domenica 15 settembre 2019

UN MONDO DI BUGIE


UN MONDO DI BUGIE



Dinaweh


E' veramente giunto il momento di dire BASTA a tutte le fandonie che la tivvù-spazzatura e tutto il mainstrem venduto e pennivendolo continua a spacciare come Verità assolute e incontrovertibili sul cosiddetto  "Cambiamento climatico", causato, a detta di lor signori, dal surriscaldamento da CO2. 
Così, tutto ad un tratto il mondo intero (quello occidentale lobotomizzato ed eterodiretto) si accorge del danno da emissioni di ossido di carbonio provocato dalle automobili a motore a scoppio (siano diesel o benzina), senza porre alcun cenno sull'affare miliardario che Francia e Germania hanno già concluso tra loro, spartendosi in Europa gli utili maggioritari del mercato sulle auto elettriche, alla faccia dei milioni di contribuenti europei che entro pochi mesi/anni saranno costretti a buttare via le loro automobili, diventate improvvisamente e improvvidamente la causa più nefasta dell'inquinamento atmosferico del pianeta! 
...Come se le auto elettriche non fossero esse stesse fonte di inquinamento! Addirittura ancor più inquinanti di quelle termiche, se solo si considera l'impatto ecologico per la produzione e lo smaltimento delle batterie, per non parlare dello sfruttamento delle risorse umane (bambini e adulti sfruttati nelle miniere del terzo e quarto mondo?) e minerarie per l'estrazione del litio che prevede, oltretutto, un'enorme immissione in atmosfera di CO2. 
Uno studio dello Swedish Environmental Research Institute di Stoccolma infatti, attesta che la produzione di grandi batterie agli ioni di litio per le auto elettriche generi l'immissione in atmosfera di enormi quantità di CO2: dai 150 ai 200 Kg per ogni KWh di potenza. Secondo lo stesso studio, metà delle emissioni di CO2 legate alla produzione delle batterie sarebbe prodotto dalla lavorazione dei materiali grezzi per la costruzione degli accumulatori, mentre il 20% sarebbe imputabile alle attività di estrazione mineraria.

Sfatata la bufala delle auto elettriche che salvano il pianeta, non rimane che smettere di dare la colpa al biossido di carbonio, senza il quale non ci sarebbe vita sulla Terra. Gli alberi attraverso le loro chiome e le radici catturano il carbonio e restituiscono ossigeno e glucosio in atmosfera. Senza il carbonio e la luce non si attuerebbe il processo clorofilliano della fotosintesi e quindi non ci sarebbe glucosio e ossigeno. 

In realtà - scherzi a parte - quello che non viene detto è che stiamo assistendo ad una radicalizzazione dei fenomeni atmosferici causata non tanto dalle emissioni di CO2, quanto dall'immissione massiccia in atmosfera, ionosfera e troposfera di particolato metallico, attraverso la geo-ingegneria che, in controtendenza all'avvento di una nuova probabile glaciazione del pianeta, surriscalda il clima attuando quella copertura elettromagnetica con il surriscaldamento eccessivo della superficie terrestre, creando così l'effetto da "forno a microonde" e impedendo all'irraggiamento solare di salire e di essere liberato verso le zone alte dell'atmosfera.
Usando la geo-ingegneria per scopi non meglio dichiarati è quindi possibile operare una vera e propria manipolazione climatica, provocando 'ad libitum' nelle diverse regioni del pianeta, o siccità catastrofiche  o inondazioni e alluvioni devastanti, con enormi danni all'agricoltura e agli insediamenti umani, funestando l'economia e le comunità di intere aree del pianeta [cfr. http://www.criticamente.it/2012/07/26/geoingegneria-e-siccita-globale/].

Che il fenomeno della geo-ingegneria sia la vera causa dei cambiamenti climatici è detto anche in questo report tratto dal Journal of Geography, Environment and Earth Science International, pubblicato il 19 agosto scorso (2019) da J. Marvin Herndon, della Transdyne Corporation, 11044 Red Rock Drive, San Diego, CA 92131, USA e da Mark Whiteside, del Dipartimento della salute della Florida, nella contea di Monroe, 1100 Dimonton Street, Key West, FL 33040, USA.

Ecco qui uno stralcio e il link dal quale è possibile scaricare il PDF per leggere  l'articolo intero in lingua inglese:



Conseguenze geofisiche del riscaldamento del particolato troposferico: ulteriori prove del fatto che il riscaldamento globale antropogenico è principalmente causato dall'inquinamento da particolato

"La comunità delle scienze del clima e il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno male informato i governi del mondo non riconoscendo la geo-ingegneria del particolato troposferico che è in corso da decenni con intensità e durata sempre crescenti e trattando il riscaldamento globale esclusivamente come un bilancio delle radiazioni; problema che ha portato a una comprensione seriamente incompleta dei fattori fondamentali che influenzano la temperatura della superficie terrestre. Qui passiamo in rassegna le conseguenze del riscaldamento del particolato troposferico mediante assorbimento della radiazione solare a onde corte e lunghe e radiazione delle onde lunghe dalla superficie terrestre. Generalmente, il carbonio nero assorbe la luce sull'intero spettro solare; il carbonio marrone assorbe le lunghezze d'onda vicine ai raggi UV e, in misura minore, la luce visibile; gli ossidi di ferro sono buoni assorbitori, il più efficace è la magnetite. La cenere volante di carbone pirogeno, sia dalla combustione del carbone che dalla geo-ingegneria troposferica a spruzzo a getto (per scopi militari e/o ingegneria del clima), contiene ossidi di carbonio e ferro, ematite e magnetite. Il cambio di paradigma scientifico-scientifico recentemente pubblicato rivela che la causa principale del riscaldamento globale non è la ritenzione di calore dell'anidride carbonica, ma l'inquinamento da particolato che assorbe le radiazioni, riscalda la troposfera e riduce l'efficienza della rimozione del calore atmosferico-convettivo dalla superficie terrestre. [...].



link: https://doi.org/10.9734/jgeesi/2019/v22i430157





Non sono peraltro da sottovalutare gli esperimenti atomici che continuano a prodursi nelle profondità degli oceani, nonostante la totale omertà nei confronti dell'opinione pubblica da parte dei governi responsabili, o le operazioni di fracking per l'estrapolazione di gas naturale e petrolio dalle viscere della Terra a causare enormi danni al pianeta, non da ultimo lo spostamento dell'asse terrestre e l'innesco eruttivo di un numero sempre maggiore di vulcani. 
Queste manipolazioni estremamente pericolose provocate e indotte dall'uomo insieme alla geo-ingegneria, costituiscono dunque un cocktail pericolosissimo di azioni scellerate determinanti la vera causa non tanto e non solo dei cambiamenti climatici, ma capaci ormai di innescare un processo irreversibile di forze ed energie ad un potenziale talmente elevato e distruttivo da non essere più gestibile né controllabile dall'uomo che le ha istigate. 




Dinaweh       


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