mercoledì 23 gennaio 2019

CHE COS'E' IL DESTINO - PARAMAHANSA YOGANANDA


CHE COS'E' IL DESTINO


PARAMAHANSA YOGANANDA

Che cos'è il destino? Il destino è una misteriosa e implacabile forza che governa le sorti degli esseri umani? Questo concetto ha spinto molte persone a credere che ciò che deve essere sarà e che niente potrà cambiare.
Destino significa, sì qualcosa di predestinato, ma predestinato da voi stessi tramite la legge di causalità, o "karma". Dio vi ha dato la libertà di agire come volete, ma la legge di causalità determina le conseguenze che derivano dalla natura dell'azione compiuta; così ogni azione diventa una causa che, a sua volta, produrrà un certo effetto. Quando mettete in moto una specifica causa, l'effetto corrisponderà inevitabilmente alla causa stessa. Qualunque azione compiate, buona o cattiva, dovrete raccoglierne i frutti! Quindi, giorno dopo giorno, voi create le cause che determinano il vostro destino; ad esempio, quando siete a tavola, forse dite: "ne prenderò ancora un pochino, per favore". Poi, subito dopo pranzo pensate: "non avrei dovuto mangiare tanto"; questa è la natura umana. Siamo gli esseri più buffi del creato. Ci definiamo "esseri umani intelligenti", ma siamo schiavi dei nostri desideri. A causa di quel 'pochino in più' che mangiate ogni giorno, improvvisamente scoprite di avere problemi di cuore, o di stomaco; allora vi domandate tristemente: "perché mi doveva succedere? Era destino che mi ammalassi?" Ma non è così! Non vi ricordate di aver mangiato quel pochino in più, quando avreste dovuto dimostrarvi più controllati.
Se un veicolo è sovraccarico e aggiungete altro peso, naturalmente il motore si danneggerà e potrebbe anche cedere. Analogamente, voi avete fatto lavorare troppo il motore della digestione; questa è la causa che avete creato: l'ulcera o l'indigestione saranno il logico risultato. Dietro la luce di una lampadina è presente una grande corrente dinamica sotto ogni piccola onda di un immenso oceano, da cui traggono origine le innumerevoli onde. La stessa cosa accade per gli esseri umani. Dio ha fatto ogni uomo a sua immagine e ha dato a ciascuno di essi libertà, ma voi dimenticate la sorgente del vostro essere e l'ineguagliabile potere di Dio insito in voi. Le possibilità del mondo sono illimitate, il potenziale dell'evoluzione umana è illimitato, eppure è evidente che ogni individuo nasce con determinate limitazioni. Si tratta dei risultati della legge del karma. La cattiva salute, un fallimento finanziario o altri problemi si abbattono su di voi senza preavviso e senza ragione apparente: sono la conseguenza delle cause che voi stessi avete creato nel passato, in questa oppure in precedenti incarnazioni e che sono germogliate silenziosamente nella vostra coscienza. Se foste stati saggi, avreste potuto ridurne gli effetti pensando che vivendo giustamente, ma voi conducete una vita che, in genere, vi rende inconsapevoli dei possibili risultati dei vostri pensieri e delle vostre azioni e perciò, quando senza una ragione precisa, accade qualcosa di spiacevole, dite: "beh, era destino!". Il fallimento, le malattie o altre preoccupazioni sono stati determinati da azioni imprudenti compiute nelle vite passate e i loro effetti hanno continuato a fermentare dentro di voi, aspettando il momento giusto per manifestarsi.
Malattia e salute, fallimento e successo, disuguaglianze ed eguaglianze, morte prematura e longevità, sono i germogli di ciò che abbiamo seminato nel passato e che costringono ciascuno di noi a venire sulla Terra con gradi diversi di bontà o di cattiveria e perciò, benché Dio ci abbia fatti a sua immagine, non esistono due esseri umani uguali. Ognuno ha usato il libero arbitrio di cui Dio ci ha dotato per rendersi diverso. Ciò spiega perché alcuni soffrono per un nonnulla, altri si arrabbiano alla prima provocazione, altri ancora mangiano continuamente, senza riuscire a controllarsi. 
Dio li ha creati così? No.
Ogni essere umano ha fatto di se stesso esattamente ciò che è. Non ci sarebbe giustizia in questo mondo se Dio ci avesse arbitrariamente creati così come siamo. A volte penso che Dio guardi stupito questo grande zoo di creature umane che gli danno la colpa perché hanno mal di testa, mal di stomaco o perché si cacciano sempre nei guai. Non incolpate né Dio, né gli altri se siete malati o avete un problema finanziario o soffrite di turbe emotive. Voi stessi, in passato, avete creato la causa del problema e ora dovete sviluppare una maggiore determinazione per distruggerla. 
Quando parliamo di destino, intendiamo dire che una causa ha prodotto un effetto. Potete cambiare il vostro destino, se sapete come fare. Tuttavia, non è semplice e facile. 
Potete ridurre al minimo l'effetto di un'azione; potete resistere all'effetto; potete bloccarlo completamente.

Perché andiamo dal medico? Perché questo è il modo per ridurre al minimo le conseguenze delle azioni sbagliate; per attenuare o vincere una malattia, servendosi dei mezzi naturali, si possono adottare alcuni rimedi naturali, come ad esempio una dieta appropriata.
Un uomo è stato recentemente guarito da un'ulcera con una dieta a base di pane e latte, ma la rimozione o la riduzione degli effetti non elimina necessariamente la causa. Infatti, in presenza di circostanze favorevoli, la causa può produrre nuovi fenomeni, simili ai precedenti, o di natura diversa. Resistere agli effetti del karma significa usare i rimedi dettati dal buon senso, affidandosi maggiormente al potere della mente. Rifiutate di accettare qualsiasi condizione limitante; credete nella salute, nella forza e nel successo, anche contro l'evidenza dei fatti. Le conseguenze delle vostre azioni vi colpiscono meno, quando impedite alla mente di arrendersi. Ricordatelo! Potete anche resistere al karma, neutralizzando gli effetti delle cattive azioni sbagliate compiute nel passato, con i buoni effetti delle azioni compiute nel presente, impedendo in tal modo che si creino le condizioni favorevoli alla manifestazione del vostro cattivo karma.
Ma come farete a distruggere del tutto l'influenza che il destino ha su di voi?
L'unico sistema per eliminare i risultati sgraditi derivati dalle azioni sbagliate, compiute nel passato, è quello di rimuovere la causa. I semi delle tendenze nocive che provengono dalle vite passate devono essere cauterizzati nel cervello. Allora le malattie, o altri problemi che traggono origine da questi semi, non si ripresenteranno mai più: bruciateli nel fuoco della saggezza! L'uomo soffre per colpa dei propri errori e la causa prima dell'errore è l'ignoranza.
Cercate dunque nella meditazione la saggezza che allontanerà per sempre dal vostro cuore le tenebre dell'ignoranza. 
Krishna ha detto: "come il fuoco elimina e pulisce il legno in cenere, così  la fiamma della saggezza consuma tutto il karma.
Quando meditate profondamente, la luce divina della saggezza di Dio cauterizza nel cervello i semi del karma negativo, racchiusi nei profondi recessi della coscienza. 

Anche la morte può essere vinta. Gesù ha dimostrato nel modo più spettacolare che non esiste il destino immutabile. Lazzaro, in virtù del proprio karma, era destinato a morire in un giorno stabilito. La legge fece il suo corso e Lazzaro morì. Era fatale, ma nemmeno la morte era irrevocabile!
Gesù ottemperò alla legge karmica riportando Lazzaro in vita. Come fece? Non disse semplicemente "alzati e cammina", ma vide dov'era andata l'anima di Lazzaro, dopo aver lasciato la forma fisica. Come prima cosa si mise in contatto con l'anima, racchiusa nel corpo astrale per richiamarla indietro, ma non richiamò Lazzaro in un corpo che aveva già cominciato a decomporsi. Gesù dovette restituire a quel corpo la sua integrità, ridestarlo e ricostruirlo, prima che l'anima e la vita potessero nuovamente abitarlo. Solo dopo averlo reso abitabile Gesù disse a Lazzaro di tornare nel corpo. Quindi Gesù fece due cose: innanzitutto, trasferì se stesso, ossia, la sua vita e il suo divino potere nel corpo di Lazzaro; poté così consumare il karma di Lazzaro, ossia, prese quel karma su di sé; poi, avendo liberato il corpo dalla causa della morte, ne rinnovò le cellule, affinché potessero tornare a vivere. In questo modo Gesù riuscì a risvegliare Lazzaro dalla morte, benché non fosse possibile riportarlo in vita, secondo la legge naturale.

Se una lampadina si rompe, la luce si spegnerà e se non sostituite la lampadina rotta con una nuova, non potrete accendere la luce. Allo stesso modo, quando al momento della morte la luce dell'anima lascia il corpo, essa potrà ritornare soltanto in una nuova lampadina corporea, ossia una nuova incarnazione. Ma i grandi saggi di un tempo sapevano, come Gesù sapeva che, quando un corpo è destinato ad essere distrutto dalla morte, può essere riportato in vita da qualcuno capace di farlo. Naturalmente, resuscitare i morti è un modo estremo di cambiare il destino; però dimostra che l'uomo è potenzialmente in grado di dominare anche la morte. E' il cosiddetto "destino ineluttabile".
Un uomo manifestò il potere di ridare la vita. Un aspirante discepolo, una volta, andò alla ricerca di questo Maestro dove viveva con pochi discepoli spiritualmente molto evoluti. Lo straniero chiese di essere accolto nel gruppo sacro, giurando che si sarebbe gettato dalla montagna, se la sua richiesta fosse stata respinta. Il Maestro disse che non poteva accettarlo in quello stato di evoluzione e il devoto, sconvolto, si gettò dalle rupi, mentre gli altri discepoli assistevano inorriditi alla scena. Poi il Maestro chiese loro di andare a recuperare il corpo. I discepoli obbedirono e deposero la forma senza vita ai piedi del Maestro. Egli toccò il corpo sfigurato, lo guarì e riportò in vita il devoto. Con il suo atto di fede e di devozione assoluta, il discepolo aveva consumato le ultime tracce del cattivo karma che, fino a quel momento, gli avevano impedito di unirsi al glorioso gruppo dei devoti del Maestro. Quindi, il grande Guru lo accettò come discepolo.

Parliamo ora delle cause che possono essere evitate:

dovreste controllare tutti gli impulsi che vi spingono a comportarvi in modo sbagliato. Superate l'ingordigia cronica, la gelosia cronica, la collera cronica e le altre tendenze analoghe che si presentano ripetutamente. Dovete dominare tutte le emozioni dannose. Questi stati sono superabili, ma voi non fate nulla per liberarvene. I materialisti si concentrano sulla cura dei sintomi e delle cause secondarie; non credono in una legge o in una causa profonda; ritengono che le leggi del giusto comportamento si violino per due motivi: l'influenza delle cattive compagnie e dell'ambiente che incide negativamente su di noi, oppure la mancanza di autocontrollo; ma questo è vero. Coloro che approfondiscono l'argomento  studiano le vere cause della sofferenza umana precisano inoltre che il grado di ricettività alle cause presenti è direttamente proporzionale alle cause reali, ossia alle tendenze insite in voi che sono state determinate dal vostro comportamento nelle vite passate. Anche se il medico vi guarisce da una malattia, al suo posto possono subentrare altri disturbi, a meno che non abbiate vinto l'abitudine che l'ha causata originariamente. Se una persona viene guarita da un'ulcera, ma continua ad alimentarsi male, si ammalerà nuovamente di ulcera, o forse di qualcosa di peggio. Uno studioso di metafisica intenderebbe la causa in questo caso nell'ingordigia, ossia l'abitudine contratta nel passato che suscita il desiderio incontrollabile di mangiare i cibi preferiti e non quelli adatti. Lo studioso suggerirebbe allora di rimuovere la causa. Al momento giusto e nel modo giusto, tutte le azioni buone e cattive del passato portano il loro frutto; proprio come i semi germogliano nelle condizioni adatte. Ciò spiega perché è importante frequentare sempre buone compagnie. Voi non sapete quali semi, che si tratti di malattie o di altri eventi negativi, siano latenti in voi. Ammettiamo per ipotesi che i semi del desiderio di bere siano racchiusi nella vostra coscienza: non avete mai bevuto in questa vita ma, un giorno, in una festa, accettate un bicchiere e improvvisamente siete presi dal desiderio di bere liquori. Un tempo finirete per diventare preda dell'alcol. Le tendenze che provengono dalle vite passate erano già insite in voi. Le vostre azioni hanno fornito le condizioni necessarie alla loro rinascita, per cui è molto imprudente frequentare gente che conosce le vostre cattive abitudini. Non sapete quali semi di azioni sbagliate sono racchiuse nella vostra coscienza; è meglio non metterli in condizioni di crescere. Vedete quanto sono profondi questi prinicipî. Vincere il destino o il karma è la filosofia più meravigliosa; essa dimostra che l'uomo è in grado di dominare pienamente la propria vita e che la vita è un'esperienza magnifica, quando non siete suoi schiavi, ma suoi padroni. 

I vostri peggiori nemici sono le vostre cattive abitudini, che vi seguiranno da un'incarnazione all'altra finché non le supererete. Per liberarvi dal destino dovete guarire dalle cattive abitudini. Come? La buona compagnia è una delle migliori medicine. Se avete tendenza al bere, frequentate gente che non beve; se avete una salute malferma, frequentate persone positive che non pensano alle malattie; se siete inclini al fallimento, frequentate coloro che sono portati al successo; allora comincerete a cambiare. 
Ciascuna delle vostre abitudini crea uno specifico solco o percorso nel cervello. Questi tracciati vi costringono ad agire in un certo modo, spesso contro la vostra volontà. La vostra vita segue i solchi che voi avete creato nel cervello. In questo senso non siete liberi; siete più o meno vittime delle abitudini che avete formato e, quanto più sono profonde, tanto più vi costringono a comportarvi come marionette. Ma potete neutralizzare le impostazioni delle cattive abitudini. Come?
Tracciando nel cervello nuovi solchi, per mezzo di 'buone abitudini' opposte e che cancellano con la meditazione i solchi delle cattive abitudini. Non esistono altri modi. Comunque non potete coltivare le buone abitudini senza una buona compagnia e un buon ambiente e non potete liberarvi dalle cattive abitudini senza una buona compagnia e senza la meditazione.
Anche se fuggiste dalla giungla, le vostre vecchie abitudini vi seguirebbero, poiché non potete liberarvene, dovete cercare di vincerle! Distruggete la giungla dalle vostre abitudini sbagliate e sarete liberi. I comportamenti di una famiglia litigiosa continuano a dire: "se solo avessimo una bella casa in campagna, saremmo felici!"; finalmente si trasferiscono ma, non avendo mai imparato ad andare d'accordo, mantengono la loro sgradevole abitudine di litigare ed anche in quella bella casa, la loro vita si trasforma in un incubo; perciò, non aspettate. Cambiate voi stessi! Può essere la cosa più facile da fare e anche la più difficile. Facile, se meditate e frequentate una buona compagnia; difficile, se non meditate e frequentate persone che vi influenzano negativamente.

Non rinunciate mai ad impegnarvi seriamente. Non permettete mai a nessuno di dire che siete finiti, che siete completamente rovinati. Perché dovreste arrendervi? Perché dovreste pensare: "non posso cambiare; sono vecchio e sono finito!". Potete cambiare ogni giorno, ogni volta che potete. Ho notato che alcune persone restano le stesse anno dopo anno. Io le definisco "antichità psicologiche" e ho visto altri che, qualsiasi cosa accada, sono comunque pieni di energia e fanno sempre qualcosa per migliorare. Questo è il modo di vivere giusto. Molta gente invecchia prima del tempo. Non dovete arrendervi solo perché avete 75 o 80 anni! Non dite mai la vostra età! Non permettete a nessuno di compiangervi perché state invecchiando. Mantenetevi  giovani, eretti e svegli! Sentitevi giovani: è lo Spirito che vi mantiene tali. Siate sempre pieni di entusiasmo. Sono molti i giovani psicologicamente già vecchi e completamente spenti. Non hanno ambizioni, sono privi di entusiasmo, non cercano di cambiare. Siete finiti solo quando affermate o pensate di esserlo. Quale che sia il giudizio degli altri, la vostra sentenza di sconfitta è la peggiore di tutte, perché significa che vi arrendete. Nel momento in cui dite: "ho provato, ma non riesco a mettermi in contatto con Dio", siete finiti! Non lo troverete mai! A quei maestri che sostengono che se non si dà inizio alla ricerca di Dio prima dei trent'anni non sarà possibile trovarlo... NON E' VERO! Dio si manifesta in voi, non appena voi manifestate lo sforzo di cercarlo. E' vero tuttavia che quanto prima si comincia a cercare Dio o la Verità, tanto più sarà facile, perché le abitudini non si sono ancora completamente formate. Krishna ha insegnato che, malgrado le abitudini negative, l'uomo può trovare Dio se lo cerca seriamente. Persino in un essere malvagio che si allontani da tutto per adorare me soltanto può essere annoverato tra i buoni, per la sua giusta decisione. Egli diverrà presto un uomo virtuoso e otterrà la pace infinita. Dillo a tutti che il mio devoto non perisce mai. Così, se decidete, continuerò a cercare Dio, anche se dovessi morire. Sappiate che sentirete la Sua Presenza; vi accorgerete che vi risponde. 
Non fate affidamento sulla morte, per liberarvi dalle vostre imperfezioni. Una volta morti, sarete esattamente ciò che eravate prima; non cambia nulla! Abbandonate soltanto il corpo. Se prima di morire siete stati un ladro, bugiardo e un imbroglione, non diventerete un Angelo soltanto perché è sopraggiunta la morte. Se così fosse, dovremmo andare tutti a buttarci nell'oceano e diventeremo subito degli Angeli! Nell'aldilà sarete identici a quando siete stati sulla Terra e, quando vi reincarnerete, porterete con voi la stessa natura. Per cambiare, dovrete impegnarvi al massimo delle vostre forze. Questo mondo è il luogo adatto per farlo. L'uomo viene sulla Terra con l'unico scopo di imparare a spezzare i vincoli che incatenano la sua anima: malattia, insuccesso, negatività, avidità, gelosia... Infrangete ora queste catene. Siete rinchiusi nel bozzolo delle vostre cattive abitudini e dovete uscirne con il vostro sforzo. La farfalla dell'anima deve liberarsi per poter dischiudere le ali delle sue splendide qualità divine. Se il baco da seta non è ancora uscito dal bozzolo, quando arriva il sericoltore, resta prigioniero nella trappola che si è costruito e muore. Anche voi intessete i sedici fili delle cattive abitudini e morite mentre ancora vi tengono prigionieri. Fino all'ultimo giorno della vostra vita, siate positivi. Dovete essere allegri. Non dovreste mai pensare nemmeno per un momento alla morte, o "sono finito"; invece di compiangervi dovreste dire: "voi che siete rimasti su questa desolata spiaggia ad infliggervi e lamentarvi ancora", sono io che vi compiango. La morte non vi creerà nessun problema...

In che modo la meditazione cambia il vostro destino?

Se volete davvero liberarvi dalle cattive abitudini presenti e sfuggire dalle sentenze del destino che vi hanno fatto soffrire, non avete risorsa migliore che la meditazione. Ogni volta che meditate profondamene su Dio si determinano alcuni benefici e cambiamenti della struttura cerebrale. Supponete di essere un fallimento da un punto di vista finanziario, morale o spirituale, entrate nella profonda meditazione quando affermate: "Io e il Padre mio siamo una cosa sola", sapete di essere il figli di Dio. Soffermatevi su questo concetto. Meditate finché non sentite una grande gioia. Quando la gioia palpiterà nel vostro cuore, vuol dire che Dio ha risposto al vostro richiamo. Egli sta rispondendo alle vostre preghiere e ai vostri pensieri positivi. Questo è un metodo chiaro e preciso. Prima di tutto meditate sul pensiero: "Io e il Padre mio siamo una cosa sola", cercando di sentire una grande pace, poi una grande gioia nel vostro cuore. Quando percepite quella gioia, dite: "Padre, tu sei con me. Io ordino al tuo potere, racchiuso in me, di cauterizzare le cellule del mio cervello dove si annidano le abitudini sbagliate e i semi delle tendenze che provengono dal passato". Il potere di Dio che invocate durante la meditazione, lo farà. Liberatevi dalla limitante coscienza di essere un uomo o una donna; sappiate di essere figlio di Dio, poi mentalmente affermate, pregando Iddio: "Io ordino alle cellule del mio cervello di cambiare e distruggere i solchi delle cattive abitudini che hanno fatto di me un burattino" e quando eseguirete le tecniche della meditazione, vedrete veramente la luce di Dio che vi battezza, ma dovete concentrarvi, dovrete comunicare profondamente con Dio. La notte è il momento migliore per farlo. Quanto è meraviglioso cercare di comunicare direttamente con Dio, quando intorno a voi il mondo tace! 
Durante la notte, prima di andare a dormire, ho vissuto le più grandi esperienze divine. Non penso mai al sonno, se non voglio. Durante la notte desidero stare con il Signore ed Egli si prende cura di me. 

Io non mi preoccupo mai del futuro e del passato. Vivo semplicemente ogni giorno per Dio. Questo è tutto. Faccio del mio meglio; faccio tutto ciò che posso, non mi preoccupo di nulla, lavoro soltanto per Dio. Lavoro soltanto per Dio in questo mondo e non m'importa di quello che può succedermi. Cosa mai potrebbe accadere da impedirmi di stare sempre con il Signore?! Non appena conoscerete Dio, non vi rattristerete più per i vostri amici e i vostri cari, quando sarete lontani da loro. Ho ritrovato in questa vita molti amici che avevo conosciuto nel passato e molti di coloro che mi conoscono ora mi conosceranno nell'aldilà. Sebbene la vita sembri capricciosa e incerta e colma di ogni genere di problemi, tuttavia siamo sempre sotto la protezione di Dio che ci guida e ci ama. Viviamo in una specie di carcere, imprigionati dalle conseguenze delle nostre azioni sbagliate, ma possiamo evadere da questa prigione e tornare ad essere una cosa sola con Dio, anche se siamo circondati dalle sbarre del destino, ma le sofferenze morali, debolezze, malattie, difficoltà finanziarie, abbiamo ancora il potere di spezzarle. In gioventù sentite di avere la forza di conquistare il mondo, poi, man mano che invecchiate, sentite di averla perduta, giorno dopo giorno; dimostrate di essere diventati schiavi dell'ambiente e dell'abitudine, invece giorno dopo giorno dovreste affermare: "sono un conquistatore, potrei anche morire, ma morirei libero nel grembo di Dio. Non mi lascerò imprigionare dalle sbarre delle cattive abitudini, dalle sbarre del destino". Raggiungerete questa libertà se mediterete ogni giorno e se rafforzerete la vostra volontà. Non è stato Dio a creare la prigione; voi l'avete creata e ne avete forzato le sbarre, perciò voi dovete spezzarle. Dovete evadere, dovete fuggire da quella prigione corporea; allontanatevi dalla cella delle cattive abitudini, degli attaccamenti, dalle emozioni, dai desideri, dalla vita e dalla morte. Le sbarre di questo carcere in cui la vostra anima è imprigionata possono essere infrante dalla saggezza. Quanto più cercherete di spezzarle durante la meditazione, tanto più liberi diventerete, grazie al potere di Dio. In lui comprenderete che la vita è un sogno, che è soltanto uno spettacolo. La cosa più importante della vita è vivere nel castello della vostra limpida coscienza, sapendo di compiacere Dio. Egli è l'unica risposta, perché in Dio è racchiusa la più grande felicità; compiendo sempre giuste azioni e con la mia Grazia egli raggiunge lo stato eterno immutabile. Dovreste amare e benedire tutti e cercare Dio in ogni essere umano, anche in coloro che sbagliano e per quanto arduo a volte possa sembrare, dovete seguire il sentiero della verità; allora riuscirete a spezzare le catene del destino.
           


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