sabato 15 marzo 2014

Ex pilota CIA testimonia che nessun aereo ha colpito le Torri Gemelle



Eccovi un interessante articolo
tratto dal blog ununiverso,
postato in data 14 marzo 2014,
che dimostra che non si siano mai schiantati 
i Boeing 757 e 767 
né sulle Torri Gemelle di New York,
né sul Pentagono.
Si sarebbe trattato invece di missili a lunga gittata,
mentre gli "aerei" erano degli ologrammi tridimensionali!
Quando la Grande pulizia sarà compiuta
tutte le prove schiaccianti contro la Cabala oscura
saranno rivelate all'umanità.
I tempi sono vicini. 
Preparatevi a sentirne delle "belle" (si fa per dire...)

Dinaweh





Ex pilota CIA
testimonia che nessun aereo
ha colpito le Torri Gemelle

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Un ex pilota della CIA ha dato una deposizione giurata dove afferma che nessun aereo ha impattato le “Twin Towers”, in quanto sarebbe stato fisicamente impossibile.

Lear (foto a lato), figlio di Bill Lear, inventore e fondatore della Learjet (voglio sottolineare l’importanza della persona in questione), nella sua perizia mostra che sarebbe stato fisicamente impossibile, per un Boeing 767, colpire le Torri Gemelle, in particolare se pilotato da piloti inesperti: “Non è stato un Boeing 767 ha colpire le Torri Gemelle, come fraudolentemente asserito dal governo, dai media, dal NIST e dai suoi contraenti”, ha affermato John nella sua dichiarazione giurata.
“Non è stato un 767 ha colpire le Torri, perché è fisicamente impossibile, per le seguenti ragioni: nel caso del volo UA175 (il presunto aereo andato contro la torre sud), un vero Boeing 767 si sarebbe accartocciato su se stesso (come una canna telescopica),quando la punta frontale dell’aereo avrebbe colpito le colonne d’acciaio da 14 pollici (35cm)che diventano da 39 pollici(99cm) verso il centro”.
‘La coda verticale ed orizzontale si sarebbe istantaneamente separata dal velivolo, avrebbe colpito le colonne in acciaio e sarebbe caduto a terra”.
“I motori dopo aver colpito le colonne d’acciaio, avrebbero mantenuto la loro forma originale e sarebbero caduti a terra o recuperati tra le macerie dell’edificio crollato”.
“Nessun Boeing 767 avrebbe potuto raggiungere una velocità di 870 kmh a 1000 metri sopra il livello del mare. La resistenza parassita raddoppia con la velocità e la potenza parassita triplica con la velocità”.
  • La ventola del motore non è progettata per accogliere il volume di aria densa a quella quota e velocità.
  • Il pezzo di presunta fusoliera esterna, contenente 3 o 4 aperture delle finestre, non è coerente con un aereo che ha colpito le colonne in acciaio da 35 cm a oltre 870 kmh. Si sarebbe accartocciata.
  • Nessuna parte significativa del Boeing 767, o del motore, sarebbe potuta penetrare in colonne d’acciaio da 35 cm e arrivare 37 metri oltre il massiccio nucleo della torre senza che parte di esso sarebbe caduto a terra.

“I detriti del crollo avrebbero dovuto contenere enormi sezioni del Boeing 767, di cui i 3 motori del peso di circa 3.500 kg ciascuno che non sarebbero potuti essere nascosti”.

motore di un Boeing 757, più piccolo del Boeing 767








Nota: Credo che le persone non si rendano davvero conto di com’è un motore, non solo di un aereo, ma anche di una macchina o di un motorino: un blocco indistruttibile d’acciaio. Solo questo porta alla distruzione della ricostruzione ufficiale del governo USA.

“Eppure non vi è alcuna prova di uno qualsiasi di questi componenti strutturali massicci di entrambi i 767 del WTC. Tale scomparsa è impossibile”.
La deposizione di Lear, datata 28 gennaio 2014, è parte di una causa legale perseguita da Morgan Reynolds presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Sud di New York.
Nel marzo 2007, Morgan Reynolds, ex economista capo sotto l’amministrazione di George W. Bush, ha presentato una richiesta di correzione presso l’US National Institute of Science and Technology, dichiarando la sua convinzione che non sono stati dei jet commerciali ha colpire le torri del WTC.
Sebbene il “9/11 Truth Movement” ha inizialmente respinto tale teoria definendola troppo stravagante, dopo un attenta analisi scientifica e razionale, è diventata una spiegazione ampiamente accettata delle prove raccolte.
A differenza di qualsiasi altra forma di dichiarazione, una dichiarazione giurata diventa verità nel diritto, se non viene confutata. Ora tocca ai critici della teoria presentare le loro prove e analisi per confutare punto per punto la dichiarazione di Lear. Se non verrà fatto, allora, il governo degli Stati Uniti sarà obbligato ad ammettere che la ricostruzione fatta dalla“Commissione del 11/9″ è sbagliata.
Il sessantacinquenne capitano in pensione ed ex pilota della CIA, con oltre 19.000 ore di volo all’attivo, ha richiamato l’attenzione anche sull’inesperienza dei piloti che presumibilmente guidavano gli aerei: “La presunta discesa su New York, eseguita da un pilota novizio quali erano i presunti terroristi arabi, è estremamente improbabile a causa della difficoltà di controllare la velocità di discesa entro i parametri di volo controllato”.
Russ Wittenburg, ex pilota della United Airlines e dell’US Air Force, ora in pensione, spiega perché è impossibile che dei dirottatori inesperti, che si erano addestrati solo su un Cessna 172, abbiano potuto pilotare dei Boeing 757 e 767 nel modo in cui l’avrebbero fatto ufficialmente.
“Ci vuole un pilota altamente qualificato per interpretare i dati del “EFIS” (Electronic Instrument Flight Display), del quale nessuno dei dirottatori sarebbe stato a conoscenza e, quindi, non avrebbero potuto usare i controlli del Boing, compresi gli alettoni, il timone, il carrello, gli spoiler e le manette per controllare e mantenere una picchiata”.
Lear, secondo la sua dichiarazione giurata, ha pilotato oltre 100 diversi tipi di aerei durante i suoi 40 anni di volo e detiene più titoli d’aviatore FAA, rispetto a qualsiasi altro aviatore certificato FAA. Dopo aver volato in missioni segrete per la CIA nel Sud-Est Asiatico, Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa, tra il 1967 e il 1983, ha passato 17 anni a lavorare per diverse compagnie aeree passeggeri e merci.
Lear è un membro di Pilotfor911truth.org, una comunità di esperti piloti che ha costantemente dimostrato l’impossibilità, per aerei a reazione come il Boing 767, di poter colpire le Torri Gemelle, nel modo in cui ha ricostruito la Commissione 9/11.


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