LA TERRA
CENTRO DEL NOSTRO UNIVERSO
Alla lettura del paragrafo che segue, tratto dal testo di Pietro Archiati, "L'uomo e la Terra", ecco la testimonianza in video degli autori di un altro bel libro già citato in precedenza dalle pagine virtuali di questo blog che ben si sposa con le parole del nostro autore e che sembra anticipare l'avvento di una umanità connessa e unita alla Terra da un patto di amicizia, rispetto e cooperazione, quale mai prima d'ora si era verificato in piena coscienza e consapevolezza d'intenti.
Una testimonianza vivida, un esempio da seguire per chi si sta interrogando sul vero senso della vita e non si accontenta più di seguire schemi preconfezionati che lacerano dentro, svuotando la vita stessa di significato e valore.
Dinaweh
LA TERRA, CENTRO DEL NOSTRO UNIVERSO
[...] Ma allora, la Terra è il centro del nostro mondo, oppure è un piccolo granellino di polvere, sperduto nell'immensità d'infinite galassie? La rivoluzione copernicana ha voluto convincerci che la Terra è un pianeta da nulla nelle vastità dell'universo. Eppure, questa Terra così mortificata e relegata ai margini di ben più potenti astri, esiste soltanto nel regno delle illusioni umane: quella Terra lì, piccola e insignificante, compare solo dove ancora non si è conquistato il senso del sacro, dove ancora non si riconosce la grandezza e il peso morale della Terra.
La Terra non è un granellino di polvere che si può spazzar via dalle mappe del firmamento, la Terra è un pianeta vivo che custodisce e sostiene l'evoluzione dello spirito umano, e in questa impresa promuove l'evoluzione di tutto l'universo.
Il pensiero astratto che si pone su una galassia lontana e guarda alla Terra vedendola irrimediabilmente piccola, documenta la caduta morale dell'uomo. Gli esseri umani cadono moralmente quando considerano la Terra di poco conto o non la considerano affatto. Essi decadono moralmente quando si allontanano da lei col loro spirito, quando la dimenticano.
Quando un essere umano muore, si distacca dalle forze della Terra e fa un bilancio della vita trascorsa: si rende conto, allora, che solo sulla Terra può diventare uomo, può portare a compimento il suo compito nel cosmo. Dopo la morte ogni uomo è in grado di capire il valore morale della Terra. Quando gli vengono a mancare si accorge degli infiniti doni ricevuti dalla madre, e nasce in lui il desiderio di ricambiarli, nasce la decisione di restarle fedele fino alla fine della sua evoluzione, e di ritornare, di rinascere ancora.
La vita nei mondi spirituali dopo la morte è un viaggio del nostro spirito, del nostro Io, fatto in compagnia degli Esseri delle stelle, tutti splendenti di saggezza e fiammeggianti d'amore. E in mezzo a tante meraviglie non dovrà nascere nel cuore dell'uomo la nostalgia per la Terra? Non sorgerà in lui l'ardente desiderio di renderla radiosa come tutte quelle stelle? Gli Esseri delle stelle sono già pieni di saggezza e di amore: l'uomo ha appena cominciato a divenirlo, e può continuare a farlo solo in comunione con tutti gli esseri della Terra.
Colui che disse alla Terra: questo è corpo del mio corpo, questo è sangue del mio sangue, l'ha amata di un amore perfetto, unendosi a lei in una comunione indissolubile. Facendo del corpo della Terra il corpo suo, Egli vinse la morte togliendole il potere di separarlo dalla Terra. La nostra morte, invece, ci porta lontano dalla Terra perché il nostro amore per lei è ancora imperfetto e la nostra fedeltà è una promessa che dobbiamo ancora imparare a mantenere.
La Terra e l'umanità nuove saranno una Terra e un'Umanità che non potranno più vivere l'una senza l'altra. L'allontanamento dalla Terra dopo la morte è lo scotto che il nostro spirito paga per essere ancora troppo debole: quando si riveste di materia, invece di redimerla si perde, invece di spiritualizzare lei si materializza lui, invece di immettere nella materia quelle forze di resurrezione e di luce che veniva a donarle dai mondi celesti, cede alla pesantezza, si tuffa lui nei determinismi della natura e ci muore dentro. Ma la madre non cessa di attendere da noi la sua umanizzazione, vive nella speranza di risorgere un giorno dentro al nostro spirito.
Pietro Archiati, L'uomo e la Terra, ed Archiati Verlag e K., Monaco di Baviera, 2004, § "La Terra, centro del nostro universo", pp. 107-109.
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FINE
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