mercoledì 29 agosto 2018

L'EBREO CHE STA CANCELLANDO L'EUROPA - Dinaweh


L'EBREO CHE STA CANCELLANDO L'EUROPA  


Dinaweh


Con la scusa della "società aperta" questo losco figuro, degno di essere appellato con l'epiteto apocalittico di "Grande impostore", sta avviando a passi lunghi e ben distesi l'Europa e gli Europei tutti, nessuno escluso, verso la catastrofe; nel suo progetto già ben avviato di costruire non più una società, ma di demolirla dalle fondamenta, formattando al contrario un agglomerato di schiavi senza nome, privi di ogni diritto, defraudati persino della propria opinione personale, sradicati da se stessi e dalla propria identità fisica, linguistica, culturale ed etnica di Europei che in centinaia di anni avevano dissodato un terreno arido, per renderlo fertile e felice, risolvendosi finalmente in un 'comune sentire', senza per questo snaturare le personalità e le identità specifiche di ciascuna nazione. 
Il lento percorso che, a partire dal riassetto e dalla restaurazione delle antiche monarchie feudali col Congresso di Vienna, segnando la fine delle istanze rivoluzionarie, vide - suo malgrado - crescere in Europa "lo spirito della nazione" come valore di progresso, in netta controtendenza al fenomeno "internazionale" della 'Grande Rivoluzione' (che aveva voluto invece appiattire e omologare, universalizzandole, le diverse etnie e nazioni, con le loro peculiari differenze, nel nome della libertà, dell'uguaglianza e della fratellanza universale), sembra ora prendere una piega autoritaria ed esclusivista, come ovvia reazione ad un processo di assedio e depauperamento delle precipue identità nazionali, voluto e pianificato in nome di quei principi universalistici, sotto la dicitura di "società aperta" con l'immissione forzata di orde di disperati dal terzo e quarto mondo!  

Tali principî, decantati come l'inizio di una nuova era, al punto che la stessa periodizzazione storica indica la Rivoluzione francese come il passaggio dall'età moderna a quella contemporanea, rivelano oggi meglio di sé il segno autentico, mascherato allora dallo slogan altisonante e libertario dei rivoluzionari (libertà, eguaglianza e fraternità), svelato oggi nel suo veritiero significato da tutti i portavoce dell'Unione europea, non nel nome dei popoli che la abitano, ma delle tasche degli speculatori come George Soros che la spolpano e la fanno a brandelli con il duplice scopo di un interesse personale da una parte e la più bieca e programmata pianificazione massonica e pseudo-umanitaria dall'altra:  ridurre il continente in un ammasso informe di burattini senza sesso e senz'anima, al servizio del Capitale finanziario e privato di pochissimi e invisibili padroni. 
Smembrare le identità nazionali infatti, ripartendo da quella che sempre più sembra essere la rivincita della Massoneria dei Lumi, internazionalista e pseudo-rivoluzionaria sul concetto di "nazione" romantico-ottocentesco, sembra tornare ad essere il progetto e l'obiettivo a lunga scadenza oggi incarnato da questo signore e da tutti i suoi adepti-collaboratori. 

Chi sono questi manipolatori? 

Quasi tutti gli attuali governi del vecchio continente; 
la pletora di squadre intere di giornalisti debitamente formati e finanziati per indurre l'opinione pubblica ad appoggiare ed accettare (in nome di principi umanitari ammantati di buonismo sinistrorso) l'immissione di masse di diseredati provenienti dal mare, senza che nessuno sia in grado di fermarne il biblico esodo; 
le più svariate organizzazioni nazionali ed internazionali a carattere e scopo umanitario; 
team di pseudo-formatori autorizzati dai relativi ministeri a compiere blitz nelle scuole primarie per indurre bambini e bambine innocenti e del tutto ignari a scegliere la tipologia sessuale gender; 
le famiglie arcobaleno con i genitori "Uno" e "Due";
la svendita totale dei beni mobili e immobili dello Stato;
la cessione di servizi e beni di primaria importanza economica e sociale a soggetti privati senza scrupoli (vedi la tragica saga di società Autostrade totalmente gestita dalla famiglia Benetton, con la conseguente tragedia annunciata del ponte Morandi)... 

Lungi da chi scrive naturalmente considerarsi persona avulsa dal suo tempo, illusa nel ritorno di qualcosa che non può essere più, ma altrettanto e sufficientemente in senno per ricacciare all'eventuale mittente accuse di antisemitismo o di razzismo che qualche lobotomizzato della Matrix (il solito "dotto ignorante" per dirla con Giordano Bruno), potrebbe da queste righe dedurre con tanta superficialità di pensiero e osservazione, trovandosi quanto mai più lontano dal vero di ciò che lo scrivente affermi e dica. 

Occorre allora rimanere svegli, esercitare discernimento, osservando l'esistente non più come una successione casuale di fatti ed eventi senza nesso tra loro, ma sapendo riconoscerne le connessioni, nascoste o inesistenti solo per i complici del sistema, travestiti da Soloni del linguaggio e della comunicazione, sempre pronti a sputare sentenze contro quelli che definiscono "complottisti", mentre i complottisti sono loro, dimenticando il significato letterale della lingua italiana per cui "complottista" non è chi denuncia il complotto, ma chi lo pianifica e lo realizza, a scapito della schiera degli ignavi e degli ignoranti lobotomizzati, di cui loro stessi sono gli arroganti sergenti.
Denunciare l'esistente per non essere tra la moltitudine dei "...eh, ma io non lo sapevo...". I Tedeschi del dopoguerra ne sanno qualcosa, riguardo alle camere a gas e allo sterminio di milioni di ebrei nei campi di sterminio nazista. 
E' ora di cambiare, è ora di esprimere il nostro dissenso, è ora di essere in prima persona testimoni della Verità e, per essa, saper voltare pagina, sentirsi in grado di creare una nuova realtà, a partire dalle scelte di vita, quelle quotidiane, quelle che ci chiamano ad esprimere una scelta, che ci interrogano la coscienza, che sono in grado di fare la differenza tra l'essere complici di un sistema contro l'uomo o rifiutare di farne parte.
Per finire, prendendo a prestito le parole della canzone di Edoardo Bennato che traeva spunto dalla favola di Peter Pan, concludiamo questo post in leggerezza, sentendoci tutti dei Peter Pan, pronti a ricacciare il capitano Uncino della situazione (George Soros e tutti quelli come lui) tra le fauci del coccodrillo! Riconosciamo nella ciurma del capitano Uncino i falsi profeti e gli ingannatori i quali, a parole dichiarano di essere pirati che lottano contro il sistema, ma che nei fatti ne sono i più sordidi servitori!
A questo post seguirà un interessante articolo di Luigi Copertino, che descriverà nel dettaglio ciò che qui è stato abbozzato come schizzo, encausto o sinopia.

Dinaweh




       
  FINE

Nessun commento: