lunedì 7 marzo 2016

La Nuova Scienza dello Spirito: il significato della vita dell'uomo sulla Terra - parte prima


La Nuova Scienza dello Spirito


Il significato della vita dell'uomo 
sulla Terra


Con grande piacere riprendo a scrivere sul blog, per quanto mi sarà concesso, 
visto che ancora non ho un collegamento a casa 
che mi permetta di scrivere con facilità, ogni volta che traggo ispirazione da qualche fatto, accadimento o esperienza diretta da condividere con voi, amici lettori. 
Approfitto ancora del buon cuore di una cara amica che, quando possibile, mi mette a disposizione la sua rete domestica; la qual cosa è anche gradevole, poiché dal terrazzo di casa sua intravvedo il mare e gli olivi di Liguria, con i suoi cieli ventosi e sempre cangianti...

Riprendiamo quindi con la lettura della conferenza tenuta da Gaetano Pedullà, persona già nota a molti di voi, proprio dalle pagine di questo blog, per il suo impegno a diffondere in tutta Italia e in alcune parti del mondo (Germania, Messico e Brasile) le fondamenta di quello che lui chiama "il Lavoro interiore", attraverso l'incontro con gruppi di persone che si cimentano nella scoperta di se stessi, del proprio Essere spirituale, mediante l'uso di tecniche di armonizzazione e di meditazione, con lo scopo di migliorare sempre di più la propria vita, nel rapporto personale con se stessi, con gli altri, nel mondo del lavoro e, in genere, in ogni aspetto della vita quotidiana. 
Come insegna Gaetano, a nulla vale un percorso spirituale o la meditazione, se non si concretizza in un cambiamento reale nella vita di tutti i giorni. Considerare di essere degli Esseri spirituali infatti, non significa tralasciare l'importanza dell'esperienza diretta della vita terrena, che per il 'Ricercatore' è la vera base da cui partire, per raggiungere le alte vette della conoscenza e dell'illuminazione interiore.

All'instancabile lavoro di divulgazione delle tecniche che Gaetano diffonde con lo spirito di una vera e propria missione personale consegnatagli dalle stesse Entità celesti con cui da tempo è in contatto, egli affianca ora anche un lavoro di divulgazione di quella conoscenza esoterica che per millenni è stata tramandata a poche persone, anime elette, che solitamente vivevano appartate e lontane dai clamori del mondo, in luoghi solitari, spesso in monasteri o sulle cime di alte montagne, depositarie di una conoscenza che non era dato divulgare alla 'Maggioranza', poiché non avrebbe potuto comprenderne il significato, né tanto meno farne tesoro mettendolo in pratica nelle proprie affaccendate e convulse vite terrene. 

Oggi, per una richiesta del Cielo e per il particolare momento Cosmico in cui lo stesso pianeta Terra è coinvolto, viene data la possibilità di aprire lo scrigno delle verità celesti a tutti gli uomini e donne di buona volontà, che percepiscono dentro di sé il moto interiore ad aprire la loro vita verso nuovi orizzonti interiori, che si sentono spinti dal richiamo di un Risveglio spirituale che va di pari passo con l'evoluzione dello stesso pianeta, del Sistema solare e dell'intero Universo. 
Sta terminando infatti il lungo periodo di isolamento cosmico dell'umanità terrestre dal resto dei pianeti abitati dai Fratelli del Cosmo i quali, per volontà divina, si sono sempre tenuti a distanza per non interferire con la lenta e difficoltosa evoluzione dell'umanità di Gaia.

I tempi sono dunque maturi perché ogni Essere spirituale incarnato possa cogliere il segno del cambiamento e dell'evoluzione ineluttabile dell'intero Universo. Per questo motivo, anime come quella di Gaetano sono scese per servire e invitare altre anime verso quella Luce sempre più intensa verso la quale la Terra si sta dirigendo. Non possiamo rimanere impreparati a riceverla, onde evitare di fare come le Vergini stolte del Vangelo che non avevano l'olio per accendere i lumi, in attesa dell'improvvisa venuta dello Sposo. 
...Che il nostro dire e il nostro fare sia invece come quello delle Vergini previdenti, con l'olio nelle lampade, pronte per ricevere l'Amore che viene!

Vi lascio dunque alla lettura della conferenza, che divideremo in più parti, per non stancare il lettore e dare a lui il tempo di metabolizzare le parole ispirate di Gaetano Pedullà nel corso della lunga conferenza, svoltasi a Leivi, sulle colline di Chiavari, il 14 dicembre scorso. 
La forma è quella del dialogo, estrapolato da una registrazione audio, con domande del pubblico presente e risposte del relatore, indicate le prime con una "D" (che sta per "Domanda") e, le seconde, con una "R" (per Risposta), per cui sovente ci possono essere delle ripetizioni, sempre utili e non casuali del resto, nel fluire delle parole del nostro relatore.
Buona lettura e buona meditazione, dunque!

Dinaweh




 Gaetano Pedullà
14 dicembre 2015 – Leivi

Buongiorno a tutti; per chi non mi conoscesse mi chiamo Gaetano Pedullà; nel 2003 ho avuto una chiamata a lavorare come lavoro di crescita spirituale, una chiamata molto forte e in quegli anni, dal 2003 al 2005 ho incominciato a lavorare con gruppi di crescita spirituale e, piano piano, si è andata a creare una metodologia fatta di tecniche e di vari passaggi che favoriscono quello che è il processo di crescita spirituale dell’individuo.

La conferenza di oggi è una conferenza che non verterà subito sul lavoro interiore; è piuttosto una conferenza esplicativa che va a chiarire quello che è il processo evolutivo nell’Essere umano, perché, per poter fare un lavoro di crescita spirituale è sì importante sperimentare delle tecniche (e quello certamente è un passo chiave), però è anche importante avere consapevolezza di quello che stiamo facendo, perché lo facciamo in una certa maniera, perché lo facciamo in un certo modo piuttosto che in un altro; cosa fanno certi tipi di tecniche, piuttosto che altri tipi di tecniche, in modo tale che poi, nel momento in cui uno lavora con le tecniche, sa come muoversi, cioè sa in qualche modo nell’ambito di un vero contatto con se stesso come procedere, se si prende in giro, se se la racconta o in un momento si può confondere, magari perché ha paura, magari perché ha delle resistenze…, perché non è che uno preme un pulsante in mezzo al cuore e dopo è tutto semplice... 

Quello che andrò a spiegare farà molta chiarezza da questo punto di vista; poi vedremo anche come fare; quindi all’inizio spiegherò proprio il processo del motivo dell’essere umano. Prima di spiegare il processo, è fondamentale il passo precedente e faccio una breve sintesi di quella che è la struttura dell’Universo, perché, per poter capire quali sono i passi evolutivi, bisogna prima conoscere in che realtà viviamo, sennò non si possono fare passaggi, è tutto mescolato e anche i lavori sono imprecisi e quindi si fa fatica ad avere una visione chiara; la prima cosa è ripercorrere quello che in una conferenza precedente, circa un anno e mezzo fa, spiegai sui Sette piani di coscienza, di cui ora farò una rapida carrellata.

Noi viviamo innanzitutto in una realtà che è costituita da SETTE DENSITA’. Il nome più corretto è chiamarle non “dimensioni”, ma DENSITA’. Viviamo in un Universo dove la materia si presenta in sette densità differenti. La stanza che noi vediamo adesso qui con la retina, con l’occhio, si ripresenta sette volte, in sette modalità diverse; solo che in pratica, ogni replica di questa stanza, man mano che si sale di dimensione è sempre più sottile; cioè vuol dire che gli atomi, gli elementi che costituiscono la materia, quelli che ancora stanno studiando gli scienziati terrestri, sono più leggeri, cioè sono fatti di meno materia primordiale, più si sale di dimensione. 
Quindi fate conto che nell’Universo, ancora prima della Creazione, non esistono dimensioni, non esistono densità; esiste una notte eterna, una Coscienza che è ritirata in un sonno e c’è una materia vergine che è a-dimensionale, fatta di particelle fisiche piccolissime: miliardi e miliardi e miliardi di volte più piccole dei quark. È una materia che non è visibile, nemmeno dagli scienziati, non è possibile riconoscerla con gli strumenti tecno-scientifici che esistono attualmente sul pianeta Terra. 
Accade che questa materia, che inizialmente è inerte, è assolutamente non viva, è lì, pronta per l’uso; a un certo punto si incrociano delle combinazioni pazze e quindi si formano man mano le varie dimensioni, partendo dalla dimensione più sottile che è il settimo livello di densità, dove via via che la dimensione diventa più densa, fino ad arrivare a quella materiale, che è l’ultimo piano, il numero di queste particelle elementari che costituiscono gli atomi diventa sempre più grande e quindi il peso della materia, man mano che si scende dall’alto verso il basso, è sempre più elevato. Viviamo attualmente, siccome l’Universo è stato creato ed esiste, cioè c’è già stato un passaggio che è durato miliardi e miliardi di anni, viviamo già in una realtà sette-dimensionale.

Ma che sono queste sette densità?

Abbiamo capito che è un modo in cui la materia si densifica, quindi non è un altro luogo (poi esistono anche degli altri Universi e degli altri mondi), ma è già qui, è già qui dove noi stiamo. È la materia che si organizza in sette modi differenti. Andiamo a vedere che cosa significa, perché è così.
Partendo dal piano fisico, quello a noi più familiare, quello che viene chiamato “terza dimensione”: il piano fisico è quello dove noi vediamo queste sedie, vedete me, vedete la luce, è esattamente quello che sperimentiamo nella vita quotidiana, dove si muove il nostro corpo di base, che è il corpo fisico. Quindi la prima densità, in questo senso, è proprio la densità materiale. Il materiale sconfina anche nella densità eterica. Chi ha fatto lettura di aura o pranoterapia, conosce il corpo eterico, o il “doppio eterico”, il corpo della vitalità: e quando uno ha aperto l’occhio della veggenza, si vede come un alone bianco, o un colore fiamma ossidrica, appena fuori dal piano fisico e a seconda di come sta questo corpo della vitalità c’è una corrispondenza con lo stato di salute della persona fisica che possiede questo corpo.
Il secondo piano, che è la quarta dimensione, è l’Astrale; l’Astrale emotivo, perché dire “astrale” soltanto è un po’ troppo generico; è un calderone dove si mette in mezzo tutto, vuol dire tutto, vuol dire niente; in realtà quando si parla di Astrale – perlomeno per come lo spiego io – si intende il piano delle emozioni. Mentre nel piano della materia noi vediamo la sedia, la luce e ci muoviamo con il corpo che conosciamo, nel piano astrale, oltre a esserci la controparte astrale di tutti gli oggetti che sono in questa stanza, se c’è una valenza emozionale, ci sono anche proprio emozioni che prova la signora, che prova lui, che magari sono anche le emozioni attaccate a questo banco, perché a questo banco è avvenuto qualcosa e si è caricato delle emozioni. 

Quindi, mentre nella materia fisica vediamo gli oggetti, nella materia astrale vediamo gli oggetti, ma in più vediamo anche la carica emotiva. Per chi si trovasse in uscita dal corpo fisico, sul piano astrale, perché può accadere (uno abbandona questo ed entra in un altro corpo) vedrebbe una realtà simile a questa, ma più luminescente dall’interno. Sembra quasi che ci sia una luce, che all’inizio è un po’ confusa, a seconda dell’energia e della vibrazione che c’è, ma che si sprigiona dall’interno della materia. Questo piano è molto importante perché è il piano dove noi sperimentiamo le nostre emozioni; quindi l’allegria, la felicità, la rabbia, il dolore…tutte le gradazioni, da meno dense, quindi molto più pure, un amore molto forte, molto potente, fino ad arrivare a emozioni molto più dense, molto più feroci, come il rancore, l’odio, ecc. quindi è un piano duale, dove si trova di tutto.

La quinta dimensione inferiore è il piano dove noi emettiamo pensieri. In questo piano noi abbiamo un altro corpo che si chiama CORPO MENTALE INFERIORE  attraverso il quale emettiamo pensieri o captiamo pensieri. Quindi il piano mentale inferiore è come il piano astrale, ma ovviamente lì non si materializzano i pensieri, quindi, oltre a vedere la controparte mentale di questo tavolo, si vedranno anche i pensieri delle persone che fluttuano; intorno alla testa oppure alla parte del corpo in cui è associato il pensiero stesso o un oggetto che è carico di un pensiero. Ricordatevi sempre una cosa che i pensieri sono sempre legati alle emozioni; nel 99% dei casi, a meno che non sia un pensiero scientifico altissimo o un amore talmente puro che è svincolato da qualunque pensiero, è proprio incondizionato, accade questo. La quarta e quinta dimensione inferiore sono molto collegate; quindi un oggetto che tu vedi in astrale, probabilmente lo vedi anche nel piano mentale, ma di forma leggermente diversa col contenuto del pensiero che c’è dietro. Questi tre piani inferiori (e li indichiamo volutamente inferiori) sono il piano della mente razionale, dell’emotività e della fisicità. Questi tre aspetti vanno a costituire quello che si chiama “Ego”, ego inferiore. Detto in modo più tecnico: quindi la nostra natura mortale; quindi questi tre corpi, quando moriamo non persistono; se ne vanno uno dopo l’altro: prima quello fisico, poi quello eterico, poi quello astrale, poi quello mentale e rimangono i corpi Superiori, che adesso andiamo a vedere. La nostra modalità di agire sul pianeta Terra si sviluppa attraverso l’utilizzo di questi tre corpi. Quando la persona non è aperta allo Spirito (ma non ne è una colpa; perché non è il suo momento)…, tutta la sua vita è fortemente spinta a mantenere quello che c’è sul piano fisico, oppure le emozioni e i sentimenti che prova nella vita: si abitua e si attacca a certi tipi di emozione, a certi tipi di desideri, di ideali, l’idea che ha di se stesso, della realtà, l’idea che ha della società… qualunque cosa, cioè si tende a vivere un po’ come se uno fosse immerso sott’acqua e non sa che sopra invece c’è tutto un paesaggio meraviglioso e per lui la sua dimensione è solo quello che c’è sotto il mare; sopra nemmeno sa che esiste qualcosa.

Tornando al discorso delle densità, immaginatevi che nel piano fisico gli atomi costituenti della materia sono molto, molto densi; nel piano astrale sono meno densi, quindi l’atomo uno (la particella è più piccola del quark, almeno di due ordini più piccola), è comunque molto meno densa della particella più piccola del piano fisico. E il piano mentale è ancora meno denso, quindi costituito da meno elementi di spazio vergine rispetto a quella astrale e via via salendo; quindi anche le forme si semplificano; adesso non siamo ancora in questo periodo; c’è ancora una complessità e, anche salendo, rimane comunque una complessità cui noi siamo abituati, poi si arriva a una semplicità invece a cui siamo completamente non abituati.

Andando avanti, abbiamo ulteriori densità e rimanendo nella quinta dimensione, quindi nella terza densità (si danno tanti nomi, non vi spaventate: a volte si dice ci siano dodici dimensioni, si confondono le densità con la dimensione. È anche per questo che ho scelto un nome diverso. Per me è meglio chiamarle “densità” e poi eventualmente quando si parla di quarta, quinta, sesta e settima dimensione ci si riferisce alla densità, in modo che si abbia proprio più chiarezza) …quindi, rimanendo nella quinta dimensione, quella superiore, sconfina con la nostra mente superiore, quindi è il PIANO CAUSALE, il piano dove si manifestano le intuizioni, le comprensioni, la presa di coscienza, l’arricchimento interiore. Ma che differenza c’è fra quel piano e il piano mentale? In realtà dovrebbe essere unito il piano inferiore con quello Superiore, ma in noi esseri umani è separato. Corrisponde anche a due corpi distinti, cioè, pur essendo la stessa dimensione, la stessa densità, corrispondono due corpi distinti. Perché? Perché la mente superiore è quella parte di noi che utilizziamo a livello intuitivo, spirituale, cioè quella parte che ci comunica i messaggi che vengono dal Cielo; la mente razionale è un muscolo e quindi tu le dai un compito, lei fa il suo lavoro e prosegue in modo metodico, andando avanti, finché non arriva all’obbiettivo. Quindi sono due aspetti completamente diversi: l’una dovrebbe essere al servizio dell’altra, ma questo non accade, perché la mente inferiore, invece, è preoccupata a mantenere la materia, le certezze da legami…, non è invece tesa a tendere a sopra, per cui c’è proprio una divisione. 

È molto importante il piano causale perché è il piano dove noi abbiamo un corpo, si chiama CORPO CAUSALE, è un corpo IMMORTALE, quindi non muore con la morte fisica e in questo corpo c’è tutta la memoria delle nostre incarnazioni precedenti e, andando ancora più al dunque, c’è proprio un arricchimento che noi abbiamo maturato nel corso della nostra esperienza evolutiva; la sintesi del nostro Essere, della nostra Anima si trova sul piano causale. Questo è importantissimo, ricordatevelo! Non si trova sotto, assolutamente: sotto si trovano gli effetti di una coscienza o di un’incoscienza, ma la coscienza, cioè la comprensione, l’arricchimento di un aspetto della vita, di come si vive un aspetto interiore della vita quotidiana, un arricchimento che uno ha maturato, nel senso che ha sviluppato la capacità di amore più ampia, questo aspetto, questo arricchimento vero si mantiene sul piano causale. È fondamentale questo, perché ci torneremo dopo, nella spiegazione che adesso andrò a dare.

Poi si sale alla SESTA DIMENSIONE. La sesta dimensione è conosciuta anche come PIANO CRISTICO; è nella denominazione dell’Amore incondizionato. È una dimensione bellissima e in questa dimensione noi abbiamo un altro corpo che si chiama CORPO CRISTICO ed è un corpo di emanazione prevalentemente dorato, anche se emana altri colori, ma il colore principale è un colore dorato e, quando questo corpo riesce ad esprimersi bene fino ad arrivare al piano Cristico, si ha proprio come la percezione di un sole che viene dal di dentro; si percepisce un’energia che non è esterna, come quella che uno può sentire quando lavora un pochino con l’Astrale, o con alcune tecniche di pranoterapia, ma si sente invece che l’irraggiamento viene da dentro, come se uno vivesse nel Sole. In realtà noi siamo un Sole, siamo Figli del Sole, per cui il piano Cristico è un piano assolutamente puro, come lo è anche il piano causale: non esiste dualità, sia nel piano Cristico, che in quello causale. Non esiste alcun tipo di ambiguità, di negatività, di dualità. La dualità si verifica solo sotto, nel Sé inferiore, ma non sopra. Il piano Cristico quindi è il piano dell’Amore incondizionato, conosciuto anche come sesta dimensione.

Infine, per quello che riguarda l’Essere individuale, c’è la settima dimensione inferiore, che è il PIANO DELLA MENTE CREATIVA, cioè la sede del vero e proprio Spirito. Cos’è la mente Co-creativa? Che c’entra? L’abbiamo già detto: c’è una mente inferiore, una mente Superiore. Cos’è la mente Creativa?
La mente Creativa è quella volontà che noi viviamo come un impulso che però non è emotivo, non è basso; è un impulso alto, a compiere una missione, a svolgere un compito alto: io mi sento spinto a suonare il pianoforte, a condividere questo dono con gli altri; sento una spinta forte a scrivere e condividere con gli altri, sento una spinta forte a insegnare e condivido con gli altri questo dono. Non si tratta cioè di una pulsione emotiva; si tratta di una volontà che io sento dentro di me come missione spirituale e, se lo vediamo dall’altra parte, è quello che la Mente Cosmica desidera da noi! La Mente Cosmica è quell’aspetto del Sé Cosmico che regola l’intero Universo, che regola ogni aspetto e quindi che muove ogni cosa nell’Universo, non in modo casuale: è proprio preciso. Quindi questa Mente Cosmica pianifica e decide che ogni Figlio ha un compito, una missione; questo a livello cosmico. 
Immaginate: una mente che per noi è imponderabile! Ma noi che siamo dei figli e siamo degli Esseri individuali, non lo sappiamo questo, a meno che non siamo degli Arcangeli o degli Esseri Superiori e quindi c’è una compartecipazione alla Mente cosmica. Non essendoci questa compartecipazione alla Mente Cosmica, lo percepiamo come una spinta, come una volontà, come un operare a livello di missione personale. Questa è la Mente co-creativa.

Piano piano cosa accade? Che mano a mano che evolve un Essere, il piano causale si va liberando sempre di più dalle inconsapevolezze e poi andremo a vedere e, mano a mano che noi diventiamo sempre più consapevoli, l’unica mente che agisce è quella del Sé Cosmico, perché non ci sono più aspetti non consapevoli dentro di noi; mentre invece, all’inizio, anche se siamo mossi dalla mente del Sé Cosmico, c’è comunque il nostro bagaglio di arricchimento personale che non è sufficiente per poter mettere in pratica, direttamente, in modo immediato, quello che viene dall’alto. Ma questo fa parte di un progetto meraviglioso, che sfugge alla nostra comprensione. Anche questo è voluto.

Il Sé Superiore è costituito anche lui da tre aspetti:
-      un aspetto di volontà
-      un aspetto di Amore incondizionato
-      un aspetto di comprensione e azione
e, infine, ci sono i piani del Sé Cosmico che è sempre la densità creativa, che è il piano dell’Intelligenza Cosmica (la Mente Cosmica) e si trova nella densità creativa.

La penultima densità è quella dell’AMORE UNIVERSALE, del CRISTO COSMICO. È la sesta densità, dove si manifesta l’Amore Incondizionato non a livello individuale, ma a livello Cosmico, cioè come se tutti i cuori, di tutto l’Universo battessero nello stesso momento in un’unica frequenza-energia e questa frequenza e questa energia è l’AMORE COSMICO, quindi non è riferito a un singolo individuo. Sono dimensioni per noi inaccessibili.


fine   prima parte

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