giovedì 21 aprile 2022

NATURA E' LIBERTA'? di Kate Charlotte



 NATURA E' LIBERTA'?



Kate Charlotte



Natura è libertà? Direi che Natura è il luogo in cui si può manifestare un'autentica libertà.
Penso che la nostra percezione di libertà in Natura sia dovuta sia all'esperienza di un contesto in cui tutto l'impianto di schemi e norme delle società umane viene meno, non trova spazio, né significato, sia - laddove ci sia adeguata sensibilità - alla chiara percezione di trovarci "a casa", nella nostra reale dimensione di vita a cui apparteniamo indiscutibilmente. Noi siamo Natura: i veicoli necessari (corpo fisico, eterico, emotivo, mentale) per attraversare l'esperienza terrena ci sono dati in prestito dal meraviglioso Macro-essere vivente che anima questo pianeta. Quando si ricreano i fili sottili di questa intima appartenenza, ci sentiamo liberi, liberati da ogni sovrastruttura e artificio umano.

D'altra parte però, i regni di Natura non sono affatto liberi, se per libertà intendiamo un campo infinito e variabile di possibilità, agibili senza limiti, ordine e confini. L'habitat naturale che anche appaia il più selvaggio al nostro primo sguardo affascinato, osservato più da vicino rivela sempre la presenza di un principio d'ordine armonico che si esprime in frequenze vibratorie e veri e propri codici numerici, basta osservare attentamente un fiore, come la primula in foto, per scorgerli.
Ogni evento naturale che apparentemente crei uno stravolgimento caotico portando distruzione, s'inserisce sempre nel dinamismo che crea costantemente perfetti equilibri ecosistemici, rispondendo ad ogni nuova variabile, comprese quelle assai nefaste introdotte dall'irresponsabile agire umano.

Non potrei definire libere le specie animali e vegetali che rispondono con i propri comportamenti alle leggi istintuali di sopravvivenza e conservazione della specie. Queste ultime hanno dominio anche su di noi, in quanto animali in cammino verso lo status di uomini, noi però siamo dotati di libero arbitrio di cui non godono le altre creature, in confronto alle quali siamo in effetti assai più liberi. L'uomo ha sempre, costantemente la possibilità di esercitare la propria libera scelta, in virtù della quale può dare potere a quegli istinti primordiali volti alla conservazione della propria vita fisica e alla prosecuzione della specie, cadendo in tutte le illusioni di controllo che creano proprio le gabbie artificiali che molti di noi riconoscono fin da bambini, oppure può rispondere allo scopo evolutivo del proprio viaggio terrestre, affrontando quanto accade dentro e fuori di sé, consapevole delle Leggi di Natura di Ordine Superiore che informano tutta la Creazione e che agiscono, inesorabili, su ogni essere dotato di libero arbitrio, che ne sia o meno conscio. Abbiamo ricevuto in dono un'immensa libertà, siamo liberi di agire ignorando la Legge di Causa Effetto e la Legge dell'Amore; il risultato è la società che si dibatte feroce e agonizzante sotto i nostri occhi, vittima della sua stessa forma illusoria di libertà: un'umanità che rinnegando la propria appartenenza all'armonia del Tutto si è innalzata a un ruolo che non le compete ed ha imboccato un sentiero delirante di impossibile controllo, per chi lo persegue un vicolo cieco che può portare solo dolore e numerosi ritorni.
Un paradosso in effetti: l'uomo che ci appare più simile ad uno schiavo (e tale è in effetti in quanto dominato dai propri istinti) è divenuto tale a causa di un errato concetto di libertà, intesa come liberazione dal campo di manifestazione delle leggi di natura d'ordine divino.
Penso, concludendo, che l'uomo che si apre all'autoconoscenza e alla scoperta della sua intima natura divina, si riconosce inevitabilmente al contempo figlio di Natura e da questo stato di coscienza può esercitare il proprio libero arbitrio, in accordo con le leggi che muovono il moto delle galassie come la dispersione del polline e assumere la piena responsabilità di ogni suo pensiero, parola, azione: questa è per me la più autentica esperienza di libertà.
Essere liberi richiede sapienza, coraggio e responsabilità; la Natura è l'autentica dimora elettiva per comunità umane capaci di manifestare un simile stato dell'essere, crescendo in amorevole cooperazione.






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