Unici ma uniti
...e, radicati alla Terra!
Care amiche, cari amici,
care lettrici, cari lettori del blog,
ritorno a voi dopo un periodo di silenzio,
dettato soltanto dai grandi sommovimenti
che hanno cambiato in meglio la mia vita, soprattutto durante questi ultimi giorni, settimane, mesi!
Avrò modo in seguito di raccontarvi qualcosa di tutto questo!
Intanto un augurio grande a tutti voi,
durante il periodo
delle feste natalizie ancora in corso,
perché ognuno di voi possa sentire forte ora
il contatto vibrazionale con Madre Terra,
possa trasmutare le Energie divine
nella vita quotidiana delle opere e dei giorni,
poiché è amandosi che si può amare,
è radicandosi che si può volare,
è centrandosi che si può trovare l'espansione!
La Nuova Terra accoglierà soltanto chi riuscirà, in questo periodo così speciale, a fare un lavoro interiore serio,
costante e profondo.
I Maestri ci hanno dato tutte le indicazioni;
ora abbiamo la possibilità di mettere a frutto tutte le
esperienze del passato
per alimentare la Maestria che è già dentro ognuno di noi.
Ognuno trovi la sua specialissima e unica strada,
riscopra la propria unicità,
si affidi al proprio intuito interiore,
cerchi dentro di sé e non fuori
le proprie risposte.
E' nel sentire e non nell'ascoltare,
è nel comprendere e non nel capire,
è nell'essere e non nell'apparire
che troveremo la manifestazione del Divino in noi
e potremo finalmente cogliere il suono
della voce degli Dei,
dialogare con loro, come fanno i buoni amici
e i compagni di viaggio.
Col prossimo anno proseguiremo
l'appuntamento con le nostre meditazioni
e con sempre nuovi contributi.
Sarà utile formulare un consuntivo sui mesi trascorsi
che ci siamo lasciati alle spalle,
portando con noi tutti gli utili insegnamenti ricevuti, facendo tesoro delle esperienze fatte,
lasciando andare tutto ciò che sarebbe per noi ora
un inutile bagaglio e un peso.
Ogni attaccamento
risulta ora più che mai ingombrante e nocivo
ai fini della nostra evoluzione personale.
Ricordiamo la responsabilità primaria
che abbiamo prima di tutto nei confronti di noi stessi,
poiché non continuiamo più a percepirci come i padri o le madri di...,
i fratelli o le sorelle di...,
i figli o le figlie di...,
ma come Esseri di luce in cammino
che hanno da ricordare chi sono
che possano sentire il loro compito esistenziale
per l'evoluzione della propria anima,
e quello delle anime-persone a loro vicine.
Un abbraccio alla Terra,
che ci è ancora Madre, nonostante tutto,
che ci nutre e sostiene il nostro cammino
qui, nella sua lucente matericità,
in attesa di ascendere con noi
verso nuovi cieli e nuove terre.
Dinaweh
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