"Scienza è qualsiasi disciplina
in cui anche uno stupido di questa generazione
può oltrepassare il punto raggiunto
da un genio della generazione precedente"
Max Gluckman
(dedicato ai vari Soloni della criminale pseudoscienza televisiva e della carta stampata)
Abbiamo già affrontato l'argomento in un nostro scritto precedente, cogliendo lo spunto dall'opera citata di Pietro Ubaldi che ci ha fatto vedere da un'angolazione particolare il senso inscritto nella natura di tutti gli svariati fenomeni che la implementano e la fanno sussistere ed evolvere nel corso dei millenni, rendendo possibile la vita sul pianeta e negli Universi; questo accade - ci siamo accorti - a prescindere da ciò che il miope e spesso presuntuoso sguardo dell'uomo riesce a cogliere nella sua interezza. Abbiamo voluto partire dall'alto, aprendo il campo del nostro argomentare a visioni ontologiche e spirituali che ci hanno fatto comprendere quanto la materia obbedisca a delle leggi che prendono avvio da piani invisibili e di quanto sia fondamentale accettare dualità e conflitto come parti integranti della natura e del principio che sottende alla vita, senza conferirgli alcun giudizio negativo ma anzi, attribuendo a quelle forze antagoniste il motore stesso dell'evoluzione e della sopravvivenza della vita nell'universo.
Accompagnati da Valdo Vaccaro, caliamoci ora in un'indagine puntuale e minuziosa e, operando una sorta di zummata virtuale, proviamo ad entrare dalla porta di servizio della scienza che nel corso del tempo ha mutato la relazione dell'uomo nei confronti della natura, cambiandone la percezione, smantellando antiche credenze e pregiudizi, ma anche settorializzando a tal punto il campo dell'osservazione da perdere il senso unitario (Olòs) che sovrintende ad ogni interazione (meccanica, chimica e biologica), smarrendosi sempre più nella molteplicità dei fenomeni; una scienza divenuta troppo spesso ostaggio dell'"assoluto relativo"; separativa e miope tanto che, nel caso della medicina, pretende di curare la malattia concentrandosi sui sintomi, senza indagarne le cause: perlopiù relazionali, psichiche e spirituali. Perché concentrarsi sul sintomo e sulla malattia senza osservare invece quale sia l'habitat di ogni organismo vivente quando è nel suo migliore stato di salute, cercando di replicarne i presupposti e di consolidarne gli effetti?!
La bella notizia è che oggi esiste la tecnologia dei microorganismi effettivi, scoperta dal professore giapponese Teruo Higa, che rappresenta davvero "la" soluzione all'inquinamento del pianeta, un aiuto indispensabile per il benessere di ogni essere vivente: dall'uomo, alle piante, agli animali, attraverso un processo di rigenerazione attivato proprio da quei microbi e quei batteri che ci fanno così tanta paura!
In sinergia e in simbiosi tra loro, grazie alle scoperte del professore giapponese, si sono dimostrati una risorsa più che ecologica, non solo non producendo alcuno scarto o residuo inquinante per l'uomo e l'ambiente, ma andando a rigenerare qualsiasi tipo di "terreno" (aria, acqua, terra, piante, uomo, animali) col quale entrano in contatto!
Personalmente ho conosciuto e sperimento da vicino il loro fantastico mondo e ne sono entusiasta, non solo: collaboro anche alla divulgazione di questa conoscenza e, soprattutto, sono attivo nella diffusione della loro pratica tra le persone, gli amici e le famiglie che conosco.
In effetti, grazie al passaparola e all'entusiasmo di tutti quelli che sono raggiunti da questi fantastici microscopici amici, accade un cambio di paradigma che rivoluziona in meglio la vita, l'ambiente in cui si vive, la terra che si coltiva e il benessere dei nostri amici a due e a quattro zampe...
Insomma, per far questo viaggio insieme a voi, mi sono imbattuto nella conferenza che Valdo Vaccaro tenne a Cinisello Balsamo (MI), il 3 maggio 2015.
Ne ho escluso l'ultima parte, quella che l'autore ha dedicato a una profonda riflessione sull' Expò di Milano, che si realizzava proprio in quel momento a pochi chilometri di distanza da lui.
Tuffiamoci dunque nell'argomento e gustiamo nella sua interezza le parole di un uomo davvero speciale!
Dinaweh
BATTERI CUSTODI DELL'UOMO,
DELLE PIANTE E DELLA TERRA
IGIENE PRECARIA E FREQUENTI EPIDEMIE
Le società preindustriali erano falcidiate da frequenti epidemie, da tutte le malattie infettive possibili e immaginabili. Nessuna meraviglia. Case prive di acqua e servizi, prive di luce solare e di riscaldamento. Villaggi e città prive di fogne e di canali di scolo. L'acqua corrente era al massimo disponibile da sorgenti boschive o nelle piazze maggiori dei villaggi dove la gente accorreva a far rifornimento con due secchi di rame. I gabinetti erano spesso dei precari gabbiotti di legno con un buco in terra per gli escrementi. Non erano presenti gli acquedotti, i vespasiani, le terme e le facilitazioni igienistiche apportate dalla civiltà romana. Non c'era ancora stato un igienista come il dottor Max Pettenkofer a predicare e promulgare dei canali di scolo e delle reti fognarie obbligatorie per le città e per i centri urbani.
CONCETTI RETRIVI DI CONTAGIO E DI PESTE BUBBONICA
La gente poi era terrorizzata e disorientata dal concetto di contagio e dalle pesti bubboniche che avevano falcidiato più volte la popolazione, trasformando intere città in autentici lazzaretti. Per secoli si cercò di spiegare il contagio coi miti più assurdi, dagli spiriti maligni alla inalazione di aria mefitica.
NON SEMPRE GLI STRUMENTI APPORTANO CHIAREZZA IDEOLOGICA
Non è detto poi che, quando metti nelle mani dell'uomo degli strumenti e delle tecnologie più avanzate, vai a migliorare automaticamente la situazione. Se uno si è fissato in testa che i microbi sono dei piccoli esseri mostruosi e devastanti, concepiti per aggredirti e farti morire, lenti e microscopi aiutano solo a complicare e ad aggravare i propri aberranti concetti, più che a portare chiarezza e serenità.
LA SCOPERTA DEI BATTERI NELLA SALIVA UMANA
Fu così che nel XVII secolo un certo Antony van Leeuwenhoek, portinaio olandese col pallino di costruire microscopi nel tempo libero, scoprì che la saliva umana non era soltanto materiale organico acquoso e biancastro, ma che conteneva una miriade di piccolissimi microorganismi unicellulari oggi noti come batteri. Queste creature vive e in movimento, infinitesimali ed invisibili, esistevano non solo nel corpo dell'uomo e degli animali, ma anche nell'acqua dei fiumi, laghi e rigagnoli. Nessuna connessione a malattie o simili. Il portinaio olandese considerava tali esseri come semplici curiosità.
L'EPOCA DI LOUIS PASTEUR
Ecco però che, due secolil dopo, Louis Pasteur ricevette l'incarico da un gruppo di birrai parigini di scoprire come mai in alcuni tini avveniva normalmente la fermentazione mentre in altri no.
Pasteur appurò che il responsabile era il lievito, un fungo del genere saccaromicete a produrre l'alcool e che i batteri erano in grado di impedire la fermentazione come di provocarla. In tutta Europa la ricerca medica non aspettava occasione migliore per fare le sue deduzioni e i suoi collegamenti.
sull'onda della fama pasteuriana, il medico John Lister fece un grande lavoro di propaganda. Il dottor Semelweiss all'università di Vienna dedusse, in questo caso correttamente, che mani ben lavate e abiti sterili potevano eliminare la febbre puerperale negli ospedali. Ma, all'inizio, pochi erano i medici disposti a dare troppo credito a Pasteur. Permaneva in loro un sano scetticismo.
HENLE, KLEBS E KOCH
Nel 1840 Jakob Henle, docente all'università tedesca di Goettingen aveva già formulato la sua ipotesi secondo cui le malattie infettive potevano essere conseguenza di qualche organismo vivente invisibile e capace di trasmettersi da una persona all'altra. Po entrò in scena il viennese Robert Koch con la scoperta del bacillo del carbonchio. Koch fu il primo a soddisfare i Requisiti di Edwin Klebs nella definizione delle malattie infettive. Rivolse tutte le sue attenzioni alla tubercolosi, all'epoca la malattia che mieteva più vittime.
I POSTULATI DI KOCH, PIETRA MILIARE
DELLA STORIA MEDICA
Nel 1882 Koch pubblicò i risultati delle sue ricerche in un articolo che costituisce la pietra miliare della storia medica, elencando i tre criteri necessari per dimostrare la effettiva responsabilità batterica nelle malattie, chiamati Postulati di Koch, per i quali: 1) il germe deve trovarsi in ogni paziente in quantità notevoli e significative; 2) il germe deve essere isolabile fuori dal corpo e coltivabile in laboratorio; 3) il germe stesso, purificato, deve provocare lo stesso tipo di sintomi e di malattia in un altro ospite.
LA VICENDA DELLO SCORBUTO
Tutto il discorso sulla responsabilità batterica verteva allora sullo scorbuto. Verso la metà del XVI secolo, 100 anni prima del microscopio di Antony van Leeuwenhoek, lo scorbuto era stato correttamente descritto da diversi medici come Ronsseus, sostenitori della ipotesi alimentare. Lo stesso ammiraglio inglese Hawkins ebbe parecchi casi di scorbuto durante un lungo viaggio del 1593 ma, raggiunte le coste brasiliane, scoprì che mangiando arance e limoni tutti i marinai guarivano. Pure Francois Payard descrisse una sua spedizione nelle Indie Orientali, citando lo scorbuto come malattia contagiosa causata da sporcizia a bordo acquisibile stando vicino a un malato e respirando il suo fiato. Ironia della sorte, pure lui aveva scoperto le qualità guaritive degli agrumi. Solo che tale argomento, al pari di quello di Hawkins, fu presto dimenticato, per cui continuò a prevalere l'ipotesi infettiva!
NONOSTANTE LE NUMEROSE EVIDENZE
LA CLASSE MEDICA SMISE SECOLI PRIMA DI
RICONOSCERE LA VERITA'
Durante un viaggio del 1734 un marinaio inglese si ammalò violentemente di scorbuto e il suo capitano lo fece sbarcare in un'isola deserta. Fu la sua salvezza. Si cibò di erbe e di bacche ricevendo la quota di vitamina C adatta a farlo guarire. Una nave di passaggio lo riportò in patria vivo e vegeto, con grande sorpresa di chi lo aveva già dato per morto, James Lind , medico di bordo inglese, volle chiarire il mistero e, dopo anni di accurate ricerche, arrivò ad affermare che la prevenzione dallo scorbuto si otteneva grazie ad una sostanza sconosciuta contenuta negli agrumi. Pubblicò i suoi risultati in un libro del 1753 ma le sue conclusioni furono energeticamente respinte dalla classe medica inglese che aspettò altri 40 lunghi anni prima di riconoscere quelle verità.
NESSUNA RESPONSABILITA' BATTERICA
E NESSUN CONTAGIO, MA SEMPLICE CARENZA DI AGRUMI
solo nel 1795 si decise di includere arance e limoni nella dieta dei marinai. e fu proprio in quel periodo che James Cook scoprì autonomamente per conto suo, durante un viaggio del 1769, che verdura fresca e agrumi servivano a vincere la malattia. Fatto sta che, agli inizi del XIX secolo, il fattore dietetico avrebbe dovuto essere un fatto acquisito. Ma la caccia ai microbi scatenatasi con Pasteur in tutta Europa, nonché il nicchiare antiscientifico della medicina inglese, indusse la ricerca a ignorare tutti i segnali e le prove schiaccianti sulla innocenza dei batteri. era più facile isolare un nuovo batterio che scoprire una nuova vitamina.
I MIASMI CONTAGIOSI OCCUPAVANO
ED OTTENEBRAVANO LA MENTE MEDICA
Jean Antoine Villemin è un ottimo esempio di questo atteggiamento. Membro dell'accademia francese di Medicina, fu il primo a dimostrare, in modo capzioso, che la tubercolosi era una malattia infettiva. Nel 1874 confutò pure l'ipotesi che una dieta insufficiente fosse responsabile dello scorbuto "Lo scorbuto è un miasma contagioso, paragonabile al tifo che assume forma epidemica quando la gente vive in ambienti affollati, come navi, prigioni e ospedali. Abbiamo parecchi esempi di marinai ben nutriti che si ammalano di scorbuto, mentre altri malnutriti non si ammalano. Abbiamo prove inconfutabili sul diffondersi della malattia per contagio, con il rapido diffondersi da un marinaio all'altro nelle navi". Villemin usava ovviamente argomenti speciosi. Attenzione però. sono passati due secoli da allora, ma questi stessi argomenti vengono ancora oggi ripetuti in fotocopia da fior di scienziati.
OSSESSIONE PER LA CACCIA AL MICROBO
L'ossessione per la caccia al microbo non solo distrasse gli scienziati dalla ricerca della vitamina C, ma finì per favorire la diffusione dello scorbuto stesso. Per non dire poi della pastorizzazione del latte e della cottura prolungata dei cavoli, tutte procedure sterilizzanti che demolivano la vitamina C provocando migliaia di morti. Restia ad ammettere i suoi madornali errori, l'Associazione dei Pediatri americani emise nel 1898 un comunicato sullo scorbuto dei bambini dove si concludeva che la causa dell'epidemia stava nell'avvelenamento da ptomaina causata dai batteri e non dalla bollitura del latte o dei cavoli. I ricercatori non riuscivano semplicemente a staccarsi dalla teoria batteriologica.
INFLUENZA PERVERSA E SVIANTE DELLA BATTERIOLOGIA
PASTEURIANA
La scoperta dei batteri nel XIX secolo ritardò lo sviluppo del concetto di malattia da deficit. L'influenza perversa e sviante della batteriologia era così forte che molte malattie dovute a deficit nutritivi e a deficit endocrini furono ritenute pestilenze ossessive fino al 1910. In mancanza di prove concrete su un immaginario microorganismo infettivo rispondente ai criteri di Koch, venivano attribuite capacità contagianti alle tossine e agli escrementi elaborati dai batteri. La scoperta della vitamina C negli anni Trenta chiuse la bocca ai monatti e agli untori.
LA VICENDA DEL BERI-BERI
Stessa cosa successe al Beri-Beri, patologia letale causata da carenza di tiamina o vitamina B1 nella dieta, oltre che dalla assunzione di zuccheri raffinati e da cibi spazzatura, e conseguente degenerazione del sistema nervoso, con paralisi, edemi e attacchi cardiaci. Il primo a scoprire la causa del Kanchino Takaki, medico della manna giapponese. Nel decennio 1880-1890 sperimentò diverse diete sui marinai e scoprì che la malattia era arginabile e prevenibile mediante dieta adeguata. Pubblicò i suoi risultati sulla rivista inglese Lancet ma, anziché dimostrargli riconoscenza, la comunità scientifica inglese ed europea reagì dileggiandolo.
LA CAUSA ALIMENTARE ANCHE QUI SI FECE STRADA
TRA MILLE OSTACOLI
Fu solo nel 1886 che Christiaan Eijkman, medico militare olandese, si convinse della causa alimentare quando decise di dare ai detenuti delle carceri olandesi non più riso sbramato ma riso integrale. Pure lui non venne creduto dalla classe medica e, segnalazioni sull'ipotetico microbo Beri-Beri continuarono fino al 1910. La predominante ed insanabile teoria infettiva indusse i medici a trattare il Beri-Beri con i soliti rimedi super-tossici tipo chinino, arsenico e stricnina. L'intera questione fu definita una volta per tutte solo quando fu scoperta la B1, prima del 1911 e poi in modo definitivo nel 1926.
OGNI NUOVO MEDICO
SUBIVA UN AUTENTICO LAVAGGIO DEL CERVELLO
Robert William, co-scopritore della B1, commentò gli avvenimenti con le seguenti parole. "A causa del lavoro deviante di Pasteur e di Koch, la batteriologia era arrivata ad essere il punto focale dell'istruzione medica. A tutti i giovani medici era stata inculcata l'idea che le malattie erano causate da una infezione. In ogni ambiente medico venne ben presto accettato come assiomatico il concetto che non poteva esistere altra causa che quella microbica.
LA PELLAGRA COSTITUI' L'AIDS DEI SECOLI SCORSI
La pellagra completa il terzetto delle false pestilenze storiche e contagiose ed è stata l'epidemia più devastante di tutte. Non solo per le chiazze di pelle ruvida e desquamante di colore rossastro e le manifestazioni neurologiche, con dimagrimento e mortale diarrea, ma anche per il clima di sospetto e di isolamento che essa comportava. Il terrore per questa malattia era tale che una diagnosi di Pellagra equivaleva a una condanna all'ostracismo. La comparsa di un'acne o di un eczema bastavano a gettare nel panico un'intera comunità. I poveri pellagrosi si coprivano le mani con guanti o pomate, nella speranza di nascondere il loro disturbo. Molti ospedali si rifiutavano di ricoverare i pellagrosi. Ad Atlanta le infermiere scesero in sciopero quando venne loro richiesto di occuparsi dei pellagrosi.
CONTAGIO E TERRORISMO DOMINAVANO LA SCENA
La paura del contagio si diffuse anche nelle scuole e negli alberghi. Mostre e convegni furono allestiti per il pubblico. Gli immigrati italiani vennero accusati di essere portatori di pellagra! Quando Joseph Goldberger riuscì a dimostrare nel 1915 con una serie di esperimenti che la Pellagra non era affatto contagiosa e che si guariva cambiando dieta negli orfanotrofi, negli ospedali, nelle scuole e nelle prigioni, suscitò scomposte reazioni di rabbia e polemiche a non finire. Medici eminenti si unirono al crescente coro di proteste contro l'ipotesi nutritiva, sostenendo che era pericolosa e fuorviante per la massa. In un simposio scientifico un medico ricevette lunghi applausi quando definì come perniciosa e diseducativa l'idea che la Pellagra dipendesse dal cibo!
LE PROVE DI GOLDBERGER E L'IDIOZIA DELLA CLASSE MEDICA
Goldberger, sua moglie e 14 collaboratori decisero allora di iniettarsi in vena, in pubblica piazza, campioni di sangue, muco e fluidi organici prelevati a dei pellagrosi, senza contrarre alcuna malattia. Tutto inutile e vano. Dovette arrivare la scoperta della Niacina o vitamina B3 o PP per bloccare la demenza e l'idiozia della classe medica del tempo.
STOP PROVVISORIO ALLA CACCIA AI BATTERI
Scomparve così per alcuni decenni la caccia ai batteri. Oggi però le fortune dei monatti sono in ripresa grazie alla virologia e all'immunologia che dominano la ricerca biomedica. Sifilide, herpes, legionellosi, aviarie, suine, papilloma virus e simili, per non dire carrozzoni Aids e carrozzoni Ebola, immonde invenzioni dei soliti speculatori stile Bill Gates e George Soros, tanto per non fare nomi, continuano a creare il panico e a portare miliardi alle odiose multinazionali del farmaco.
NON SIAMO ABITATI DA ESERCITI DI PICCOLI MOSTRI ARRABBIATI
Una delle tesi basilari della Health Science è quella della innocenza totale dei microorganismi come fattori causativi di malattia. Presenza batterico-virale insomma non significa affatto fattore causante. I batteri sono anzi indispensabili alla nostra salute e, senza di loro, non potremmo sopravvivere. Non è un caso che, per 100 trilioni di cellule, abbiamo ben 1000 trilioni di batteri come normale ed equilibrata dotazione batterica. Vivono in stretta simbiosi e collaborazione con noi in quanto si alimentano non del nostro cibo, come fanno vermi e parassiti, ma delle nostre scorie organiche, dei detriti cellulari, dei virus endogeni che muoiono in continuazione in massicce quantità e che spesso, per nostra debolezza immunitaria, non riusciamo ad espellere prontamente, provocando pesanti ostruzioni alla nostra circolazione interna.
IL PERICOLO COSTANTE DELLA ACCUMULAZIONE
VIRALE ENDOGENA
Quanto ai virus, i più consistenti e pericolosi sono quelli appena citati, ossia quelli che produciamo noi stessi internamente in grande quantità mediante fisiologica moria cellulare. Quanto ai virus esogeni, provenienti dall'esterno e da altri organismi, essi sono in netta minoranza e vengono facilmente bloccati dalle nostre efficaci difese immunitarie, salvo che non ci sia un by-pass delle difese, ad esempio con alimentazione carnea e acquisizione virale diretta, come può succedere in caso di carni inquinate da encefalo-virus tipo mucca pazza.
SFIDA ANTI-MONATTA
E PROVA DEL NOVE SULLA INNOCENZA BATTERICO-VIRALE
Le prove chiare ed inequivocabili di innocenza di virus e batteri sono chiare ed inequivocabili. Non serve nemmeno un laboratorio. Ho citato più volte quella che chiamo la sfida anti-medica e anti-monatta, la prova del nove dell'innocenza batterico-virale. Prendiamo una persona malata, influenzata e febbricitante. Di sicuro sarà caratterizzata nel contempo da alta moria cellulare e da accumulazione vendo-virale vista la sua particolare debilitazione immunitaria. E di sicuro sarà appesantita da intensiva presenza batterica, visto che i batteri si moltiplicano in presenza di scorie virali che rappresentano il loro cibo preferito.
LA RAGIONE STA TUTTA DALLA NOSTRA PARTE
A questo soggetto non diamo alcun antibiotico ed alcun antivirale. Niente cibo ma solo acqua leggera da sorbirsi a piacere a piccoli sorsi. Lo teniamo a letto in stato di conservazione calorica secondo le tipiche norme del digiuno igienista. Ebbene, se ha ragione la medicina, questa persona verrà dilaniata da un eserito di mostricciattoli virali in libera espansione e nel contempo da una marea di batteri affamati, per cui non c'è scampo. Se invece ha ragione la nostra Health Science, il soggetto perderà un paio di chili in acque stagnanti e materiali costruttivi, ma alla fine sopravviverà carico di energie e non subirà mai le sorti previste dai monatti. Ed è proprio questo che avviene regolarmente nel 100% dei casi. Questa è la prova del nove che abbiamo ragione noi.
IL PROFESSOR TERUO HIGA E I MICROORGANISMI EFFETTIVI
Ci sono più microorganismi in una manciata di terra che uomini sul nostro pianeta. Ce lo ricorda il professor Teruo Higa di Okinawa. Giappone, docente di orticoltura e di agricoltura naturale alla Ryukyu university e scopritore degli EM o Effective Micro.Organisms. La tecnologia dei microorganismi effettivi indica un vasto gruppo di batteri come responsabili del processo rigenerativo e promette una vera rivoluzione in diversi campi come la tutela dell'ambiente e al nostra stessa salute.
MESSA AL BANDO DI PESTICIDI
E FERTILIZZANTI DI SINTESI
Gli EM danno la possibilità di mettere al bando pesticidi, fertilizzanti artificiali e prodotti chimici di sintesi. Le proprietà degli EM vanno però ben oltre, visto che hanno effetti rinforzanti persino sul nostro sistema immunitario. Essi vengono visti in un quadro di benessere e rigenerazione nel rispetto della Natura. Esistono in natura due forze dinamiche ed opposte che si contrappongono e che possiamo definire A) Forze di rigenerazione, o forze feconde, benefiche, vitali che forniscono energia e vita e B) Forze di degenerazione, o energie distruttive, sterili, patogene, necrotiche, che causano disastri portando a deperimento, inquinamento, putrefazione, sporcizia, malattia, infermità e morte.
RIGENERAZIONE E DEGENERAZIONE
SONO NELLE MANI DEI MICROORGANISMI
Il controllo di rigenerazione e degenerazione è tutto nelle mani di queste minuscole creature chiamate microorganismi. Le condizioni del terreno rappresentano un buon indicatore di quali delle due forme abbia il sopravvento.
Ad esempio, in un terreno dove predominano microorganismi di tipo anabiotico o rigenerativo, le piante crescono in modo straordinario e sono sorprendentemente sane e indenni da infestanti. La qualità del suolo è ottimale senza l'aiuto di pesticidi e di concimi artificiali. Invece, nei terreni con prevalenza di microorganismi degenerativi, la crescita è precaria e le piante sono deboli, malaticce e piene di agenti infestanti.
UNA BUONA COMBINAZIONE DI BATTERI
PRODUCE RIGENERAZIONE
I batteri fotosintetici, i fermenti, i batteri dell'acido lattico e le muffe sono un esempio di questi EM. Quando nel suolo è presente una loro combinazione in quantità sufficiente essi inibiscono l'ossidazione e intensificano i campi di energia, dando luogo a un processo rigenerativo, purificando l'aria e l'acqua presenti nel suolo e favorendo la crescita della vegetazione.
MOLTIPLICAZIONE DELLA RESA PRODUTTIVA
Altro fattore positivo dei microorganismi anabiotici consiste nel fatto che le loro secrezioni contengono una grande quantità di nutrienti tipo aminoacidi, acidi organici, polisaccaridi e vitamine da cui traggono giovamento sia le piante che gli animali. Tanto per fare un esempio pratico, la produzione ottimale di riso con metodi tradizionali basati su prodotti chimici e concimi artificiali è di circa 540 kg per kmq. In pochi anni di applicazione degli EM si è giunti a 870 kg, mentre in prospettiva si possono raggiungere 1800 kg per kmq. Usando gli EM coi cetrioli, che di solito producono un solo frutto per ceppo, se ne ottengono 5 per ceppo. Nel caso del mais si ottengono non più una o due pannocchie, ma 8 pannocchie pere gambo. Nei pomodorini si va dai 30 ai 300! L'incremento poi non sta solo nella quantità, ma anche nel gusto e nel valore nutrizionale.
GRAZIE ALLA TECNOLOGIA EM
SI METTONO A COLTIVAZIONE PERSINO I DESERTI
Le risorse del suolo si sono via via esaurite e il degrado è proseguito fino a un punto di totale sterilità. Sappiamo come l'uso di prodotti chimici contribuisce alla distruzione dell'ambiente. Il problema della scarsità di scorte alimentari ha assunto proporzioni colossali. L'uso della tecnologia EM permetterebbe di mettere a coltivazione intere zone desertiche, consentendo cibo sufficiente per 20 miliardi di persone.
RISULTATI STREPITOSI CON L'EM-BOKASHI
IN CAMPO AGRICOLO
uno dei prodotti della tecnologia EM è l'EM-Bokashi in campo agricolo. I contadini giapponesi si resero ben presto conto che dava risultati strepitosi pure nel trattamento dei rifiuti dei pasti e dei rifiuti organici. EM-Bokashi è un concentrato liquido prodotto all'interno di vasche e contiene oltre 80 varietà di microorganismi comprendenti specie aerobiche e anaerobiche, proliferanti senza ossigeno. Nel gruppo degli anaerobi sono presenti il lactobacillo bifido e altri tipi di bacilli intestinali, pro-enzimi, microorganismi zimogenetici precursori inattivi di enzimi, batteri della fermentazione, batteri solfo-riducenti, cloro batteri e batteri fotosintetici. Quasi tutti i batteri presenti oggi sulla Terra sono aerobi e sopravvivono in condizioni di presenza di ossigeno. Tra loro le alghe blu e verdi, gli azotobatteri, il bacillo sottile, gli acetobatteri, i batteri metanogeni e i batteri sulfurogeni.
OTTIMALE COESISTENZA TRA AEROBI E ANAEROBI
Dato che le condizioni ambientali necessarie a garantire la sopravvivenza sono diametralmente opposte per i due gruppi, fino a poco tempo fa si pensava che la loro coesistenza fosse impossibile. E' stato invece scoperto che, in presenza di sostanze antiossidanti, anaerobi della fotosintesi e nitrobatteri aerobi sono in grado di convivere.
CAPACITA' DI AUTORIDUZIONE E DI AUTOCONTROLLO
Prima della scoperta della tecnologia EM si pensava ai microorganismi aerobi come ai bravi e quelli anaerobi come ai cattivi. Le cose non stanno così. Conformemente alle leggi di natura che regolano l'ecosistema della Terra, il controllo sugli anaerobi viene effettuato dagli stessi anaerobi, mentre il controllo sugli aerobi viene condotto dagli stessi aerobi. Ecco spiegato il motivo per cui nelle malattie si attua una rapida autoriduzione batterica non appena cessa l'ostruzione virale e l'accumulazione di detriti cellulari che sono la loro pappa preferita.
BATTERI ANAEROBI DELLA FOTOSINTESI E AZOTOBATTERI AEROBI
I batteri fotosintetici e gli azoto batteri sono solo due esemplari nella miriade di microorganismi che si trovano nel suolo. Entrambe le specie svolgono il ruolo-chiave di fissare l'azoto, anche se i primi non tollerano l'ossigeno mentre gli azotobatteri prosperano con esso. E, alla prova dei fatti, essi coesistono facilmente. Questa è una scoperta eccezionale del professor Higa. In un singolo grumetto di terreno sono presenti miliardi di queste piccole creature e fra numerose specie anamorfiche. Pertanto esistono diverse varietà che mantengono una relazione simbiotica analoga a quella ora verificata per i batteri fotosintetici e per gli azoto-batteri.
BATTAGLIA PER LA SUPREMAZIA
I batteri dominanti sono in continua lotta per la supremazia mentre altri milioni di varietà stanno alla finestra ad aspettare il risultato della contesa, per poi adattarsi alle caratteristiche e al comportamento dei vincitori. A seconda di chi ha la meglio, il resto della truppa si adegua alle circostanze. La battaglia per la supremazia è la stessa che avviene nell'intestino umano, dove c'è una lotta tra i good follows o i bravi ragazzi come il bifidus e i bad boys o i cattivi.
Diventa dunque necessario creare condizioni ambientali che favoriscano la dominanza e la proliferazione di microorganismi di tipo analitico o salvavita.
LE SOSTANZE SPORCHE E INFETTE
SONO IL NUTRIMENTO BASE DEI MICROORGANISMI
I problemi dell'ambiente vengono risolti dagli EM zinogeni o fermentativi che producono agenti antiossidanti. Le sostanze inquinanti, tanto disprezzate dal genere umano, sono paradossalmente il nutrimento preferito dai microorganismi anaerobi, giudicati erroneamente "bad boys". Tra i batteri della fotosintesi ve ne sono poi alcuni in grado di sopportare temperature oltre i 700°C, cosa che avviene in assenza di ossigeno. Le applicazioni e i benefici degli EM sono infiniti, ma la cosa straordinaria è il fatto che quello che noi consideriamo sporco, infetto e puzzolente, è il nutrimento-base di questi microorganismi.
L'USO DEI PESTICIDI E' PARAGONABILE ALL'USO DEI FARMACI
Ciò che davvero conta per la salute è il buon funzionamento del sistema immunitario. Ci sono tecnologie che ci fanno comodo, ma sono fonte di inquinamento, per cui rientrano nella categoria delle tecnologie sbagliate. Sono sbagliati i sistemi di coltivazione che fanno uso di pesticidi e concimi artificiali. Come sono sbagliate le cure mediche che causano effetti collaterali indesiderati. Il concetto medico di trattamento dei sintomi, anziché delle cause vere di malattia, è di per sé totalmente ambiguo e controproducente.
L'AGRIOLTURA BIOLOGICA E' IL MIGLIOR CONTADINO CHE CI SIA
L'organizzazione religiosa giapponese Sekai Kyusei Kyo, fondata da Mokichi Okada, sostiene che l'agricoltura biologica può miglioarare la nostra salute e proteggere al contempo l'ambiente, dal momento che applica le leggi della natura e niente altro. E' il terreno stesso il migliore contadino che ci sia. Noi dobbiamo solo metterlo in condizione di dimostrare tutto il potere che esso ha in sé e lui procederà alla auto-concimazione dandoci cibo in abbondanza.
LA NATURA HA SEMPRE RAGIONE
Le scoperte fondamentali realizzate dallo scienziato Higa nel campo della microbiologia segnano dunque, a livello mondiale, l'inizio di una cooperazione completamente nuova e dinamica tra uomo e natura. Higa scoprì, infatti, che i microorganismi aerobi e quelli anaerobi non solo coesistono nello stesso substrato, ma che possono addirittura convivere in una simbiosi producendo così effetti miracolosi! I risultati sono eccezionali e non possono essere paragonati con le idee e le teorie finora vigenti in materia di coltivazione e produzione agricola, inoltre l'efficacia non si limita alla sola produzione alimentare, ma si estende in modo altrettanto valido e benefico a tutto l'ambiente ed alla salute umana.
DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA MARCIRE E DECOMPORSI
Le scoperte microbiologiche fondamentali e travolgenti che Teruo Higa ha formulato e trasmesso al mondo intero sono due. Primo punto, la scoperta di una differenza sostanziale tra i due processi naturali di scomposizione della materia organica, cioè il marcire e il decomporsi. Il materiale organico che marcisce libera l'azoto e lo immette, sviluppando calore, solitamente sotto forma di ammoniaca nell'atmosfera. In seguito a questo processo, il materiale residuo (liquame, letame, composta) risulta impoverito di una parte della sua energia iniziale.
Il materiale che si decompone, al contrario, capta l'azoto con l'aiuto dei corrispettivi microorganismi e lo ingloba. alla fine di questo processo troviamo quindi un materiale organico arricchito di energie e più digeribile, vale a dire più assimilabile e utilizzabile dai processi vitali seguenti. Un'ulteriore conseguenza importante della decomposizione è lo sviluppo di antiossidanti, con fermentazione e formazione dell'humus.
Inoltre, il materiale in decomposizione non emana esalazioni.
PRINCIPIO DELLA DOMINANZA
Secondo spunto, la scoperta del principio della dominanza è il punto focale per la spiegazione dell'efficacia di EM. Grazie al professor Higa oggi conosciamo tre gruppi di microorganismi. Due di loro sono i cosiddetti microorganismi-capo, ovvero gli organismi del marciume e gli organismi della decomposizione. Il terzo gruppo è costituito dai microorganismi operai. Questo gruppo molto numeroso di microorganismi indifferenti lavora a servizio di quei microorganismi capo che hanno la maggioranza numerica. In caso di dominanza dei microorganismi addetti alla decomposizione, anche gli infiniti microorganismi operai agiscono in direzione della decomposizione, con tutti gli effetti salutari che questa sinergia esplica sulla crescita, sul rendimento, sulla qualità e sulla conservazione del raccolto.
Se invece la maggioranza è rappresentata dai microorganismi del marciume, si dovrà rinunciare a qualsiasi effetto positivo, facendo inoltre i conti con gli inevitabili odori fastidiosi che ne derivano.
EM, IL GENIO BIOCHIMICO
Gli assi nella manica di EM, questo miscuglio di microbi sinergici, sono la capacità di sopprimere i germi patogeni e di trasformare sostanze amiche insieme al potere di decomporre il materiale organico e di inibire il marciume e le esalazioni maleodoranti, tenendo lontani in questo modo anche vermi, parassiti e conseguenti patologie.
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P. S.
Appuntamento interessante da segnalare: