LA LUCE ADAMANTINA
INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA
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Capitolo XIV
[prima parte]
IL MISTERO DELLE INIZIAZIONI
Le espansioni di coscienza nel Sentiero del discepolato
Il tema delle Iniziazioni ha risvegliato sempre uno speciale interesse tra gli studenti di esoterismo di tutti i tempi. Non a caso è un tema profondamente misterioso e difficile da trattare per la sua immensa portata in tutti ed ognuno dei suoi aspetti micro e macroscopici. Molti immaginano che l'iniziazione sia un passo avanti che ciascuno deve compiere da solo. Credono che l'Iniziato sia un uomo che è asceso a grande altezza per il suo proprio sforzo ed è arrivato ad essere un'eccelsa individualità rispetto all'uomo mondano. Così è in effetti; ma si capirà meglio la questione se la si considera da un punto di vista più alto. L'importanza dell'iniziazione non consiste nell'elevazione di un individuo bensì nel fatto che costui si identifica, simbolicamente parlando, con "l'Eccelso Ordine della Comunione dei santi", come splendidamente lo definisce la Chiesa cristiana, benché pochi riflettano sul vero significato di queste parole.
Comprenderemo meglio la profonda realtà soggiacente all'iniziazione dopo avere considerato l'organizzazione della Gerarchia occulta e l'opera dei Maestri, come abbiamo fatto precedentemente. Il candidato arriva ad essere qualcosa di superiore ad un uomo comune perché egli si trasforma in una unità di incredibile energia.
Molte sono le definizioni e le spiegazioni che si possono trovare riguardo all'importanza dell'iniziazione, ai passi preparatori, all'opera che si deve compiere tra un'iniziazione e l'altra, ai risultati ed agli effetti. Innanzitutto è evidente anche allo studente più superficiale che la grandezza del tema è tale che al fine di trattarlo adeguatamente sarebbe necessario descriverlo dal punto di vista di un iniziato. Altrimenti, tutto quanto si dicesse potrebbe essere ragionevole, logico, interessante, suggestivo, ma non definitivo.
Il termine "Iniziazione" deriva da due parole latine; in e ire, andare; indica pertanto, il principio o l'entrata in qualcosa. Rappresenta, nel suo senso più ampio, l'entrata nella vita spirituale o in una nuova tappa della stessa vita. E' il primo passo, o i passi successivi, sul sentiero della santità. Letteralmente, pertanto, colui che riceve la prima iniziazione fa il primo passo nel regno spirituale, uscendo definitivamente dal regno umano per entrare nel superumano.
Come l'individuo passò dal regno animale all'umano nell'individualizzazione, così entra nella vita dello spirito, e per la prima volta ha diritto ad essere chiamato "uomo spirituale" nel significato tecnico del termine. Entra nella quinta tappa, cioè, nella parte finale della nostra quintuplice evoluzione. Avendo sperimentato la strada attraverso l'Aula dell'ignoranza per molte età ed essendo passato per l'apprendistato dell'Aula dell'istruzione, ora entra nell'Aula della saggezza, nell'università.
Quando avrà frequentato questa scuola riceverà il grado di Maestro di Compassione, o Maestro di Saggezza.
"Un'iniziazione è un'espansione di coscienza, un passaggio che apre la mentre ed il cuore al riconoscimento di quello che esiste già nella realtà. Come processo vivente, l'iniziazione è sperimentata da tutte le forme di vita, grandi e piccole, dall'universale fino al particolare. Il processo di iniziazione nel nostro sistema solare è basato su un modello che si replica e si riflette dentro l'insieme e nelle sue molte parti. Le diverse e distinte forme di vita comprese in un organismo completo portano a termine una funzione vitale che, in relazione con tutte le altre parti, contribuisce all'omnicircondante piano dell'evoluzione".
Vediamo dunque che è nella scuola della vita che tutto può essere trasformato e tramutato da elemento inferiore ad elemento superiore, da elemento semplice ad elemento più complesso ed è nella vita dell'essere umano che ha luogo la Grande trasformazione.
Infine l'anima, dopo molte età, carica di saggezza, intraprende il volo verso lo Spirito, verso la Fonte, verso il Padre, il quale fu, è e sarà sempre il suo vero essere.
La saggezza è la scienza dello Spirito, così come la conoscenza è la scienza della materia. La conoscenza è separativa ed obiettiva, mentre la saggezza è sintetica e soggettiva. La conoscenza separa e la saggezza unisce. La conoscenza differenzia e la saggezza interpenetra.
Se si medita su queste parole si capirà che la vera unione risiede nella comprensione del fatto che la vita maggiore include sempre la minore e che ogni espansione di coscienza avvicina sempre più l'uomo a questa unità.
SIMBOLOGIA CRISTIANA DELLE INIZIAZIONI
La vita del Cristo non è solamente una narrazione storica, ma anche la storia dello svolgimento dello spirito umano attraverso le porte delle Iniziazioni.
Chi supera le iniziazioni entra nel quinto regno e nasce alla nuova vita dello spirito; l'espansione di coscienza che raggiunge consiste nel fatto che si apre per lui il grande mondo spirituale dove ogni verità è conosciuta per intuizione e non per ragionamento e dove la conoscenza è intuitiva invece che razionale.
Poiché è nato nel nuovo mondo dello spirito, l'iniziato è chiamato "il due-volte-nato"; nato certamente sulla terra molte volte, ma sempre nella vita della materia; nasce ora nella vita dello spirito che sarà ormai per sempre la sua; e perciò la prima Grande Iniziazione è denominata "la seconda nascita".
Per quel motivo la prima Iniziazione è simboleggiata dai Cristiani dalla nascita del Cristo, quando la stessa di Oriente si posa sull'infante; la seconda Iniziazione dal battesimo, quando lo Spirito discende su di Lui e risiede in lui per sempre; la terza dalla Trasfigurazione sulla montagna, quando la divinità interna risplende; la quarta Iniziazione dalla sofferenza nell'Orto del Getsemani e dalla Crocifissione; la quinta dalla Resurrezione, che è l'Iniziazione del Maestro, dell'Uomo perfezionato che ha raggiunto la statura della pienezza del Cristo, il Salvatore degli uomini.
Con proprietà si simboleggia la prima Iniziazione con il Dramma-mistero della nascita del Cristo perché in quella tappa si manifestano nell'uomo un grande cambiamento ed un nuovo potere, ben espressi dall'idea di "nascita".
Nella seconda c'è una meravigliosa infusione di forza dall'Iniziatore al candidato, simboleggiata dal battesimo nel Giordano, o meglio dal battesimo del quale Egli parlò, quello dello Spirito Santo e del fuoco; esso è così denominato perché il potere della terza Persona della Sacra Trinità si riversa in quel momento discendendo in quello che, inadeguatamente, potrebbe descriversi come un torrente di fuoco, una fiammeggiante ondata di luce vivente.
La terza Iniziazione è simboleggiata nella tradizione cristiana dalla Trasfigurazione del Cristo. Egli si recò in una lontana ed alta montagna e lì si trasfigurò davanti ai suoi discepoli: "Brillò la Sua Faccia come il Sole ed i Suoi paramenti erano bianchi come la neve, tanto che nessun'altra purezza potrebbe superarli sulla terra". Questa descrizione suggerisce l'immagine dell'Augoide, l'uomo glorificato, ed è un'immagine simbolica di quello che succede in questa Iniziazione, perché, come la Seconda Grande Iniziazione provoca principalmente l'accelerazione evolutiva del corpo mentale inferiore, così in questa tappa si sviluppa soprattutto il corpo causale. L'ego rimane in più intimo contatto con la Monade e così si trasfigura. Anche la personalità è colpita da questo meraviglioso influsso.
Questo è l'antico sentiero denominato il "Regno dei Cieli" o anche "il cammino verso la Croce", ove la croce si trasforma in simbolo della vita trionfante sulla morte, dello Spirito trionfante sulla materia.
Non c'è differenza riguardo al Sentiero fra Oriente ed Occidente perché esiste solamente Un insegnamento occulto ed Una sola Grande Loggia Bianca. Solamente i Guardiani dei tesori spirituali della nostra razza riconoscono le qualità raggiunte ed aprono la Grande Porta, secondo l'antica abitudine, per permettere l'ingresso all'uomo che cammina per l'antico e stretto Sentiero.
Quelli che cercano, trovano; e a quelli che chiamano è aperta la porta.
Così, dunque, vi sono cinque Grandi Iniziazioni per le quali deve passare il discepolo prima di raggiungere la meta umana più elevata, la Maestria.
Queste 5 Iniziazioni sono conosciute dai Cristiani come:
1. La Nascita a Betlemme, della quale Cristo disse a Nicodemo: "Chi non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio".
2. Il Battesimo nel Giordano. Questo è il battesimo a cui si riferiva Giovanni il Battista, aggiungendo che il Battesimo dello Spirito Santo e del fuoco deve essere amministrato da Cristo.
3. La Trasfigurazione. Qui per la prima volta si manifesta la perfezione ed è comunicata ai discepoli la divina possibilità di tale perfezione. Viene emanata l'esortazione: "Siate voi perfetti, come è perfetto vostro Padre che è nei cieli".
4. La Crocifissione. In Oriente è interpretata come la Grande Rinuncia, con la sua lezione di sacrificio ed il suo appello alla morte della natura inferiore. "Ogni giorno muoio", diceva l'apostolo, perché solo nella pratica di sopportare la morte di ogni giorno si può affrontare e vincere la Morte finale.
5. La Resurrezione e l'Ascensione costituiscono il trionfo finale che abilita l'Iniziato quando esclama, ben conoscendo il significato delle sue parole: "Dov'è o morte, il tuo pungiglione? Dove, o sepolcro, la tua vittoria?".
Tali sono i cinque grandi e drammatici avvenimenti dei misteri. Tali sono le iniziazioni per le quali tutti gli uomini dovranno un giorno passare.
L'umanità si trova oggi sul sentiero di probazione; il cammino della purificazione è percorso dalle masse; siamo impegnati nel processo di purificazione dal male e dal materialismo. Quando si sarà completato questo processo, molti saranno preparati a ricevere la prima delle Grandi Iniziazioni e a passare per la Nuova Nascita.
I discepoli del mondo si stanno preparando per la seconda iniziazione, il Battesimo, e per questo devono purificare la natura emozionale dei desideri e dedicarla alla vita dell'anima.
Gli iniziati del mondo affrontano l'iniziazione della Trasfigurazione o la terza. Il controllo della mente e il corretto orientamento della personalità integrata, sono le tappe che li aspettano.
Si dicono oggi molte sciocchezze rispetto all'iniziazione e nel mondo ci sono molte persone che pretendono di essere iniziate. Dimenticano che nessun iniziato fa tale proclamazione o parla di se stesso; coloro che proclamano di essere iniziati lo negano proclamandolo. Ai discepoli ed agli iniziati si insegna ad essere inclusivi nei pensieri e non separativi negli atteggiamenti. Essi non si allontanano mai dal resto dell'umanità affermando la loro condizione e mettendosi implicitamente su un piedistallo.
Inoltre, i requisiti, descritti in molti libri esoterici non sono così semplici come sono presentati. Dalla lettura si potrebbe credere che appena l'aspirante raggiunge una certa tolleranza, bontà, devozione, simpatia, idealismo, pazienza, perseveranza, ha raggiunto i requisiti principali. Queste qualità in realtà sono i requisiti essenziali ma ad esse si devono aggiungere una comprensione intelligente ed uno sviluppo mentale che porti ad una sensata ed intelligente collaborazione coi piani destinati all'umanità.
Ciò che si richiede è l'equilibrio tra la testa ed il cuore. Prima di approfondire, ricapitoliamo rapidamente quali sono i passi o le Tappe propriamente dette che portano l'aspirante fino alla Porta dell'Iniziazione.
Queste tappe sono cinque e sono state già esposte più ampiamente in un capitolo precedente intitolato "Il Sentiero del Discepolato. Passi preliminari".
Esse si possono così sintetizzare:
1° L'uomo di ideali, che mostra nella sua vita il proposito fermo e positivo di seguire certi principi etici e nobili. Questo è un chiaro indizio di evoluzione umana.
2° Il discepolo in probazione, che volontariamente e affannosamente lavora per sviluppare la sua natura Superiore e soggiogare l'inferiore. E' la tappa in cui il Maestro del suo Gruppo interno lo mette alla prova nella sua vita ed osserva le sue reazioni ed il suo progresso.
3° Il discepolo accettato, che, dopo aver superato in modo soddisfacente tutte le prove imposte, viene riconosciuto e accettato dal Maestro. Quando un Maestro accetta un aspirante come discepolo in prova, lo fa col proposito di presentarlo per la sua Iniziazione nella stessa vita.
4° Il "Figlio" del Maestro, che ha stabilito un legame più stretto con il Maestro. Le speranze e i sogni del discepolo cominciano a riflettere la meravigliosa vita che il Maestro gode tra i suoi simili; lentamente il discepolo continua a trasformarsi in cellula del suo organismo vivente.
5° L'Iniziato. La presentazione del discepolo da parte del suo Maestro alla Grande Fraternità Bianca per la sua Iniziazione coincide generalmente con la tappa del "Figlio del Maestro". In questo stadio accadono alcuni avvenimenti straordinari, per cui il discepolo acquisisce maggiore potere ed una più ampia visione del Piano di Dio, riuscendo così a lavorare per il Servizio con maggiore efficacia.
Il progresso umano è lento ma costante; quindi, il numero di uomini perfetti è in aumento e la possibilità di raggiungere il loro livello si trova alla portata di tutti coloro che siano desiderosi di compiere il meraviglioso sforzo richiesto. In tempi normali gli aspiranti avrebbero avuto bisogno di molte nascite prima di raggiungere l'adeptato, ma ora è possibile accelerare il progresso in questo sentiero e condensare in poche vite l'evoluzione che altrimenti richiederebbe un grande controllo di sé, e risultati esterni che mostrino il progresso raggiunto, dato che il processo implica molto allenamento dei corpi superiori, più di quello del corpo fisico, e dato che il miglioramento nei piani superiori non si manifesta sempre con evidenza nel piano fisico.
Che cosa accade quando un uomo prende sul serio il cammino dell'accelerazione evolutiva?
Se realmente prende seriamente il suo lavoro, il discepolo viene messo alla prova in risposta ad una richiesta da lui fatta ai Guardiani dell'umanità affinché gli sia concessa l'opportunità di un progresso più rapido rispetto a quello dell'umanità ordinaria.
Contemporaneamente il suo karma individuale deve essere risolto, liberandolo da quei tipi di difficoltà che possano limitare la sua futura utilità e dandogli maggiori opportunità per una conoscenza più ampia ed un servizio più efficace.
Se è costante nel suo proposito e, nonostante le molte difficoltà, prosegue affannosamente nel suo impegno, capterà rapidamente l'attenzione del Maestro e costui lo metterà alla prova, malgrado l'aspirante non ne sia cosciente. Quando un Maestro prende un aspirante come discepolo in prova, lo fa con la speranza di presentarlo per l'Iniziazione in quella stessa vita.
Ma dal fatto che il Maestro abbia risposto semplicemente alla sua aspirazione non consegue implicitamente che il discepolo avrà successo; gli è stata data l'opportunità, per averla guadagnata come diritto karmico; ma quello che egli farà di tale opportunità dipende esclusivamente da lui stesso. Ciononostante, la cosa più probabile è che trionferà se prenderà il suo incarico in modo serio e lavorerà intensamente nel servizio al mondo.
D. Come si Inizia, dunque, un discepolo e come arriva ad essere membro della Grande Fraternità Bianca?
R. Quando, dopo un attento confronto tra la coscienza del discepolo e la sua propria, il Maestro è soddisfatto di lui - momento che coincide solitamente col principio o col termine della tappa di "figlio" - Egli lo presenta alla Fratellanza per la solenne cerimonia della Prima Iniziazione.
La candidatura è proposta e assecondata da due dei più alti membri della Fratellanza, del rango degli adepti; uno di essi è proprio il Maestro del candidato. La presentazione è fatta in prima istanza al Mahachohan che designa uno dei Maestri affinché agisca come Ierofante-iniziatore. Allora nel Salone delle Iniziazioni, o in altro posto designato, il candidato è iniziato formalmente, in un'augusta cerimonia, dallo Ierofante-iniziatore, che, nel nome dell'Unico Iniziatore, riceve dal candidato il voto di obbedienza e mette nella sua mano la nuova chiave della conoscenza che dovrà usare nel livello raggiunto.
Racconto di un'Iniziazione
di C.W. Leadbeater
Si riporta qui la narrazione di una Prima Iniziazione conferita ad un candidato nella notte del 27 maggio del 1915:
"..Kuthumi a svolgere il rituale, esso generalmente si compie nell'antico Tempio-grotta la cui entrata sta sul ponte che si trova sul ruscello tra le loro case. Ci fu un grande assembramento di adepti, essendo presenti tutti coloro i cui nomi ci sono familiari. Il glorioso giardino si presentava in tutto il suo splendore. Gli arbusti del rododendro erano fiammanti nella loro fioritura rossa e la fragranza dell'aria era satura del profumo delle precoci rose. Maitreya si sedette nel Suo abituale seggio di marmo sotto il grande albero di fronte alla Sua casa ed i Maestri si raggrupparono in un semicerchio, dalla Sua destra alla Sua sinistra, in sedili che erano stati posizionati per loro nella spianata del prato sulla quale si erge il sedile preceduto da un paio di scalini. Vaivasvata Manù ed il Mahachohan presero posto anche loro sul banco di marmo, ai lati dei braccioli del trono intagliato, eretto "per l'occasione, che guarda esattamente a sud e che è detto il Trono di Dakshinamurti"...
Quello che accade al discepolo è veramente una "Iniziazione", un cominciare. E' il principio di una nuova forma di esistenza nella quale la personalità continua ad essere sempre di più fermamente un mero riflesso dell'ego e l'ego stesso comincia ad attrarre i poteri della Monade. L'anima dell'uomo è realmente quella parte superiore di sé che è la Monade; ma dal momento in cui questa creò per sé un corpo causale, dall'anima gruppo animale al momento dell'individualizzazione "la scintilla pende dalla Fiamma con il più tenue filo di Fohat".
L'ego, sebbene così legato alla Monade, non aveva avuto, fino al momento dell'Iniziazione, nessun mezzo di comunicazione con quell'aspetto più elevato di se stesso. Ma nell'Iniziazione, alla chiamata dello Ierofante, la Monade discende fino al corpo causale e il discepolo fa voto di impegnarsi a dedicare da allora in poi tutta la propria vita e tutta la propria forza a promuovere l'opera dell'evoluzione; a dimenticare sé nell'assoluto, per il bene del mondo; a rendere la propria vita tutto amore così come Dio è Tutto Amore ed a mantenere il segreto su quelle cose che gli sia ordinato di mantenere segrete.
Da quel momento, il più sottile filo di "Fohat" diviene un gruppo di fili e l'ego, invece di pendere meramente come una "scintilla", arriva ad essere come il fondo di un imbuto che procede dalla Monade e che apporta vita, luce e forza al candidato.
Dopo la sua Iniziazione, il candidato è trasferito al piano Buddico dal suo Maestro, o da un discepolo maggiore, affinché impari a funzionare lì nel suo veicolo buddico. E quando il discepolo si allontana dal suo corpo per lavorare nell'astrale o nel mentale, lascia nel letto il suo corpo fisico, o questo e l'astrale secondo il caso, per occuparli di nuovo quando ritornerà a loro. Ora, lasciando il piano mentale superiore e passando al buddico, lascia ovviamente il suo corpo causale; ma questo corpo causale, invece di rimanere coi corpi fisico, astrale e mentale, svanisce, Quando il discepolo, dal suo veicolo buddico guarda verso il piano mentale superiore, non vede lì il suo corpo causale.
Il Cristo disse: "Colui che perde la sua vita per causa mia, la troverà." Poiché il Cristo rappresenta il principio buddico, queste parole significano: "Colui che per causa mia, per favorire lo sviluppo cristico dentro di sé abbandoni il suo corpo causale nel quale ha vissuto, ritroverà se stesso" e "troverà la vita più vera, più grande, più elevata".
Si ha bisogno di una certa evoluzione per agire così. La prima volta che un uomo si trova completamente nel veicolo buddico e vede che è svanito il suo corpo causale dal quale era dipeso per migliaia di anni, si riempie di spavento; e, tuttavia, così è il procedimento. Egli deve perdere la sua vita per causa del Cristo se vuole trovarla per tutta l'eternità.
E' certo che quando l'iniziato-discepolo ritorna al suo corpo buddico si ritrova un'altra volta in un corpo causale; ma esso non è il corpo causale che ha usato per milioni di anni dal giorno della sua individualizzazione; è un altro corpo causale copia di quella sua antichissima "casa". Con la sua prima esperienza buddica l'Iniziato comprende che egli non è l'ego, ma è qualcosa di più trascendente.
Per raggiungere il livello necessario alla prima Grande Iniziazione l'individuo dovrà aver dominato il suo corpo per mezzo della sua anima; dovrà essersi preparato in modo che tutti i suoi sentimenti siano in armonia col sentimento superiore. Al momento del secondo dei Grandi Passi, si ripete lo stesso processo in una tappa successiva e la mente dell'uomo, non solamente i suoi sentimenti, deve mettersi in sintonia con la mente del suo Maestro. Ovviamente è ancora ad un livello infinitamente inferiore a questa, perché egli è soltanto un uomo, molto fragile ed umano, mentre il Maestro si eleva sull'umanità come un Superuomo; ciononostante, i pensieri del discepolo dovranno essere in linea coi pensieri del suo Maestro.
Come l'uomo che inizia il Sentiero, si domanda: "Come avrebbe agito il Maestro in queste circostanze? Io agirò allo stesso modo" così l'uomo che ha superato la sefconda tappa deve vigilare sul proprio pensiero ad ogni istante e domandarsi: "Che cosa avrebbe pensato il Maestro in un caso come questo? Come Gli si sarebbe presentata questa cosa?".
LE INIZIAZIONI
Qui di seguito svilupperemo il tema delle Iniziazioni. Dobbiamo dire comunque che solo gli Iniziati sanno e comprendono il loro vero significato e la loro portata. Dunque qui daremo un abbozzo essenziale e generale che ci porterà preziose informazioni su questi meravigliosi avvenimenti. Studieremo ognuna delle Cinque Iniziazioni Maggiori che compongono il quadro completo di Realizzazione planetaria, con il quale l'essere umano è relazionato, trattando gli aspetti più significativi di ognuna.
Le Cinque Iniziazioni Maggiori sono:
Prima Iniziazione ⇨ LA NASCITA
Seconda Iniziazione ⇨ IL BATTESIMO
Terza Iniziazione ⇨ LA TRASFIGURAZIONE
Quarta Iniziazione ⇨ LA CROCIFISSIONE
Quinta Iniziazione ⇨ LA RESURREZIONE
La Prima Iniziazione Maggiore
LA NASCITA
Nella Prima Iniziazione il dominio dell'Ego sul corpo fisico ha dovuto raggiungere un alto grado di realizzazione. Devono essere cinti "i peccati della carne", come dice la terminologia cristiana. La gola, l'ubriachezza ed il libertinaggio non devono più dominare. L'elementare fisico non trova più esaudite le sue esigenze; il dominio deve essere completo, scomparsa l'attrazione. Si è dovuto raggiungere un atteggiamento generale di obbedienza all'Ego e deve essere forte la buona volontà di ubbidire. Il canale tra superiore e inferiore si amplia e la sottomissione della carne è praticamente automatica.
Il fatto che non tutti gli iniziati abbiano raggiunto questo traguardo può provenire da varie cause; ma la nota che essi esprimono deve essere sintonizzata sulla rettitudine; l'evidente riconoscimento delle proprie limitazioni sarà sincero e pubblico e notoria la loro lotta per adattarsi al modello superiore quando non siano arrivati al perfetto controllo.
Nella prima Iniziazione il Cristo nasce nel cuore del discepolo. Allora questi percepisce per la prima volta in se stesso l'afflusso dell'Amore divino e sperimenta il meraviglioso cambiamento che lo fa sentirsi uno con tutto quello che vive. Questa è la "Seconda nascita" della quale si rallegrano tutti gli esseri celesti, perché il discepolo nasce nel "Regno dei Cieli" come uno dei "piccoli", come un "bambino", termini che si applicano ai nuovi Iniziati. Tale è il significato delle parole di Gesù, che suggeriscono che un uomo deve trasformarsi in un bambino per entrare nel "Regno dei Cieli".
Si può aggiungere che nella prima Iniziazione, nella quale nasce il Cristo. Il Centro del cuore è l'unico solitamente vivificato al fine di ottenere un dominio più effettivo del veicolo astrale e di poter prestare maggiori servizi all'umanità.
Dopo questa Iniziazione si insegna all'iniziato soprattutto ciò che riguarda il piano astrale. Egli deve stabilizzare il suo veicolo emotivo ed imparare ad operare nel piano astrale con la stessa scioltezza e familiarità con cui opera nel piano fisico.
Entra in contatto con deva astrali; impara a dominare gli elementali dell'astrale e ad agire facilmente nei sotto-piani inferiori; si accresce il valore e la qualità del suo lavoro nel piano fisico.
Con questa Iniziazione il discepolo passa dall'Aula dell'Istruzione a quella della Saggezza. In questo momento si dà speciale importanza allo sviluppo astrale, benché anche la sua facoltà mentale progredisca costantemente.
Con questa Iniziazione, la Rivelazione della Presenza colloca l'Iniziato davanti al terzo aspetto, o aspetto inferiore dell'anima, l'intelligenza attiva. Egli si confronta con l'Angelo solare che gli fu affidato come custode dal momento della sua individualizzazione nella Lemuria; riconosce senza alcun dubbio che quell'entità è manifestazione dell'intelligenza è il suo compagno eterno attraverso le epoche, alla cui immagine l'anima si modella incarnazione dopo incarnazione.
Un'infinità di uomini faranno il primo passo verso lo sviluppo della coscienza cristica e passeranno così per la prima Iniziazione. Spesso (si potrebbe dire in generale) questo passaggio ha luogo senza la comprensione cosciente del cervello fisico; questo vuol dire che è possibile che molti di noi siano già iniziati di primo Grado anche senza saperlo.
Questa prima Iniziazione è, ed è stata sempre, un'Iniziazione di massa, benché sia registrata ed annotata per le singole individualità.
Molte vite possono trascorrere tra la prima e la seconda Iniziazione, generalmente da 7 a 10. Un lungo periodo di incarnazioni trascorre prima che, completato il dominio del corpo astrale, l'iniziato sia disposto al passo successivo. E' interessante notare che l'analogia è esposta nel Nuovo Testamento, nella vita dell'iniziato Gesù. Passarono molti anni tra la nascita ed il battesimo; ma in tre anni Egli fece i tre passi restanti. Dopo la seconda Iniziazione, il progresso è rapido e la terza e la quarta seguiranno probabilmente nella stessa vita o nella successiva.
Narrazione esoterica
Questo momento, poco prima di ricevere la prima Iniziazione, è straordinario nella vita spirituale del candidato, come affermò non molto tempo fa il Maestro KUTHUMI accettando un discepolo:
"Ora che hai raggiunto l'immediata meta delle tue aspirazioni, ti esorto a pensare con attenzione ai requisiti molto più elevati richiesti per la prossima tappa, per la quale devi prepararti, che è "l'entrata nella corrente", o quella che i cristiani chiamano "salvezza". Questo ideale sarà il punto di riferimento nella lunga linea delle tue esistenze terrene, il culmine di settecento vite.
Secoli fa ti individualizzasti nel regno umano. In un futuro che, spero, non sarà remoto, uscirai dal regno umano per la porta dell'adeptato ed entrerai nel sovrumano. Tra questi due estremi non c'è nulla di maggiore importanza dell'iniziazione, alla quale devi dirigere d'ora in poi i tuoi pensieri. Non solo così sarai salvo per sempre ma entrerai nell'eterna fraternità ausiliatrice del mondo.
Pensa con quale grande attenzione devi prepararti per un così prodigioso avvenimento. Vorrei che visualizzassi di continuo la sua gloria e bellezza affinché tu possa vivere nella luce del suo ideale. Giovane è il tuo corpo per un così formidabile sforzo ma ti si offre una splendida opportunità di cui desidero e spero tu possa avvalerti completamente".
Un ego iniziato a fare parte della più compatta corporazione del mondo e si unisce all'ampio oceano di coscienza della Grande Fraternità Bianca. Per lungo tempo il nuovo iniziato non potrà comprendere ciò che implica questa unione e dovrà penetrare molto più all'interno del santuario prima che si renda conto del suo stretto vincolo e della grandezza della coscienza del Re, che i fratelli comunicano fino ad un erto punto. Tutto questo è incomprensibile ed inspiegabile nel mondo profano perché la spiritualità e l'elevatezza dell'alto contesto trascendono l'efficacia del linguaggio; purtuttavia, esso è una gloriosa realtà, tale che a chi la cominci a scorgere, tutto il resto sembra illusorio.
Una volta effettuati gli opportuni sforzi, esercitate le discipline richieste ed integrati alcuni meccanismi interni, il candidato è preparato a ricevere la prima Iniziazione. E dopo una Grande e magnifica cerimonia nei piani sottili, l'Iniziatore presenta il candidato che, per essere entrato nella corrente, è per sempre in salvo, benché ancora rischi di ritardare considerevolmente il suo progresso se cede a una qualsiasi delle tentazioni che lo assediano nel sentiero.
Bisogna prendere l'espressione "essere in salvo" nel senso che è certo che il candidato procederà nell'attuale periodo di evoluzione e non rimarrà indietro nel "giorno del Giudizio", nel mezzo della quinta ronda, quando Cristo, che allora sarà disceso nella materia, distinguerà chi può da chi non può raggiungere la meta evolutiva indicata alla presente catena planetaria, poiché questa decisione dipende dal progresso individuale.
Non v'è dannazione eterna. Ci sarà semplicemente, come dice Cristo, dannazione eoniana. Alcuni non potranno avanzare nell'attuale periodo di evoluzione, ma potranno procedere nel periodo successivo, nello stesso modo in cui un alunno respinto in un corso di studi potrà proseguire ed anche essere il primo della classe ripetendo il corso l'anno successivo.