Si sa che l'Italia è il "Bel Paese"; Paese di santi, eroi, Genî, artisti, navigatori... Nessun Paese d'Europa o del mondo può vantare le opere d'arte che solo la Civiltà Italica è stata capace di produrre e conservare nei secoli: un primato inarrivabile, nonostante predoni come Napoleone o Hitler abbiano a loro tempo trafugato e sottratto opere e dipinti meravigliosi dei Suoi più grandi artisti, per non dire delle rovine di monumenti considerati universalmente "patrimonio dell'umanità" provocate dai bombardamenti americani della seconda guerra mondiale...
...Ancor prima del Rinascimento, persino il Medioevo nella Penisola baciata dal sole e abbracciata al mare non fu così buio come nel resto delle desolate lande europee e non fu un caso se Marco Polo ebbe modo di scoprire ed apprezzare la civiltà cinese, così lontana dal resto d'Europa, quanto più vicina all'intraprendente attività commerciale, artistica e politica della splendida città lagunare, unica e irripetibile al mondo, la Serenissima repubblica di Venezia!
Anche oggi l'Italia, seppur spogliata della sua Sovranità, svalutata dallo spread e da politici venduti, Maggiordomi di poteri transnazionali, strozzata da un fantomatico quanto orchestrato debito pubblico europeo, svenduta e privatizzata alle Multinazionali, invasa da orde di disperati che vi giungono dal mare su fatiscenti barconi, nel nome di quell'Open society voluta e pianificata da Criminali in giacca e cravatta senza scrupoli, fautori del Nuovo Dis-Ordine Mondiale, Signori del caos ("Ex Chaos Ordo" il loro motto)..., non smette di dare il meglio di sé, attraverso la musica e le voci dei suoi artisti che hanno contribuito a rendere la lingua italiana tra le più studiate e amate in tutto il mondo.
Per questo motivo, invece di soffermarci sulle cattive notizie o peggio su considerazioni scontate attinenti alle imminenti elezioni europee, ho pensato di far dono a tutti i lettori del blog alcune tra le più belle produzionicantautorali che il Genio Italico offre di sé, attraverso artisti amati e conosciuti in tutto il mondo!
Ogni radice produce un fiore e un frutto diversi. Occorre dunque non misconoscere ognuno le proprie radici, ma anzi coltivarle, proteggerle e nutrirle, per evitare di precipitare in un tutto indistinto e omologato al nulla. La natura stessa ci racconta del valore della sua "diversità", ove ogni radice però è aggrappata alla terra e al posto che le compete.
Avete provato a far crescere la vigna in un terreno che non abbia le caratteristiche adatte alla sua sopravvivenza? E come poter far crescere le azalee o i rododendri in una terra che non sia prevalentemente acida? Anche gli uomini seguono regole simili a quelle di natura, avendo bisogno di nutrimento, di cura e di amore e di un terreno adatto per poter crescere con sane e robuste radici e consegnare alla società e al mondo il meglio di sé.
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