ADDIO,
GIUDICE
FERDINANDO IMPOSIMATO
FERDINANDO IMPOSIMATO
Dinaweh
Nell'Italia delle stragi impunite che il giudice Ferdinando Imposimato aveva così pervicacemente denunciato, nulla è mai trapelato dal megafono corrotto del mainstream nazionale, nulla dalle loro fake-televisions che imbrattano l'ormai ex-tubo catodico delle più 'trendy' flat screen-tv! Quei gingilli tecnologici, diffusori di menzogne e idiozie, che arredano la quasi totalità delle case di tutto il pianeta (non escluse le baraccopoli del Terzo/quarto mondo), con particolare riferimento a quelle del popolo bue italiota, prostrato e ipnoticamente rimbecillito davanti alla loro effigie (il più figo vitello d'oro del momento), si sono sempre ben guardate dal redigere informazioni coerenti e veritiere sugli ultimi cinquanta-sessant'anni di storia nazionale (sempre ammesso che una nazione qui sia mai esistita... Forse del Bel Paese meglio sarebbe ribadire con il Metternich: "l'Italia? Un'espressione geografica...", con buona pace dei massoni clericali dell'unico vero stato facente funzioni, quello del Vaticano e dei loro amici mafiosi d'oltreatlantico)...
Voglio qui far notare come le voci di quei grandi uomini, prive di interessi e affari di ogni sorta, siano da sempre lontano dai riflettori mediatici, a differenza di quelle dei perigliosi e infausti burattini collocati lì dal sistema dei tecno-burocrati di Bruxelles, i quali, non appena scoreggiano idiozie dall'orifizio anale superiore, subito riscuotono l'attenzione del grande pubblico, fungendo da ripetitori di egregore asfittiche e programmate per la massa addormentata dei loro schiavi-elettori.
Ferdinando Imposimato ci ha lasciato.
Non fosse per l'età avanzata, potrebbe persino venire il sospetto che nell'Italia delle prebende, degli interessi privati e degli omicidi su commissione (vedi Aldo Moro), essendo lui contrarissimo ai vaccini obbligatori - e quindi non avendo corso il rischio di avvelenamento da quelli - possa essere stato avvelenato intenzionalmente da tutti quelli col culo sporco e la bocca imbavagliata da interessi personali e istituzionali, che mal sopportavano il suono delle trombe di Gerico scaturire da una mente fervida e da un animo incorruttibile come quello dello scomodissimo giudice.
Che cosa sanno gli Italians dell'inganno durevole, perpetrato ai loro danni e che ne potranno mai sapere, dal momento che sono complici e assuefatti dai loro padroni, distolti continuamente da telegiornali che assomigliano sempre più a rotocalchi da strapazzo, tipo "Stop" o "Novella 2000", nel propinare continuamente domestici serial killer familiari, piuttosto che di ascoltare sulle tre reti nazionali le stesse addomesticate notizie, confezionate a Washington e riportate pari pari dall'ANSA 'nazionale'? Di quale giornalismo si sta parlando? Esiste ancora? E' mai esistito? Il giornalismo d'inchiesta o quello degli inviati nelle zone di guerra lo ricordo legato a figure come Pierpaolo Pasolini, Enzo Biagi o Tiziano Terzani, ognuno diverso dall'altro per orientamento culturale, ideologico e politico, ma ognuno mosso dall'autentica ricerca delle fonti, dalla passione per un mestiere che si faceva sul campo, dove era più bravo chi arrivava prima a carpire le notizie e a commentarle.
L'ultima battaglia civile cui il giudice Imposimato non si era voluto sottrarre è stata quella contro la legge sull'obbligo di vaccinazione di massa, perché "qualsiasi provvedimento sanitario obbligatorio, è contrario alla libertà di scelta dei cittadini", citando lo stesso statista Aldo Moro.
Ferdinando Imposimato è ed è stato uno degli ultimi Grandi Vecchi che hanno visto sorgere questo Paese dalle ceneri del fascismo e della seconda guerra mondiale; con lui se ne va un pezzo importante della memoria storica delle ultime generazioni di quel periodo e, soprattutto, se ne va quella memoria testimoniale che indusse i padri fondatori della Carta costituzionale a non dimenticare gli obbrobri della guerra, con la promessa di fondare la nuova società repubblicana su valori come quello della libertà, della giustizia e dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Oggi abbiamo l'impressione di essere tornati indietro da tutti i punti di vista, anche per ciò che riguarda la mancanza di futuro e di senso per le giovani generazioni! Occorre dunque sostituire prontamente personaggi come Ferdinando Imposimato con anime pronte a dire la verità e disposte anche a morire per essa, come aveva dimostrato lui stesso durante gli anni più bui della repubblica, fino al suo ultimo respiro!
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