lunedì 2 settembre 2019

GIUSEPPE CONTE, IL CAVALLO DI TROIA DELL'AGENDA


GIUSEPPE CONTE


IL CAVALLO DI TROIA 
DELL'AGENDA

Tutto come previsto! Dal cilindro lo avevano tirato fuori per traghettare il Belpaese dove vogliono loro! Il copione è persino monotono. Cambiano i nomi, i volti, ma la pappa è sempre la stessa. Ma chi è Giuseppe Conte davvero? Davvero è un ignoto professore, sconosciuto, anonimo, come ci vogliono far credere? 
In una fase così delicata serviva proprio uno come lui. Tra poco vedremo chi è veramente il professore.
La messinscena del governicchio "giallo-verde" serviva anche quella, sempre per illudere gli Italidioti elettori i quali, stufi dei soliti Maggiordomi di palazzo (i vari Ciampi,  Amato, Monti, Letta, Prodi, lo sputtanato Berlusca, il pinocchio Renzi, ecc., ecc.) avevano bisogno di sfogare la loro disillusione incanalando le loro frustrazioni sul Movimento 5 stelle (i progressisti, quelli disillusi dalla Sinistra, i cosiddetti benpensanti), gli altri - quelli di destra - un po' fascisto-razzisti, nella Lega di Salvini! Quindi, lo scontento progressista, buonista, quello di tutte le persone che volevano veramente il bene del Paese, con le migliori intenzioni di attuare un vero cambiamento è stato incanalato nei cinque stelle; quello para-fascista ha invece trovato strada nella Lega che, pur avendo dato di sé il peggio dal punto di vista dei sentimenti umani, perseguiva il giusto intento di liberarsi di tutti quei gruppi di potere transnazionali e antipopolari che avevano fino ad allora trovato la loro sponda migliore  nel PD e in tutti i governi precedenti, totalmente appiattiti alle decisioni della troika europea.
Due movimenti diversi tra loro, che hanno avuto entrambi lo scopo di incapsulare lo scontento dell'elettorato per evitare il peggio. Il Movimento 5 stelle infatti, inutile ricordarlo, è stato creato apposta, basti pensare che dietro le urla del comico incantatore Beppe Grillo si nascondeva un gruppo di potere importante come i Casaleggio, perfettamente integrati alla Finanza internazionale...!
Quindi, tutto creato ad arte, lasciando a questo governo (permesso e pilotato) uno spazio limitato di manovra, in modo che non potesse fare troppo danno; insomma, un governo a scadenza come il latte, che al di là delle urla e dei proclami degli uni e degli altri (i benpensanti 5 stelle e i para-fascistoidi della Lega), si appiattisse comunque nella sostanza ai Desiderata dei Poteri forti transnazionali (vedi tutta la serie di voltafaccia Grillini su TAV, TAP, VACCINI, USCITA DALLA NATO, USCITA DALL'EURO, ecc.), salvo lasciar loro sventolare lo spauracchio del "celodurismo" leghista sulla questione Migranti, con la chiusura dei porti italiani alle navi dei disperati e la conseguente spavalderia da sbattere in faccia a Bruxelles! 
A questo punto, spaventati a dovere gli Italiani con il battage mediatico di telegiornali, talk-show e giornali per il rischio "isolamento politico italiano dal resto dell'Europa", "l'aumento dello spread" e "il rischio di multe milionarie" per aver inteso contravvenire agli accordi di Lisbona e di Dublino... ecco il nostro uomo, l'uomo della Provvidenza, l'Andreotti post-litteram: Giuseppe Conte!
...D'un tratto, per ovviare al pericolo Salvini e per evitare all'Italia un conto troppo salato da pagare, ecco che quelle forze politiche che mai prima si sarebbero parlate, ora, attraverso la mediazione del presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte, vengono fatte sedere attorno al tavolo per creare una nuova coalizione: 5 stelle e PD! Ritornano i fantasmi del passato, i professoroni, i Soloni del perbenismo progressita i quali, semmai questo governo si farà, terranno bene bene al guinzaglio il Movimento dei Grillini.

Del resto, a parte la farsa del Movimento 5 stelle creato ad arte per convogliare il voto dei benpensanti e l'abbaiare smodato della Lega, l'Agenda vera, quella di tutte le cose più importanti è stata comunque portata avanti dal governo giallo-verde: vaccini, TAV, TAP, spese militari, fedeltà alla NATO, fedeltà all'Euro...

Giuseppe Conte, il Deus ex-machina della situazione, sbuca di nuovo dal cilindro del Potere. Ma chi è dunque Giuseppe Conte?
Si dice sia "Soprannumerario" dell'Opus Dei, ex-allievo del Collegio romano di Villa Nazareth, Istituto che prepara quei giovani che poi faranno gli interessi del Vaticano in giro per il mondo; amico fidato e pupillo del cardinale Achille Silvestrini, alla guida del Collegio dopo la scomparsa del cardinal Tardini, fondatore dell'Istituto; a suo tempo segretario di Stato di Giovanni XXIII, deceduto proprio il  giorno in cui a Conte è stato dato l'incarico di formare il nuovo governo. 
Silvestrini, successore e discepolo del potentissimo cardinal Casaroli, rappresentava il potere della Curia romana che stava dietro ad Andreotti. E' anche il cardinale che ha manovrato perché i Gesuiti andassero al potere e perché si potesse arrivare all'elezione di papa Bergoglio. I suoi che gli sopravvivono sono per esempio il cardinale Pietro Parolin, l'attuale segretario di stato di Bergoglio, uomo potentissimo, direttore a suo tempo di Villa Nazareth, che non risparmiò durante il governo giallo-verde critiche tonanti contro Salvini. 
Giuseppe Conte quindi, a detta degli esperti di Vaticano, è l'uomo più introdotto e più appoggiato in questo momento dal Vaticano. Non stiamo parlando dell'amico di Bonafede, ma di uno che ha lo stesso potere di Andreotti. Serviva quindi una persona come lui per traghettare il governo giallo-verde verso un governo giallo-rosso, riportando in auge quegli stessi fantasmi del passato che gli Italiani con le elezioni avevano deciso di allontanare.
Tutti oggi esultano: lo spread cala, Trump elogia Conte, non più Salvini, tutta la dirigenza europea sta appoggiando Conte, Renzi gli stende il tappeto rosso e anche il comico Grillo lo favorisce, anteponendolo davanti ai Suoi, per dirigerli e controllarli.
Qualsiasi governo si formerà, non rimarrà immoto; riprenderà a spron battuto l'Agenda europeista e verticalista, riportando in auge le stesse linee politiche portate avanti a suo tempo dai vari Monti, Ciampi, Prodi o Letta.
C'è da augurarsi che qualcosa non funzioni a dovere e non vada tutto per il verso giusto. 

Molto, se non tutto, dipende da noi: dalla nostra capacità di non dar più fiducia ai partiti, ai governi; togliendo loro il nostro consenso politico, senza il quale non possono essere legittimati; smettendo di andare a votare con l'illusione che il nostro voto serva a cambiare le cose. Quale prova più lampante della sbornia grullina?! Tutto quello che avevano promesso è stato da loro stessi smentito con i fatti. Non ci sia da meravigliarsi del resto, perché altrimenti non avrebbero potuto nemmeno varcare la soglia del Palazzo!

Che fare dunque? Creare movimenti di idee e persone che lavorino dal basso, creando gruppi impegnati ognuno sul proprio territorio a protezione della Terra, del suolo, del bene comune, superando così il concetto della delega impegnandosi in prima persona; coltivando il rispetto delle diversità, denunciando le ingiustizie, creando reti cooperative di auto-aiuto e di difesa della propria identità, del proprio territorio, favorendo le economie locali, boicottando la grande distribuzione alimentare delle multinazionali, riportando le persone a contatto con la natura e con i prodotti della terra a chilometro zero; cooperando insieme per creare ricchezza condivisa e reddito per tutti.
Questo possiamo farlo, già da oggi e da oggi in poi, tutti.

Dinaweh



fonti: 

https://youtu.be/T74UGXKkIEY

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2018/05/22/lavv-prof-ben-visto-da-confindustria-vaticano-e-5-stelle/4372387/

        
  

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