domenica 12 luglio 2015

Gaetano Pedullà: il lavoro interiore (aggiornamento)




Gaetano Pedullà: 
il lavoro interiore 






Voglio condividere ancora con voi il percorso che seguo quasi da due anni ormai, si potrebbe dire per caso (ma come si sa il caso non esiste), con Gaetano Pedullà.  
Ho avuto occasione di conoscerlo tramite un mio caro fratello d'anima, il quale, parlandomi del lavoro interiore portato avanti da Gaetano in incontri a scadenze mensili, mi ha invitato ad uno di questi, sulle alture di Chiavari (GE), nel levante ligure.  
Era dunque il 9 settembre del 2013, quando per la prima volta partecipai ad una di quelle meditazioni guidate, conoscendo il gruppo di persone che lo seguono; alcuni praticavano le tecniche già da qualche anno, mentre altri avevano cominciato a seguire il gruppo da poco. In realtà la mia era una curiosità, soprattutto in riferimento alla tecnica dell'allaccio di cuore, di cui avevo già sentito parlare, perché praticata da Gesù durante la sua permanenza nella comunità degli Esseni; questa pratica dà la possibilità al ricevente, qualora venga messo al centro del cerchio, di "ricevere" diverse utili informazioni che le persone attorno al cerchio sono in grado di fornirgli, connettendosi al cuore stesso della persona. 
In realtà quella sera, sebbene fossi "nuovo", non venni messo al centro, ma potei constatare comunque la potenza di quell'allaccio, poiché fummo messi l'uno di fronte all'altro, in coppia; per più di una volta  ebbi modo di constatare la forza di tale tecnica e ricevetti utili informazioni e visioni dalle persone che mi erano state di fronte e, nel corso dei giorni successivi, ciò mi permise di chiarirmi alcuni aspetti interiori lì per lì incomprensibili o ancora non così evidenti. Furono due allacci, il primo dei quali molto forte e bello con una donna, bella dentro e fuori, la stessa con la quale poi ho condiviso un pezzo del mio viaggio. 
Ho voluto darvi questa indicazione, come a mostrare una possibile via per arrivare al centro del vostro cuore, come esperienza personale, qualora foste e vi reputaste in cammino verso la comprensione di voi stessi e del perché siete venuti al mondo. Tutto ciò di cui parlo e scrivo attraverso questo blog, come ben sa chi mi conosce, passa sempre da una mia esperienza personale; non potevo non parlarvi del lavoro di Gaetano Pedullà, ma non avrei potuto farlo prima che fosse passato un po' di tempo, prima che io stesso, attraverso il lavoro quotidiano delle tecniche individuali, non avessi avuto modo di sperimentarne l'efficacia. Naturalmente il lavoro interiore produce i suoi effetti col tempo, con la volontà e la determinazione a compiere giornalmente l'incontro col divino, con il Sé superiore, ritagliandosi uno spazio necessario alla pratica della meditazione, del respiro e ad altre tecniche che servono per scaricare a terra le emozioni, quando esse travalicano i limiti dentro di noi, col rischio di gettare addosso agli altri ciò che invece va debitamente "scaricato" a terra, per evitare di fare del male a noi stessi o a chi ci sta intorno. Anche per questo è utile seguire con dedizione le indicazioni che ognuno riceve direttamente da Gaetano attraverso colloqui individuali. In realtà lui non si definisce né un Guru, né un Maestro, ma semplicemente un'anima a servizio delle persone con il compito di portarle alla loro liberazione personale e spirituale.   

Gaetano conduce gruppi in varie Regioni italiane e il suo lavoro lo ha portato anche in Messico, ove ha costituito una fondazione per l'aiuto delle comunità del luogo, in Brasile, dove svolge con la sua compagna di vita, una preziosa opera nelle scuole con i bambini delle favelas, a Rio de Janeiro e a Sao Paulo; importante anche il lavoro con  le donne abusate o maltrattate, sia in Messico che in Brasile. Ultimamente ha aperto un gruppo anche in Germania. La sua missione in Messico e in Brasile, oltre a favorire le condizioni di vita pratiche delle persone, consiste anche in "lavori di luce", poiché questi esercitano un cambiamento sui piani sottili nell'aura di chi a lui si rivolge, al fine di ottenere maggiori comprensioni sui processi evolutivi dell'anima individuale sul piano di terra.  

Devo dire che il lavoro interiore indotto dalla sua sapiente cura induce e "obbliga" le persone a fare un grande lavoro su di sé, anche a costo di 'sentire male', di vedere cose che si preferirebbe non vedere, di accusare dolore, perché è giusto attraversarlo tutto per andare oltre, verso la gioia di nuove comprensioni. A differenza di tante altre vie o percorsi, mi sembra di poter affermare che qui si va davvero alla radice di se stessi, senza infingimenti, senza l'illusione di vacue e inesistenti "illuminazioni", senza pensare che soltanto l'aver raggiunto sporadiche comprensioni e stati di coscienza elevati, possa significare aver raggiunto il Nirvana e l'Illuminazione! Purtroppo sono tante le strade a volte ingannevoli che molte persone alla ricerca di sé percorrono, con la convinzione di aver sradicato definitivamente da loro il dolore provocato dal senso dell'abbandono, del tradimento, o da altro tipo di abusi. Non è sufficiente prendersi una scarica di energia, seppur "divina" se poi non si fa un lavoro "da certosini" su di sé, tutti i giorni, con costanza e determinazione, a cominciare dal basso, cioè da dove ci si trova, con le proprie forze ed energie, senza aspettarsi l'illuminazione dall'alto dei cieli, senza attendere che ci venga detto da un Maestro che ci siamo "risvegliati", nell'aspettativa di ricevere per questo doni su doni, grazie su grazie...

Credo che l'esperienza con il lavoro interiore così come lo indica Gaetano Pedullà sia un'ottima palestra, in cui si fanno esercizi su esercizi, senza risparmiarsi, che producono in definitiva dei buoni atleti e delle persone che sanno stare in piedi da sole nel turbinio dell'esistenza, poiché ne hanno ricevuto gli strumenti e sono in grado di essere di aiuto ai propri fratelli e sorelle di percorso. 



sul  canale Youtube "Gaetano Pedullà - Lavoro Interiore"
potrete trovare diverse conferenze e interviste di Gaetano




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