mercoledì 23 settembre 2020

SCUOLA DI REGIME - UNA VERGOGNA TUTTA ITALICA






Dinaweh



Mai più, mai più avremmo immaginato che l'insipienza di insegnanti e genitori arrivasse a tanto!
Che dire del famigerato CTS e dei vari pagliacci venduti "alla Burioni". Da loro, da quell'armata delle tenebre ingaggiata dal governo Conte potevamo aspettarcelo! 
Ma che dire del corpo insegnanti della scuola italica che, per un piatto sempre più striminzito di lenticchie (uno stipendio a fine mese e un contratto a tempo indeterminato nello Stato), si prostituiscono insieme a tutto il loro presunto "sapere" supini e proni a quello stesso potere, solo perché concede loro di pagarsi ferie, mutuo, bollette e affitti, trasformandosi senza batter ciglio in odiosi guardiani senz'anima, cani mastini, pronti a ringhiare contro quelle stesse anime giovani che sono state affidate alle loro cure, mentre arrivano persino a far morire di sete un bimbo che chiede loro di aprirgli la borraccia, sentendosi rispondere che NO, non è possibile, perché le norme anti-covid non glielo permettono!? 
E che dire quando, nelle aule gremite di bimbi, grazie alla neo-lingua dei loro padroni e a norme educative rivedute e corrette ad hoc, riescono a far passare come "educazione civica" una serie infinita di divieti e norme sanitarie obbligatorie e coercitive da inculcare nella testa e nel cuore spaventati di quegli stessi bambini attraverso disegni, frasi, scritte e imposizioni varie, senza pensare minimamente al danno enorme che condizionerà per sempre le menti e le coscienze di quegli esseri in evoluzione, impedendo loro di vivere serenamente e con libera coscienza ogni tipo di relazione futura con i propri simili per il resto della loro vita?!
E poi, sentire quei genitori che, nonostante i rischi e i pericoli inflitti alle loro creature, continuano a mandarli a scuola, sperando che le cose prima o poi "rientrino" e vadano verso la normalità....
Ma di quale normalità stanno parlando, vien da dire?! Lo hanno già detto che non sarà più possibile tornare al mondo di prima, che una "nuova normalità" dovrà essere accettata, in nome di che?! Di un'emergenza inventata, strumentale agli interessi delle Multinazionali farmaceutiche, strumento di quella pianificazione alla riduzione progressiva della popolazione mondiale, così come stabilito dalla cupola criminale dei Padroni del mondo che hanno deciso di stare comodi sul pianeta e che, al di là di una masnada di schiavi transumani ammansiti con vaccini, microchip, neuralink impiantati nei loro cervelli e onde elettromagnetiche, possono fare a meno di un gregge inutile, ingombrante e dannoso al loro benestare...
Ma questo "LA MAGGIORANZA" che, come diceva il buon De Andrè "STA", non lo ha ancora capito, al punto che continua a votare i suoi aguzzini, spostando il suo voto a destra o a sinistra a seconda di ciò che crede di capire, senza rendersi minimamente conto di essere manipolata da questi e dagli altri per lo stesso gioco a perdere... E, quando le viene chiesto di scegliere se poter contare su una rappresentanza parlamentare congruente e simil-democratica, ancora una volta ingannata e irrisa dal gatto e la volpe di turno, sceglie di farne a meno e vota SI' al Referendum indetto dagli stessi Padroni del Gioco, i quali da tempo puntavano, come il gatto col topo, a far uscire dalla tana quella Costituzione così odiosa per loro, non vedendo l'ora di poterla stralciare più di quanto non fossero riusciti a farlo sinora con i vari DPCM indetti dal fantomatico avvocato di provincia, amico e sodale della massoneria Vaticana e dei poteri forti europei...

La mia storia

Per questo, io stesso "insegnante" non mi associo a questo scempio, ho scelto di non essere complice di questa mattanza di bambini e ragazzi, ho deciso di non dare potere a questa macchina di fandonie e a questa farsa che ci vuole tutti condizionati da un'epidemia che a tutt'oggi non esiste, che non è mai esistita fino in fondo e questo non per avvalorare l'epiteto di "negazionista" (un altro inganno della neo-lingua e della programmazione neurolinguistica dei farabutti della dis-informazione al soldo dei loro servi-padroni!), ma per riportare onestà e buonsenso sul trono della ragione, senza aver da coprire conflitti di interesse con paroloni vuoti, vomitati dalle poltrone dei talk-show tele-orrifici dai presunti e venduti virologi ed epidemiologi che il teatrino dei vari Vespa e Mentana mettono costantemente in scena. 

Per questo mi associo alla lettera di quella coraggiosa maestra che informa i suoi alunni del perché non tornerà in classe quest'anno, spiegando loro i motivi che l'hanno indotta a chiedere un anno di aspettativa, in attesa di osservare gli sviluppi di una situazione che può percorrere da qui in avanti solo due strade: o peggiorare definitivamente o tornare ad essere una "scuola vera", capace di educare alla vita, al rispetto dell'altro, alla libertà personale, al primato della coscienza su tutte le leggi ingiuste e su ogni tipo di obbligo che induca a forzare le scelte personali di ciascuno al volere di qualcun'altro; una scuola che sappia accompagnare i ragazzi verso la loro autorealizzazione, indipendentemente da tutti i condizionamenti sociali, religiosi, familiari ed economici; una scuola che sia capace di formare uomini e donne liberi e liberati, che non tifi per la competizione, ma che induca alla cooperazione, alla collaborazione tra gli esseri, alla compassione per i propri simili e per tutti gli esseri viventi che abitano questa Terra; una scuola che prepari alla vita, che sia per la vita e non per la morte e la paura del diverso da sé; che aiuti a superare tutte le limitazioni mentali che tendono a separare, che unisca le menti e i cuori.

Del resto, personalmente già a vent'anni, quando ancora vigeva l'obbligo al servizio militare, sceglievo l'obiezione di coscienza e il servizio civile, preferendo servire il mio Paese e la mia gente lontano da casa, in una comunità di accoglienza per persone in difficoltà... e ne ho conosciute e amate tante di quelle anime trascurate e oppresse: tossicomani, alcolisti, ragazze madri, prostitute strappate ai loro magnaccia e alla strada, apolidi extracomunitari fuggiti dalle guerre che insanguinavano, allora come oggi, l'Africa, padri separati, finiti in disgrazia... 

La testimonianza indelebile di don Lorenzo Milani

Le letture di don Lorenzo Milani avevano preparato il terreno della mia anima ad accogliere le parole di un insegnante vero, preziose come perle rare, quando diceva a coloro che lo processavano, sacerdoti, vescovi e cappellani militari: "l'obbedienza non è più una virtù. Bisogna dire ai giovani che son tutti sovrani", ricordando a tutti - su tutto - il Primato della Coscienza!
Non bastava più né a me, né a tutti coloro che avevano letto quelle parole limitarsi ad essere un bravo soldato, magari come qualche camerata nazista che durante l'ultima guerra, pur nelle sue funzioni di soldato, poteva aver dato di nascosto da mangiare ai suoi prigionieri o averli salvati da morte certa... 
Un giro di giostra era terminato e, con l'inizio di una nuova Era, anche quelle opere di misericordia dall'interno di quell'inferno di guerra e di sopruso, non potevano essere più sufficienti a tacitare una coscienza matura e pronta a gridare la propria ferma obiezione, a chiamarsi fuori dal gioco infernale dei compromessi e delle mezze misure, tanto care alla maggioranza degli umani.     
Ci sono momenti nella vita di ciascuno di noi in cui siamo chiamati a fare delle scelte importanti, anche a costo di rinunciare al nostro comodo, ai soldi, a uno stipendio sicuro, a una collocazione sociale riconosciuta e stimata da tutti. Nella corsa incessante della vita possiamo scegliere sempre da che parte stare, assumendoci la nostra respons-abilità e accettandone le dirette conseguenze che ci saranno sempre, sia in un senso che nell'altro. Non possiamo fermare il mondo e scendere dalla giostra e nemmeno far finta che vada sempre tutto bene. Decisamente sarà la vita a porci davanti a delle scelte, anche quando ne faremmo volentieri a meno.
Anche non scegliere è una scelta alla fine e, come tale, produrrà delle conseguenze non meno importanti e non meno dolorose.


Dinaweh





La lettera di addio della maestra Rossella Ortolani ai suoi alunni


11 settembre 2020

Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare nel caso in cui un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno nella stanza Covid (che basterebbe chiamare infermeria, ma sennò non fa  abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa perché se non trovano nessuno dei familiari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse, chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus, altrimenti chiudono tutta la scuola, nel caso ce ne siano diversi.
Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi, da tre entrate anche lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all'altra a portarli e a riprenderli...
Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un'ora dopo. Come alle superiori.
Anche i genitori saranno mascherati all'uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.
A mensa si faranno 3 turni: il primo di 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda del mattino e l'ultimo alle 14... comodissimo!

Cosa faranno in classe?
Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l'altro, alzarsi per giocare con i loro amichetti...
fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il banco... tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi
al banco buoni buoni, perché appena si alzano e si avvicinano a qualcuno... scatta l'urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena la responsabilità di un contagio.
In giardino niente contatto e cuna classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: "Ma se la palla casca per terra mentre giocano a palla avvelenata e la prende un altro bambino che si fa: si deve disinfettare?"
Certo! Si ferma il gioco e ogni volta che la tocca qualcuno, la maestra, anziché fare l'arbitro, prende il disinfettante, il cencetto e la disinfetta... sono stati geniali!
Sono riusciti a spegnere tutti i neuroni degli Italiani, a staccare tutte le sinapsi, a creare il buio nei circuiti elettrici dei nostri cervelli.
Hanno vinto!

Sono almeno 30 anni che stanno lavorando per questo 
e ce l'hanno fatta: elettroencefalogramma piatto!

Elettroencefalogramma piatto di medici, insegnanti,
dirigenti, genitori, tutte le componenti della scuola
stanno sobbollendo nel calderone delle paure,
dei divieti, del pensiero unico,
a fuoco sempre più alto... e non se ne sono neppure accorti!
Va bene così: dà un senso di sicurezza essere così inquadrati,
regolamentati... oh questo governo è davvero serio!
Peccato che l'argomento principale sia: i bambini...
allora non c'è che sperare che almeno loro gridino,
urlino, cantino, saltino sui banchi, si abbraccino,
giochino ad acchiappino, al lego, ai puzzle, si scambino la merenda e giochino a calcio... senza accorgersene... vivano....
Speriamo che almeno loro non si facciano irretire e scappino al controllo delle menti perverse che stanno tenendo sotto scacco il mondo.
Speriamo che almeno loro, in modo naturale... disobbediscano... tutti insieme, come quando il venerdì pomeriggio, stanchi di una settimana di schede da compilare, cominciano ad alzare la voce
e davvero non li puoi fermare... sovrastano tutto e tutti...
esprimono il loro disagio e nessuno può farli tacere.

Genitori! Se avete cuore di mandarli a scuola in queste condizioni almeno insegnate loro quello che avreste dovuto fare coi: insegnategli
a disubbidire... per tornare ad essere liberamente vivi.
Io nel frattempo lascio andare tutto come deve andare,
e me ne vado: prendo aspettativa, ma non perché ho paura del Virus
dei virus, non perché ho paura di conseguenze di un errore di distanziamento,
non perché ho paura dei bambini, no.

Io non voglio essere complice di questo delirio,
io insegno per tutti e cinque gli anni di scuola dei miei alunni
a NON AVER PAURA.
Perché la paura inibisce l'esperienza.
La paura restringe il campo visivo.
La paura chiude il cuore.
La paura separa.
La paura isola.
La paura fa ammalare corpo e anima.
La paura è buia!
E i bambini sono figli della luce!
Forse per questo li stanno incatenando ai banchi...
E allora cari bimbi miei,
quando questa grande ombra oscura se ne sarà andata
e la giustizia avrà portato alla luce le sue nefandezze,
io tornerò ad insegnare come ho sempre fatto.
Ora miei cari piccoli non riesco a farlo
perché è stato impedito il mio diritto d'insegnare
e non posso oppormi se non andandomene.
Perdonatemi.
Con amore, la vostra maestra 

Rossella."




lunedì 21 settembre 2020

MIOPIA E PRESUNZIONE DEL METODO SCIENTIFICO-SPERIMENTALE - Dinaweh


 MIOPIA E PRESUNZIONE DEL METODO 


SCIENTIFICO-SPERIMENTALE

Dinaweh


La nuova fede si chiama scienza! 
Il paradosso dei corsi e dei ricorsi storici ci mette di fronte a tutta l'inadeguatezza, per non dire alla cattiva "fede", di coloro che ci vorrebbero convincere che ogni essere vivente compreso l'uomo, si riduca ad un fenomeno e quindi sia l'espressione manifesta di un ente fine a se stesso, oltre il quale nulla si celi, se non un agglomerato di cellule viventi organizzate secondo un processo rispondente a logiche matematico-fisico-chimiche su cui basare leggi e funzioni strutturali comprovate solo ed esclusivamente dall'osservazione e dalla sperimentazione ripetuta e universalmente accettata, sempre uguale a se stessa, in virtù del cosiddetto 'metodo sperimentale', l'unico considerato come garanzia di veridicità e quindi l'unico ad essere considerato come "scientifico". Possiamo ancora accontentarci di tale limitata visione?
Oggi la stessa "scienza" ci dice che possiamo vedere e quindi "osservare scientificamente" soltanto un piccolissimo spettro della luce, ovvero una piccolissima parte del mondo fenomenico, mentre la maggior parte di ciò che pur esiste, sfugge letteralmente allo spettro visivo dell'osservazione umana e quindi alla speculazione "scientifica" del fenomeno. La materia oscura infatti informa e costituisce la maggior parte dell'universo, in ciò che i fisici, in modo ancorché inappropriato, definiscono come "anti-materia", "buco nero" o "anti-gravità".
A questo proposito, voglio proporre all'attenzione del lettore l'interessante disquisizione di Pietro Ubaldi, che si trova nel capitolo intitolato "La personalità umana (1ª parte)", dal suo libro già citato nei post precedenti
Saranno le sue stesse riflessioni ad accompagnarci e a svelarci l'altra metà della verità, ancora ignota alla scienza umana, seppur vera; e a ragione possiamo sostenere la tesi del nostro autore, in virtù del fatto che le più grandi scoperte "scientifiche" hanno potuto rivelarsi ai loro stessi autori-canalizzatori e successivamente al mondo intero, non tanto attraverso il metodo sperimentale che, per sua natura è analitico, vivi-sezionatorio e specialistico, bensì grazie all'ispirazione e all'intuizione, più vicine al mondo dell'ineffabile e a quello dello Spirito che, pur essendo il motore primo di ogni creazione manifesta, non può venire analizzato o vivisezionato, poiché sfuggente al metodo sperimentale, sottraendosi "per sua natura" all'osservazione di quello spettro limitato del 'visibile', di cui parlavamo sopra.
Buona lettura.


Dinaweh

    


                                                                                                                      
Pietro Ubaldi, La nuova Civiltà del Terzo Millennio. Verso la nuova era dello Spirito, ed. Mediterranee, Roma, 1988, seconda ed., pp. 265-267.


"L'intuizione è fenomeno dello spirito e per questo rivela e crea. La ragione è invece funzione del cervello e quindi, più che concepire le grandi idee rivelatrici, orientatrici e sintetiche, è fatta per le idee piccole della vita terrena, pratiche e analitiche. Alcune applicazioni. La scienza attuale ignora e trascura la vita dello spirito a suo danno. Ma quella scienza è figlia di una fase materialista del pensiero umano, cioè razionale, in antitesi con l'intuitiva, è quindi limitata al lato terreno, pratico, utilitario e materiale della vita. Non può quindi conoscerne che quella parte, almeno finché tale fase non sarà superata. Essa si mantiene nella zona che è ragione, esperimento, analisi, lontano da quella che è intuizione e sintesi. Ciò la lascia incompleta, mutilata dell'orientamento, della visione d'insieme che è necessaria per la direzione dell'indagine e per raggiungere una conclusione. Difatti essa tende a scopi utilitari che non sa superare. Questa unilateralità rappresenta una lacuna e un difetto gravi. Anche la sintesi è necessaria e la sintesi non si raggiunge che per intuizione, lavorando cioè al polo opposto a quello in cui lavora la scienza, cioè al polo spirituale. Essendo attiva dal lato materia, la scienza accumula ma non feconda. Le manca il lampo dello spirito. Certo, è necessario accumulare materiale, ma è necessario, come nel binomio sessuale, che poi intervenga l'altro termine che fecondi quel materiale. Senza di che nessuna cosa può nascere. 
Chi dice che nulla può esser vero se non dimostrato sperimentalmente, non esprime che una metà della verità e ignora l'altra metà che dice che le scoperte che fanno avanzare la scienza sono frutto di ispirazione, frutto spirituale più che sperimentale, di laboratorio.
Come conseguenza delle osservazioni fatte si qui segnaliamo per il bene della scienza il pericolo dell'esasperazione analitica dei nostri tempi, che si limitano ad accumulare esperienze invece che a scoprire rapporti lontani, il pericolo della specializzazione divergente dovuta al predominio di quel metodo analitico. Senza un correttivo che saggiamente ci spinga invece in direzione convergente e conclusiva, questo cammino ci porterà alla polverizzazione della conoscenza.  Abbondano le membra, ma manca il capo. Vi è un enorme cumulo di fatti e manca il senso unitario della coordinazione. 
Così Augusto Comte già scriveva cento anni fa nel suo corpo si Filosofia Positiva, preconizzando l'attuale periodo: "Il periodo è l'età della specialità, per l'universale preponderanza del particolare sullo spirito d'assieme". L'osservazione minuziosa ci ha reso miopi.
G. B. Shaw giunge a dire: "Nessuno può essere un puro specialista senza essere un idiota nel più stretto senso della parola". Il Leonardi nell'introduzione al suo volume, L'unità della natura (1933), soggiunge: "Sarebbe necessaria una classe di scienziati i quali senza abbandonarsi alla cultura specializzata, si occupassero unicamente a determinare lo spirito delle diverse scienze, scoprendone il concatenamento, per riassumere tutti i loro principi comuni". Enrico Poicaré nel suo volume, L'ipotesi e la scienza, afferma che "anche le scienze, comprese le più esatte, hanno bisogno di una certa ispirazione e devono i loro progressi al lavorio delle facoltà subcoscienti". Poi aggiunge: "Essendo i fenomeni in numero pressoché infinito, noi non possiamo esperimentarli tutti". "A meno che non si voglia fare una semplice accumulazione di fatti... poiché l'esperimento non ci dà che un certo numero di punti isolati, bisogna riunirli". Non basta dunque che l'osservazione registri e l'esperienza controlli; senza il lampo dell'intuizione non si avanza. E' giusto che questa debba subire il controllo dell'esperimento, ma esso da solo non sa farci uscire dai viottoli sperimentali e guidarci per le vie maestre della conoscenza. Accanto alle minori singole esperienze sparpagliate per l'infinito mondo fenomenico, è altrettanto necessaria l'esperienza unitaria dell'io, il quale solo può avvicinarsi al pensiero di Dio. Per risalire per le vie dello spirito è necessario un atteggiamento di fede e di preghiera. Le vie del dubbio e del controllo sensorio ci portano verso la materia, alla periferia, sempre più lontano dal centro. I primitivi che avevano il senso della sintesi, là dove noi abbiamo quello dell'analisi, affrontavano diversamente lo stesso enigma che ci travaglia. Mentre noi aggrediamo il mistero come un nemico, armati con tutti i mezzi e tutte le astuzie, per demolirlo, dominarlo e a noi asservirlo, gli antichi lo avvicinavano con parole sacre e solenni che suscitavano nel cuore degli uomini il silenzio e la venerazione. Ma noi oggi non tanto vogliamo contemplare, comprendere e armonizzarci, quanto vogliamo nella natura intervenire, operare, influendo sui ritmi della vita per piegarli al nostro desiderio. Questo sembra piuttosto un assalto alla divinità. Ciò tentano di fare i nostri tempi. E tale esperimentazione si conduce così per tentativi, senza una guida che ne orienti le mosse, nella completa ignoranza delle conseguenze e reazioni che ne possano derivare. Ciò è estremamente pericoloso in un universo così organico e interdipendente, in un campo di forze così sensibili ed equilibrate. Non si disconosce l'importanza del contributo del metodo positivo sperimentale. Ma si afferma la necessità di completarsi con il tributo apportato dal metodo intuitivo. Come la vita anche la scienza è bipolare e, come abbiamo cercata la vita totale e completa, qui cerchiamo la scienza completa delle sue due braccia: ragione-analisi e intuizione-sintesi. L'intuizione non va considerata come un caso eccezionale e trascurabile, ma va elevata a vero sistema di indagine. I risultati dell'obiettivismo che salgono dal basso dovrebbero fondersi con i risultati del subiettivismo che scende dall'alto. Essi dovrebbero dividersi le due fasi del lavoro, l'una consistente nel trovare, l'altra nell'analizzare e dimostrare. Come mai ciò che è così facile da comprendere, così logico e persuasivo, è così difficile da attuare? La ragione è che l'intuizione non può essere praticata che dal tipo biologicamente selezionato, cioè dall'evoluto e di questo vi sono pochi esemplari e questi pochi vengono dalla società, nella lotta per la vita, presto o tardi eliminati."
                                                     

 
 


mercoledì 9 settembre 2020

lunedì 7 settembre 2020

LE VERITÀ CELATE - PER NON DIMENTICARE

 

LE VERITÀ   CELATE

P E R     N O N     D I M E N T I C A R E


Dinaweh



Ripercorriamo il lungo cammino che ci ha portati fino alla fantomatica pandemia da Coronavirus. 
Tutto cominciò da lontano. 
Correva l'anno 2014, quando l'allora ministro della 'Salute' Beatrice Lorenzin si recava a Washington; qui la vediamo ritratta in una "foto di gruppo con signora" insieme - da sinistra a destra - a Raineri Guerra, consigliere scientifico della GlaxoSergio Pecorelli, presidente dell'AIFA, poi sospeso dall'incarico per grave conflitto d'interesse dallo stesso direttore generale dell'agenzia Luca Pani, Bill Corr, Under Secretary for Human Health Services (HHS) e, da ultimo dopo la signora, Luca Franchetti Pardo, vice ambasciatore italiano a Washington. 

Fu lì che si decise di fare dell'Italia la nazione capofila della Global Security Health Agenda (GSHA)...

Oggi possiamo dire che eravamo solo all'inizio di un programma vaccinale mondiale, acuito e accelerato da un'altra scadenza, pianificata nell'ottobre del 2019 con EVENT 201 e lo scoppio di una nuova programmata 'epidemia' da Coronavirus. La previsione era che solo in Italia sarebbero dovute morire circa 60.000 persone; purtroppo per loro e meglio per noi, l'ecatombe non c'è stata, nonostante tutti i decessi dell'anno in corso siano stati dichiarati da Coronavirus...

...Ma inutile ripercorrere qui tutte le fasi di cui abbiamo già avuto modo di parlare nei post più recenti (2020) pubblicati. 
Ritengo tuttavia importante ri-pubblicare un documento filmato già apparso sul blog, che potrà rinfrescare la memoria di tanti distratti o smemorati genitori, sui danni provocati da quella legge liberticida che porta il nome della ministra Beatrice Lorenzin, inflitti a migliaia di bambini in tutta Italia di cui nessuno parla, così come delle morti in culla che solo durante il coprifuoco Covid sono magicamente sparite, per riapparire nuovamente con la riapertura di tutte le attività, comprese quelle degli ambulatori vaccinali. 
Oggi la campagna vaccinale forzata porta alla luce del sole gli intendimenti ultimi del suo patrocinatore assoluto, Bill Gates, il famoso filantropo che, per filantropia col genere umano, ha dichiarato che una buona campagna vaccinale di massa ridurrebbe del 10-15% la popolazione mondiale in eccesso. 
Dichiarandolo pubblicamente possiamo immaginare che il benefattore si sia voluto tenere basso sulle percentuali dello sfoltimento demografico e che, a tutto rigore anche secondo gli intenti scolpiti a proposito sul menhir di granito del Georgia Guidestones, avrebbe voluto poter dire che lo sfoltimento potrà finalmente raggiungere il 90- 95% degli umani in eccesso! 



I nuovi vaccini 
e il futuro prossimo venturo

Per questo motivo i nuovi vaccini non serviranno a nient'altro che a ridurre via via le eccedenze umane, grazie anche all'Intelligenza Artificiale e all'introduzione sempre più massiccia della robotica in ogni aspetto della vita civile, industriale e militare. Il nuovo vaccino quantum-tatoo di Bill the Kill servirà soltanto per il tracciamento, sarà in connessione col 5G e farà parte della stessa strategia che prevede la sparizione del contante. Sarà sufficiente essere scomodi al regime, per essere "eliminati" e non poter più accedere al proprio conto bancario, con l'unica prospettiva di morire di fame, o di essere reclusi in una struttura di contenimento per ribelli negazionisti (oggi i giornaloni di regime li stigmatizzerebbero così...).
La tecnologia militare del 5G scatenerà, attraverso gli impulsi elettromagnetici, il Coronavirus, iniettato peraltro all'interno del famigerato vaccino (non dimentichiamo che quello antinfluenzale avrà necessità di innumerevoli 'richiami'!), come è accaduto a tutti quegli anziani (e giovani) a Bergamo e a Brescia che erano stati indotti dalla pressante campagna del mainstream a vaccinarsi in massa contro l'influenza e il meningococco e che infatti in massa sono morti. 
Quei vaccini, per chi ancora non lo sapesse, includevano il Coronavirus e l'H1N1, altamente patogeno!

La nuova religione scientifica vaccinista servirà piuttosto a provocare malattie autoimmuni, tumori e morte certa in un lasso di tempo spalmato nei mesi successivi all'inoculamento, in modo che sia impossibile ricondurre le malattie e i decessi conseguenti alla vera causa scatenante. 

Ripercorriamo per un attimo dunque i passi già compiuti, grazie alla visione del video che potrete trovare in fondo al post, per non dimenticare da dove tutto aveva avuto inizio.

Colpire i bambini significa colpire al cuore l'umanità intera, per come fino ad ora l'abbiamo conosciuta. Più d'una volta ho affermato da queste pagine che non riusciranno  nel loro intento di morte, che non ce la faranno a ridurre l'umanità ad una minoranza di zombi telecomandati ed eterodiretti per i loro scopi. 


Cosa possiamo fare noi...

Ciò non toglie che ognuno di noi non debba fare la sua parte, esercitando il primato della coscienza contro leggi ingiuste, liberticide e omicide. Il popolo tedesco, quello polacco, gli Inglesi a Londra, gli Svizzeri a Zurigo hanno lanciato un segnale di risveglio che noi non possiamo non raccogliere e non fare altrettanto nostro. Le manifestazioni che si preannunciano anche in Italia potranno avere effetto solo se riusciremo ad essere finalmente uniti, mettendo da parte tutti i personalismi e gli Ego di ciascun capo-popolo. 
Occorre che ci sia un rigurgito delle coscienze, come moto di risveglio personale, assumendosi ciascuno la propria responsabilità, senza delegare di nuovo al Pastore di turno la propria salvezza! 
Occorre dimostrare di essere davvero un popolo, non una massa di individui senza alcun principio ispiratore che non sia il proprio tornaconto personale. Avrebbe altrimenti ancora una volta ragione l'austriaco Metternich a dire che "l'Italia è (soltanto) un'espressione geografica"... 

Facciamo in modo che non sia così!


Dinaweh  


  

10 SPORCHI VACCINI

https://youtu.be/DVBU9oxgyao




domenica 6 settembre 2020

LA VERITA' NON VA MAI TACIUTA E PRIMA O POI VIENE FUORI


LA VERITÀ

Frasi popolari - pagina 2

NON VA MAI TACIUTA 
E PRIMA O POI 
VIENE FUORI


Una splendida Gabriella Mereu in questo film incanta con le sue parole sullo sfondo della sua magica terra, la Sardegna. 
Nonostante la radiazione dall'Ordine dei medici e tutte le calunnie che il mainstream le ha vomitato addosso, la dottoressa Mereu continua a dare il meglio di sé, attraverso una conoscenza che è soprattutto frutto di grande esperienza, oltreché, naturalmente, di anni di studio e applicazione teorica.
La medicina di regime, quella dei Protocolli sanitari dettati dai diktat dell'OMS a libro paga degli interessi miliardari delle multinazionali farmaceutiche ha deciso di espellerla da sé, identificandola come un corpo estraneo e pericoloso. 
Siamo persino gratificati che questo sia accaduto finalmente poiché, nel 'tempo del Raccolto' sempre più il grano si distingue dalla pula ed è bene che da quella il prezioso dono si separi. 
Essere considerati rispettabili e illustri medici oggi, significa per lo più essere allineati supinamente con quanto imposto da un sistema sempre più al servizio del dio denaro e sempre meno al servizio dell'uomo. E' sotto gli occhi di tutti la danza macabra che è stata architettata e inscenata intorno a un virus poco più virulento di una qualsiasi altra influenza stagionale e alla costruzione di una presunta pandemia, con lo scopo di alimentare la paura della morte in miliardi di persone e il conseguente abbassamento delle loro difese immunitarie, rendendole sempre più fragili ed esposte ad ogni tipo di malattia, senza peraltro mai suggerire loro quelle buone pratiche che un qualsiasi 'vecchio medico di famiglia' in tempi non sospetti avrebbe menzionato: sana alimentazione, movimento giornaliero all'aria aperta e sotto i raggi del sole, assunzione giornaliera di vitamina C...




Pensare e sperimentare l'uomo come un sistema olistico, costituito da corpo-mente-spirito, fa sì che il medico - se buon medico - non abbia necessità di vantare mille specializzazioni, ma sia in grado di recepire nella totalità dell'essere di chi ha davanti, in ogni gesto, in ogni comunicazione, verbale e non verbale quella "risposta sbagliata" che si presenta e si manifesta nel corpo fisico (l'ultimo involucro di cui siamo costituiti) come "patologia". 
I sintomi della malattia diventano la manifestazione ultima del tentativo di guarigione che il sistema mette in atto per andare oltre ed evolvere e indicano allo stesso tempo anche la terapia per uscirne. 
E' chiaro che una visione meccanicistica e materialistica della salute, come quella imposta dalla medicina occidentale, non potrà mai concepire il rovesciamento del concetto stesso di malattia, quale esso si presenta nell'impostazione olistica e spirituale dell'omeopatia filosofica e unicista; ogni essere vivente viene qui considerato nella sua peculiare unicità e singolarità, nonostante ogni singolare unicità presenti modelli e archetipi simili tra tutti gli esseri umani!

Vi lascio dunque alle parole della dottoressa Gabriella Mereu e auguro a voi che avete letto queste poche righe di ben disporvi all'ascolto, cercando di entrare in questo nuovo modo di concepire il concetto di "salute e malattia" e di trovare nuova luce, lasciando da parte vecchi schemi ed erronee convinzioni che per troppo tempo ci hanno limitato e condizionato.
La verità non va mai taciuta e, prima o poi, viene fuori! 

Buon ascolto.

Dinaweh 
  


https://youtu.be/dgaxjnXTpdw



sabato 5 settembre 2020

LA SCUOLA CHE NON C'E' PIU'

 




La scuola che non c'è più... 
è quella quando hanno iniziato a chiamarla 
"azienda"... 

La scuola che non c'è più... 
è quella che con l'alternanza scuola-lavoro 
ha scippato ai ragazzi il loro tempo d'oro, 
quello dello studio, del sogno e dell'immaginazione,
abituandoli a farne presto degli schiavi
remissivi, docili e obbedienti
già pronti e con le spente menti... 

La scuola che non c'è più 
è quella che vieta ai bambini di cantare, di urlare, di abbracciarsi
e poi sputare, giocare e scambiarsi penne, gomme, matite colorate 
e temperini,
perché la maestra è diventata 
una specie di infermiera, severa, impaurita e tutta nera...

La scuola che non c'è più... 
è quella che ti fa credere che il compagno di banco per te sia 
un pericolo o una minaccia, 
perché il virus sempre attacca
e rompe, separa e corre e spacca 
per i banchi lui si aggira silenzioso
e ti piglia per il naso
se la maschera giù la tieni sotto il mento,
mentre col metro di distanza 
pure lui ti sopravanza...

La scuola che non c'è più...
è quella di adulti maestre e professori che diventati sembran 
dei kapò 
senz'altri pensieri che non sian
quelli di stare alle regole zitti, zitti
e tutti irregimentati, proprio come de' soldati
per non esser colti impreparati 
dal Comitato senza cervello
che di una scuola ha mai visto se non il cartello...

La scuola che non c'è più...
è quella che ho fatto io,
tutta bella, colorata 
e di urla piena di bambini e adolescenti
che correvan come pazzi sulle scale già paonazzi 
su e giù alla ricreazione, 
col bidello inferocito 
con la scopa ti assaliva
per metter tutti quanti in riga
pel casin che si faceva 
lì nell'atrio fino a sera
mentre nella III la maestra continuava la lezione
e la campana poi suonava 
a dire che era finita la passione
e poi a casa festanti e urlanti
si usciva tutti quanti...

La scuola che non c'è più...
è così brutta questa qua
che non ci voglio tornar più!


un prof dissidente...
Imparate, gente!


 




venerdì 4 settembre 2020

LA VITA SI CURA DI SE': LO FA DA MILLENNI! - Maria Fida Moro

 LA VITA SI CURA DI SE':

LO FA DA MILLENNI!


Terrorismo, Maria Fida Moro: "Per lo Stato mio padre vittima a metà"/VIDEO  - DIRE.it


Maria Fida Moro


"Insomma credete davvero che siamo tutti stupidi?!

L'allerta permanente, alla lunga, ottiene l'effetto contrario come nella famosa storia di "Al lupo, al lupo". La sicurezza non esiste, a nessun livello ed a nessun titolo, e, cionondimeno, è necessario vivere, lavorare, andare a scuola, fare le cose di tutti i giorni, viaggiare, riposarsi. Non si sentono altro che numeri che si contraddicono e che sono anche molto noiosi. Mentre "giocate" ai bollettini, la vita continua senza di voi. Ogni giorno che passa restate più indietro. Siete terrorizzati dalla vita della quale la morte fa parte integrante. E non c'è cura, non c'è vaccino, non perché non ci sia vaccino, ma perché risolto un problema se ne presenta subito un altro. 

La vita è in divenire e ci mette alla prova di continuo. Bisogna imparare ad esistere in pace ed a convivere anche con le cose brutte. Dobbiamo darci pace, altrimenti la nostra non sarà mai vita, ma puro terrore. 

Lasciate che i ragazzi vadano a scuola in un modo possibile. Lasciate che loro ed anche noi respiriamo ossigeno e non anidride carbonica. La vita si cura da sè: lo fa da millenni. Ricordate che la vita avanza verso la vita non, come tendiamo a pensare noi, verso un oscuro oblio. 

Nella nostra epoca - cosiddetta civile - manca la cultura della morte, che è solo un momento di passaggio verso uno straordinario meglio che noi non possiamo nemmeno immaginare perché siamo limitati dal gioco di ruolo che stiamo vivendo qui. Se solo ricordassimo un barlume della magnificenza che ci attende, andremo via subito. Per favore, restiamo fermi solo un attimo a respirare lentamente ed a guardarci intorno.



La bellezza ci parla di amore, di gioia e di verità. Vi sarà capitato di vedere dormire un neonato serafico, al sicuro da tutto, al suo posto nel cosmo. Noi ci agitiamo ed invece dovremmo rallentare. L'eternità è. Non va e viene: è il nostro destino cosmico - nessuno può togliercela - l'eternità è, da sempre e per sempre, ed in questo preciso momento qui, noi siamo insieme con lei in tutte le cose. gocce di mare, granelli di sabbia, alte montagne, piccoli fiori delicati, galassie sconfinate.

Se il nostro destino è l'ETERNO, cosa volete che ci faccia un virus che peraltro ha un posto ed una funzione a sua volta nel creato? Noi siamo qui per uno scopo ben preciso, sperimentare e scegliere, dopo molti tentativi ed errori, L'AMORE dal quale proveniamo e che tutto tiene insieme. Il nostro destino non è la sofferenza, né la morte, bensì luce risplendente e gioia senza fine. 

Non ci lasciamo rinchiudere in un bozzolo di numeri, lasciamo invece che la gioia "la più alta espressione della vita stessa" sia dovunque e per tutti. Noi, Gaia, il Covid, il clima, le donnole, gli opossum ed i cristalli di rocca, i guerriglieri, gli afroamericani, i malati siamo uno e stiamo giocando insieme al gioco della vita che ci riporta come un fiume, ansa dopo ansa, all'iridescente meraviglia dalla quale proveniamo ed alla quale faremo ritorno ineluttabilmente."


MARIA FIDA MORO

    


giovedì 3 settembre 2020

LA PORTA D'ORO - VIVERE LA PROSPERITA' IN UN PERIODO DI CRISI - TECNICHE DEL LATO OSCURO - Parte 4 - Salvatore Brizzi

 

LA PORTA D'ORO

VIVERE LA PROSPERITA' IN UN PERIODO DI CRISI



TECNICHE DEL LATO OSCURO

(Parte quarta)


SALVATORE BRIZZI


Per concludere, voglio definire alcuni punti che concernono in maniera più specifica la natura di questa emergenza, prendendo sempre le mosse dalle conoscenze che mi derivano dalla Scienza dell'Anima.

Innanzitutto, occorre dire che virus e batteri abitano normalmente nell'organismo di tutti quanti noi. Anche i virus dell'influenza. Anche il covid-19, che non fa eccezione. Solo in Italia è probabile che ci siano milioni di persone che si portano in giro questo virus. Il virus di per sé non uccide nessuno, tuttavia il suo effetto può essere più o meno importante per l'organismo ospite a seconda del "terreno" che trova. Il punto non è cosa fa il virus, ma come reagisce il nostro organismo. Avete presente coloro che risultano positivi all'HIV, ma non si ammalano di AIDS?

Capite quindi quanto sia inutile, fuoriviante e dannoso per la psicologia delle persone sbandierare ogni sera il numero dei "nuovi contagiati" o "nuovi infetti". Quanti più test facciamo, tanti più "infetti" troveremo, per cui sbattere questi numeri in faccia alla gente serve solo a creare maggiore panico. Non abbiamo idea se gli "infetti" conteggiati ogni sera siano davvero "nuovi" e se l'incremento del loro numero significhi che il virus si stia davvero diffondendo a macchia d'olio; di sicuro sappiamo solo che sono state scoperte altre persone che lo avevano già nel loro organismo, chissà da quanti mesi.

Secondo aspetto di non poco conto, da un certo momento in poi, nel fare la conta dei deceduti si è smesso di distinguere fra coloro che avevano una o addirittura più patologie pre-esistenti e coloro che erano perfettamente sani. Invece è proprio questa distinzione che può far comprendere meglio alle persone quanto questo virus sia effettivamente letale e quanto no, magari diminuendo così il livello generale della paura. Per esempio, registrare un malato terminale - che si prende il covid-19 e muore una settimana prima di quando avrebbe dovuto morire a causa del virus, per quanto tecnicamente corretto, non mi pare per nulla onesto nei confronti della gente. In questo modo il numero dei deceduti diventa "gonfiato".

Come ho già spiegato nei miei precedenti articoli, non credo nella malafede di qualcuno, anzi, sono convinto che politici, giornalisti e virologi stiano facendo del loro meglio con il materiale mentale che la natura ha loro concesso. Dal momento che ho già spiegato la situazione generale, in quest'ultimo articolo mi sto limitando a porre domande e fornire un punto di vista differente.

Una domanda interessante potrebbe quindi essere: "Cosa fa sì che per la grande maggioranza delle persone la presenza del virus sia innocua, mentre alcuni manifestano i sintomi di una forte influenza... e una percentuale minore viene addirittura condotta fino alla morte?"

In altre parole, perché io e te ce ne andiamo entrambi a spasso con il virus, ma a te non fa niente, mentre io finisco in terapia intensiva? Questa è una domanda che potrebbe davvero aiutarci a comprendere. Magari sarebbe anche interessante studiare le condizioni ambientali in cui il virus si è manifestato con maggiore incidenza: inquinamento atmosferico, presenza di eccezionali emissioni elettromagnetiche, per fare degli esempi. L'unica risposta che posso dare io concerne l'ambito esoterico: dal punto di vista della Scienza dell'Anima, il virus è la manifestazione fisica di una forma-pensiero che funge da acceleratore di processi interiori che sono già in atto (che il soggetto lo sappia o meno). Detto in altre parole, anziché morire tra una settimana o tra un mese... muoio oggi. Prima gli anziani con patologie, poi gli anziani senza patologie, poi i giovani con patologie e infine i giovani senza patologie (almeno apparenti). Si va dall'anziano che sarebbe comunque morto tra una settimana, al giovane che sarebbe sì morto... ma magari fra un anno o due.

[...] 

Dal punto di vista esoterico, non stiamo dunque parlando di un'entità omicida che colpisce a caso fra la popolazione, ma qualcosa che chiama a una sorta di "resa dei conti" coloro per i quali è giunto il momento. Cominciare a ragionare secondo questo nuovo schema di pensiero, modifica di molto la percezione del problema.

Per esempio, mi hanno raccontato personalmente almeno quattro o cinque casi di questo genere: un anziano si sente male, lo portano in ospedale, gli fanno il test, scopre di essere positivo al covid-19. Da qui è l'inizio della fine. Il suo stato psicologico diventa negativo, i sintomi peggiorano e va in insufficienza polmonare. Questo accade proprio perché le persone sono ormai convinte che sia il virus ad ucciderle... mentre ad ucciderle sono i tg che fanno vedere i camion che trasportano le bare. Se sei convinto di avere un virus assassino che circola libero nel tuo corpo, ti occorre una centratura interiore eccezionale per non precipitare psicologicamente. La letteratura scientifica che tratta del rapporto tra efficienza del sistema immunitario, resistenza alle patologie e stato psicologico del paziente è davvero ampia, non ci sarebbe infatti alcun bisogno di ricorrere alla Scienza dell'Anima per comprendere che molte più persone si sarebbero potute salvare in assenza di questo clima di terrore da pandemia.

Detto per inciso, se smettiamo di seppellire le persone e decidiamo da un giorno all'altro di cremarle tutte, risulta piuttosto ovvio che in poche ore i forni crematori di una qualsiasi città si ritrovino intasati e quindi si debba portare le bare da un'altra parte. Ma intanto l'effetto voluto è stato ottenuto e le persone hanno pianto a dirotto di fronte a quelle immagini televisive. L'immagine della bara è una di quelle che maggiormente agisce sulla psiche di noi occidentali, sia a livello conscio che inconscio. Ancora una volta... applausi al Lato Oscuro; nessuna sbavatura, una precisione chirurgica.

Altra considerazione che non posso non fare, per quanto capisco che sia impopolare. Di fronte a un virus possiamo reagire APRENDOCI o CHIUDENDOCI. Questo in realtà vale per qualsiasi malattia, così come per la comparsa d'una situazione insolita nella nostra vita. Il nostro Governo, imitato poi dalle altre nazioni, ha deciso di chiudersi. Qualche capo di Stato ha resistito un po' di più (vedi Boris Johnson), ma alla fine tutti hanno ceduto e cederanno. E' ancora storicamente troppo presto perché qualcuno trovi il coraggio di fare ciò che in realtà potrebbe benissimo essere fatto: aprirsi al virus.

Da un punto di vista esoterico (non saprei dirvi a quali conclusioni è giunta la scienza profana in proposito) un'epidemia si comporta in questo modo: cresce, raggiunge un apice e poi decresce. Un po' come accade per qualsiasi altra cosa. Il punto è che lo fa INDIPENDENTEMENTE dalle misure di contenimento adottate. essa segue il suo corso di crescita-apice-decrescita, sia che noi come società ci chiudiamo, sia che noi ci apriamo psicologicamente al virus. Questa teoria non è dimostrabile, ma non lo è nemmeno il contrario. E a me non interessa dimostrare nulla, in quanto il mio unico punto di riferimento è la conoscenza iniziatica. Forse un giorno la scienza profana arriverà alle stesse conclusioni... o forse no... io non ho fretta.

Se un'epidemia non fa il suo corso, portandosi via tutti coloro che è venuta a prendere, non cessa. Se alle persone si permette di circolare liberamente, il virus dilaga in un tempo minore, ma questo non significa che chi non doveva ammalarsi si ammalerà e chi non doveva morire morirà... per sbaglio. Se avete deciso di fare un lavoro su voi stessi, questi concetti vi devono essere chiari, altrimenti io non sto svolgendo bene il mio compito. Chiudere un Paese non serve a nulla, se non a dare inizio a una certa condizione psicosociale di depressione e a causare una crisi economica, due aspetti che vanno di pari passo. Sulla necessità di riaprire le attività mi sono espresso in un precedente articolo: Ripartiamo!

Fra qualche mese ci diranno che il numero dei morti poteva essere ben più grande, ma grazie alla chiusura totale e ai sacrifici della popolazione abbiamo evitato il peggio. un assunto che dal punto di vista dell'esattezza logica rivaleggia con alcuni dialoghi presenti nei film porno.

Questo modo di ragionare mi fa venire in mente una barzelletta. Benjamin se ne andava in giro per il suo giardino battendo un mestolo contro una pentola e facendo un chiasso terribile. Il suo vicino Fritjof lo vede e gli grida: "Hey, Benjamin, ti ha dato di volta il cervello? Perché diavolo stai facendo tutto questo chiasso?" - "Serve a tenere lontano le tigri". "Lo vedi che sta funzionando".

Vi lascio con un ultimo messaggio, che in verità riassume gli ultimi quattro articoli. Le misure di contenimento sociale che sono state prese, non sono minimamente commisurate alla reale entità del pericolo che l'umanità sta attraversando. Stiamo semplicemente vivendo un'allucinazione collettiva originata attraverso un rituale da alcuni potenti maghi neri, per i fini che ho già chiarito negli articoli precedenti. 

Dal momento che TUTTO ha una sua ragione di esistere dal punto di vista spirituale, le azioni messe in atto dal Lato Oscuro hanno lo scopo di tenere prigioniere di un'illusione le persone, ma al contempo non possono evitare di favorire - come effetto collaterale - il risveglio di chi è pronto per realizzarlo. Parlo dell'aspetto positivo di quanto sta accadendo in questi miei due articoli: L'emergenza dal punto di vista spirituale e adattamento e follia.


Salvatore Brizzi 


mercoledì 2 settembre 2020

LA PORTA D'ORO - VIVERE LA PROSPERITA' IN UN PERIODO DI CRISI - TECNICHE DEL LATO OSCURO - parte 3 - Salvatore Brizzi

 

LA PORTA D'ORO

VIVERE LA PROSPERITA' IN UN PERIODO DI CRISI


TECNICHE DEL LATO OSCURO

(parte terza)


SALVATORE BRIZZI


E che dire dei traumi magistralmente inferti all'inconscio collettivo? E qui di nuovo non posso che manifestare il mio rispetto per il Lato Oscuro e per la facilità con cui è riuscito a ottenere questi risultati eccezionali sfruttando un'influenza stagionale "gonfiata" a dismisura:

  • I fedeli non possono prendere parte alla messa di Pasqua. Non è mai successo, nemmeno nel Trecento con la "peste nera", nemmeno ai tempi della Spagnola (1918) con decine di milioni di morti nel mondo. Magari sul piano cosciente non vi importa nulla della messa di Pasqua, ma vi ricordo che voi siete occidentali, cristiani e battezzati, e per quanto possiate essere ignoranti di psicologia, non posso credere che non riusciate a rendervi conto di quanto questo evento - così come la vista del papa che prega in una piazza vuota - incida negativamente nell'inconscio delle persone.
  • Le Olimpiadi non vengono celebrate. E' successo solo tre volte nella storia: Berlino 1916, Tokyo 1940 e Londra 1944, a causa delle due guerre mondiali. Ma la cosa più grave non è nemmeno questa, bensì il fatto che si sia deciso di disputarle nel 2021, un anno dispari, come se un anno valesse l'altro, alterando un rituale - ogni 4 anni - che durava dal tempo dei Greci. "Olimpiade" era infatti il termine che indicava il periodo di 4 anni fra una celebrazione e quella successiva. Questo è un fatto he incide profondamente nell'inconscio collettivo, creando una stonatura, un'interferenza vibrazionale che sicuramente non fa bene all'equilibrio psichico delle persone. Quando leggete "Olimpiadi di Tokyo 2021", non percepite che è stata fatta una violenza?
  • I fedeli, anziché venire seppelliti, come prevede il loro credo religioso, vengono cremati contro il loro volere. Inoltre, per completare l'opera (un tocco da professionisti del male) non viene data l'estrema unzione. Tutto ciò crea non pochi problemi per le anime che passano nel mondo astrale senza aver potuto abbracciare un'ultima volta i loro cari (solitamente figli e nipoti, trattandosi in massima parte di anziani), venendo cremati anziché seppelliti, senza l'estrema unzione e senza un degno funerale. Nelle ore successive al decesso, un credente che se ne va in queste condizioni viene colto da disperazione e ha bisogno di aiuto. Ci sono al momento centinaia di "aiutatori" impegnati ad assistere queste anime nell'aldilà. Sappiate che anche voi potete far parte di questa schiera, nel momento in cui prima di andare a dormire manifestiate l'intenzione di mettervi a l Servizio durante la notte.
Far "morire male" le persone serve al Lato Oscuro per creare energie negative anche sui piani sottili, energie che intrappolano i trapassati in condizioni di disagio sui sottopiani del piano astrale. Tali energie si riflettono poi inevitabilmente sulla psiche di chi si trova ancora da questa parte del velo. Più si sta male di là, più si sta male di qua... e viceversa. Da qui la necessità di avere persone che si mettono a disposizione per aiutare nel mondo astrale durante la notte. Fatelo anche voi, prima di andare a dormire ditevi: "Mi metto a disposizione dei maestri, affinché la mia anima venga condotta dove può essere più utile". Non vi ricorderete nulla al vostro risveglio, ma il lavoro sarà stato fatto comunque. Mi chiedo a cosa serva una Chiesa che si limita a ripetere le raccomandazioni dei virologi, dicendo alle persone di mettere la mascherina e stare a casa. Per carità... molti preti stanno facendo una grande opera di volontariato nell'aiutare coloro che hanno intorno... il punto è che questo è ormai tutto ciò che possono fare!
Questi dovevano essere l'esercito del Cristo contro le Tenebre...
Vabbè...Dell'argomento ho già trattato nel post La caduta definitiva della Chiesa e non intendo tornarci sopra.