giovedì 28 maggio 2015

Permacultura: curare la Terra per guarire gli uomini



Cari amici, 

dal 21 marzo scorso la vita mi ha portato nuovamente nei pressi di Torino, dove ho avuto modo di accettare la proposta di occuparmi della cura di un orto sinergico presso una Cascina tra le prime colline del Monferrato. Il mio impegno non è remunerato economicamente, al di là di qualche ora che svolgo con un piccolo compenso in denaro. Il resto dell'attività giornaliera si svolge con uno scambio di vitto e alloggio pattuito precedentemente con il responsabile della struttura. 
Al di là della precarietà economica e di tutte quelle aspettative che solitamente si frappongono tra la spinta dell'anima e i bisogni della personalità umana l'esperienza che sto vivendo non arriva certamente a caso nel mio percorso di vita. 
Ci sono delle svolte ineludibili con cui tutti noi prima o poi siamo costretti a fare i conti, delle scelte necessarie alla nostra crescita interiore, che non vogliono sentire le ragioni e le speculazioni della mente. Chi di noi non vorrebbe "sistemarsi", avere una vita comoda, mettere su famiglia, amare un uomo o una donna con la speranza che sia per sempre, per non soffrire più, per non dover rimettere tutto in discussione, per non ricominciare tutto daccapo?
Eppure a volte il senso vero dell'esistenza si trova, per molti di noi, molto al di là di quanto previsto a tavolino dal senso comune e dal come "dovrebbero andare le cose"...
Attraverso le esperienze della vita ci rendiamo conto di non percorrere una via preordinata e definiamo le sfide ad andare oltre noi stessi col nome di "ostacoli", "sfortuna", "destino", dimenticando di non essere venuti per fare una passeggiata nel bosco o in riva al mare, ma per ricordare il nostro progetto, quello dell'anima, quando ha scelto di ripercorrere le strade della Terra sotto altra foggia, con altro aspetto e in epoche diverse. Qualche frammento dell'atomo seme che ci portiamo dietro da un'incarnazione all'altra rimasto in ombra, si fa strada, chiede di essere visto, di essere portato alla luce e, non sentendo le ragioni della recita in corso sulla scena di questo mondo, ad un certo punto si mette di traverso e ci spinge nella direzione opposta a quella del copione che pensavamo di dover recitare senza stravolgimenti di programma...
Quale sia il disegno vero, quello scritto tra le righe, rimane per molto tempo un mistero e ci vuole del bello e del buono per non smarrirci e perdere la bussola. Del resto quali riferimenti troviamo, che dimostrino di esserci incamminati sulla strada giusta? Sembrerebbe di dover andare a tentativi, per prove ed errori, 'fino a prova contraria' appunto.
Ma nel momento in cui lasciamo spazio a quella tenue vocina che sussurra dentro di noi, allorché ci arrendiamo alla forza elettrodebole che ha la sua sede nel nostro cuore e facciamo silenzio, allora una porta inaspettatamente si apre, spesso in quella stessa direzione dalla quale tanto avremmo voluto fuggire. 
Non più controllo, non più resistenza, ma la piena accettazione del momento presente, fisso e assoluto in noi come l'eternità e volatile allo stesso tempo come il vapore che sale, vanificandosi, dalla terra. 
Ecco che allora arriva la risposta e la direzione si fa strada, nonostante rimanga del tutto imprevedibile ogni previsione. Ad un tratto non esiste nemmeno più la necessità di conoscere il futuro, di prevederlo, poiché esso così come il passato non esiste, se non nella nostra mente. Immersi nell'eterno presente cominciamo a vivere davvero, siamo ricolmi di grazia e profusi di benedizioni, poiché perfettamente allineati con la vita stessa, che non chiede e non interroga se stessa, poiché non dà alcun significato a se stessa, se non nel suo stesso stato di essere essente di per sé. 

Impariamo dai sassi!

Ecco, posso dire di trovarmi in uno stato di grazia permanente, fino al momento in cui rimango presente a me stesso e alla vita che si dipana davanti ai miei occhi come al cinema davanti ad un film in prima visione... Ci sono scene di gioia, scene tristi e drammatiche, ma tutte vissute con lo stupore di un bimbo che si affaccia alla vita come ad un gioco; potente, drammatico, eccitante, passionale... Sono lo spettatore e l'attore allo stesso medesimo istante, ma so che la mia anima un bel momento si alzerà dalla poltrona di quel cinema e tornerà a casa, memore delle emozioni e delle esperienze vissute che l'hanno arricchita ancora, di nuovo, una volta di più.

E' con questo spirito che mi sento di condividere con voi l'esperienza del film che sto vivendo adesso come attore e spettatore allo stesso medesimo istante e rendervi partecipi di quante strade si possono aprire davanti ai nostri occhi, se solo ci diamo il permesso di vedere, di continuare ad aprire il cuore, di amare, di soffrire, di gioire... 
Quanti fratelli e sorelle possiamo continuamente incontrare sul nostro cammino, scoprendo che erano già scritturati nel nostro stesso copione e che sarebbero comparsi sulla scena al momento giusto, quando saremmo stati pronti per recitarla!
So da poco, perché me lo ha detto il cuore, che l'Amore che abbiamo provato, vissuto e condiviso non va mai perduto, mai. 
Sarà lui stesso il propellente per altre innumerevoli e infinite avventure e ci darà la forza di andare oltre e ancora oltre, fino ai confini della Galassia, fino a tornare al cuore stesso della Creazione.

E con Agostino di Ippona mi sento di dire, traslitterando... 

"Amate e fate ciò che volete!

Dinaweh
          



Permacultura: 
curare la terra per guarire gli uomini

Ci troviamo oggi all'inizio di una nuova tappa, in questa lunga storia dell'umanità. Coloro che se ne rendono conto iniziano a prepararsi per il grande cambiamento che si annuncia. Conviene essere ben consapevoli di tutto quello che ci ha portati alla situazione attuale per cambiare radicalmente  il nostro atteggiamento e le nostre abitudini, e poter così partecipare all'elaborazione di un altro stile di vita, di un'altra cultura. Riconciliarci con la natura e sentirci in armonia, in equilibrio. Tornare ad essere i figli di Gaia, predatori utili invece che essere parassiti distruttori del Pianeta. Saper vivere con e non contro la vita organica. E' un progetto in cui è necessario riuscire a integrare la pratica spirituale con la realizzazione materiale."
Emilia Hazelip e la Libera Scuola di Agricoltura Sinergica "Emilia Hazelip", Agricoltura Sinergica. Le origini, l'esperienza, la pratica, Terra Nuova edizioni, maggio 2014.








La Permacultura è un concetto pratico che si può applicare ad ogni ambiente nel quale viviamo, permettendoci di creare un eco-sistema produttivo che ci fornisca cibo, energia, rifugio, il soddisfacimento delle necessità materiali, così come quelle spirituali. In termini pratici si tratta di fare sintesi tra l'eco-sistema e la sua geografia: osservazione e progettazione di un sistema olistico capace di integrare tutti gli aspetti fisici ed energetici nel rapporto tra uomo e ambiente, non escluso il portato culturale caratteristico e peculiare di ciascun territorio. 
Va da sé che si debba instaurare una relazione di reciproca fiducia e amorevole compassione nei confronti di ogni essere vivente, a cominciare dalla 'terra' che ci ospita e che ci è madre! Essere in armonia con la terra significa ritornare alle radici comuni di tutta l'umanità nella ricerca di un giusto rapporto tra le risorse disponibili e il loro uso a vantaggio della comunità umana che vi co-abita. 
Significa tornare a cooperare con la natura e con gli altri esseri viventi che la abitano, a cominciare dai nostri simili e con-simili (gli anima-li), nella reciproca cura del suolo e degli individui, a qualsiasi specie appartengano. Come non serbare una particolare cura e amorevole benevolenza nei confronti delle api, per esempio?  Si sa infatti che la loro estinzione causerebbe l'intero collasso del ciclo alimentare e quindi dell'intera vita su Gaia.
Si tratta quindi di una visione, di un sogno e di un reale progetto, possibile già ora! Per questo siamo qua e vogliamo rendere partecipi tutte le persone di buona volontà alla realizzazione concreta per la costruzione fattiva di un mondo nuovo, che ricorda le sue antiche radici affondare nella terra, traendo da essa vigore e vera evoluzione.

Quando ce lo immaginiamo questo nuovo mondo, non possiamo che vederlo in uno spazio di comunità e condivisione, di compartecipazione attiva e dinamica, ove l'interesse per il bene comune è al primo posto, poiché non vi sia più differenza tra il benessere personale e quello altrui: siamo tutti un unico corpo!
La compassione prenda il posto della competizione e le famiglie non siano più quel luogo impermeabile di tragedie, di violenze e prevaricazioni, ma imparino a vivere in una cerchia più ampia di persone, tutte parimenti investite del ruolo di genitore, dove i figli possano partecipare del dono della compartecipazione, avere riferimenti genitoriali e parentali diffusi nell'ambito di una comunità di adulti, evitando così di esser preda di scatti d'ira dettati dallo stress della schiavitù energetica e abitativa cui da sempre sono stati sottoposti i loro genitori; i riferimenti per la loro crescita si dilateranno e ciò darà loro la possibilità di stemperare i conflitti, qualora si presenteranno, in comunità di giovani, bambini e adulti più ampie e solidali. 

Sistemi di energia alternativa e pulita, gestiti direttamente da ogni villaggio libereranno dalla schiavitù delle multinazionali del monopolio energetico, che strangolano le persone, costrette al pagamento di bollette sempre più onerose, liberandole dalla delega e dalla dipendenza da interessi alieni al benessere dei singoli e delle comunità! Ognuno possa costruirsi la propria casa nel rispetto della natura e del villaggio cui sente di appartenere. L'educazione delle giovani generazioni torni ad essere patrimonio dell'intera comunità, attraverso pratiche iniziatiche vere e proprie, riti di passaggio come accadeva in passato nelle tribù dei nativi d'America o in Africa, ma ancor prima in Atlantide, Lemuria, Egitto...

Si dia ampio spazio al movimento del corpo, attraverso pratiche e discipline come la ginnastica, lo yoga, il tai-chi, la meditazione, l'educazione all'ascolto, come pratica funzionale anche all'alimentazione.
Ognuno, una volta diventato adulto, non sia più discepolo o allievo di alcuna scuola, né di alcun Maestro, ma usi la propria Maestria per trasmettere e mettere a servizio i propri talenti a beneficio della collettività. Ciascuno, come portatore di talenti offra il proprio contributo al benessere della collettività, ricevendo in cambio i benefici di quei talenti di cui è privo, in un reciproco scambio di coccole, attenzioni e carezze.
Arriverà un giorno che non avremo più necessità del denaro, poiché il trasferimento di quell'energia avverrà attraverso la donazione completa di sé. 

Quando accadrà?

Quando l'umanità si convincerà dei maggiori benefici che questo cambiamento di paradigma porterà con sé. Non è possibile lasciare andare un valore se non si fa esperienza di uno più elevato. Solo così avremo modo di ristabilire un rapporto autentico con Madre Terra, solo dopo che lo avremo ristabilito con noi stessi.

Cari amici, tutto questo è Permacultura! Possiamo scegliere di essere o diventare 'i portatori sani' di una nuova luce, di un nuovo respiro per costruire nuovi cieli e il giardino più bello e affascinante del nostro Universo, la Terra!









"L'obiettivo finale dell'attività agricola 
non è la crescita dei raccolti,
ma la coltivazione e il miglioramento dell'essere umano."


Masanobu Fukuoka





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