Le stagioni dello Spirito
(parte sesta)

Infine, le condizioni sulla Terra raggiunsero un tale grado di densità, che diventò impossibile creare nuovi corpi con il solo uso del pensiero. Si dovette, allora, ricorrere necessariamente al metodo oggi usato.
Anche questo faceva parte del grande piano per l'umanità. La nascita dal ventre materno è un'esperienza emotiva molto più profonda e coinvolgente di quanto non fosse la semplice precipitazione di un corpo attraverso il potere del pensiero. Anche in questo si può riconoscere un metodo per stimolare il lato emotivo dell'uomo, in modo da fargli raggiungere il pieno sviluppo.
Dopo che tutti gli esponenti della prima generazione si estinsero, si decise che anche alcuni degli ibridi nati durante il periodo della tentazione, dovessero essere eliminati dal pianeta. Infatti, anche questi si riproducevano per via fetale, e vi era il rischio che trasmettessero dei codici genetici, che avrebbero generato corpi non adatti ad anime in rapida crescita. Si ritenne anche che fosse ormai giunto il momento di stimolare ancor più la debole fiammella delle emozioni, che si era accesa nei cuori degli uomini grazie alle esperienze avute fino a quel momento. Queste avevano ampiamente dimostrato quali potessero essere gli effetti delle emozioni negative, lasciate libere di esprimersi incontrollatamente.. Questa ulteriore stimolazione del lato emotivo dell'uomo avrebbe anche avuto un suo aspetto simbolico, rappresentato dalla quasi totale inondazione delle terre abitate. Infatti, nell'inconscio umano, l'acqua ha sempre rappresentato l'emotività.

La morte per annegamento di un individuo rappresenta per la sua anima una vivida rappresentazione di ciò che avviene quando la mente viene sopraffatta dalle emozioni. Bisogna che sia ben chiaro che il fatto che il grande piano preveda che l'umanità esprima in pieno l'amore divino, non implica affatto che i pensieri debbano annegare nelle emozioni. Al contrario, perché l'amore possa essere manifestato in modo sano, è necessario che la mente impari a controllare il lato emotivo, il che è vero anche per tutte le altre razze della galassia. D'altro canto, si temeva che la costante stimolazione dell'emotività avrebbe comportato che in alcune circostanze la mente sarebbe stata travolta dalla corrente delle emozioni negative. Era proprio questo pericolo che l'esperienza del diluvio universale doveva simbolizzare.
Il Diluvio universale

Per questo motivo il diluvio, la seconda delle cinque esperienze fondamentali della razza che formano il Grande Pentacolo, fu di grande importanza. Solamente durante il periodo della tribolazione, che sta adesso iniziando, l'umanità sarà testimone di altrettante distruzioni e di altrettante tragedie. La differenza fra queste due esperienze riguarda l'apparente origine della distruzione. Nel diluvio l'uomo percepì la causa del disastro al di fuori di se stesso, in quanto non era cosciente che era stato lui stesso il responsabile dell'inondazione. Questo è vero in senso letterale, poiché la grandissima quantità di pioggia caduta non era niente altro che la condensazione e la precipitazione di tutte le emozioni distruttive che si erano accumulate nei millenni sul piano eterico. La negatività aveva raggiunto un livello tale che quasi tutte le terre abitate furono sommerse.
Nella distruzione dell'Atlantide, che fu successiva al diluvio e che non raggiunse le proporzioni di questo, l'uomo sapeva di aver avuto la sua parte di responsabilità. tuttavia, le proporzioni del disastro non erano state previste, e per questo motivo i sensi di colpa da esso provocati non furono devastanti come altrimenti sarebbero stati.
Nell'attuale periodo di tribolazione, l'uomo vedrà con estrema chiarezza la relazione di causa ed effetto fra le sue condizioni interiori e le circostanze esteriori. E' questa la fondamentale lezione - che il mondo interiore dell'uomo determina il suo mondo esteriore - che queste tre esperienze fondamentali erano destinate ad insegnare all'umanità.
La prima, quella del diluvio:
impartì questa lezione solo a livello inconscio, visto che l'umanità non era in grado dii comprendere che era stata essa stessa a causare il disastro;
la seconda, quella della distruzione dell'Atlantide:
si avvicinò di più al livello cosciente, anche se non completamente, perché gli uomini non si resero conto di aver essi stessi causato l'indebolimento della crosta terrestre e l'apparizione degli animali mostruosi, che minacciarono la loro esistenza:
la terza lezione, quella dell'attuale periodo di tribolazione:
sarà del tutto cosciente, in quanto l'umanità non potrà non vedere che tutte le distruzioni ed il caos che colpiranno la Terra, non saranno altro che il prodotto del male che l'uomo coltiva dentro di sé. Tutti comprenderanno che per influire realmente sulle circostanze esteriori, è indispensabile purificare se stessi, eliminando la distruttività e la negatività accumulate. E' questo il vero significato dell'ammonimento biblico: "Trovate il Regno dei Cieli, e tutto il resto vi sarà dato".
Dal diluvio si salvarono solo pochissimi uomini. Il bagaglio genetico di Adamo sopravvisse nella famiglia del patriarca Noè, anche se bisogna sapere che egli salvò molti altri oltre ai suoi parenti stretti. Il battello da lui costruito poteva portare più di un centinaio di uomini, oltre a quegli animali, che per rivelazione diretta, gli era stato detto di salvare. Le specie selezionate furono quelle che maggiormente correvano il rischio di estinguersi a causa dell'inondazione. Furono salvati all'incirca 200 animali, per lo più di piccole dimensioni.
Naturalmente, vi furono luoghi, come le regioni montuose, che non furono sommersi. Tuttavia anche queste zone subirono enormi danni a causa della continua pioggia, che durò più di un mese e che distrusse la maggior parte dei raccolti, sottoponendo a gravi difficoltà coloro che vi abitavano.
Il diluvio distrusse tutti gli ibridi nati dall'incrocio fra gli angeli e gli esseri umani, tranne uno. Questa eccezione era una creatura umanoide di bassa statura, di costituzione robusta, ma di poca intelligenza, se paragonata agli esseri umani normali. Si decise di salvare questo filone genetico, perché si riteneva che avrebbe fornito il veicolo di manifestazione ideale per le anime rimaste indietro dal punto di vista dello sviluppo spirituale; sarebbe stato più adatto a loro per la bassa frequenza delle sue vibrazioni energetiche, ed inoltre, si sperava che un corpo rudimentale avrebbe ricordato a quelle anime la gravità della loro condizione spirituale.
Gli operai
Il piano prevedeva che queste creature, che chiameremo Operai, sarebbero vissute insieme agli altri esseri umani più evoluti, occupandosi dei lavori manuali, in un'atmosfera di rispetto e di considerazione. Esse avrebbero imparato il valore della gentilezza, attraverso l'osservazione; quello del lavoro, attraverso l'esperienza; e quello dello sviluppo spirituale grazie all'arretratezza dei loro corpi fisici.

Il gruppo degli Operai visse in associazione con quello umano per diverse centinaia di migliaia di anni, fino alla distruzione dell'Atlantide, avvenuta 12.000 anni fa, nella quale perirono tutti.
I visitatori extraterrestri

Uno dei momenti di massimo splendore fu quello immediatamente precedente allo sprofondamento del continente Lemuria nell'Oceano Pacifico, circa 26.000 anni fa. In questo periodo vi erano contatti molto stretti fra l'umanità ed altre razze galattiche molto più progredite, sia dal punto di vista tecnologico che da quello spirituale.
Sulla Terra vii erano svariate colonie di visitatori extraterrestri, una delle più importanti delle quali si trovava nell'attuale Tiahuanaco, che allora era una città di mare, situata all'ingresso di un lunghissimo canale. Questo tagliava in due il Sud America, all'incirca alla latitudine in cui si trova oggi il Rio delle Amazzoni. Di fatto, la valle amazzonica è quello che rimane dii quell'antica via d'acqua.
Nessun commento:
Posta un commento