martedì 26 gennaio 2021

IL TRAMONTO DELLA CIVILTA'


 IL TRAMONTO DELLA CIVILTA'




Il distanziamento sociale non è il mezzo per fermare l'epidemia,
ma l'epidemia è il pretesto per imporre il distanziamento sociale.

Il distanziamento sociale non è il mezzo per fermare l'epidemia,
ma uno strumento per imporre la digitalizzazione forzata della società, rendere impossibile la partecipazione politica attiva dei cittadini, cancellare la democrazia.

Le mascherine non sono un mezzo per fermare l'epidemia
ma uno strumento per promuovere il distanziamento sociale.

Le mascherine imposte nelle scuole elementari e medie non sono un mezzo per fermare l'epidemia
ma un modo per condizionare l'infanzia al distanziamento sociale.

I vaccini di massa obbligatori non sono un mezzo per combattere l'epidemia
ma lo strumento attraverso il quale imporre l'anagrafe sanitaria.

L'anagrafe sanitaria non è un mezzo per combattere l'epidemia
ma uno strumento per estendere il controllo del potere alle funzioni biologiche primarie delle persone.

La chiusura delle scuole e delle Università non è un mezzo per combattere l'epidemia
ma uno strumento per imporre in modo permanente la didattica a distanza.

La chiusura di musei, teatri, cinema, biblioteche non è un mezzo per combattere l'epidemia
ma uno strumento per distruggere la cultura e la possibilità che di essa vi sia una fruizione sociale.

La chiusura di bar, ristoranti e luoghi d'incontro non è un mezzo per combattere l'epidemia
ma uno strumento per impedire ogni socialità.

La chiusura delle palestre e la sospensione delle attività sportive non è uno strumento per combattere l'epidemia
ma un modo per piegare e demoralizzare i popoli.

I lockdown totali o parziali non sono uno strumento per combattere l'epidemia
ma un modo per distruggere la piccola e media impresa.

Il reddito di cittadinanza, i sussidi, i ristori, i prestiti europei ed internazionali non sono uno strumento per alleviare le sofferenze del popolo
ma un modo per tenerlo buono e poterlo così più facilmente schiavizzare.

Il terrorismo mediatico di questi mesi non è uno strumento per combattere l'epidemia
ma un modo per far accettare ai popoli un pazzesco esperimento sociale.

Tutti gli strumenti messi in campo per combattere l'epidemia in questi mesi 
di sicuro non si propongono di salvare vite umane
forse mirano consapevolmente a far aumentare il numero dei decessi, al fine di imporre, attraverso il terrore, il distanziamento sociale.

Quando sarà chiaro tutto questo,


si potrà tornare a preoccuparsi 
del virus

Prima di allora bisogna solo impedire che il mostruoso progetto di cui tutti noi saremo le vittime giunga a buon fine.

La società che si prospetta liquida tremila anni di civiltà occidentale e ci proietta in una barbarie senza precedenti.

L'unico dovere morale è impedire questa deriva. Ammesso ancora che sia possibile".



fonte: Anonimo


venerdì 15 gennaio 2021

NATURA DOCET

 

NATURA    D O C E T  




"Oggi noi come individui 
non contiamo più niente,
siamo delle categorie merceologiche.
Nel momento in cui qualche cosa ci viene data gratis,
significa che noi siamo merce:
quando qualche cosa è gratis
il prodotto sei tu.
allora noi non siamo individui,
ma siamo categorie merceologiche.
E siamo categorie merceologiche 
che sono interessanti
nel momento in cui siamo raggruppati
attraverso la forza computazionale.

Siccome non contiamo più come individui,
ma come categorie merceologiche,
abbiamo da prendere in considerazione
la necessità di costruire
istituzioni del collettivo.
L'individuo è morto,
l'individualismo basato sul diritto soggettivo
assoluto
è un fetido cadavere.
Oggi ci sono i collettivi che vanno ricostruiti."


Ugo Mattei 

"Conferenza - Costituzione comunità diritti,
Torino, 19 novembre 2017

 dall'intervento 
"Dall'appropriazione di terre, schiavi e risorse, 
al riconoscimento del nuovo diritto
per un uomo nuovo".




mercoledì 13 gennaio 2021

MAGAZINE


 M A G A Z I N E



Alcuni spunti su cui reimpostare le nostre convinzioni, alla luce degli avvenimenti ultimi. Molte delle certezze granitiche che hanno sempre fatto parte dei nostri convincimenti più profondi, suffragati da programmi scolastici e universitari più che pluridecennali, sembrano sgretolarsi in polvere o sciogliersi come neve al sole, disvelando davvero tutto quello che vi si celava sotto! 
Un ricordo ormai lontano nel tempo, quando dopo la mia laurea a Pisa, capii ben presto che tutto ciò su cui era fondata la dogmatica conoscenza di interi dipartimenti di studi storici e filosofici nelle più prestigiose università (italiane e straniere), raccontava soltanto una piccola parte di verità nel migliore dei casi, se non addirittura stravolgeva per intero il senso di quanto era accaduto, occultando prove, documenti, inabissando per sempre in una impietosa damnatio memoriae le ragioni dei vinti, talora persino l'esistenza di antiche ed evolute civiltà, riducendole definitivamente e senza appello alla narrazione del mito, interpretando lo svolgimento degli accadimenti secondo ermeneutiche ideologiche e teoretiche successive, lontane dall'autentico spirito del tempo in cui quei fatti avevano preso corpo e avevano modellato la storia di quei popoli e di quei Paesi. 
Oggi più che mai, quando allo storico si sostituisce il cronista, il narratore di regime a servizio della classe dominante - oggi potremmo dire di una élite trasversale e occulta - tutto sembra disvelarsi ai nostri occhi e alle nostre orecchie e, più il potere si accanisce con la sua parossistica ed energica determinazione a presentarci l'unica e ineffabile verità attraverso i suoi maggiordomi (i politici) e i suoi camerieri (i giornalisti), più tradisce se stesso disvelando sempre più quel filo sottile e impalpabile che da tempi immemorabili tiene le fila dell'umanità, portandolo finalmente alla luce. Il tempo quindi, che è sempre galantuomo,  scopre le carte, i files vengono desecretati, la luce abbaglia le tenebre, gli inganni e le trame oscure vengono smascherati: pensiamo al caso di Snowden o di Assange per esempio, ma anche a tutti quei cercatori di verità che stanno aiutando le persone a raggiungere uno stato di consapevolezza maggiore attraverso i canali di informazione e le piattaforme digitali sulla rete, nonostante tutti i tentativi di censura da parte dell'establishment.
Qui di seguito ho pensato di pubblicare tre spunti di riflessione attuali, lasciando a voi il compito di valutare e discernere, magari approfondendo successivamente gli argomenti trattati. Tre voci diverse e fuori dal coro che non è possibile reperire tra le maglie dell'Unico Pensiero... 
Il primo prende lo spunto dalla pubblicazione dell'ultimo libro di Franco FracassiIl quarto Reich; il secondo contributo ce lo dà Fausto Carotenuto con un'analisi chiara e trasparente su quanto accade oggi in Italia: chi è veramente "il salvatore dell'Italia", il tanto osannato (da tutti!) Mario Draghi?
Infine una interessantissima disamina sui fatti inerenti la grande truffa intentata ai danni dell'umanità con la pseudo-pandemia creata ad arte dell'ultimo Coronavirus, con la partecipazione di Tom Bosco, Matt Martini, Nicola Bizzi e Marco Della Luna. 
Fino a che sarà possibile quindi, godetevi questi tre video, mettetevi comodi e spalancate la mente!

P.S. continuano a censurare i video, ma noi non desistiamo. 

Dinaweh






















domenica 10 gennaio 2021

LA TERZA GUERRA, L'ULTIMA

 




La guerra spirituale.
Tanto predetta dalle civiltà antiche.
La fine della massoneria.
L'inizio del potere dell'Anima.

Ci siamo. 
Tutto si muove in accordo
alle leggi dell'Evoluzione.
E questo cambio di paradigma
potrebbe turbare le anime più sensibili
e ricettive.
Soprattutto i "Canali" ora "subiscono" 
un vero e proprio reset.

Rivivendo in prima persona le memorie collettive, per trasmutarle.
I Canali sono ora al centro di
un'operazione delicata:
fungono da catalizzatori
delle tossine vibrazionali
che soprattutto vengono liberate 
e le convertono.

Per chi avesse una particolare sensibilità
e una maggiore apertura,
è probabile quindi che abbia avvertito
in modo più o meno profondo
queste energie pesanti in movimento.
Soprattutto nella giornata dell'ultimo del 2020,
e il primo del 2021, 
sono state giornate determinanti,
dal punto di vista energetico,
per questo pianeta.
A partire dal 1 gennaio 2021 
fino al 15/17 gennaio sono in atto 
purificazioni collettive,
quindi l'eliminazione permanente
delle memorie di dolore dell'Akasha di Gaia
e di noi tutti.

Questo avvenimento andrà a modificare
per sempre le frequenze di questo mondo.
Ciò che sta accadendo in questi giorni
non è qualcosa di "gestibile"
dall'essere umano, non è qualcosa 
che può essere fermato o contrapposto.
Possiamo accettarlo o rifiutarlo.
Se lo accettiamo diverremo
strumento del cambiamento.
Se lo rifiutiamo, andremo incontro
a difficoltà sempre maggiori.

La potenza creatrice dell'Universo
di cui siamo parte attiva,
anche se non ancora consapevole,
sta eseguendo ciò che deve,
per ricondurci nella giusta rotta.
Se ci affidiamo agli intenti più puliti del nostro cuore
e della nostra anima,
possiamo diventare strumento evolutivo
ed essere guidati passo dopo passo
nel cambiamento dai Mondi più evoluti.

Quindi ecco queste giornate pesantissime
dal punto di vista energetico,
semplicemente perché
"i coperchi" sono stati tolti.
Il buio non ha più alcun riparo
e deve mostrarsi.

Ogni anima che abita qui,
in questi giorni,
è costretta a fare i conti con se stessa,
con il proprio karma.
Con la propria responsabilità
come manifestazione divina
in questa densità terrena.

Tutti noi siamo chiamati all'introspezione.
e non solo.
Ciò che scegliamo di essere ora è fondamentale, 
perché metterà le basi dei prossimi passi
su cui costruire le trasformazioni necessarie
per radicare il Nuovo Mondo.
Il passato di questo pianeta
sta ultimando il ciclo karmico di guarigione,
Gaia sacrifica se stessa e le proprie creature,
in nome di purificazioni collettive,
e lo fa attraverso moltissimi modi
che la mente dell'uomo ha difficoltà a comprendere.

Quello che è importante
e che dobbiamo sapere invece,
è che l'Amore dirige questo cambiamento
vibrazionale,
in cui tutti siamo chiamati a dare in qualche modo
il nostro contributo.
Stiamo per vedere grandi cambiamenti
ai vertici della nostra società,
non dovremo aspettare ancora a lungo.
Già a partire da fine gennaio
ci saranno grandi novità.

La primavera spalancherà le porte
a nuove soluzioni,
perché il vecchio mondo
non potrà più reggersi in piedi.
Gli altari cadranno.
Il potere conoscerà l'umiltà.
Sta già accadendo all'interno di grandi istituzioni,
la luce sta letteralmente spaccando le barriere
che la contrappongono.

E' una battaglia. E' la terza guerra. 
Ed è l'ultima.
Non più combattuta con le armi, 
ma affrontata dai più antichi degli avversari:
PAURA E AMORE.
Ecco di cosa siamo partecipi.

Se siamo qui ora è perché
abbiamo scelto di far parte
di questa rivoluzione.
Ognuno come meglio crede.
In questi giorni non trattenete le emozioni
perché sono intense,
soprattutto per chi percepisce in profondità
tali cambiamenti vibrazionali.

Cercate invece la tranquillità, il silenzio,
la solitudine, l'accoglienza dentro di voi
degli uragani che sentite nell'animo.
e anche se spesso non li comprendete
abbiate la certezza che ora 
è impossibile comprendere razionalmente
questi sbalzi emotivi,
che ci toccano così da vicino.
stiamo rimarginando secoli e secoli di ferite
profondissime in noi.

Le informazioni di dolore 
che sono diventate memorie in noi
e nel collettivo,
tanto da divenire una griglia
in cui tutto è rimasto intatto...
sappiate che ora si sta sfaldando definitivamente.
Ogni dolore che ha toccato questo mondo, per millenni,
ogni ingiustizia... ogni bugia,
stanno letteralmente "svanendo" da questa realtà.

Abbiate fiducia in ciò che sta accadendo
anche se ancora non potete vederlo concretamente
con i vostri occhi...
nel sottile stanno avvenendo cambiamenti 
irripetibili e magnifici.
abbiate Amore nel cuore
e forza nel portarlo avanti.
Abbiate coerenza verso ciò che sentite
e difendete la vostra identità divina.
Proteggetevi dalle ingiustizie
con la determinazione che solo 
l'anima risvegliata conosce.

Siate Luce.
Non è più tempo di "vittime sacrificali",
non è più tempo di silenzio e rassegnazione.
Stiamo varcando le porte
di un riequilibrio
che non ammette più nessuna fuga.

La responsabilità del cuore è all'opera.



fonte: Marika Moretto