mercoledì 1 novembre 2017

IL VISIONARIO DELLA VISIONE

IL VISIONARIO


DELLA VISIONE


Rimango attonito ed estasiato di fronte alla risvegliata consapevolezza di tutte quelle anime che si interrogano e svolgono il loro lavorio attraverso la fatica dei giorni, nel loro quotidiano; alcune di loro hanno il privilegio, che privilegio non è, di sentire più di altre il suono inudibile ai sensi ed invisibile agli occhi della materia oscura, che altre non hanno. Non certo perché alcune provengano da altra matrice o siano di altra fattura codificate, ma solo semplicemente perché ogni seme fruttifica in luoghi e stagioni diverse; non per questo ci sono semi migliori di altri. Prima o poi ognuno darà il proprio frutto, quando il sigillo codificato al suo interno sentirà il tepore attorno a sé, o quando per l'enorme calore sviluppato in sé non potrebbe far altro che esplodere germogliando  finalmente, pena la morte. Trasmutando se stesso nella morte di un involucro ormai inutile e persino dannoso, esso si apre ad un'altra dimensione della vita, quella aerea, di cui prima non avrebbe avuto nessuna minima conoscenza, né esperienza. E poi, una volta germogliato, di altra vita, altri suoni, odori e colori  lui vivrà.
Le parole che qui mi piace condividere non sono mie, ma quelle di Alessandro Bergonzoni, artista del pensiero e poi della parola, funambolo dell'impossibile reso possibile, antenna ricevente e trasmittente di quella divinità che è insita dentro ognuno di noi, senza che nessuno se ne avveda, prestigiatore dell'intuito e della visione che rende l'uomo Dio e Dio uomo.
A voi l'ascolto.

Dinaweh




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