ENRICO GIANINI
UN EROE SCOMODO
NEL TEMPO DEGLI IGNAVI
"Non ragioniam di lor,
ma guarda e passa"
Dante Alighieri,
La Comedia, Inferno, Canto III
Enrico Gianini, esempio fulgido di coraggio e di amore per la verità, oggi marcisce all'interno di una struttura psichiatrica carceraria del Belpaese, un tempo culla della civiltà (quella delle Terramare e degli Etruschi) oggi nazione in declino demografico e soprattutto culturale, etico e morale; sempre più simile alla descrizione che ne faceva il Metternich a metà Ottocento, non più di una semplice "espressione geografica", vittima di se stessa e della propria ignavia, sempre sotto ricatto dei predoni della finanza, della potenza militare e della speculazione economica straniera!
Ebbene, anche se questo incipit può sembrare non aver nulla a che fare con la drammatica vicenda di Enrico, in realtà non si spiegherebbe il suo sacrificio se non lo si interpretasse come un inciampo imbarazzante per le trame occulte che attraversano l'italica genìa e gli interessi transnazionali che qui hanno radici a partire dall'Impero Romano, da quando il motto dei registi di allora che sono gli stessi di oggi è il DIVIDE ET IMPERA.
L'esperimento di ingegneria sociale con il G8 di Genova del luglio 2001 ha toccato il suo culmine con la strage degli innocenti, prima col decreto Lorenzin, poi con la strategia del terrore del 2020 che ha rovinato intere famiglie, dividendo l'anno successivo le povere e ignare vittime tra pro e contro il miracoloso antidoto che ha fatto e continuerà a fare più invalidi e "morti improvvise" della Spagnola degli anni Venti del secolo passato (sarà un caso che torni quella stessa decade a distanza di un secolo!?).
Enrico non ha fatto altro che mettere insieme i puntini, dando voce ad un altro vergognoso crimine che proprio perché è sotto gli occhi di tutti, nessuno lo vede; o perlomeno, non lo vedeva fino a quando lui non lo ha fatto vedere, denunciando con prove alla mano in quanto operatore del settore (tecnico aereoportuale a Malpensa MI, Italy), la sistematica irrorazione chimica dei nostri cieli, ponendosi come pietra d'inciampo all'interno dell'ambiente di lavoro.
Tutti sapevano, ma nessuno aveva avuto il coraggio di parlare: un'omertà assoluta quella sul fenomeno della geoingegneria climatica che il sistema vuole coprire ad ogni costo, poiché gli scopi (molteplici) e gli interessi economici sono così abnormi che il solo parlarne, viene considerato un reato.
Dire la verità diventa un reato e un reato va punito: più gli interessi da coprire sono eclatanti, più il reato dev'essere punito in modo esemplare. Da allora Enrico Gianini è stato fatto oggetto di discriminazione sociale: costretto a lasciare il lavoro, ha subìto una serie di oltraggi, minacce e provocazioni senza mai abbassare la guardia.
Ci sono anime discese su questo pianeta definibile più come un bagno penale che come una terra di delizie, che sono qui per portare un messaggio di verità, anche mettendo a rischio la propria vita, per il bene degli altri, per amore della vita: Enrico è una di queste!
Dal 25 febbraio 2025 Enrico è costretto all'interno dell'ex manicomio criminale di Castiglione delle Stiviere (MN), oggi denominato con l'eufemismo di "Rems" (Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza) privato della sua libertà, obbligato a condividere la stanza con persone disturbate ed estremamente violente; ha la possibilità di ascoltare musica con un lettore mp3 e una radio, purché non siano connessi ad internet e non abbiano il registratore. Spesso la musica è caricata dagli educatori o, se la si porta da fuori, viene visionata e selezionata dagli operatori, che la tengono o la cancellano secondo i loro parametri. Essendo una struttura giudiziaria, tutto viene supervisionato e controllato. Ha subìto il blocco delle telefonate per i primi 40 giorni, con la giustificazione che era sotto osservazione: in realtà non gli è stato comunicato che era suo diritto attivarle da subito. Ora questa fase è superata. Ha diritto a 2 chiamate da 10 minuti a settimana e 10 minuti al mese per sentire il proprio avvocato.
La sua salute psicofisica ad oggi è compromessa dall'assunzione forzata di psicofarmaci che gli ottenebrano la vista e ne compromettono la deambulazione.
Per fortuna, attorno a lui si è formato una cordata di amici in tutta Italia e si è costituito un Comitato per la sua liberazione, mentre grazie alla forza di volontà e all'amore della sua compagna e dei numerosi sostenitori, oggi è permesso ad un numero identificato di medici e psicologi esterni alla struttura psichiatrico-carceraria di monitorare lo stato di salute mentale e fisica di Enrico, al fine di portare prove sufficienti per scagionarlo dalla detenzione punitiva senza "reale motivo di pericolosità per sé e per gli altri" e liberarlo dal subire forme di tortura inaccettabili per un Paese della sfera occidentale che si definisce libero e democratico.
Paradossalmente, mentre negli Stati Uniti d'America (USA) ben 31 stati dell'Unione stanno denunciando il fenomeno genocidario della geoingegneria climatica, chiedendo leggi severe contro i voli assassini che deturpano l'aria ammalando le persone e manipolando il clima con alternanza di fenomeni estremi quali alluvioni, tsunami, tornado o prolungate siccità, qui in Italia si mettono ai ceppi persone come Enrico Gianini e Rosario Marcianò, autore del blog www.tankerenemy.com, uno dei primi a denunciare il fenomeno delle chemtrails, altro eroe del nostro tempo, il quale a tutt'oggi, per gli stessi motivi, sarebbe costretto dentro le patrie galere a scontare 12 mesi di reclusione, se non gli fossero stati commutati dal Tribunale di sorveglianza in "affidamento in prova" con l'obbligo di permanenza presso il proprio domicilio dalle 22:00 alle 08:00, nonché nel divieto di uscire dalla provincia di residenza. Rimangono per lui altri 4 procedimenti penali e spese processuali a suo carico.
Faccio appello dalle pagine di questo blog, letto non solo in Italia ma in tutto il mondo, di perorare la causa per la liberazione di Enrico Gianini, facendo pressione sul Governo italiano e presso le autorità sanitarie nazionali affinché anche a livello internazionale si denunci l'esercizio della tortura come mezzo di coercizione e di limitazione delle libertà di espressione personale come pratica illegale e illegittima, abrogandola definitivamente all'interno di queste strutture di recupero, a tutt'oggi più simili a lager concentrazionari di detenzione che a luoghi di cura.
Allo stato attuale in Italia, al pari di Enrico, sono centinaia gli sventurati che contro la loro propria volontà sono costretti in queste strutture ex manicomiali, subendo ogni sorta di prevaricazioni e soprusi che ledono la loro salute mentale e la loro dignità di esseri umani.
Cosa possiamo fare per aiutare Enrico e di conseguenza accendere i riflettori su questa piaga detentiva che potrebbe salvare anche altre centinaia di vite che si trovano, loro malgrado, nella medesima situazione?
Informarci prima di tutto e accogliere l'invito per una raccolta fondi a sostenere le spese legali, medico-sanitarie, burocratiche, le pratiche di supporto economico per tutto il periodo in cui Enrico non potrà lavorare perché recluso contro la sua volontà, in quanto si era rifiutato di sottoporsi all'obbligo di assumere farmaci con effetti collaterali devastanti, a tutela della propria salute e dei diritti fondamentali di libera scelta sul suo corpo (art. 10, art. 32 Costituzione).
Qui sotto potrete trovare l'unico e il solo link di riferimento per raccolta donazioni per Enrico Gianini:
Causale: DONAZIONI PER ENRICO GIANINI
oppure LIBERALITA' PER ENRICO GIANINI
link donazioni:
unico sito ufficiale dove fare le donazioni:
Esiste anche un canale ufficiale telegram dove potrete accedere a tutti gli aggiornamenti e verificare di persona quante siano le persone che si stanno impegnando a favore di Enrico: AGGIORNAMENTI ENRICO GIANINI
Una canzone per Enrico
Dinaweh