mercoledì 15 gennaio 2020

L'ERA DELL'ACQUARIO E IL PREANNUNCIATO RITORNO


L'ERA DELL'ACQUARIO


 E IL PREANNUNCIATO RITORNO


Eccoci qui alla seconda parte dello scritto del Centro Studi Fratellanza Cosmica, probabilmente vergato dallo stesso Eugenio Siragusa, che ci offre una lettura inedita, sicuramente veritiera sul significato dell'ultima cena di Gesù, sul tono profetico di quell'evento più che sul senso di commiato dagli apostoli; ci narra del compimento - oggi - del ciclo di quella stessa generazione cui Gesù alludeva, quando diceva ai suoi: "non passerà questa generazione che voi mi rivedrete".
La fine di un'era e l'inizio di quella nuova segnerà anche l'inizio di un'Era di pace e di prosperità, di unione ritrovata tra materia e Spirito, quale era stata preannunciata duemila anni fa e che si compirà con il Suo ritorno sulla Terra; questa volta però si tratterà di un ritorno glorioso tra i suoi Angeli e le schiere di Esseri evoluti e compassionevoli che popolano le diverse dimore del Padre, i nostri Fratelli Maggiori. 
Il tempo del Raccolto è dunque vicino; i capri verranno separati dalle pecore, la gramigna dal grano ed ogni anima incarnata sul pianeta riceverà per sé il proprio compenso e la propria destinazione. Ognuno sarà giudice di se stesso e, secondo le proprie azioni, si collocherà alla destra o alla sinistra del Signore che viene. 
Non altro giudizio, dunque, se non la logica conseguenza di ciò che ognuno di noi avrà per primo decretato per se stesso. Non sarà possibile sostenere lo sguardo alla Grande Luce per coloro i quali abituati erano a vivere nelle tenebre. 
Ogni frequenza troverà il suo giusto posto nell'economia infinita dell'Universo: le ombre con le ombre e la Luce con la Luce. 
Tutti,  prima o poi, faranno ritorno a casa; ognuno con i suoi tempi e con le sue esperienze da compiere, tanto più difficili e dolorose, quanto più si allontanerà dalla casa dell'unica Fonte, il Sommo Creatore, il Sé Cosmico dal quale Amore scaturigina, per Amore e in funzione dell'Amore.

Dinaweh



L'ERA DELL'ACQUARIO:

CRISTO E LA SUA VISIONE PROFETICA
SUL FUTURO DELL'UMANITÀ

Duemila anni fa, in Palestina, la manifestazione del Cristo fu principalmente profetica e si inserì nel Grande Disegno della Volontà Creativa della Intelligenza Cosmica che noi terrestri chiamiamo DIO.
Nella realizzazione di tale Disegno Cristo ebbe e riconobbe la propria funzione di Istruttore e di Capo Spirituale dell'umanità. Egli sapeva che la Sua Opera mirava fondamentalmente a porre le fondamenta per la realizzazione del futuro programma che dovrà completarsi al Suo ritorno.
QUESTO DEL XX SECOLO E' IL TEMPO DEL PROFETIZZATO RITORNO DEL CRISTO.
In questi duemila anni il pensiero teologico della Scuola Cristiana ha erroneamente inquadrato la esperienza del Cristo sotto un aspetto prevalentemente tragico per cui le Sue sofferenze sono state messe in così grande rilievo che, alla fine, il dolore e la infelicità sono state le note dominanti che hanno prevalso nel mondo.

Per la verità, Cristo sapeva tutto di Sé e della Sua missione sulla Terra; Egli sapeva che il Seme dell'Amore portato agli uomini sarebbe caduto nelle zolle d'un terreno ancora povero del lievito della Coscienza e sapeva, di conseguenza, che sarebbero occorsi secoli di esperienze, di insegnamenti e di prove, talvolta dolorose, prima che l'umanità si evolvesse al punto da rendere proficuo il Suo lavoro di semina.
Egli sapeva infine che il numero dei lavoratori spirituali operanti nella Vigna del Padre era necessario che si moltiplicasse su tutta la Terra e che questa moltiplicazione avrebbe richiesto un ciclo astronomico di duemila anni circa. Egli disse infatti: "CONVIENE CHE PRIMA L'EVANGELO SIA PREDICATO FRA TUTTE LE GENTI".
E' necessario sottolineare che la narrazione evangelica della esperienza del Cristo è vera ed esatta, ma che solo le errate interpretazioni degli uomini hanno condotto l'umanità su di una falsa strada.

Chi seppe mai interpretare per esempio, il significato profetico dell'ULTIMA CENA?
Essa fu ben altro che il formale commiato del Cristo dai Suoi Discepoli! Per la verità, al di là della formalità dell'atto, Cristo, con l'Ultima Cena, intese dare un significato sostanziale e profetico alla Comunione della Pasqua; Egli intese sottolineare cioè, che il GRANDE COMPIMENTO SPIRITUALE E L'AVVENTO EVOLUTIVO DELL'ERA DEI PESCI (il Segno astrologico nel quale Egli operò) SAREBBE STATO LA COMUNIONE ED I RETTI RAPPORTI FRA TUTTI I POPOLI DELLA TERRA quando essi, trascorsi duemila anni circa, fossero venuti a trovarsi sotto l'influsso delle energie del successivo Segno astrologico dell'Acquario.
Cristo antevide l'avvento dell'Era dell'Acquario e questa consapevolezza Egli la espresse profeticamente nell'immagine dell'episodio dell'Ultima Cena la cui verace interpretazione è possibile dimostrare soltanto ai giorni nostri.
Oggi, infatti, l'umanità incomincia ad avvertire i NUOVI SEGNI edificati dagli influssi energetici della Nuova Era dell'Acquario.
Ora che, dopo duemila anni, la Coscienza dell'uomo è artefice della scienza dei voli interplanetari, non a caso l'umanità si avvia decisamente al riconoscimento della UNITA' SOSTANZIALE DELL'UOMO che deve compartecipare e cooperare all'avvento della Nuova religione mondiale sotto il Segno dell'Era dell'Acquario.
Poiché la parola "INIZIAZIONE" significa "ENTRARE IN ", entrando nell'Era dell'Acquario l'umanità passerà per una INIZIAZIONE grazie alla quale riceverà l'influsso di energie e forze tali che abbasseranno le barriere della separazione.
Ora è venuto il tempo del RITORNO DEL CRISTO e questo Suo ritorno è reso possibile, fra l'altro, dalla evoluzione degli uomini che unificheranno la loro Coscienza nella UNITA' propria della Coscienza del Cristo.
Infatti, la scena dell'Ultima Cena voluta dal Cristo fu il simbolo profondo della molteplicità (l'umanità) che attraverso la via della vita materiale ritorna in Comunione di Coscienza alla Unità della Vita Spirituale.
I "Segni nel Cielo" e in tutto il mondo indicano ch'è prossimo il tempo che gli uomini potranno assidersi insieme, alla presenza del Cristo che ritorna, a spartire fra loro il PANE e il VINO che sono i simboli del nutrimento essenziale vivificato dalla energia psichica creativa del Sole, fonte di Vita e di Amore.
I preparativi per questa Grande Festa a cui la umana Coscienza parteciperà per diritto di evoluzione, sono già in corso e vengono compiuti, seppure ancora inconsciamente dalle stesse moltitudini umane, con le loro lotte volte all'abbattimento delle barriere razziali, i loro sforzi miranti alla instaurazione della equa giustizia, dei retti rapporti umani, della comprensione e tolleranza reciproca sotto il segno dell'Amore e della fratellanza.
QUALE FU IL SIGNIFICATO SOSTANZIALE E PROFETICO DELL'ULTIMA CENA? Scrissero gli evangelisti Luca (XXII-10) e Marco (XIV-13):
"ORA VENNE IL GIORNO NEL QUALE CONVENIVA MANGIARE LA PASQUA. E GESÙ MANDO' PIETRO E GIOVANNI DICENDO: ANDATE, APPARECCHIATE LA PASQUA ACCIOCCHÉ LA MANGIAMO ED ESSI GLI DISSERO: OVE VUOI TU CHE L'APPARECCHIAMO? ED EGLI DISSE LORO: QUANDO SARETE ENTRATI IN CITTÀ'' VOI INCONTRERETE UN UOMO CHE PORTA UNA BROCCA COLMA D'ACQUA; SEGUITELO NELLA CASA OVE EGLI ENTRERÀ E DITE AL PADRONE DELLA CASA: IL MAESTRO TI MANDA A DIRE: OV'E' LA STANZA NELLA QUALE IO MANGERÒ LA PASQUA CON I MIEI DISCEPOLI? ED EGLI VI MOSTRERA' UNA GRAN SALA ACCONCIA; QUIVI APPARECCHIATE LA PASQUA. ESSI DUNQUE, ANDATI TROVARONO COME EGLI AVEVA LOR DETTO E APPARECCHIARONO LA PASQUA. E QUANDO L'ORA FU VENUTA, EGLI SI MISE A TAVOLA CON I DODICI APOSTOLI".
Ecco: l'umanità, simboleggiata dagli Apostoli delle 12 Tribù del ceppo umano, cammina le vie della Vita per acquisire le esperienze necessarie alla evoluzione della Coscienza. Il tempo e i cicli attraverso i quali il nostro pianeta passa sotto l'influsso della PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI, hanno un ruolo determinante e condizionano il cammino dell'uomo elargendogli influssi e forze che agiscono sulle sue strutture biologiche, mentali e spirituali. Duemila anni fa, sotto l'influsso energetico dell'Era dei Pesci, l'umanità fu INIZIATA alla Rivelazione dell'Amore dispensato come un seme prezioso dall'Uomo-Gesù corredato di Coscienza Universale che conosceva i Disegni del Padre. Egli sapeva però, che il seme da Lui portato nella ancora dura zolla della umana Coscienza abbisognava di tempo e di cure per sbocciare e fruttificare e sapeva altresì che il tempo sarebbe stato quello posto sotto il Segno dell'Acquario.

"OVE VUOI CHE APPARECCHIAMO LA PASQUA?" dissero i Discepoli.
"QUANDO VOI SARETE ENTRATI IN CITTÀ
INCONTRERETE UN UOMO CHE PORTA UNA BROCCA COLMA D'ACQUA". 

Ecco il tempo è giunto e, in verità, dopo duemila anni di esperienze che hanno impresso una spinta evolutiva alla Coscienza e alla intelligenza dell'umanità, noi siamo infine pervenuti nella CASA DI COLUI CHE PORTA UNA BROCCA COLMA D'ACQUA, antico simbolo dell'Era dell'Acquario.
Oggi, il passaggio del nostro Sole dal Segno dei Pesci in quello dell'Acquario è un fatto astronomico accertabile da un qualsiasi Osservatorio.
Il passaggio da una Costellazione a quella successiva è chiaramente riconosciuto nella Bibbia.
Cinquemila anni fa, al tempo dell'Esodo, gli Ebrei, malgrado la Terra fosse passata dall'influsso dell'Era del Toro a quello dell'Era dell'Ariete, dimentichi del "nuovo" insegnamento messo in atto ad opera delle intelligenze che operavano a bordo della "NUVOLA" (quella che noi chiamiamo oggi "DISCO VOLANTE"), si prostrarono in adorazione dinanzi al VITELLO D'ORO che simboleggiava il ciclo in cui il Sole era stato nel precedente Segno del Toro. Era bastato che Mosè si assentasse dal campo per 40 giorni, durante i quali dimorò nella "NUVOLA" che stazionava sul Monte Sinai, per ricevere le famose Tavole della Testimonianza, perché gli Ebrei si costruissero un Vitello d'oro da adorare e ringraziare per averli tratti dalla schiavitù d'Egitto. In seguito, alla venuta di Cristo, gli Ebrei caddero nello stesso errore rifiutando di accettare il Suo insegnamento che si sviluppava sotto l'influsso dell'Era dei Pesci, ciò accadde perché essi erano ancora sotto l'influsso dell'insegnamento del precedente Segno dell'Ariete o "Capro", come risulta dall'insegnamento del "Capro Espiatorio" contenuto nel Vecchio Testamento. Accadde che essi non vollero riconoscere che il Cristo era venuto a porre fine alla Dispensazione Ebraica la quale, col passaggio del Sole dall'Ariete nei Pesci, era giunta al suo apice e doveva, come religione, scomparire.
Il Cristo, perciò, si presentò agli Ebrei quale loro Messia scaturito dalla razza ebraica.
"...E TU, BETLEHEM EFRATA, SEI PICCOLA TRA LE MIGLIAIA DI GIUDA, MA DA TE USCIRÀ COLUI CHE SARA' DOMINATORE DI ISRAELE..." 
come scrisse il profeta Michea al capitolo V, versetto 2. Col rifiuto di accettare il Cristo quale Messia, gli Ebrei, come razza, sono rimasti simbolicamente e praticamente nel Segno dell'Ariete, il "Capro Espiatorio". In senso simbolico essi devono passare ancora nel Segno dei Pesci e riconoscere il loro Messia quando Egli verrà nel segno dell'Acquario (è risaputo infatti che gli Ebrei aspettano ancora il loro Messia); se non lo riconosceranno rinnoveranno il loro antico errore che consiste nel non aver voluto seguire il processo evolutivo della razza umana.
Cinquemila anni fa, dunque, essi respinsero nel deserto ciò che era nuovo e spirituale. Duemila anni fa, in Palestina, ripeterono lo stesso errore dimostrando che, generalmente, si appagano tuttora della loro religione ed hanno, fino ad ora, scarso desiderio di una nuova.
Quando, XX secoli fa, lungo le vie della Palestina il Cristo disse: "NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO MIO..." (Giovanni, XIV-6) Egli intese avvertire il popolo ebreo della necessità evolutiva della umana Coscienza che doveva raddrizzare i sentieri per poter pervenire ai Piani Evolutivi Superiori. Non solo, ma con tali parole Egli predisse l'Opera che sarebbe stato chiamato a compiere nella successiva Era dell'Acquario, nell'Era cioè, della RIUNIONE DELLA COSCIENZA degli uomini in virtù del Disegno architettato dalla Creativa Mente di Dio.
"IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA..." Egli disse.
E in verità, Cristo fu Colui che operò con incondizionato amore e devota Coscienza per il collegamento, durante l'Era dei Pesci, fra l'umanità e le Gerarchie Spirituali che presiedono all'ordine evolutivo della Coscienza del pianeta.
Mediante la prossima attività del Cristo, nell'umanità si svilupperanno coscientemente i TRE ASPETTI DIVINI riconosciuti da tutte le religioni e cioè: L'INTELLIGENZA (o Mente Universale), L'AMORE e LA VOLONTÀ.
In tal modo L'UMANITÀ, LA GERARCHIA SPIRITUALE E IL CENTRO "OVE IL VOLERE DI DIO E' CONOSCIUTO", verranno posti in più pieni ed aperti rapporti in virtù dei quali gli uomini edificheranno e godranno il "Paradiso sulla Terra".
Tempo verrà, quindi, che l'umanità, divenuta più intelligente, preferirà ricercare il Regno di Dio anche per via scientifica, in tal modo la via mistica, edificatrice dei molti dogmi limitativi che hanno condotto l'umanità su falsi sentieri, propinando ad essa molte fallaci interpretazioni del Disegno Divino, gradatamente scomparirà.
Il Cristo, dunque, ritornerà; è vero, anzi, che Egli già bussa impetuosamente alla nostra porta ed è vero, infine, che Egli sta venendo non soltanto per i Cristiani, bensì per l'Oriente e per l'Occidente.
"SICCOME IL LAMPO ESCE DI LEVANTE E APPARE FINO A PONENTE, TALE SARA' LA VENUTA DEL FIGLIUOL DELL'UOMO" (Matteo, XXIV-27).
Cristo, dunque, duemila anni fa previde l'attuale "TEMPO DELLA FINE", con le sue catastrofi planetarie, i suoi disastri e la disperazione dell'umanità che sempre di più invoca un Ordine Nuovo sotto il Segno della GIUSTIZIA, dell'AMORE e della FRATELLANZA. Il Cristo sapeva che al tempo della Grande Crisi e della Tensione Finale l'umanità stessa avrebbe invocato il Suo ritorno; questa umanità camminante le vie dell'autodistruzione. 

QUESTA E' LA REALTÀ DEL XX SECOLO! QUESTA E' LA VERITÀ DELL'ERA DELL'ACQUARIO.






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