Venti di guerra
spirano sull'Europa
Ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi ha veramente dell'incredibile! Nessuno parla, nessuno fiata... Come se nulla stesse succedendo. Del resto siamo abituati a tacere, a non indignarci più... Sarà l'effetto delle irrorazioni chimiche! Con tutti quegli areosol quotidiani sulla testa può darsi veramente che siamo già tutti lobotomizzati, paranoici, vittime della nostra stessa inerzia, della televisione, della pubblicità, dei vaccini, del cibo-spazzatura, di Facebook, dei telefonini e chi più ne ha più ne metta!
Fino a quando non sentiremo esplodere sopra la nostra testa qualche ordigno nucleare e lo stridore di qualche missile centrare le nostre case, vedere con i nostri occhi e toccare con mano la follia della guerra, non ci sveglieremo dal sonno... Un sonno complice, fatto di accondiscendente ignoranza, di comodità, di menefreghismo.
Del resto l'Italia con il suo governo di centro-sinistra nella figura di Massimo D'Alema, aveva già dato il suo consenso alla guerra di Bosnia, accettando di far partire i caccia della NATO dalle basi italiane per bombardare la Serbia (gennaio-marzo 1999)...
E ora cosa accadrà se si arriva ad uno scontro diretto tra Stati Uniti e Russia, con il pretesto dell'Ucraina?
Certo questa volta non staremo davanti alla tivvù per continuare ad avere le ultime notizie di regime su una guerra che si estenderà a macchia d'olio in tutta Europa e quindi, essendo l'Italia con i suoi governi fantoccio di sempre il tappetino degli Stati Uniti d'America, ci ritroveremo nel bel mezzo di una sporca guerra, voluta dagli psicopatici che governano il mondo per il loro tornaconto economico e di potere personale.
Quando vorremo dire "Basta!" sarà troppo tardi...
Più d'una volta ebbi modo di paragonare quello che stiamo vivendo come 'specie' ricordando la metafora del pentolone ove tutti noi cuociamo a fuoco lento, talmente lento da non accorgerci che stiamo andando in fiamme, se non quando ormai è troppo tardi, cioè quando l'acqua nella quale siamo immersi sta ormai bollendo, senza più avere la forza di uscirne fuori! Ma quando cominceremo a comprendere il gioco di cui siamo vittime da sempre?! La nostra forza sta nell'unità e nella solidarietà tra tutti gli esseri viventi, compresi le piante e gli animali, contro ogni guerra, contro ogni violenza e sopruso nei confronti di ogni essere vivente sul pianeta; la nostra debolezza sta nella separazione creata ad arte da chi ci vuole piegare per renderci innocui, sta nella debolezza del sentirci soli contro...
Mi auguro che nelle coscienze di tutti noi fiorisca questa convinzione profonda, questo sentirci parte del tutto, senza distinzioni, senza più frontiere, senza più nazionalità, senza più religioni idiote e distruttive, tutte bugie e fandonie create apposta per dividere i popoli, le famiglie, le persone. Basta! Diciamo basta alla Matrix creata dai Rettiliani-Draconiani, che tengono le fila degli Illuminati, marionette complici nelle loro mani...
Usciamo dalla paura, usciamo dalla guerra con la forza della nostra libertà interiore, della nostra integrità di Esseri spirituali in evoluzione, con la tenacia dei testimoni della Luce.
A questo proposito teniamo alta la guardia, mandiamo luce e amore al pianeta e ad ogni forma vivente sulla Terra e se necessario scendiamo in piazza per dire che non ci faremo complici di alcun assassinio o genocidio di massa. I tempi che verranno ci costringeranno davvero a fare la scelta: le tenebre o la luce. Dovremo scegliere se essere complici delle più scellerate nefandezze o tenerci fuori dalla mischia, rischiando di persona, anche a prezzo di lasciare il corpo!
Pubblico qui volentieri un articolo tratto dal blog "La sentinella meditabonda" postato da Luciano Lago su quanto sta accadendo poco lontano da noi e che potrebbe davvero segnare l'inizio di un'escalation militare su tutto il continente, se i governi d'Europa non la smetteranno di fare i tirapiedi degli interessi degli Illuminati anglo-americani, nella 'controfigura' del governo degli Stati Uniti d'America.
Leggete con attenzione!
Dinaweh
Previsto ad
aprile il coinvolgimento
dell’Italia in una nuova catastrofe
dell’Italia in una nuova catastrofe
di Luciano Lago
Mentre in Italia l’attenzione
dei media e dell’opinione pubblica è tutta concentrata sulla elezione del nuovo
Presidente della Repubblica e, nel tripudio di tutti i parlamentari fra grandi
applausi ed ovazioni , sulla cerimonia del giuramento di questi, un ex vecchio
esponente della casta politica democristiana, fermamente voluto ed imposto da
Matteo Renzi (detto il “rottamatore”) al Parlamento, mediante un sistema di
controllo del voto, la situazione internazionale in Europa e nel mondo sta
rapidamente correndo verso un conflitto generale che diventa sempre più
probabile ed in cui l’Italia, grazie alla sua stretta alleanza con la NATO,
sarà inevitabilmente coinvolta.
Gli echi della guerra che arrivano dall’Ucraina si sono fatti talmente forti
che anche i nostri media, giornali e TV, che per mesi avevano taciuto
occultando i bombardamenti e le stragi di civili che avvenivano sul fronte del
Donbass, adesso trasmettono da alcuni giorni corrispondenze e informazioni a iosa, quasi obbedendo ad un segnale ricevuto, manipolando
però le notizie e fornendo la versione atlantista della guerra.
Secondo questa versione, gli aggressori sono i separatisti del Donbass,
sostenuti dalla Russia, gli aggrediti sono quelli dell’Esercito di Kiev che da
mesi stava conducendo l'”operazione castigo” contro le province separatiste con
bombardamenti delle città del distretto di Donetsk, con già oltre 5.000
vittime, abitazioni civili e interi palazzi distrutti dalle bombe, incluso
scuole ed ospedali e chiese ortodosse.
Le TV di regime sostengono che siano stati gli stessi separatisti ad aver
bombardato le proprie case, le proprie scuole, gli ospedali delle loro città e
persino le chiese e che per questo la NATO e gli USA vorrebbero intervenire per
fermarli e per bloccare Putin che gli invia aiuti, rifornimenti e truppe
fresche.
Sono gli stessi media che per mesi non avevano dato notizie neppure delle
vittime civili e delle sofferenze delle popolazioni di Donetsk o di Lugansk,
ove migliaia di famiglie, con bambini ed anziani, erano rimaste intrappolate
senza viveri, senza elettricità e senza medicinali nelle cantine per
proteggersi dai bombardamenti effettuati dall’Esercito di Kiev.
Questa dei separatisti come aggressori è la versione univocamente diffusa da tutti i media del sistema, dal Corriere della Sera, al Fatto Quotidiano, passando per La Repubblica, La Stampa, le reti RAI, la 7 e la Sky News di Murdoch.
Comunque sia i negoziati che si dovevano riallacciare a Minsk, sono falliti
ancora prima di iniziare in quanto la richiesta dei separatisti, quale
precondizione a negoziati, era quella di far sospendere i bombardamenti sulle
città, richiesta non accettata e di conseguenza la guerra continua in forma più
dura e sanguinosa con le forze separatiste prorusse che hanno preso il
sopravvento ed hanno accerchiato alcuni battaglioni dell’esercito ucraino in
una sacca, a Debaltsevo, da cui i reparti ucraini possono soltanto uscire con
la resa o con l’annientamento.
Gli Stati Uniti, che sono i principali responsabili di aver provocato questa
crisi, iniziata con il golpe di Maidan a Kiev (responsabilità del loro
coinvolgimento ultimamente ammessa da Obama), nel verificare che, nonostante
gli aiuti forniti ed i miliardi di dollari investiti per inglobare il paese nell’orbita
della NATO, la situazione militare dell’Ucraina sta franando, iniziano a
ventilare l’ipotesi di fornire altre armi “letali” all’esercito di Kiev ed
inviare loro truppe, come” istruttori militari”, oltre ai tanti mercenari
statunitensi e britannici che già si trovano sul campo.
In pratica si offrono di alimentare l’escalation della guerra che non potrà che
diventare ancora più distruttiva ed allargata, visto che la Russia non rimarrà
certo a guardare e Putin non può certo permettersi di abbandonare oltre otto
milioni di russi-ucraini ad un destino di sopraffazione e pulizia etnica da
parte del governo golpista di Kiev.
In questa fase non si vede purtroppo alcuno statista che intervenga decisamente
per proporre un negoziato credibile che dovrebbe prevedere, come precondizione,
la sospensione dei bombardamenti sulle città ed il ritiro delle armi pesanti
dal perimetro del fronte.
Non lo ha fatto l’Unione Europea (che ha pesanti responsabilità nel conflitto)
nè tanto meno l’Italia che, come presidente di turno della UE nei sei mesi
precedenti, avrebbe potuto interporsi e fare delle proposte concrete, non si
sente la Mogherini, rappresentante ufficiale della UE, la quale si limita a
fare da portavoce del Dipartimento di Stato USA ed a minacciare la Russia di
ulteriori sanzioni, non si capisce a che titolo.
L’unica che ha manifestato dissenso in questo momento, rispetto alla decisione
di Obama di incrementare l’escalation di guerra, è stata ultimamente la Merkel,
la quale, in rappresentanza di un paese, la Germania, che ha delle reminiscenze
storiche di quello che potrebbe accadere in un conflitto con la Russia in
Europa in cui sarebbe la prima a rimanere coinvolta, ha manifestato il suo
dissenso al fornire altri armamenti all’esercito di Kiev, al contrario della
Polonia e degli Stati baltici, tutti dichiaratisi disponibili a fornire aiuti
militari ed invio di truppe in aiuto all’esercito ucraino.
In realtà sembra che gli USA stiano già preparando i piani per un conflitto con
la Russia in primavera e per questo stiano architettando, attraverso la CIA ed
altri servizi di intelligence, una nuova provocazione che serva da pretesto per
un attacco alla Russia. Le notizie in proposito sono molto preoccupanti.
Dal sito forgedinfury viene
l’informazione che, Il 20 gennaio 2015, l’agenzia di spionaggio russa del
servizio Federale Russo di Sicurezza (FSB) afferma di aver intercettato una
telecomunicazione dalla CIA al servizio di sicurezza dell’Ucraina conosciuto
come SBU.
La comunicazione della CIA e’ una direttiva al presidente ucraino Poroschenko
in preparazione di un attacco militare coordinato alla Russia per il mese di
aprile 2015. Nel comunicato e’ previsto anche un attacco ai civili dell’Ucraina orientale,
in particolare ebrei e far ricadere la colpa sui soldati russi.
“E’ previsto che la CIA fornira’ ai militari ucraini uniformi ed armi
russe.
Verranno vestiti cadaveri di ucraini dell’est con uniformi russe come per
dimostrare che vi erano soldati russi nell’Ucraina orientale”, sostiene
l’informativa.
Non possiamo sapere quanto sia affidabile questa informativa ma, da un’altra
fonte, si apprende che i servizi russi hanno stimato che vi siano circa
cinquanta agenti della CIA di stanza in Ucraina ( oltre a quelli britannici),
nel paese in modo permanente.
Il loro obiettivo è quello di prendere il controllo totale dei gangli
essenziali dell’Ucraina, sia per la posizione strategica, sia per permettere
agli Stati Uniti ed al Regno Unito di poter disporre delle vaste risorse
potenziali dell’Ucraina come il gas naturale, l’oro, le esplorazioni
petrolifere, ed una miriade di altre risorse naturali esistenti.
L’amministrazione Obama vuole controllare il vasto patrimonio dell’
Ucraina di gas naturale, dando così agli Stati Uniti il potere assoluto di
chiudere il gasdotto russo verso l’Europa, costringendo in tal modo l’economia
russa ad una linea piatta.
Non per caso, Hunter Biden, il figlio del vicepresidente USA Joe Biden, è stato
nominato a capo della società che gestisce il gas dell’Ucraina, la “Burisma
Holdings” che ha già ottenuto tutte le concessioni dal governo fantoccio di
Kiev.
In pratica risulta che l’apparato della CIA stia lavorando a pieno ritmo in
Ucraina per allestire una grossa provocazione, una “fase flag”, non di certo
nuova per la CIA, in modo che Obama abbia un pretesto per ordinare alla NATO un
attacco di rappresaglia contro la Federazione Russa in appoggio all’esercito
Ucraino.
Si può intuire bene come andrebbe a finire: con una forte reazione della Russia
che utilizzerebbe armi nucleari tattiche per neutralizzare le numerosi basi
militari che la NATO ha costituito, nell’ultimo periodo, a ridosso delle sue
frontiere, in Polonia e nei paesi baltici, nonché per neutralizzare le
importanti basi USA presenti in Germania, in Italia, in Croazia e negli altri
paesi dell’Est.
L’Europa sarebbe il primo teatro di guerra, con la conseguenza di centinaia di
migliaia di vittime, contaminazione nucleare della terra, dell’aria e del mare,
una catastrofe.
Questo il fosco destino che ci sta preparando la cricca degli psicopatici che
si trovano a Washington e che privilegiano su tutto il proprio interesse
egemonico e quello del complesso militare industriale dominante negli USA.
Buona parte dell’Europa finirebbe, nella migliore delle ipotesi, in un cumulo
di rovine ed in una guerra fra bande, allo stesso modo di come gli interventi
militari degli USA (diretti o indiretti) hanno ridotto paesi come l’Iraq, la
Libia, la Siria.
Tuttavia in Italia si continua a vivere in una totale indifferenza di quanto ci
potrebbe riservare il prossimo futuro, chi ne parla viene visto come un
complottista ed un catastrofista, le 113 basi USA sul territorio italiano non
sembra che siano un problema per alcuno, la nostra appartenenza alla NATO che
ci ha visto partecipare a tutte le iniziative di questa alleanza militare,
viene considerata una “garanzia” ed infatti in un certo qual modo lo è: una
garanzia si, ma del nostro totale asservimento alle scellerate politiche
militariste degli Stati Uniti.
Nelle foto in alto: Spiegamento di truppe ucraine
Nelle foto al centro: vittime civili dei bombardamenti e famiglie rifugiate
nelle cantine di Donetsk
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