sabato 19 aprile 2014

Maranathà Maranathà



Domani è Pasqua! A dir la verità già oggi,
poiché il mio orologio a pendolo
batte già le 00.52!
In occasione di questo momento, così gioioso,
che ricorda a tutti noi la possibilità di risorgere sempre
dalle nostre ceneri, quelle materiale e anche quelle spirituali,
e ci sprona a credere che davvero anche noi
potremo ascendere col nostro 'corpo di luce'
ad una dimensione più elevata di questa,
senza necessariamente passare per il transito
della apparente morte,
mi sento di dedicarvi quegli stessi versi
che già per una Pasqua precedente
avevo sentito di scrivere.
Allora mi trovavo a Vinci e correva l'anno 2011...
Spero che sia di buon auspicio per tutti i lettori del blog
e che segni davvero l'inizio glorioso di qualcosa di fantastico e speciale per tutti voi!

con affetto,
Dinaweh
  

Maranathà, Maranathà





Maranathà! Maranathà!

Oh vieni Luce dei Mondi ! 
Troppo lunga si fa l’attesa
Siamo come gomene sfilacciate,
sfibrati i nostri fili di canapa
più  non reggono
al tumulto dei flutti
violenti e scuri.



Non più a lungo
resisteranno I nostri scafi esausti
corrosi dalla salsedine
di giorni simili all’oscuro,
attendiamo il tuo Ritorno.

Re dei Mondi,
figlio della Luce
Vieni, Vieni !
Torna finalmente
a illuminare
i nostri visi spenti.

Ecco tutto ora
è pronto
come si fa bella la sposa
in attesa del suo sposo
così tessiamo
con nuove fibre di lino purissimo
i nostri abiti bianchi
e lunghi a coprire
fino ai piedi
la nostra fatica
d’innumeri passi consumata
e stanca.

Amore di tutti gli amori
Celebrati,
Basso continuo
dell’Armonia Universale
tieni il tempo!
Come il battito dei cuori
di questa Umanità sofferente,
pulsa dentro ogni respiro
il tuo Ancestrale Ricordo,

Ricordo di sorrisi
e di abbracci conosciuti,
di passioni accese
nel nome del tuo Nome
come Suono
dell’unico Verbo
proferito dalle tue descrizioni
così vicine al nostro sentire

ti  facevi comprendere
nell’accogliere un’umanità
bambina
ancora disposta
alla meraviglia
della semplice Maestà
del tuo parlare.

Mille e mille anni
Sono passati
e ora attendiamo
il tuo Ritorno,
come la nave provata
dal mare in tempesta
attende
a motori spenti
di essere ormeggiata
nel porto sicuro
dal Rimorchiatore

così lo Spirito che tutto sa
si dispone
alla pacifica attesa
del Rientro
e trova in se stesso
il senso del suo vagare
e non ci sono più distanze da coprire,
né movimenti centrifughi
a gettare lontano dal Suo Centro
la Sua Essenza

Tutto si compie
nell’incontro del Cuore
al crocevia di una linea
ortogonale all’altra
poiché Tu sei l’incontro
di tutti i cammini,
di tutte le solitudini

Tu sei l’Inizio Ancestrale
da cui si dipanano
le strade degli uomini
Centro e Punto Assoluto
di ogni Universo,
l’Alfa e l’Omega
Inizio e Fine
Pace e Compimento
Arrivo e Partenza
di nuove Partenze
Metafisiche

non più manifestazione
di Materia Densa ed Espansa,
ologramma dell’Unica Fonte,
copia della sola Matrice
inganno e allucinazione
dell’ultima Verità Immota
e immanifesta

Tu  ci riporti al Centro
Tu, Sostanza di tutti gli accidenti,
Tu, Rappresentazione Eterica
del solo Amore
come spin ci fai vibrare
all’Ottava Superiore

Indice e volume
Somma di infiniti volumi
Scritti e conservati
Getti un colpo di spugna
Su ogni separazione,
unifichi nell’Uno
il doppio del bianco e del nero

e non c’è più il giorno e la notte,
la luce e l’ombra,
il freddo e il caldo
poiché tutto ora
è trasfigurato e unito.
Né schiavi o liberi
né padroni o servi
né Grandi o piccoli,
ma tutti
ritornando a Casa
ricorderemo
chi siamo:
Manifestazione e
Genìa Divina
Creatori e Dèi
torneremo
al cospetto degli Angeli
e ci ritroveremo avvolti
alle tue braccia.






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