Il piano divino per la Terra
I Servitori dell'umanità
Capitolo 9
L’attesa
La trasformazione terrestre dalle immense conseguenze accadrà rapidamente è sarà il risultato oggettivo e tangibile di un processo che ha già fatto il suo corso nei mondi superiori. L’innalzarsi della frequenza planetaria è finora stato graduale e in una certa misura sottile; i suoi effetti sono stati ignorati da molte persone.
In ogni caso, sarà la lacerazione del velo tra i
mondi a essere improvvisa, non lo sviluppo delle fasi di preparazione al
grande cambiamento.
La durata del periodo che va fino al termine ultimo per il pianeta e al
profetizzato evolversi della coscienza dipende da una moltitudine di variabili,
che vanno dalle attività interstellari e interdimensionali fino ai pensieri e
alle azioni dell’umanità; ogni forma di vita è interconnessa e interdipendente.
Molti Servitori sono oggi in attesa che altri trovino il loro giusto posto nel
disegno divino, e si preparino a dare insieme il benvenuto sulla Terra alla
grande Luce che già si intravede all’orizzonte del vecchio mondo.
Alcuni di
loro, in incarnazione fisica sul nostro Pianeta, hanno aspettato con pazienza
(e altri con frustrazione) per decenni, mentre il dispiegarsi del Piano Divino
per la Terra veniva ripetutamente rimandato a causa della diffusa incidenza
delle forze materialistiche e, quindi, della mancanza di preparazione da parte
dell’umanità.
I Servitori maggiormente consapevoli del loro ruolo e della loro natura
talvolta hanno dei vaghi ricordi della loro vita multidimensionale, del loro
attivo servizio divino, ricordi che vengono spesso nei sogni. E sentendo, nel
loro stato di veglia relativamente limitato, di non poter dispiegare in pieno
nella loro vita terrestre quotidiana la coscienza più ampia, le maggiori
capacità spirituali e la sfera di influenza positiva delle quali sono dotati, i
Servitori si trovano spesso a covare una profonda brama di procedere al massimo
delle loro possibilità anche sul piano fisico. Eppure, come abbiamo già visto,
il mondo non è ancora pronto, e durante il periodi di attesa i Servitori
possono di conseguenza avere l’impressione, piuttosto comprensibile, di essere
in qualche modo inefficaci o addirittura inutili nei loro corpi fisici,
costretti a una coscienza di terza densità. Comunque, nonostante la disperazione
con la quale tentino, al di là delle discipline spirituali che possono
impegnarsi a praticare e a dispetto di ogni rituale o preghiera, i Servitori
non possono portare le loro facoltà superiori e la loro maggiore consapevolezza
spirituale nella realtà fisica prima del momento prefissato, quando tutto ciò
che deve essere pronto lo sarà e, nella maggior parte dei casi, la loro
missione si dispiega su una base dello strettamente necessario. Le lente
vibrazioni tuttora prevalenti sulla Terra impediscono in parte alla più estesa
coscienza dei Servitori di manifestarsi, sebbene quando l’anima collettiva sarà
completa e pronta, quando il giusto numero di Servitori saranno al loro posto
nel mondo, quando scadrà il termine ultimo per il pianeta e quando l’attesa
avrà finalmente termine, allora un torrente di energia divina permetterà il
sorgere di un Potere e di un’Intelligenza supremi in quanti si sono preparati a
ricevere e trasmettere una simile Luce. Nel frattempo, la vita degli ignari
Servitori rifletterà su più livelli la tipica condizione dell’umanità, prima
del suo predestinato risveglio.
Il periodo di attesa può essere visto come la fase preliminare del
dispiegamento cosciente della missione dei Servitori, durante il quale si
pongono le condizioni - soprattutto nei livelli interiori della vita - per un
pieno risveglio spirituale, attraverso la personalità, sul piano fisico, dove
si verificherà di conseguenza un significativo aumento dell’attività spirituale
e del servizio altruistico. Quest’attesa è per i Servitori frequentemente
caratterizzata da ansia, frustrazione, dubbio, perplessità, alienazione,
confusione e senso di inutilità oltre, ovviamente, a tutte le altre
preoccupazioni e sofferenze che allo stesso modo affliggono l’umanità. Simili
pene, tuttavia, sono spesso in particolar modo intense per i Servitori, per i
motivi già discussi. La pesante atmosfera psichica della Terra, che incombe sul
campo della coscienza umana nel quale hanno scelto di incarnarsi, sarà per la
maggior parte dei Servitori non ancora risvegliati una vera e propria prigione.
Alcuni di loro potrebbero anche scoprire che la società li ha in un certo senso
esiliati, seppur tacitamente, un esilio che è in parte anche volontario, poiché
col dispiegarsi della consapevolezza e il ritorno della memoria i Servitori non
riusciranno facilmente a adattarsi in sistemi sociali che vanno contro ai
princìpi di armonia, progresso spirituale e scopo divino.
Un numero sempre maggiore di Servitori sta oggi rendendosi conto di quanto
sia evidente l’incompatibilità tra i loro ideali etici e spirituali e quelli
maggiormente diffusi e accettati nel mondo. Col Sole spirituale al centro delle
loro percezioni, i Servitori vedono sempre più fitte le ombre che coprono il
nostro Pianeta; sono in grado di vedere cose che altri ignorano. Essendo quindi
consapevoli della sofferenza dell’umanità a tutti i livelli, e vedendo la
negatività e il sempre maggiore squilibrio che pervadono il mondo, i Servitori
possono sentirsi costretti dal proprio divino senso del Giusto a rifiutare
sistemi di governo e ambizioni professionali, anche se questo dovesse portarli
alla perdita di ogni mezzo di sostentamento. Grazie alla loro chiara percezione
innata, alla sensibilità, all’integrità e alla benevola propensione a rivelare
la verità nella Terra di bugie dove vivono, i Servitori sono spesso oggetto di
ogni tipo di ostilità e persecuzione durante il periodo di attesa; difficoltà
che nondimeno assicurano i più favorevoli risultati una volta affrontate e
sconfitte. Andando incontro alle sfide del periodo di attesa con fede,
comprensione, fermezza e pazienza, i Servitori vedranno diventare naturale e
spontanea la loro capacità di esprimere amore incondizionato per tutte le
multiformi manifestazioni del mondo fisico.
Il periodo di attesa, dunque, non è certo privo di sfide. Queste, però,
sono più che produttive da un punto di vista delle opportunità spirituali.
Infatti, sono talvolta specificamente programmate e messe in atto
dall’intelligenza dell’anima collettiva, per incoraggiare nel Servitore l’uso
del libero arbitrio nella sua scelta di avviare l’importante processo di
ricerca delle soluzioni, e fare di conseguenza ulteriori scelte sulla base
della conoscenza e dell’esperienza acquisite in tale ricerca, così come dovrà
fare l’umanità se vorrà modificare le
proprie penose condizioni attuali. Nel sostenere i duri colpi e le ferite delle
esperienze di vita sulla Terra durante il periodo di attesa si prevede, da
parte dell’anima collettiva, che i Servitori siano portati a sviluppare una
comprensione più profonda della natura dei problemi dell’umanità e, quindi
siano in grado di meglio comprendere i requisiti necessari al successo della
loro collettiva missione di servizio altruistico. Sebbene l’attesa possa
rivelarsi per molti lenta e opprimente, i Servitori non dovrebbero
sottovalutare l’importanza di questo periodo nel quale possono gettare le
fondamenta del loro futuro dovere superiore nei confronti dell’umanità. Nelle
parole del Maestro Tibetano, Djwal Khul:
“Colui che è fedele al poco, lo sarà anche al molto. Nessun iniziato ha mai superato il grande esame di iniziazione senza esser prima passato egli stesso attraverso esami minori ogni giorno della sua vita.”
Per via delle loro temporanee eppur reali limitazioni, i Servitori sono
sempre tentati a ripetere gli stessi errori tipici dell’umanità. Il percorso
che presenta minori ostacoli è una via facile e molto frequentata, e alcuni
Servitori si accorgeranno di aver anch’essi deviato verso lo spinoso sentiero
che porta a una terra oscura piena di pericoli e di lezioni difficili ma
necessarie. Comunque, i Servitori che vorranno conoscere la vittoria nella loro
missione dovranno alla fine smettere di seguire quello che nei circoli
esoterici è conosciuto come il percorso sinistro: la via del servizio
egoistico. Devono cioè, a un certo punto durante il periodo di attesa, arrivare
a capire che fino a quando sceglieranno di imitare l’umanità identificandosi
con - e battendosi contro - i problemi del sé inferiore, o personalità, non
usciranno mai dalla solitudine e dalla sofferenza, perché stanno guardando
nella direzione sbagliata.
I Servitori vittoriosi scopriranno che le loro
angosce personali e le fatiche del mondo si dissolveranno non appena
ricorderanno come trionfare sul carico che tutta l’umanità è costretta a
sostenere, un carico accumulatosi attraverso anni di perpetuo egoismo ed
ignoranza.
I Servitori devono ricordare che la liberazione dalla sofferenza personale
si ottiene solo attraverso l’identificazione con la maggior sofferenza della
famiglia umana (e di tutta la vita sulla Terra) e quindi riuscendo a risvegliare la vera Compassione.
La potente energia spirituale e l’infallibile saggezza dell’anima collettiva
sono a disposizione di ogni Servitore in grado di innalzarsi dall’ordinario
mondo della personalità, nel pensiero come nelle azioni, e di vivere così in
nome di una causa superiore alla semplice felicità egoistica. Nelle parole di
Gesù:
“Se dedicherai la tua vita al sé egoistico, allora la perderai. Se dedicherai la tua vita al servizio del prossimo, allora la salverai. Se vorrai trovare la vita spirituale, la vita dell’uomo in Dio, allora dovrai percorrere uno stretto sentiero e attraversare uno stretto portale.”
La vita nella terza densità durante il periodo di attesa offre molteplici
occasioni per imparare ad amare, attraverso l’apparentemente impenetrabile
illusione della separazione. Si tratta di lezioni impartite sotto forma di
ostacoli e difficoltà particolari, che solo il piano fisico presenta. Per
quanto dure queste lezioni possano essere, comportano un ampio spettro di
opportunità di rapida crescita e, quindi, avanzamento spirituale consapevole.
L’apprendimento sul piano fisico elargisce infine alle anime promosse il
meritato passaggio a livelli di esperienza superiori e più espansi. Per cui, un
anima legata al piano materiale che abbia per la prima volta esaurito i debiti
karmici di terza densità e appreso in pieno le lezioni del piano fisico, potrà
proseguire la propria crescita in reami più sottili, con piena continuità di
coscienza da un’incarnazione incorporea all’altra. Per un Servitore che abbia
portato a termine il proprio dovere sulla Terra i vantaggi sono ovviamente
maggiori, e hanno una diversa natura in virtù del più elevato giro della
spirale evoluzionaria già raggiunto prima dell’incarnazione fisica.
* * *
Bisogna però sottolineare che oggi, durante il periodo di attesa, un
significativo numero di Servitori, risvegliandosi, si inorgogliscono dello
stato spirituale che in parte ricordano di aver raggiunto, e questo è motivo di
preoccupazione. Quelli che riescono a richiamare alla memoria vaghi ricordi
dell’anima li interpretano talvolta in maniera errata, e finiscono col
convincersi di essere in qualche modo al di là delle leggi e delle realtà che
riguardano il piano fisico. Questa errata comprensione degli stati di
coscienza, che sono veri e reali solo in assenza dei veicoli inferiori della
personalità, è oggi responsabile dell’imprudente autocompiacimento diffuso tra
i Servitori. Di conseguenza, con l’accrescersi delle complicazioni e di nuovo
debito karmico, il termine della loro missione è di volta in volta posticipato.
Invece di penetrare con volontà e intenzione il velo dell’oblio attraverso
servizio e ricerca, i Servitori talvolta si abbandonano alla certezza che stia
per succedere qualcosa di speciale e, dunque, loro non devono fare nulla, se
non aspettare che “la festa abbia inizio”. Seppure questa sorta di visione del
futuro contenga un fondamento di verità, la presunzione unita alla passività spirituale
non porteranno i Servitori all’adeguata preparazione, a sicuro detrimento dello
scopo della loro incarnazione. L’auto-soddisfazione dei Servitori nel periodo
di attesa è ovviamente di intralcio soprattutto al proseguimento
dell’accelerazione vibrazionale del Pianeta, e potrebbe infine rendere
addirittura i loro veicoli inadatti a ricevere le potenti energie spirituali
che stanno per essere rilasciate nel mondo.
Le personalità nelle quali si incarna l’anima collettiva costituiscono dei
vitali strumenti attraverso i quali possano manifestarsi sulla Terra le
direttive del Piano Divino. Di conseguenza, i Servitori dovranno fare di tutto
per tenere i loro corpi mentale, emozionale e fisico nella migliore condizione
possibile, per poter svolgere attraverso questi la propria missione in modo
ottimale; missione che la coscienza superiore multidimensionale dei Servitori
svolge di continuo e simultaneamente su più piani dall’altro lato del velo tra
i mondi. I Servitori che scelgono di ignorare le lezioni del periodo di attesa
(come coloro tra gli umani che decidono di rimanere nell’egoismo e nell’inerzia
spirituale) devono prepararsi a conoscere gli effetti negativi dell’imminente
flusso purificatore di energia Aquariana. Devono capire che, essendo in generale
più sensibili della media degli esseri umani, sentiranno per primi tali effetti
e, inoltre, se non si preparano adeguatamente nel periodo che precede il
termine ultimo per il pianeta, potrebbero trascinare nel loro fallimento
personale anche l’umanità e la loro stessa anima collettiva. Infine, per via
della loro innata capacità di comprendere, i Servitori sono obbligati a offrire
il loro sapere all’umanità. Se l’orgoglio o l’indifferenza li allontanano da
tale dovere, allora contravvengono alla Legge del Servizio che governa la vita
delle loro anime. Rinnegando così il loro stesso spirito, si costringono a
soffrire e a contrarre ulteriori debiti karmici.
* * *
Il periodo d’attesa è un’importante occasione offerta ai Servitori per
imparare a trascendere dubbi e paure, e quindi cominciare ad agire in concerto
con l’umanità per una causa giusta. Le limitazioni temporanee imposte loro dal
velo dell’oblio spingono i Servitori a unirsi e a formare collettività, nelle
quali le diverse ma complementari abilità possano essere usate al fine di
raggiungere una visione comune. Offrendo di nuovo sé stessi come strumenti
della volontà Divina, vedranno automaticamente dispiegarsi il processo del loro
risveglio spirituale, il loro richiamo alla memoria.
Ci sono altri vantaggi che si possono ottenere nel periodo di attesa. Per
quanto questi possano talvolta sembrare forme minori di servizio, esse sono di
importante rilevanza nella totalità della missione di ogni singolo Servitore e
non dovrebbero essere ignorate. Esse includono:
1. Preparare la via per altri esemplificando i requisiti essenziali di
un’umile attitudine alla ricerca sul percorso spirituale. Una sincera e forte
volontà di conoscere la verità dei tempi e lo scopo della propria incarnazione
di sicuro forniranno ai Servitori la capacità di intuito e l’esperienza
necessarie, e queste a loro volta porteranno alla comprensione di quelle
sottili sensazioni prima percepite solo come vaghi sussurri dall’interno
dell’anima. Acquisendo così una più reale comprensione del loro posto
all’interno del Piano Divino per la Terra e del loro potenziale contributo al
proseguimento dello stesso, i Servitori cominceranno a sentire il loro spirito
manifestarsi sempre, risvegliando la coscienza, sintetizzando e integrando in
un unico insieme coerente tutto il sapere e le esperienze accumulati nelle vite
passate e nella presente incarnazione.
2. Registrare per i posteri importanti scoperte e invenzioni lungo il cammino della ricerca in
tutte le aree dell’innovazione, e raccogliere questi studi e ritrovati affinché
vengano assorbiti dalla mente collettiva ed entrino a far parte del suo
bagaglio di esperienze e nozioni.
3. Innalzare la vibrazione planetaria. Con la sola presenza, e persino quando non sono
ancora liberi dal velo, i campi aurici dei Servitori - avendo una frequenza
vibratoria superiore - avranno un importante ruolo nella trasmutazione delle
dense energie diffuse nel mondo. Inoltre, coi loro sforzi mirati alla
comprensione spirituale, i Servitori contribuiranno ancor più al bene di tutti,
irradiando energie positive e stimolanti lungo il loro percorso.
4. Incoraggiare l’umanità a compiere sempre nuovi sforzi nella costante ricerca della verità, al contempo
aiutando gli altri Servitori che non sono riusciti a penetrare il velo
abbastanza da poter ricordare il proprio scopo.
5. Trasmutare ed attivare la rete di energia sottile della Terra. I Servitori si trovano spesso a reagire a qualcosa
che da dentro li spinge a visitare svariati luoghi sul Pianeta. A volte questi
posti si rivelano essere siti sacri dimenticati o mai scoperti, dove i
Servitori possono spontaneamente - ne siano coscienti o meno - assistere la
Madre Terra nella sua preparazione all’imminente rinascita, aiutandola a
liberare le importanti informazioni e le energie vitali che sono immagazzinate
all’interno dell’intelligenza planetaria, e che sono strettamente collegate
all’ormai prossimo grande cambiamento.
6. Vivere secondo il nuovo paradigma mondiale e, quindi, dimostrare
come si giunge ad acquisire una vera visione dell’Età Aquariana. Con l’atrofizzarsi di tutto ciò che appartiene ai
vecchi e superati modelli di vita, con l’avvicinarsi del collasso e, infine, la
completa dissoluzione di questi ultimi, i Servitori mostreranno la strada per
il Nuovo Mondo sacrificando scientemente le sicurezze materiali e le tipiche
comodità sociali che sono diventate la norma per tante persone nell’attuale
Occidente. In cambio, abbracceranno attivamente una Causa superiore:
l’avanzamento dell’Unico Lavoro Divino sulla Terra.
7. Incitare gli altri ad avanzare sul cammino spirituale, offrendo loro servizio amorevole e altruistico.
8. Assistere l’umanità nel generale processo di rieducazione in preparazione del Nuovo Giorno.
La maggior parte delle attività ora elencate si svolgono nelle fasi
iniziali della missione dei Servitori e prima dell’importantissimo Tempo del
Raccolto, sono cioè servizi preliminari, e non verranno offerti per sempre. In
realtà, possono essere in generale effettuati solo nel periodo di attesa e
prima del pieno richiamo alla memoria per le seguenti ragioni:
1) con il sollevarsi del velo dell’oblio
e per via del conseguente risveglio, il campo aurico dei Servitori diverrà
altamente magnetico. Per questo motivo, i contatti e le relazioni che in
precedenza erano praticabili con l’umanità saranno sempre più problematici a
causa dell’incompatibilità vibratoria. Le potenti e intense emanazioni dei
Servitori saranno nel prossimo futuro causa di problemi per quanti restano
nascosti tra le ombre dell’egoismo e della paura;
2) i
Servitori, ricordando il loro scopo collettivo e quindi rientrando in possesso
delle loro facoltà superiori, diverranno più impegnati e specializzati
nell’ambito del loro servizio, e saranno molto più portati ad isolarsi dal
mondo per poter portare avanti in circoli chiusi un lavoro esoterico ancor più
vitale;
3) con l’innalzarsi della frequenza vibratoria sulla Terra, si
avrà anche l’estendersi dell’oscurità, perché le forze antagoniste della Luce
faranno il loro disperato assalto finale per mantenere controllo e dominio.
Mentre l’umanità continua a essere costretta a confrontarsi con la sua impurità
interiore, la sensibilità ipersviluppata dei Servitori li spingerà a ritrarsi
dal crescente caos della catarsi globale. Quanto più avanti avranno portato il
loro processo di richiamo alla memoria, tanto più si distanzieranno tra quanti
non saranno in grado di scegliere amore e servizio come modello di vita.
Infatti, nel prossimo futuro, in un modo o nell’altro ogni individuo sulla
Terra avrà dovuto prendere la decisione di affiancare o le Isole di Luce o
le caverne di oscurità; non ci saranno possibilità alternative.
* * *
Molto spesso, durante il periodo di attesa, la pazienza dei Servitori è
spinta al limite, in quanto la nostalgia dei loro luoghi di origine si fa
sempre più forte e rende molti di loro impazienti di tornare “a casa”.
Tuttavia, non si sono certo incarnati sulla Terra per poi girare i tacchi e tornare indietro prima di aver portato a
termine la loro missione. I Servitori che faranno le scelte giuste durante il
periodo di attesa saranno incoraggiati dal fatto che la parte finale del loro
compito sarà infinitamente più positiva, gioiosa e produttiva delle fasi
iniziali, caratterizzate da cecità e conflitti inevitabili. Molto presto, i
Servitori di successo, acquisiranno il pieno ricordo dei maggiori dettagli del
nobile dovere che hanno nei confronti del genere umano e del pianeta Terra, e
la loro missione sarà compiuta nel pieno possesso della loro memoria.
Nel frattempo, non ti identificare con questa effimera illusione di
vita. Questo è da sempre il monito di ogni Servitore durante il periodo di
attesa, poiché conservando una prospettiva oggettiva - tenendo cioè aperti
occhi, orecchie, mente e cuore - sarà possibile vedere che tutto nel mondo è in
un evidente stato fluido, soggetto a cambiamenti sempre maggiori. Le
preoccupazioni e le ansie per la realtà di ieri possono essere considerate in
prospettiva come una fugace chimera alla luce della nuova e più luminosa realtà
di oggi. I Servitori che hanno sempre perseverato nel loro dovere con totale
dedizione, e che possono anche essersi sentiti stanchi, come se stessero per
esalare l’ultimo respiro nella più completa solitudine, abbandonati in una
terra ostile e straniera, non devono più soffrire da soli, perché l’orizzonte
futuro è carico di luce e un numero sempre crescente di Servitori si sta ora
risvegliando, e tutti cercano di unirsi in un unico, grande insieme.
I Servitori che hanno appreso le lezioni del loro periodo di attesa e sono,
dunque, in grado di capire, accettare, perdonare e lasciar andare il proprio
passato, estinguendo così qualsiasi debito karmico di terza densità, vedranno
farsi sempre più intenso e forte il legame con l’anima collettiva dalla quale
provengono. Così liberati, potranno iniziare a innalzarsi senza sforzo alcuno
sulle sempre nuove ondate di opportunità spirituali. Risvegliandosi e
scegliendo di seguire il percorso della ricerca e del servizio, sempre più
Servitori stanno attirando a sé altri individui, che appartengono alcuni alla
loro stessa famiglia spirituale, altri all’umanità. Su scala globale, la
velocità dell’inevitabile processo di riunione sul piano fisico determinerà il
tempo per il compimento della grande funzione collettiva, per eseguire la quale
i Servitori si sono incarnati sulla Terra e, di conseguenza, influirà anche
sulla durata del periodo di attesa.
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