Il Piano divino per la Terra
I Servitori dell'umanità
Capitolo 18
Il Vero Percorso
C’è da aspettarsi che le rivelazioni contenute in questo libro possano
aiutare i Servitori a riconoscersi tali in base al proprio modello di vita.
Comprendendo così le ragioni delle loro esperienze, difficoltà e percezioni
insolite del passato, essi possono vedere la saggezza insita nell’iniziare la
grande avventura della ricerca superiore. I Servitori che oggi sentono una
sensazione sempre crescente che c’è qualcosa di davvero importante da scoprire,
e che seguono l’impulso ad addentrarsi nel Mistero supremo della vita,
scopriranno di non essere per niente gli unici ad avere simili presentimenti.
Dal momento che l’atto stesso di cercare la Verità affina il sesto senso e
rende più chiara la percezione, i Servitori potranno riconoscere i membri della
loro stessa famiglia spirituale subito dopo essersi fermamente impegnati a
imbarcarsi nell’importantissima ricerca della comprensione; un pellegrinaggio
sublime e necessario, che moltissimi tra loro hanno già iniziato o si stanno
accingendo a compiere.
Quando la decisione inamovibile di proseguire lungo il cammino spirituale
presa dai Servitori viene registrata nei mondi segreti, queste anime elette
ricevono assistenza non solo dalla propria anima collettiva, ma anche da altri
Agenti divini che sono in questo momento vicini al nostro Pianeta, e da sempre
cercano di offrire il loro aiuto. La Legge della Sincronicità inizierà ad avere effetto quando i Servitori
daranno avvio a un sincero processo di ricerca, e potranno così capire di
essere inequivocabilmente guidati e protetti lungo il loro cammino. Succederà
di sicuro, poiché la sete di Conoscenza e di realizzazione spirituale darà vita
a una potente e chiara invocazione sui piani superiori, che, per legge, non
potrà essere ignorata da coloro che guardano
e attendono.
Tuttavia, se i Servitori desiderano davvero vivere in armonia con le leggi
divine, e se vogliono raggiungere le vette più elevate dello sviluppo
spirituale, allora devono capire con chiarezza che la loro ricerca non può
essere mirata alla salvezza personale. Per poter giungere al vero adempimento
spirituale bisogna mettere da parte il sé, in quanto solo attraverso l’oblio del
sé si arriva alla liberazione: liberazione dall’ego separato, la fonte di ogni
dolore e sofferenza. Ora, se l’ego viene completamente dimenticato, non ha più
senso pensare a quando o come si sarebbe potuto liberarlo, a che tipo di
felicità avrebbe potuto procurare o a quale grande Maestro sarebbe potuto
diventare... In effetti, la felicità, per essere vera e completa, richiede che
tutti quelli che ci circondano siano felici, che ogni singola forma di vita
alla quale siamo inseparabilmente connessi sia felice. È una certezza
incrollabile: mentre è di sicuro possibile essere liberi dalle oppressive leggi
del sé inferiore, non c’è modo di ignorare la divina Legge della Reciprocità,
non è possibile essere liberi dall’interconnessione tra persona e persona, anima
e anima, vita e vita. La più grande gioia offerta dalle relazioni con gli altri
è la possibilità di aiutarli; la vera felicità - o la gioia - spirituale può
essere raggiunta solo offrendola agli altri, e tutte le tante e diverse strade
della vita alla fine convergono sull’unico Percorso del Servizio.
C’è un vecchio monito che recita: “Non credere mai a chi dichiara di aver
trovato l’unica via che conduce a Dio.” Se si considerano le tante pratiche e
discipline spirituali differenti insegnate e praticate con successo nel corso
della storia, questa frase può sembrare piuttosto corretta. Tuttavia, una mente
in grado di elevare il suo pensiero ai livelli evolutivi superiori capirà che
una simile affermazione si applica solo fino a un certo livello di sviluppo
spirituale.
È stato più volte affermato, in tutti gli insegnamenti religiosi dei grandi
maestri spirituali della storia, che l’individualità è invero unita e
partecipante al Tutto; è stato con chiarezza sottolineato che credere
nell’illusione di un sé isolato e indulgere in essa è la causa stessa della
separazione e, quindi, della sofferenza. Inoltre, se ci soffermiamo a
riflettere sul fatto, di per sé ovvio, che una parte del Cosmo infinitamente
grande esiste al di là del misero sé, allora possiamo capire la relativa
insignificanza di quest’ultimo e apprezzare la consistenza, la magnificenza e
l’importanza enormemente maggiori di tutto ciò che non fa parte del sé
personale. Con questa verità ben salda in mente, l’individuo apparentemente
separato dovrebbe poter riconoscere la saggezza insita nel non avere nessun
interesse contrario alle leggi universali che governano il Creato. Ovviamente,
l’egoismo è l’esatto opposto di una di queste leggi, la sacra Legge dell’Amore,
e chi la trasgredisce vedrà i problemi seguirlo come fossero la sua ombra. Il
nostro bene maggiore è in realtà la possibilità di aiutare gli altri, e gli
aspiranti Servitori compiono i maggiori progressi quando permettono agli altri
di progredire. Questa è la via dell’Amore, il glorioso principio cosmico
attraverso il quale è resa possibile la creazione di ognuno degli innumerevoli
mondi che riempiono l’Infinità, e che in forma di energia divina li permea
tutti. L’Amore è dunque la quintessenza stessa dell’universo, ed è l’Amore, di
conseguenza, che deve essere incarnato ed espresso da ogni vita individuale nel
corso della propria crescita, prima di poter attraversare il portale che
conduce al Vero Percorso di Ritorno. Come ha detto Gesù,
“chi ritiene la propria vita tanto preziosa che non la donerebbe in sacrificio per salvare il suo fratello, non è degno di entrare nella Vita”.
L’Amore ha un legame inscindibile con la Verità, in quanto la Verità
compresa diventa Amore espresso. Il cuore spirituale non è mai davvero
soddisfatto se non condivide continuamente l’esperienza di Amore e Verità con
altre manifestazioni dell’Uno, e si può quindi capire come la via del servizio
amorevole sia il Vero Percorso Sacro, del quale tutte le discipline spirituali
non sono altro che una fase preparatoria. La verità di questa affermazione può
essere facilmente appurata considerando come, nel corso della storia, tutti i
maggiori maestri spirituali, i santi e i veri insegnanti della Via abbiano
sempre seguito il nobile percorso del servizio altruistico. Per quegli animi
illuminati non avrebbe potuto essere altrimenti e, al momento giusto, sarà così
anche per l’umanità tutta, quando ogni individuo riconoscerà la Verità e
sceglierà di percorrere la stessa Strada che un tempo è stata benedetta dal
santo cammino di quanti l’hanno percorsa per raggiungere la libertà spirituale.
* * *
Oggi, mentre il Cuore dell’essere Cosmico sta pulsando in ogni anima
secondo l’universale e imperativo decreto divino di evoluzione spirituale,
mentre il genere umano sta scalando vette sempre più alte di virtù e santità, e
la coscienza collettiva si sta continuamente elevando e santificando attraverso
numerose incarnazioni dedicate all’apprendimento ogni personalità deve
necessariamente divenire sempre più divina, in quanto giunge a una maggiore
comprensione della sacra essenza della vita. Questa intima essenza - o Spirito
- è la vera natura di tutto ciò che è noto e di quanto ancora c’è da scoprire,
e la sua espressione più sublime è l’Amore, che sempre cerca di realizzare sé
stesso nel servizio altruistico.
Da sempre, l’Amore tenta di scorrere attraverso tutto ciò che esiste, di
toccare altre parti di se stesso, di baciarle e di fondersi con esse in una
sacra unione. Essendo il genere umano spirituale per natura, la Via dell’Amore
dovrà alla fine essere trovata da ogni singola persona, ed è solo lungo questo
percorso che il calice del cuore diventa tanto pieno dell’ambrosia dell’Amore
divino da traboccarne: ce n’è sempre più che a sufficienza per poterlo
condividere con gioia. L’Amore è un’espressione tra le più naturali, e la sua
canzone appassionata e coinvolgente è in perenne attesa di innalzarsi da
chiunque si sia avviato con cuore aperto sul percorso del servizio altruistico.
Un solo assaggio anche della più piccola goccia di Amore puro imprime nel
cuore la sua natura divina, e quando cominceremo a addentrarci nella realtà del
Solo Grande Principio che tutto pervade, ama e serve attraverso l’universo
infinito, allora saremo naturalmente predisposti ad accordarci con quella
magnifica legge, e così, nell’Amore, intraprenderemo con gioia la via del
servizio spirituale. Infatti, con la consapevolezza rischiarata dalla luce
della Verità, scopriremo di aver fatto la scelta più saggia semplicemente
abbandonandoci con reverenza all’onnipresente, amorevole Volontà della
Creazione. Una voce gentile e trascendentale in fondo al nostro cuore
sussurrerà i suoi segreti sacri e profondi, eppur semplici, alla nostra
coscienza, e potremo richiamare alla memoria la Verità meravigliosa. In questo
momento di beatitudine ci accorgeremo con la massima felicità di esser
finalmente riusciti ad allontanarci dagli altri cercatori del Percorso per
avviarci lungo il Percorso stesso. La battaglia che abbiamo ingaggiato contro
l’amorevole corrente di evoluzione nel nostro servizio a noi stessi giungerà
finalmente alla fine e, nel servizio al mondo, avrà quindi inizio la vera
avventura spirituale, che comprende la gioia infinita di rinunciare al sé
inferiore in nome del Vero Sé, lo Spirito divino.
Dal momento che tutto nell’universo è interconnesso, una simile
realizzazione personale rappresenta una benedizione inestimabile per tutta la
vita, e in particolare per le esistenze con le quali l’individuo risvegliato
entra in contatto, seppure il maggior beneficio spirituale va a chi è stato
illuminato dalla semplice Verità. Tale grandioso destino include la liberante
rivelazione che, invece di identificarsi come entità sofferente e separata,
sola in un mondo alieno e ostile, invece di affaticarsi senza speranza per il
sé contro la forte corrente del flusso della vita, l’individuo risvegliato può
ora lavorare con lucida comprensione e coscienza insieme alla Divinità, come
una parte integrante della sua intelligenza evolutiva, come una cellula sana in
un grande organismo. E può farlo senza esitazione alcuna, perché si è liberato
del velo dell’oblio e ha richiamato alla memoria la sua vera, amorevole e
devota natura contattando lo Spirito interiore. In una tale estasi gli verrà
rivelata la squisita perfezione della Creazione, e una fiducia incrollabile
nascerà da questo sapere interiore, che trascende anche la più pura e
ardente delle fedi religiose. Davanti a occhi colmi di lacrime di gratitudine
spirituale e infinita riconoscenza, la beatitudine dell’Esistenza si mostrerà
all’umile osservatore. In virtù della nuova e reverente attitudine verso tutte
le cose che in questo modo si ottiene, ogni pensiero, sentimento, parola e
azione diventa sacro, e la vita intera viene naturalmente consacrata al Divino.
Così, in ogni momento l’illuminato viene ricompensato dalla Legge del
Contrappasso e, con la più grande gioia, si avvicina sempre più al completo
richiamo alla memoria e alla realizzazione spirituale.
A questo punto, è evidente per la mente illuminata che ogni gesto compiuto
con motivazioni pure e altruistiche porta sempre ottimi risultati per chiunque
ne venga coinvolto, poiché crea vibrazioni positive che si riverberano lungo il
corridoio del tempo e portano a un futuro più lucente. Questa è la comprensione
illuminata del santo, eppure ciò che molti reputano “illuminazione”, è
considerata, da chi vede e sa, solo l’inizio di un viaggio sacro ed eterno.
L’illuminazione non è un prodotto finale o un risultato, ma un continuo e
cumulativo processo di richiamo alla memoria nella luce superna della realtà
spirituale, e questa è l’eredità divina spettante a ogni sincero servitore
della vita.
L’illuminazione è un infinito e gioioso processo di realizzazione
spirituale, al quale si arriva solo donando Amore agli altri; Amore che risiede
all’interno del cuore di ogni singola anima al mondo, e non può mai esser
raggiunto da nessuna bramosia esterna. Invece, una volta compresa la natura
unitaria e senza limiti della Creazione, l’idea di cercare di ottenere la
Verità, l’illuminazione o il potere spirituale per scopi o motivi egoistici è
finalmente riconosciuta nella sua totale assurdità. Al contrario, grazie al
sorgere della vera comprensione, sapremo accettare con gioia il solo, vero
onore supremo, e diverremo docili con somma gioia prendendo umilmente il posto
giusto tra le scintillanti fila delle Gerarchie di Servitori di tutte le
multiformi sfere dell’universo, e inizieremo a servire come sappiamo fare,
cominciando da dove siamo, come tutti i Grandi hanno fatto prima di noi.
* * *
Ora, molti aspiranti nel mondo di oggi sono convinti che attraverso alcune
pratiche meditative o simili esercizi sia possibile ottenere grandi benefici
spirituali. Seppure questo può essere in un certo senso vero per quanti sono in
grado di disciplinare se stessi per un lungo periodo di tempo, spesso gli
stessi sostenitori di queste tecniche dimenticano che i maggiori meditatori
sono sempre emersi dalla loro solitudine, per poter estendere la propria
pratica nel servizio al mondo. La loro può ben esser detta la meditazione
suprema, in quanto riflette la Grande Meditazione Eterna che perdura nella
Mente Universale stessa da quando furono concepiti i primi piani per la
creazione del Cosmo, vale a dire ancor prima che questo esistesse: da tempi
davvero remoti, in effetti. Quindi, la meditazione usata per il servizio è
evidentemente stata provata, esaminata, dimostrata e verificata come una tra le migliori pratiche, e questa
certificazione è stata fatta da un’Autorità di gran lunga superiore a qualsiasi
insegnante sulla Terra.
Quando qualcuno intraprende il Vero Percorso del servizio spirituale e
profonde in esso tutte le sue energie, si assicura il progresso senza un
singolo pensiero per se stesso, e con ragguardevole facilità se si pensa alle
precedenti difficoltà e limitazioni del mondo dell’ego separato. In effetti,
l’avanzamento spirituale diventa molto più veloce in virtù di questo oblio del
sé. Quando il libero arbitrio di una persona è esercitato in accordo con la
Volontà divina, le ricompense per gli sforzi effettuati si moltiplicano
esponenzialmente, poiché si agisce in perfetta armonia con le leggi universali.
Tale è la grazia concessa a tutti i servitori del Piano Divino che portano
avanti la loro gioiosa missione. E questo accade perché hanno consacrato sé
stessi come umili strumenti, dando vita a cause favorevoli che genereranno i
loro corrispondenti effetti positivi.
Il vero percorso richiede quindi una forma di abbandono. Bisogna rinunciare
per sempre al sé personale, nei pensieri e nelle azioni. Chi serve la Vita non
vive per sé ma per il mondo, e in questa devozione si libera per sempre dalle
tetre e solitarie modalità esistenziali dell’ego separato. Quando un aspirante
spirituale dedica tutto se stesso a seguire il Vero Percorso, la sua
personalità comincia a dissolversi, poiché egli procedendo diviene un
trasparente portatore di benevolenza. Questo però non vuol dire perdere
l’identità; al contrario, significa espanderla, aggiungervi qualcosa di
infinitamente più splendido. Questa alchimia spirituale dona una grandiosa
sensazione di sicurezza e convinzione, scatenando i più straordinari stimoli
spirituali, e concede a chi ne è degno il privilegio di poter canalizzare senza
alcun rischio potenti forze divine per la benedizione del mondo.
Smettendo di opporsi alle leggi universali, la persona d’animo umile prende
il proprio giusto posto di piccolo ma essenziale filo nell’arazzo della vita,
infinito e squisitamente intricato, e così comincia a intessere una nuova e
armoniosa forma in perfetta armonia con i modelli energetici della vita, sempre
mobili e cangianti. Grazie all’affinità divina, un individuo così allineato col
Piano Divino è in grado di irradiare senza sforzo energie spirituali curative,
per la guarigione e l’elevazione di tutta la vita con la quale entra in
contatto: è per questo che tutti i santi sono anche guaritori. I santi si
incarnano o arrivano sulla Terra per fungere da avamposti dell’esercito divino,
e al fine di conservare questo privilegio devono tenere vuoti i propri vasi.
Così, in quanto strumenti perfetti, sono utilizzati dalla Volontà divina per
condurre e distribuire energia nei mondi inferiori. Di conseguenza, chiunque
voglia seguire il Vero percorso deve possedere non solo le motivazioni giuste,
ma anche un’indole umile e modesta, che gli permetterà di mantenere vuoto e
aperto il proprio vaso.
Gli esempi offertici dai santi mostrano chiaramente che il Vero Percorso
richiede un’incondizionata disposizione altruistica, che di per sé porta al
servizio attivo. Lo Spirito divino opera attraverso tutti gli sforzi profusi
con un simile amore, non importa quanto banali o sciocche possano sembrare le
attività di chi li compie. Come ha detto santa Teresa di Calcutta, “non è
quello che facciamo a essere importante agli occhi di Dio, ma l’amore col quale
lo facciamo”. La Legge dell’Amore può sembrare paradossale, in quanto implica
che bisogna dare Amore per poterne ricevere. Se non vogliamo perdere un dono
divino che abbiamo ricevuto, allora dobbiamo elargirlo agli altri, e la spinta
al servizio altruistico nasce da una simile comprensione spirituale e da un
sincero amore per l’umanità e la vita.
Lungo il percorso del progresso
spirituale, questo impulso alla fine diventa per tutti lo scopo principale, e
una parte sempre crescente della popolazione planetaria sta oggi cominciando a
desiderare di essere d’aiuto, di poter servire. Un’indole così benevola
costituisce la comprensione veramente illuminata e rivela come, per poter
arrivare alla reale saggezza e alla corrispondente emancipazione, bisogna essere
devoti alla vita nel suo insieme, attraverso una consapevolezza globale che
solo l’Amore incondizionato può risvegliare. La vera comprensione genera
motivazioni pure e questo permette allo Spirito divino di operare attraverso
lo strumento adatto - la personalità - senza sforzo e con la massima gioia in
ogni momento. L’altruismo porta alla fusione del sé inferiore nel Sé
Universale, e chi vuole seguire il Vero Percorso deve dotarsi delle
caratteristiche sin qui elencate - necessarie a conseguire il Fine Ultimo - se
vuole arrivare alla Rivelazione divina.
Si può allora capire che la più grande benedizione nell’intero universo è
la possibilità di servire, e la corrispondente esperienza di realizzazione che
viene dall’aver ricevuto la grazia divina è sempre mancata all’umanità per via
dell’assenza del pensiero puro. La maggior parte degli aspiranti spirituali non
sono riusciti ad afferrare il senso della vera vita divina. Nei mondi superiori
c’è una riserva infinita di energie benevole, che sono sempre pronte e attendono
di essere riversate nel piano fisico quando la personalità dà vita a un canale
idoneo.
Tale canale è fornito da un saldo sentimento di devozione perfettamente
altruistica, al quale corrisponderà la discesa di forza divina che renderà più
forte ed evoluto il creatore del canale, riempiendolo inoltre di una potente
influenza benefica per tutte le forme di vita, che avrà grandi effetti positivi
sulla coscienza del genere umano. Questo ruolo volontario di agente della
grazia divina è un grande onore, e avendo risvegliato in sé l’ispirazione
divina, la persona che ha colto anche la più sottile fragranza della manna
caduta dal cielo è pronta a proseguire col massimo entusiasmo lungo il Vero
Percorso, per servire gli altri con una sacra reverenza, resa possibile da un
cuore rapito da infinito Amore. Nelle parole di san Giovanni della Croce:
“Tanto dolce è la gioia profonda di questi doni di Dio, che anche uno solo è
più che una ricompensa per tutte le sofferenze di questa vita, per quanto
grande sia il loro numero.”
* * *
Il percorso del servizio altruistico - la via della vera emancipazione
spirituale - è di gran lunga la strada più facile, gioiosa e veloce per tornare
al Regno di Dio. In ogni paese e nazione, a ogni latitudine del mondo,
attraverso le sconfinate distese del tempo, indietro all’infinito nel passato,
gli esseri umani hanno sempre scoperto la via che porta alla liberazione
attraverso l’aiuto offerto agli altri. Hanno calcato il Vero Percorso con
gioia, ne hanno accettato le condizioni, hanno resistito con felicità alle sue
punizioni e ne hanno esemplificato le virtù. Hanno acquisito certezza sulle sue
realtà, ricevuto i suoi premi e, attraverso le sue verità, hanno conseguito il
Fine Ultimo della liberazione spirituale. Ottenendo questo ambitissimo premio,
sono entrati nella Gioia Celeste, sono stati resi partecipi dei misteri
del Paradiso, si sono fermati per un po’ nella gloria della Presenza divina, e
poi sono sempre tornati al mondo, per servire.
La testimonianza dell’esistenza
di questo percorso è contenuta negli inestimabili tesori di saggezza lasciati
per noi dai suoi scopritori, che sono riusciti a trascendere tutti i desideri
del sé personale, addentrandosi così nel mondo in continua espansione dello
scopo divino, carico di veri significati. La strada verso il loro trionfo
finale iniziava - e inizia per ognuno di noi - dalla giusta comprensione.
Il ponte tra la temporanea coscienza umana e la Coscienza Cosmica è
costruito da menti libere dal pensiero erroneo; è la comprensione a trasformarci,
non il semplice desiderio di cambiare. Una volta acquisita una
comprensione basilare delle grandi leggi dell’universo, sorgerà in noi l’indole
giusta e, maggiormente in grado di vedere davvero il mondo, potremo finalmente
gioire nel condividere con e per gli altri i nostri tesori appena scoperti,
cominciando così a seguire il più grande e completo percorso di servizio
altruistico. Lungo il Vero Percorso, grazie a un’amorevole e totale unione col
Vero Sé, va via via dissolvendosi qualsiasi involucro egoistico della nostra
personalità, e la coscienza diventa libera, cominciando a identificarsi con
tutta la vita.
La giusta comprensione ci permette di intraprendere la ricca, colorata e
grande avventura della vita con piena consapevolezza e intelligenza.
Il fulgore
del Sole spirituale, prima oscurato, comincerà allora a emergere in brillanti
colori d’oro da dietro le nuvole degli abiti mentali erronei del passato, e
risplenderà nella nostra coscienza, illuminando e così disperdendo le nostre
false percezioni, attraverso la rivelazione della luce della Realtà. Ci
scopriremo così salvi lungo il Vero Percorso, equipaggiati e protetti dalla
comprensione e consapevolezza che, trasformando la nostra indole e vivendo in
accordo con le leggi universali, non ricadremo mai più nelle fredde e solitarie
ombre del nostro egoismo ignorante.
I Servitori, come l’umanità in generale, dovrebbero fare ciò che sanno
essere utile per la crescita spirituale, ciò che dà loro la sensazione di avere
un obiettivo reale. Hanno solo bisogno di seguire la propria gioia, poiché
nella gioia è la felicità, e dove c’è felicità il servizio spontaneo e devoto
scorrerà con naturalezza da un cuore pieno d’amore. Che i Servitori facciano
qualsiasi cosa che fa cantare il cuore, e se anche dovessero sentire che il
proprio cuore non è intonato, allora forse hanno bisogno di imparare una nuova
canzone. Il Vero Percorso non è mai monotono, poiché servendo continuiamo ad
imparare. L’ insegnante più preparato sarà di sicuro un ottimo studente, ed è
ben noto a simili individui che il livello di apprendimento si innalza di molto
lungo il percorso del servizio amorevole.
I Servitori che si sono risvegliati riconoscendo la saggezza insita
nell’intraprendere la via del servizio altruistico arriveranno presto a capire
la liberatrice Legge dell’Accettazione, e sceglieranno felici di vivere nella
sua osservanza. Abbandonando ogni attaccamento ai risultati, possono cominciare
a capire con chiarezza che da soli e di per sé non sono in grado di fare nulla
di spiritualmente meritorio. Tuttavia, eliminando il sé inferiore dalla loro
prospettiva, i Servitori scopriranno che la loro stessa Intelligenza divina può
risplendere attraverso la personalità così liberata. Riacquisendo la loro
attitudine naturale di resa incondizionata alla vita e di fiducia totale nella
sua onniscienza, ricorderanno di nuovo che solo lo Spirito divino può servire
gli altri: serve se stesso in altre manifestazioni apparentemente individuali
dell’Uno. Questa è, di sicuro, una rivelazione e una delusione enorme
per quanto riguarda l’ego, che nel corso di tutta la sua vita ha sempre gioito
di tutta l’importanza attribuitagli, con una prontezza figlia dell’ignoranza
più totale. Accettando con fiducia tutto ciò che è, i Servitori risvegliati
lungo la strada della crescita spirituale abbandonano le loro abitudini
conflittuali (che possono aver adottato per fungere da esempio all’umanità),
riappropriandosi della loro saggezza innata, che ricorda loro di amare e
basta, e quindi di lasciare che tutto sia. Ogni cosa nel mondo è così vista
per come è sempre stata, cioè perfetta: la Legge di Causa ed Effetto governa il
grande sfarzo della Creazione, e opera attraverso ogni particella dell’universo
e ogni esperienza di vita.
Tutti i Servitori risvegliati riconosceranno che è il Sé Superiore - lo
Spirito divino - ad avere in realtà il comando, non la personalità. Per via
della loro identificazione passata con l’ego fittizio e le sue illusioni
terrene, molti Servitori si sono senza saperlo allontanati da un amico e un
consigliere sincero - la loro anima collettiva - che, in quanto rappresentante
divino della Mente Universale, li ha sempre guidati con gentilezza e senza
clamore, avendo scelto di servire il mondo attraverso le personalità dei
singoli Servitori, e restando in paziente attesa della comprensione e della
giusta risposta. L’onnisciente Spirito della Creazione che tutto ama illuminerà
sempre la mente e il cuore di chi agisce e lavora in armonia con le sue sagge
disposizioni, e seguire quello Spirito ovunque vuol dire percorrere la Via
dell’Illuminazione.
I Servitori risvegliati che hanno ritrovato il Vero Percorso aiutano gli
altri ad accelerare la propria crescita spirituale, concedendo loro la beata
occasione di unirsi al servizio del Piano Divino che, una volta compreso e
accettato dal libero arbitrio, eleverà il livello vibratorio della loro
coscienza e li condurrà all’emancipazione dal dolore e dalla sofferenza del sé
inferiore.
* * *
Quando seguiamo la spinta naturale della nostra natura più profonda e
quindi ci diamo agli altri con sincerità e amore, la Luce dello Spirito si
amplifica in noi e sappiamo di star facendo qualcosa di buono e giusto. Nel
servizio alle altre manifestazioni della Vita, la legge cosmica porta il divino
Amore a manifestarsi, ed è attraverso la benevolenza altruistica che possiamo
rivendicare la nostra giusta eredità spirituale: la realizzazione e
l’espressione della nostra divinità latente. Se mai c’è stata una soluzione
unica a tutti i problemi della storia umana, dal passato remoto al presente, e
fino all’eternità, questa è di sicuro servire e continuare a servire, dare
e non smettere mai di dare. Poiché è dando che si riceve, è questa la
promessa della suprema Legge del Contrappasso, che restituisce a chi dà molto
più di quanto egli ha donato con cuore.
Il Vero Percorso conduce sempre il devoto dalle più oscure regioni della
vita in quelle di luminosità eterea. Chi serve gli altri con altruismo
conoscerà scopo, adempimento, rivelazione, gioia ed emancipazione sempre
maggiori lungo la strada che sale verso tutti i luminosi mondi dello Spirito.
La devozione e la dedizione complete, intelligenti e incondizionate che
contraddistinguono i Servitori risvegliati forniscono un rifugio da un mondo in
tumulto, e permettono di essere tanto felici quanto si è ispirati dal divino a
restare sul percorso scelto fino ad arrivare alla sicura liberazione, il cui
culmine è rappresentato da giustizia suprema, pace incontaminata e perfetta
santità.
È la Verità l’unica salvatrice di queste anime sublimi, è la Verità a fare
da stella polare per orientarli nel loro viaggio di ritorno al divino,
rappresentato dal servizio altruistico. La Verità è un salvacondotto per la
Terra Promessa, e assicura a tutti i viaggiatori la liberazione finale dalla
schiavitù delle delusioni terrene. La Verità - acquisibile solo col servizio
agli altri - è per ogni benefattore della vita il solo valido nutrimento dello
spirito personale; mostra Amore a chi serve gli altri, un Amore che è acqua
fresca e limpida per l’anima assetata, caldo conforto per il cuore desideroso.
La Verità riempie chi è vuoto; rivelando la promessa divina, restituisce
ispirazione e speranza a chi si è perso in un mondo confuso, e libera dalla
schiavitù del sé. La Verità è la luce alla fine dell’oscuro tunnel di tutte le
illusioni generate dal sé inferiore. Ogni gioia deriva dalla Sola Grande Gioia
che è la Verità. Cercare e trovare la Verità è il vero scopo dell’esistenza; è
l’unica realtà spirituale per la quale valga la pena di vivere o morire. È una
fonte eterna, inesauribile. La Verità scorre inesorabile attraverso tutta la
Creazione con il solo intento di rivelare il suo cuore, che è Amore, e lo fa
nel modo migliore, servendo gli altri.
Consacrandoci al servizio per il mondo, diventando con altruismo e senza
condizioni docili strumenti della Volontà divina, assisteremo beati al grande
bene che si manifesterà al di là di tutte le limitazioni della nostra vita,
come il sole sorge luminoso in una mattina di primavera. E questa è una
ricompensa che ci assicuriamo grazie alla nostra dedizione al bene di tutti. La
Rivelazione sacra sarà un corollario della vera comprensione che avremo
integrato nelle nostre vite; grazie alla nostra indole amorevole conosceremo
l’immensa gioia dell’emancipazione spirituale, e lo splendore eterno del
Paradiso diverrà una realtà concreta per noi, in virtù della nostra decisione
di amare tutti allo stesso modo.
“Chi vuol essere grande fra voi, si farà vostro servitore.” Marco, 10,43.
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