautica americana ha dichiarato questa settimana al Senato che "è un sostenitore del primo attacco flessibile", riferendosi alle armi nucleari in dotazione alla NATO, contravvenendo al principio della deterrenza nucleare sostenuta finora da una parte della politica americana.
Le sue dichiarazioni non sembrano essere sfuggite alla Russia che, in una dichiarazione alla stampa del 25 febbraio scorso , stessa data della dichiarazione del generale americano Walters, da parte del Ministro della Difesa russo Sergey Lavrov ha rilasciato le seguenti parole: Prendiamo atto con preoccupazione che le linee guida di Washington abbassano notevolmente la soglia dell'uso di armi nucleari. A tale dichiarazione Lavorv ha aggiunto che questa constatazione doveva essere vista alla luce "del persistente dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul territorio di alcuni alleati della NATO e della pratica continua delle cosiddette missioni nucleari congiunte".
Invece di sostenere la politica di "primo colpo flessibile", Lavrov ha suggerito agli Stati Uniti di "collaborare con la Russia per riconfermare la formula 'Gorbaciov-Reagan', la quale affermava che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che non dovrebbe essere mai scatenata". Nonostante questa proposta sia stata presentata 18 mesi fa, Lavrov ha osservato come finora non abbiano ricevuto alcuna risposta dagli Stati Uniti.




A complicare ulteriormente le cose, ci sono le esercitazioni militari NATO in corso  in Europa "Defender 2020", che coinvolgono decine di migliaia di truppe statunitensi in una delle più grandi operazioni di addestramento dalla fine della guerra fredda. Le dichiarazioni del generale americano in concomitanza con le esercitazioni NATO, fa sì che la situazione venga costantemente monitorata dalla Russia. 
Il 6 febbraio il generale Valery Gerasimov, Capo di stato maggiore russo, ha incontrato il generale Wolters per discutere del programma "Defender 2020" e di esercitazioni militari russe simultanee che si terranno ai loro confini per disincentivare le loro operazioni ed evitare incidenti imprevisti. Questo incontro si è tenuto prima delle dichiarazioni del generale Wolters sul "primo utilizzo flessibile" delle armi nucleari della NATO.
Alla luce di questi eventi, il generale Gerasimov ha incontrato il generale francese François Lecointre, il capo dello staff della Difesa, per esprimere le preoccupazioni della Russia per le mosse militari della NATO ai suoi confini, interpretate come provocazioni anti-russe, prevedendo un addestramento per operazioni offensive.
Coronavirus e truppe americane in Europa sembrano un cocktail micidiale pronto ad esplodere per i malcapitati sudditi europei. Meglio non sarebbe schierarsi con la Russia?  




Dinaweh 







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