mercoledì 21 febbraio 2018

INDOTTRINAMENTO INDOTTO - UNIVAX "DEI" - L'UNICO VERO "EFFETTO GREGGE"

INDOTTRINAMENTO INDOTTO


UNIVAX "DEI"
L'UNICO VERO
"EFFETTO GREGGE"

Dinaweh

Le falsità assunte come verità assolute, i dogmi, le credenze delle religioni o della cattedratica scienza (la religione di nuovo conio), hanno sempre trovato nella storia dell'umanità i mezzi attraverso cui imprigionare le menti e le coscienze della maggioranza imbelle e manipolabile. Non sembrerebbe cambiato nulla, a quanto pare: sin dagli albori delle più antiche civiltà, infatti, il gioco infausto è sempre stato quello di imbonire le folle alla 'visione' e al piacimento del monarca, del tiranno o del principe, ancorché 'illuminato', di turno.
Eppure qualcosa è cambiato da allora, certo che sì!
Non tanto la sostanza delle cose, quanto la cassa di risonanza che, attorno agli immutati ingranaggi del potere, l'Elite riesce a muovere in ampiezza e ridondanza, grazie ad una tecnologia che ha reso il globo raggiungibile da parte a parte con un click 'in tempo reale', come ormai tutti siamo abituati a constatare.
L'invasività dei messaggi e delle informazioni da cui siamo bombardati ha raggiunto un livello parossistico, oltre il quale diventa sempre più necessario fare discernimento, per non scivolare inesorabilmente in uno stato di trance indotto dalle immagini e dai suoni ripetitivi e ipnotici del quadro luminescente della tv, appesa al muro come un Rembrandt o posata sul mobile del salotto, arredo ormai irrinunciabile di tutte le menti assuefatte.

Dinaweh




E' notizia di questi ultimi giorni: i servi delle Multinazionali farmaceutiche, che in Italia si muovono come virus attivi, si sono ulteriormente attivati per i loro padroni d'oltreoceano, ignari del fatto che proprio da quelle parti qualcosa di veramente sconvolgente sta colpendo proprio come un tornado, in quanto Mr. Trump ha già tagliato tutti i finanziamenti alla CDC (la testa del Global Health Security Agenda), con sommo rammarico del nazi-magnate Bill Gates, il quale credeva già di avere mano libera nel poter decimare la popolazione mondiale nel giro di qualche decennio e forse anche prima. Il dottor Thompson (quello del documentario Vaxxed) è stato posto a  capo dell'irruzione voluta da Trump: sono stati sequestrati importanti documenti e molti pc. Probabilmente, a quanto pare, sono seguiti arresti anche tra deputati e senatori del Congresso sullo scandalo pedofilia, mentre si è dimessa "spontaneamente" la direttrice della CDC. 

Eppure, cosa pensano di organizzare qui da noi i faccendieri della politica nostrana? Giornate di informazione sui vaccini, dedicate agli studenti delle scuole medie superiori, che si svolgeranno nelle aule di ben 14 atenei italiani!

Ma andiamo con ordine: una rinfrescatina sul significato della parola "vaccino", ve la siete mai data? Mi ha sempre infastidito quella parola, sarà perché riporta subito alla mente la cara vacca, e mi sono sempre chiesto quale nesso ci potesse essere tra lei e la cura degli umani. 
Senza nulla togliere alla bellezza di questo fantastico animale e al suo spirito di sacrificio, visto che è sulla Terra da migliaia di anni per farsi macellare e nelle migliori delle ipotesi per donare il suo splendido latte (ormai edulcorato e reso sterile anche quello dalle multinazionali alimentari), mi sono sempre chiesto se fosse mai possibile che da allora, cioè da quel lontano XVIII secolo, la scienza medica non sia riuscita a fare alcun passo in avanti, tanto da rimanere inchiodata ad una scoperta obsoleta, sorpassata dalle più recenti evidenze scientifiche della biologia e dell'immunologia.
Il termine "vaccino" infatti, in origine designava il vaiolo dei bovini, o vaiolo vaccino e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino, pus vaccinico, veniva impiegato per praticare l'immunizzazione attiva contro il vaiolo umano. La scoperta della proprietà immunizzante della vaccinazione risale appunto a E. Jenner (1769), il quale dimostrò come una lieve infezione prodotta dal virus del vaiolo vaccino fosse in grado di proteggere da quella molto più grave, prodotta dal virus del vaiolo umano. Successivamente nel 1880 Pasteur volle dimostrare con culture a-virulente dei micro-organismi responsabili del colera dei polli che lo stesso principio era valido per instaurare la resistenza contro le infezioni batteriche e chiamò "vaccino" la coltura batterica attenuata. Fu questa scoperta che permise a Pasteur e ai suoi collaboratori di preparare vaccini contro altre malattie infettive. Peccato che quello che non si rammenta mai di Pasteur è di come si fosse poi amaramente pentito di ciò che aveva così tanto contribuito alla sua fama, dichiarando in punto di morte al suo collaboratore: "Claude Bernard aveva ragione: il terreno è tutto, il microbo è nulla". Claude Bernard era un fisiologo francese, considerato il fondatore della medicina sperimentale. 
Pasteur scambiò eziologicamente la causa con gli effetti del processo morboso, arrivando a teorizzare che la malattia fosse il palesarsi dell'azione di germi patogeni primordiali e terribili che aggredivano dall'esterno il corpo appartenente alle forme di vita più evolute. L'affermarsi di questa filosofia sperimentale avrebbe sradicato come una pianta l'Uomo dall'ambiente naturale e abbandonato nei secoli a venire alla solitudine e alla disperazione più nere, solo a guerreggiare contro una Natura matrigna, condannato a una esistenza precaria, schiavo della paura per la vita, sofferente e malato, infelice piagato e curvato nello spirito.
Così si esprime Alessandro Meotto, in un bellissimo post molto articolato che si può trovare sul blog di Valdo Vaccaro,  https://www.valdovaccaro.com/pasteur-bechamp-bernard-intossicazioni-non-pestilenze/.
La medicina attuale, progettata intorno a Pasteur, concepisce la malattia come il male assoluto e pone l'individuo in un atteggiamento costantemente ansiogeno, perché sotto continua minaccia e sotto attacco delle forze naturali, considerate nemiche da distruggere e debellare.
Con  Pasteur si despiritualizza la scienza medica e si fa della persona l'idea alienante di se stessa, decontestualizzandola dall'ambiente archetipico - la Natura - in cui scorre l'anima, vivono la materia e lo spirito: inizia così, purtroppo, il riassunto tragico e mesto della logica meccanicistica che avrebbe spronato i medici dietologi a prescrivere di mangiare qualsiasi cosa che fosse vicina ad un muscolo, ovvero ricca di proteine, se dall'analisi clinica fosse emerso che all'organismo del paziente mancavano i muscoli, e che avrebbe fatto sbrigativamente operare gli infettivologi per uccidere i batteri presenti in un corpo qualora fossero risultati troppi rispetto ai parametri di laboratorio o rintracciati al di fuori dal luogo anatomico deputatogli e perciò, a loro dire, virulenti e nocivi⟫.
Claude Bernard, al contrario, descrive l'esistenza di un rapporto biologico di causa-effetto tra esseri complessi, detti "superiori" e ambiente esterno, ove l'individuo stesso, con le sue scelte e le sue azioni consapevoli, sarebbe capace di determinare il suo stato di salute. Ecco perché per Bernard "il terreno di coltura è tutto, il microbo è niente".
Non credere alle epidemie di meningite che racconta la TV, alle campagne subliminali che promuovono le vaccinazioni di massa attraverso la diffusione di notizie allarmistiche come [...] non  bere acriticamente e introiettare la versione che i giornalisti davano riguardo la contagiosità e la pericolosità del batterio Xylella: sono notizie create a tavolino per poter realizzare strategie di sfruttamento e commercio. Epidemie e pandemie, influenze esotiche, aviaria, mucca pazza, Ebola e Aids sono fattori culturali e sociali di pressione e condizionamento artatamente progettati. La immunodeficienza acquisita sarebbe causata, in perfetto stile Pasteur, da un ipotetico agente patogeno chiamato virus HIV di cui nessuno ha mai provato l'esistenza e la contagiosità, ma che ha avuto l'effetto di far diminuire drasticamente le nascite e fermare la crescita numerica della popolazione mondiale.
Sarebbe più onesto affermare che i batteri sono dappertutto attorno a noi, a miliardi, nell'aria che respiriamo, sulle mani che stringiamo, nella frutta che mangiamo e nell'acqua che beviamo; essi sono parte della materia vivente, cellule costitutive di ogni organismo vivente. Ciò che provoca lo stato di disarmonia (la malattia) è lo squilibrio del terreno di coltura che ospita, alleva e trasforma il microbo in qualcosa di pericoloso per la salute. Stessa cosa dicasi per un terreno agricolo: continuare a irrorarlo di pesticidi come il glisofato non fa altro che impoverirne l'humus superficiale, distruggere le erbe spontanee, avvelenare le falde acquifere.

Sarebbe altresì sufficiente un minimo di onestà intellettuale e qualche nozione in più, tra quelle menzionate qui sopra, per smontare ad una ad una tutte le teorizzazioni dei 'signori esperti' chiamati in causa dalla balbettante ministra Lorenzin, per avvalorare la necessità di una vaccinazione indiscriminata e pericolosa, nel bieco e sporco tentativo di indottrinare e inquinare prima le mentipoi i corpi delle nuove inconsapevoli generazioni di studenti-clienti.


Il Convegno dell'Ordine Nazionale dei Biologi 

A riprova del fatto che la vera scienza non può essere considerata a senso unico, in concomitanza alle giornate di indottrinamento di massa "UNIVAX" prescritte dalla classe politica venduta ai macro-interessi economici delle multinazionali del Farmaco, l' Ordine Nazionale dei Biologi organizza a Roma un Convegno per il cinquantenario della Fondazione dell'Ordine il prossimo venerdì 2 marzo, dal titolo: "New Frontiers of Biology - Nuove Frontiere della Biologia".

Naturalmente i media si sono guardati bene dallo spendere alcuna informazione su questo importante evento, altro che la risposta piccata del presidente dell'Ordine dei Biologi, il senatore Vincenzo D'Anna all'epidemiologo dell'università di Pisa, Pierluigi Lopalco che su "Repubblica" (http://www.onb.it/2018/02/06/danna-no-a-etichetta-no-vax-per-convegno-dellordine-risposta-del-presidente-danna-allarticolo-di-repubblica-it/), si peritava di bollare tale convegno come portatore di istanze antivacciniste tout-court, o alla risentita risposta del prof. Giulio Tarro al fantomatico prof. Burioni, il quale bollava in anteprima come antiscientifico il Convegno di Roma, ancor prima dell'apertura dei lavori! (http://www.onb.it/2018/02/13/lettera-del-prof-giulio-tarro-al-prof-roberto-burioni-che-ha-reso-nota-una-comunicazione-della-societa-italiana-di-virologia-critica-nei-confronti-del-convegno-organizzato-dallonb-per-il-prossimo/).

Tra i relatori:
Livio Giuliani, "Temi correnti della prevenzione";

Yehuda Shoenfeld,  "Metalli pesanti e neurotossicità";

Giulio Tarro, "Infettivologia e vaccini";

Luc Montagner, " Prevenzione infantile e vaccinazione"

Morando Soffritti, "Inquinamento ambientale e tumori";

Ivano Spano, "Nuove nanodiagnostica e diagnostica quantistica";

Sonia Manzo, "Ecotossicologia delle nanoparticelle";

Livio Giuliani, "Interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi";

Luc Montagner, "Prospettive della biofisica nella biologia";

Antonietta Morena Gatti, "Microscopia elettronica e nanodiagnostica";


per la sessione giuridica:

Paolo Maddalena, "Le nuove frontiere della bioetica";

Diego Fusaro, "Libertà di cura e fine vita".



Conclusioni

A conclusione di questa carrellata di nozioni e informazioni, al fine di non accettare più alcuna provocazione che non sia derivante dalla conoscenza personale e dalla disamina corretta e puntuale di tutte le posizioni vengano poste all'attenzione dell'individuo sul tema della salute, occorre non sfugga questo punto fondamentale: tutto ciò che non è avvalorabile secondo metodo sperimentale e scientifico autentico, non può che essere vizio di forma e di sostanza, poiché costrutto di una falsata percezione della realtà, costruita su "un sistema di credenze". Ogni tipo di indottrinamento si fonda infatti su un atto di fede inequivocabile e irrazionale. Ogni sistema di credenze è sempre funzionale a chi ha il potere e a chi ha il vantaggio di mantenere interessi economici esorbitanti, ai danni della collettività. Se vogliamo costruire una nuova umanità consapevole e informata, occorre uscire dal sistema delle credenze e dal principio della delega: non bisogna 'credere', ma 'conoscere'.





   

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