giovedì 2 giugno 2022

FRANCO BATTIATO, regista di suoni ed emozioni

A distanza di 1 anno dalla sua scomparsa...
 
 FRANCO BATTIATO



regista di suoni ed emozioni

Non so se molti di voi hanno avuto il piacere di ascoltare questa Lectio Magistralis che Franco Battiato tenne il 19 gennaio 2007 presso la Scuola Normale di Pisa che mi vide assiduo frequentatore dei suoi spazi e soprattutto della sua fantastica biblioteca durante i miei studi universitari. Che nostalgia di quegli anni e, soprattutto, peccato per non aver potuto partecipare a quell'evento che si tenne qualche anno dopo la mia laurea!

...A volte mi viene persino il sospetto che intelletti unici e preziosi come lui abbiano preferito abbandonare la scena di questo mondo in questo preciso momento della storia; un po' perché il loro compito poteva considerarsi terminato, un po' per l'impossibilità per loro di accettare l'abbruttimento generale della società, l'obnutilamento delle coscienze, l'imbarbarimento nelle relazioni umane, il tentativo sempre più esplicito di distruggere e annientare l'empatia, la bellezza, l'armonia nell'uomo e nel creato. 

Rimane a noi la consapevolezza che la vita è eterna e che qui torniamo molte volte e molte altre ancora, fino a quando "non saremo liberi", come ci ha spesso voluto ricordare Battiato, fino alla sua ultima performance musicale: un vero e proprio testamento spirituale in musica il suo, quello stesso che ha accompagnato la mia generazione e quelle postume, che ha addolcito anime rancorose, che ha sciolto cuori induriti, che ha aperto un varco verso l'invisibile, riconnettendo a se stesse molte di quelle anime inquiete a quella dimensione più vera dell'essere.

In questo video è come scoprire un altro aspetto di Battiato, quello ancora sconosciuto ai più forse, un po' come toccare con mano la faccia della luna che rimane in ombra e che si nasconde normalmente alla nostra vista. 
Ultimamente poi i cosiddetti 'professionisti della comunicazione' hanno cominciato a chiamarlo "Maestro", come per coprire l'imbarazzo della distanza tra loro e lui; è buffo come si giochi con le parole, come si avvalli l'idea che solo qualcuno possa addivenire a certe vette dello spirito, dell'intelletto, della sensibilità e del cuore... Allora, per dare giustificazione alla propria mediocrità, si pongono frammezzo distanze siderali, creando a se stessi l'illusione che soltanto la mediocrità del vivere costituisca la normalità e che soltanto a pochi eletti sia concesso di comprendere!  

Nelle scene che avrete modo di vedere di queste due produzioni cinematografiche (Battiato ha espresso la sua arte anche nella pittura oltreché nel cinema e nella musica) "il Maestro" ci ha voluto lasciare un assaggio della profondità e della conoscenza che hanno pervaso e attraversato tutto il campo della sua ricerca umana, intellettuale, artistica e spirituale. 
Incredibile come abbia scelto di farlo omaggiando la figura di Ludwig Van Beethoven, che diventa l'interprete principale della sua storia per interposta persona vivente in questo tempo e che in un certo senso riproduce un po' il suo Alter ego, qui riprodotto nella figura di una donna, l'attrice Sonia Bergamasco. 
L'infinita sordità del mondo in cui visse Beethoven riverberava nelle sue orecchie e, tuttavia, non impedì al grande "Maestro" di far vibrare ugualmente le sue note monumentali e tragiche nella loro sublime armonia!
Così, similmente - sembra ricordarci Battiato - tra il frastuono di questo mondo convulso, rumoroso e impazzito, anche lui come il grande musicista tedesco, ha ri-cercato dentro di sé la bellezza e l'armonia delle sfere, attraverso una musica dialogante ed estatica allo stesso tempo. 
Concludo questa breve riflessione con le parole che il nostro regista fa dire ad uno dei suoi protagonisti nello spezzone di film successivo e vi lascio al video e alle domande che poi il pubblico in sala ha voluto rivolgere al nostro artista. 
Non piangiamo dunque la sua dipartita, ma consideriamo che in altri lidi la sua anima si nutra, riposi e riprogetti altre e nuove splendide avventure!


P.S. In fondo al post il link  della bellissima canzone "Torneremo ancora".

Dinaweh




 "E la morte non è un sogno eterno. 
In verità è la vita stessa, spesso, 
a essere simile a un sogno".


   


"Lectio Magistralis" di Franco Battiato 
Scuola Normale Superiore di Pisa
19 gennaio 2007






"Torneremo ancora"



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