proseguiamo con la terza parte di questo scritto che ci permette di scoprire la vera storia della razza umana sulla Terra, quale nessun libro di storia ci ha mai raccontato.
Il percorso che dall'alba dei tempi fino ad oggi ci ha visto coinvolti nelle numerose nostre incarnazioni ci dice quanto cammino da allora abbiamo fatto, superando prove e difficoltà a dir poco sovrumane.
Tutto fu deciso nella misura in cui accettammo di giocare la partita, accettando la sfida più ardua che in nessun altro luogo dell'Universo si sarebbe mai giocata.
Ciò che contraddistinse la nostra evoluzione fu infatti provare che saremmo stati capaci di pervenire alla meta finale attraverso una scalata difficile che ci avrebbe condotti ad allinearci alle leggi universali secondo la legge dell'Amore; non in virtù di una semplice conoscenza, ma passando attraverso la cruna di un ago, cioè attraverso tutta la gamma delle emozioni che contraddistinguono la nostra razza come unica e speciale. Sarebbe stata un'immersione fin dentro le profonde contraddizioni dell'anima separata dal suo Creatore, per sperimentare e sperimentare...; dalle più basse e turpi emozioni, fino alla trasmutazione luminosa di quelle.
La scommessa è ancora in corso; l'umanità oggi sembra arrivata ad un punto cruciale della sua storia. La sfida pare essere giunta a un punto tale che, o la si vince, o si soccombe sotto il suo peso.
Molti sono i segnali che ci inducono a credere di essere sulla giusta strada. I Maestri, a cominciare dal Cristo, che si sono avvicendati per aiutare l'umanità a onorare l'impegno assunto milioni di anni fa, ancora oggi si fanno sentire; in noi, in tutti noi echeggiano ancora le loro voci e molti tra noi sul pianeta sono tornati per essere i ripetitori e i testimoni della possibile salvezza. Dipende solo da noi ora. Siamo tutti Maestri, se solo vogliamo prenderci la responsabilità della nostra maestria. Insieme possiamo farcela, mettendo da parte le emozioni più basse e infime che hanno causato nel corso dei secoli morte, guerre e distruzione.
In realtà tutto è servito a questo scopo e non possiamo altro che onorare tutti i protagonisti di questa scena dai mille 'Atti' che va avanti dall'inizio del tempo, sia che appartengano alle forze dell'oscurità che a quelle della luce.
Siamo stati tutto: vittime e carnefici, santi e impostori, re e mendicanti, inquisitori ed eretici...
In questo periodo così eccezionale della storia dell'Universo finalmente possiamo insieme alla Terra elevare tutto ciò che era in basso e portarlo in alto. Dalla nostra, abbiamo l'aiuto di Esseri Cosmici, di Maestri Ascesi e delle civiltà extraterrestri che concorrono al piano di salvezza universale e all'innalzamento vibrazionale di tutto il sistema solare cui apparteniamo.
Coraggio dunque!
Ognuno entri in sé, dia a se stesso il proprio amore per poterlo poi successivamente offrirlo agli altri; entriamo dentro le nostre più buie profondità senza paura.
Prima della salita c'è la discesa.
Occorre avere coraggio, cioè agire col cuore e il coraggio del guerriero, prima ancora di affrontare il nemico esterno, è proprio quello di affrontare il nemico interno, l'ospite più scabroso, quello che si nasconde dentro le pieghe delle nostre paure, delle nostre debolezze, capace di nascondersi dietro mille maschere e con fogge diverse, a seconda della migliore occasione per evitarci di conoscere chi siamo veramente!
Ma..., vi lascio dunque ancora una volta alla lettura entusiasmante del nostro Autore invisibile...
Dinaweh
Le stagioni dello Spirito
(parte terza)
[...Alla razza umana fu chiesto se era disposta ad accettare la sfida di imparare a manifestare l'amore divino al suo livello, e la risposta fu affermativa. Esisteva la piena consapevolezza che la cosa non sarebbe stata facile, che vi sarebbero stati molti ostacoli da superare e che l'uomo avrebbe dovuto sopportare molta sofferenza lungo il cammino, ma la sfida fu accettata e fu dato inizio alla realizzazione del programma...]
Emozioni quali la paura, l'odio, l'avidità, la pietà, l'amore umano. non sono altro che forme limitate e distorte dell'amore che il Creatore ha per le sue creature, cioè dell'amore divino, o spirito cristico. Fu deciso che l'unico modo in cui l'umanità avrebbe potuto esprimere in pieno l'amore del Cristo era quello di permetterle di attraversare tutte le possibili distorsioni dell'amore divino, tutte le emozioni negative e distruttive immaginabili, in modo che alla fine sarebbe stata obbligata a purificarsi di tutte queste esperienze emotive attraverso un duro periodo di prova, il cui superamento sarebbe dipeso solo dalla capacità di ciascuna entità di abbracciare in pieno l'amore divino. In questo sarebbe consistita la Salvezza.
Si riteneva che se questo periodo di prova fosse stato preparato nel modo giusto, ne sarebbe scaturito un tale esempio di amore e di fratellanza, che tutte le razze galattiche, nel frattempo sempre scettiche sulla possibilità di riuscita di un tale progetto, avrebbero imparato una lezione sull'amore che in nessun altro modo avrebbero potuto ricevere. E' essenziale non solo per l'umanità, ma per tutte le altre civiltà, imparare qualcosa a proposito del 'lato Amore' del triangolo dell'Essere, altrimenti le più alte vette della montagna della spiritualità non possono essere scalate. Per questi motivi, l'esperimento che sta avendo luogo sul granello di polvere cosmica sul quale vivete ha una grande importanza e tutte le entità più elevate che vogliono vedere la creazione svilupparsi verso livelli sempre più alti di spiritualità, pregano continuamente per il successo del genere umano - specialmente in questo momento in cui l'ombra della grande tribolazione si sta stendendo sul pianeta.
Prima di tornare alla storia della tentazione, chiariamo un altro aspetto del Grande Piano per l'umanità.
E' cosa nota che nel simbolismo del mondo materiale il mare rappresenta il lato emotivo dell'uomo. L'acqua nei sogni ed in altre forme di comunicazione è sempre il simbolo dell'emotività. L'acqua, che copre quasi i tre quarti della superficie del vostro pianeta, è una rarità in questa galassia. Su pochi altri pianeti abitati vi sono condizioni atmosferiche tali da permettere all'acqua di esistere allo stato liquido, e anche su questi si trovano solo piccole riserve di essa, in niente paragonabili alla magnificenza dei mari e degli oceani terrestri.
Nell'inconscio collettivo, che tutta l'umanità condivide, è riconosciuto che l'acqua rappresenta il lato emotivo della triade dell'essere, che, quando sarà purificato, permetterà all'amore umano di diventare altrettanto luminoso e splendente di quello divino. Incarnazione dopo incarnazione, l'esperienza che l'uomo ha del mare si arricchisce sempre più. Buona parte della storia dell'umanità riguarda il mare.
Le grandi città della Terra, salvo poche eccezioni. si trovano sulle sue rive. L'uomo ricerca spontaneamente il conforto e la calma che solo il mare può dare. Ma esso possiede anche i suoi lati oscuri. Pochi esseri umani, in un'incarnazione o nell'altra, non sono stati privati dal mare della loro vita o di quella di uno dei loro cari. La sua slealtà è ben nota a tutti i marinai e tutti coloro che solcano la sua superficie sono in guardia contro i pericoli che esso nasconde.
Il fascino del mare è facile da capire quando si realizza che tutti gli esseri umani sentono nel profondo del loro cuore che esso rappresenta la loro natura emotiva, dal cui sviluppo dipende la loro crescita. La sua slealtà, la sua bellezza, la sua seduttività, la sua calma serenità, le sue furiose tempeste - tutto questo, lo si ritrova nel mondo emotivo dell'uomo. Vivendo sul mare, l'uomo ritrova dentro di sé la perfetta rappresentazione di ciò che si trova dentro di lui. fin quando egli permetterà alle sue emozioni di infuriare e di distruggere, il mare dovrà fare lo stesso. La grande speranza di coloro che vollero questo stretto rapporto fra il mare e l'uomo, è che questi vedendovi riflessa con chiarezza la sua negatività, decida di trasformarla.
Ritorniamo, adesso, alla storia della tentazione, che avevamo lasciato al punto in cui fu deciso di porre termine al periodo dell'innocenza, dal momento che l'umanità si era ormai acclimatata alle condizioni di vita della Terra ed era pronta ad entrare nella fase successiva.
Per preparare l'umanità alla tentazione, era indispensabile che gli ermafroditi si differenziassero nelle loro metà maschile e femminile. Bisogna ricordare che le condizioni esistenti all'epoca sulla Terra erano del tutto diverse da quelle attuali. Oggi una tale separazione apparirebbe incomprensibile, a causa della densità della materia presente sul pianeta. Ma, all'epoca, tutta la sostanza che costituiva il piano terreno era di natura molto più sottile e malleabile. Effettuare la divisione di cui stiamo parlando, almeno per quanto riguarda i veicoli fisici, non era affatto così difficile come si potrebbe pensare. Dal momento che allora l'uomo non possedeva veicoli superiori, e niente che rassomigliasse ad un'anima o "essenza eterna", le entità che dovevano effettuare la grande separazione fra i sessi non avevano davanti a loro un compito troppo difficile.
Per portare a termine questo processo occorsero alcune centinaia di migliaia di anni.Alcuni individui si offrirono subito come volontari, altri preferirono aspettare, ma nessuno fu obbligato a partecipare contro la sua volontà.
Il nuovo modo di esistere, con tutti i suoi vantaggi, venne ben spiegato. Venne chiarito che dopo la divisione ciascuna metà avrebbe posseduto una sua coscienza separata, e che le due parti sarebbero potute rimanere insieme per tutto il tempo che avessero voluto. Fu anche evidenziato che la riunione attraverso l'atto sessuale avrebbe procurato a ciascuna delle due nuove coscienze una gioia ed un piacere precedentemente irraggiungibili (da questo deriva l'estasi prodotta dall'abbraccio sessuale).
Dopo che questa divisione, simbolizzata nella Genesi dalla creazione di Eva da una costola di Adamo, fu compiuta, lo stato di innocenza durò ancora per un certo periodo, anche se piuttosto breve se paragonato a quello richiesto dalla differenziazione sessuale. era ormai ben chiaro che non si poteva ulteriormente rimandare l'inizio della fase successiva dell'evoluzione umana, anche se questa avrebbe comportato sofferenze e dolori mai conosciuti fino ad allora.
Il processo di quella che abbiamo chiamato tentazione ebbe una durata considerevole. Per comprendere bene questo evento è necessario descrivere un altro gruppo dii entità, diverse fagli altri esseri umani di allora, che vivevano ad un livello di beatitudine e di perfezione inconcepibile per gli uomini della Terra.
Anche se questo non viene in genere compreso, la Genesi afferma che l'uomo non fu creato una sola volta, ma due. Nel primo capitolo si legge che l'uomo venne creato il sesto giorno, mentre nel secondo si fa riferimento ad un'altra creazione, di cui viene enfatizzata la natura più materiale ("...dalla polvere alla terra...").
La prima creazione non si riferisce all'umanità come è oggi conosciuta, ma ad una razza , precedente, molto più antica, che venne in esistenza sul piano astrale. Questo piano interpenetra quello materiale, ma è costituito di sostanza assai più sottile. Fin dalla loro creazione, questi primi uomini erano sessualmente differenziati e possedevano un'essenza eterna, o anima, come verrebbe oggi chiamata.
Era parte del Piano che l'umanità, sia nella prima fase (piano astrale), che nella seconda (piano terreno), fosse tentata ad allontanarsi dalle leggi della creazione, alle quali tutti all'epoca aderivano automaticamente.
Per realizzare questo piano era necessario che un gruppo di individui accettasse di seminare discordia e scompiglio all'interno del genere umano. La prima umanità era composta da un piccolo gruppo di esseri molto potenti e da un gruppo molto più numeroso di esseri meno dotati.
Al primo gruppo apparteneva Lucifero, una meravigliosa e splendente entità, estremamente saggia e piena d'amore. Questo essere, a causa della sua devozione ad entità ancora più elevate, impegnate a realizzare la volontà divina, accettò di agire da seduttore e di tentare gli uomini, in modo da interferire con la situazione quale allora esisteva sulla Terra...
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