EPIFANIA
ovvero
"INCONTRO E MANIFESTAZIONE
DELLA NATURA DIVINA E UMANA"
Dinaweh
Oggi ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di festeggiare questo mio compleanno insieme ai miei due adorati figli, Edith e Lorenzo, nell'Amore incondizionato.
Sono anche grato a me stesso per aver scelto questa data al mio atterraggio su Gaia. Non è un caso che abbia scelto di nascere proprio nel giorno in cui si festeggia l'Epifania.
Un giorno speciale, certamente, in cui l'Umano incontra il Divino e con esso si fonde, divenendo un'altra cosa. Forse, detto così non si comprende bene il profondo significato, eppure non è difficile!
Pensate alla farina di grano che incontra l'acqua e il lievito. Quella che compare dopo, non è più la stessa cosa di prima; è diventata pane! Mi viene in mente Gesù quando, dopo aver intrattenuto a lungo la folla di persone letteralmente rapite dalle sue parole rivoluzionarie, preso a compassione dalla loro fame e dalla loro stanchezza per averlo seguito così a lungo, decise di mettere in atto la Manifestazione del suo essere divino attraverso il gesto delle sue mani, moltiplicando i pani e i pesci per sfamare quelle anime trattenute in corpi umani!
In realtà, ancor prima dell'avvento del Cristianesimo si parla di "epifania", già a partire dal mondo greco-romano. Il significato permane pressoché identico.
L'immagine qui sopra di Phanes, rappresenta un uomo posto al centro del cerchio zodiacale, inquadrato da quattro teste (le quattro direzioni dello spazio); nella mano sinistra tiene lo scettro del potere, nella destra il folgore e porta ali d'oro. Posa i piedi biforcuti sulla metà dell'uovo cosmico che esala fiamme; l'altra metà - sempre con fiamme - è posta sula testa del Dio. Il suo corpo è avvolto dal serpente cosmico, di cui si vede la testa sulla parte superiore dell'uovo.
L'uomo quindi appare come un composto in perpetuo divenire delle dodici energie primordiali (rappresentate dai segni zodiacali che ne circondano la figura), nelle quali si è scissa l'Energia UNA, rappresentata dalla rottura dell'uovo celeste. Lo scopo supremo dell'uomo nello spazio, nel tempo e nella materia è il ritorno alla sua origine immortale, nel momento in cui egli riesce a fare la sintesi di queste energie dissociate, attraverso un lavoro interiore, nell'osservazione di se stesso e attraverso la meditazione.
Phanes, il Raggiante, rappresenta l'intelligenza e la luce divina che si manifestano nell'uomo, è l'Epifania divina nell'umanità, l'uomo vittorioso che finalmente vive come anima cristica, la coscienza risvegliata, l'Adam Kadmon.
Il significato profondo del Natale e dell'epifania 'cristiana' sta dunque nel riuscire a manifestare la nostra natura umana e divina allo stesso tempo, nell'essere noi stessi "epifania" di questa natura, essendo noi stessi figli di quella natura divina, infusi dello stesso alito e della medesima matrice. Unificare dentro di noi, attraverso un lavoro interiore di introspezione e medit-azione, la natura divina e quella umana, per poi manifestarne la stessa luce al mondo. Questo è dunque il significato autentico dell'epifania. Ciascuno di noi, come il Cristo, può unificare e armonizzare le due nature, per dare vita al 3! Il terzo elemento unificatore viene così a manifestarsi nel miracolo dei pani e dei pesci, nella guarigione dello storpio, nel ridare la vista al cieco, nel far risuscitare i morti.
Tutto questo possiamo fare anche noi, quando ci facciamo da parte e diveniamo semplicemente un canale, lo strumento attraverso cui la Grazia dell'Amorevole Forza Universale può così operare.
Un augurio a tutti voi, perché il miracolo dell'Amore Silente e Ridondante possa fluire tra le vostre mani e in tutto il vostro Essere Umano Cosmico di divina luce.
Amèn.
Dinaweh
Un augurio a tutti voi, perché il miracolo dell'Amore Silente e Ridondante possa fluire tra le vostre mani e in tutto il vostro Essere Umano Cosmico di divina luce.
Amèn.
Dinaweh
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