giovedì 27 marzo 2014

Civiltà extraterrestre: a confronto con una super-civiltà (parte terza)


A CONFRONTO CON UNA
SUPER-CIVILTA'

Capitolo 1 


(parte terza)


Dall'efficienza alla giustizia

Dopo aver spiegato il concetto di efficienza, gli otto iargani passano al concetto di "giustizia" in un sistema economico universale. Lo definiscono come sistema che ha l'obiettivo di ottenere la più completa liberazione dal bisogno. Sollevare cioè gli uomini dalle esigenze materiali, in modo che queste non possano più esercitare alcuna influenza sui loro atteggiamenti. In altre parole, fare in modo che ciascuno abbia a propria disposizione, in misura uguale agli altri, quel tanto che sia sufficiente a renderlo disinteressato nei confronti dei beni materiali. Dove questo obiettivo non è garantito il sistema è sotto scacco dell'invidia e di tutti i sentimenti che da questa derivano. La liberazione dal bisogno è comunque solo uno dei tasselli importanti per un sistema economico universale, l'altro tassello altrettanto importante è l'eliminazione di tutte le discriminazioni.
Stefan allora chiede quali sono le prime discriminazioni che si devono eliminare. La risposta è: la proprietà personale e il denaroProprietà e denaro creano una discriminazione tra gli uomini, tipica soltanto delle civiltà primitive. La soluzione è che o tutti posseggano nella stessa misura o nessuno possieda niente. Quella che risponde ai criteri di massima efficienza è la seconda, ed è quindi adottata dai sistemi economici universali. Queste conclusioni mettono in imbarazzo Stefan che, per la sua cultura e la sua alta posizione sociale, rappresenta in modo concreto un sistema economico esattamente opposto a quello universale descritto. Loro però conoscono bene lo stadio evolutivo della nostra civiltà e danno per scontato che Stefan non può essere giudicato per questa sua posizione. Continuano dicendo che quando una razza super-civile incontra un pianeta abitato da una razza umana, questa è la prima cosa che prendono in esame per capirne il suo livello di civiltà. Ciò di cui essi hanno preso atto qui sulla Terra, in quanto a discriminazioni, è molto di più di quanto potevano immaginare. Essi vedono noi terrestri continuamente affannati a cercare nuove discriminazioni. Non facciamo altro che parlare di discriminazioni, ma il risultato è che ne compaiono sempre di nuove. Chiunque accenni ad un progetto politico che tenda a ridurle si ritrova subito tutti contro. Questo per loro è un punto atto a rendere molto difficile il cammino del nostro pianeta verso l'integrazione cosmica, che invece dovrebbe essere l'obiettivo e il destino di ogni razza umana.

Stefan esprime il suo pessimismo sulla eventualità che sulla Terra sia possibile rinunciare alla proprietà privata. Sottolinea poi che il sistema comunista, che aveva tentato questa strada, ha fallito clamorosamente e ha prodotto solo una maggiore povertà. La risposta degli iargani è che il sistema comunista non può funzionare perché si basa su un'economia a controllo statale e non su una proprietà comunitaria. Stefan nel suo libro descrive dettagliatamente quello che ha ritenuto di capire sulla proprietà comunitaria di Iarga. Solo per far comprendere il principio riportiamo di seguito una sintesi. 

La produzione di beni e servizi su Iarga è gestita da organizzazioni gigantesche (trust), ognuna composta da milioni di prestatori d'opera. Su Iarga nulla è pagato, ma solo registrato. Nel centro di calcolo di ogni cilindro di abitazione, viene registrato ciò che ciascuno consuma e si controlla che non sia più di quanto abbia diritto a ricevere. Tutte le registrazioni passano attraverso questi calcolatori collegati ai grandi "magazzini di blocco" di ogni cilindro di abitazione.
In questo modo non si compra niente, ma di tutto si esercita il diritto d'uso. Si tratta quindi di qualcosa di simile alla proprietà com'è intesa da noi, solo che i beni - ad esempio case e automobili - alla morte dell'utente, ritornano alle organizzazioni che le hanno prodotte. Quest'ultime, durante la vita del bene, garantiscono il mantenimento, le riparazioni ed una durata determinata. Per questa ragione, tutti i beni di consumo sono di ottima qualità. Infatti, la riparazione non è solamente costosa, ma è anche terribilmente inefficiente.

Tutto ciò che viene prelevato ha un costo in ora/lavoro ("ura"). Ogni persona ha diritto a poter spendere gli "ura" a sua disposizione scegliendo i prodotti di trust diversi. Ognuno ha interesse a comprare dove pensa di spendere meno per un prodotto di maggiore durata, qualità o comodità. I trust quindi hanno interesse a produrre prodotti di ottima qualità e con la maggior durata possibile. Su questa base i trust entrano in competizione per ottenere i risultati aspettati da chi si serve da loro. Un trust non cresce o muore se fa o non fa utili, ma solo se produce o meno prodotti di qualità e beni di consumo confortevoli e che durano molto.

Stefan chiede se su Iarga esista la pubblicità. La risposta è che la grande quantità di denaro e di lavoro, cioè la parte di produzione che consumiamo per questo tipo di attività ed in misura sempre maggiore, è veramente l'ultimo limite che una mente non efficiente può raggiungere.

La pubblicità spinge a procurarsi sempre l'ultimo tipo di qualsiasi cosa e questo prima che il periodo tecnico di effettivo invecchiamento dell'oggetto sia trascorso.
La conseguenza di tutto ciò è un dispendio di beni ed una forma diretta di diminuzione di prosperità. Significa sciupare inutilmente capacità produttiva e materie prime, oltre a non sfruttare a fondo e completamente ciò che si è prodotto con un alto costo, sul quale la stessa pubblicità incide in misura non indifferente. La corsa a comperare sempre l'ultimo prodotto, inoltre, spinge gli individui all'invidia reciproca e all'egoismo; secondo la loro etica, ciò è considerato criminale, in'incitazione al materialismo che loro considerano un pericolo morale contrario ad ogni sentimento di giustizia. In una società socialmente stabile si ha diritto non solo alla libera espressione delle opinioni, ma soprattutto, alla libera formazione delle opinioni. La propaganda, l'informazione parziale e pressante, continuamente ripetuta, impediscono la libera formazione delle opinioni e questa, per loro, è una discriminazione inaccettabile.
Su Iarga vi sono due organizzazioni di consumatori mondiali che operano una ricerca di mercato totale. Esse analizzano i valori d'uso e la qualità di tutte le merci, ed aiutano ed indirizzano il pubblico - riferendosi a scienziati ed esperti indipendenti - illuminandolo nel modo più oggettivo sull'assortimento disponibile. Queste due organizzazioni, poi, stimolano i trusts a produrre le merci di cui si sente la necessità.

Un altro argomento, che determina la scelta del consumatore, è l'importanza dell'economia in materie prime, che divengono sempre più scarse quanto più vecchio diviene il pianeta. Su tutto ciò, le due organizzazioni mondiali di consumatori esercitano una notevole influenza, poiché essi hanno il pubblico alle loro spalle.

A capo di ogni trust c'è un presidente che coordina tutta la gestione. Stefan si incuriosisce e chiede quanti ura vengono riconosciuti a uno di questi presidenti. La risposta è che il fine ultimo di un sistema economico universale è il livellamento dei salari, ma anche su Iarga, nel periodo iniziale questo non è stato possibile. Fermo restando che tutti  gli abitanti lavoravano, per le occupazioni più umili era stato fissato un minimo che garantiva di poter vivere molto dignitosamente e, per le attività più qualificate, un massimo che non poteva superare quattro volte il minimo.

Stefan obietta che sulla Terra nessuno sarebbe disponibile a ruoli di responsabilità per uno stipendio solo quattro volte superiore al minimo sociale. La risposta è che questo non è vero; basta che il minimo sociale sia sufficientemente alto per garantire quanto necessario e dignitoso.

Il governo mondiale di Iarga ha un controllo completo sull'economia e su tutti gli abitanti. Quindi esso è in grado di conoscere il reddito totale della popolazione mondiale in "ura" e da questo stabilire il prezzo di costo di produzione del benessere. Viene diviso il prezzo di costo totale dei beni per il reddito totale, determinando un "macro-fattore". Questo è il numero a cui il prezzo di costo di un bene prodotto dai trusts viene moltiplicato, per determinare il prezzo per il consumatore. In altre parole, la produzione viene suddivisa fra il numero totale di persone esistenti e in proporzione al diritto d'uso (reddito). Quelli che sulla Terra sono costi generali sostenuti con le tasse, su Iarga vengono inseriti, con un sistema di ripartizione proporzionale, sui prezzi dei prodotti. Si potrebbe pensare che i prodotti, gravati da questi costi, siano molto cari; in realtà sono molto più bassi dei nostri perché tutto dipende dalla mole di produzione. Mondialmente parlando su Iarga tutti lavorano. Per la produzione dei beni e dei servizi necessari sono sufficienti 3 ore al giorno di lavoro.
L'organizzazione del lavoro
Com'è possibile che bastino solo 3 ore al giorno per una popolazione così elevata?
La prima risposta è che su Iarga non esistono disoccupazione e sottosviluppo e tutti concorrono alla produzione. Esiste poi un livello di meccanizzazione elevatissimo per cui buona parte delle attività, che sulla Terra sono ancora svolte dall'uomo, vengano svolte dalle macchine. I beni materiali sono costruiti con l'obiettivo di durare il più a lungo possibile e comunque molte volte più dei nostri. La componente più importante, però, è determinata dal fatto che sulla Terra moltissime persone svolgono attività che su Iarga non servono e che tolgono forze alle attività produttive effettive.




Su Iarga non c'è nessuna banca, assicurazione, borsa valori e nessun ufficio di collocamento né agenzie di intermediari. Nessun commerciante, nessuna pubblicità, niente relazioni pubbliche. Nessun partito politico, nessun sindacato. Niente servizi provinciali e comunali che sono invece affidati ai grandi trusts. Nessun architetto, nessun urbanista, nessuna commissione per la protezione del paesaggio o di qualsiasi altro tipo. 'attività più dispendiosa, che sulla Terra rappresenta il 25% di tutte le altre attività, è quella relativa agli apparati difensivi. Su Iarga non ci sono eserciti,  polizia, carabinieri, finanzieri, guardie, ecc.; non ci sono produzioni di armi, aerei e mezzi di difesa e mezzii collegati a istituti di pena. Questa problematica realtà è principalmente una conseguenza delle differenze sociali. Nessuno ruba se ha già tutto ciò che gli serve e non la ruba a chi ha le stesse cose che ha lui.



Dopo aver ascoltato molte altre spiegazioni sui principi economici di Iarga, Stefan chiede se ci sono le differenze tra coloro che eseguono lavori manuali e quelli che svolgono lavori concettuali o di ufficio. Gli Iargani rispondono che tutti concorrono ad espletare lavori manuali, compreso il presidente di Iarga. La formazione nella scuola, nella famiglia e nella società crea un  livello culturale così elevato e distribuito che non c'è più bisogno di una classe dirigente ed una esecutiva. Quando si parla di lavoro si intende sempre quello di tupo esecutivo, mentre le mansioni direttive, ovvero quelle creative, vengono svolte nel tempo libero, disinteressatamente, proprio come quello che noi chiamiamo hobby.

Stefan è curioso di sapere se presso di loro esista ancora qualcosa di simile a gruppi o governi nazionali. Assolutamente no! La sola parola nazionalismo causa loro fastidio. Il nazionalismo, in realtà, non è altro che la copertura del protezionismo di gruppo, dell'egoismo di gruppo. dell'aggressività e dello spirito di rivalsa. Sono discriminazioni belle e buone e proprio di quelle che causano gli armamenti. Secondo loro, noi dovremmo rinunciarvi il più presto possibile.


E le nazioni?...
Stefan chiede se essi disapprovano i nostri legami nazionali.
Gli viene risposto che nelle società primitive i legami nazionali sono necessari per far fronte alle discriminazioni esterne. Tuttavia, prima o poi è necessario cominciare ad abolire le discriminazioni e portare l'apparato totale di produzione e servizio in grandi trusts internazionali. Fatto questo, non è difficile eleggere un governo mondiale e fare a meno dei governi nazionali, se non altro perché essi causano una diminuzione dell reddito.
Il Governo...
Stefan chiede che senso abbiano le elezioni in un mondo con un sistema totalitario di giustizia. La risposta è che su Iarga si eleggono l'organo di presidenza e i saggi del governo mondiale. Tuttavia specificano che non interessa loro chi sarà eletto, bensì quali sono i criteri e le istanze per la selezione dei candidati. Affermano, poi, che per loro è inaccettabile che sulla Terra si continuino a scegliere uomini che, dopo essere stati eletti, fanno solo il proprio comodo e antepongono i propri interessi a quelli della comunità. Su Iarga, comunque il Presidente e i Saggi hanno solo un ruolo di gestione e di coordinamento, perché le attività di governo sono decise da tutti indistintamente, attraverso i referendum. Viene proposta una lista di domande concrete circa le quali tutti hanno la possibilità di fornire risposte effettive. Vengono istituiti dei referendum sia per la soluzione di problemi mondiali sia per affrontare problemi locali e le decisioni vengono prese con la maggioranza di due terzi. Questa è la massima espressione possibile di democrazia. E' evidente che una super-democrazia come quella di Iarga è attuabile soltanto perché sul tale pianeta sii dispone di un sistema informatico mondiale con un accesso capillare che mette in rete tutte le famiglie del pianeta. Come sopra sostenuto, poi, ciò è possibile anche per l'alto livello culturale e mentale della popolazione iargana. Una simile possibilità sulla Terra è ancora un'utopia.



La vita nei cilindri domiciliari

E' passata l'una e Stefan avverte fame. Chiede di sospendere le attività per poter mangiare i panini e bere il caffè che ha con sé. Chiede se anche loro devono mangiare, ma essi rispondono che lo avrebbero fatto più tardi alla fine di questa parte dell'incontro. 
Mentre mangia, un filmato mostra come si svolge la vita dentro un cilindro domiciliare. Nel suo libro Stefan descrive minuziosamente tutto ciò che ha visto e tutto quello che la voce descriveva. Riporta inoltre tutte le domande e le risposte ricevute in merito alle cose che non comprese. Un aspetto interessante e in sintonia con i principi di efficienza degli Iargani, è che buona parte degli abitanti di un cilindro domiciliare lavora nel cilindro domiciliare stesso. 

Su Iarga l'obiettivo è portare il lavoro verso l'uomo anziché l'uomo verso il lavoro. Il traffico delle nostre città e nelle nostre strade nelle ore di punta è un grave errore. Seduti su auto e camion, lottiamo con impazienza e irritazione degli imbottigliamenti; ci muoviamo tutti nelle stesse ore e nel maggior numero possibile. Su Iarga tutto ciò NON ESISTE!
Si tratta di uno spreco di tempo, di energie e di mezzi assolutamente inutile, che si trasforma direttamente in un abbassamento di benessere. Nel calcolare l'efficienza del nostro benessere, si deve considerare con la massima attenzione il fattore "spreco". La nostra inefficienza costituisce per loro motivo di grave dissenso.

Ogni cilindro domiciliare ha le sue scuole e i suoi ospedali. Essi sono sistemati insieme ad altri ambienti sociali al piano superiori, col tetto di vetro come soffitto.

Le aule scolastiche sono raggruppate quattro a quattro in vari quadrati. Le pareti tagliano ogni quadrato secondo le diagonali, per cui si hanno quattro triangoli a vertici convergenti. Ciascuno di questi vertici contiene un grande schermo, sul quale si proietta la lezione. Il modo di trasmettere la conoscenza avviene come per Stefan, con l'immagine accompagnata da un semplice commento. La macchina che irradia onde pensiero fa il resto.

Riguardo a questa macchina, crediamo che Stefan nel 1967 non avesse nozioni per poter comprendere una possibilità tecnica di questo tipo. Oggi, grazie ai recenti traguardi informatici siamo forse più vicini a poterlo comprendere. Con la telecamera e il microfono di un computer portatile, infatti, è possibile registrare parole e immagini sul disco di memoria. Ma questa stessa operazione può essere fatta anche via "wireless". Non è così strano, quindi, che via "wireless", società molto più evolute di noi, abbiano strumenti che consentono di registrare, nel nostro cervello, immagini e parole senza che queste passino dagli occhi alle orecchie. In fondo gli occhi e le orecchie sono strumenti fisici e il cervello a sua volta è un corpo fisico, una memoria biologica.

Tornando alla scuola del cilindro domiciliare, nell'ambiente quadrato, che si trova fra i quattro schermi, siede un addetto che funge da psicologo sorvegliante. Egli (o ella) osserva i bambino con il doppio compito di vigilare su di essi e di dare notizie ai genitori sull'educazione dei loro figli. Le lezioni vengono impartite con un sistema che oggi definiremmo computerizzato; sono uguali in tutto il pianeta e procedono ovunque di pari passo. In altre parole, nello stesso giorno, in tutte le scuole dello stesso grado, si insegna la stessa lezione. Il grande vantaggio di questo sistema è che, un'eventuale trasferimento della famiglia dell'alunno, non presenta nessun problema. Il bambino può continuare con la stessa lezione nella nuova scuola.

Ci sono ospedali in ogni cilindro di abitazione, quello che fanno vedere a Stefan, però, è un ospedale molto grande che occupa buona parte di un cilindro di abitazione e la restante è riservata alle abitazioni di tutto il personale. Stefan fa una descrizione dettagliata di tutto ciò che ha visto, ma crediamo che sia quasi superfluo sottolineare anche qui la grande qualità delle strutture, delle attrezzature e del servizio.

Quello che invece ci colpisce di più è che gli ammalati leggono libri e giornali su una specie di "piastra di vetro" dove distinguono scritte e immagini che possono essere sfogliate pigiando dei bottoni. Descrive qualcosa di perfettamente simile ai nostri tablet, che nel 1967 Stefan non poteva conoscere. I cristalli liquidi vennero scoperti nel 1988 e i primi prototipi di schermi piatti a cristalli liquidi sono stati prodotti negli anni Novanta.

Trattandosi di un ospedale in cui si eseguono anche operazioni chirurgiche e trapianti, Stefan chiede perché non ci danno nozioni utili in questo campo così importante,

Ricordiamo che il primo trapianto di cuore è stato fatto nel 1967 e il trapiantato morì 18 giorni dopo. I principi di rigetto non erano conosciuti e solo nel 1980 venne utilizzata la ciclosporina come farmaco antirigetto. Il fenomeno del rigetto rappresenta tutt'oggi un limite nella tecnica dei trapianti.

La risposta degli Iargani è che la tecnica dei trapianti richiede conoscenze sull'origine della vita che per noi sono ancora fuori portata. Il corpo umano può essere paragonato a una radio; se essa è fuori il raggio d'azione di una stazione emittente è come se fosse un oggetto inerte. Solo le onde dell'emettitore la trasformano in una radio vera e propria. Allo stesso modo la creatività cosmica, attraverso la radiazione biologica, dà vita ad un corpo animale od umano.
Tornando al paragone tra la radiazione biologica e le onde di una stazione radioemittente, si può dire che ogni essere vivente ha il proprio tono. L'organo o il tessuto trapiantato devono essere sintonizzati con una radiazione biologica applicata artificialmente. Una società super-civile conosce e domina la radiazione biologica, e per questo ha la possibilità di dominare la vita e la morte.

Stefan si chiede se allora su Iarga non muoia più nessuno. A tal proposito gli viene spiegato che queste conoscenze li obbliga ad applicare un'etica medica diversa dalla nostra. Essa prevede di poter ristabilire la possibilità di essere felici e non di prolungare a tutti i costi la vita, se essa deve terminare per disposizione naturale.

Le relazioni...
Dopo questa spiegazione sul tema dei trapianti i filmati continuano mostrando la vita dentro i cilindri domiciliari e nelle famiglie. Stefan si sofferma a descrivere uomini e donne intenti nelle varie attività domestiche. Quello che ancora una volta lo stupisce, è il modo in cui si trattano. Non ha mai visto una sola volta un uomo seduto o in piedi vicino ad una donna, senza che egli le tenga almeno il braccio attorno. Un abbraccio completo era il saluto normale. Visto e considerato che tutti si abbracciavano, era da escludersi che si trattasse di marito e moglie secondo il concetto terrestre. Anche i bambini erano coinvolti nel diffuso cerimoniale dii abbracci e contatti.

In una delle scene, infatti, alcuni adulti e bambini stanno seduti o sdraiati in tutte le posizioni e si comportano come coppie innamorate. Per quanto riguarda i rapporti fra uomo e donna possono essere comprensibili accarezzamenti e vezzeggiamenti piuttosto intimi, ma visto che questi rapporti si verificano anche tra uomini e tra donne e si manifestano con un contatto diretto, Stefan resta un po' interdetto. Comincia però lentamente a capire che queste moine sono più una posa che altro, dove poi, grazie a un nuovo abbraccio, la conversazione continua con ardore rinnovato. Stefan allora chiede se quel loro modo di amare abbia qualche cosa a che vedere con il sesso. La relazione sessuale riveste un ruolo indispensabile, ma è poco importante nel loro concetto di amore che si basa invece sulla creatività nelle espressioni sentimentali ed umane.


Stefan si meraviglia di tutto questo, perché nella nostra cultura terrestre i contatti fanno parte solo dell'intimità: per il resto è normale piuttosto la diffidenza e la distanza. Crediamo invece che questo sia veramente uno dei limiti della nostra socialità. Molti studi recenti sottolineano come l'uomo abbia profondamente bisogno delle carezze, degli abbracci e della stima degli altri. Tali atteggiamenti sono considerati curativi per molte problematiche di tipo psicologico e relazionale. Varie specie di animali rafforzano lo spirito e l'unità del branco, stando saldamente vicini e scambiandosi contatti ed effusioni. La specie umana, che ha messo la sua intelligenza al servizio dell'egoismo, si è dimostrata da sempre più ostile che amorevole verso i suoi simili e ciò ha probabilmente costretto a sacrificare i suoi innati istinti. Questa perdita ci abbruttisce, penalizzando la sfera dei sentimenti e della socialità. Crediamo che lentamente si debbano recuperare questi valori profondi, perché solo così potremo dare un futuro al mondo e tendere a quella super-civiltà che gli extraterrestri ci stanno indicando.

I ruoli tra uomini e donne...
Un'altra caratteristica, che si collega ancora alla socialità di questo popolo, è che, in quegli enormi appartamenti a due piani di 400 metri quadrati ciascuno, vivono insieme più famiglie. Hanno camere separate,, ma mangiano e svolgono comunitariamente, con ruoli analoghi tra maschi e femmine, tutte le attività domestiche.




Miriam fa la casalinga e la mamma a tempo pieno. Stefan s'incuriosisce vedendo queste scene di famiglia e pone una serie di domande. Tra queste chiede se le donne di casa svolgano anche un lavoro. La risposta è che su Iarga, come non esistono differenze tra classe dirigente e classe esecutrice, non esistono differenze nemmeno tra uomini e donne. Tutti i lavori domestici sono svolti sia dall'uomo che dalla donna. C'è comunque una specificità dove la donna riesce meglio e per la quale si sente più attratta e realizzata: l'educazione e l'istruzione dei bambini e quindi dei figli. L'educazione di un bambino, fino al tipo umano mentalmente stabile e sviluppato richiesto da una civiltà elevata, è un compito complesso e difficile.

Anche le donne che non hanno figli svolgono questo ruolo di educatrici.
Nella scuola si fa uso di filmati e dell'irradiatore immateriale per fissare nella mente le nozioni, ma il bambino deve poi essere aiutato a servirsene come esperienza e questa è la parte più impegnativa. Una società che aspiri al livellamento dei salari deve investire molto nella formazione mentale dei suoi componenti.




(fine parte terza)









domenica 23 marzo 2014

Lo Sapevate che...?




Lo sapevate che...




...l'urinoterapia




L’AUTO-URINOTERAPIA ripristina il DNA scompigliato in particolare se l’individuo digiuna assumendo la propria urina?...
La dottoressa Beatrice Bartnett (URINE THERAPY)  suggerisce di recitare una preghiera, ringraziando il nostro organismo per fornirci questo divino elisir e di bere l’urina lentamente, con decisione e gioia.
L’urina è meno tossica e più vitale del cibo e delle bevande che introduciamo nel nostro organismo che in qualche modo riesce a digerire il cibo spazzatura e i liquidi devitalizzati e quindi una valida bevanda medicinale. Il sangue si depura con l’ingestione di urina, tramite il suo cambiamento di gusto e di colore e man mano che viene riciclata, diviene più pura e più limpida.
Chi intraprende tale terapia deve smettere di fumare, non bevande fredde, condimenti grassi, cibi fritti, cibo spazzatura, alimenti raffinati e zuccheri; bevande alcoliche, carne, caffè e droghe ricreative e seguire una dieta a basso contenuto proteico e di sale.

Gocce di urina fresca possono essere poste direttamente sotto la lingua. Iniziare il primo giorno con 1-5 gocce di urina mattutina fresca, poi passare a 5/10 gocce la mattina del secondo giorno, poi oltre 5/10 gocce il terzo giorno e lo stesso quantitativo la sera, prima di andare a letto, fino a quando si può arrivare a prendere una tazza piena per volta. La propria urina può essere utilizzata anche come gocce per la gola, allevia la sinusite, le vie respiratorie. Se ingerita presenta effetti diuretici e lassativi, depura il tratto intestinale. Si consiglia il massaggio con l’urina. In coloro che si lavano, massaggiano, strofinano, le cure hanno effetti più rapidi e più consistenti. Funziona come eccellente cosmetico per idratare e guarire macchie cutanee, scottature e cicatrici nei tessuti.  Per questi scopi è preferibile utilizzare urina vecchia con massaggi locali per problemi cutanei più cronici e persistenti, come l’acne, eczemi, psoriasi, piaghe, infezioni fungine, punture d’insetti, ferite, scottature e anche cancrena. Terapia efficace nella cura del cancro, anemie, candida, diabete, problemi digestivi.



giovedì 20 marzo 2014

Civiltà extraterrestre: a confronto con una super-civiltà (parte seconda)


A CONFRONTO CON UNA
SUPER-CIVILTA'

Capitolo 1


(parte seconda)


L'incontro con gli Iargani


La mattina presto, dopo aver ripetutamente battuto sul disco con l'asta uncinata, la grande piattaforma rotonda riemerge e, alla luce dell sole, tutta la scena appare imponente. Il materiale di cui essa era composta appariva liscio come pietra smerigliata, di colore grigio. Miriam era terrorizzata all'idea che Stefan dovesse entrare in quell'enorme oggetto immerso, ma ormai tutto era deciso.

Sceso dalla barca e ripetuto il percorso della sera prima, arriva sulla piattaforma, rimette calze e scarpe e si avvia, armato di cibo, thermos e blocco per note, alla ricerca della botola che gli avevano descritto. Dopo aver cominciato a scendere una scaletta, saluta Miriam promettendole che sarebbe tornato nel pomeriggio alle cinque precise.

Stefan, a questo punto, descrive tutto ciò che vede, mentre una voce, sempre in inglese, lo guida per farlo accomodare nello spazio predisposto per l'incontro. I primi dialoghi di ulteriore presentazione avvengono in un vano scuro - circa 15 metri di diametro per 3 di altezza - , seduto su una specie di poltrona molto comoda. Sente solo la voce, ma non vede colui che parla. Quando gli annunzia che a breve avrebbe potuto vedere i suoi interlocutori, la voce lo rassicura ringraziandolo di aver accettato questo incontro. Lo invita poi a guardare verso la finestra a destra dello schermo perché stavano per accendere la luce e lui avrebbe potuto vederli dentro la cupola di navigazione.

Nonostante fosse preparato, una paralizzante sensazione di angoscia lo assale. Uno strano formicolio gli passa dalla nuca, lungo il collo e le scapole.
Dietro ad un vetro di separazione siedono in semicerchio, come intorno ad un tavolo da conferenza, otto strani Esseri di forma umana. I loro volti e le loro figure, come già aveva intravisto la sera prima, esprimono un aspetto quasi animalesco ed una grande forza fisica e al tempo stesso manifestano un'altera superiorità intellettuale. Sul libro Stefan descrive con grande dovizia di dettagli il loro aspetto ed i loro vestiti, ma subito dopo riprende raccontando la premessa da loro fatta prima di iniziare il dialogo.
Gli dicono che loro appartengono ad una civiltà con uno sviluppo tecnologico, mentale e sociale molto più avanzato del nostro. Grazie allo schermo che ha davanti e a una serie di filmati, avrà modo di conoscere il loro pianeta e la loro civiltà. Ciò che vedrà e sentirà, sarà per lui sconvolgente e per questo faranno il possibile affinché la sua libertà di pensiero non sia offesa.
Instilleranno in lui "conoscenza", non "persuasione" e lo faranno utilizzando una macchina capace di trasmettere le informazioni.
Durante la visualizzazione dei filmati il commento servirà soltanto a indirizzare l'attenzione su un determinato soggetto; questo è ciò che loro chiamano "sintonizzazione". La trasmissione dell'informazione avviene invece per radiazione e resterà registrata nella memoria.

Questa è all'incirca la conversazione preliminare.


Filmati tridimensionali per conoscere Iarga

Come annunziato, molta parte del tempo è trascorso guardando filmati visualizzati su uno schermo curvo e con una tecnologia tridimensionale assolutamente efficace. La fedeltà dell'immagine è talmente elevata tanto da non rendersi conto di una qualsiasi differenza rispetto alla realtà.

La prima scena che gli fanno vedere, da una ripresa spaziale, è il loro pianeta bianco-rosa che chiamano IARGA.

Lo spettacolo è maestoso; il pianeta è completamente ricoperto di nubi. Attorno al pianeta ci sono due grandi anelli concentrici, simili agli anelli del nostro pianeta Saturno. Si vede anche una grande luna, che presenta lo stesso aspetto butterato della nostra.
Iarga, il paese di questi astronauti, è un pianeta di un altro sistema solare a circa dieci anni luce dal nostro. Il diametro e il volume sono più grandi di quelli della Terra. La velocità di rotazione però è minore, cosicché la durata del giorno e della notte è più lunga che da noi. A causa di un'atmosfera densa, di composizione molto diversa dalla nostra e di una pressione molto elevata, Iarga non ha una luce solare come noi la conosciamo.
Essi definiscono la Terra come un pianeta blu, dalla luce fulgida e definiscono Iarga come un pianeta verde dalla luce soffusa.

Il filmato, ripreso da un disco volante, prosegue mostrando la fase di avvicinamento al pianeta. Oltrepassata la coltre di nubi, la visione consente di vedere bene la superficie del pianeta e, arrivato in prossimità, la sorvola a velocità sostenuta, mostrando territori, centri abitati, vie di comunicazione su rotaia magnetica e ogni genere di paesaggio pianeggiante e montano. Stefan nel suo libro si sofferma a descrivere con minuzia di particolari, ma poi riprende a raccontare i dialoghi fatti durante questa e altre visioni.

Il primo dialogo s'incentra sul loro tipo di abitazioni e sulla densità della popolazione. Rispetto alla Terra, Iarga è percentualmente molto più coperta dalle acque e la terra emersa viene sfruttata intensamente sia per la produzione alimentare che per le abitazioni. I centri abitati sono costituiti da cilindri di abitazione di circa 300 metri di diametro e cento in altezza e sono coperti con una cupola di vetro massiccio resistente a qualsiasi sollecitazione e intemperia. Al centro c'è una colonna portante che unisce il massiccio basamento alla copertura trasparente. Il basamento, l'edificio e la copertura costituiscono un monoblocco estremamente compatto e resistente che potrebbe essere capovolto senza subire danni strutturali. Probabilmente queste abitazioni sono pensate per resistere ai terremoti che su Iarga sono particolarmente forti. Sono progettate con materiali e soluzioni capaci di resistere migliaia di anni. Al centro, ogni cilindro dispone di un enorme giardino, al coperto e a temperatura controllata, di circa 260 metri di diametro (53.000 metri quadrati) con prati, laghetti, studiati per dare spazi di divertimento e di riposo a tutti gli abitanti. Le unità abitative sono delle scatole prefabbricate di circa 20 x 20 metri su due piani di tre metri di altezza (400+400 metri quadrati e una vetrata a vista di 120 metri quadrati), che vengono inserite in una struttura a pettine che garantisce una totale indipendenza della abitazioni e una separazione acustica perfetta. In caso di incendio o per altri problemi, possono essere sostituite e rimpiazzate da una nuova. Un cilindro abitativo ospita mediamente diecimila persone.

Grazie a queste tecnologie abitative, uguali su tutto il pianeta ed estremamente efficienti, la densità di popolazione è circa 100 volte superiore alla media terrestre, ma osservando il panorama a bordo del disco volante, non si ha affatto l'impressione che il pianeta sia sovraffollato. Attorno a questi cilindri abitati c'è moltissimo spazio e le vie di collegamento non sono intasate da persone o dal traffico. Si deve dire che le famiglie e la gente non hanno proprio la sensazione di vivere in un mondo sovraffollato.  

Se gli Iargani avessero a disposizione il pianeta Terra, con queste logiche costruttive e sociali avrebbero creato le condizioni per popolarla, in maniera comoda ed efficiente, con 600 miliardi di persone. Da questo si desume che i nostri problemi di sovraffollamento sono legati esclusivamente alla nostra inefficienza e non a un fatto oggettivo e insuperabile. Molti si chiederanno come sa possibile mantenere 600 miliardi di persone, quando noi non riusciamo a mantenerne in modo sufficiente nemmeno 6 miliardi.

Denaerde descrive in modo dettagliato i loro sistemi meccanizzati per un'agricoltura sana, intensiva e variegata. Sistemi che garantiscono cibo di ottima qualità e in quantità adeguata e costante per tutti gli abitanti. Affermano che per la loro costituzione fisica non possono esimersi da un uso modesto della carne. Per questo hanno individuato sistemi di produzione della carne che escludono la sofferenza degli animali. Loro oltre ad essere scandalizzati per come gli uomini uccidono o fanno soffrire altri uomini, disapprovano anche i nostri criteri di allevamento e il rapporto che c'è con il mondo animale in genere.
Mentre presentano questi aspetti della vita su Iarga, essi affermano che una super-civiltà può essere realizzata solo se radicata sui valori di GIUSTIZIA, LIBERTA' ed EFFICIENZA.
Iniziano così a spiegare cosa intendono loro per efficienza, sottolineando il fatto che Stefan è rimasto sorpreso pensando alla densità di popolazione sul pianeta soprattutto per lo spazio che, nonostante il gran numero di abitanti per km quadrato, rimane disponibile. Ciò è possibile solo grazie all'efficienza. Senza di essa il loro mondo e la loro civiltà non potrebbero esistere.
I criteri di utilizzo del territorio ed i loro sistemi di produzione alimentare sono il primo tassello dell'efficienza, volto a garantire a tutti e in modo equo, le condizioni ottimali per una vita comoda e salubre.

Le abitazioni e la rete di comunicazione occupano la minima superficie al fine di garantire il massimo spazio per l'agricoltura ed i boschi. Le aree agricole sono sfruttate con tecnologie sofisticate per produrre la massima quantità di prodotti e mantenere la loro enorme popolazione. Le zone boschive sono finalizzate alla produzione di ossigeno e come zone ricreative mantenute con mezzi al massimo delle possibilità. Se noi dovessimo pensare a mezzi di trasporto efficienti, penseremmo ad automobili, treni, aerei ed elicotteri, ma mezzi così inefficienti, con tante parti mobili e suscettibili di usura e di manutenzione, rappresenterebbero, su Iarga, una vera e propria follia. Usano invece sistemi di trasporto rotaia-robot completamente automatici, con tipi di treno a forma di torpedine che si spostano senza alcun attrito. L'unica parte che può richiedere manutenzione sono le portiere, ma esse sono di tale qualità da pote resistere almeno un secolo.
Tutto è progettato, dai materiali alle soluzioni, per durare al massimo e per risparmiare risorse. A fine vita tutto iene riciclato. La cultura consumistica, su cui si fonda l'economia terrestre, è per loro inconcepibile, anche se ne capiscono le cause: economia basata sul profitto, tecnologie ancora in fase di sviluppo, ingiustizia e conseguente instabilità sociale, vita media bassa, visione del mondo orientata alla generazione presente e non a quelle future.

Un altro punto nodale per comprendere il loro concetto di efficienza è quello legato ai sistemi di comunicazione. Dunque, tutto il pianeta è collegato con i sistemi a rotaia magnetica e torpedini che raggiungono una velocità massima di 400 Km/h. Questo non è un limite tecnologico, ma un limite collegato all'etica sulla sicurezza. Una velocità bassa, quindi, se paragonata ai nostri aerei!
Sollecitati da Stefan, però, gli Iargani esprimono una serie di considerazioni negative su questo nostro mezzo di trasporto. Secondo loro si tratta dimezzi "inefficienti", "pericolosi", ma soprattutto "asociali".

Essi sono una delle innumerevoli evidenze delle disuguaglianze e delle ingiustizie tipiche di una civiltà primitiva. Una piccolissima percentuale degli abitanti della Terra può utilizzare questi mezzi, mentre la grande massa si muove con treni, automobili, motociclette, biciclette e a piedi. Su Iarga tutti gli abitanti ii muovono utilizzando i sistemi a rotaia magnetica e la velocità media è da loro stimata in 5 volte quella dei nostri paesi più industrializzati. Se questo conteggio si facesse tenendo conto di tutti gli abitanti della Terra, inglobando, quindi le grandi masse povere del sud del mondo, probabilmente la velocità media su Iarga sarebbe centinaia di volte più alta di quella sulla Terra. Il "costo", in termini di lavoro per chilometro-passeggero, viene da essi stimato almeno dieci volte superiore a quello del loro sistema a rotaia. 
a sicurezza e il confort sono anch'essi molto più alti. Si muovono senza scosse e senza rumore, a parte il fruscio del vento. Con la loro posizione sopraelevata e le loro grandi superfici di vetro, offrono una vista splendida e gli interni sono realizzati con lusso raffinato. Non risentono delle varie condizioni atmosferiche e sono molto più sicure degli aerei. La loro frequenza è così elevata che non è necessario definire e rendere noti tabelle e orari.

A togliere ogni dubbio di Stefan sull'efficienza dei sistemi a rotaia magnetica è il prendere atto, con cifre e filmati, che la capacità di trasporto di un singolo sistema a rotaia a 6 binari, utilizzato per collegare i blocchi di abitazione, è in grado di spostare un milione di passeggeri l'ora. Ciò tenendo conto solo dello strato superiore adibito alle torpedini, senza contare lo strato sottostante adibito alla movimentazione della automobili, previste per i piccoli spostamenti in definite aree non raggiunte dai binari.


Questi sistemi di comunicazione ci inducono a pensare: ma gli extraterrestri non dovrebbero viaggiare con i dischi volanti?  No, non è così! I dischi volanti sono sistemi molto costosi e si basano su due tecnologie antigravitazionali tra loro molto diverse. La prima, più economica e diffusa, è utilizzata per fare trasporti molto pesanti o per accedere in aree non raggiungibili con i sistemi a rotaia. Sono macchine che possono essere anche di piccola dimensione, ma che non possono uscire dal campo gravitazionale del pianeta, perché necessitano di questo per poter atterrare. La seconda, molto più costosa e sofisticata, è esclusivamente utilizzata per i viaggi interplanetari. I dischi volanti che noi conosciamo sono generalmente dischi del primo tipo, sono portati entro il campo vibrazionale di un pianeta da quelle che in "ufologia" sono chiamate "astronavi madre", ovvero dischi volanti per viaggi interplanetari di secondo tipo. Le "astronavi madre" sono sempre di grandi e grandissime dimensioni e non si prestano a facili atterraggi, in quanto producono rumori, campi magnetici e spostamenti d'aria che interferiscono e danneggiano le zone di atterraggio, se queste non sono opportunamente scelte o predisposte.

I più importanti sistemi a rotaia sono quelli che attraversano gli oceani. Appare sullo schermo una splendida struttura di colore arancione, ad almeno 20 metri di altezza sull'acqua. I piloni di sostegno si innalzano su sfere enormi che hanno la funzione di galleggianti. Il potere di galleggiamento è maggiore di quello richiesto dai carichi massimi, cosicché essi tendono verso l'alto, ma pesanti cavi elastici con un ancoraggio sul fondo dell'oceano tengono la struttura sott'acqua.
Le sfere sono sistemate sott'acqua ad una profondità di sicurezza tale che la stessa risulti calma nelle peggiori condizioni di tempo, mentre il ponte ha un'altezza tale da restare fuori dalla portata delle onde. Il risultato è un ponte galleggiante stabile in tutte le circostanze. 
Questi treni fluttuano scorrendo lungo campi magnetici. Mediante la polarità e l'intensità del campo fra espansioni e rotaie, le prime fluttuano in modo assolutamente libero al centro delle rotaie cave, quindi senza toccarle. I vagoni, lunghi circa 50 metri, con quattro articolazioni quasi invisibili, sono di fatto grandi scatole di materiale apparentemente plastico, sostenute per tutta la loro lunghezza. Non presentano nessuna parte mobile. A bordo non c'è personale; avanzano o frenano mediante campi magnetici mobili che si muovono rapidamente lungo le rotaie magnetiche cave. Il servizio ha luogo a partire da grandi centri di controllo elettronico e quasi del tutto automaticamente.

Esistono anche i treni destinati al trasporto delle merci. In effetti si tratta di contenitori a destinazione automatica. Essi sono caricati, poi il treno "fantasma" parte, senza anima viva a bordo e individua da solo il percorso verso il luogo di destinazione. Si muove senza rumori, scosse e vibrazioni e di notte anche senza illuminazione. 

Guardando questi filmati Stefan, che è un ingegnere, non solo rimane colpito dalle tecnologie sviluppate dagli Iargani, ma anche dalle tante scene dentro i treni e gli ambienti domestici dove osserva la gente con il suo modo di muoversi e di stare insieme. Maschi e femmine che si abbracciano in modo per noi esagerato. Non solo all'interno della coppia o della famiglia, ma anche tra persone che non sembrano dello stesso gruppo familiare o amicale e forse al loro primo incontro.


Tornando ai sistemi a rotaia, Stefan chiede ai suoi interlocutori perché siano così robusti e sovradimensionati. Non sarebbe opportuno ottimizzare i dimensionamenti per produrli ad un costo minore?
Essi rispondono che ciò li obbligherebbe a rinunciare alla qualità, cosa per loro inconcepibile. Questa rete di binari, privi di attriti, è progettata per durare centinaia d'anni, ridurre i costi di manutenzione, di rifacimento e soprattutto risparmiare sulla materia prima.
Vedendo questi sistemi di comunicazione e trasporto Stefan si persuade che qui la parola "efficienza" ha ben altro significato che sulla Terra. Il loro modo di pensare è imperniato su di essa, si alzano con essa e con essa vanno a dormire. E' portata a tali conseguenze estreme da diventare un culto. Questo aspetto traspare in tutto ciò che fanno vedere e sentire. Si può forse dire che è una parte della loro filosofia di vita e, dal nostro punto di vista, quasi una religione. 
Mentre i filmati continuano a proporre viste aeree su montagne, laghi e ovunque si stagliano queste vie di comunicazione, l'immagine ripropone nuovamente una veduta su una nuova zona di abitazioni. Questa volta però Stefan la osserva con nuovi occhi. Con occhi che cominciano a comprendere qualcosa della perfezione di questo strano mondo. Un mondo che domina la sua sbalorditiva densità di popolazione con un'efficacia incredibile.
Un mondo senza ciminiere, gas di scarico, ingorghi e confusione. Ma adesso prende atto di qualcos'altro: la "giustizia" che essi si prefiggono continuamente. Sebbene fosse ancora all'inizio della conoscenza di questa lontana civiltà, egli comprende che su Iarga tutti gli uomini hanno gli stessi diritti. Vivono nelle stesse case, utilizzano le stesse auto e viaggiano sugli stessi treni. Non vi è traccia di povertà o ricchezza, nessuna differenza di nazionalità, razza o colore. Gli sorge il dubbio che questo sistema sia qualcosa di simile a quello comunista.

Il sistema economico universale unisce in sé sia aspetti del sistema comunista, sia quelli del sistema capitalista. Esso risponde a precise leggi naturali ed è l'unico che può portare l'umanità ad una super-civiltà stabile e quindi immortale.
Stefan chiede, allora, come si può misurare il grado di civiltà di una specie umana e la risposta è che essa si misura in base a come la comunità provvede a coloro che la compongono e quindi al disinteresse collettivo.  





(fine parte seconda)







sabato 15 marzo 2014

Ex pilota CIA testimonia che nessun aereo ha colpito le Torri Gemelle



Eccovi un interessante articolo
tratto dal blog ununiverso,
postato in data 14 marzo 2014,
che dimostra che non si siano mai schiantati 
i Boeing 757 e 767 
né sulle Torri Gemelle di New York,
né sul Pentagono.
Si sarebbe trattato invece di missili a lunga gittata,
mentre gli "aerei" erano degli ologrammi tridimensionali!
Quando la Grande pulizia sarà compiuta
tutte le prove schiaccianti contro la Cabala oscura
saranno rivelate all'umanità.
I tempi sono vicini. 
Preparatevi a sentirne delle "belle" (si fa per dire...)

Dinaweh





Ex pilota CIA
testimonia che nessun aereo
ha colpito le Torri Gemelle

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Un ex pilota della CIA ha dato una deposizione giurata dove afferma che nessun aereo ha impattato le “Twin Towers”, in quanto sarebbe stato fisicamente impossibile.

Lear (foto a lato), figlio di Bill Lear, inventore e fondatore della Learjet (voglio sottolineare l’importanza della persona in questione), nella sua perizia mostra che sarebbe stato fisicamente impossibile, per un Boeing 767, colpire le Torri Gemelle, in particolare se pilotato da piloti inesperti: “Non è stato un Boeing 767 ha colpire le Torri Gemelle, come fraudolentemente asserito dal governo, dai media, dal NIST e dai suoi contraenti”, ha affermato John nella sua dichiarazione giurata.
“Non è stato un 767 ha colpire le Torri, perché è fisicamente impossibile, per le seguenti ragioni: nel caso del volo UA175 (il presunto aereo andato contro la torre sud), un vero Boeing 767 si sarebbe accartocciato su se stesso (come una canna telescopica),quando la punta frontale dell’aereo avrebbe colpito le colonne d’acciaio da 14 pollici (35cm)che diventano da 39 pollici(99cm) verso il centro”.
‘La coda verticale ed orizzontale si sarebbe istantaneamente separata dal velivolo, avrebbe colpito le colonne in acciaio e sarebbe caduto a terra”.
“I motori dopo aver colpito le colonne d’acciaio, avrebbero mantenuto la loro forma originale e sarebbero caduti a terra o recuperati tra le macerie dell’edificio crollato”.
“Nessun Boeing 767 avrebbe potuto raggiungere una velocità di 870 kmh a 1000 metri sopra il livello del mare. La resistenza parassita raddoppia con la velocità e la potenza parassita triplica con la velocità”.
  • La ventola del motore non è progettata per accogliere il volume di aria densa a quella quota e velocità.
  • Il pezzo di presunta fusoliera esterna, contenente 3 o 4 aperture delle finestre, non è coerente con un aereo che ha colpito le colonne in acciaio da 35 cm a oltre 870 kmh. Si sarebbe accartocciata.
  • Nessuna parte significativa del Boeing 767, o del motore, sarebbe potuta penetrare in colonne d’acciaio da 35 cm e arrivare 37 metri oltre il massiccio nucleo della torre senza che parte di esso sarebbe caduto a terra.

“I detriti del crollo avrebbero dovuto contenere enormi sezioni del Boeing 767, di cui i 3 motori del peso di circa 3.500 kg ciascuno che non sarebbero potuti essere nascosti”.

motore di un Boeing 757, più piccolo del Boeing 767








Nota: Credo che le persone non si rendano davvero conto di com’è un motore, non solo di un aereo, ma anche di una macchina o di un motorino: un blocco indistruttibile d’acciaio. Solo questo porta alla distruzione della ricostruzione ufficiale del governo USA.

“Eppure non vi è alcuna prova di uno qualsiasi di questi componenti strutturali massicci di entrambi i 767 del WTC. Tale scomparsa è impossibile”.
La deposizione di Lear, datata 28 gennaio 2014, è parte di una causa legale perseguita da Morgan Reynolds presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Sud di New York.
Nel marzo 2007, Morgan Reynolds, ex economista capo sotto l’amministrazione di George W. Bush, ha presentato una richiesta di correzione presso l’US National Institute of Science and Technology, dichiarando la sua convinzione che non sono stati dei jet commerciali ha colpire le torri del WTC.
Sebbene il “9/11 Truth Movement” ha inizialmente respinto tale teoria definendola troppo stravagante, dopo un attenta analisi scientifica e razionale, è diventata una spiegazione ampiamente accettata delle prove raccolte.
A differenza di qualsiasi altra forma di dichiarazione, una dichiarazione giurata diventa verità nel diritto, se non viene confutata. Ora tocca ai critici della teoria presentare le loro prove e analisi per confutare punto per punto la dichiarazione di Lear. Se non verrà fatto, allora, il governo degli Stati Uniti sarà obbligato ad ammettere che la ricostruzione fatta dalla“Commissione del 11/9″ è sbagliata.
Il sessantacinquenne capitano in pensione ed ex pilota della CIA, con oltre 19.000 ore di volo all’attivo, ha richiamato l’attenzione anche sull’inesperienza dei piloti che presumibilmente guidavano gli aerei: “La presunta discesa su New York, eseguita da un pilota novizio quali erano i presunti terroristi arabi, è estremamente improbabile a causa della difficoltà di controllare la velocità di discesa entro i parametri di volo controllato”.
Russ Wittenburg, ex pilota della United Airlines e dell’US Air Force, ora in pensione, spiega perché è impossibile che dei dirottatori inesperti, che si erano addestrati solo su un Cessna 172, abbiano potuto pilotare dei Boeing 757 e 767 nel modo in cui l’avrebbero fatto ufficialmente.
“Ci vuole un pilota altamente qualificato per interpretare i dati del “EFIS” (Electronic Instrument Flight Display), del quale nessuno dei dirottatori sarebbe stato a conoscenza e, quindi, non avrebbero potuto usare i controlli del Boing, compresi gli alettoni, il timone, il carrello, gli spoiler e le manette per controllare e mantenere una picchiata”.
Lear, secondo la sua dichiarazione giurata, ha pilotato oltre 100 diversi tipi di aerei durante i suoi 40 anni di volo e detiene più titoli d’aviatore FAA, rispetto a qualsiasi altro aviatore certificato FAA. Dopo aver volato in missioni segrete per la CIA nel Sud-Est Asiatico, Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa, tra il 1967 e il 1983, ha passato 17 anni a lavorare per diverse compagnie aeree passeggeri e merci.
Lear è un membro di Pilotfor911truth.org, una comunità di esperti piloti che ha costantemente dimostrato l’impossibilità, per aerei a reazione come il Boing 767, di poter colpire le Torri Gemelle, nel modo in cui ha ricostruito la Commissione 9/11.