Il piano divino per la Terra
Capitolo 10
La chiamata
Tutti i Servitori hanno quella che potrebbe essere vista come una sorta di
sveglia interiore, programmata per svegliare al momento giusto le coscienze dal
sonno imposto dalla loro missione, quando sarà loro richiesto di apportare al
mondo maggior servizio spirituale. Percepita come impulsi interiori generati
dalle dimensioni nascoste o come un catalizzatore originante dal mondo esterno,
la chiamata al risveglio suonerà in momenti diversi per ogni Servitore lungo il
suo percorso individuale, e in seguito sarà udita simultaneamente da molti di
loro, riunitisi in formazioni di gruppo. Per via del fattore sempre variabile
del libero arbitrio, non sono fissi né il momento né la frequenza di questa
evocazione occulta; dipendono essenzialmente dalle scelte di vita del singolo
Servitore e anche, in misura minore, da quelle prese collettivamente
dall’umanità.
Il percorso di vita dei Servitori è tipicamente costellato di stimoli per
il risveglio, di intensità e forza variabili, e lo è soprattutto in questi anni
finali che conducono al termine ultimo planetario. In un certo senso si può
dire che questi stimoli rappresentano opportunità di iniziazione, sebbene per i
Servitori non siano altro che dei promemoria. E questo perché i
Servitori hanno già portato a termine e trasceso le loro iniziazioni prima
dell’attuale discesa sulla Terra in un corpo fisico.
Le espansioni della
coscienza accelerate dalla chiamata sono, di conseguenza, qualcosa di sempre
familiare; in verità, sono costituite da un susseguirsi di richiami alla memoria
che, a loro volta, accelerano la preparazione e l’apprendimento dei Servitori
durante il periodo di attesa. Ogni Servitore scoprirà il mistero della propria
missione grazie all’effetto catalizzante della chiamata, che risveglierà in lui
intelligenza, sapere e saggezza latenti e, di conseguenza, aumenterà il livello
della sua consapevolezza spirituale. La chiamata al risveglio aiuta quindi a
tracciare il percorso del Servitore, per esemplificare all’umanità i frutti
della vita spirituale e la via al Nuovo Mondo, mentre al contempo accresce la
comprensione e la volontà di aiuto dei Servitori stessi.
Possono esserci molti differenti tipi di chiamata al risveglio: si può
verificare spontaneamente come un’inattesa sincronicità nella vita ordinaria;
può mostrarsi in forma di visioni, istruzioni da entità non incarnate dei piani
interiori, o sensazioni e vaghe impressioni provenienti dall’interno; si può
manifestare attraverso simboli pittorici in un quadro o nella Natura, o forse
in meditazione o durante i sogni; può anche essere espressa in chiare parole,
da un libro, una canzone o in forma orale, ma è possibile riceverla anche in
silenziosa comprensione. La chiamata potrebbe essere una benvenuta conferma di
una finalità o un’occasione futura, in precedenza solo debolmente percepite; si
potrebbe manifestare nella vita del Servitore come una spinta, un’improvvisa
ispirazione o un impulso forte e pressante, ma anche come un lampo di
comprensione intuitiva, che rivela una parte maggiore della natura dell’universo.
In generale, la chiamata porterà il Servitore a una maggiore consapevolezza del
proprio potenziale destino e della propria funzione; potrebbe addirittura
chiarire lo scopo finale della sua incarnazione, e quindi stimolare in lui il
desiderio cosciente di portare con successo a termine la missione della sua
vita.
Quale che sia la forma nella quale si manifesta, la chiamata rivelerà
alla coscienza del Servitore - in precedenza limitata e apparentemente separata
- almeno uno scorcio della consapevolezza espansa e multidimensionale che
costituisce la parte maggiore del suo vero Sé, e gli chiarirà anche in parte il
senso reale dell’esistenza di quei mondi trascendentali a lui familiari.
Il più delle volte la chiamata iniziale si presenterà spontaneamente e risuonerà
senza sforzo alcuno, e questo farà avanzare il Servitore lungo il suo percorso.
Comunque, le chiamate successive devono essere evocate dalla volontà di ogni
Servitore. Questa è una legge immutabile lungo il Vero Percorso, seguendo il
quale non si ottiene nulla se non si utilizza con intelligenza ciò che è già
stato ricevuto. La rivelazione deve nascere sempre da chi la vuole ottenere, e
può essere raggiunta con una sincera ricerca spirituale e una reale
predisposizione all’amore. Seguendo con dedizione questa semplice ma
infallibile formula, il Servitore sentirà presto sorgere in sé le risposte alle
sue domande, saprà di cosa ha bisogno per proseguire lungo il suo percorso e
otterrà le informazioni che, una volta messe in pratica, gli riveleranno la strada
verso la crescita.
La chiamata è un evento importante nella vita di un Servitore, in quanto
fornisce delle testimonianze alle vaghe sensazioni che molti conservano sin
dall’infanzia, e ispira così una cosciente conferma della propria consacrazione
al nobile servizio per il Piano Divino. Conferendo una reale visione, la
chiamata rivela alla consapevolezza dei Servitori le sempre mutevoli
possibilità della vita spirituale e l’inevitabilità del successo finale della
loro missione collettiva. Nasce così una certezza interiore in nome della quale
verranno cercate e trovate delle conferme che non si dimenticheranno mai. A
seconda dell’intensità della chiamata, la coscienza e la prospettiva di chi è
da essa in parte risvegliato cambieranno per sempre, in modo sottile o
profondo.
Dopo una vera chiamata (e non una mera esperienza psichica di quelle oggi
divenute tanto comuni) i Servitori troveranno difficile, se non impossibile,
tornare alle vecchie abitudini, che inevitabilmente appariranno insoddisfacenti
e tetre, alla luce delle loro nuove e più brillanti percezioni.
Questi radicali cambiamenti sono inevitabili per tutti i Servitori che si
stanno oggi risvegliando, perché i vecchi modelli di vita e gli ideali del
passato, una volta esaminati dalle loro coscienze in espansione, appariranno
inappropriati quando non addirittura contrari allo scopo della loro
incarnazione, che hanno finalmente richiamato alla memoria. Carriera, rapporti
personali e alcune attività sociali intraprese prima della chiamata cominceranno
subito a diventare incompatibili con la nuova consapevolezza che insorge
dall’interno, e le modalità di vita del passato perderanno infine tutto il loro
significato. A questo punto, i Servitori potranno rendersi conto di sentire un
bisogno pressante di riunificarsi tra loro sul piano fisico, e così avrà inizio
la parte più importante della loro ricerca. Saranno così evidenti nuovi
percorsi di opportunità, diretti a valide esperienze, che spingeranno i
Servitori a risolvere la disarmonia nelle loro vite e a prepararsi per il Tempo
del Raccolto. Saranno costretti ad affrontare ogni singola paura, e a
equilibrare e purificare tutte le emozioni che insorgeranno in seguito
all’espandersi della loro nuova luce interiore.
Le chiamate continueranno a risuonare fino a quando i Servitori non
eserciteranno il loro libero arbitrio in accordo con i disegni del Piano
Divino; questo tipo di condotta è necessaria per assicurare che ulteriori
opportunità siano concesse dall’anima collettiva. E quando i Servitori
sceglieranno una volta ancora di dedicarsi a uno scopo meritevole e
altruistico, si sentiranno immersi in una familiare sensazione di consacrazione
e amore incondizionato. Così, grazie alla lealtà della loro rinnovata purezza
di intenti, e poiché fanno quanto è loro possibile per soddisfare i requisiti
richiesti, i Servitori si renderanno degni di ricevere conoscenza e potere
spirituale superiori, che verranno loro conferiti attraverso successive
chiamate. Alcuni di loro potrebbero allora cominciare ad avere un ruolo attivo
nell’arrivo della loro chiamata, attirando a sé nuove opportunità attraverso il
servizio altruistico e così accelerando il processo di richiamo alla memoria.
* * *
Una entusiasmante caratteristica della prima chiamata è che essa fornisce
al Servitore un piccolo eppure eccitante scorcio di quanto ancora c’è per lui
da sapere e sperimentare nel corso della missione. Diventa chiaro che ci sono
ancora splendide scoperte da fare, e pur restando la vaga percezione della
gloria futura qualcosa di impercettibile e incomprensibile per i Servitori in
fase di risveglio, questa nuova consapevolezza li spinge ed esorta ad andare
avanti. I Servitori sono spesso stupefatti e di frequente abbagliati dalla luce
delle rivelazioni sempre più profonde che sono parte della grande magnificenza
che li aspetta al di là del loro spettro percettivo, attualmente limitato ma in
continua espansione. Le chiamate sono quindi mirate a incoraggiare il servizio
e la ricerca sollecitando la sete spirituale dei Servitori.
In seguito a una chiamata di grande importanza (per esempio, una dai
significativi e durevoli effetti trasformativi), i Servitori attraversano in
genere tre fasi di reazione. Dapprima sono pieni di incanto, euforia e grande
riconoscenza; poi segue una relativa oscurità, e talvolta anche la
disperazione, quando l’effetto immediato della chiamata (la rivelazione) si
affievolisce, e i Servitori scoprono di dover ancora camminare nelle ordinarie
e insignificanti ombre del mondo. Hanno raggiunto un certo livello di consapevolezza
della propria natura, ma è in questo frangente che devono superare il vero
esame, in quanto devono approfondire quella conoscenza e quella memoria
interiore da soli, e senza lo stimolo spirituale della chiamata. I momenti di
intensa visione interiore sono così di solito bilanciati e integrati da periodi
relativamente statici di riflessione, assorbimento e conseguente preparazione
al prossimo passo. Alla fine, i Servitori diventano così assorbiti dal loro
servizio, dal supporto al prossimo, dalla necessità di aiutare gli altri a
sentire le proprie chiamate, che l’iniziale reazione di entusiasmo passa in
secondo piano. Scoprono quindi con meraviglia che in qualsiasi momento e
secondo la loro volontà - se questa asseconda i loro interessi altruistici e quelli
del Piano Divino - potranno per sempre raggiungere di nuovo la rivelazione e la
luce spirituale elargitagli.
Ci sono fondamentalmente tre modalità di emissione della chiamata, che
possono essere sentite tanto dalla coscienza vigile quanto nello stato onirico.
Sono: 1) un processo lieve, graduale e progressivo - il campanello di
allarme debole; 2) un risveglio improvviso, intenso e dai profondi effetti
trasformativi - il campanello di allarme forte e 3) una chiamata
sorprendente che giunge in ritardo - il campanello di allarme tardivo. Quest’ultima
forma è a volte necessaria per via della mancanza, da parte del Servitore, di
reazioni appropriate alle opportunità offertegli in precedenza e, dunque, a
causa del suo non essere stato in grado di penetrare il velo dell’oblio al
momento giusto.
La chiamata tardiva sarà molto più impegnativa per il Servitore, avrà un
necessario tono di severità. Una simile improvvisa e intensa stimolazione
spirituale presenta in genere dei rischi e può addirittura danneggiare i
veicoli inferiori della coscienza. In conseguenza di questo potente influsso di
energie il Servitore potrebbe trovarsi fuori equilibrio sia mentalmente che dal
punto di vista emozionale, e di conseguenza potrebbe essere incapace di portare
a compimento la sua missione.
Col progressivo avvicinarsi del termine ultimo planetario, queste chiamate
radicali hanno sempre meno spesso positivi effetti di risveglio. Questo almeno
per quanti hanno rimandato troppo a lungo la necessaria purificazione
personale, e quando le energie della Kundalini risalgono lungo la spina
dorsale attraversando i chakra di una persona impura possono dar vita a
sofferenze, disturbi mentali e persino portare alla morte. Le chiamate tardive
richiederanno quindi una costituzione davvero resistente e una volontà
incredibilmente forte per poter evitare questi effetti negativi. Si può capire,
quindi, che è ora quanto mai urgente per i Servitori avviarsi senza indugi e
proseguire lungo il percorso della purificazione.
* * *
L’importantissimo processo di risveglio può essere significativamente
accelerato da incontri propizi con altri Servitori del Piano Divino. Alcuni di
quelli che hanno già ricevuto una chiamata maggiore avranno l’opportunità di
penetrare in parte il velo dell’oblio se un altro Servitore risvegliato porta
loro la verità o sommerge la loro coscienza con delle irradiazioni auriche
positive.
Quando i Servitori si incontrano sul piano fisico e iniziano a credere e ad
aprirsi l’uno all’altro, anche se in piccola misura, possono invocare una parte
maggiore dell’anima collettiva. Le risultanti trasmissioni di energia originata
dai mondi superiori portano la luce dall’alto, per così dire, giù fino ai
veicoli inferiori per arrivare sul piano fisico, affinché possa guarire,
rinvigorire e spiritualizzare le cellule corporee e illuminare la coscienza
fisica del cervello. Tuttavia, dovessero i Servitori che ne hanno l’occasione,
fallire nel compito di integrare una tale grazia nelle loro personalità, e se
non riescono a operare di propria volontà i necessari cambiamenti al loro
torpore spirituale, allora saranno nuovamente affetti dalla loro familiare
cecità occulta, e la loro visione potenzialmente liberatrice andrà persa.
Proprio come l’umanità, il tipico ego dei Servitori non risvegliati,
refrattario al nuovo, può dubitare o anche reagire con paura e ostilità alle
conseguenze delle prime fasi della purificazione richiesta dalla chiamata di
altri loro simili maggiormente evoluti. Quindi, scegliendo di reagire
negativamente, decideranno di girare le spalle alla porta delle opportunità, e
questa si chiuderà obbedendo alla legge del libero arbitrio. Con l’eventuale
concorrere di svariate condizioni, può anche succedere che quanti tra i
Servitori non sono pronti ad accettare una simile grazia nelle loro vite in
questi momenti critici non avranno mai più una possibilità simile nella loro
attuale incarnazione, e così, in conseguenza della loro volontà, dovranno
inconsapevolmente abbandonare la loro missione. Quelli che rifiutano le
opportunità di servire, e soprattutto quanti maltrattano i Servitori
risvegliati che offrono loro aiuto e direzione, corrono il rischio di
inabissarsi in una profonda oscurità personale, quando il loro Sé Superiore
abbandonerà la loro personalità in conseguenza della scelta di ignorare un
messaggero del Nuovo Spirito.
I Servitori ancora addormentati e persi nell’ignoranza hanno il dovere di
riconoscere i Servitori risvegliati che sono stati sospinti dall’interno a
venire in loro aiuto in risposta a una preghiera sincera. Dovrebbe anche essere
ben compreso che quando la famiglia spirituale di uno di loro inizia a riunirsi
di nuovo sul piano fisico, le forze segrete dell’egoismo supereranno se stesse
nel tentativo di creare apprensione, confusione, cecità e così via in tutte le
personalità che sulla Terra sono state infette da sfiducia, paura e delusione.
I Servitori possono riconoscersi l’un l’altro in molti modi, alcuni dei quali
sono già stati discussi e altri verranno esaminati più dettagliatamente in
seguito. Comunque, come regola generale, i Servitori dovrebbero imparare a
credere nelle loro sensazioni e percezioni istintive (che sono il più delle
volte dettate dall’anima e, quindi, accurate) prima che l’ego abbia la
possibilità di offuscarle con dubbio, scetticismo o diffidenza.
* * *
Il Piano Divino contempla tra i suoi disegni delle speciali chiamate
anticipate per una piccolissima percentuale di Servitori, che potrebbero quindi
esser chiamati antelucani. Vengono risvegliati prima degli altri e di
conseguenza sperimentano spesso frustrazioni, derisione e difficoltà maggiori
mentre si dibattono nell’oscurità per apprendere attraverso tentativi ed errori
le necessarie lezioni. In quanto araldi, gli antelucani sono in anticipo sui
loro tempi, e quindi sono poco compresi e a volte ancor meno benvenuti in un
mondo non ancora pronto ad accogliere loro o la loro visione, profetica e in
continua espansione. Come i galli, fanno risuonare il loro canto nell’ora più
scura prima dell’alba, annunciando l’imminente gloria del mattino a un mondo
che continua a dormire. Anche nell’attuale fase di preparazione mondiale è
quanto mai difficile il compito di questi Servitori, incaricati di tracciare il
percorso della Nuova Via dello sviluppo spirituale consapevole per l’umanità e
di farsi trovare pronti per i primi membri del loro gruppo che si
risveglieranno. Gli antelucani devono affrontare tali compiti che spesso la
loro sembra una utopia da visionari, e i formidabili obiettivi che li attendono
possono inizialmente apparire quasi irraggiungibili. Tuttavia, i loro
pionieristici sforzi li porteranno a ricordare precocemente la propria reale
natura e le conseguenti enormi responsabilità, e garantiranno loro la giusta
ricompensa.
Molti dei Servitori risvegliati anzitempo si sentiranno come costretti a
svolgere il loro dovere nei confronti dell’umanità evidenziando le leggi
dell’Età Aquariana e insegnando le corrispondenti nuove verità e modalità di
sviluppo spirituale. Gli effetti iniziali della loro precoce impresa sono
necessariamente distruttivi, poiché mirano a liberare l’umanità da ogni
vecchia forma di dottrina religiosa, economica e politica non più confacente ai
bisogni mondiali. L’obiettività loro richiesta - in virtù della quale
riconoscono tanto le colpe quanto le virtù - irrita molte persone, persino
quelle dalle quali gli antelucani si sarebbero aspettati soprattutto
comprensione, vera equanimità e collaborazione. Il rifiuto degli antelucani di
farsi impressionare o di prestare attenzione a riti e cerimonie prestabiliti, a
idee, filosofie e teologie antiche e preziose, eppure obsolete e la loro
continua guerra a legami affettivi, rifiuti, illusioni terrene e qualsiasi
altro impedimento all’emergere della Coscienza del Nuovo Mondo incontra
all’inizio ben pochi incoraggiamenti.
Questi primi Servitori lavorano spesso da
soli, quindi, e di solito senza né supporto né riconoscenza.
Un numero davvero esiguo di Servitori sparsi per il mondo si sta ora
occupando dell’importante compito di abolire le vecchie forme e modalità di
vita (di solito mettendone in luce i difetti), mentre al contempo enunciano i
nuovi princìpi della coscienza unitaria. Ma con l’avvicinarsi del termine
ultimo per il pianeta e l’aumentare della frequenza delle chiamate per andare
incontro ai crescenti bisogni mondiali, questo numero è destinato ad
accrescersi rapidamente. Gli antelucani stanno preparando la strada per i primi
insiemi di Servitori organizzati che, una volta riunitisi sul piano fisico in
specifiche combinazioni dettate dalle anime collettive, passeranno a svolgere
il loro ruolo nella fase successiva del Piano Divino per la Terra.
I Servitori non ancora risvegliati che sentono oggi l’importanza e
l’urgenza della chiamata al servizio, ma non hanno ancora un contatto sicuro
con la propria anima collettiva o con gli Aiutanti divini dai piani interiori
della vita, potranno avvalersi della saggezza e della preziosa guida offerte
dalla preveggenza degli antelucani. Così facendo acquisiranno un notevole
bagaglio di conoscenze, e quindi, grazie alla sublimazione della coscienza che
da sempre accompagna la nuova comprensione spirituale, potranno accelerare il
proprio processo di risveglio e quello del loro prossimo.
* * *
Spesso i Servitori fraintendono la chiamata per via dell’entusiasmo
iniziale (agitazione emozionale e fascino), dell’orgoglio e
dell’ambizione personale che possono facilmente insorgere in loro. Alcuni, per
esempio, nella loro ingenuità possono sinceramente credere di aver ricevuto
l’improvviso miracolo della piena illuminazione, come fossero dei maestri di
saggezza o degli individui scelti per decreto divino, e quindi in grado di
insegnare con autorità spirituale. I Servitori così impetuosi dovrebbero in
realtà fermarsi a considerare che le prime chiamate sono latrici solo
dell’inizio di un processo di dispiegamento spirituale potenzialmente continuo,
e che finché la loro piccola coscienza non si fonderà completamente con la
Coscienza Cosmica della Mente Universale loro saranno, nel migliore dei casi,
solo dei messaggeri o servitori di qualcosa di molto più grande della loro mera
personalità.
L’entusiasmo impulsivo dà vita a idealismi poco pratici e a delusioni che,
a loro volta, saranno causa di ritardo per le chiamate successive, e nella
peggiore delle ipotesi potrebbero creare nei veicoli inferiori dei Servitori le
condizioni perfette per essere il bersaglio di impressioni psichiche negative.
I Servitori stessi potrebbero quindi venire manipolati dalle menti maligne
provenienti dai mondi nascosti, che li userebbero per i loro scopi sinistri, e
così i Servitori ben intenzionati ma poco cauti rischiano di neutralizzare il
lavoro dei loro simili. La contaminazione psichica è oggi un fenomeno molto
comune e sempre più diffuso tra gli esseri umani, e può portare alla totale
possessione occulta, che per i Servitori è una vera e propria tragedia, mentre
al contempo causa l’attuarsi di alcune predizioni fatte migliaia di anni fa
sulla comparsa di molti falsi profeti e messia, motivo per il quale
anche i più puri tra i Servitori possono essere fuorviati.
Il processo di risveglio può essere ostacolato dall’uso erroneo delle
capacità conferite ai Servitori per il beneficio degli altri. Se il sapere e le
energie ricevute non vengono usate con saggezza e altruismo nel servizio
all’umanità, allora i Servitori possono dire per sempre addio alle chiamate
successive. In effetti, l’abuso dei doni spirituali in nome del sé personale
sarà causa di grande rimpianto, poiché i privilegi dei Servitori verranno
immediatamente revocati dall’anima collettiva. Inoltre, l’incauto utilizzo
delle facoltà risvegliate dalla chiamata, potrebbe causare degli squilibri nei
Servitori. Questo può voler dire, per esempio, avere una mente brillante ma un
cuore arido, una percezione distorta della vera visione Aquariana, o la
preponderanza dei poteri psichici inferiori e di tutte le tentazioni e i
pericoli che da questi conseguono.
Molti Servitori parzialmente risvegliati, essendo rimasti contagiati dal
fascino del movimento new age, stanno oggi ingrossando le fila di quanti,
fuorviati dall’entusiasmo, si dedicano a costruire fiabeschi castelli in aria.
Si stanno quindi applicando col massimo fervore a costruire una finta Nuova
Gerusalemme, piena di svariati colori, piacevoli divertimenti e ideali
romantici che non sono altro se non distrazioni dal vero Lavoro divino. La luce
della Nuova Alba si sta ora espandendo e sta di conseguenza proiettando ombre
in tutte le direzioni; la tentazione è ovunque, e i Servitori saranno oltremodo
esposti a essa se non avranno una basilare conoscenza della propria natura e
un’adeguata comprensione del lato nascosto della vita.
* * *
Le chiamate sono intermittenti, dunque, e risuonano in una serie
consecutiva di luce e conoscenza sempre maggiori, preparando così i Servitori a
ricevere infine la Rivelazione conclusiva - o Chiamata finale - che ridarà
piena vita alla loro consapevolezza multidimensionale e a tutti i loro poteri e
facoltà superiori, proiettandoli nel glorioso stato del divino richiamo alla
memoria. Nel ricevere quest’ultima Chiamata, tutte le limitazioni e le
afflizioni karmiche connesse ai mondi inferiori saranno completamente
neutralizzate, e i Servitori di successo si innalzeranno dalle oscure
difficoltà del passato alla tanto attesa maestà della loro reale natura divina,
mentre raggiungeranno l’emancipazione finale dal mondo della dualità e
separazione.
Il momento della Chiamata finale è in parte dipendente dalle invocazioni
sia dei Servitori che dell’umanità in quanto, in un sistema di libero arbitrio,
l’assistenza divina giunge solo in risposta ad una sincera richiesta di aiuto.
In un futuro non lontano, la crisi affrontata dall’umanità susciterà l’urgente
bisogno di servizio spirituale, e questo darà vita a una grande invocazione
globale che, a sua volta, renderà più spedita la riunificazione di gruppi di
Servitori, che si affretteranno a rispondere alla chiamata dell’umanità e alle
necessità del Pianeta. La Chiamata conclusiva non risuonerà prima della
riformazione di gruppi, un processo che sta debitamente accelerando in questi
giorni. Grazie alle potenti sinergie dinamiche evocate in quel momento, sarà
catalizzato un profondo risveglio mondiale - un’Iniziazione globale.
* * *
I Servitori, presi collettivamente, costituiscono una sorta di orchestra
bio-spirituale vivente, con ogni individuo o gruppo che aspetta il proprio
momento per suonare. Prima della loro esibizione di gala, a tutti è stato
imposto il silenzio attraverso le limitazioni rappresentate dal velo
dell’oblio. Eppure, sono naturalmente portati a prendersi cura dei propri
strumenti, a tenerli pronti a eseguire la loro parte, e continuano a esercitare
il loro talento, pronti a poterlo mostrare. Proprio come i musicisti di
professione, i Servitori dovranno saper ascoltare intensamente la melodia della
vita che li circonda, in paziente attesa della loro chiamata, che li porterà a
capire il momento e il modo giusti di unirsi al grande concerto. Tuttavia,
bisogna dire che il preludio della grande sinfonia rappresentata dalla missione
collettiva dei Servitori è già cominciato, e il Maestro del Piano Divino
sta ora chiamando a sé tutti i restanti membri pronti a suonare la propria
partitura.
Alla fine, i Servitori che risponderanno con accortezza e intelligente
discernimento alle proprie chiamate avranno valide intuizioni, grandi
espansioni della coscienza, esaltazione e rapida crescita spirituale, poiché
saranno molto agevolati dalle crescenti frequenze Aquariane e portati al
risveglio supremo. Si innalzeranno a nuove vette di esperienza ed espressione,
e godranno della più grande libertà e capacità di amore mai sperimentate nella
loro attuale incarnazione. Alla fine, con la scoperta della nuova prestanza e
della vitalità nate nei loro veicoli finemente allineati con le energie divine,
si apriranno a un influsso di forze spirituali ancora maggiore, e saranno pieni
di gioia e pronti per il Tempo del Raccolto, portando con sé tutti gli esseri
umani che mostreranno la volontà e la capacità di elevarsi e testimoniare il
fulgente Nuovo Mondo.
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