venerdì 21 aprile 2017

CHE COS'E' MATRIX ?


CHE COS'E' MATRIX ?





The Matrix, la pellicola diretta dai Wachowsky bros., è una parabola in chiave moderna per indicarci il cammino, che non esiste, ma che, grazie alle tracce lasciateci dai saggi e antenati di tutti i tempi, possiamo, almeno sulle prime, intuire. Percepire una verità diversa da quella evidente, ma illusoria, di tutti i giorni. E' la parabola del vero iniziato, di colui che inizia se stesso grazie ad una sensazione piccola, sottile, latente, uno "stato di necessità" che solo in pochi individui si manifesta. Una rara qualità che si produce quando l'individuo, attraverso i corsi e ricorsi della sua personale storia, raggiunge il suo tempo di maturazione, il suo tempo "cairologico"*.

Se l'uomo moderno, se l'uomo o la donna "comune" si muovono secondo le linee di un tempo "cronologico" apparente, fittizio e lineare, il tempo vero, è una circonferenza (l'uroboro); Neo, l'iniziato, l'uomo che si è "accorto", "risvegliato" si direbbe, contatta il suo tempo "cairologico", cioè il tempo o momento presente diventa il suo tempo, e se non lo è ancora, lo diventerà, con la pazienza ed il lavoro personale, volto, almeno sulle prime, a sciogliere proprio quella stessa "storia personale" che lo ha condotto lì (o qui, fa lo stesso), perché il suo primo nemico è proprio "l'importanza personale", il bisogno di considerazione, che il raccontare e raccontarsi questa storia alimenta.

The Matrix, in questo senso, è una mappa, è il percorso, è il cammino, è la - quello che si direbbe - la via che qualsiasi essere umano "cosciente" decide di compiere per liberare se stesso dalla schiavitù e siccome per farlo deve attingere a quella qualità che è l'intuizione, la sua personale ispirazione, che si manifesta attraverso il buon senso, è un cammino personale. Non è qualcosa di definito, è invece e per quanto coincida nei punti essenziale con il lavoro di altri singolare, personale e tremendamente astratto. Stiamo parlando di un essere umano cosciente di essere una macchina, cosciente di essere una "macchina umana", cosciente di essere una "macchina umana" che ha la possibilità di smettere di essere "macchina" per diventare un uomo vero. Senza questa prima chiara e inevitabile, evidente presa di coscienza niente in lui può realizzarsi, tutto si fa a sua insaputa, credendo di essere sveglio, egli illude ed inganna se stesso. Ed anche questo è "utile", ...è sensatezza, ...serve per far maturare in se stesso un autentico stato di "necessità". Come il Pinocchio di Collodi, il "burattino", la "macchina" vuole diventare un "bambino vero", un "uomo vero", la macchina vuole realizzare se stessa, vuole diventare un "Essere Realizzato". Chi è un "Essere Realizzato"? E' una "macchina umana" che è diventata uomo e che ha infine incarnato il suo Essere, la sua unicità.

Di questo e di molto altro parla The Matrix. Matrix è la parabola del "cammino" che da sempre ogni iniziato ha dovuto percorrere. E' la storia del MESSIA, del messia interno, del Messia che è vivo dentro ognuno di noi. Il Messia è colui che porta la "buona novella", è colui che porta la liberazione finale del popolo dalla schiavitù, dalla schiavitù interiore. Svegliare il proprio Messia, quel principio interno, quella parte di noi unica, l'unicità incorruttibile, significa annunciare la nascita di una Luce, significa far nascere una Luce nel proprio Cuore, significa far nascere la Luce del Cristo nella stalla del nostro cuore, nella durezza del nostro cuore.

E' stato detto: - " Amatevi l'un l'altro, come io vi ho amato".

Il Cristo è un atto, è un'azione che dà la Luce, che è la "Coscienza", che è la Seconda Forza dell'universo, il puro e nobile cuore dei ribelli. La Luce ha bisogno di una lampada magica e di una sostanza particolare per prodursi, ha bisogno della lava degli inferni atomici e del fuoco degli Dèi per accendersi, ha bisogno dell'olio delle Vergini e di Aladino. Matrix è il viaggio nei mondi interiori, nei nostri mondi interni, è il viaggio nella profondità della nostra psiche. Matrix è il viaggio negli abissi psicologici come lo è l'Odissea di Ulisse, il dramma di Perseo, la Divina Commedia di Dante Alighieri. E' la storia di Horus e di un amore, quello di Iside e Osiride, di Eros e Psiche, di Shiva e Shakti, di Gesù e Maddalena. 



*Cairologico viene dal greco kairòs e indica il momento "giusto"; corrisponde più o meno al termine corrente "tempismo". Cairologico è un termine polisemico (dal greco polysemos, "dai molti significati", da polys, "molteplice" e sema, "segno") che vuol dire opportunità, occasione, giusto tempo e può anche contrassegnare un momento "critico", un "istante cruciale", che divide una situazione da un'altra, una condizione di vita da un'altra, un istante in cui o durante il quale deve essere presa una decisione essenziale, ovvero crestomantica, cioè "utile".



Rocco Bruno, "The Matrix", una parabola moderna, libro I, Milano, dicembre 2002 - gennaio 2013



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