venerdì 6 novembre 2015

Le stagioni dello Spirito (parte quinta)

Le stagioni dello Spirito


 (parte quinta)

Abbiamo detto che il dono dell'anima comportò anche quello della morte, e questo è vero. Ma perché il fenomeno della morte potesse avvenire fra gli uomini di quell'epoca, era necessario che cambiassero le condizioni fisiche dei loro corpi e quelle del pianeta nel suo insieme. IL primo a morire fu un uomo creato dopo il periodo della tentazione. A lui fa riferimento la tradizione ebraico-cristiana, quando nella Bibbia si parala di Adamo (stiamo distinguendo fra i livelli simbolici e quelli descrittivi di questo testo sacro).

La creazione di Adamo come essere umano, evento che non si era mai più verificato da quando l'uomo era comparso sul pianeta molti milioni di anni prima, non fu un fatto isolato o casuale. Al contrario, faceva parte di una nuova grande fase in cui gli uomini avrebbero cominciato a reincarnarsi. Fu deciso che bisognava porre termine alla spregevole tendenza all'egoismo, all'odio, alla crudeltà e al controllo sugli altri e che era il momento che l'uomo conoscesse la morte, perché solo liberandosi del suo corpo fisico, egli avrebbe potuto fare i suoi primi incerti passi nei regni al di là del piano terreno.

Questa nuova fase fu estremamente complessa. Come abbiamo già detto in La Natura della Realtà, l'introduzione del processo della reincarnazione richiese molteplici sacrifici da parte di diverse entità. Ci fu innanzitutto quello dei membri della razza umana, che dovettero rinunciare al loro corpo fisico per fare le necessarie esperienze sui piani al dii là di quello terreno. Inoltre, vi fu quello dei primi uomini che rifiutarono di seguire Lucifero e che in questa nuova fase accettarono di fare da guide e da assistenti al genere umano, fino al momento in cui questo non avrebbe più avuto bisogno di fare esperienza sul piano materiale. Il terzo sacrificio richiesto fu quello dei numerosi primi uomini che, seguendo Lucifero, disubbidirono alle leggi cosmiche, i quali dovettero essere isolati e confinati, anche se grazie a questo poterono smaltire molto del karma accumulato durante il periodo della tentazione. Infine, vi fu il contributo dello stesso Creatore, che proiettò la scintilla del suo Amore Divino, che sarebbe diventata l'anima del primo essere mortale, Adamo. Fu anche stabilito che quest'anima avrebbe attraversato un lungo processo di purificazione durante la fase reincarnatoria e che, quando i due grandi orologi cosmici avrebbero segnato la stessa ora, sarebbe arrivato per lei il momento della sua incarnazione finale, durante la quale per tre anni lo Spirito Cristico, o Principio dell'amore divino, avrebbe letteralmente dimorato insieme a lei nell'ultimo veicolo fisico di cui sarebbe stata servita. quest'incarnazione finale fu, naturalmente, quella di Gesù di Nazareth, che ebbe inizio proprio quando la ruota delle antiche costellazioni si allineò con quella dei segni zodiacali.

Nel nostro precedente libro, La Natura della Realtà, veniva affermato che il principio karmico divenne attivo all'inizio della fase della reincarnazione. Questo non è esatto. Si tratta di una distorsione nella trasmissione, dovuta al fatto che il nostro veicolo, all'epoca, non comprendeva correttamente le leggi karmiche.
La verità è che tutte le creature viventi sono sempre state soggette al karma, dall'inizio dei tempi. L'introduzione del processo della reincarnazione rese solo possibile smaltire il karma accumulato in maniera molto più rapida di quanto non fosse prima possibile, grazie al dolore generato dal distacco imposto dalla morte.

Fu questa ad infliggere la seconda grande ferita al cuore dell'uomo. Pensate quale sentimento di dolore dovette generare nel suo compagno la perdita della sua "anima gemella", che era letteralmente stata parte di lui stesso prima della differenziazione e da cui non si era mai separato da tempo immemorabile. Sta forse diventando chiaro che il grande piano era specificamente disegnato per risvegliare la natura emotiva degli uomini, cosa che poteva meglio avvenire tramite il dolore causato da un forzato distacco. Questo processo continua a tutt'oggi e raggiungerà il suo culmine nel periodo della tribolazione, che sta adesso iniziando.

Ritornando ora all'introduzione dell'esperienza della morte, il progetto della reincarnazione prevedeva che Adamo fosse creato fisicamente in modo tale da essere il primo uomo a morire e a fare il suo ingresso nei regni superiori. Per rendere possibile il processo di invecchiamento, si dovettero apportare delle modifiche alla composizione chimica dell'atmosfera, la principale delle quali fu la quasi totale rimozione del gas xeno, che era allora molto abbondante. Fra i cinque gas inerti, è lo xeno che ha la proprietà, quando si trova in stato di eccitazione, di produrre un campo energetico in grado di riparare e rigenerare i tessuti danneggiati. L'eccitazione dello xeno e degli altri gas inerti, è un processo molto semplice, che ha luogo quando al gas posto sotto pressione viene applicato un forte campo magnetico. Come abbiamo detto, all'epoca lo xeno era molto abbondante nell'atmosfera e veniva reso attivo dallo stesso campo magnetico terrestre. Anche se il livello di eccitazione era molto basso, dal momento che i gas inerti erano presenti in grande abbondanza, l'energia rigeneratrice che si formava era sufficiente a mantenere in vita indefinitamente il corpo degli esseri umani.

Quando, con l'aiuto di civiltà tecnologicamente estremamente progredite, lo xeno venne quasi totalmente eliminato dall'atmosfera, il processo della morte e dell'invecchiamento diventò inevitabile. A causa della sua costituzione fisica, Adamo fu il primo a morire. Fu lui, così, a mostrare la strada ai suoi fratelli e a fare loro da guida nei regni superiori (mondi astrali), proprio come in un'incarnazione successiva fu sempre lui ad indicare la strada che l'umanità avrebbe dovuto seguire in quella che è stata chiamata l'Era dei Pesci. Questa prima esperienza di morte spiega perché nella Rivelazione Cristo viene chiamato "il primo nato dai morti".

Per inciso, può essere interessante per gli scienziati sapere che lo xeno possiede anche oggi le sue proprietà rigeneratrici dei tessuti viventi danneggiati. Chiunque si prendesse la briga di fare i necessari esperimenti, portando questo gas alla giusta pressione ed applicando ad esso l'appropriato campo magnetico, si renderebbe conto della verità di questa affermazione.

Le pratiche distruttive, di cui prima abbiamo parlato, suggerite dagli angeli caduti (da ora in poi useremo questo termine, che è più corretto), non furono del tutto debellate dall'introduzione del processo della reincarnazione. Di fatto, passarono molte migliaia di anni dalla morte di Adamo a quella dell'ultimo degli uomini inizialmente proiettati sulla Terra. Questo accadde a causa della diversa costituzione fisica dei vari individui, ma anche e, forse ancor di più, a causa delle ampie variazioni individuali nel modo di pensare e di sentire. Coloro in cui prevalevano sentimenti di odio e di risentimento, morirono prima, mentre coloro che tentarono di praticare il perdono e l'innocuità poterono vivere molto più a lungo. Generalmente parlando, questo è vero anche oggi, nel senso che le emozioni distruttive si trasformano immancabilmente in disturbi fisici. Quanto più negative sono le emozioni, tanto più grave è la patologia fisica. Se gli uomini solo sapessero quanto danno infliggono a se stessi con i loro pensieri e con le loro emozioni, provvederebbero immediatamente a trasformare la loro negatività.

Infine, tutti gli uomini della generazione precedente scomparvero dal pianeta e rimasero solo quelli nati durante il periodo della reincarnazione.


















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