giovedì 23 gennaio 2020

E SE, DIETRO LE MARIONETTE...?

E SE,


DIETRO LE MARIONETTE...?

Dinaweh

Nessuna dietrologia

E se, 'dietro' le marionette della fanta-politica mondiale si nascondesse un disegno non mai rivelato alle masse, politicamente scorretto e inimmaginabile ai più, al di là di ogni umana suggestione?
Cosa ci sarebbe di strano? 'Dietro' un film o uno spettacolo teatrale non c'è forse un regista? 'Dietro' qualsiasi genialità della mente umana, non si nasconde forse il lavoro e lo studio di menti preparate e competenti? 'Dietro' una sinfonia o un concerto, non c'è forse l'abilità di un bravo direttore d'orchestra, il virtuosismo e lo studio di un solista? 
Perché dunque continuare a stupirsi se 'dietro' gli accadimenti della storia umana, qualcuno abbia pensato di tirare le fila, di prendere in mano le redini del gioco? E come non di meglio, se non tenendo nascoste le proprie intenzioni, non disvelandole mai, rimanendo nel cono d'ombra della storia e dei personaggi che poi sembra compiano loro il lavoro? E succede che, quanto più il disegno è complesso e apparentemente incongruo e senza un fil-rouge che ne unisca le trame, tanto più sarà possibile compierlo, senza che alcuno se ne accorga...
Del resto, non funziona così la società intera? La struttura piramidale rappresenta l'archetipo su cui si sono fondate fino ad oggi tutte le civiltà umane, dopo la caduta di Atlantide e la fine dell'età dell'oro; il sistema funziona così ancora oggi, a cominciare dalla rappresentazione che la nostra civiltà fa di se stessa, come si evince dalla raffigurazione del "one dollar" americano con la piramide e l'occhio che vede; possiamo quindi affermare senza ombra di dubbio che tutto l'apparato economico-politico e finanziario si regga su un complesso sistema di bamboline russe, di scatole cinesi, in modo tale che non sia possibile scorgerne fino in fondo la proprietà degli autori e la regia che 'dietro' vi si cela!        
Tuttavia, si sa, "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi..." - dice il detto - . Ed è proprio a questo proposito che mi sovviene un episodio della storia abbastanza recente che vi voglio riportare. 
Lo farò citando fonti e autori diversi facilmente reperibili, quindi non partendo da mie supposizioni.


La foto qui sopra dice già abbastanza sull'argomento, ma andiamo con ordine... 
Proviamo ora a menzionare la figura di Giuseppe Mazzini, che con questo signore, Albert Pike (1809-1891), pare abbia avuto una fitta corrispondenza; entrambi massoni, entrambi con una visione del senso della storia, che travalicava e presagiva ciò che, secondo i dettami delle Logge, sarebbe dovuto accadere in Europa e nel mondo. 
Ecco qui intanto, cosa scriveva Giacinto de' Sivo (1814-1867), scrittore e storico italiano, nonché alto funzionario dell'amministrazione del Regno delle Due Sicilie, a proposito del Mazzini:
"Il Mazzini, intanto,  per ricordare i doveri degli adepti suoi, in ottobre di quello stesso anno 1846, mandava scritto così: 'Il cammino del genere umano è sempre tracciato da ruine; chi teme le ruine non comprende la vita. L'Italia oggi deve uscire dalla sua prigione, rompere i legami dei papi e degli imperatori; e purché si compiano i suoi destini corran pure fiumi di sangue, le città si rovescine l'une sull'altre, e battaglie ad incendii, incendii a battaglie succedano. Non importa! Se l'Italia non dev'essere nostra, val meglio preparare la distruzione, e tale che ogni disfatta sia catastrofe finale. Però esortiamo i popoli e soldati a seguir questo disegno, che nessuna città si lasci ritta al vincitore, e ch'esso trovi morte ad ogni passo. In tal guerra non si ceda, si distrugga. Sarà terribile; tutta la vita d'un popolo non sarà che un'opera di rivoluzione. Combattiamo dunque, e sterminiamo...'. Così questo Maometto del socialismo si lascia addietro gli Attila e i Genserichi, gridando civiltà e progresso. E i nostri governanti credevan sapienza il sopprimer coteste infamie, che rese pubbliche avriano a molti dissuggellati gli occhi".
Giacinto De' Sivo, Storia delle Due Sicilie, Grimaldi&C. editori, vol. 1°, pag. 85.
Terribili parole, vergate con la passione del rivoluzionario il quale, di fronte al raggiungimento di un obiettivo così ardito e realizzabile troppo lontano nel tempo, non si ferma di fronte a nulla, invocando per il suo raggiungimento persino morte e distruzione se necessario, e per il quale il sacrificio della vita del singolo e del popolo intero appaiono ai suoi occhi ben poca cosa! 

Come dicevamo poco fa, Mazzini intratteneva una fitta corrispondenza col Pike, generale dell'esercito degli stati Confederati d'America, avvocato, scrittore e massone; chiamato da molti "il papa della massoneria", anticattolico per eccellenza, strenuo fautore di un nuovo ordine mondiale ante litteram. 
Malgrado oggi la maggior parte dei massoni americani non lo abbiano mai sentito nominare, Pike è stato uno dei più famosi e illustri capi della Massoneria di Rito Scozzese. In un suo discorso agli Alti gradi della Massoneria in Francia nel 1889, aveva pronunciato parole forti, che ancora oggi sono capaci di scuotere chi le ascolta. Ecco cosa disse:
"Ciò che dobbiamo dire alle folle è che [...] la religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferina. Lucifero è Dio e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non c'è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l'assoluto può esistere solo come due divinità: essendo l'oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto".
Veniamo ora alla corrispondenza tra Mazzini e Pike. Due lettere sono significative, ai fini del nostro discorso: quella che Mazzini inviò a Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzini, datata 15 agosto 1871.
Jean Lombard, romanziere francese, annota che questa corrispondenza si trovava depositata negli archivi del Temple House, sede del Rito Scozzese a Washington, ma la cui consultazione era vietata; senonché la lettera di Albert Pike del 15 agosto 1871 venne una volta esposta al British Museum Library di Londra. Là, un ufficiale della Marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne visione e conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro "Pawns in the Game". Il documento è curiosamente profetico e precorritore della sinistra triade "problema-reazione-soluzione" o "crisi-guerra-rivoluzione", che ha tormentato tutto il XX secolo e che continua ad essere il leit-motif del XXI...
Ecco come lo presenta Carr, sulla falsa riga delle profetiche parole di Pike, il quale esponeva chiaramente gli scenari che si sarebbero dovuti verificare con le tre guerre mondiali:
[...] La prima guerra mondiale doveva essere combattuta per consentire agli "Illuminati" di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo Paese in una fortezza del comunismo ateo. Le divergenze causate dagli agenti degli "Illuminati" tra l'impero britannico e tedesco saranno usate per fomentare questa guerra. Alla fine di questa guerra si sarebbe dovuto edificare il comunismo, con lo scopo di indebolire gli altri governi e abolire le religioni. La seconda guerra mondiale sarebbe servita per fomentare le differenze tra fascisti e sionisti politici. La guerra avrebbe dovuto sconfiggere il nazismo e aumentare infine il potere del sionismo politico internazionale, consentendo lo stabilimento dello stato sovrano d'Israele in Palestina. Durante la seconda guerra mondiale si sarebbe costituita un'Internazionale comunista, altrettanto forte dell'intera Cristianità. A questo punto quest'ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma sociale finale. Infine, la terza guerra mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze causate dagli agenti degli Illuminati fra i sionisti politici e i capi del mondo islamico. La guerra dovrà essere condotta in modo che Islam (incluso lo stato d'Israele) e sionismo politico si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta ancora più divise e contrapposte fra loro, saranno forzate a combattersi fra loro, fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico".
Il 15 agosto del 1871 Pike disse a Mazzini che, alla fine della terza guerra mondiale, coloro che aspirano ad un Unico Governo mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Ecco dalle sue parole:
"Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza  mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno privi di orientamento alla ricerca di un ideale, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della cristianità e dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!".
Quest'ultimo passo non vi fa venire in mente ciò che già impunemente il Gotha dei capi di stato europei ha voluto rappresentare sceneggiando il rito "luciferino" per festeggiare l'inaugurazione del tunnel del San Gottardo?


Insomma verrebbe da citare la frase evangelica: "chi ha occhi per vedere, veda e chi ha orecchie per intendere, intenda"! Sembrerebbe di essere quasi giunti al capolinea della storia o, perlomeno, di questa storia. Ciò che fino all'altro ieri veniva bollato come "complottismo", ora viene spiattellato alla luce del sole, senza pudore, né ritegno da parte dell'élite; un élite sempre più spaventata e precipitosa di arrivare al compimento finale del suo programma contro un'umanità ignara e per lo più indifferente.
Davvero quindi possiamo non avere più dubbi che le faccette dei capi di stato o di governo di turno non siano parte della stessa mascherata inscenata al San Gottardo! Loro stessi comparse di un gioco più grande di loro; complici d'alto rango, ma sempre servi di un potere pronto a scalzarli dalla scena del mondo quando non serviranno più. Così è accaduto a Napoleone, così a Hitler, al comunismo sovietico, così accadrà al capitalismo americano, così accadrà ancora, se il giochino non verrà fermato in tempo, prima dell'olocausto nucleare!
Confidiamo che la distruzione della Terra verrà impedita da quegli Esseri più evoluti del cosmo che da tempo immemorabile ci visitano e ci tengono d'occhio. E' proprio di questi giorni la notizia che i media in Italia hanno ufficialmente sdoganato la loro presenza nei cieli di tutto il mondo, alla faccia del famigerato CICAP, ammettendo che il fenomeno extraterrestre esiste e non può più essere considerato un'invenzione di quattro pazzi visionari.
Godetevi il video, a questo proposito!

Dinaweh





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