domenica 29 settembre 2019

CHE FINE HA FATTO ETTORE MAJORANA - LA NUOVA SCIENZA, ROLANDO PELIZZA E LA MACCHINA


CHE FINE HA FATTO 
ETTORE MAJORANA


La Nuova Scienza, Rolando Pelizza 
e "la Macchina"


Dinaweh



In tempi molto sospetti, come quelli che stiamo vivendo oggi, riguardo allo stato di salute del pianeta e alle drammatiche vicissitudini che l'intera umanità si trova a dover affrontare se non vuole esserne travolta fino alla sua definitiva estinzione, trovo significativo menzionare qui la vicenda umana di Ettore Majorana, fisico, umanista e filosofo del nostro tempo che, dopo aver brillato ben oltre i confini nazionali per le sue intuizioni e scoperte scientifiche sull'atomo e la materia, astro splendente insieme ad Enrico Fermi e agli altri "Ragazzi di via Panisperna" si trovò a compiere la sua ricerca in uno dei periodi più oscuri del Novecento, durante l'avvento del fascismo in Italia e del nazionalsocialismo tedesco in Germania, fino alla decisione di "sparire" dalla scena di questo mondo per non lasciare più traccia di sé. 
Tutto questo almeno fino a quando Rolando Pelizza, ragazzo poco più che ventenne nel 1958, lo conobbe casualmente in un convento, diventandone allievo e discepolo; grazie al Pelizza e ad Alfredo Ravelli suo cugino, è stata consegnata alla storia più recente una traccia inequivocabile del passaggio e dell'inarrestabile ricerca di Ettore Majorana, proseguita ininterrottamente dal 1938 fino al 2006, anno della sua "dipartita" (o traslazione in altra Dimensione?), nonostante il lungo periodo di silenzio e la sparizione dalla vita pubblica ne avessero fatto presagire una morte prematura. 
Fu grazie ai suoi studi sulla materia che Majorana cominciò ad elaborare il progetto per la costruzione di una macchina che avrebbe potuto rivoluzionare in meglio la vita sul pianeta, a patto che se ne fosse fatto un uso pacifico e di reale progresso per tutta l'umanità. Rolando Pelizza fu colui che materialmente si incaricò di costruire questa macchina, su indicazione dello stesso Majorana. 

Ecco cosa scrisse di sé nel 2016 Rolando Pelizza sul fatidico incontro con Majorana che rivoluzionò tutta la sua vita: 
"Mi chiamo Rolando Pelizza, ho 78 anni e vorrei spiegare perché ho dato l'autorizzazione a pubblicare su internet i progetti relativi alla costruzione della mia 'macchina' in grado di intervenire sulla materia. Vorrei precisare che non ne sono l'inventore, bensì soltanto colui che la manovra. A ideare questo strumento che può annichilire, riscaldare e trasmutare la materia, è stato invece lo scienziato Ettore Majorana, da me conosciuto casualmente in un convento nell'ormai lontano 1958. Ne divenni l'allievo e tramite lui venni a conoscenza delle regole di una nuova fisica, in grado di cambiare il mondo, per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi".
Naturalmente, stando alla testimonianza di Pelizza, attraverso lo scambio delle lettere con Majorana, avvalorate da analisi grafologiche accurate per conto di Chantal Sala, grafologa specializzata in ambito forense, dalle ricerche di Alfredo Ravelli e persino dai filmati e dalle foto che ritraggono Pelizza e Majorana insieme (periziate anch'esse dall'ingegner Michele Vitiello, titolare dello studio Ingegneria informatica forense) si ha ragione di ritenere che quanto detto sin qui corrisponda a verità.
Non da ultimo si possono evincere le travagliate vicissitudini attraverso cui Rolando Pelizza dovette giostrarsi, anche a costo della sua incolumità personale, essendo di fatto l'esecutore materiale dei numerosi esperimenti con la macchina, che si apprestò a dimostrare di fronte a vari governi (americano, belga e italiano) e alla NATO, senza però mai rivelarne la formula, come gli fu ordinato dallo stesso Majorana, onde evitare che governi, servizi segreti e militari se ne impossessassero per scopi distruttivi e di potere personale.

A questo proposito risulta molto interessante la lettera aperta che Rolando Pelizza scrisse il 18 settembre 2018, tre giorni prima della Conferenza "Il segreto di Majorana", tenutasi alla biblioteca dell'università di Pavia.

Ecco cosa scrivono due ricercatori italiani, Francesco Alessandrini, ingegnere civile e docente di materie geotecniche presso l'università di Udine e Roberta Rio, storica austriaca di origine italiana, specializzata in Paleografia, Archivistica e Diplomatica, nella loro relazione, presentata al Convegno mondiale "The Science of Consciousness" ("La Scienza della Coscienza") tenutosi a San Diego (CA) dal 5 al 10 giugno 2017, dal titolo: "Third Millennium Physics  - The bridge between science and Beyond" ("La Fisica del terzo millennio - Il ponte tra la scienza e l'Oltre"), sull'assoluta novità scientifica apportata dalla nuova fisica e dalla nuova matematica di Majorana, e al contempo sull'immaturità della civiltà nell'incapacità di accoglierla, senza che prima non si faccia strada un percorso di risveglio e consapevolezza spirituale, capace di mutare gli atteggiamenti umani sbagliati e autodistruttivi:
"La mente illuminata di Ettore Majorana, dal silenzio di un convento in cui si è volontariamente rinchiuso per decenni, ha prodotto una nuova matematica e una nuova fisica che alimentano un salto epocale nella conoscenza umana. Qui si richiamano la sua teoria e alcuni aspetti salienti della costruzione di una macchina, realizzata da Rolando Pelizza, che ha dimostrato quanto esatte e reali fossero le ipotesi di Ettore. Il mondo ha ora nuove e grandiose possibilità: può annichilire la materia, può produrre energia infinita a costo zero, può trasmutare la materia e può spostarsi in altre dimensioni. Ma questa conoscenza, definita da noi 'La Scienza del Terzo Millennio', non sarà subito disponibile all'umanità... è prima necessario un percorso di graduale presa di coscienza e di cambiamento degli atteggiamenti umani".
La grande innovazione di Majorana, secondo i nostri due autori, è la spiegazione delle leggi della materia attraverso un nuovo modo di concepirle. 
Per questo potremmo affermare che Majorana si sia servito dello studio della Fisica per spiegare il Macrocosmo e il microcosmo da un punto di vista ontologico e filosofico!
"[...] Ma soprattutto, è una Fisica che fa pace tra Scienza e Spiritualità, riuscendo a colmare quell'enorme jato che l'uomo moderno, piuttosto scioccamente, ha aperto fra i due principali modi di percepire la realtà. La Scienza ha finalmente accesso alla comprensione di ciò che sta Oltre quel che è avvezza a considerare come mondo fisico, per penetrare un ambito dove è posizionato il vero 'centro decisionale e organizzatore' della Vita nella Materia".
Pelizza, considerando il fulcro della scoperta di Majorana si chiede: "Quale sarebbe in fin dei conti la novità?" E così si risponde:
"Una conoscenza grandiosa e nel contempo infinitamente semplice. Oggi stiamo spendendo somme enormi di denaro negli acceleratori di particelle e nelle ricerche sulla fusione nucleare, tutti tentativi che cercano di violentare l'atomo per estrargli in modo estremamente forzato la grande energia che gli è stata racchiusa dentro".
Altro e diverso il modo di Majorana, che sembra rispondere alla legge della comprensione nonviolenta, tanto che si legge nella relazione:
"Ettore è entrato in contatto con 'l'intimità' della materia e a questo livello di 'rapporto' la Materia, se adeguatamente e pacatamente assecondata, è in grado di dare tutta se stessa".

Nonostante non sia personalmente convinto che gli effetti più catastrofici cui stiamo assistendo siano imputabili ad un eccesso di anidride carbonica in atmosfera, né che si stia assistendo ad un vero surriscaldamento climatico (tesi peraltro già smentita in un documento ufficiale da cinquecento scienziati di tutto il mondo), quanto semmai da operazioni di geo-ingegnerizzazione dell'atmosfera con le catastrofiche conseguenze del programma "Owning the Weather in 2025", dagli esperimenti nucleari sotterranei e sottomarini più o meno dichiarati e dalle operazioni di  fracking, mi piace concludere con quest'ultima citazione, tratta dalla relazione di Francesco Alessandrini e Roberta Rio "La Fisica del Terzo Millennio. Il ponte fra la scienza e l'Oltre":

Una conoscenza che ci salva
Perché questa incredibile conoscenza è giunta sulla Terra proprio in questa fase storica, in un momento in cui l'evoluzione morale e spirituale dell'uomo non è ancora in grado di accoglierla? C'è una precisa motivazione: la scienza e la tecnologia sviluppata in questi ultimi secoli ha praticamente distrutto l'ambiente che ci ospita. Siamo giunti ad una situazione limite che porterà la Terra, soprattutto in relazione al "buco dell'ozono" e all'accresciuto "effetto serra" provocato da un eccesso di anidride carbonica, a cancellare la vita umana e gran parte della vita animale e vegetale. E non pensiate che questo avverrà fra molti anni: dai calcoli di Ettore sembra che già nel 2022-2024 inizieranno le prime catastrofiche conseguenze, soprattutto in ambito climatico. L'unico modo per scongiurare un simile risultato è l'intervento "ad ampia scala", eseguito tramite la macchina di Rolando. Sì, questa conoscenza è avviata ora sulla Terra per evitare la fine del genere umano: anche se non potrà divenire di immediato "pubblico dominio" essa contribuirà a garantire la persistenza della razza umana sulla Terra e favorirà una sua graduale e più positiva evoluzione. Attualmente chi può utilizzare la macchina lo può fare perché è dotato di quello che potremmo definire "un pensiero puro". Chi, in futuro, verrà autorizzato a farla funzionare dovrà presentare un livello di gestione e formazione del pensiero dello stesso livello. L'evoluzione della razza umana dovrà obbligatoriamente passare attraverso una fase di "governo del pensiero puro", senza il quale, prima o poi,è destinata a scomparire.: la teoria di Ettore e la macchina di Rolando, oltre a salvare subito la nostra permanenza sulla Terra,ci sospingono anche in questa direzione positivamente evolutiva. Una conoscenza "che ci salva" due volte... nel corpo e nello "spirito"!  


bibliografia e link:

Francesco Alessandrini - Roberta Rio, La Fisica del Terzo Millennio. Il ponte fra la scienza e l'Oltre
https://www.rinodistefano.com/docs/Articolo-la-fisica-del-terzo-millennio.pdf;


https://www.rinodistefano.com/it/articoli/mistero-pelizza-majorana-mondo.php#;

https://www.majorana-pelizza.it/?page_id=336;

http://www.ilsegretodimajorana.it/;

https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/carbon-capture/la-co2-come-capro-espiatorio-e-la-via-verso-un-mondo-nuovo/;

https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/carbon-capture/la-co2-come-capro-espiatorio-e-la-via-verso-un-mondo-nuovo-2/

https://soundcloud.com/francesco-alessandrini-2-1/voyage-in-destiny-part-five





Ettore Majorana e Rolando Pelizza





https://youtu.be/7iE1low2qTY


Il mistero di Ettore Majorana




mercoledì 25 settembre 2019

LA LUCE ADAMANTINA - INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA (20) seconda parte - Capitolo XI]


LA LUCE ADAMANTINA


(20)

INSEGNAMENTI ESOTERICI PER LA NUOVA ERA

CAPITOLO XI

[seconda parte]

GLI OTTO PASSI DELLA MEDITAZIONE


Le 8 tappe della meditazione sono relazionate con gli 8 metodi dello yoga, o "unione". Si può osservare che queste tappe o passi sono apparentemente semplici, ma bisogna tenere conto del fatto che esse non si riferiscono a qualcosa che deve realizzarsi in un piano o in un determinato corpo bensì all'attività e alla pratica che avverrà simultaneamente nei tre corpi.

Gli 8 passi dello Yoga sono:

1. I COMANDAMENTI precedentemente interiorizzati e applicati;
2. LE REGOLE precedentemente interiorizzate e applicate;
3. LA POSIZIONE O "ASANA";
4. CORRETTO CONTROLLO della FORZA VITALE o "PRANAYAMA";
5. ASTRAZIONE o "PRATYAHARA";
6. CONCENTRAZIONE o "DHARANA" (attenzione);
7. MEDITAZIONE o "DHYANA";
8. CONTEMPLAZIONE o "SAMADHI".

Il primo e secondo passo: I COMANDAMENTI E LE REGOLE.

Il primo e secondo passo della meditazione sono stati già sufficientemente sviluppati in un capitolo precedente.

Il terzo passo: LA POSIZIONE o "ASANA"

"La posizione adottata deve essere stabile e comoda".
Questo aforisma ha condotto gli studenti occidentali a grandi difficoltà perché viene interpretato soltanto in senso fisico. E' vero che l'aforisma si riferisce al corpo fisico, ma se lo consideriamo in relazione alla triplice natura inferiore, si può dire che si riferisce alla posizione di costante immobilità del corpo fisico durante la meditazione; alla condizione ferma e stabile del corpo astrale o emozionale; alla condizione di una mente inalterabile e senza fluttuazioni, completamente controllata nell'esistenza mondana. Di queste tre, si potrebbe dire che la posizione fisica è quella che ha minore importanza.
La migliore situazione è quella in cui l'aspirante può dimenticare con maggiore   possedere un corpo fisico. Parlando in generale, si può convenire che una posizione eretta su una sedia confortevole, mantenendo dritta la colonna, i piedi incrociati in forma naturale, le mani unite sul grembo, gli occhi chiusi e la testa leggermente inclinata, è la migliore posizione per l'aspirante occidentale.

"La stabilità e la comodità della posizione si devono raggiungere mediante un leggero e persistente sforzo e la concentrazione della mente nell'infinito".

Il quarto passo: CORRETTO CONTROLLO DELLA FORZA VITALE o "PRANAYAMA"

"Adottata la corretta posizione (asana), ne consegue il corretto controllo del prana e l'adeguata inalazione ed esalazione del respiro".

Abbiamo qui un altro aforisma che ha dato luogo a molti malintesi e ha causato gran danno. Sono diffusi vari insegnamenti sul controllo del prana e questo ha indotto molti a praticare esercizi respiratori e pratiche il cui successo dipende dalla sospensione del processo della respirazione. Questo si deve in gran parte al fatto che la mente occidentale considera che pran e respiro sono sinonimi; ma non è per nulla così.
Quando si studia il pranayama si devono tenere in conto certe cose. In primo luogo che una delle funzioni principali del corpo eterico è quella di agire come stimolatore e vitalizzatore del corpo fisico denso. Sembrerebbe che il corpo fisico denso non abbia una vita indipendente, ma semplicemente agisca diretto e mosso dal corpo eterico che costituisce il corpo vitale o di forza e interpenetra ogni parte del veicolo denso, essendo il fondamento e la vera sostanza del corpo fisico. A seconda di com'è la natura che anima il corpo eterico, dell'attività della forza del corpo eterico, del dinamismo o della fiacchezza delle parti più importanti del corpo eterico (i centri della colonna vertebrale) così sarà la corrispondente attività del corpo fisico.
In forma analoga e simbolica, così come è la capacità dell'apparato respiratorio e quindi la sua capacità di ossigenare e purificare il sangue, così sarà la salute o vitalità del corpo fisico denso.
Inoltre, si deve tener conto che la chiave per l'esatta risposta dell'inferiore al superiore risiede nel ritmo e nella capacità del corpo fisico di rispondere o vibrare, in forma ritmica, all'unisono col corpo eterico. Lo studente ha scoperto che questo si ottiene facilmente con la respirazione ritmica e costante e che la maggioranza degli esercizi di respirazione, quando sia data loro attenzione primaria - dopo i tre passi dello yoga di cui si è già parlato (i Comandamenti, le Regole e la Posizione) - hanno un effetto definito sui centri eterici e potrebbero produrre anche risultati deleteri.
E' sommamente necessario che gli studenti pratichino i metodi dello yoga nell'ordine dato da Pantanjali e che cerchino di completare il processo purificatore, la disciplina della vita interna ed esterna e la concentrazione della mente in una sola direzione, prima di tentare la regolazione del veicolo eterico ed il risveglio dei centri per mezzo cella respirazione.

Il quinto passo: ASTRAZIONE o "PRATYAHRA"

"Astrazione o pratyahara è il soggiogamento dei sensi da parte del principio pensante e la sua astrazione da quello che fino ad allora è stato il suo obiettivo".

Questo aforisma riassume il lavoro realizzato per raggiungere il controllo della natura psichica e prospetta il risultato raggiunto quando il pensatore, per mezzo della mente (il principio pensante), domina i sensi in modo tale che questi non hanno più espressione indipendente propria.
Prima che possano intraprendersi adeguatamente l'intenzione, la meditazione e la contemplazione, i tre ultimi passi dello yoga, non solo si deve aver conseguito una corretta condotta esterna - avendo raggiunto purezza interiore, avendo coltivato il corretto atteggiamento verso tutte le cose e, di conseguenza, avendo controllato le correnti di vita - ma si deve aver ottenuto anche la capacità di soggiogare le tendenze esteriori dei cinque sensi.
Allora all'aspirante è insegnato il corretto ritiro o astrazione della coscienza, diretta al mondo dei fenomeni; egli deve imparare a centrarla nella grande stazione centrale della testa, da dove l'energia può essere distribuita coscientemente quando assolve al grande compito; da lì può stabilire il contatto col regno dell'anima e ricevere messaggi ed impressioni derivanti da quel regno.
Questa è una tappa definita di realizzazione e non semplicemente una forma simbolica per esprimere un interesse centrale. I diversi canali di percezione sensoria sono portati ad una condizione più esternamente attraverso i suoi cinque mezzi di contatto.
I cinque sensi sono allora dominati dal sesto, la mente e tutta la coscienza e la facoltà percettiva dell'aspirante si sintetizzano nella testa e si dirigono verso il dentro e il sopra.
Così la natura psichica rimane sottomessa ed il piano mentale si trasforma nel campo di attività dell'uomo.

Il sesto passo: CONCENTRAZIONE o "DHARANA" (attenzione)

"La concentrazione consiste nel fissare la sostanza mentale (chitta) su un oggetto determinato., Questo è dharana".

Siamo arrivati agli aforismi dello Yoga che trattano specificamente del controllo della mente e dell'effetto di quel controllo. Il primo passo per questo sviluppo è la concentrazione o capacità di mantenere la mente ferma e senza deviazioni sul contenuto che l'aspirante ha scelto. Questo primo passo è la tappa più difficile del processo della meditazione ed implica la capacità costante ed instancabile di far tornare la mente all'"oggetto" scelto dall'aspirante per concentrarsi.
Questa percezione chiara, definita e serena di un oggetto, senza che un altro oggetto o pensiero penetri nella coscienza, è molto difficile da ottenere. Quando si riesce a mantenere per dodici secondi, allora si sta raggiungendo la vera concentrazione.

 Il settimo passo: MEDITAZIONE o "DHYANA"

"La concentrazione sostenuta è meditazione (dharana)"

La meditazione è solo il prolungamento della concentrazione; deriva dalla facilità con cui l'aspirante "fissa la mente" a volontà su di un oggetto determinato.
E' soggetta alle stesse regole e condizioni della concentrazione, l'unica differenza è il fattore tempo. Una colta acquisita la capacità di mettere a fuoco la mente su di un oggetto con fermezza, il passo successivo consiste nello sviluppare il potere di mantenere stabile la sostanza mentale, o chitta, senza deviare dall'oggetto o pensiero per un periodo prolungato.
[...] L'atteggiamento dell'uomo si trasforma in attenzione pura e fissa; il suo corpo fisico, le sue emozioni, ciò che lo circonda, i suoni e ciò che vede si perdono di vista ed il cervello è cosciente solo dell'oggetto che costituisce il tema o seme della meditazione e dei pensieri che la mente continua a formulare in relazione con l'oggetto.

L'ottavo passo: CONTEMPLAZIONE o "SAMADHI"

E' difficile descrivere e spiegare l'elevato stato di SAMADHI o Contemplazione, perché le parole e le frasi sono solo sforzi della mente per trasmettere al cervello dell'io personale quello che gli permetterà di captare e valutare il processo.

Nella contemplazione l'asceta perde di vista:

1.La coscienza cerebrale o quello che si intende nel piano fisico come tempo e spazio;

2. Le sue reazioni emozionali verso il contenuto del suo processo di meditazione;

3. Le sue attività mentali, così che tutte le "modificazioni" del processo pensante e le reazioni emozionali del suo veicolo desiderio-mente, karma-manas, rimangono sottomesse e l'asceta ne è incosciente. Tuttavia, egli è intensamente vivo ed all'erta, positivo e sveglio, perché controlla fermamente il cervello e la mente e li utilizza senza che essi interferiscano in alcun modo.

Questo significa, letteralmente, che la vita indipendente di queste forme, per mezzo delle quali agisce il vero io, è paralizzata, calma e sottomessa e l'uomo reale o spirituale, sveglio nel suo proprio piano, può agire utilizzando pienamente il cervello, la mente dell'io inferiore, il suo veicolo o strumento.
Pertanto, egli è centrato in se stesso o nell'aspetto anima. Ha perso ogni senso di separatività o percezione dell'io personale inferiore e si è identificato con l'anima di quella forma, oggetto della sua meditazione. Senza ostruzioni della sostanza mentale né della natura dei desideri, "entra" in quello stato le cui quattro più elevate caratteristiche sono:

1. Assorbimento nella coscienza dell'anima e pertanto, nella percezione dell'anima di tutte le cose. Non si vede più la forma ed appare la visione della realtà nascosta dalle forme;

2. Liberazione dai tre mondi della percezione sensoria. Si conosce e si contatta unicamente ciò che si è liberato dalla forma, dal desiderio e dalla sostanza mentale concreta inferiore;


3. Comprensione dell'unità di tutte le anime subumane, umane e super-umane. Il termine "coscienza gruppale" esprime più o meno l'idea, così come l'espressione "coscienza separata", o comprensione della propria identità individuale, caratterizza la coscienza nei tre mondi.


4. Illuminazione o percezione dell'aspetto luce della manifestazione. Attraverso la meditazione l'asceta si conosce come luce, un puinto di "essenza di fuoco". A seconda della facilità con cui medita, può mettere a fuoco la luce dell'oggetto scelto e porsi "in armonia" con la luce che l'oggetto occulta. Allora egli comprende che quella luce è, in essenza, una col suo proprio centro di luce e così sono possibili la comprensione, la comunicazione e l'identificazione.


La meta della meditazione è raggiungere la capacità di mettersi in contatto col divino io interiore e, per mezzo di questo contatto, arrivare alla comprensione dell'unità di quell'io con tutti gli "io" e con l'omni-io, non solo teoricamente, bensì come una realtà insita nella natura. Questo si verifica quando si comprende lo stato chiamato samadhi, nel quale la coscienza del pensatore si sposta dalla coscienza del cervello inferiore a quella dell'uomo spirituale o anima, nel suo proprio piano. Quindi viene la tappa in cui l'uomo spirituale trasmette al cervello, attraverso la mediazione della mente, quello che ha visualizzato, visto, fatto contattato e conosciuto; in questa maniera la conoscenza viene a far parte del contenuto del cervello e rimane disponibile per l'utilizzazione nel piano fisico.


"Quando concentrazione, meditazione e contemplazione costituiscono un'unica azione, si raggiunge "SANYAMA".


Questa è la meditazione perfettamente concentrata e la capacità di meditare in tal modo è denominata in questo aforisma "sanyama". Sviluppare il potere di meditare è l'obiettivo del sistema del raja-yoga.

Per mezzo di questa forma di yoga l'asceta impara a differenziare tra l'oggetto e quello che l'oggetto occulta. Impara a passare attraverso tutti i veli e a mettersi in contatto con la realtà che esiste dietro di essi. Raggiunge la conoscenza concreta della dualità.
Questa è un'idea molto difficile da esprimere perché le lingue occidentali non hanno l'equivalente della parola sanscrita "sanyama". Essa sintetizza le tre tappe del processo di meditazione e solo chi ha imparato a dominare le tre tappe del controllo mentale può raggiungere questo stato. Attraverso questo dominio, l'asceta ottiene i seguenti risultati:

1. Si è liberato dei tre mondi: quello della mente, quello dell'emozione e quello del piano fisico. Ormai non gli interessano. Non si concentra su questi e non ne è assorbito.


2. Può mettere a fuoco a volontà la sua attenzione e, se lo desidera, mantenere la sua mente ferma, indefinitamente, mentre agisce intensamente nel mondo mentale.


3. Può polarizzarsi o centrarsi nella coscienza dell'ego, anima o uomo spirituale e conoscersi come qualcosa a parte dalla mente, dalle emozioni, dai desideri, dai sentimenti e dalla forma che costituiscono l'uomo inferiore.


4. Impara a riconoscere che l'uomo inferiore, l'insieme di stati mentali, di emozioni e di atomi fisici, è semplicemente il suo strumento per comunicare coi tre piani inferiori. 


5. Acquisisce la facoltà di contemplazione, quell'atteggiamento di vera identificazione col regno dell'anima che può essere considerato analogo a quello per cui l'uomo utilizza i suoi occhi per vedere nel piano fisico.


6. Può trasmettere al cervello che vede, per mezzo della mente controllata e così impartire la conoscenza del Sé e del suo Regno all'uomo nel piano fisico.


Esiste una coscienza più elevata di questa, ed è la conoscenza non ancora raggiunta, descritta dalla parola unità. Questa tappa è molto elevata, produce nell'uomo fisico sorprendenti effetti e l'introduce in diversi tipi di fenomeni.


EFFETTI CONCRETI E GLOBALI DELLA MEDITAZIONE


Alcuni delle seguenti considerazioni sono state estratte dagli scritti di H. Saraydarian


- Attraverso la meditazione, la mente e la sua controparte fisica, il cervello, sono messi sotto il controllo dell'uomo interiore. Così la meditazione crea armonia e comunicazione nei tre veicoli dell'uomo, che agiscono come una sola unità, sotto il comando dell'ispirazione interiore.


- La meditazione rivela la sintesi che giace dietro l'apparente incoerenza della forma. Una volta che si rivela questo, l'uomo si trasforma in un risanatore in tutti i livelli della personalità. Irradia energia curativa, amore, saggezza e vita. Questa sintesi si rivela quando le nuvole e le nebbie delle sue illusioni sono sparite e si stabilisce una comunicazione è il segreto di tutte le cure.


- La meditazione purifica lo spazio. Lo spazio è pieno di forme-pensiero che vagano tra la luce e l'oscurità, l'amore e l'odio, la bellezza e la bruttezza.

Nella nostra atmosfera non vi sono solo nebbia, caligine, polvere, smog e nuvole di vario tipo, ma anche oscure accumulazioni proiettate da cervelli deviati che avvelenano l'atmosfera e condizionano le menti delle persone e le loro relazioni. Queste forme-pensiero, come un'epidemia, spargono la loro influenza in qualunque tempo e in qualunque luogo se trovano le condizioni appropriate ed i meccanismi favorevoli di espressione. Esse sono per lo più costruite di sostanza mentale di basso livello e sono la fonte di molte illusioni.

- La meditazione conduce al servizio. E una vita di servizio apre i centri eterici e ci trasforma in individui di potere, di luce e di amore.

C'è una falsa tecnica o mezzo che mira ad aprire i centri eterici. Usa metodi particolari di meditazione, droghe, esercizi respiratori e mantram che stimolano meccanicamente i centri eterici . L'uomo incomincia ad avere esperienze inusuali, sente voci, ha visioni, avverte differenti sensazioni nel suo corpo, ecc., ma può perdere la salute, la saggezza e finire in un miserabile modo di vita.

- Il migliore metodo di aprire i centri è una vita di dedizione al servizio che è il risultato della meditazione. L'uomo comincia a servire quando entra in contatto con la sua anima. La meditazione è la scienza attraverso la quale l'uomo può entrare in contatto col Signore interiore e diventare radioattivo: questa radioattività si esprime come servizio. Quando la vita di servizio continua e si esprimono così le qualità dell'anima, i centri cominciano ad aprirsi e a svilupparsi, inondando il meccanismo umano di potenti energie.


- La meditazione costruisce ponti e crea linee di comunicazione tra vari punti. Attraverso la meditazione si comincia a costruire una stazione trasmettitrice e ricevente nella mente superiore: si riceve dall'alto e si dà verso il basso.

Si possono ricevere impressioni dalla propria anima, dal proprio Maestro, dalla Gerarchia e perfino dal "Centro dove la volontà di Dio è conosciuta". Allora, l'individuo trasmette grande amore, grande armonia, grande bellezza e comprensione al mondo degli uomini.

LA MEDITAZIONE DI GRUPPO


La meditazione individuale dovrà condurre alla meditazione di gruppo. Il gruppo dovrà essere composto solo da coloro che realmente si sono sforzati di realizzare la meditazione individuale e che hanno avuto un buon successo reale.

La meditazione di gruppo è un processo di formazione di un canale unico che riceve luce, amore e potere per irradiarlo verso i membri del gruppo, a qualsiasi livello essi si trovino. La meditazione ed il servizio di gruppo sono simili a una sinfonia, che è il risultato più fine di molti strumenti, armonizzati tra di loro nella coscienza di gruppo.
Nella meditazione di gruppo il fuoco del cuore palpita, irradia ed abbraccia i cuori dei membri del gruppo, creando un centro soggettivo del cuore che è un centro reale di amore vero. L'amore vero, un amore che deriva realmente dal centro del core del gruppo, si sperimenta solo nella meditazione e nel servizio di gruppo.
La meditazione di gruppo accresce moltissimo la nostra luce individuale ed il potere della nostra volontà. Si può raggiungere qualche grado di illuminazione attraverso la meditazione individuale, ma è impossibile richiamare l'amore vero e l'energia della volontà senza la meditazione ed il servizio di gruppo. Le energie superiori potranno con sicurezza essere contattate, liberate e condivise e potranno essere usate costruttivamente nella formazione del gruppo.
La meditazione di gruppo può migliorare e guarire molti meccanismi individuali deformati o danneggiati da una meditazione erronea. La massima protezione nel sentiero è l'aura di gruppo, la radiazione di gruppo. E questa aura e questa radiazione si possono creare solamente attraverso la meditazione ed il servizio di gruppo. 
I "piccoli" sono coinvolti in un grande potere di aspirazione. La loro fede e visione si fortificano, la loro volontà di servire si approfondisce ed il loro senso della realtà si chiarifica attraverso la meditazione unificatrice in gruppo. Nella meditazione in gruppo si prova il senso dell'unità, si sperimenta il senso della fratellanza. La meditazione di gruppo crea un deposito di energia, di amore e di luce ed i membri del gruppo, attingendo ad esso, potranno esaudire i loro bisogni in qualunque condizione, in qualunque tempo.
La meditazione di gruppo elimina l'atteggiamento egoista dalle nostre menti; verifichiamo lentamente che il fine della meditazione è solo uno: servire l'umanità nella luce della Gerarchia Spirituale e ricaricarsi col potere della volontà divina. 

NOTA: nell'attuale era dell'Aquario certamente è urgente la formazione di gruppi di meditazione GRUPPALE di servizio. Nel presente ciclo mondiale è necessaria la combinazione intelligente della meditazione e del servizio insieme. E' il migliore lavoro di redenzione mondiale e contemporaneamente la forma più rapida di evoluzione personale conosciuta, semplice nella sua apparenza ma profondamente efficace.


LA MEDITAZIONE NELLA "NUOVA ERA"


La meditazione della nuova Era è una freccia diretta al Cosmo.


Nel passato, la meditazione era adorazione, desiderio, aspirazione e devozione. Nella Nuova Era sarà pensiero, sintesi, gioia, prosperità, lavoro e sacrificio; si esaminerà la questione alla luce della nostra più alta tensione intellettuale e si dedurrà la risposta, la soluzione alle nostre necessità, dalle profondità della nostra anima. Il tema della nostra meditazione non sarà personale bensì globale, un tema che appartenga a tutta l'umanità o perfino a tutti i regni del globo ed ogni questione personale sarà considerata dal punto di vista delle necessità globali, della risposta globale. A volte, alcuni pensano che appartengono alla Nuova Era i giovani, o i bambini del mondo, perché presumono che ogni nuova era produce il suo proprio raccolto. Non è così. Nel passato, sono vissuti individui che erano 3000 anni più avanti di noi nel loro pensare. Essere della Nuova Era non ha niente a che vedere con l'età di una persona bensì con l'atteggiamento mentale e la comprensione.

Essere giovane non significa appartenere alla Nuova Era. Non è l'età del corpo che decide il tipo di persona che è della Nuova Era, bensì la consapevolezza.

Si può dire che:


- se la coscienza agisce in armonia col Piano;

- se la vita nel complesso riflette la coscienza;
- se si pensa e si agisce nella visione di una sola umanità, di un solo mondo;
- se si sente che non si appartiene a se stessi bensì all'umanità;
- se si sviluppano e si estendono le facoltà intellettuali allo stesso grado delle       qualità del cuore, dell'amore e della compassione per la vita, considerata come   un tutto; 
- se si tenta di trasformare la propria personalità attraverso il retto vivere, il retto sentire, il retto pensare e il retto discriminare;
- se si risparmiano tempo, energia e denaro per consacrarli al benessere dell'umanità;
- se si dissolvono la paura, l'odio, la gelosia ed il crimine attraverso la padronanza della propria vita e dei propri pensieri;
- se si costruiscono ponti tra uomo e uomo, tra nazione e nazione e si pensa al bene supremo per l'umanità;
- se si espande il proprio orizzonte al Cosmo e si pratica l'umiltà alla luce del Cosmo;
- se si è grati all'esistenza considerata come un tutto e si possono comprendere nell'amore i fiori, gli alberi, gli uccelli, gli esseri umani

...allora si è un uomo della Nuova Era, un figlio della Nuova Era e si è nel sentiero verso il cosmo.


Quelli che sentono la chiamata dell'essere e rispondono entrano nel sentiero dello sforzo, nel sentiero del servizio e nel sentiero della gioia. Il sentiero della meditazione è il sentiero dello sforzo, del servizio e della gioia. Questa grande chiamata è la chiamata della nostra essenza più recondita; è una chiamata di liberazione, di libertà, di redenzione.

Il fuoco creativo che è dentro di noi vuole dominare i suoi veicoli, condurli verso la trasfigurazione, in modo che la sua gloria brilli nel mondo come una grande bellezza, come un grande amore e una grande gioia e poi estenda la sua bellezza, il suo amore e la sua gioia a tutta l'umanità, a tutto il sistema solare...
Tutti coloro che risposero a questa chiamata si trasformarono in fonti di bellezza, di amore e di gioia. La cosa migliore che abbiamo ricevuto nella nostra cultura è il dono di tali uomini. Essi si trasformarono in un "sentiero sul quale l'uomo pul trionfare". Le loro visioni supreme sono ancora vive nel grande spazio come formazioni magnetiche e radioattive, come grandi idee, come grande forme-pensiero.
In qualunque momento l'uomo elevi la sua coscienza attraverso la meditazione e sia in sintonia con queste grandi visioni, per il suo grande avanzamento ed impegno verso la perfezione comincia ad impressionare il suo cervello, creando grandi bellezze e visioni simili. Dietro questa chiamata c'è anche la visione del piano dei grandi illuminati che sono sul sentiero dell'evoluzione cosmica come ardenti pilastri di luce, come dorate porte di libertà.

"La fonte della chiamata è più profonda. Sta nell'abisso del cuore del sole mistico, che richiama le sue scintille disperse affinché ritornino a Casa".


La meditazione nella Nuova Era è un lavoro che mira a rivelare le leggi della sopravvivenza a tutta l'umanità, a creare un mondo nel quale l'uomo fiorisca fino alla sua più alta potenzialità. Nel passato, si praticava la meditazione per la salvezza personale, per il successo personale. Nella Nuova Era essa si pratica per tutta l'umanità, per tutti i regni. La meditazione nella Nuova Era è pensiero creativo che si sviluppa attraverso la luce dell'intuizione e in conformità col Piano divino.

La meditazione ci introduce alla libertà; invece di essere schiavi dei nostri punti di vista e desideri egocentrici, ci trasformiamo, in parte o perfino del tutto, mirando ad un solo punto di vista cosmico. Così collaboriamo a mettere fine alle miserie di tutte le civiltà precedenti, che germogliarono dalle lacrime, dalla sofferenza, dal dolore e dal sangue umano.
La meditazione è un processo di fioritura interiore, un processo per cui ricarichiamo i nostri veicoli con energia spirituale. Questa energia rigenera il nostro corpo, chiarifica il veicolo emozionale e purifica la nostra mente; come risultato, il nostro corpo fisico appare più giovane e diventa radioattivo, il nostro cuore entra nella pace e la nostra mente si acuisce e diviene più inclusiva.
E' un fatto che le emozioni negative consumano il nostro corpo e che le preoccupazioni, il pensiero separativo ed egoista offuscano le nostre menti. La meditazione libera luce su questi tre livelli e incominciano a rigenerare i nostri veicoli e ad irradiare vitalità, pace e serenità. La meditazione ci rende più abili nei nostri doveri e lavori giornalieri perché accresce il nostro retto giudizio, acuisce il nostro potere di osservazione, aumenta il nostro controllo sul corpo, accelera le nostre azioni e le rende più precise.
Nella Nuova Era la meditazione riguarderà non solo gli sforzi mistici dell'umanità, ma anche il campo politico, educativo, filosofico, artistico, scientifico, religioso ed economico; creerà armonia tra tutti questi campi nel ritmo del Piano divino, della volontà divina.
Così, la meditazione non significherà solo accrescere il discernimento, prendere contatto con grandi poteri, ricevere ispirazione e gioia, ma anche compiere azioni che riguardino la vita pratica, trasformando la nostra vita a tutti i livelli, curando le ferite dell'umanità, costruendo ponti e rivelando l'unità e la sintesi dietro ogni creazione.

L'ANTAHKARANA


Il seguente capitolo è una versione ridotta di una conferenza sull'Antahkarana di Benjamin Creme.


La scienza dell'Antahkarana è probabilmente la scienza più importante del futuro. Questa scienza è ancora sconosciuta all'umanità, ma sarà la scienza della mente nella Nuova Era, la scienza di costruire il ponte tra l'uomo inferiore ed il superiore, ed anche altri ponti: tra i membri della razza umana nel loro insieme; tra un centro - l'umanità - ed un altro, la Gerarchia; tra la Gerarchia e Shamballa; tra l'umanità, attraverso la Gerarchia e Shamballa; e tra questo pianeta ed altri pianeti, tra questo sistema solare ed altri sistemi solari.

Tutti questi ponti e connessioni sono il risultato dell'uso corretto della scienza dell'Antahkarana, che sarà il principale campo di educazione per l'umanità nell'era entrante. Il migliore metodo per studiare l'Antahkarana è leggere gli Insegnamenti di Alice Bailey presenti nel suo libro "L'educazione nella Nuova Era" e i riferimenti all'argomento nel "Trattato dei sette raggi, vol. V, 'I Raggi e le Iniziazioni' ".
Questa scienza appartiene al futuro per quello che riguarda l'umanità nel suo insieme e il suo processo graduale di illuminazione; sarà la scienza principale, la scienza dello sviluppo della razza che mira a realizzare le connessioni interiori., Esse ovviamente già esistono m,a devono essere coscientemente costruite dall'uomo e dalla donna in incarnazione per tessere il filo di ritorno alla fonte dalla quale originariamente proveniamo.
La meditazione è realmente la scienza del sentiero di ritorno.
Per lungo tempo l'anima nel suo proprio piano osserva il suo riflesso, l'uomo o la donna nel piano fisico e non sa in che modo intervenire nel suo sviluppo. Poco può fare l'anima oltre a creare un corpo, fornirgli la struttura fisica, astrale e mentale e lasciare che prosegua il suo compito di evolvere. Finalmente, arriva una vita, una serie di vite in realtà, nella quale l'anima vede che il suo riflesso, l'uomo o la donna, sta incominciando a rispondere all'influsso dell'energia che collega l'anima col suo riflesso ed il processo di infusione dell'anima comincia.
Ogni individuo ha in realtà una costituzione triplice. La Monade, o scintilla di Dio, l'Essere impersonale si riflette nel piano dell'anima individualizzata, o ego.
L'anima a sua volta si riflette nel piano fisico denso come uomo o donna in incarnazione. Questa è la "via discendente", il processo nel quale lo spirito si relaziona al suo polo opposto, la sostanza. Quando l'aspetto spirito, o vita, e l'aspetto materia si uniscono, nasce un terzo aspetto, la coscienza.
L'Antahkarana è, principalmente, il filo della coscienza. E' il risultato dell'interazione della vita con al forma, con la sostanza, con la materia; questo processo produce qualcosa di completamente differente, chiamato "coscienza". Possiamo chiamarla anche "Principio Cristico"; è il processo dell'evoluzione stessa.
La discesa della Monade all'anima e la discesa dell'anima alla personalità devono rifarsi in senso inverso. Il triplice uomo-fisio, astrale e mentale - deve trovare il sentiero del ritorno attraverso un processo di allineamento, prima con l'anima e poi attraverso la triade spirituale - il riflesso della Monade - con la Monade stessa; il triplice Essere monadico.
Questo viaggio di ritorno o processo con il quale questo viaggio si realizza avviene attraverso la creazione, il graduale sviluppo e la costruzione dell'Antahkarana.
Il processo discendente è stato lento, durato milioni di anni, così pure il processo di ritorno può essere lungo e per la grande maggioranza dell'umanità è così.
In questo attuale sistema solare Dio è Amore, Amore è l'aspetto dell'anima; Volontà è il livello Atmico dell'essere. Nel prossimo sistema solare, Dio sarà la Volontà e Proposito. Noi tutti, come microcosmi, stiamo evolvendo esattamente nello stesso modo dei macrocosmi; i nostri Logos Solari, attraverso la loro triplice espressione, elaborano il loro Piano di evoluzione in ogni regno ed in ogni pianeta. Incarnandoci, pertanto, stiamo realizzando qualcosa di abbastanza straordinario, qualcosa di molto più grande di quello di ui noi, come individui, possiamo renderci conto.
Ma non appena scopriamo l'interconnessione tra i microcosmi ed i macrocosmi, si approfondisce il nostro senso del proposito (il senso della realtà) nella vita, e questo è anche uno stimolo per concentrarci di più per costruire una linea di ascesa diretta tra questo livello più basso (perché tale è) di espressione della divinità e il livello di allineamento col proposito soggiacente della divinità per il suo perfezionamento.

La costruzione dell'Antahkarana


Come si effettua la corretta costruzione dell'Antahkarana?


Questa scienza per il momento non è patrimonio dell'umanità. L'anima crea, una vita dopo l'altra, un corpo che, gradualmente, attraverso periodi di tempo, permette all'Essere di manifestarsi totalmente, puramente, senza impedimento, attraverso il suo polo opposto, la materia. In quel momento, la materia è stata spiritualizzata e il suo livello di vibrazione, è stato elevato. In termini religiosi è stata "redenta".

Per questo il Cristo è chiamato Redentore, il rifugio redentore degli uomini. Non mi riferisco solo ai cristiani: il principio Cristico è il principio redentore. E' questo principio che nella vita, nella creazione, infonde il suo veicolo con l'energia della sua coscienza e, pertanto, con l'energia dell'evoluzione. E' questa crescita della coscienza, quest'azione di evoluzione ascendente, attraverso un raffinamento della sua natura verso una frequenza sempre più alta, una vibrazione sempre più elevata, che costituisce in se stessa.
Ciò porta ad una graduale espansione della conoscenza di quello che è e di quello che potrebbe essere, e questo è creativo. La creatività è l'essenza della natura dell'anima e, per sua propria natura, presuppone che sia in evoluzione. Creazione è movimento ma l'Essere dietro la creazione non si muove: è immutabile, fermo, privo di qualsiasi riflesso, semplicemente osserva la creazione.
Prima della creazione c'è il "Supremo Essere" dell'Essere; la creazione è il "divenire" dell'Essere, come dice Maitreya. Questo "divenire" è il movimento della vita, il movimento della creazione, la scoperta di quello che può essere.
Non si tratta di cercare nella vita, come uno scienziato, guardando attraverso un microscopio e tentando di scoprire come una cellula interagisce con un'altra e così via. Questo è prezioso nel piano fisico, ma è limitato. Se pensi che quello che si sta vedendo è tutto, la totalità, si sta perdendo un gran movimento e il mistero. Questo è oggi il problema per molti scienziati: essi stanno guardando solo la superficie del piano fisico della vita. Questo è enormemente prezioso per la salute, per la sconfitta della malattia, la comprensione della natura sul piano fisico. Ma in termini di coscienza, in termini di azione della vita stessa nella creazione, ci dice molto poco; è per questo che siamo ignoranti.
Dati i progressi della nostra scienza, dovremmo essere enormemente capaci, e in un certo senso lo siamo, ma solo in una forma molto limitata: è la mente concreta inferiore che è dotata. Ma senza di essa non potrebbe verificarsi l'azione della mente superiore. La mente superiore non può funzionare confrontandosi con la mente inferiore; ogni cosa a suo tempo. C'è bisogno della meditazione per contattare l'anima e quindi la coscienza dell'anima. La meditazione per sua propria natura dà l'avvio al processo della costruzione dell'Antahakarana.

La costruzione dell'Antahkarana e l'ascensione della Kundalini fanno parte dello stesso processo?


No, in nessun modo.


Che relazione c'è tra la meditazione personale e la costruzione dell'Antahakarana?


Grande. La prima parte dell'Antahkarana si costruisce con l'energia della mente. E' precisamente con l'uso della mente e dell'immaginazione creativa che si costruisce la prima parte dell'Antahkarana. La seconda parte, dall'anima alla Monade, si costruisce con la luce; all'inizio con il pensiero, in seguito, luce-pensiero; controllo del pensiero ed esperienza della luce. Nella meditazione personale ci si allinea gradualmente con l'anima e si sperimenta la realtà dell'Essere. La meditazione personale rinforza direttamente l'unione tra la personalità e l'anima: ci si allinea con l'anima, invocando la sua energia. Quando si effettua la meditazione personale, automaticamente si invoca e si sperimenta l'anima; questa si trasforma in una realtà. Ogni colta che si fa questo, la coscienza risvegliata dell'anima cresce, diventando sempre più forte.

L'anima è l'intermediario tra l'Essere e l'individuo. La meditazione, se è praticata correttamente ed assiduamente, crea un'unione indistruttibile tra di essi. L'Antahkarana non è un'unione, un ponte, un'immagine. E' coscienza risvegliata. Quando si realizza la meditazione personale, si sta divenendo coscienti di quello che si è. Questa saggezza cresce fino a che si arriva ad essere quello che si è.
Si sta creando il sentiero davanti a sé, costruendo l'Antahkarana passo passo; esso si sta delineando ogni volta che si fa la meditazione personale e la Meditazione di Servizio.
La combinazione di queste due attività, meditazione e servizio, costruisce il Sentiero del Ritorno.

Che cosa vuol dire "Mantenere la mente fissa nella luce? 


Attraverso la meditazione compiuta correttamente lì"Antahakarana", il canale di luce tra il cervello fisico e l'anima, è gradualmente costruito e rinforzato. Per mezzo di quel canale la luce dell'anima si ancora nella testa del discepolo; essa è vista come una luce brillante dentro la testa durante la meditazione . Con l'attenzione portata dentro e verso l'alto in quella luce, la mente è mantenuta 'fissa', cioè senza pensiero, o attività della mente inferiore. In quella condizione di assenza di pensiero e di attenzione focalizzata, i livelli intuitivi della mente possono entrare in gioco; gradualmente, questa arriva ad essere una condizione istintiva e fissa che non richiede, per essere raggiunta durante la meditazione, di una determinata modalità di 'andare all'interno di sé'.

Molte persone credono che qualunque pensiero o idea che entra nella mente durante la meditazione venga dal livello intuitivo dall'anima e che stia guidando le sue azioni. Questo non è vero in nessun caso.
E' realmente difficile per l'aspirante o discepolo medio "mantenere la mente fissa nella luce" per il tempo sufficiente a invocare l'intuizione e la 'guida' che la maggioranza delle persone riceve è quella della propria mente inferiore attraverso l'inconscio.

CONCLUSIONE


La meditazione è, dunque, "La Scienza dell'Anima", la formula magistrale indicata dai Maestri. Presto o tardi sorge la necessità interna, mossa dalla nostra anima, di praticare qualche tipo di meditazione ed è nei passi finali verso il discepolato che la meditazione diventa Raja-yoga, con cui l'aspirante è sollecitato a lavorare col suo corpo mentale per soggiogare il corpo astrale e creare così una corretta linea di comunicazione col suo Angelo Solare. Questo è il periodo in cui ha luogo una potente accelerazione nella costruzione dell'Antahakarana.

Quando il discepolo è attratto in modo cosciente alla presenza del suo Maestro nei piani interni dell'Ashram, il Maestro lo istruisce nella vera scienza della meditazione e gli insegna quale è la sua linea e pratica meditativa corretta, poiché ognuno ha diverse sfumature, dipendenti da caratteristiche personali e di anima, dai propri raggi, dallo sviluppo dei chakra e dal livello di evoluzione raggiunto.
Niente deve interrompere il processo meditativo non ci sono scorciatoie sul Sentiero. La meditazione occulta è uno strumento necessario nel Piano Evolutivo dei nostri Logos Solari. Dobbiamo capire che perfino i Maestri praticano qualche tipo di meditazione poiché in quello spazio di massima tensione spirituale possono visionare quali sono i piani del proposito divino estraendo l'evoluzione.
Ci sono alcune erronee correnti di pensiero che ritengono che la meditazione superiore non sia necessaria e che sia sufficiente una corretta attenzione serena e vigile e l'atteggiamento del vivere qui e ora costantemente, in tutte le faccende della vita quotidiana, sono il massimo livello di scienza spirituale alla quale dee aspirare ogni essere umano, ma ciò non esclude in modo alcuno la prativa della meditazione come tecnica di allineamento, di invocazione ed evocazione; avviene il contrario, è proprio la pratica della meditazione a favorire in grado sommo quell'atteggiamento quotidiano di attenzione e coscienza vigile. Fino a che arriva il giorno in cui tutta la vita è una meditazione continua. La meditazione è, dunque, uno stato nel quale lo sforzo sparisce e rimane solo l'esistenza, la sperimentazione continua dell'esistenza dell'essere.

  

lunedì 23 settembre 2019

QUELLO CHE I MEDIA NON CI DIRANNO MAI - PER UN'ERMENEUTICA DELLA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE


QUELLO CHE I MEDIA 
NON CI DIRANNO MAI




PER UN'ERMENEUTICA 
DELLA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE


Proviamo a fare il punto sulla situazione internazionale, estrapolando le nostre riflessioni dall'intervista a Simone Lombardini, del dipartimento ricerca dell'Università di Genova ed esperto di politica internazionale, rilasciata durante una puntata de Il vaso di Pandora, una web tv del nord Italia.

settembre 2019: Hong Kong


Hong Kong è stata per cinquemila anni sotto la sovranità dell'impero cinese. Nel XIX secolo l'Inghilterra comincia a commerciare con al Cina tè in cambio di oppio: comprava tè dalla Cina e rivendeva alla Cina oppio; quando l'impero; cinese si rese conto degli effetti devastanti che stava producendo il consumo di oppio sulla sua popolazione, decise di vietarne il commercio. A quel punto, l'Inghilterra che non poteva fare a meno di comprare il tè, avrebbe dovuto pagarlo alla Cina direttamente in oro, causando un pesante deficit commerciale verso la Cina; nel 1842 l'Inghilterra decise così di muovere guerra contro la Cina, obbligandola all'imposizione del commercio dell'oppio. Gli Inglesi non solo vinsero la guerra, ma acquisirono anche il controllo sull'isola di Hong Kong. Nel 1898 si stipulò una convenzione per l'estensione del territorio di Hong Kong, corrispondente a quella attuale, che ne prevedeva poi di nuovo la cessione alla Cina, dopo 99 anni, quindi nel 1997.


La collocazione della Francia nello scacchiere geopolitico internazionale

Queste ultime settimane siamo stati bombardati dalle notizie in televisione e sui giornali su ciò che sta avvenendo ad Hong Kong. E' da diversi mesi infatti che in questa località dell'Estremo Oriente sta reiterandosi una protesta che, soprattutto in queste ultime settimane, ha suscitato una sempre crescente attenzione mediatica. Cerchiamo di fare il punto della situazione e di darci ragione dei veri motivi di quella protesta, senza ingoiare come oro colato quello che ci viene propinato dalle televisioni e dai giornali di regime.


La storia che ci viene raccontata dal mainstream infatti esiste soltanto nei notiziari, senza minimamente corrispondere alla realtà dei fatti.
Ci vogliono convincere che la Cina abbia voluto far approvare un trattato di estradizione da Hong Kong per prelevare i dissidenti politici che vivono lì e imprigionarli nelle carceri della Cina continentale. Da ciò sarebbe scaturita una reazione uguale e contraria di manifestanti che ha invaso tutte le strade della città per chiedere libertà civili, democrazia e rispetto dei diritti umani. Nulla di tutto ciò corrisponde a verità! 
Perché nessuno di loro signori si degna di ricordare al pubblico dei lettori e dei telespettatori ignari da dove scaturisca storicamente l'origine delle tensioni di Hong Kong? 
Risulta oltremodo artefatto il quadro della situazione attuale così come ne viene dato conto dai media, se non si parte da questa imprescindibile considerazione storica degli avvenimenti per una comprensione veritiera dei fatti di oggi.
Se la Cina ha chiesto di firmare un trattato di estradizione con Hong Kong, del tutto equivalente a quelli che sta già facendo l'Inghilterra, la sua difficoltà sta nel fatto che Hong Kong ha firmato soltanto 20 trattati di estradizione con il resto del mondo (ricordiamo che nel mondo ci sono 186 Paesi); Ciò vuol dire che per 166 Paesi non esiste trattato di estradizione da Hong Kong e questo ha reso nel tempo Hong Kong un ricettacolo della delinquenza cinese, quindi un problema interno della Cina, ma anche un ricettacolo della delinquenza internazionale di ogni specie (dagli assassini di alto bordo, ai contrabbandieri, ai mafiosi, ai meri truffatori finanziari, a chi fa commercio della prostituzione, commercio di organi umani) oltre ad essere anche un Paradiso fiscale. Si spiega così l'interesse dell'Occidente a lasciare che le cose rimangano così come sono e a controllare direttamente Hong Kong, rappresentando una spina nel fianco per il governo cinese, direttamente sotto il controllo occidentale. Rappresenterebbe quindi la quinta colonna americana dentro la Cina, prestandosi a sguinzagliare i propri agenti segreti e a fomentarne rivolte, come si sta vedendo succedere ora. Sotto le mentite spoglie della richiesta di libertà civili (in realtà la libertà dei contrabbandieri e dei mafiosi), i manifestanti si sono visti sfilare con il vessillo della bandiera a stelle e strisce, senza farne nemmeno troppo mistero, insieme ad un gigante striscione che inneggiava ad un intervento di Donald Trump per liberarli! 
Di nuovo, anche in questo caso, quello che fa male al cuore è che siano state mobilitate frotte e frotte di giovani per promuovere questa causa. Pare non sia proprio la prima volta! Come non tornare al caso di Greta Thunberg, che continua a coinvolgere giovani in tutto il mondo, dietro ad un progetto del tutto imperiale e capitalista, di rilancio dell'economia globalizzata inneggiante il "Green New Deal"... stessa cosa l'abbiamo vista accadere in Ucraina durante la rivoluzione europeista o nelle "primavere arabe" in Africa. In ogni dove nel XXI secolo i giovani vengono manipolati e strumentalizzati in battaglie conservative e di retroguardia per mantenere in vita gli interessi del cartello finanziario internazionale, al contrario di come accadeva nel XX secolo, quando i giovani erano in prima linea per combattere il potere costituito. Occorre tenere ben presente questa, che sfumatura non è, per capire il nostro tempo: come i giovani da elemento di contraddizione rispetto al sistema presente oggi sono diventati perfettamente manipolati e funzionali al potere, utili al sistema combattono per l'impero. 
Rispetto a quanto si è detto e spiegato sin qui sulla questione di Hong Kong, nessuno ha mai spiegato nulla, anzi! Tutti i cosiddetti "progressisti" non fanno che sostenere Hong Kong, ovvero un Paradiso fiscale, l'impunità di delinquenti che si arricchiscono con traffici illeciti, truffatori finanziari, a dimostrazione che per un Impero che sta perdendo l'egemonia, la malafede e l'agire sotto falsa bandiera costituiscono una pratica obbligata!
Quest'estate, poco prima del G7, Macron ha ospitato Putin, rilasciando dichiarazioni sconcertanti e chiarificatrici sulla collocazione della Francia nello scacchiere geopolitico. I due si sono incontrati già 7 volte, da quando cioè il presidente francese è entrato in carica, il che rappresenta quasi un record storico... Sconcertante a dir poco è quanto Macron ha dichiarato su quella che vuole essere la politica estera francese in relazione alla Russia e in generale in relazione all'Europa. 

Macron testualmente esordisce dicendo: "L'Europa si estende da Lisbona a Vladivostok. La Russia è un Paese molto profondamente europeo" e prosegue dicendo: "Credo che riusciremo a creare una nuova architettura della sicurezza tra Unione Europea e Russia. Penso che saremo in grado di lavorare insieme sulla sicurezza del nostro Continente". Con la parola sicurezza intendono la messa in campo di un esercito, collaborazioni militari, qualcosa di estremamente serio. Viene ad essere riconfermata quindi l'idea di una stagione di grande apertura della Francia verso la Russia; stagione di apertura che si può spiegare soltanto leggendo il Trattato di Aquisgrana (vedi il video: "Patto Francia-Germania. L'Unione europea è già superata: https://www.youtube.com/watch?v=DdGrmVkdt70). Possiamo qui brevemente ricordare che in questo trattato, firmato tra Francia e Germania, c'è un accordo di fortissima integrazione economica, ma anche della costituzione di un nuovo esercito europeo con una dottrina di autonomia da Washington. All'interno di questo processo di autonomizzazione dalla NATO in generale intrapreso da Francia e Germania, la Francia è perfettamente consapevole di dover cercare dei partner internazionali sufficientemente forti e credibili per potersi smarcare lentamente da Washington. Ovviamente la Russia rappresenta un partner obbligato su questa strada.

E' assolutamente importante non confondere Macron con un populista, sovranista, socialista in lotta per l'indipendenza del popolo francese dalla dominazione NATO: assolutamente no. Il desiderio di emancipazione da Washington è in realtà espressione degli interessi capitalistici del Capitale franco-tedesco che ad Aquisgrana ha avviato un nuovo processo per una nuova Europa indipendente da Washington, ma altrettanto ordo-liberale e altrettanto imperialista, ad esempio verso i territori africani. Di là dal pensare che la realizzazione di questo progetto migliorerà la condizione dei popoli e dei lavoratori: cambierebbero soltanto padrone ma non perderebbero sicuramente le catene.

Qui potremmo azzardare dicendo che se le élites al governo negli USA fossero razionali avrebbero capito da tempo, quantomeno per mero realismo politico, che un'alleanza con la Russia è necessaria per combattere il vero nemico degli Stati Uniti d'America, la vera minaccia all'unipolarismo americano, che in questo momento è rappresentato dalla Cina. Qui è possibile introdurre qualche elemento di novità importante: c'è una parte dell'élite americana, rappresentata in questo momento dall'ala trumpiana, che da sempre è stata aperta al dialogo con la Russia, che ha cercato il dialogo, nonostante tutti i sabotaggi prima di tutti gli incontri del G20 e che quindi vuole allearsi con la Russia, smarcare la Russia dalla Cina, acquisire il controllo del Venezuela (infatti Trump sostiene il golpista Guaidò in Venezuela), sostenere il golpe in Iran e in questo modo controllando Iran, Venezuela e Russia, praticamente tagliando gli approvvigionamenti di petrolio alla Cina, gli ferma la crescita, impone i dazi, contenendo in questo modo il colosso cinese. C'è quindi un'ala trumpiana che non vuole la guerra totale alla Russia e alla Cina, ma vuole un'alleanza con la Russia in funzione di fermare la Cina. Poi, c'è l'altra ala, il Deep State, che possiamo identificare come clintoniana, che invece ritiene non realistico che la Russia si distacchi dall'alleanza storica con la Cina e che la Russia e la Cina vadano annientate come nemico; per questo motivo, come scrivono anche nel Provider for the Common Defense, ritengono di dover arrivare allo scontro con queste due potenze. 

Quindi, per la prima volta nella storia il Capitale americano non ha una linea comune; ha due linee: quella trumpiana e quella del deep state, clintoniana.

E' fondamentale acquisire queste informazioni perché si comprenda come mai sia potuto nascere lo spazio per una terza via (il trattato di Aquisgrana), in alternativa alla linea americana, divisa al suo interno. Aquisgrana dunque è stata possibile solo perché c'è stata una divisione, un gap all'interno del Capitale americano. Nel suo complesso il Capitale occidentale è diviso in almeno due grandi bande: la banda trumpiana (aperta alla Russia, ma chiusa alla Cina), la banda clintoniana (chiusa alla Russia e alla Cina, per la guerra) e la banda di Aquisgrana che si smarca da Washington e si apre alla Russia e, come vedremo, alla Cina. 

Solo in questo modo il quadro nella sua complessità inizia a formarsi e a dare spiegazione di ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi nel mondo.
L'iniziativa di Macron in chiave anti-USA e la sua nonchalance nel proporsi alla Russia come nuovo partner economico e militare si spiega sicuramente anche in relazione al fatto che la Francia dopo la seconda guerra mondiale figurava tra i Paesi vincitori, potendo così dotarsi di un armamento atomico non indifferente (attualmente possiede 300 testate nucleari), a differenza di quanto fu possibile per Italia e Germania, entrambe sconfitte dalla guerra. 
La Francia può alzare la testa in questo frangente più di altri Paesi europei, compresa la Germania, sia perché è un Paese economicamente e demograficamente ancora molto forte, sia perché, essendo uscita dalla guerra tra le potenze vincitrici, non è mai stata invasa militarmente da basi militari NATO, rimanendone fuori per diversi decenni del XX secolo. La Germania, pur condividendo con lei gli stessi interessi di Aquisgrana, e avendo più basi militari NATO sul suo territorio di noi, ha una capacità di manovra oggettivamente minore. Per questo motivo deve appoggiarsi al partner europeo più simile a lei che ha gli stessi interessi ma che, più di lei, è autonomo.
La Francia quindi, è bene ricordarlo, è sempre stata indipendente dal Capitale americano e dalla presenza NATO sul suo territorio.


La crisi del dollaro e le dichiarazioni del Governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney


Recentemente, il Governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, ha suggerito che il dollaro potrebbe essere sostituito da una cripto-valuta, sostenuto peraltro in questa sua dichiarazione da un folto gruppo di nazioni, tra cui la Cina che in tutto ciò avrebbe un ruolo da protagonista. 

Si tratta di una breaking news incredibile, considerando che sia stato il Governatore della Banca Centrale d'Inghilterra a suggerirla, notizia peraltro riportata dal Financial Times. Tale proposta sembra essere stata da lui stesso presentata in maniera ufficiale al Fondo Monetario Internazionale "per cambiare le regole del gioco". Ciò significherebbe ripensare ad una nuova valuta internazionale, fondata su una valuta sintetica, che potrebbe essere la libra valuta di Facebook, sostenuta da diverse banche centrali, tra cui quella cinese che avrebbe un ruolo da protagonista insieme alle altre.
Nella premessa al suo discorso costui fa un'analisi cristallina sulla situazione del sistema monetario internazionale, dicendo chiaramente che gli USA rappresentano ormai il 10% del commercio globale e il 15% del PIL globale, e che, nonostante questo, la metà delle fatture commerciali sono denominate in dollari e due terzi di titoli finanziari commerciati sui mercati sono denominati in dollari. Ciò significa che, mentre l'ordine mondiale è cambiato, l'ordine monetario è rimasto fisso al 1971, esattamente come quando si era usciti da Bretton Woods. Questo stato di cose - afferma Mark Carney - è un problema anche per noi Occidentali, poiché siccome tutta l'economia mondiale è così fortemente legata al dollaro, è sufficiente che si viva una crisi interna all'economia americana, che questa si riverbera immediatamente ai livelli internazionali, come abbiamo visto accadere nel 2008. "Anche una conoscenza superficiale della storia monetaria suggerisce - afferma il Governatore - che questo sistema non può più reggere".
L'Inghilterra è la piazza Affari numero Uno nel mondo, il mercato finanziario più sviluppato a livello mondiale ed è pensabile che il Capitale inglese, unito a quello europeo, siano evidentemente preoccupati, sia perché si rendono conto che il potere del dollaro è in declino - e sono tutti ripieni di titoli denominati in dollari, sia perché queste guerre valutarie che si prospettano e queste guerre commerciali che sono già in atto con i dazi, non fanno che arrecare danni agli stessi alleati. In un'ottica di lungo termine occorre valutare l'importanza della Cina ed è quindi indispensabile pensare ad un nuovo sistema oggi per ingabbiare la potenza cinese; se si aspettasse di più, tra dieci anni non sarebbe più possibile avere lo stesso potere contrattuale di adesso e la Cina sarebbe prevaricante. La posizione che quindi si va delineando produce una ulteriore spaccatura nella compagine occidentale, considerando che la proposta arriva da un alleato storico degli Stati Uniti, come la Gran Bretagna e tutto ciò spiegherebbe anche la questione della Brexit; mai come ora il capitale inglese è contrario alla Brexit, perché ha dei vantaggi a restare in questa Europa a restare aperto alla Russia e alla Cina. Anche la Gran Bretagna con questa mossa sembra appoggiare in parte il progetto Aquisgraniano e smarcarsi lentamente dagli Stati Uniti. Se si dovesse davvero uscire dal sistema monetario internazionale fondato sul dollaro, gli Stati Uniti avrebbero difficoltà enormi a collocare i titoli di debito pubblico all'estero, avrebbero un deficit sulla bilancia commerciale che esploderebbe (già oggi è altissimo: è a 750 miliardi di dollari, ma se il valore del dollaro crolla, arriva fino a 3000 miliardi di deficit) e quindi non riuscirebbe più a importare tutti i beni che vuole importare grazie al vantaggio del signoraggio del dollaro che può opporre al resto del mondo e, infine, non ha più un'economia manifatturiera forte (un quarto delle manifatture americane sono state delocalizzate nel terzo mondo e nel secondo mondo in nome della globalizzazione e della finanziarizzazione dell'economia) e quindi andremmo incontro ad una crisi che farebbe crollare il PIL a due cifre peggio di quella del 1929, che rischiò di far saltare in aria l'intero sistema capitalistico.
Naturalmente queste dichiarazioni rispecchiano la crisi di quel mondo unilaterale voluto e preteso a tutti i costi sinora dalla politica degli Stati Uniti d'America.
Tutto ciò naturalmente porta con sé il grave rischio che gli Stati Uniti non siano disposti a perdere la loro posizione di potere e che quindi si vada piuttosto spediti verso l'ineluttabilità di una guerra, nel momento in cui fossero costretti a rinunciare al privilegio che finora gli ha dato la supremazia del dollaro. Più perdono consenso e controllo sugli alleati, più l'esigenza della guerra diventa urgente, poiché se aspettano troppo, poi ne perdono l'appoggio!


Il cavo internet sottomarino tra Los Angeles e Hong Kong


Mentre una parte degli interessi americani spingono per indebolire la Cina facendo pressione su Hong Kong, c'è un'altra parte del Capitale occidentale americano che sta addirittura completando la connessione tra Los Angeles e Hong Kong attraverso un lunghissimo cavo internet sottomarino.


Occorre ribadire che la nuova vera tecnologia del XXI secolo è internet; una tecnologia partorita dal Pentagono, quindi una tecnologia americana. Oltre alla struttura "virtuale" che riconosciamo da subito come propria di internet, esiste anche una struttura "materiale" imponente e ben definita, costituita proprio dai cavi sottomarini. Il 99% dei dati oggi naviga proprio attraverso questi cavi sottomarini e il mondo ne  è pieno! In larghissima parte questi cavi sono di proprietà di aziende nord-americane. L'impero quindi si regge, oltre che sul dollaro, sulle armi e sugli alleati, anche sul controllo di queste infrastrutture di internet. Esiste un progetto che si chiama Pacific Light Keyboard Network che punta a costruire il primo cavo internet che collega direttamente gli Stati Uniti e la Cina: da Los Angeles arriverebbe ad Hong Kong. Occorre ricordare che all'interno della Cina internet è oscurato. Esiste un sistema di internet creato dalla Cina autonomamente per i suoi cittadini ai quali però è negato l'accesso a Google o a Facebook. Ora si vuole fare arrivare proprio ad Hong Kong, la ex colonia britannica, un cavo sottomarino, lungo 12.800 km e costato già 300 milioni di dollari, supportato da tre grandi compagnie: due americane, Google e Facebook e un'azienda cinese, la Peng Telecom & Media Group, collegata direttamente con il governo. All'improvviso, a pochi chilometri dalla fine del progetto, arriva una decisione della Corte di Giustizia americana che blocca il progetto vietando il completamento dell'operazione. Il pretesto? Sarebbero a rischio i dati sensibili degli Americani. Nel frattempo la Cina ha già completato la posa di tre cavi internet sottomarini in tre aree diverse del pianeta: si tratta della Pakistan and East-Africa Connection, cioè di dodicimila chilometri per collegare Europa e Africa, cioè proprio l'area che viene toccata dalla via della seta - e non è un caso - , il collegamento tra Messico e Golfo della California e seimila chilometri per collegare Brasile e Camerun, per consolidare gli interessi cinesi in Africa e anche in Sudamerica. Questo sta a significare un inizio di competizione tra Cina e Stati Uniti anche sulla posa dei cavi sottomarini internet. La Peng Telecom ha firmato nel 2014 un accordo di cooperazione con la Huawei, azienda di Stato cinese, sotto diretto controllo della Cina per la ricerca congiunta sul cloud computing, di intelligenza artificiale e per il 5G, cioè le tre grandi frontiere tecnologiche del momento che stabiliranno poi il primato delle potenze che riusciranno a raggiungere per prime l'efficienza tecnologica. Dietro questo progetto c'è anche la longa manus del governo cinese che sembra interessato al controllo di questo cavo sottomarino tra Hong Kong e Los Angeles. E' in corso una guerra sotterranea per il dominio dei dati sensibili (dei nostri dati) tra USA e Cina che si gioca sui cavi sottomarini, sul controllo dei mari (ricordiamo che l'America è una talassocrazia, un impero talassocratico) e anche sull'acquisizione del 5G. Le élites americane sono divise, forse addirittura tripartite: l'area trumpiana, l'area clintoniana e probabilmente c'è una parte del capitale americano che è "aquisgraniano", cioè è aperto al commercio anche con la Cina. Facebook e Google sono ad esempio fortemente interessate in questo momento al commercio con la Cina, che per loro rappresenta un mercato potenziale da 1 miliardo e trecentomila cittadini. Sulla posa in opera del cavo di Hong Kong probabilmente sono state d'accordo sia la linea trumpiana che quella clintoniana perché entrambe hanno interesse a fermare la Cina: l'élite clintoniana vorrebbe distruggerla e arrivare alla guerra; l'élite trumpiana fermarla economicamente, ma comunque su questo punto convergevano. Evidentemente l'élite aquisgraniana ha perso, essendo comunque minoritaria in America.



Terroristi islamici trasferiti dagli Stati Uniti all'Albania


Cosa ci fanno oltre 4.500 terroristi islamici appartenenti ad un'organizzazione poco nota, trasferiti dagli Stati Uniti all'Albania all'inizio del 2019?

Margherita Furlan di Pandora tv ha scritto un lungo articolo al riguardo. Si tratta di un'organizzazione terroristica nata nel 1963 (MEK) in Iran come una componente del movimento rivoluzionario che poi ha abbattuto lo Scià, compiendo la rivoluzione degli Imam in Iran. Tuttavia si tratta di un'organizzazione particolare dal punto di vista ideologico, perché mescolava elementi di marxismo a elementi di femminismo e di islamismo. Questa è la ragione per cui è stata messa all'angolo dal nuovo governo della rivoluzione, al punto da dover ripiegare fuori dal territorio iraniano in Francia; qui nel 1981 cambia casacca, cambia ideologi e finanziatori ed è trasformata dalla CIA in un'organizzazione terroristica sotto il suo diretto controllo. Già nel 2016 Voice of America scriveva che l'Albania aveva accettato di ricevere 20 milioni di dollari in cambio di ospitare sul suo territorio duemila di questi terroristi. All'inizio di quest'anno (notare la tempistica), poco dopo la firma del Trattato di Aquisgrana, arrivano con un ponte aereo straordinario, giustificato come un'operazione umanitaria dalla Siria, dai 4500 ai 5000 terroristi Mujaiddin e Kalk in Albania a 12 km a nord-est di Durazzo, quindi a pochissimi chilometri dall'Italia.

Perché mai la CIA si sarebbe premurata di spostare 4500 terroristi nel territorio dell'Albania, Paese facente parte della NATO?

La risposta ce l'ha data qualche anno fa quasi inconsapevolmente in un video di Pandora tv il signor George Friedman che, citando il Council on Global Affaire, affermava testualmente: "La tecnologia tedesca e il capitale tedesco assieme alle risorse russe e alla manodopera russa rappresentano l'unica combinazione che spaventa da secoli gli Stati Uniti d'America".
Come andrà a finire? Gli Stati Uniti hanno già piazzato sul tavolo le loro carte: si tratta del corridoio del Baltico sino al mar Nero. Viene così svelata la strategia e il punto fondamentale della questione: gli Stati Uniti temono un'alleanza strategica tra la Germania e la Russia, ovvero proprio quello che sta succedendo con il Trattato di Aquisgrana, ove si riscontra una progressiva autonomizzazione da entrambe le parti e un riavvicinamento alla Russia che, proprio nelle parole di Macron di quest'anno con Vladimir Putin, per lui "l'Europa va da Lisbona a Vladivostok..." "la Russia è un Paese profondamente europeo", prospettando di fare una politica di cooperazione strategica sulla sicurezza comune tra Europa e Russia. Questo farebbe dell'Eurasia un polo fortissimo nel mondo multipolare, rendendo del tutto velleitaria qualsiasi prospettiva imperialistica, unipolare degli Stati Uniti d'America.
Partendo da questo, è evidente che gli Stati Uniti cercheranno di fermare questo processo di autonomizzazione, soprattutto la componente clintoniana del Deep State. Come? vogliono disporre di una forza capace di intervenire per invertire i rapporti di forza in Europa, qualora questa decidesse di smarcarsi definitivamente dagli Stati Uniti; per farlo hanno intenzione di costruire un cuneo islamico al centro dell'Europa, ovvero un vero e proprio stato islamico in Europa, il primo stato islamico in Europa da cui far partire i terroristi (l'Albania è già il quarto esportatore mondiale di terroristi), per andare a colpire Bruxelles che rappresenta emblematicamente l'Europa, la Francia, come è già successo, la Germania e, probabilmente forse, anche l'Italia. Quindi vogliono creare uno stato islamico che rappresenti la spina nel fianco del vecchio continente e, data la sua collocazione strategica, fare da tappo per impedire che parta la via della seta. D'altronde il progetto della 'Grande Albania' è un progetto non nuovo, cominciato con la guerra alla federazione socialista di Jugoslavia nel 1999, una guerra terribile, giustificata come la prima guerra "umanitaria" che ha fatto decine di migliaia di morti, che ha visto bombardare la popolazione con armi al plutonio, per cui ancora oggi muoiono molte persone. Questo progetto vede un'Albania ormai sempre più forte; il confine con il Kossovo già adesso è largamente non rispettato, la stessa Macedonia ha un primo ministro che sta lavorando per abbattere i confini con l'Albania e poi verrà il turno del Montenegro. Verrà esclusa soltanto la Serbia, che è cristiano-ortodossa e che ha buoni rapporti con Mosca, ma che in questo momento finirebbe isolata e quindi, creare questo grande cuscinetto pieno zeppo di terroristi da utilizzare ad uso e consumo della CIA, sarebbe il massimo. 

Tutti questi approfondimenti fin qui svolti ci saranno utili per meglio comprendere quello che è accaduto in casa nostra, in Italia; non si capirebbero altrimenti i fatti ultimi: la caduta del governo giallo-verde e il governo Conte-bis giallo-rosso. Cerchiamo di capire alla luce di questi avvenimenti globali la caduta del governo giallo-verde e quali saranno le conseguenze di questa caduta per gli Italiani e per l'Europa.


La caduta del governo giallo-verde in Italia e le conseguenze future


La crisi del governo giallo-verde andrebbe letta da un punto di vista molto più grande di quello cui siamo abituati a pensare. Essa supera di misura i confini nazionali e di misura il potere irrisorio delle marionette che occupano i posti in Parlamento. Entrare nel merito di vane discussioni se Salvini ha fatto bene a far cadere il governo, se Di Maio è stato furbo o poco furbo a fare l'alleanza col PD, se il PD ha giocato bene le sue carte, sono tutte questioni che non hanno molto valore, partendo da un presupposto implicito che è sbagliato, quindi le conclusioni saranno ovviamente distorte. Tale presupposto implicito è che i politici italiani in questa fase storica siano donne e uomini liberi. Non lo sono perché l'Italia non è - soprattutto in questa fase storica - un Paese libero e sovrano; è un Paese che non ha sovranità militare, perché ha 113 basi militari straniere che occupano il suo suolo tutti i giorni; è un Paese che ha perduto la sua sovranità monetaria concessa a una banca centrale autonoma privata con poteri assoluti indipendenti a Bruxelles; è un Paese che ha perso la propria sovranità parlamentare demandata alla Commissione europea, un organo non eletto da nessuno, composto da 28 membri che governa su tutta l'Europa, emettendo regolamenti e decisioni vincolanti sulle stesse costituzioni degli Stati membri..., dunque è un Paese senza alcuna sovranità o libertà. Quindi, credere che i parlamentari italiani facciano quello che fanno in ragione delle proprie ragioni personali è del tutto inverosimile: devono obbedire ai potentati internazionali che sovrastano anche il nostro Paese. Quindi per capire la crisi del governo giallo-verde e capire la nascita del governo giallo-fucsia, bisogna partire dal contesto internazionale in cui questa crisi si è sviluppata. Il contesto internazionale è quello descritto nei paragrafi precedenti. Siamo alla vigilia di uno scontro militare devastante tra due opposte visioni del mondo e due opposte forze: da una parte la visione unipolare americana, liberale; dall'altra parte la visione multipolare. Questo scenario generale è stato negli ultimi anni complicato da una serie di elementi.

- Vince le elezioni Trump in America e a gennaio scorso viene  firmato il Trattato di Aquisgrana. 
Questo ci mette tutti di fronte ad una situazione ove il Capitale occidentale per la prima volta nella sua storia è diviso in almeno tre componenti: 1) la componente che fa capo ai trumpiani che vuole riaprire il dialogo con la Russia per smarcare l'alleanza tra la Russia e la Cina e allo stesso tempo impedire e frenare la crescita cinese, tagliandole i rifornimenti di petrolio, prendendo quindi il controllo su Iran e sul Venezuela e anche sulla Russia e attraverso la politica dei dazi che le soffoca le esportazioni, impedendole la vendita della sovrapproduzione all'estero. 2) La componente clintoniana, del Deep State, quella del Neo-con, del Project for the American Century, la componente che ha scritto il Providing for the Common Defense che vuole andare allo scontro totale con la Russia e con la Cina perché ritiene impossibile qualsiasi mediazione, quella che pensa che vanno fermate perché il XXI secolo deve rimanere un secolo Americano; in Italia ai clintoniani si associa Forza Italia, fondamentalmente..., mentre ai trumpiani si associano la Lega e i Fratelli d'Italia, che infatti hanno sempre avuto posizioni relativamente aperte alla Russia, ma molto chiuse con la Cina. 3) La terza posizione è quella dell'europeismo tranchant, forte, centrale, mittel-europeo, l'europeismo di Aquisgrana che vuole smarcarsi progressivamente dagli Stati Uniti d'America per aprirsi alla Russia e per aprirsi alla Cina, soprattutto; capeggiata in questo momento dal capitale franco-tedesco. Ricordiamo che per la prima volta dal 2008 la Germania entrerà in recessione con meno 5% sulla produzione industriale interna! Sappiamo perfettamente che questo è dovuto alle sanzioni che sono state imposte alla Russia e ai dazi imposti alla Cina; manovre tutte che la Germania ha dovuto subire a causa della sua alleanza con gli Stati Uniti d'America. Quindi il capitale occidentale è tripartito; poi c'è il capitale non occidentale, quello russo-cinese, che ha una linea abbastanza comune, condivisa sulla costruzione di un mondo multipolare e lo hanno detto a più riprese. 
Questo è lo scenario internazionale e ovviamente, all'interno dell'Italia lo schieramento europeista tout-court aquisgraniano è composto e rappresentato riflesso dai 5 stelle e dal Partito Democratico il quale in tempi non sospetti, già nel 2016, con Gentiloni fu l'unico governo del G7 ad andare al forum mondiale della via della seta, quando in quell'occasione Gentiloni dichiarò: "l'Italia può essere protagonista in questa grande operazione in cui la Cina tiene molto. Per noi è una grande occasione e la mia presenza qui significa quanto la riteniamo importante".

Ecco che possiamo leggere con le giuste lenti gli ultimi avvenimenti del governo giallo-verde. Tale governo metteva insieme due componenti capitalistiche che si stavano fronteggiando a livello internazionale: la componente più tranquilla trumpiana e la componente aquisgraniana, escludendo la componente clintoniana. C'erano interessi diversi, profondi, in parte collimanti come per esempio sulla Russia, ma in altre parti come sulla Cina, assolutamente distanti. Infatti i tre principali eventi che hanno poi portato alla caduta del governo sono quelli che abbiamo commentato nei paragrafi precedenti: l'incontro di Xi Jinping nel suo tour europeo; in Italia è arrivato con una delegazione di 500 persone a firmare un memorandum, un'intesa sulla via della seta; lo stesso l'ha firmato con la Francia e con la Germania, appena dopo che Francia e Germani avevano firmato il Trattato di Aquisgrana: Su questo punto Salvini, rappresentante della componente trumpiana, ventilava il pericolo di diventare una colonia cinese; sul Venezuela i 5 stelle erano per non riconoscere il governo di Guaidò e invece la Lega sì; infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il Decreto Golden Power sul web secondo cui il governo aveva deciso che le concessioni sul 5G si potevano dare soltanto alle imprese occidentali. I 5 stelle all'ultimo non approvano la legge e fa saltare il banco, asserendo che non fosse giusto per gli altri competitor internazionali, praticamente offrendo una spalla alla Huawei cinese.

Ad un certo punto le élites che sostenevano questo governo riflesso in Italia arrivano ad uno scontro diretto, non si poteva più tollerare questa divergenza geo-politica così fondamentale su questioni così importanti, fondamentalmente sulla questione cinese e quindi quando Salvini è stato convocato a Washington (si era piegato completamente agli interessi americani, quando aveva sostenuto Guaidò in Venezuela, quando aveva sostenuto le sanzioni all'Iran, aveva sostenuto gli Ucraini, aveva sostenuto Gerusalemme capitale e soprattutto aveva sostenuto la lotta italiana per fermare la via della seta e poi aveva promesso di prestare supporto logistico ad eventuali operazioni internazionali che dovessero partire dal nostro territorio) c'è da credere che gli sia stato ordinato dal Deep-State americano, dalla parte clintoniana e in parte anche da quella trumpiana, di far saltare il governo, con l'intesa e la promessa che sarebbe stato sostenuto nuovamente quando sarebbe diventato nuovo premier. Ahimé, non avevano fatto i calcoli con l'altra componente, quella aquisgraniana che ha approfittato di questa crisi di governo per fare subito pressioni sul partito democratico affinché non approvasse la mozione di sfiducia e in un colpo solo prendere il controllo anche dell'Italia. In questo modo l'élite clintoniana esce sconfitta dalla battaglia (non dalla guerra) in favore degli interessi aquisgraniani franco-tedeschi. 

Ora dunque abbiamo Francia e Germania, le principali locomotive europee, orientate su Aquisgrana; la seconda economia manifatturiera, quella italiana, si è adesso schierata, perché 5 stelle e PD sono entrambi sul fronte aquisgraniano, europeista tout-court aperto alla Cina e hanno messo all'angolo i clintoniani e pure i trumpiani.

L'Inghilterra si sta smarcando, chiedendo  un nuovo sistema internazionale della valuta per uscire dall'unilateralismo del dollaro e quindi gli Stati Uniti stanno perdendo letteralmente terreno. La parte clintoniana, quella che vuole arrivare alla guerra, sa che gli sta scivolando il terreno da sotto i piedi; tutti gli alleati come Francia, Germania, Inghilterra, Italia hanno iniziato a prendere posizioni autonomiste e sono tutti e quattro aperti alla Cina che, in questo momento, è il principale avversario e competitor degli Stati Uniti.
Cosa ci si può aspettare da questa complicata situazione? Può accadere una stagione di nuovo terrorismo di massa partito proprio dall'Albania; tenteranno di destabilizzare Aquisgrana con questa operazione e se non ci riuscissero o anche ci riuscissero, non appena prendessero un po' di forza, c'è da credere che attaccheranno. Se aspettano troppo tempo, che gli alleati si smarchino da loro non potranno più fare questa guerra; per questo motivo è pensabile che la vogliano fare prima che questo accada. Se il capitale tedesco si allea alle forze naturali russe e l'Europa si compatta tra Lisbona e Vladivostok, gli Stati Uniti sono messi fuori. Il tempo dell'unipolarismo è finito e quindi purtroppo ci aspetta una stagione di tensioni terroristiche o alla peggio si scende direttamente in guerra. 
Sono questi conflitti a livelli geo-politici più alti ad aver causato la crisi di governo. A nulla contano i Salvini e i Di Maio della situazione... Contano questi equilibri geo-politici internazionali.

Cosa significherà questo nuovo governo in Italia


Più che fare pronostici, parliamo di dati. Hanno nominato come ministro dell'economia Gualtieri che è un alfiere del capitale europeista, è un alfiere della globalizzazione, un uomo che prima ancora di diventare ministro è stato sponsorizzato dalla stessa Christine Lagarde, che è stata la presidente di un'organizzazione omicida, il Fondo Monetario Internazionale: l'organismo che impone debiti ai Paesi del terzo mondo e austerità; l'organizzazione che impedisce da decenni lo sviluppo dei Paesi dell'Africa e del terzo mondo. E' l'uomo che ha ricevuto la benedizione da questa signora; è l'uomo che ha sostenuto la costruzione stessa del MES, uno degli architetti del Meccanismo Europeo di Stabilità, a cui abbiamo dovuto decine di miliardi; un meccanismo per cui tu dai i soldi a questo sistema europeo e poi gli puoi chiedere indietro soltanto un prestito se sei in difficoltà per salvare le banche; è stato uno degli uomini che ha monitorato il Financial Assistent Working Group, è stato nella commissione che doveva valutare l'applicazione delle austerità in Grecia (ultima notizia: le 700 morti bianche per mancanza di risorse negli ospedali per cui sono morti 700 bambini perché non c'erano obiettivamente le risorse per curarsi, per andare in ospedale...). Quindi, al di là dei proclami e delle etichette (è un comunista perché viene dalla Fondazione Gramsci o perché canta "Bella ciao"?!) è l'uomo dell'austerità totale, oggi al governo dell'Italia. Il ministro della sanità Speranza, che ha già fatto capire che non si tocca la legge Lorenzin sui vaccini; un presidente del Consiglio Giuseppe Conte che nel discorso di parlamentarizzazione della crisi di governo si è riferito a un "Nuovo Umanesimo" che assomiglia molto ai progetti del Grande Oriente d'Italia [con riferimento al famigerato Transumanesimo!? n.d.r.], una strizzatina d'occhio alla Loggia massonica italiana...

Un presidente del Consiglio che si riferisce anche al Green New Deal gretino che lascia trasparire cosa c'è dietro il fenomeno di Greta Thunberg e al falso ecologismo e ambientalismo. Si riferisce dunque al New Climnate Economy, documento già proposto alle Nazioni Unite che prevede 90 trilioni di dollari di investimenti in 15 anni per rilanciare il capitalismo mondiale attraverso operazioni come la decarbonizzazione totale rapida che cattura l'anidride carbonica nell'atmosfera - ammesso che questa sia un problema -  e la mette sotto il livello del mare, facendo pagare a tutte le imprese tasse per pagare queste altre imprese che fanno queste operazioni. Questo sarebbe il loro ambientalismo, senza una parola sulla impronta ecologica e sull'uso ciclico delle risorse. Questa nuova forma di ecologismo non sarà solo un nuovo modello economico, ma sarà proprio una nuova filosofia che predicherà l'uguaglianza radicale di tutto il creato, dove l'uomo non vale più degli animali, delle rocce e delle piante, dove il suo rapporto di interdipendenza col mondo non è significativo di alcuna forma di gerarchia (sottile ma importante considerazione questa!).
Infine, questo sarà il governo delle grandi nomine, perché da marzo prossimo ci saranno circa 400 nomine come dirigenti di società pubbliche e saranno nominati da questo governo che in qualche modo brinderà la burocrazia italiana, così che se in futuro salisse un governo inviso, avrebbe tutta la burocrazia che gli rema contro. Sarà il governo delle autonomie, che distruggerà progressivamente il sistema sanitario nazionale e l'integrità stessa dello Stato; sarà il governo della legge elettorale, fortemente proporzionale, ricorderà la legge mussoliniana dove chi prendeva il 25% prendeva la maggioranza del Parlamento e sarà il governo della riduzione del numero dei Parlamentari, esattamente come voluto dalle Logge massoniche della P2.
Per concludere risulta abbastanza chiaro che non esiste nessuna democrazia.
Ci sarà speranza solo quando in Parlamento ci sarà una forza che si dichiarerà contro la NATO, contro la globalizzazione, contro Aquisgrana, contro il capitalismo. Tutti gli schieramenti che sono ora rappresentati in Parlamento sono tutti riflessi di interessi altri, non di interessi italiani e ci stanno spingendo, chi di più, chi di meno, verso la guerra totale o verso una stagione di ordo-liberismo, di dittatura finanziaria, di nuova schiavitù ulteriormente implementata per le classi lavoratrici.
Abbiamo necessità quindi di incontrarci, come nella manifestazione del 12 ottobre prossimo, e, soprattutto di mettere intorno ad un tavolo le menti migliori del nostro Paese che ripensino il pensiero economico, sociale, politico, umano, l'antropologia, che pensino ad una nuova spiritualità; serve una nuova narrazione, diversa da quella dominante, che sappia descrivere e smascherare le contraddizioni del nostro tempo e sappia proporre un nuovo manifesto con una prospettiva desiderosa, desiderabile, realistica, di emancipazione vera, democratica, popolare, di tutte le nazioni.

fonte: https://youtu.be/93x0komWfAs


Simone Lombardini